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SelfCutting: sviluppo di un prototipo di macchina potatrice dell'olivo

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Academic year: 2021

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Sviluppo di un prototipo di macchina potatrice degli olivi

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Il progetto è stato sviluppato nell’ambito della misura 124 del PSR Umbria 2007/2013 e riguarda lo sviluppo e la sperimentazione di un prototipo di macchina potatrice, utile al recupero, conservazione e valorizzazione della biodiversità del patrimonio olivicolo presente nelle aree marginali della Regione Umbria.

MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEI SETTORI AGRICOLO, ALIMENTARE E FORESTALE

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ASSOPROL UMBRIA SOC COOP

Sede Legale: Via San Bartolomeo, 79 - Ponte San Giovanni (PG) Ruolo nel progetto: Capofila. Coordinamento amministrativo.

Presentazione: Assoprol nasce nel 1978 come associazione che riunisce gli olivicoltori umbri. Nel gennaio 2006 si trasforma in “Organizzazione dei produttori Olivicoli dell’Umbria Società Cooperativa Agricola”. Oggi è riconosciuta come OP ai sensi del Decreto Ministeriale n. 86483 del 24/11/2014. Ha l’intento di prestare servizi ed assistenza ai propri soci, oltre che di valorizzare e tutelare la qualità dell’olio extravergine umbro.

Sito: www.umbriaolio.it

ALL VINEYARD s.r.l.

Sede Legale: Via Salvolini, 43 - Faenza (RA)

Ruolo nel progetto: Azienda costruttrice del prototipo di macchina per la potatura.

Presentazione: All Vineyard s.r.l. è un’azienda costruttrice di macchine agricole per l’olivicoltura e la viticoltura, in grado di seguire tutte le diverse fasi dall’impianto alla manutenzione di queste colture, fornendo anche tecnici agronomi specializzati.

Sito: www.allvineyard.it

ANTONIO BACHETONI ROSSI VACCARI Sede Legale: Loc. Paradiso, 10 Silvignano - Spoleto (PG)

Ruolo nel progetto: Olivicoltore, oliveto sottoposto a potatura meccanica

Presentazione: Azienda agricola condotta secondo il metodo di produzione biologico ad indirizzo zootecnico-olivicolo in cui è presente un frantoio e tre tipologie di olivicoltura: tradizionale marginale a forte pendenza, tradizionale specializzata a media pendenza, super intensiva a limitata pendenza. Sito: www.bachetoni.it

AZIENDA PUCCIARELLA Sede Legale: Via Cerba, 18 - Milano.

Ruolo nel progetto: Olivicoltore, oliveto sottoposto a potatura meccanica

Presentazione: Azienda agricola ad indirizzo cerealicolo-vitivinicolo-olivicolo in cui è presente un agriturismo. L’olivicoltura è costituita da impianti tradizionali su terreni a forte pendenza con esempla-ri secolaesempla-ri di vaesempla-rietà antiche e impianti moderni specializzati su pendenze medie.

Sito: www.pucciarella.it

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AZIENDA AGRICOLA DUE TORRI DI FABIO CIRI Sede Legale: Via Torre Quadrano 1, fraz. Limiti - Spello (PG).

Ruolo nel progetto: Olivicoltore, oliveto sottoposto a potatura meccanica.

Presentazione: Azienda agricola condotta secondo il metodo di produzione biodinamica ad indirizzo zootecnico-cerealicolo-olivicolo in cui è presente un agriturismo. L’olivicoltura è esclusivamente marginale tradizionale su terreni a forte pendenza in cui sono presenti avvallamenti. Sito: www.agriturismoleduetorri.com

3A PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria Sede Legale: Loc. Pantalla - Todi (PG).

Ruolo nel progetto: Partner obbligatorio. Affiancamento al capofila per attività di divulgazione dei risultati e diffusione dell’innovazione.

Presentazione: Nato nel 1989, per iniziativa dell’amministrazione regionale nell’ambito del Programma Integrato Mediterraneo dell’Unione Europea, il 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria (3A-PTA), è attualmente società in house della Regione Umbria. Rappresenta uno stru-mento fondamentale per la ricerca e la sperimentazione di tecniche innovative all’interno del sistema agroindustriale ed un riferimento per lo sviluppo e disseminazione di nuovi processi e tecnologie nel settore primario e di trasformazione ad esso collegato.

Attraverso l’Area Innovazione e Ricerca, 3A-PTA esercita un’azione di informazione e sensibilizzazione sui temi della ricerca e dell’innovazione, al fine di stimolare le imprese in progetti qualificati che consentano di accedere a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.

Sito: www.parco3a.org

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Sede Legale: Via Duranti, (PG).

Ruolo nel progetto: Partner scientifico.

Referente scientifico: Prof. Ing. Pier Riccardo Porceddu.

Presentazione: Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale ha competenze consolidate nel

settore della meccanica agraria e delle macchine agricole, sia dal punto di vista della loro realizzazione che dal punto di vista del funzionamento in campo, con riferimento al rilievo dei principali parametri operativi e di sicurezza del lavoro.

Sito: www.ing1.unipg.it

PARTNER DEL PROGETTO

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La gestione delle chiome attraverso la potatura è pratica necessaria per avere il controllo sulla produzione e per ottimizzare la raccolta. In passato era una semplice sbrancatura che, nel corso del tempo, ha seguito regole agronomiche condizionate in alcuni casi dalle usanze del luogo, sia per esigenze ambientali che per varietà. È proprio la potatura che consente di distinguere le diverse olivicolture, sia in Italia che nel resto del mondo. Inoltre, tra le pratiche colturali, la potatura, più della raccolta, è quella che richiede maggiore specializzazione della manodopera e maggiori costi, soprattutto quando parliamo di olivicoltura specializzata, intensiva o dislocata in ambienti marginali.

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Potatura meccanica

Dopo un tentativo di potatura meccanica con barra falciante ad opera del Prof. Morettini (Morettini

A., 1950. Olivicoltura. Ed. REDA, Roma: 596 pgg.), ne è stato fatto uno decisivo dal Prof. Fontanazza del CNR di Perugia negli anni ’80 (Fontanazza G., 1984. Allevamento e potatura dell’olivo. Universale

Edagricole, bologna: 62 pgg.; Fontanazza G., Cappelletti M., 1993. Evoluzione nei sistemi di coltiva-zione dell’olivo: dagli oliveti intensivi meccanizzati agli impianti fitti. Olivae, 48: 28-36). Le prove in campo confermarono che potando meccanicamente piante allevate a monocono, a cicli triennali, alternandola a non potature o a potature manuali semplificate, le piante rispondevano con maggiore produttività, oltretutto impiegando pochissime ore di manodopera. Da alcuni anni il taglio mecca-nico è stato applicato anche a forme più complesse come il vaso policomecca-nico ottenendo nuovamente buone risposte produttive dalle piante di olivo. Operando in una regione dove la maggior parte dell’olivicoltura è impiantata in terreni a forte pendenza, l’utilizzo di trattori con applicata una barra falciante può risultare difficile e pericoloso.

Come nasce l’idea

L’esigenza posta dal mondo produttivo è stata quella di mettere a punto una macchina radiocoman-data da terra con una buona stabilità e con un movimento in grado da assicurare un’appropriata ade-sione al terreno. L’obiettivo è quello di operare in situazioni di forte pendenza ed eliminare il rischio di ribaltamento del mezzo, incrementando così il livello di sicurezza dell’operatore. Le condizioni estreme di lavorazione e le difficoltà gestionali degli oliveti sono fattori che hanno portato all’abban-dono della coltura, con conseguente riduzione del reddito per l’azienda e relativa mancata manuten-zionedei terreni con i noti rischi ambientali correlati (dissesto idrogeologico, incendi, perdita di unità produttive e paesaggistiche). Per mettere in campo azioni in grado di rendere conveniente e sicura la coltivazione dell’olivo in queste aree, è necessaria una maggiore integrazione tra il contoterzismo e la meccanizzazione delle pratiche colturali. In questo modo si creano anche le premesse per valorizzare la biodiversità del patrimonio olivicolo, presente nelle aree svantaggiate della Regione Umbria. Il progetto SELF CUTTING prevede la realizzazione di un prototipo sviluppato per far fronte alle esigenze di meccanizzazione degli oliveti situati in contesti marginali. Il prototipo consiste in una macchina semovente radiocomandata a cui è applicata una barra con lame rotanti per la potatura; esso permette di condurre le normali operazioni di potatura, ma nello stesso tempo salvaguardare la sicurezza degli operatori agricoli.

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Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia ha supervisionato l’assemblaggio delle parti componenti la macchina ed ha testato l’operatività della stessa in campo durante la fase di taglio, in diverse tipologie di terreni e pendenza.

Assemblaggio componenti meccaniche Self Cutting

La ricerca condotta ha riguardato uno studio su tutte le tipologie di barre falcianti presenti sul mercato e su diversi tipi di macchine semoventi con propulsione cingolata. Successivamente è stato progettato un nuovo prototipo compatibile con un sistema di azionamento radiocomandato.

Prove di azionamento Self Cutting in officina

La prova ha valutato la stabilità della macchina e la sua rispondenza al radiocomando in situazioni di totale stabilità e simulando pendenze diverse.

Prove di funzionamento Self Cutting in campo

La macchina “Self Cutting” è stata testata nelle tre aziende partner del progetto in cui si sono affron-tate tutte le tipologie di pendenze del terreno, anche in presenza di avvallamenti. È stata eseguita una valutazione tecnica di stabilità della macchina e le possibilità di ribaltamento in situazione estreme. Poi sono stati analizzati i parametri tecnici di operatività come: precisione del taglio, tempi di percorrenza, consumi e capacità/efficienza dell’operatore.

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ATTIVITÁ SPERIMENTALE

Risultati

È stato prodotto un prototipo di macchina per la potatura in cui l’operatore da terra comanda tutti i movimenti della macchina attraverso un radiocomando. La macchina provvista di un movimento a cingoli è in grado di lavorare su diverse pendenze, anche in situazioni estreme, proibitive per mezzi agricoli fin ad ora reperibili sul mercato. L’efficienza del processo attraverso l’uso di questo nuovo prodotto è tale da ridurre sia i tempi che i costi di potatura.

Sono disponibili i dati relativi a:

• Caratteristiche della macchina • Pendenze percorribili • Tempi di percorrenza

• Ore di lavoro impiegate per ettaro in cicli triennali, in cui il lavoro meccanico è integrato con una potatura manuale di rifinitura

• Consumi

DATI BARRA

8 dischi di taglio nel primo elemento e 6 nel secondo.

Il primo elemento è lungo 2,00 m ed il secondo 1,50 m.

La barra è applicata alla macchina ed ha una traslazione in altezza di 1,20 m, per cui l’altezza totale raggiungibile è di 4,70 m.

La parte di lunghezza pari a 2 m può avere un’inclinazione sulla verticale da 0° a 30°. La parte di lunghezza pari a 1,5 può avere un’inclinazione da 0° a 90° rispetto alla parte di 2 m.

I dischi di taglio hanno diametro di 32 cm e riescono a tagliare tranquillamente diametri di 5-6 cm.

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DATI MACCHINA SELF-CUTTING

Dimensioni: 2,525 m in lunghezza; 1,565 m in altezza; larghezza regolabile tra 1,330 e 2,030 m.

Peso (senza barra di taglio) circa 1000 kg. Pendenza max 50° cioè circa 120% Potenza 58 kw cioè 80 cv.

Telecomando con portata di 150 m dotato di 2 joysticks uno controlla la macchina e l’altro la barra.

Consumi:

Da 8 a 13 litri ad ora a seconda della potenza richiesta.

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RISULTATI

Le prove condotte sul prototipo hanno permesso di valutare il lavoro svolto su terreni in pendenza e quindi testarne la stabilità al ribaltamento e nello stesso tempo garantire all’operatore notevole sicurezza nell’eseguire le operazioni, grazie all’impiego del comando a distanza.

In figura la traccia dei punti rilevati dal gps e le diverse velocità (m/s) della macchina rilevati durante una prova dimostrativa.

In figura il DEM relativo alle pendenze del tracciato. Legenda:

Traccia rilievo – Velocità (m/s) da 0,7 a 0,9 da 0,5 a 0,6 da 0,1 a 0,4 0 265,00 km Distanza Elevazione 264,00 0,00 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 m

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Sono state condotte anche prove di confronto tra la potatura tradizionale e quella meccanizzata utilizzando il prototipo sviluppato.

Confronto ore/ha tra potatura tradizionale e meccanizzata self cutting

Confronto in impianto a vaso policonico a 3-4 branche. Sesto di impianto 6m x 6m. 277 Piante/ha

Confronto in impianto a vaso policonico a 3-4 branche. Sesto di impianto 6m x 6m. 277 Piante/ha

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RISULTATI

Dall’elaborazione dei dati rilevati in campo è stato quindi possibile definire i costi di utilizzo della macchina in funzione della dimensione aziendale, al fine di indicare per quale superficie olivicola sia vantaggioso dotarsi direttamente della macchina oppure fare ricorso al contoterzismo.

Importante anche il confronto tra i costi derivanti dall’impiego del prototipo con quelli sostenuti attraverso la stessa operazione di potatura svolta manualmente.

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PROSPETTIVE FUTURE

• Semplificazione dell’operazione di potatura anche in situazioni difficoltose

• Coinvolgimento delle aziende del territorio al fine di evitare l’abbandono degli oliveti marginali • Utilizzo in zone vocate e di normale percorribilità per ridurre sempre più gli infortuni sul lavoro

causati dal ribaltamento dei mezzi

• Mantenimento dell’efficienza vegetativa e produttiva degli oliveti • Acquisto della macchina da parte di terzisti operanti sul territorio

• Possibilità di applicare un kit di lavoro al cingolato con uno scuotitore munito di ombrello inter-cettatore per la raccolta, abbinato ad un trinciasarmenti per triturare sul posto i residui di potatu-ra e dotare la macchina di dispositivi per tpotatu-rattamenti fogliari

• Possibilità di pianificare il lavoro della macchina attraverso l’integrazione con dispositivo GPS che permette di programmare tempi di lavorazione e consumi, al fine di ottimizzare i costi

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Per saperne di più sui nostri progetti visita il sito:

www.confagricolturaumbria.it/cratia

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