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Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso

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Academic year: 2022

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(1)

C di Lezione:

Corso di:

Fondamenti di Trasporti

Lezione:

Cenni di teoria del deflusso

Corso di Laurea Ingegneria Civile AA 0910

Giuseppe Inturri Università di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale

(2)

IL CONCETTO DI CAPACITÀ NEL TRASPORTO STRADALE

(3)

capacità a velocità uniforme di una strada

• consideriamo una strada con una singola corsia e traffico unidirezionale

• supponiamo che tutti i veicoli si muovano con la stessa velocità

• si definisce capacità a velocità uniforme (misurata in veic/h) il flusso si definisce capacità a velocità uniforme (misurata in veic/h) il flusso veicolare massimo che può attraversare una prefissata sezione della strada

• ovviamente il flusso dipende dalla distanza tra i veicoli e il flusso sarà massimo quando per una data velocità tale distanza sarà minima

massimo quando, per una data velocità, tale distanza sarà minima

• ciò perché il flusso è pari al rapporto tra velocità e distanza tra i veicoli

flusso = velocità/distanziamento [(km/h)/(km/veic)]

(4)

capacità a velocità uniforme di una strada

• Per rispettare le condizioni di sicurezza imposte dalla distanza di sicurezza tra i veicoli la distanza tra i veicoli deve aumentare con la velocità

tra i veicoli, la distanza tra i veicoli deve aumentare con la velocità

• La relazione tra capacità a velocità uniforme e velocità dipende dunque

d ll l i l i à di i d i à h è il

dalla relazione tra velocità e distanziamento o densità che è il suo inverso

• questa relazione può essere determinata

– in modo teorico calcolando il distanziamento minimo di sicurezza (lo vedremo dopo)( p ) – da osservazioni sperimentali sui distanziamenti nei flussi di traffico reali

(5)

capacità a velocità libera di una strada

• ovviamente le persone non guidano generalmente alla stessa velocità

• nelle condizioni reali, dunque, il concetto di capacità è definito in relazione

a velocità medie e flussi medi

(6)

INTERAZIONE TRA I VEICOLI NEL TRASPORTO STRADALE

(7)

La teoria del deflusso o dei flussi di traffico

7

(8)

Relazione tra flusso, velocità e densità

(9)

per capire l’equazione f = k·v

• consideriamo una pista di 2 km con 3 automobili che viaggiano alle velocità i di t

indicate

• densità

– K = 3/2 =1.5 veic/km

• flusso in un ora

– il veicolo di 100 km/h passa 50 volte – il veicolo di 120 km/h passa 60 volte

il i l di 140 k /h 70 lt – il veicolo di 140 km/h passa 70 volte – il flusso orario vale dunque 180 veic/h

l ità di

• velocità media

– (100+120+140)/3=120 km/h

f KV 1 5 i /k 120 k /h 180 i /h

• f = KV = 1.5 veic/km x 120 km/h= 180 veic/h

(10)

Il ruolo della densità del flusso

• Densità costante

– Esistono casi dove al crescere della velocità cresce il flusso perché la densità restaEsistono casi dove al crescere della velocità cresce il flusso, perché la densità resta costante. Questo si verifica per esempio nelle funivie, dove il distanziamento tra un veicolo ed il successivo è assicurato da una connessione fisica.

• Densità variabile

– Quando invece, come nel caso stradale, tutti i veicoli sono indipendenti nel proprioQuando invece, come nel caso stradale, tutti i veicoli sono indipendenti nel proprio moto, all’aumentare della velocità aumenta la distanza fisica tra i veicoli (aumentano gli spazi di frenatura) cosicché diminuisce la densità.

– Se la densità è prossima a zero, il prodotto k×V è ovviamente zero, ma se la densità è così alta che tutti devono stare fermi (dunque V è zero) la portata è ancora zero.

(11)

Relazioni sperimentali e modello di Greenshields

11

(12)

Modello di Greenshields

k a v

v

0

 

v

kv

0

ka

(13)

Modello di Greenshields

v

0

a kv

0

k ak

2

k

v k

f          0

0

 2 

v ak dk

df

a k

cr

v

2

0

v k v

f  

 

0

a v v

k

f     

0

 

0

0

 2 

a

v a

v dv

df

2 v

0

v

cr

13

(14)

Modello di Greenshields

(15)

Modello di Greenshields

15

(16)

Modello di Greenshields

Ramo stabile

Ramo instabile

(17)

Calcolo della portata massima teorica (o capacità teorica)

• La portata P è data dal rapporto tra il tempo dell’unità temporale di riferimento (ore secondi) è l’intervallo temporale medio che intercorre tra il riferimento (ore, secondi) è l intervallo temporale medio che intercorre tra il passaggio (nella sezione prescelta) di un veicolo ed il passaggio del veicolo successivo:

veicolo successivo:

P = 3600/h (veic/h)

dove h rappresenta il tempo (in secondi) di distanziamento di due veicoli successivi

successivi.

• Si consideri ora un flusso omogeneo ed ordinato nel quale i veicoli tutti g q uguali marciano in moto uniforme tutti alla stessa velocità.

17

(18)

Calcolo della portata massima teorica

Se si vuole definire la portata massima alla velocità v occorre che la separazione s sia la minima possibile per quella velocità e si può ritenere che essa coincida con lo spazio per minima possibile per quella velocità e si può ritenere che essa coincida con lo spazio per arrestarsi (spazio di frenatura) a quella velocità:

(19)

Calcolo della portata massima teorica

Come si può vedere dalla Figura, al limite delle basse velocità le vetture sono quasi attaccate una

capacità teorica vettu e so o quas attaccate u a

all’altra (densità altissima) per cui la separazione s diventa trascurabile rispetto alla lunghezza

5.0 6.0

2000 2500 h1=V/2a

h2=L/V

h=h1+h2 p g

L (h2>h1) e dunque anche il primo termine del denominatore della Equazione può essere

3 0 4.0

(s)

1500 2000

eic/h)

P=3600/h

trascurato.

Al limite delle alte velocità le vetture devono risultare così

1 0 2.0

h( 3.0

500 1000 P (ve

distanziate l’una dall’altra in modo tale che questa volta è la lunghezza L a diventare

bil (h1 h2) i ll

0.0 1.0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 V(m/s)

0

trascurabile (h1>h2) rispetto alla separazione s; in questo caso è il secondo termine della Equazione

h ò t t

V(m/s)

19

che può essere trascurato

(20)

Calcolo della portata massima teorica

La condizione di portata massima si ha quando il valore di h è minimo nella equazione

aL

v

c

 2

(21)

Calcolo della capacità limite di una strada

• Il Manuale della Capacità delle Strade (Highway Capacity Manual) edito dalla Federal Highway Administration degli USA indica, per una corsia

t d l (i di i i di t ffi i i t tt ) stradale (in condizioni di traffico ininterrotto),

- una capacità di 2000 autovetture/ora alla velocità di 48 km/h - in queste condizioni l’intervallo temporale tra due veicoli è

h = 3600/P = 3600/2000 = 1 8 sec h 3600/P 3600/2000 1.8 sec

- e l’intervallo spaziale è

s = h x v =1.8 x 48/3.6 = 24 metri

21

(22)

Capacità limite di una strada

Le condizioni ideali di infrastruttura sono:

1 Fl i i t tt i di t h l’i t i d l fl

1. Flusso ininterrotto, ossia assenza di cause esterne che possano provocare l’interruzione del flusso, come presenza di pedoni, auto in sosta, etc;

2. Sezione trasversale dotata di corsie di larghezza L> 3,66 m e banchine pavimentate con L > 1,83 m;

2. Sezione trasversale dotata di corsie di larghezza L 3,66 m e banchine pavimentate con L 1,83 m;

3. Minima distanza di visibilità consentita sul 100% del tracciato.

Le condizioni ideali di traffico consistono nella omogeneità dei flussi cioè nella composizione

Le condizioni ideali di traffico consistono nella omogeneità dei flussi, cioè nella composizione del medesimo con sole vetture adibite al trasporto di passeggeri.

In queste condizioni si hanno le seguenti capacità limite:In queste condizioni si hanno le seguenti capacità limite:

a) Strade a due corsie (una per senso di marcia) senza spartitraffico centrale: C0 = 2000 veh/h

(23)

Capacità reale

• La capacità effettiva si calcola moltiplicando la capacità limite per una serie di fattori correttivi (indicati dall’HCM) per tenere conto dello scostamento di fattori correttivi (indicati dall HCM) per tenere conto dello scostamento esistente tra le condizioni reali e quelle ideali.

C F C

C

eff

=F

corr

xC

lim

(24)

Livello di servizio di una strada

• Il livello di servizio (LoS) è una misura qualitativa che descrive le condizioni operative del flusso su un tronco stradale al variare della portata

operative del flusso su un tronco stradale al variare della portata.

• Le condizioni operative di un flusso sono definite attraverso un vettore

l idi i l l i i ibili di

pluridimensionale, le cui componenti non sempre suscettibili di rappresentazione scalare, sono:

– Velocità media in un dominio (tempo, spazio)

– Libertà di manovra, come poter marciare alla velocità desiderata – Interruzioni del flusso: numero e durata dei perditempo

(25)

livello di servizio di una strada

• L’espressione del LoS attraverso una grandezza così complessa, quale quella ora definita per le infrastrutture stradali pone rilevanti problemi sia quella ora definita per le infrastrutture stradali, pone rilevanti problemi sia nel sintetizzare e quantificare il livello di servizio con un’unica misura scalare, sia nel precisare la legge di variabilità con la portata , p gg p dell’infrastruttura stessa.

• Il “Manuale della Capacità delle Strade” propone di limitare la valutazione

• Il Manuale della Capacità delle Strade propone di limitare la valutazione del livello di servizio a due sole componenti:

Velocità media in un dominio (t x);

– Velocità media in un dominio (t, x);

– Il rapporto tra portata e capacità possibile;

• Secondo questa proposta il LoS viene definito dalle regioni del piano individuato dalle due componenti suddette e delimitate, per ciascuna di

d l i t d d

esse, da valori standard.

(26)

livello di servizio di una strada

(27)

livello di servizio di una strada

• Sono individuati sei livelli di servizio, denominati con le lettere da “A” a “F”.

• Il livello di servizio “A” corrisponde a condizioni di flusso libero, mentre il LoS “F” è relativo a condizioni di flusso instabile.

• Con ciò si può definire la portata di servizio per una strada, come la portata che consente le condizioni operative relative a ciascuno dei livelli esposti

operative relative a ciascuno dei livelli esposti.

• Ad esempio nel caso della figura, la portata operativa che consente il livello di servizio “A” deve essere inferiore al 35% della capacità possibile.

• Nell’ipotesi di condizioni ideali si ha quindi una portata operativa pari a: q = 0 35 * 2000 = 700 veh/h

operativa pari a: qo = 0,35 * 2000 = 700 veh/h

• Per portate superiori, le condizioni operative scendono a livelli di servizio più bassi: portate di 1800 veh/h denotanoe d se o p ù bass po tate d 800 e / de ota o situazioni di flusso forzato con frequenti interruzioni dello stesso, non causate però da fattori esterni al flusso.

(28)

livello di servizio di una strada

(29)

livello di servizio di una livello di servizio di una

strada

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