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La presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

La presa in carico del

bambino Disprattico e DSA

Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista

(2)

PROGETTO INTEGRATO Struttura Riabilitativa Scuola

Famiglia

(3)

Progetto Integrato

Per noi, gruppo di lavoro che opera all’interno

dell’AIDEE, rappresenta un modello di intervento

concreto ed efficace.

L’efficacia è dimostrata dai risultati ottenuti in diversi anni di lavoro, grazie

all’incontro delle diverse risorse educative che si sono adoperate per la sua realizzazione.

Scuola Famiglia Servizio

sanitario

(4)

Cosa significa per la nostra Associazione ….

Un modello di intervento integrato e di rete, che tiene in considerazione sia gli aspetti neuropsicologici sia le caratteristiche emotive e relazionali del bambino.

Un modello che prevede una sinergia tra specialista, insegnanti e genitori, elemento imprescindibile ai fini del conseguimento di risultati soddisfacenti.

(5)

L’importanza di far conoscere la

Disprassia

(6)

L’importanza di

insegnare a riconoscere il bambino nelle varie

manifestazioni disprattiche

(7)

Cosa possono fare i genitori

Visita presso strutture specialistiche per ottenere una buona Diagnosi.

Presentazione alla scuola della

certificazione attestante il Disturbo.

Condivisione degli obiettivi e strategie per aiutare il bambino a generalizzare gli

apprendimenti.

(8)

Formazione dell’insegnante.

Secondo la nostra impostazione metodologica comprende :

Corsi di formazione finalizzati a

Riconoscimento degli indicatori

relativi ai diversi tipi

di disturbo

Acquisizione di modalità e

tecniche di intervento didattico

Gestione della relazione

con il b. disprattico all’interno della

classe

(9)

Cosa fare a scuola

Presa di coscienza del problema

Condivisione di informazioni su come agire tra le varie figure specialistiche /educative.

Piano Didattico Personalizzato .

Utilizzo degli strumenti compensativi.

Utilizzo delle misure dispensative.

Condivisione del problema con il gruppo classe.

(10)

Cosa fare a scuola

Quali strumenti compensativi…….

Utilizzo del PC con segnalatore / correttore ortografico.

Utilizzo della Calcolatrice

Utilizzo di schemi o tabelle di lavoro prestampate

Utilizzo di prove a scelta multipla

Quali misure dispensative……..

Evitare la copiatura dalla lavagna.

Evitare la scrittura sotto dettatura rapida.

Evitare di far prendere appunti , ricopiare testi.

Evitare lo studio mnemonico e nozionistico.

(11)

Cosa fare a scuola

Indirizzare l’intervento didattico verso attività

metacognitive che favoriscano il potenziamento dei processi cognitivi “alti” legati:

all’anticipazione ,

alle rappresentazioni mentali dei contenuti,

alla pianificazione degli atti finalizzati al raggiungimento dello scopo.

alla rievocazione delle informazioni precedentemente acquisite

(12)

Cosa fare a scuola

Incentivare l’utilizzo di mappe concettuali.

Schemi di lavoro.

Ipertesti.

Tabelle di memoria.

Formulari.

(13)

Cosa fare a scuola

Indurre abilità di studio personalizzate

Adottare una valutazione formativa

che punti sul contenuto e non sulla forma.

Favorire l’instaurarsi di meccanismi di autoverifica e di controllo.

Potenziare l’autostima evitando di sottolineare solo le difficoltà.

(14)

Evitare il sovraccarico

(15)

Collaborazione tra le varie risorse educative

Istituire un rapporto produttivo tra :

Scuola

Famiglia

Gli specialisti

:

Neuropsichiatri Neuropsicologi Psicologi

Logopedisti Educatore Professionale Neuropsicomotricisti

Favorire l’integrazione di competenze tra settori diversi.

(16)

L’educatore professionale … Tutor

La nostra associazione conta oltre 40 educatori che lavorano a domicilio con casi disprassia e disturbi di apprendimento in diverse fasce di età.

Chi è ? - Laurea in Scienze dell’educazione, Scienze della formazione, Psicologi con corsi di laurea di 1 2

Cosa fa ? - Insegna strategie di apprendimento mirate a seconda del singolo caso,guida il bambino nella

realizzazione degli strumenti compensativi, e monitora l’applicazione del lavoro scolastico personalizzato.

Fanno formazione secondo la nostra impostazione

metodologica, ed effettuano una continua supervisione, e monitoraggio della attività che svolgono a domicilio.

(17)

Cosa fa l’educatore ……

(18)

Cosa fa l’educatore…….

(19)

Le mappe concettuali

LOGOPEDISTA

EDUCATORE

INSEGNANTE

(20)

Legge n. 170 del 08-10-2010

Le recenti normative approvate in merito ai DSA parlano di DISLESSIA , DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA, DISCALCULIA, ma non citano mai la voce DISPRASSIA.

Nonostante i numerosi contributi scientifici e l’aumentata

divulgazione delle conoscenze attraverso libri, articoli e siti Web, in molte regioni italiane il miglioramento del benessere globale del bambino disprattico, in ambito scolastico, fatica a trovare concretizzazione e a diventare prassi.

Ricordando l’articolo 3 della C.I. che prevede, tra i principi

fondamentali della R.I. il compito di “garantire il pieno sviluppo della persona umana”, ossia il successo formativo dell’alunno, si prosegue con fiducia e tenacia nel cammino verso future

conquiste.

(21)

Grazie per l’attenzione

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