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Studio della eccitabilità e connettività cerebrale mediante approccio integrato TMS-EEG in condizioni normali e patologiche

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Academic year: 2021

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TITOLO

Studio della eccitabilità e connettività cerebrale mediante approccio integrato TMS-EEG in condizioni normali e patologiche

RIASSUNTO

Le metodologie per lo studio della funzionalità cerebrale in vivo nell’uomo sono molteplici e comprendono tecniche di neurofisiologia, come l’elettroencefalografia (EEG) e la magnetoencefalografia (MEG), e tecniche di esplorazione metabolica come la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) e la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET). Ognuna di queste metodiche si propone di caratterizzare la distribuzione spazio-temporale delle attivazioni cerebrali, sia a riposo che durante l’esecuzione di un compito specifico, per la valutazione dell’attività cerebrale fisiologica e patologica in diverse condizioni sperimentali. Recentemente, è stata sviluppata una nuova tecnica per stimolare in modo diretto e non-invasivo la corteccia cerebrale nell’uomo: la stimolazione magnetica transcranica (TMS). Associando la TMS all'EEG ad alta densità è possibile registrare le risposte corticali ad una perturbazione diretta e, quindi, misurare in maniera oggettiva parametri di eccitabilità e connettività effettiva cerebrali con un risoluzione temporale ottimale.

Lo scopo di questo lavoro è stato estrarre dalla risposta EEG alla TMS alcuni indici di eccitabilità e connettività effettiva capaci di discriminare tra soggetti sani (Ctrl) e pazienti affetti da Malattia di Alzheimer (AD) e da Mild Cognitive Impairment (MCI).

Nel presente studio è stato implementato un metodo di tipo statistico che produce indici numerici in grado di descrivere in maniera sintetica ed altamente informativa l’eccitabilità e la connettività effettiva corticale (Significant Current Density, SCD; Significant Current Scattering, SCS; Phase-Locking, PL).

Lo studio è stato articolato in tre fasi: i) reclutamento pazienti e raccolta dei dati; ii) analisi dei dati (ripulitura del segnale, source modeling); iii) estrazione degli Indici numerici. I risultati preliminari indicano che: a) l’intensità di stimolazione non era significativamente diversa nei tre gruppi di soggetti; b) i pazienti AD presentavano una riduzione dell’ampiezza dei potenziali evocati rispetto ai pazienti MCI e ai Ctrl; c) integrando la risposta corticale alla TMS su tutto il cervello e in tutto il periodo post-stimolo, non si sono trovate differenze significative tra gruppi, anche se si è evidenziata una netta tendenza alla riduzione degli indici SCD e SCS dai CTR agli MCI agli AD; d) considerando la risposta cerebrale precoce alla TMS (10-50 ms) e mettendo insieme l’informazione fornita dai diversi indici di funzionalità cerebrale (SCD nell’area di Brodmann (BA) 6 sinistra, PL nella BA7 sinistra e SCS nella BA19 destra) sono state individuate delle differenze significative tra CTR e AD e tra CTR e MCI.

Questi risultati, seppur preliminari, indicano che gli indici di eccitabilità e connettività effettiva utilizzati in questa tesi sono in grado di identificare differenze anatomofunzionali specifiche tra soggetti sani e pazienti con patologia degenerativa conclamata (AD) e preclinica (MCI).

Ulteriori studi si rendono necessari per a) estendere la validità dei risultati qui presentati ad un numero maggiore di soggetti e b) correlare i dati elettrofisiologici ad aspetti comportamentali (test neuropsicologici, compiti di apprendimento, performance cognitiva ecc…), che permettano da un lato una migliore stratificazione dei pazienti AD e MCI e dall’altro l’associazione tra i pattern di eccitabilità e connettività effettiva e le specifiche funzioni cerebrali.

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