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I principi fondamentali su cui basare la progettazione delle biblioteche future, scaturiti dalla conferenza, sono stati i seguenti:

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1.2 Progetti esemplificativi e soluzioni proposte

Nell’anno 2004 durante il semestre di Presidenza Olandese del Consiglio Europeo, i rappresentati della Netherland Public Library Association, del Ministero dell’Educazione, della Cultura e della Scienza di 35 paesi, si sono riuniti in occasione della conferenza “Creating Public Paradise”, per discutere delle condizioni delle biblioteche pubbliche del 21

st

secolo e dettare le linee guida per il loro sviluppo facendo particolare attenzione a promuovere una cooperazione internazionale

49

.

I principi fondamentali su cui basare la progettazione delle biblioteche future, scaturiti dalla conferenza, sono stati i seguenti:

1. Le biblioteche pubbliche sono istituzioni indispensabili per garantire a tutti il libero accesso all’informazione.

2. Le biblioteche pubbliche sono spazi per tutti e parte integrante di una comunità nella sua diversità.

3. Le biblioteche pubbliche sono spazi per preservare il patrimonio culturale ed arricchirlo.

4. Gli edifici che ospitano le biblioteche pubbliche devono rispondere ai bisogni degli utenti per un utilizzo sicuro, neutrale e stimolante.

5. Gli edifici che ospitano le biblioteche pubbliche sono al servizio dei bisogni delle stesse biblioteche per cooperare con altre istituzioni e organizzazioni di tipo culturale e sociale

50

.

In questo quadro, gli architetti, i bibliotecari e i rappresentanti dei ministeri, presenti alla conferenza, hanno stilato un elenco di raccomandazioni per guidare la progettazione delle biblioteche pubbliche future a livello nazionale ed europeo, al fine di ottenere un beneficio per tutta la cittadinanza europea.

49 AAVV, Creating Public Paradise, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

50 Marian koren, Recommendations to the Concil of Europe, in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(2)

A livello nazionale tale beneficio può essere ottenuto grazie ai seguenti elementi fondamentali:

- la stretta cooperazione e il dialogo tra i governanti, i bibliotecari e gli architetti al fine di creare strutture sostenibili;

- l’investimento facilitato e il mantenimento di infrastrutture indispensabili per l’informazione pubblica e di servizi bibliotecari in edifici adeguati;

- il coinvolgimento dei bibliotecari e della loro esperienza nella fase progettuale degli edifici moderni;

- un’attenta analisi delle crescenti e mutevoli esigenze dell’utenza al fine di dare una nuova forma alle biblioteche pubbliche favorendo l’integrazione tra il servizio tradizionale e le risorse digitali;

- l’inserimento delle biblioteche come importanti spazi pubblici della città, all’interno dei nuovi piani regolatori;

- il coinvolgimento attivo della cittadinanza, compresi bambini e giovani, nella fase di progettazione dei nuovi edifici;

- la promozione e l’inserimento dei servizi bibliotecari anche in zone rurali, considerandoli servizi base per la comunità;

- l’incoraggiamento ad una mutua cooperazione tra le biblioteche e gli altri servizi pubblici attraverso un uso creativo dello spazio

51

.

A livello europeo, invece, i punti fondamentali individuati per uno sviluppo unitario delle biblioteche pubbliche sono:

- la promozione di standard internazionali;

- il miglioramento dell’informazione e della compatibilità tra le strutture al fine di favorire di scambi internazionali e i servizi a disposizione delle popolazione europea;

51 Mrian koren, Recommendations to the Concil of Europe, in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(3)

- l’opportunità per architetti e progettisti di specializzarsi a livello internazionale seguendo corsi di formazione riguardanti le biblioteche pubbliche;

- la promozione della cooperazione internazionale

52

.

Alla luce di queste linee guida, delineate dai massimi esperti europei, si intende analizzare, a titolo di esempio, i cambiamenti subiti dalle biblioteche pubbliche in alcuni paesi d’Europa, al fine di creare un quadro completo sull’evoluzione stilistica che le ha caratterizzate negli ultimi anni, prestando attenzione anche ai settori dedicati ai ragazzi ed ai bambini, in particolare per quanto riguarda gli interventi subiti dagli edifici storici, la costruzione di nuove strutture e l’inserimento dei nuovi servizi all’interno del sistema biblioteca.

Per facilitare il confronto tra le diverse realtà, verranno utilizzati i medesimi parametri analitici riguardanti i nuovi edifici, le ristrutturazioni, la legislazione vigente e la gestione dei nuovi spazi.

In conclusione, per ogni paese presentato, verrà preso in esame un esempio concreto di biblioteca pubblica progettata o ristrutturata negli ultimi anni ponendo l’attenzione sui suoi punti di forza e sui servizi che essa offre alla cittadinanza e che permettono alla città e al paese di progredire nel progetto europeo di aggiornamento di questi spazi che, come già detto, stanno diventando essenziali e determinanti per la crescita e la formazione dei cittadini.

52 Marian Koren, Recommendations to the Concil of Europe, in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

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Austria

Dai dati statistici raccolti nel 2002 si evince che in Austria sono presenti 2284 biblioteche, molte delle quali situate in palazzi storici nel centro delle città.

Con la progettazione delle biblioteche pubbliche che sono state inaugurate negli ultimi anni nella capitale ed in altre grandi città del paese, come Linz e Salisburgo, gli austriaci hanno cercato di superare questa tradizione di limitare la creazione di nuove biblioteche ad un adattamento all’interno di edifici definiti e immutabili che negli anni erano stati progettati per rispondere ad altri tipi di esigenze.

Inoltre, al fine di superare la visione che fino ad oggi ha visto le biblioteche come spazi adibiti solo ed esclusivamente al prestito dei libri, gli architetti austriaci hanno cercato di offrire l’opportunità alla cittadinanza di scoprire uno spazio che può rispondere alle esigenze della società moderna attraverso un’architettura e un’organizzazione nuove. Questo è reso possibile dalla realizzazione di ambienti accoglienti, ospitali e organizzati in modo tale da avere orari di apertura al pubblico tali da permettere ai fruitori di usufruire dei servizi anche fuori dagli orari di lavoro; nonché dalla possibilità di avere disposizione, oltre ai libri, anche CD-ROMs, CDs, DVDs Videos, Internet e database che possono risultare molto interessanti per la clientela.

In Austria la progettazione delle nuove biblioteche, finanziata dal governo e non regolata da alcuna legge speciale, si basa su una collaborazione tra architetti, bibliotecari e interior designers, ma esclude completamente dalla fase progettuale i fruitori, che si limitano ad utilizzare lo spazio una volta inaugurato.

53

53 Brigitte Bock, Survey “Creating Public Paradise” , in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(5)

La Biblioteca Pubblica Centrale di Vienna

“Public libraries are an important corrective against the growing gap between

'information rich' and 'information poor’."54

La Biblioteca Pubblica Centrale di Vienna, progettata da Ernst Mayr nell’ambito di una gara indetta in tutta l’Unione Europea e inaugurata nell’Aprile del 2003, è la più importante del paese sia per quanto riguarda l’architettura che la posizione in cui è stata realizzata. L’edificio, lungo 150 m e largo 26 m, comprende una superficie utile di 6.000 metri quadrati a cui accede ogni anno un milione di visitatori tra cui molti bambini a partire dall’età prescolare. La biblioteca mette a disposizione 240.000 testi stampati (libri, spartiti, riviste specializzate etc.) e oltre a 60.000 testi elettronici (cd, cd-rom, dvd e video): tra cui libri illustrati, poesie, musica, giochi e video destinati ai più piccoli

55

.

Figura 1.40 Biblioteca Pubblica Centrale Vienna

54 in www.buechereien.wien.at

55 in www.vienna.park.lib.wv.us

(6)

L’edificio, in tutta la sua lunghezza, è situato tra le due carreggiate del

"Gürtel", una delle strade più trafficate della città e sopra alla stazione della metropolitana di Burggasse-Stadthalle.

Si tratta di una costruzione a tre piani sospesa al di sopra dei binari dell’antica stazione di Otto Wagner grazie ad una costruzione a pilastri posizionata fra le carreggiate

56

.

La grande scalinata esterna, che caratterizza il prospetto principale, costituisce un elemento di legame tra la biblioteca e la strada urbana e sottolinea l’apertura della struttura al pubblico di ogni età

57

.

Inoltre, grazie alla compenetrazione tra la gradinata e la tettoia a membrana della Urban-Loritz-Platz, nella zona antistante l’ingresso si ottiene uno spazio protetto dal traffico veicolare caratteristico delle strade adiacenti, che costituisce un piacevole punto d’incontro tra adulti, genitori e bambini, uno spazio in cui rilassarsi, leggere e giocare senza pericoli.

Figura 1.41 Urban-Loritz-Platz, Vienna

Entrando all’interno della Biblioteca, attraverso l’ingresso incassato tra le scalinate e internamente illuminato da ampi lucernari posti sul soffitto piano

56 in www.scuolainsiemeweb.it

57 in Austria: Survey “Creating Public Paradise” , in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(7)

calpestabile, è possibile raggiungere, attraverso la scala interna centrale e gli ascensori, l’area desiderata.

Lo spazio interno, infatti, è organizzata in modo da suddividere l’edificio in aree a seconda delle esigenze dei fruitori, con particolare attenzione a separare le aree destinate ai bambini spesso impegnati in attività di laboratorio o giochi rumorosi, dalle sale lettura per adulti. L’esposizione del programma mensile della biblioteca al fruitore di organizzarsi in anticipo per partecipare alle attività proposte a seconda delle fasce d’età.

Figura 1.42 Caffè della Biblioteca Pubblica Centrale di Vienna

Ai piani più alti, in posizione panoramica, sono stati sistemati l’area riservata agli eventi ed agli incontri e il caffè che, grazie alle ampie vetrate, offre una vista suggestiva sulle colline del Kahlenberg e del Leopoldsberg nonché sulle vaste zone del Wienerwald

58

.

In questa costruzione la nuova identità della biblioteca del XXI sec. è evidente, il suo ruolo sociale e la sua posizione centrale hanno permesso la riscoperta, da parte degli abitanti e dei bambini della città di Vienna, di questo luogo di crescita, informazione ed incontro che fino ad oggi era relegato in edifici costruiti per adempiere ad altri compiti ed ad altri ruoli all’interno del tessuto urbano.

58 in www.scuolainsiemeweb.it

(8)

Danimarca

Nel 2004, in Danimarca, sono state contate 730 biblioteche pubbliche, di cui alcune aggiornate, mentre altre ancora in fase di cambiamento;

nonostante questo, i rappresentanti danesi presenti alla Conferenza

“Creating Pubblic Paradise”, affermano che il paese è ancora troppo legato alla tradizione. Tuttavia, la legge che regola la progettazione delle biblioteche pubbliche in Danimarca, stilata nel 2000, prevede che in ogni struttura sia presente una sezione dedicata ai bambini ed ai giovani

59

e che alla base della progettazione e della ristrutturazione debba esserci l’idea che gli elementi tradizionali e gli edifici che ospitano le biblioteche debbano convivere con la consapevolezza che questo è anche uno spazio informatico, un luogo in cui si impara e si conosce, un “third space”

60

molto importante per la comunità cittadina. Negli ultimi anni, infatti, sono stati inseriti molti nuovi servizi che favoriscono l’integrazione di internet e del supporto informatico nella struttura tradizionale, questi, a disposizione degli utenti, sono inseriti in una fitta rete di homepages che fanno capo ad una specifica gestita dai bibliotecari, che sono a disposizione dell’utente per qualsiasi chiarimento o problema. Tra questi servizi, che sottolineano la duplice identità, fisica e interattiva, che la biblioteca pubblica moderna sta acquistando negli ultimi anni, è importante citare il “self-service”, un sistema di prestito e restituzione libri, cd-rom e media automatizzato e non più gestito dal personale di servizio.

In Danimarca la progettazione delle nuove biblioteche vede come protagonisti, oltre che architetti e progettisti, anche il personale che fa parte dello staff di servizio, bibliotecari e tecnici dei computer, mentre non vengono sistematicamente coinvolti gli utenti.

59 in www.denmark.dk

60 in Denmark: Survey “Creating Public Paradise” , “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

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La nuova Biblioteca Reale di Copenhagen

“The Royal Library, Copenhagen, contributes to focuse on how the library became an influential actor in the building process”61

La Nuova Biblioteca Reale di Copenhagen è riconosciuta come una delle più grandi biblioteche d’Europa. La biblioteca storica fu costruita nel 1648 e, dopo vari interventi, nel 1999 fu inaugurata la struttura attuale, progettata dagli architetti MortenSchmidt, BjarneHammer e JohnLassen

62

.

L’edificio moderno, chiamato anche “il diamante nero”, si specchia nelle acque del canale medioevale che attraversa Copenhagen ed è costituito da acciaio, vetro e lastre di granito nero, che, con un gioco di pieni e vuoti, riflette lo schema funzionale e la complessità interna.

Figura 1.43 Biblioteca Reale di Copenhagen

Internamente le numerose sale di lettura, le aree espositive, gli spazi ricreativi, informatici e dedicati ai bambini ed agli adolescenti, adeguatamente distribuiti su più piani, si articolano e si affacciano,

61 Karl Krarup, in www.zhbluzern.ch

62 in www.kb.dk

(10)

attraverso ampie balconate, attorno ad unico ambiente che, al piano terra, ospita l’ampio foyer

63

.

Figura 1.44 Visione globale dell’ingresso

La struttura su più piani aperta sull’ingresso centrale permette al fruitore di conoscere in ogni momento la sua posizione rispetto alle grandi pareti vetrate, questo favorisce la vivibilità dell’ambiente soprattutto da parte dei bambini che, curiosi e distratti, tendono spesso a disorientarsi negli edifici troppo ampi.

Figura 1.45 Particolare della parete vetrata

63 in www.arthistory.heindorffhus.dk

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Le grandi vetrate di facciata, presenti a Nord e a Sud, permettono, inoltre, di godere di una bellissima vista panoramica sulla città e trasmettono a chi è all’interno dell’edificio un senso di apertura verso l’esterno, che esprime la necessità di avventura dei più piccoli e la voglia di evadere caratteristica dei grandi.

Questa biblioteca è stata costruita per promuovere l’apertura del XXI sec.

alla cultura, alla conoscenza e al superamento delle idee tradizionali che per questo paese sono particolarmente importanti. Attraverso i materiali, le forme e le sensazioni che un edificio può trasmettere al fruitore, sia esso adulto, adolescente o bambino, gli architetti che hanno progettato questa biblioteca hanno cercato di avvicinare i cittadini ai libri, ai periodici, ai giornali, ai manoscritti e a ciò che la biblioteca storica più grande della Scandinavia può fornire.

Figura 1.46 Biblioteca Reale di Copenhagen

Dal punto di vista concreto, infatti, i progettisti Schmidt, Hammer e Lassen hanno voluto visualizzare l’unione tra passato e futuro e l’apertura verso nuovi orizzonti attraverso l’inserimento di ponti tra il Diamante Nero e l’edificio storico creato da Hansen

64

.

64 in www.kb.dk

(12)

Finlandia

In Finlandia, ad oggi, si contano 987 biblioteche pubbliche, l’80% delle quali costruite o ristrutturate negli ultimi anni, la costruzione di nuovi edifici, infatti, è passata dal 2% prima degli anni ’60 al 40% negli anni ’90: questo è stato possibile anche grazie alla scelta delle autorità locali di concentrare il 25-50% dei sussidi dello stato per la crescita e lo sviluppo di queste strutture, nonché per la ristrutturazione degli edifici esistenti

65

.

Le biblioteche pubbliche finlandesi si basano principalmente su un sistema interattivo strettamente legato alla tecnologia e all’informazione

66

: partendo dalla consapevolezza che i ragazzi e gli adulti sono affascinati da internet e dal mondo multimediale, le biblioteche si stanno evolvendo per cercare di rendere semplice e divertente la consultazione e la ricerca di informazione in rete.

67

Negli ultimi anni, inoltre, l’attenzione crescente da parte del governo alle esigenze dei bambini e dei giovani ha portato ad una riorganizzazione degli spazi educativi con la creazione di nuovi laboratori artistici atti a sviluppare le capacità del singolo

68

.

In Finlandia la progettazione delle biblioteche pubbliche è regolamentata dal “Library Act and Decree” che focalizza l’attenzione alle esigenze delle diverse fasce d’età e agli aspetti economici: durante la stesura del progetto, infatti, gli architetti e i bibliotecari che partecipano alla realizzazione dell’idea finale, non guardano solo all’aspetto estetico, ma anche alla scelta dei materiali, al costo medio annuale del terreno e alle dimensioni dell’edificio che dovranno essere proporzionate alla città in cui va ad inserirsi la nuova costruzione.

Il risultato di tale progettazione sono nuove biblioteche pubbliche che il Ministro dell’Educazione finlandese Barbro Wigell-Ryynanen definisce veri e propri “Public Library Paradise”

69

.

65 in Finland: Survay “Creating Public Paradise”, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

66 in www.minedu.fi

67 in www.exploit-lib.org

68 in www.virtual.finland.fi

69 in Finland: Survay “Creating Public Paradise”, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

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La Biblioteca Pubblica di Tampere

“Once completed, the main library will be a new landmark and an environmmental work interpreting our age. --- Its forms bend smoothly in the horizontal and vertical direction, like those of a large sculpture. And yet it is a utility article and a

building”70.

La biblioteca pubblica di Tampere, costruita in Finlandia nel 1985 dagli architetti Reima e Raili Pietiläand e comunemente chiamata “Metso” per le somiglianza formali con un gallinaceo

71

, è caratterizzata sia esternamente che internamente da forme e colori che ricordano elementi naturalistici tipici dei paesi nordici con il chiaro obiettivo di creare uno spazio accogliente e familiare in cui l’edificio parli dell’amore per la natura tanto quanto i libri trasmettono cultura e conoscenza

72

.

Figura 1.47 Biblioteca Pubblica di Tampere

Questo clima selvaggio e fiabesco, animato da murales e mobili costruiti su misura, risulta particolarmente piacevole da vivere per il visitatore che si

70Professor Reima Pietilä in www.tampere.fi

71 in www.tampere.fi

72 in www.tampere.fi

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muove nello spazio-biblioteca per usufruire dei diversi servizi messi a sua disposizione.

La biblioteca costituisce un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini di Tempere di tutte le età: permette ai bambini di scoprire i libri in un ambiente familiare, colorato e che rispecchia lo loro necessità di avventura, ed agli adulti di rilassarsi e usufruire delle tecnologie moderne. Nel 2001, infatti, è stato inserito nella biblioteca un’area dedicata alla navigazione internet gratuita, per non alterare il clima naturalistico interno, però, i progettisti hanno pensato di inserire i terminali in un bus, è nato così il Netti-Nyssy, l’internet point della città che ha riscontrato un grande successo nella cittadinanza

73

.

Figura 1.48 Internet point nella biblioteca pubblica di Tempere.

Per quanto riguarda l’organizzazione interna oltre alle numerose sale lettura sono presenti un settore dedicato alla musica e aree riservate ai bambini

74

, queste ultime, adeguatamente separate ed isolate dai luoghi che richiedono tranquillità e silenzio, risultano spaziose ed aperte all’esterno attraverso pareti vetrate permettendo uno stretto contatto con la natura vera e propria che circonda l’edificio e che, nella fase di crescita, è essenziale per lo sviluppo delle capacità motorie ed intellettive.

73 in www.virtualtourist.com

74 in www.virtualtourist.com

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Dal punto di vista urbano, infatti, il “Metso” è situato presso Hämeenpuisto, il viale principale della città, al centro di un parco urbano: l’edificio, che risulta in parte nascosto dalla vegetazione è circondato da alberi di ginepro, abeti rossi e da cespugli bassi

75

che lo separano dalle aree parcheggio, dalla rete stradale e dalla vista degli edifici alti che si affacciano sulle strade urbane circostanti.

Figura 1.49 Biblioteca Pubblica di Tampere vista dall'alto

Al piano terra, inoltre, oltre alle sale espositive e al caffè si articolano il Museo Minerario e il Centro informazioni Europeo, il raggruppamento dei centri culturali della città sotto lo stesso tetto rafforza l’identità della struttura e conferma la necessità di accentrare i servizi culturali permettendo all’edificio di diventare un punto nodale per la popolazione e i fruitori occasionali.

75 in www.tampere.fi

(16)

Norvegia

In Norvegia, secondo le statistiche del 2002, si contavano 951 biblioteche pubbliche distribuite su un territorio suddiviso in 433 comuni e al servizio di 4,5 milioni di abitanti

76

.

Dal giugno del 2003, con l’approvazione del “Norwegian Public Library Act”, ogni comune del paese è chiamato ad avere una biblioteca pubblica a servizio della cittadinanza, al fine di superare l’idea che la biblioteca pubblica sia un luogo adibito esclusivamente al prestito dei libri.

Leikny Haga Indergaard, capo del dipartimento “Norvegian Archive, Library and Museum”, afferma che, ad oggi, il 94% della popolazione norvegese ritiene che sia democratico avere un biblioteca pubblica all’interno del proprio comune; questo dimostra che i cittadini hanno l’esigenza di informarsi e crescere e che non considerano le biblioteche molto importanti solo dal punto di vista culturale, ma anche come luogo in cui curare i propri rapporti interpersonali

77

.

Questo provvedimento cerca, inoltre, di ovviare al problema organizzativo delle biblioteche scolastiche che spesso, anche in un paese ricco come la Norvegia, non riescono, nell’allestimento interno e nei servizi che offrono, a soddisfare la curiosità e le esigenze dei bambini che se non trovano le risposte che cercano tendono spesso a disinteressarsi.

Negli ultimi anni l’obiettivo principale di architetti, progettisti e bibliotecari, chiamati a progettare nuove biblioteche pubbliche è stato quello di creare spazi versatili e affascinanti in grado di incuriosire soprattutto i fruitori più giovani e rispondere alle loro esigenze

78

.

76 in Norway:Oslo, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

77Leikny Haga Indergaard, Cheers for the public library!, in “Scandinavian Public Library Quarterly”, Vol. 38 N° 2, 2005

78 in Norway:Oslo, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(17)

La Biblioteca Pubblica di Tønsberg and Nøtterøy, Norvegia.

“Tønsberg and Nøtterøy Library welcomes all visitors to an exciting mixture of information,

recreation and inspiration”

79

La biblioteca pubblica di Tønsberg and Nøtterøy si trova al centro dell’antica città di Tønsberg, 100 km a sud della capitale. L’edificio, comunemente viene chiamato “Under the trees of knowledge”, fu creato nel 1992 dagli architetti Lunde e Løvseth in occasione del trasferimento della biblioteca comunale fondata nei primi anni del ‘900. I due architetti decisero di costruire il nuovo edificio attorno alle rovine dell’antico monastero di St.

Olav's ed ai resti di due navi vichinghe

80

.Le rovine, i resti della navi e la struttura in acciaio convivono dando vita ad un ambiente storicamente interessante che ha la forza di attrarre il fruitore incuriosendolo indipendentemente dall’età e dalla cultura che lo caratterizza

81

.

Figura 1.50 Biblioteca Pubblica di Tønsberg and Nøtterøy

La struttura portante dell’edificio è formata da elementi tubolari in acciaio che ricordano la fisionomia naturale degli alberi delle foreste locali, mentre

79 in www.tonsberg.folkebibl.no

80 in www.radio.weblogs.com

81 in www.tonsberg.folkebibl.no

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le pareti sono costituite da alte vetrate riflettenti che, di notte, grazie all’illuminazione interna rendono trasparenti le pareti che rivelano ciò che per tutto il giorno è rimasto nascosto dietro ad uno specchio

82

.

Figura 1.51 Visione notturna della Biblioteca Pubblica di Tønsberg and Nøtterøy

Internamente le sale lettura, poste al piano terreno, sono caratterizzate da elementi naturalistici quali: pietre, tronchi, piante, e laghetti artificiali.

Figura 1.52 Vista interna della biblioteca

82 in www.tonsberg.folkebibl.no

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Questi elementi sottolineano l’atmosfera fiabesca che gli architetti hanno voluto creare con la struttura portante, dando l’idea al fruitore di trovarsi in uno dei boschi che ricoprono le colline attorno alle città norvegesi

83

.

Al piano superiore, invece, i bambini hanno i loro spazi per leggere, giocare ed incontrarsi e gli elementi caratteristici diventano finti autobus per leggere in compagnia, ombrelloni da gelataio e i disegni che vengono esposti periodicamente per permettergli di personalizzare gli spazi e sentirli propri.

Figura 1.53 Area dedicata ai bambini

La dualità, che Lunde e Løvseth hanno voluto sottolineare creando questa biblioteca, esprime la necessità di rinnovamento che negli ultimi anni ha caratterizzato tanto la Norvegia quanto gli altri paesi europei, e, allo stesso tempo, evidenzia l’importanza del patrimonio culturale e del paesaggio naturalistico in cui sono inserite le città norvegesi.

83 in www.tonsberg.folkebibl.no

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Germania

In Germania le biblioteche pubbliche costituiscono la tipologia più diffusa tra le biblioteche: si contano, infatti, 4000 biblioteche accademiche e dedicate alla ricerca contro le 14.200 biblioteche pubbliche. Durante gli ultimi venti anni sono stati costruiti tra i 30 e i 40 edifici nuovi per ospitare biblioteche pubbliche; in ogni caso, l’80% di queste sono ubicate in palazzi ben ristrutturati che, però, risalgono al 1945. E’ importante far notare, però, che lo sviluppo di queste strutture all’interno del Paese è legato alla diversa situazione economica: il concetto innovativo che sta alla base delle biblioteche pubbliche del nuovo millennio, infatti, è evidente solo nelle costruzioni realizzate nella parte Ovest della Germania

84

.

La legislazione tedesca non prevede delle leggi particolari per la costruzione delle biblioteche pubbliche, tuttavia esiste un “Piano per la costruzione e l’utilizzazione delle biblioteche accademiche” che racchiude un insieme di norme che vengono prese in considerazione per la realizzazione delle nuove strutture; in ogni caso, la realizzazione delle biblioteche pubbliche in Germania è aperta alla sperimentazione e i vincoli determinanti vengono imposti dalle condizioni locali.

La fase progettuale risulta molto importante anche perché negli ultimi anni è stata riscontrata una grande individualità delle biblioteche pubbliche che mina la crescita globale della comunità e l’integrazione con le altre istituzioni culturali; per questo risulta determinante il coinvolgimento dei governanti nella fase creativa.

In conclusione, si evidenzia che, una volta inaugurata la biblioteca pubblica, la sua gestione è affidata a volontari della comunità locale; questo sottolinea l’individualità della struttura sopra citata.

84 in Germany:Oslo, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

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La Biblioteca Pubblica di Dortmund, Germania

“Of corse we are a little proud

to descrive it as a “library of 21st century””

85

La biblioteca “Stadt und Landesbibliothek” è situata nel cuore della città di Dortmund, vicino alla stazione ferroviaria centrale.

Figura 1.54 La Biblioteca Pubblica di Dormund, Germania

La decisione di costruire un centro culturale proprio in questo quartiere fu dettata dalla necessità di recuperarlo e rivitalizzarlo, poiché gli edifici tra la stazione ferroviaria e il centro commerciale della cittadina rispecchiavano una condizione economica disagiata e risultavano decadenti.

La biblioteca, quindi, posta in un edificio più moderno dal punto di vista architettonico, avrebbe dovuto attirare le persone a frequentare questa parte problematica e centrale della città

86

.

85 in www.isolette.de

86 in Germany:Oslo, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

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La biblioteca fu realizzata nel 1999 su progetto dell’architetto Mario Botta, il quale presentò un progetto completo dal punto di vista architettonico e rispondente alle necessità della committenza riguardo all’inserimento nel tessuto urbano locale.

L’edificio, in cui la pietra, il vetro e la luce si integrano perfettamente, è costituito da due parti: un edificio lineare costituito da pietre naturali dietro a una rotonda di vetro che ospita le sale lettura e le strutture aperte al pubblico

87

.

Figura 1.55 La Biblioteca Pubblica di Dormund, Germania

La facciata della rotonda, costituita da vetri speciali per ottenere una completa trasparenza ed eliminare il buio e le ombre tipiche del quartiere, è costituita da una struttura in acciaio inclinata di 13° rispetto alla verticale e da elementi di forma quadrilatera ma non regolare. Tuttavia è importante far notare che da lontano la facciata risulta, come già accennato, completamente trasparente, mentre da vicino essa riflette la città che la circonda; questo ad indicare all’osservatore che la città e i suoi abitanti si riflettono e rinascono nella cultura e nei libri.

87 in www.isolette.de

(23)

Mario Botta, per rispondere alle esigenze della committenza, ha creato un edificio flessibile a pianta libera che può essere modificato a seconda delle attività che vi si svolgono all’interno, aperto al fruitore, facilmente accessibile e internamente semplice da interpretare; l’edificio, seppur non spettacolare dal punto di vista architettonico, è molto innovativo perché la struttura, così pensata, permette l’installazione di nuovi servizi all’interno della biblioteca in qualsiasi momento

88

.

Figura 1.56 La Biblioteca Pubblica di Dormund visione

Per quanto riguarda l’illuminazione, l’architetto ha voluto che la rotonda fosse illuminata dalla città come una sala di dipinti municipale: essa infatti di giorno permette l’ingresso della luce solare per leggere ed è letta dall’esterno grazie alla trasparenza della facciata vetrata, mentre, appena fa buio e si accendono le luci all’interno, emana una luce calda che, idealmente, illumina tutta la città

89

.

88 in Germany:Oslo, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

89 in www.isolette.de

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Olanda

In Olanda, come in tutti gli altri paesi analizzati fino a questo momento, le biblioteche pubbliche si stanno evolvendo per andare incontro alle esigenze della popolazione. Tuttavia è importante ricordare che, come afferma Henk Middelveld, il 30% dei cittadini olandesi sono impiegati all’interno di biblioteche; questo evidenzia l’importanza che tali spazi hanno nella società

90

.

I risultati statistici raccolti dalla Netherlands Public Library Association nel 2004 evidenziano che, rispetto ai dati raccolti e analizzati qualche anno fa, si è verificato un aumento delle biblioteche pubbliche pari al 64%;

all’interno di esse c’è stato un incremento del 10% delle attività culturali e il 17% dei bibliotecari sono più qualificati, ma la crescita maggiore riguarda i servizio interattivo e le domande presentate al “digital reference desk”; dai dati statistici risulta infatti che, negli ultimi anni, le domande sono cresciute del 170%.

91

L’elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle biblioteche olandesi, infatti, è l’organizzazione e la presentazione del nuovi servizi messi a disposizione dei fruitori e la collaborazione sia a livello comunale che provinciale tra le diverse biblioteche. L’obiettivo è quello di creare un ambiente che risponda sia alle esigenze del lettore di ogni età che del personale di servizio al fine di far nascere una complicità che favorisca l’affluenza della popolazione alle biblioteche.

Dal punto di vista economico l’Olanda, relativamente piccola e con aspetti geografici e idrografici rilevanti, è uno dei paesi più ricchi del mondo, per questo la maggior parte delle biblioteche pubbliche nascono da associazioni private, mentre una minoranza sono municipali; nonostante questo, grazie ad una fitta collaborazione indipendente dalla grandezza della struttura, le biblioteche pubbliche olandesi si sviluppano organicamente secondo un’unica linea evolutiva.

90 in Netherlands, a small public paradise?, “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

91 in www.debibliotheken.nl

(25)

The Brabant Library, Olanda

“In The Brabant Library the power of a small-scale design is combined with the almost limitless possibilities

of a 230-metre high super library”92

The Brabant Library è la biblioteca pubblica progettata dall’architetto Winy Maas (MVRDV) per la provincia olandese Nord-Brabant e di cui non è ancora stata terminata la costruzione. L’edificio, costituito da una torre alta 230 metri, è stato ideato partendo dalla consapevolezza di dover radunare 5 milioni di libri e centinaia di quotidiani ordinatamente catalogati in 17 km di scaffali e terminali per la navigazione in rete. Con la progettazione di questa biblioteca, nata per fronteggiare l’enorme produzione di libri e la continua crescita e ricerca di informazione da parte della popolazione, infatti, Maas ha mirato alla centralizzazione del sistema bibliotecario provinciale sapendo di poter contare su una comunicazione veloce favorita dalle tecnologie moderne.

Figura 2 The Brabant Library

92 in 2040.bibliotheel.nl

(26)

Le librerie, che si susseguono dando vita all’edificio a spirale, sono intervallate da spazi comuni, nicchie dedicate alla libera consultazione e aree per la navigazione in internet; ai piani inferiori sono inoltre presenti alcuni negozi tra cui il bookshop, la banca, la stazione della metropolitana che attraversa trasversalmente l’edificio e il parcheggio per le auto, mentre a metà della torre è stato sistemato il teatro con i servizi annessi

93

.

L’edificio, internamente cavo, non presenta solo le tradizionali scale o gli ascensori per raggiungere l’area desiderata, ma circa 800 aule studio di vetro che possono muoversi orizzontalmente o verticalmente e permettono al fruitore di navigare all’interno della torre con la documentazione fino a quel momento raccolta.

Figura 1.58 Visione interna della The Brabant Library

Questa attenzione al fruitore e alle sue esigenze è evidente non solo nella struttura dell’edificio, ma anche nella gestione dei servizi, negli orari di apertura e nel sistema di catalogazione adottato: la biblioteca, infatti, è aperta 365 giorni all’anno con orario continuato 24 ore al giorno, questo permette all’utente di fruire all’interno dell’edificio nelle ore che preferisce

93 in 2040.bibliotheel.nl

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non avendo limitazioni legate agli orari scolastici o di lavoro, ma sentendosi libero di entrare ed uscire quando vuole.

Per quanto riguarda il sistema di catalogazione e l’organizzazione delle informazioni interne alla biblioteca, è stato adottato il sistema “Alphabet City”, semplice e che permette un accesso diretto alle librerie da parte del singolo di ogni età senza l’aiuto del personale di servizio: questo sistema, infatti, prevede l’inserimento del materiale sotto la lettera che indica l’argomento trattato nel libro ( N per new, C per cooking e children, T per time, etc.)

94

.

Figura 1.59 Esempio di catalogazione

E’ importante sottolineare che tali semplificazioni nell’organizzazione dello spazio sono state adottate principalmente per favorire gli utenti più giovani perché possano sentirsi a loro agio in tutto l’edificio e non solo all’interno dello spazio a loro riservato.

94 R.Bruijzeels, N.van Tiggelen, Bibliotheken 2040, NBLC Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2001

(28)

Italia

Ad oggi in Italia esistono circa 12 mila biblioteche pubbliche tra quelle statali e quelle comunali e circa tremila biblioteche private

95

. l’Italia, però, rispetto agli altri paesi europei, che negli ultimi anni stanno modificando il loro sistema bibliotecario per cercare di rispondere al meglio alle esigenze della popolazione, non risulta pronta a tali cambiamenti, ma ancora in fase di crescita ed alla ricerca di un equilibrio interno che permetta la riorganizzazione degli spazi destinati alla comunità.

Nel suo libro, “La valutazione delle biblioteche pubbliche: dati e metodologie delle indagini in Italia”, Anna Galluzzi esprime al meglio questo concetto affermando:

“Il nostro paese presenta delle realtà variegate: anche questo lavoro fotografa un'Italia a diverse velocità, dovute a quell' incompiutezza del processo unitario che sembra essere un portato ormai endemico della nostra storia nazionale. L'assenza di un sistema bibliotecario omogeneo non è altro che una delle tante facce della disarmonica poliedricità di ogni altro settore della nostra vita pubblica. Questa riflessione "realistica" non deve, però, spingerci all'inazione, ma soltanto farci rendere conto della situazione in cui ci troviamo a operare. Lo sforzo di standardizzazione in questo senso è fondamentale: far capire a chi ha in mano le redini del potere (comunque questo potere si eserciti) che esistono dei possibili modelli a cui ispirarsi è essenziale. Al tempo stesso è fondamentale avere la coscienza che certi modelli non sono immediatamente esportabili in un contesto che ha caratteristiche completamente diverse. Per questo a volte appare sterile il semplice richiamo all'imitazione di esperienze straniere, senz'altro difficilmente adottabili hic et nunc, ma che certo è bene conoscere e sforzarsi di imitare”

96

Tuttavia, analizzando la realtà del paese senza focalizzare l’attenzione sulle biblioteche pubbliche, si nota che, negli ultimi anni, molte organizzazioni non governative, in particolare le associazioni di protezione

95 in www.carta.org

96 Anna Galluzzi, “La valutazione delle biblioteche pubbliche: dati e metodologie delle indagini in Italia”, Firenze, Olschki, 1999.

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ambientale, si sono impegnate a sostegno della sostenibilità urbana al fine di modificare o creare nuovi ambienti all’interno delle città che rispondano ai bisogni e alle esigenze dei bambini e delle bambine, venendo così a creare delle città sostenibili a loro favore.

“Riprogettare la città con gli occhi dei bambini significa restituire ai bambini gli spazi loro sottratti, l'insieme dei luoghi riservati all'infanzia”

97

Il riconoscimento della centralità dei bambini nei processi di miglioramento urbano è un buon punto di partenza per la crescita della società, in alcuni campi, infatti, la progettazione degli spazi è affidata a progettisti, genitori ed insegnanti che collaborano direttamente con i bambini, dando vita ad una progettazione partecipata che permette la creazione di ambienti che rispondono alle esigenze dei piccoli fruitori che, al contrario di ciò che si può pensare, sanno benissimo ciò che vogliono.

Un’associazione all’avanguardia nella progettazione e nella realizzazione di spazi ed elementi d’arredo pensati per e con i bambini ed atti a riprodurre parte del loro mondo fantastico è l’associazione del Pesce colorato, in Emilia Romagna

98

. Linda Poletti, architetto responsabile dell’associazione, afferma, infatti, che i bambini non sono solo “passivi, ma grande parte della loro ricchezza si trova nella realtà esattamente opposta, nella parte "attiva", parte fondamentale, non solo per i bambini, ma per tutti gli esseri umani, l'unica che porti alla ricerca del "bello" e del "naturale", del gioco e dei valori umani

99

.

97 in www.minambiente.it

98 in www.pescecolorato.com

99 in www.pescecolorato.com

(30)

1.3 Considerazioni

L’analisi e la presentazione dei progetti esemplificativi e delle soluzioni proposte in alcuni paesi europei a partire dai dati e dalle idee che stanno alla base della riorganizzazione degli spazi, ci ha confermato che la realtà delle biblioteche pubbliche sta cambiando per rispondere alle mutevoli esigenze della popolazione. L’architettura delle biblioteche pubbliche, infatti, ha subito cambiamenti determinati negli ultimi anni, anche se è importante tener presente che, nella visione collettiva, la gestione dei servizi a disposizione del fruitore ha un ruolo più importante rispetto ai cambiamenti estetici esterni ed interni che un involucro può subire per essere rinnovato.

Come già detto nella prima parte del capitolo, l’idea fondamentale condivisa da tutti i paesi è che la biblioteca pubblica è un luogo speciale ed importante per la crescita, l’informazione e la formazione culturale dei cittadini appartenenti alle diverse fasce d’età.

Ken Worpole definisce la biblioteca pubblica come:

“a window onto the world of the immagination and of raised intellectual horizons, for young and old”

100

Questo ci fa comprendere l’importanza che tale struttura è venuta ad avere all’interno della società moderna e ci aiuta a capire il salto qualitativo che le biblioteche pubbliche hanno fatto in breve tempo per adattarsi alle esigenze di una comunità che subisce continuamente nuovi cambiamenti.

La differenze determinanti tra le strutture che fino ad una decina di anni fa erano poste al servizio dei cittadini e quelle che oggi forniscono degli spazi e una rete di servizi molto più ampi possono essere riassunti in una tabella che Ken Worpole ha presentato alla Conferenza intitolata “Creating Public Paradise”, a cui ci siamo già riferiti in apertura del capitolo. Lo schema mette a confronto le caratteristiche architettoniche tradizionali e quelle moderne fornendo un elenco comparativo dettagliato.

100 Ken Worpole, Designing Paradise: Library Architecture ina n age of lifelong learning, in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(31)

Traditional library architetture Modern library architetture

Neo-Classical pattern book Imposing steps and entrance halls Needs of disabile people unmet Domes and rotunda

Galleries and mezzanines Cleterostory light

Restricted access to books Bookshelves requiring ladders Temple of konwledge

Institutional furniture Stand alone building

Hierarchical design and circulation Canonical stock-holding

Individual study carrels Defensive space

Librarians as knowledge custodians The rule of silence

Child-free

Modern free style

Street-level, retail entrances Good disability access Atrium and top-floor cafes Escalators & lifts

Atrium light

Open access to books other materials Bookshelves at human scale

The “living room in the city”

Domestic or club furniture Shared space with other services Open-plane design & circulation Contemporary cultural market-place Seminar rooms and computer suits Networked place

Librarians as konwledge navigators The culture of mutual respect Child-friendly

Tabella 1.1 Schema riassuntivo di Ken Worpole101

Queste caratteristiche, che accomunano tutte le biblioteche portate come esempio nelle pagine precedenti, descrivono alla perfezione la nuova identità delle biblioteche pubbliche attuali. Il processo evolutivo non è però terminato, ma, al contrario, è in continua evoluzione. La mutevolezza della società moderna porta, infatti, i progettisti a mettere continuamente in discussione il modello di biblioteca pubblica e a rafforzare la collaborazione con le altre strutture locali, siano esse preesistenti o di nuova costruzione;

101 Ken Worpole, Designing Paradise: Library Architecture ina n age of lifelong learning, in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

(32)

questi due fenomeni di integrazione e nuova realizzazione, corrono parallelamente in direzione di una società in cui tutte le strutture culturali possano essere riunite sotto uno stesso tetto. In Olanda, ad esempio, come in altri paesi europei, questo fenomeno si sta già verificando riunendo biblioteche pubbliche, musei, archivi, centri musicali, cinema e biblioteche d’arte: ne è un esempio il Van Reekummuseum di Apeldoorn, chiamato anche CODA ( Cultuur Onder Dak), che costituisce un centro culturale di alta qualità nel centro della città

102

.

La creazione di nuove strutture non è però mirata esclusivamente alla costruzione di un singolo edificio. In ogni paese, infatti, nascono e si sviluppano, sulla base di linee guida comuni enunciate all’inizio del capitolo, progetti che prevedano la creazione di un certo numero di strutture nei centri nodali della nazione, mirando ad una crescita unitaria del paese all’interno di un progetto europeo.

In conclusione, è importante ricordare le modalità con cui, negli ultimi anni, viene affrontata la fase di progettazione: se prima la fase creativa era affidata esclusivamente ad uno o più progettisti, oggi si tende a coinvolgere la cittadinanza che dovrà usufruire della struttura e il personale di servizio, al fine di dare la possibilità ai fruitori di esprimere la propria idea e migliorare la vivibilità degli ambienti partendo da un’analisi concreta e critica delle strutture esistenti.

102 Carin Reinders, The CODA idea, in “Creating Public Paradise”, Vereninging van Openbare Bibliotheken, Den Haag, 2004

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