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Academic year: 2022

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UFFICIO STRUTTURA TECNICA DI SUPPORTO OIV

Piano della Performance 2021-2023

Documento approvato con delibera di Giunta nr. 13 del 29/01/2021

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SOMMARIO

PREMESSA 3

1. PRESENTAZIONE DELLA CCIAA 4

Mission e principali attività 5

Bilancio. Le risorse economiche 13

2. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO 16

3. PIANIFICAZIONE 21

3.0 Albero della performance 22

3.1 Pianificazione triennale. Gli obiettivi strategici 24

Riepilogo 24

Schede di dettaglio 24

3.2 Programmazione annuale. Gli obiettivi operativi 289

Schede di dettaglio obiettivi operativi 29

3.3 Analisi di genere 38

4. DALLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ALLA PERFORMANCE INDIVIDUALE 389

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PREMESSA

Il Piano della performance, in attuazione del decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150 e successive modifiche, si inserisce nel più ampio «Ciclo di gestione della Performance», il cui scopo è consentire alle Amministrazioni pubbliche di misurare e valutare le performance con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola ed ai singoli dipendenti. Il fine ultimo resta quello di rendere partecipe la comunità di riferimento degli obiettivi dell’Ente e dell’azione camerale volta al loro raggiungimento, garantendo chiarezza e intelligibilità verso i suoi interlocutori: le imprese, le associazioni, le istituzioni, i consumatori, i lavoratori dipendenti, i singoli cittadini e tutti i portatori di interesse rilevanti. Tutto questo nella consapevolezza della necessità e dell’utilità di voler far conoscere e condividere con questi ultimi l’azione camerale.

Inoltre il Piano della Performance si caratterizza quale strumento:

● volto a indirizzare e gestire, nell’arco del triennio, il miglioramento dei risultati perseguiti dall’Ente e dalla struttura, alla luce delle attese degli stakeholder e in funzione di trasparenza e rendicontabilità nel perseguimento della propria missione istituzionale

● coordinato con i diversi documenti di programmazione e gestione già adottati, in particolare la

Relazione Previsionale e Programmatica (Delibera Consiglio. n. 19 del 30/10/2020) e il

Preventivo 2021 ( Delibera Consiglio n. 24 del 18/12/2020).

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1. PRESENTAZIONE DELLA CCIAA

La Camera di Commercio delle Marche si è costituita ufficialmente il 31 ottobre 2018 in occasione della prima convocazione del nuovo Consiglio Camerale. Si tratta di uno dei numerosi processi di accorpamento di enti camerali avvenuti in Italia come conseguenza dell'adozione del D. Lgs 219 del 25 novembre 2016 avente ad oggetto "Attuazione della delega di cui all'art. 10 della legge 7 agosto 2015 n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura". La scelta marchigiana di procedere all'accorpamento di tutte le 5 Camere di commercio provinciali preesistenti si configura, comunque, come un unicum sul territorio nazionale poiché procedimenti analoghi hanno riguardato non più di 3 enti. Con Decreto del Presidente della Regione Marche del 10 agosto 2018 n. 250 sono stati definiti gli adempimenti inerenti la costituzione del Consiglio camerale della nuova Camera di Commercio delle Marche, successivamente nominato con decreti del Presidente della Giunta regionale n. 296 del 20 settembre 2018 e n. 297 del 26 settembre 2018. Il nuovo ente presenta alcune caratteristiche di grande interesse: per numero di imprese registrate si colloca al quinto posto tra le Camere di Commercio italiane, avendo davanti solamente le Camere collegate alle quattro principali metropoli del paese (Roma, Milano, Torino e Napoli) mentre per estensione geografica di riferimento la Camera delle Marche è collocata al primo posto nazionale.

Stakeholder

La Camera di Commercio delle Marche è al centro di una rete di relazioni con diversi attori che, in maniera differenziata, impattano sulla sua attività.

Si tratta di stakeholder, ovvero di soggetti rispetto ai quali la Camera attiva relazioni di scambio, di

informazione e di rappresentanza. Essi sono interessati a ciò che fa la Camera e si pongono nei suoi

confronti in un rapporto di influenza. La stakeholder map della Camera di Commercio delle Marche

individua tutti i soggetti che potenzialmente possono esprimere interesse o influenza rispetto alle

attività da essa svolte.

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1.1 Mission e principali attività

La CCIAA delle Marche, in virtù della legge 580/1993 e successive modifiche, è un ente pubblico dotato di autonomia funzionale che svolge, nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo.

Mandato Istituzionale e Missione

La scelta strategica della Camera di Commercio delle Marche per svolgere un ruolo propulsivo dello sviluppo locale è stata sostenuta ed orientata da alcuni obiettivi fondamentali, maturati nell'interesse delle imprese:

1. assicurare alle imprese omogenee condizioni di accesso a tutti i servizi da ogni punto del territorio regionale, alle medesime condizioni di efficacia, efficienza ed economicità;

2. recuperare, con la centralizzazione di alcuni servizi, risorse da destinare alle iniziative ed agli investimenti a favore del sistema economico e dei territori;

3. attrarre in forte collaborazione sussidiaria, ad esempio con la Regione Marche e ANCI Marche (fascicolo di impresa), ulteriori competenze (volano esecutivo di provvidenze a favore delle imprese) e risorse finanziarie per le imprese marchigiane da destinare a progetti trasversali e strategici per lo sviluppo strutturale del nostro sistema imprenditoriale;

4. avere maggior peso a livello nazionale: essere la 5° Camera di Commercio per numero imprese e ai primi posti per estensione geografica e numero addetti, rappresenta un’opportunità per poter discutere di strategie con i soggetti che a livello nazionale scrivono il futuro del Paese.

Vision

Confermare il ruolo della CCIAA come amministrazione a servizio delle imprese, affermando la trasversalità del tema della “competitività” imprenditoriale ed economica come linee guida di tutte le politiche di intervento, privilegiando sistemi di governance integrata rafforzando il sistema delle alleanze con le altre Istituzioni;

In particolare:

• La Camera di Commercio delle Marche a servizio delle imprese;

• La Camera di Commercio delle Marche per lo sviluppo e la competitività del territorio.

La riforma introdotta dal D.Lgs. 219/2016 ha modificato la Legge 580/1993 e, all’art. 2, ha modificato e precisato le competenze delle CCIAA. A seguito del citato decreto, le funzioni svolte dagli enti camerali sono riconducibili ai seguenti temi:

● semplificazione e trasparenza;

● tutela e legalità;

● digitalizzazione;

● orientamento al lavoro e alle professioni;

● sviluppo d’impresa e qualificazione aziendale e dei prodotti;

● internazionalizzazione;

● turismo e cultura;

● ambiente e sviluppo sostenibile.

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1.2 Organizzazione e personale

Gli Organi

Ai sensi della L. 580/1993, sono organi della CCIAA delle Marche:

• il Consiglio, organo di indirizzo generale cui spetta la programmazione e l’approvazione dei bilanci e nel quale siedono i rappresentanti di tutti i settori di rilevante interesse per l’economia provinciale (designati dalle associazioni di categoria più rappresentative nel territorio) accanto a un rappresentante delle Associazioni a tutela degli interessi dei consumatori e ad uno delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori;

• la Giunta, organo esecutivo dell’ente, composta dal Presidente e da 7 membri eletti dal Consiglio camerale;

• il Presidente, che ha la rappresentanza legale, politica e istituzionale della CCIAA, del Consiglio e della Giunta;

• il Collegio dei Revisori dei conti, organo preposto a collaborare con la Giunta e il Consiglio nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo. In particolare, vigila sulla regolarità contabile e finanziaria, relaziona sulla corrispondenza del conto consuntivo alle risultanze della gestione e certifica i risultati economici, patrimoniali e finanziari conseguiti.

L’ente si avvale, inoltre, dell’Organismo indipendente di valutazione della performance (OIV), che

coadiuva la Giunta nell’attività di valutazione e controllo strategico, nell’ambito del Ciclo della

performance.

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Struttura Organizzativa

La CCIAA delle Marche è articolata in 7 Aree dirigenziali, affidate a tre diversi livelli di posizioni dirigenziali:

● un primo livello di vertice prevede la figura del Segretario Generale;

● un secondo livello prevede due figure dirigenziali complesse - Vice Segretari Generali- a capo di due settori dirigenziali, che si raccordano e rispondono al Segretario Generale ed hanno funzioni di coordinamento, impulso e controllo delle funzioni dirigenziali sottostanti;

● un terzo livello dirigenziale non complesso e subordinato, che prevede quattro figure dirigenziali, a capo di Aree dirigenziali, che operano a livelli più specialistici e che sono responsabili dell’attuazione finale delle scelte amministrative.

Le Aree dirigenziali sotto elencate, sono, a loro volta, divise in Servizi e Uffici:

● Area 1 – Segretario Generale

● Area 2 – Registro imprese

● Area 3 – Servizi interni e regolazione del mercato

● Area 4 – Promozione economica per le imprese

● Area 5 – Digitalizzazione delle imprese, Studi e statistica

● Area 6 – Economico finanziaria

● Area 7 – Regolazione del mercato

Nell’Organigramma sottostante viene illustrata la struttura organizzativa della Camera.

Risorse umane

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I dipendenti nei ruoli della CCIAA delle Marche, alla data del 31/12/2020, sono 178, tutti a tempo indeterminato, di cui:

● 3 di categoria Dirigenziale;

● 6 di categoria D3;

● 33 di categoria D1;

● 104 di categoria C;

● 16 di categoria B3;

● 10 di categoria B1;

● 6 di categoria A.

I dipendenti part time sono 28, pari al 15,8% del personale nei ruoli camerali. Il personale in servizio attualmente risulta essere di 177 unità, in quanto un dipendente è in comando presso altro Ente.

Distribuzione del personale non dirigente in servizio per funzioni istituzionali

A B1 B3 C D1 D3 Valore assoluto

per Funzione

Valore % per Funzione

Funzione A – Organi istituzionali e segreteria generale 1 10 6 17 10%

Funzione B – Servizi di supporto 6 7 2 28 9 2 54 31%

Funzione C – Anagrafe e servizi di regolazione del mercato

1 10 54 11 3 79 45%

Funzione D – Studio, formazione, informazione e promozione economica

1 3 12 7 1 24 14%

TOTALE 6 9 16 104 33 6 174 100%

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Nell’ambito dei temi relativi al personale camerale, la Camera delle Marche ha predisposto I seguenti documenti collegati alla programmazione degli obiettivi dell’ente volti al miglioramento dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro:

● Piano delle Azioni Positive 2020-2022 come previsto dall’art. 48 del D.Lgs. 11.4.2006 e dalla direttiva n. 2/2019 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche”.

● Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA), strumento di organizzazione del lavoro introdotto nel nostro ordinamento giuridico con la legge di conversione del Decreto Legge Rilancio (Legge 17 luglio 2020, n. 77, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19 – Art. 263).

Piano delle azioni positive

Il Piano è stato adottato previo contributo e parere della Consigliera di parità ed è pubblicato sul sito camerale in Amministrazione Trasparente al link https://www.marche.camcom.it/amministrazione- trasparente/altri-contenuti.

In questa sede, contestualmente all’adozione del Piano della Performance 2021-2023 in sede di aggiornamento del Piano delle Azioni Positive, si conferma il Piano già pubblicato. All’interno del Piano della Performance è previsto apposito indicatore di monitoraggio del Piano delle Azioni Positive come segue:

Indicatore/Grado di attuazione del Piano – algoritmo: numero attività realizzate/numero attività previste (2) - target 100%.

Lavoro Agile Emergenziale

L’introduzione delle normative sopra citate in tema di lavoro agile (POLA) ha inciso su due importanti attività della pubblica amministrazione:

● sul ciclo della Performance disciplinato dal D.Lgs. n. 150/2009, in quanto il POLA viene istituito ed aggiornato contestualmente al Piano della performance di cui all’art. 10, quale apposita sezione del Piano e pertanto entra a far parte del ciclo di programmazione dell’ente finalizzato alla gestione della performance;

● necessità che le PP.AA. definiscano “cosa sarà” il lavoro agile del prossimo futuro: non certo una misura per arginare il contagio, infatti si ritiene che nel perdurare della situazione emergenziale si continueranno ad applicare le norme maturate nel periodo emergenziale che perseguono obiettivi diversi e più rilevanti come la tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza che viene a contatto con il dipendente pubblico. Peraltro la prospettazione delle modalità di svolgimento del lavoro agile ordinario (non emergenziale) non potrà essere considerato un benefit accordato ad alcuni ma una modalità di lavoro che lega individuo ed organizzazione su basi diverse da quelle del resto della popolazione lavorativa e, forse, più impegnative e responsabilizzanti, alla luce dei contenuti che ad essa vengono dati;

● sulla promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, come disciplinata dall’art. 14 della Legge 7 agosto 2015, n. 124, che individua il lavoro agile come uno degli strumenti organizzativi utile ad attuare una sperimentazione di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione finalizzati anche a tutelare le cure parentali, che costituiranno obiettivi annuali dell’ente e che saranno oggetto di valutazione organizzativa ed individuale.

In particolare il Piano Organizzativo del Lavoro Agile per il triennio 2021-2023 terrà conto dei seguenti criteri:

● monitoraggio delle attività svolte dai dipendenti, articolate per aree di posizione organizzativa

con individuazione di quelle che per natura o altro motivo non possono essere svolte in

modalità di lavoro agile e che quindi devono essere svolte dal dipendente in presenza, quelle

che devono essere garantite con una percentuale minima in presenza o altra percentuale da

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definire , infine quelle che possono essere garantire con modalità di lavoro agile per le quali si prevede comunque un rientro in presenza minimo di due giorni

● nel calcolo della percentuale di lavoro agile si terrà conto delle giornate di prestazione lavorativa “smartabile” ovvero realizzabile mediante lavoro a distanza, escludendo pertanto tutte quelle giornate di prestazione lavorativa da rendere in presenza in quanto inconciliabile con il lavoro agile per la natura della prestazione, così come quelle prestazioni collegate ad un livello di responsabilità richieste al dipendente che ne impone una regolazione con maggiore presenza fisica piuttosto che a distanza. Si terrà conto di un livello effettivo di prestazione lavorativa in regime di lavoro agile non inferiore al 60% delle giornate lavorate in lavoro agile rispetto al totale delle giornate lavorative come sopra calcolate;

● Il monitoraggio dello stato di attuazione del lavoro agile come descritto ai punti precedenti sarà effettuato tenendo conto di un periodo di quattro settimane lavorative;

● il controllo del personale che presta la propria attività lavorativa in presenza o in lavoro agile verrà effettuata settimanalmente mediante supporto delle Posizioni Organizzative;

● il monitoraggio della prestazione resa in regime di lavoro agile sarà effettuato per verificarne l’andamento e l’efficacia nel contesto organizzativo di volta in volta operante;

● garantire al personale la strumentazione utile ai collegamenti con Infocamere e con la propria postazione di lavoro al fine di consentire un lavoro agile anche nell’esecuzione da casa rispetto che dall’ufficio, individuata nei supporti informatici denominati VDI , per I quali questa Camera continuerà a sostenere un costo annuale a macchina in relazione al fabbisogno.

Poiché in quest’anno (2021) già avviato, l’emergenza sanitaria è ancora in atto e non possono effettuarsi previsioni in ordine alla sua evoluzione si ritiene indispensabile proseguire con l’attuale e rodata modalità di svolgimento del lavoro agile emergenziale adottata dall’ente sin da marzo del 2020 che consente da una parte la soddisfazione dei bisogni dell’utenza in modo analogo e a volte anche più performante rispetto alla precedenti modalità ordinarie di erogazione dei servizi, dall’altra una ottima organizzazione del lavoro con verifica dei livelli di produttività e monitoraggio continuo delle prestazioni rese anche da remoto.

Condizioni che già sin d’ora integrano gli obiettivi del POLA con in più l'ulteriore imprescindibile obiettivo di mantenere ai massimi livelli consentiti le precauzioni per prevenire la diffusione del contagio da COVID.

Una volta cessata l’emergenza sanitaria sarà possibile adeguare le modalità di svolgimento del lavoro agile assicurando una maggior percentuale di presenza in servizio dei dipendenti e pertanto saranno assunti specifici atti regolativi.

Nell’ottica del triennio si intende confermare il lavoro agile come strumento ordinario di lavoro nella percentuale che sarà valutata maggiormente idonea a garantire una migliore e più efficace prestazione lavorativa nei confronti dell’utenza.

Gli indicatori del Piano Organizzativo del lavoro agile sono gli stessi collocati all’interno del Piano della Performance:

O.O.4.2.1.A - Svolgimento attività lavorative in modalità agile Indicatori:

1) Percentuale giornate svolte in lavoro agile dal personale addetto allo svolgimento di attività smartabili Target >=100%

Aziende Speciali

La Camera di Commercio delle Marche ha concluso il processo di razionalizzazione delle Aziende speciali mediante la creazione di n. 3 aziende in luogo delle cinque precedentemente esistenti.

Nella nuova configurazione le Aziende speciali della Camera di Commercio delle Marche sono:

1. Azienda speciale per il settore Mobile e Meccanica - sede legale a Pesaro

2. Azienda speciale per il settore Calzature e Moda - sede legale Macerata (sedi operative

Ancona e Fermo)

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3. Azienda speciale per il settore Agroalimentare - sede legale Ascoli Piceno (sede operativa Ancona)

La mission delle aziende ognuna per il settore di competenza è di fornire:

● informazioni in materia di internazionalizzazione;

● sostegno nella ricerca di finanziamenti e progettazione e gestione di iniziative per l'accesso ai fondi nazionali e comunitari;

● supporto alla definizione di strategie di marketing a favore di imprese che intendono esplorare nuovi mercati;

● assistenza allo sviluppo di innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto, realizzando anche ricerche e studi di mercato ad hoc.

Partecipate

La CCIAA delle Marche detiene partecipazioni in 24 società. Di seguito vengono rappresentate sinteticamente le informazioni relative alle società/organismi partecipati.

I dati relativi al capitale e alla quota camerale sono riferiti al 31/12/2019.

Denominazione Capitale sociale Capitale CCIAA Quota CCIAA

Agroqualità € 1.856.191,41 €15.775,83 0,8%

BMTI € 2.387.372,16 €4.494,30 0,2%

Centro Agro-alimentare Piceno € 6.289.929,00 € 268.564,00 4,3%

Centro di Ecologia e Climatologia € 154.900,00 € 30.980,00 20%

Colli Esini San Vicino € 117.557,00 € 516,00 0,4%

Cosmob € 289.526,00 € 27.872,00 2,6%

Ecocerved € 2.500.000,00 € 4.553,80 0,2%

Fanum Fortunae € 735.305,99 € 303.033,81 41,2%

FLAG Marche Centro € 23.200,00 € 3.000,00 12,9%

Fondazione Patrimonio Fiere Nd Nd Nd

IC Outsourcing € 372.000,00 € 2.470,05 0,7%

Infocamere € 17.670.000,00 € 140.690,40 0,8%

Interporto Marche € 11.581.963,00 € 528.528,00 4,6%

ISNART € 292.184,00 € 2.091,00 0,7%

Job Camere* € 600.000,00 € 3.570,97 0,6%

Marina Dorica € 6.654.000,00 € 15.300,00 0,2%

Meccano € 798.660,00 € 15.440,76 1,9%

Quadrilatero Marche Umbria € 50.000.000,00 € 392.000,00 0,8%

Retecamere in liquidazione € 242.356,34 € 1.132,85 0,5%

Si.Camera € 4.009.935,00 € 2.516,00 0,1%

Sibilla € 15.859,56 € 458,51 2,9%

TASK Srl € 40.920,00 € 2.300,00 5,6%

Tecnoholding € 25.000.000,00 € 89.473,64 0,4%

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Tecnoservicecamere € 1.318.941,00 € 3.523,52 0,3%

*Job Camere è stata interamente liquidata nel corso del 2020

Articolazione territoriale

A livello territoriale, la CCIAA delle Marche prevede oltre alla sede legale, altre sedi e presidi presso i quali vengono gestite le attività ed erogati i servizi sul territorio provinciale.

Città Indirizzo

Sede legale Ancona Largo XXIV Maggio, 1

Sede provinciale Ascoli Piceno Via Luigi Mercantini, 25

Sede provinciale Fermo Corso Cefalonia, 69

Sede provinciale Macerata Via Tommaso Lauri, 7

Sede provinciale Pesaro Urbino Corso XI Settembre,116

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1.3 Bilancio. Le risorse economiche

Dal punto di vista dell’equilibrio economico, nel periodo considerato, l’andamento della gestione ha visto dei risultati negativi negli ultimi due esercizi (2018-2019). Si registra nel 2019 un disavanzo pari a

€ 2.897.283,71 e si prevede per il 2020 un disavanzo di circa € 3.674.000,00.

Guardando alla dinamica e alla composizione dei proventi correnti, il diritto annuale costituisce naturalmente il principale canale di finanziamento delle attività camerali, in quanto contribuisce alla formazione dei proventi stessi per una quota pari al 70% del totale.

Per quanto riguarda, invece, gli oneri correnti risultano così ripartiti:

Principali risultanze del Conto economico

Conto economico

Dati di bilancio Gestione corrente

Consuntivo anno 2019 Preconsuntivo anno 2020 Preventivo anno 2021 A) Proventi Correnti

Diritto Annuale 18.257.593,10 19.182.000,00 19.163.000,00

Diritti di Segreteria 6.888.290,54 6.366.000,00 6.340.000,00

Contributi trasferimenti e altre entrate 2.580.424,48 3.380.000,00 1.716.000,00

Proventi da gestione di beni e servizi 650.296,10 360.000,00 320.000,00

Variazioni delle rimanenze -7.072,55 0 0

Totale Proventi Correnti (A) 28.369.521,67 29.288.000,00 27.539.000,00

B) Oneri Correnti

Personale -8.411.256,71 -8.300.000,00 -8.300.000,00

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Funzionamento -5.277.105,63 -5.320.000,00 -5.300.000,00

Interventi economici -10.449.033,21 -13.000.000,00 -8.302.000,00

Ammortamenti e accantonamenti -5.904.109,54 -6.704.000,00 -7.206.000,00

Totale Oneri Correnti (B) -30.041.505,09 -33.324.000,00 -29.108.000,00 Risultato Gestione Corrente (A-B) -1.671.983,42 -4.036.000,00 -1.569.000,00

Risultato Gestione Finanziaria 286.450,18 339.000,00 44.000,00

Risultato Gestione Straordinaria 28.064,92 1.800.000,00 0

Rettifiche Attivo Patrimoniale -1.539.815,39 -1.777.000,00 -65.000,00

Avanzo/Disavanzo economico d’esercizio -2.897.283,71 -3.674.000,00 -1.590.000,00

L’analisi patrimoniale evidenzia al 31/12/2019 valori significativi di disponibilità liquide pari a € 35.816.681,11 e di patrimonio netto pari a € 40.303.485,26 (di cui oltre 40.000.000 relativo agli avanzi economici degli esercizi precedenti).

Attivo dello Stato patrimoniale (anni 2018- 2019)

2018 2019

Immobilizzazioni Immateriali 114.881,42 112.321,56

Immobilizzazioni Materiali 13.277.247,61 12.865.611,47

Immobilizzazioni Finanziarie 13.540.693,15 11.712.922,88

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 26.962.822,18 24.690.855,91

Rimanenze di magazzino 139.199,57 132.127,02

Crediti di funzionamento 11.559.214,69 9.531.353,80

Disponibilità liquide 34.085.042,26 35.816.681,11

ATTIVO CIRCOLANTE 45.783.456,52 45.480.161,93

Ratei e Risconti attivi 37.066,23 16.550,60

TOTALE ATTIVO 72.783.344,93 70.187.568,44

Passivo e Patrimonio netto (anni 2018-2019) 2018 2019

Debiti di finanziamento 1.812.552,11 1.631.378,46

Trattamento di fine rapporto 11.135.326,42 10.704.015,95

Debiti di funzionamento 12.402.889,52 14.950.587,13

Fondi per rischi e oneri 2.920.699,78 1.364.250,77

Ratei e Risconti passivi 1.305.034,57 1.233.850,87

TOTALE PASSIVO 29.582.585,01 29.884.083,18

Avanzo Patrimoniale 41.105.321,14 40.692.137,81

Riserva di partecipazioni 2.508.622,11 2.508.631.16

Risultato economico dell’esercizio -413.183,33 -2.897.283,71

PATRIMONIO NETTO 43.200.759,92 40.303.485,26

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L’analisi dei principali indicatori di bilancio e la loro evoluzione negli ultimi due anni consentono di evidenziare:

● una buona capacità di finanziare le attività di lungo periodo con capitale proprio.

● una buona capacità di far fronte ai debiti a breve termine (ossia quelli con scadenza entro 12 mesi) mediante la liquidità disponibile o i crediti a breve.

● una buona solidità finanziaria considerando la parte di finanziamento proveniente da mezzi propri.

Ratios di bilancio (anni 2018 -2019)

SALUTE ECONOMICA Anno

2018

Anno 2019 Indice di struttura primario

 Valore segnaletico: misura la capacità della Camera di commercio di finanziare le attività di lungo periodo interamente con capitale proprio

160,22% 163,23%

Indice di liquidità immediata

 Valore segnaletico: misura l’attitudine ad assolvere, con le sole disponibilità liquide immediate, agli impegni di breve periodo

223,34% 220,34%

Indice di struttura secondario

 Valore segnaletico: Misura la capacità della CCIAA di autofinanziarsi con il patrimonio netto ed i debiti di funzionamento. In generale è auspicabile un valore superiore al 100%.

226,54% 236,07%

Margine di struttura finanziaria

 Valore segnaletico: Misura la capacità dell'Ente camerale di far fronte ai debiti a breve termine mediante la liquidità disponibile o con i crediti a breve.

298,78% 278,77%

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2. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO

Il trend del PIL marchigiano degli ultimi cinque anni

1

è stato improntato fino al 2018 ad una moderata crescita, in genere inferiore per intensità a quella rilevata a livello nazionale. Nel 2019 tale andamento ha subìto un’ inversione a livello regionale (-0,3%), mentre per l’Italia è continuato il trend positivo, seppure con un netto rallentamento (+0,3%).

Nel 2019 il PIL per abitante delle Marche risulta di 26.762 euro (93,5% del valore medio italiano), con un lieve peggioramento rispetto alla media nazionale, considerato che nel 2018, anno in cui il PIL per abitante marchigiano è indicato in 26.728 euro, il valore rappresentava il 93,9% della media del Paese.

Nella graduatoria delle regioni italiane le Marche si confermano essere la prima regione con PIL per abitante inferiore alla media nazionale, immediatamente dietro la Toscana (30.665 euro nel 2019).

In questa condizione di gap strutturale per la regione si inserisce nel 2020 lo shock subìto dall’economia a causa della pandemia da Covid 19

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e delle successive severe misure di contenimento che si sono rese indispensabili, sinteticamente testimoniato recentemente dai risultati dell’ultima indagine Istat sulla situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19 , condotta tra fine ottobre e metà novembre 2020, che segnala per le Marche seri rischi operativi di sostenibilità dell’attività per il 28,9% delle imprese, a fronte di una media del 32,3% per il Paese.

La previsione economica per il PIL italiano del 2020 è dunque di una marcata contrazione (-8,9%

secondo le previsioni dell’Istat, -10,6% secondo il FMI), con un parziale recupero nel 2021 (+4,0% Istat e +5,2% FMI); le previsioni sono tuttavia soggette a considerevoli margini di incertezza.

Nel corso del 2019 è proseguita la diminuzione numerica della popolazione delle Marche: al primo gennaio 2020 risulta di 1.518,4 mila unità, con un tasso di crescita totale negativo di -5,3 per mille abitanti, contro una media italiana di -3,1 per mille abitanti A tale esito, a livello regionale, hanno contribuito un tasso di crescita naturale negativo (-5,1 per mille abitanti), parzialmente frenato dal saldo migratorio (interno ed estero) di +2,1 per mille. Si conferma invece negativo il saldo migratorio per altri motivi (-2,3 per mille abitanti). Prosegue l’innalzamento dell’età media della popolazione regionale: al primo gennaio 2020 è stimata pari a 46,9, confermandosi maggiore della media italiana (45,7). Le previsioni di lungo periodo indicano per le Marche, nello scenario mediano, una popolazione al 1 gennaio 2066 pari a 1.269,7 migliaia di unità.

Il sistema economico marchigiano mantiene una decisa impronta industriale e manifatturiera, come indica chiaramente la sua composizione del valore aggiunto, che ne imputa all’industria il 29,6%

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nel 2019. La media italiana si ferma invece al 23,9%. In coerenza con il processo di terziarizzazione dell’economia comune ai paesi più avanzati, il contributo maggiore alla formazione del valore aggiunto anche nelle Marche proviene tuttavia dal settore dei servizi, con il 68,7% (contro il 74% dell’Italia).

Il tessuto imprenditoriale marchigiano al 31 dicembre 2020 è costituito da 166.655 imprese registrate, di queste risultano attive 145.732. La dinamicità del tessuto imprenditoriale risulta in attenuazione: in un’ottica di medio-lungo periodo sono orientate tendenzialmente alla diminuzione sia la serie storica delle iscrizioni sia, in maniera meno decisa e con fluttuazioni, quella delle cessazioni non d’ufficio. Il 2019 si era concluso con incrementi di entrambi i flussi, ma più accentuata era stata la crescita delle cessazioni nette. Il saldo annuale tra iscrizioni e cessazioni nette è stato negativo nella maggior parte dell’ultimo decennio e il valore del 2019 risultava essere il peggiore (-909 imprese), fino alla conclusione del 2020, che si è chiuso con un saldo ancora negativo per 985 unità.

I dati disponibili per l’intero anno 2020 recano infatti i segni della crisi, sotto forma di un netto decremento per entrambi i flussi: in dodici mesi si contano 6.749 iscrizioni (-23,9% rispetto al 2019) e 7.734 cessazioni nette (-20,9%). I dati nazionali corrispondenti indicano in -17,2% la variazione per le iscrizioni e -16,4% quella delle cessazioni nette.

1 Anni 2015-2019; serie storica valori concatenati con anno di riferimento 2015.

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Istat, Statistiche Report, Le imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19, 14.12.2020

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Valori concatenati con anno di riferimento 2015.

(17)

La progressiva contrazione numerica del tessuto imprenditoriale regionale è stata accompagnata da un processo di modificazione strutturale: diminuiscono le imprese individuali, la forma giuridica più diffusa e maggioritaria con una quota al 31 dicembre 2020 pari al 54,1%, erano il 59,1% dieci anni prima. Hanno perso peso anche le società di persone (dal 20% all’attuale 18%). Crescono, al contrario, soprattutto le società di capitali (dal 18,8% al 25,5%) e le altre forme giuridiche (cooperative, consorzi,-…) che passano dal 2,2% al 2,3%.

Marche - imprese registrate al 31 dicembre per macro-settore di attività economica

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Agricoltura 33.036 32.185 31.507 30.292 29.219 28.589 27.959 27.478 26.960 26.190 25608

Industria 50.071 49.976 49.296 48.600 48.019 47.422 46.851 46.473 45.580 44.885 44401

Servizi 86.512 87.574 88.026 88.795 89.421 90.111 90.231 90.862 90.487 90.048 89691

Imprese nc 7.870 7.912 7.705 7.526 7.425 7.442 7.287 7.384 7.161 7.267 6955

Totale 177.489 177.647 176.534 175.213 174.084 173.564 172.328 172.197 170.188 168.390 166655

I dati sono al netto della classe di forma giuridica Persone fisiche e depurati dei 7 comuni della provincia di Pesaro e Urbino passati nel 2009 alla provincia di Rimini.

Fonte: Infocamere, Stockview

Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

Sotto il profilo dell’attività economica svolta dalle imprese, nell’ultimo decennio il processo di terziarizzazione dell’economia si è manifestato anche nelle Marche: risultano infatti diminuite in misura consistente le imprese del settore primario e, in misura meno incisiva, quelle del settore industriale (definito in senso ampio), mentre un incremento complessivo ha riguardato il settore dei servizi. Gli ultimi anni mostrano tuttavia un’inversione di tendenza per le imprese del terziario, interessate da contrazioni annuali in termini assoluti, che non ne hanno però compromesso l’orientamento crescente del peso relativo.

La struttura dimensionale delle imprese è in larghissima misura costituita dalle imprese di dimensione molto piccola: prendendo in esame solamente le imprese marchigiane con dato degli addetti proveniente dagli incroci con gli archivi dell’INPS, aggiornati al trimestre precedente rispetto al periodo di riferimento, (oltre 105 mila imprese rispetto alle oltre 166 mila totali) emerge che quelle con meno di dieci addetti rappresentano il 92,8% del totale.

Sotto il profilo della digitalizzazione delle imprese gli ultimi dati ISTAT disponibili (2020) mostrano alcuni dati abbastanza favorevoli e altri meno. Infatti la quota di imprese con almeno 10 addetti che hanno accesso a Internet è il 98,3% (il 97,5% per l’Italia), valori identici a quelli per la connessione in banda larga (fissa o mobile), mentre per la sola banda larga fissa si scende a 96,4% per le Marche (94,5% per l’Italia). Le imprese che hanno un sito (o una pagina web) sono però il 73,1% in Italia e il 69,2% nelle Marche e minore della media italiana (62,6%) è anche la quota di imprese che forniscono agli addetti dispositivi portatili e connessioni mobili a internet per scopi lavorativi, che nelle Marche è di 54,2%.

A inizio 2020

4

le Marche contano 343 startup innovative. Svolgono prevalentemente attività di produzione di software e consulenza informatica (94), ricerca scientifica e sviluppo (48) e servizi di informazione e altri servizi (23). Non è tuttavia possibile valutarne correttamente l’effettiva capacità produttiva e occupazionale per la frequente mancanza delle informazioni necessarie.

4 Dati al 04.01.2021

(18)

Con riferimento ad alcuni particolari segmenti del tessuto imprenditoriale attivo, le Marche non fanno rilevare un’incidenza particolarmente elevata né di imprese giovanili (11.149 al 31 dicembre 2020, pari al 7,7% delle imprese attive totali delle Marche, contro la media italiana del 9,2%), né di imprese straniere (14.665, il 10,1% del totale regionale, contro il 10,9% dell’Italia). Solamente per le imprese femminili, che sono nelle Marche 34.267, la quota relativa attestata al 23,5% supera la media italiana che si ferma a 22,6%. Per le imprese femminili e per le imprese giovanili in linea generale le quote più elevate sul totale regionale si riscontrano in regioni meridionali, mentre per quelle straniere nelle regioni dell’Italia centro-settentrionale.

Con riferimento a ciascuna di queste specifiche tipologie di imprese risulta larghissima la presenza di imprese individuali nelle Marche: 75,5% sul totale delle imprese giovanili, 82,6% per le imprese straniere e 69,4% per le imprese femminili.

Nel 2019 le esportazioni delle Marche (12.235,8 milioni di euro) sono tornate a crescere, realizzando un incremento pari a +4,2% rispetto al valore del 2018, a fronte di una media italiana di +3,2%. Al positivo andamento delle esportazioni marchigiane hanno contribuito in misura maggiormente importante i mezzi di trasporto (+3,16 punti percentuali) e gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+2,54 pp). Entrambi questi settori nelle Marche si caratterizzano per una notevole variabilità degli andamenti, legata alle caratteristiche della nautica e cantieristica per i mezzi di trasporto e alla presenza di multinazionali per la farmaceutica. Di rilievo è anche la performance di macchinari e apparecchi nca (+0,72 pp). La crescita è stata invece frenata soprattutto dai prodotti tessili, abbigliamento pelli e accessori (-1,69 pp) e dagli apparecchi elettrici (-0,7 pp).

Nelle Marche la pandemia e le connesse misure restrittive del 2020 hanno provocato diminuzioni tendenziali progressivamente crescenti nei primi due trimestri (-10,6% nel primo e -27% nel secondo), per poi attenuarsi moltissimo nel terzo (appena -1,7%), cumulando tra gennaio e settembre una contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 pari a -13,2% (-12,5% per l’Italia), che ne ha ridotto il valore a 7.933,4 milioni di euro. L’andamento sfavorevole ha riguardato, seppure con intensità variabile, tutti i settori, compresi molti di quelli principali. Le poche eccezioni sono costituite dai prodotti alimentari, bevande e tabacco (+1,9%), dalle sostanze e prodotti chimici (+6,2%) e soprattutto dagli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+27,3%).

I rapporti commerciali che la regione intrattiene con il Vecchio Continente costituiscono sempre il motore principale delle esportazioni, tanto da imporre nei primi nove mesi del 2020 la dimensione della contrazione: infatti i 5.804,3 milioni di euro di esportazioni dirette dalle Marche verso l’Europa risultano in diminuzione del 12,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un’intensità non troppo dissimile da quella complessiva dell’export regionale.

Tra i principali mercati per i prodotti manifatturieri marchigiani, per il periodo in esame, si evidenzia una lieve crescita per la Germania (962,2 milioni di euro, +1,2%) e una più accentuata per il Belgio (925,0 milioni di euro, +12,0%), mentre predominano largamente gli andamenti sfavorevoli, tra i quali Francia (753,6 milioni di euro, -13,3%), Stati Uniti (627,2 milioni di euro, -12,9%) e Spagna (321,7 milioni di euro, -22,4%).

Il principale indicatore del mercato del lavoro, visto dal lato dell’offerta, risulta in peggioramento nel 2019 nelle Marche: si osserva infatti un rialzo del tasso di disoccupazione, che passa dall’8,1% del 2018 all’8,6%, pur in presenza di contestuali miglioramenti dei tassi di attività e di occupazione.

Gli ultimi dati del 2020 (terzo trimestre) risentono ovviamente della crisi in atto: scendono gli occupati (603 mila, -5,4% rispetto allo stesso periodo del 2019), con un’intensità doppia di quella nazionale (- 2,6%), mentre sono in crescita i disoccupati (53 mila, +2,9%), oltre che le persone che si trovano nella zona grigia dell’inattività (55 mila, +14,9%). I dati nazionali vedono una crescita maggiore della disoccupazione (+8,6%), ma una diminuzione degli inattivi in zona grigia (-1,1%).

Le presenze turistiche nelle Marche nel 2019 sono state oltre 10 milioni, con un incremento del 7,4%

rispetto al dato del 2018 (+1,8% per l’Italia). Il 2018, tuttavia, rappresenta per la regione un punto di

minimo nella serie storica degli ultimi 10 anni. L’incremento del 2019, seppure notevole, non ha

consentito di recuperare il livello del quinquennio precedente, oscillante tra gli 11 e i 12 milioni di

presenze. Per l’Italia nel complesso i medesimi anni risultano caratterizzati, in linea generale, da un

andamento crescente delle presenze. Si conferma anche nel 2019 notevolmente inferiore alla media

(19)

italiana l’incidenza relativa della presenza straniera: 16,6% del totale nelle Marche, contro il 50,5% nel Paese.

Nell’assenza di dati mensili regionali, i dati provvisori nazionali (primi nove mesi) indicano per il 2020 il dimezzamento delle presenze turistiche rispetto al 2019, in coerenza con quanto stimato da Eurostat per l’Unione europea a 27 (primi otto mesi 2020) per la crisi del settore generata dall’emergenza sanitaria

5

.

5

Istat, Statistiche Report, Movimento turistico in Italia – gennaio-settembre 2020, 29 dicembre 2020.

I numeri delle Marche

Comuni 227

Superficie 9.401 kmq

Popolazione 1.518.400 (residenti al 1 gennaio 2020; valore provvisorio)

Popolazione straniera 136.325 (residenti a gennaio 1 gennaio 2020; valore provvisorio) PIL 40,7 MLD (anno 2019; valori concatenati ai prezzi anno 2015)

-0,3 % 2019 vs 2018 (valori concatenati ai prezzi anno 2015 )

Export 7,93 MLD dati cumulati gennaio-settembre 2020 (valori provvisori) -13,2% var % vs dati cumulati gennaio-settembre 2019 (valori definitivi) Imprese registrate 166.655 (dati al 31 dicembre 2020)

Imprese attive 145.732

● di cui attive straniere 14.665

● di cui attive giovanili 11.149

● di cui attive femminili 34.267

Occupati 603 (migliaia, dati terzo trimestre 2020) - 5,4% var % vs (terzo trimestre 2019)

Disoccupati 53 (migliaia, dati terzo trimestre 2020) + 2,9% var % vs terzo trimestre 2019

Tasso di disoccupazione (%)8,1% (terzo trimestre 2020) + 0,6 punti percentuali vs terzo trimestre 2019

Turisti (presenze totali) 10.370.800 (anno 2019) + 7,4% var % vs anno 2018

Credito 33,5 MLD (III trim 2020, consistenze di fine periodo)

+4,8 var % sui 12 mesi

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ELEMENTI DI CARATTERE NORMATIVO

Gli anni trascorsi si sono caratterizzati per una profonda transizione e rivisitazione delle CCIAA e delle loro attribuzioni e competenze. In particolare, il percorso di riforma ha visto, tra le altre cose, un processo di riordino delle funzioni, delle circoscrizioni territoriali e del finanziamento.

DL 90/2014 -> è l’antefatto del processo di riforma e ha previsto il taglio della principale voce di ricavo camerale - il diritto annuale – realizzatasi in maniera progressiva nel triennio 2015-2017 (-35% nel 2015, -40% nel 2016, -50% nel 2017), fino ad arrivare al suo dimezzamento a regime.

D.lgs 219/2016 -> il decreto ha riscritto sostanzialmente la L. 580/1993, prevedendo tra le altre cose:

la riduzione del numero complessivo a non più di 60 (dalle originarie 105), attraverso processi di accorpamento e la conseguente rideterminazione delle circoscrizioni territoriali; la ridefinizione dei compiti e delle funzioni; la riduzione del numero dei componenti degli organi (Consigli e Giunte); la riduzione del numero delle Unioni regionali, delle Aziende speciali e delle società controllate; la gratuità degli incarichi diversi da quelli nei collegi dei revisori dei conti e la definizione di limiti al trattamento economico dei vertici amministrativi; la conferma della riduzione degli oneri per il diritto annuale a carico delle imprese; la previsione della determinazione dei diritti di segreteria e delle tariffe dei servizi obbligatori, da parte del MISE di concerto con il MEF, sulla base dei costi standard di gestione e fornitura dei servizi medesimi; la definizione da parte del Ministero dello sviluppo economico, sentita l'Unioncamere, di standard nazionali di qualità delle prestazioni.

DM 16 febbraio 2018 -> decreto del MiSE approvato a partire dalla proposta di Unioncamere nazionale e riguardante la razionalizzazione organizzativa e territoriale prevista dal cd Piano di razionalizzazione previsto dal D.lgs 219-2016.

DM 7 marzo 2019 -> con questo «decreto servizi» è stato ridefinito l’intero paniere di attività del

Sistema camerale, individuando i servizi che esso è tenuto a fornire su tutto il territorio nazionale con

riguardo alle funzioni amministrative ed economiche e gli ambiti prioritari di intervento con riferimento

alle funzioni promozionali.

(21)

3. PIANIFICAZIONE

Il mandato istituzionale e la missione che questa Amministrazione si è data, hanno posto le basi sulle quali sono state tracciate le linee strategiche di intervento che descriveremo in questa sezione.

L’articolazione dell’albero della performance deriva, in particolare, dagli intenti e dagli impegni politici formalizzati dall’Ente nei documenti di pianificazione e programmazione: Programma pluriennale, Relazione Previsionale e Programmatica 2021, Preventivo 2021 con allegato il P.I.R.A.. Pertanto la coerenza tra i diversi documenti di programmazione ed il Piano della Performance risulta assicurata ex ante.

Gli obiettivi strategici sono stati collocati all’interno delle seguenti quattro aree strategiche coerentemente con quanto previsto nel SMVP, approvato dalla Giunta con delibera n. 86 del 3.5.2020 e aggiornato per l’anno 2021 con la medesima delibera di approvazione del Piano, che rappresentano le aree di intervento cui fanno riferimento le massime strategie camerali:

Ambito strategico

1 Sviluppo e valorizzazione delle imprese e del territorio 2 Regolazione del mercato

3 Governance

4 Organizzazione e risorse

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3.0 Albero della performance

Ambito strategico Obiettivo strategico Obiettivo operativo

1 - Sviluppo e valorizzazione delle imprese e del territorio

1.1 - Innovazione, semplificazione e digitalizzazione d'impresa PID

1.1.1 - Concessione di contributi alla PMI per la digitalizzazione e innovazione tecnologica (voucher PID 4.0)

1.1.2 - Supporto alle PMI delle Marche attraverso attività di assessment per lo sviluppo della innovazione digitale 4.0 (Punto impresa digitale)

1.1.3 - Piano per la diffusione di prodotti/servizi digitali alle imprese

1.2 - Internazionalizzazione Camera di Commercio delle Marche in Europa

1.2.1. - Diffusione territoriale sportello EEN

1.2.2 - Analisi dei bandi europei nazionali e regionali per candidare progetti camerali.

1.3 - Marketing turistico territoriale, promozione dell'agroalimentare e dell'artigianato di qualità ed artistico, e delle

aree interne

1.3.1 - Collaborazione con le Associazioni di Categoria per la realizzazione di progetti di interesse generale per lo sviluppo economico del territorio e delle imprese.

1.3.2 - Indagini di customer su iniziative svolte direttamente dalla Camera

1.4 - Orientamento professionale e politiche occupazionali, nuova imprenditorialità

1.4.1 - Concessione di contributi agli ITS della regione per lo sviluppo di attività di orientamento e per la transizione scuola lavoro.

2 - Regolazione del Mercato

2.1 - Armonizzazione ed unificazione delle procedure e dei servizi di informazione operativa delle sedi dei Registri Imprese.

Creazione ufficio “pilota” regionale per la gestione condivisa di pratiche

2.1.1 - Elaborazione di pratiche di particolare rilevanza in tempi minori a quelli previsti dalla norma

2.1.2 - Cancellazione d'ufficio di imprese iscritte nel Registro Imprese delle sedi di AN, AP, PS, MC E FM 2.1.3 - Gestione dei modelli S1 del Registro Imprese di Ancona con personale del RI di altre sedi

2.1.4 - Gestione di pratiche del registro imprese di Fermo con personale di altre sedi

2.1.5 - Estensione degli strumenti di istruttoria ed evasione automatica resi disponibili da Infocamere a tutte le sedi provinciali

2.1.6 - Incremento contratti rilascio smart card alle imprese con modalità da remoto

2.2 - Tutela delle imprese, del consumatore e della fede pubblica attraverso mirate azioni di contrasto alla contraffazione e potenziamento

dei servizi di vigilanza sui prodotti

2.2.1 - Realizzazione attività di vigilanza e controllo 2.2.2 - Emissione Ruolo riscossione coattiva sanzioni

2.2.3 - Attività per la tenuta degli albi e ruoli

2.2.4 - Rafforzare la cultura della tutela della proprietà industriale e il contrasto alla contraffazione

2.2.5 - Incrementare il servizio "Stampa in azienda"

2.2.6 - Organizzazione sedute di per il conseguimento del titolo di responsabile tecnico di impresa di gestione rifiuti

2.3 - Svolgere un ruolo di authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori favorendo la diffusione dei servizi di giustizia

alternativa

2.3.1. - Incremento procedure di mediazione telematiche

2.3.2 - Avvio udienze telematiche Camera Arbitrale Leone Levi

3 - Governance

3.1 - Promozione e comunicazione della linea di governance camerale nel progressivo

percorso di unificazione

3.1.1 - Individuazione di un Format di informazione periodica Economico-Statistica

3.1.2 - Promozione visuale coordinata di un Brand

"Camera Marche"

3.2 - Omogeneizzazione funzionale, concettuale e grafica, dei principali flussi di produzione decisionale all'interno dell'ente

3.2.1 - Razionalizzazione flussi documentali relativi alle attività decisionali dell'Ente

3.2.2 - Razionalizzazione e standardizzazione della forma espressiva degli atti decisionali dell'Ente 3.2.3 - Razionalizzazione della linea grafica originale dell'Ente nella produzione documentale e nelle utility di servizio (supporti materiali e digitali)

4 - Organizzazione e Risorse

4.1 - Ulteriori interventi organizzativi finalizzati alla digitalizzazione ed integrazione delle procedure interne e di flusso finalizzate alla

migliore operatività dell’Ente.

4.1.1.A - Adozione misure anticorruzione:

Aggiornamento Piano TPCT con nuove metodologie di

valutazione del rischio e implementazione banca dati

consulentipubblici.gov.it

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4.1.1.B - Adeguamento alla normativa privacy (RPP 2021 “Compliance normativa- Privacy)

4.1.1.C - Razionalizzazione flussi documentali (RPP 2021 “Flussi documentali”): a) Adozione Manuale Gestione aggiornato; b) Censimento flussi analogici C) Censimento archivi

4.1.3. - Percorso di avvicinamento organizzativo e formativo al fine di implementare il nuovo programma di contabilità 2.0 Infocamere dal 1.1.2022

4.2 - Potenziamento della dotazione organica per la stabilizzazione dell'assetto organizzativo, razionalizzazione delle risorse

umane, strumentali e patrimoniali, mantenendo l'equilibrio finanziario

4.2.1.A - Svolgimento attività lavorative in modalità agile 4.2.1.B - Supporto all'OIV e aggiornamento dei documenti collegati al ciclo della performance 4.2.1.C - Formazione e aggiornamento per il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) estensibile al personale P.O per l’area di competenza

4.2.1.D - Sistemazione posizioni previdenziali all'Inps e gestione liquidazione IFS/TFR ai dipendenti e dirigenti 4.2.2.B - Attuazione Piano delle Azioni Positive 2020- 2022

4.2.3.A - Predisposizione e attuazione del Piano di razionalizzazione degli immobili

4.2.3.B - Attuazione delle attività inserite nel Piano Triennale dell'Informatica 2020-2022

4.2.3.C - Redazione e attuazione del programma biennale degli acquisti e dei servizi

4.2.4 - Emissione ruolo esattoriale relativo alle violazioni

del diritto annuale dell'anno 2017 e 2018

(24)

3.1 Pianificazione triennale. Gli obiettivi strategici Riepilogo

Ambito strategico Obiettivo strategico

1 - Sviluppo e valorizzazione delle imprese e del territorio

1.1 - Innovazione, semplificazione e digitalizzazione d'impresa PID 1.2 - Internazionalizzazione Camera di Commercio delle Marche in Europa

1.3 - Marketing turistico territoriale, promozione dell'agroalimentare e dell'artigianato di qualità ed artistico, e delle aree interne

1.4 - Orientamento professionale e politiche occupazionali, nuova imprenditorialità

2 - Regolazione del Mercato

2.1 - Armonizzazione ed unificazione delle procedure e dei servizi di informazione operativa delle sedi dei Registri Imprese. Creazione ufficio “pilota” regionale per la gestione condivisa di pratiche

2.2 - Tutela delle imprese, del consumatore e della fede pubblica attraverso mirate azioni di contrasto alla contraffazione e potenziamento dei servizi di vigilanza sui prodotti

2.3 - Svolgere un ruolo di authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori favorendo la diffusione dei servizi di giustizia alternativa

3 - Governance

3.1 - Promozione e comunicazione della linea di governance camerale nel progressivo percorso di unificazione 3.2 - Omogeneizzazione funzionale, concettuale e grafica, dei principali flussi di produzione decisionale all'interno dell'ente

4 - Organizzazione e Risorse

4.1 - Ulteriori interventi organizzativi finalizzati alla digitalizzazione ed integrazione delle procedure interne e di flusso finalizzate alla migliore operatività dell’Ente.

4.2 - Potenziamento della dotazione organica per la stabilizzazione dell'assetto organizzativo, razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e patrimoniali, mantenendo l'equilibrio finanziario

Schede di dettaglio

1 - Sviluppo e valorizzazione delle imprese e del territorio Obiettivo strategico 1.1 - Innovazione, semplificazione e digitalizzazione d'impresa PID

Descrizione

Favorire l'innalzamento della competitività delle imprese attraverso la pratica e la promozione dell'utilizzo di strumenti digitali per il tramite delle attività svolte dal PID (Punti di impresa digitale) della Camera delle Marche: - attività di laboratorio e formazione - attività di orientamento e assistenza one to one - attività di networking. Concessione di Voucher Digitali Impresa 4.0 - predisposizione di uno studio anche in collaborazione con l’Università per l’impostazione e la verifica di fattibilità di un portale/piattaforma per i prodotti del brand Marche RISULTATI ATTESI: diffondere informazioni sul PID (Punto d’Impresa Digitale), coinvolgere le imprese sul tema della digitalizzazione

Programma (D.M. 27/03/2013) 005 - Politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di RSI e movimento cooperativo Risorse economiche 2021 675.000,00 Euro

Area dirigenziale PROMOZIONE-DIGITALIZZAZIONE

Indicatore Algoritmo Target 2021 Target 2022 Target 2023

KPI 1.1.b - Organizzazione di eventi di informazione e sensibilizzazione per la digitalizzazione d'impresa.

(Tipologia: Outcome)

m kpi 1.1.b Numero eventi corsi seminari organizzati

(Fonte RILEVAZIONE INTERNA) >= 10,00 N. >= 10,00 N. >= 10,00 N.

KPI 1.1.a Grado di attuazione della concessione di voucher Digitali Impresa 4.0

(Tipologia: Outcome)

m1 1.1.a - Numero bandi realizzati / m2 1.1.a - Numero bandi programmati

(Fonte Atti camerali)

>= 100,00 % >= 100,00 % >= 100,00 %

KPI 1.1.c - Grado utilizzo delle risorse stanziate per bandi di concessione di contributi per lo sviluppo, competitività e innovazione

(Tipologia: Efficacia)

m1 1.1.c - Valore delle risorse erogate alle imprese tramite bandi / m2 1.1.c -Valore delle risorse stanziate tramite bandi di concessione contributi per lo sviluppo competitività e innovazione

(Fonte Atti camerali)

>= 90,00 % >= 90,00 % >= 90,00 %

Obiettivo strategico 1.2 - Internazionalizzazione Camera di Commercio delle Marche in Europa Descrizione

Sviluppo e potenziamento dell'internalizzazione delle imprese attraverso il sostegno alla partecipazione a fiere ed eventi internazionali. Istituzione, impianto e implementazione dell’Ufficio Europa in ciascuna sede. RISULTATI ATTESI:

Somministrazione di servizi per l’internazionalizzazione in presenza e on-line.

Programma (D.M. 27/03/2013) 005 - Internazionalizzazione e Made in Italy Risorse economiche 2021 2.373.000,00 Euro

Area Dirigenziale PROMOZIONE

Indicatore Algoritmo Target 2021 Target 2022 Target 2023

kpi 1.2.c - Imprese raggiunte per progetto Europa e progetti di sistema (Tipologia: Outcome)

m 1.2.c- Numero imprese che hanno richiesto servizi, partecipato a corsi

(Fonte rilevazione interna) >= 100,00 N. >= 100,00 N. >= 100,00 N.

kpi 1.2.a - Grado di utilizzo delle risorse stanziate su interventi diretti

all’internazionalizzazione (Tipologia: Outcome)

m1 1.2.a - valore delle risorse utilizzate dall'Ente per iniziative di internazionalizzazione / m1 - 1.2.a Interventi economici preventivati per l’internazionalizzazione

(Fonte Atti camerali)

>= 90,00 % >= 90,00 % >= 90,00 %

kpi 1.2.b - Potenziamento sul territorio dei servizi offerti mediante Ufficio

m 1 1.2.b - N° Uffici Progetto Europa attivati / m2 1.2.b - Numero sedi camerali territoriali

(Fonte Atti d'ufficio)

>= 60,00 % >= 100,00 %

(25)

Progetto Europa/Flying Desk (Tipologia: Outcome)

kpi 1.2.d - Livello della candidatura a progetti per ammissibilità a finanziamenti europei

(Tipologia: Qualità)

m1 1.2.d - Numero progetti candidati per erogazione di fondi europei

(Fonte documentazione agli atti d'ufficio) >= 3,00 N. >= 3,00 N. >= 3,00 N.

kpi 1.2.e - N° progetti idonei ad ottenere finanziamenti

(Tipologia: Outcome)

m1 1.2.e - N° progetti idonei ad ottenere finanziamenti

(Fonte Atti camerali) >= 1,00 N. >= 1,00 N. >= 1,00 N.

Obiettivo strategico 1.3 - Marketing turistico territoriale, promozione dell'agroalimentare e dell'artigianato di qualità ed artistico, e delle aree interne

Descrizione

Sostegno al turismo attraverso la realizzazione di interventi per la promozione dei territori e delle identità locali anche attraverso la collaborazione con enti locali, associazioni di categoria e università. Le azioni di questa linea saranno: - iniziative in collaborazione con portatori di interessi collettivi - progetti di valorizzazione e iniziative di accoglienza e promozione del territorio in collaborazione con Università, Regione Marche, Comuni e sodalizi culturali del territorio - Indagini, osservatori, report su turismo, commercio e terziario in genere

Programma (D.M. 27/03/2013) 005 - Politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di RSI e movimento cooperativo Risorse economiche 2021 1.531.000,00 Euro

Area dirigenziale PROMOZIONE

Indicatore Algoritmo Target 2021 Target 2022 Target 2023

KPI 1.3. a - Adozione bandi a favore di portatori di interesse per progetti di sviluppo,locale

(Tipologia: Outcome)

M kpi 1.3.a - Numero bandi a favore di portatori di interesse per progetti di sviluppo,locale adottati

(Fonte Atti camerali)

>= 1,00 N. >= 1,00 N. >= 1,00 N.

KPI 1.3.c - Realizzazione di eventi in presenza o da remoto in collaborazione con i comuni principali mediante apposite convenzioni

(Tipologia: Outcome)

m1 1.3.c - Numero eventi realizzati in presenza o da remoto in collaborazione con i comuni

(Fonte Atti camerali)

>= 5,00 N. >= 5,00 N. >= 5,00 N.

KPI 1.3.d - Elaborazione di una banca dati dinamica con report/osservatori periodici in collaborazione con struttura di sistema

(Tipologia: Outcome)

m1 1.3.d. - Numero report periodici osservatorio sul commercio

(Fonte documentazione agli atti d'ufficio /pubblicazioni) >=2,00 N. >=2,00 N. >= 2,00 N.

KPI 1.3.b Grado utilizzo delle risorse stanziate per bandi di concessione di contributi per lo sviluppo, competitività del territorio

(Tipologia: Outcome)

m1 1.3.b Valore delle risorse utilizzate per bandi di concessione di contributi per lo sviluppo, competitività del territorio / m2 1.3.b - Risorse stanziate per bandi di concessione di contributi per lo sviluppo, competitività del territorio

(Fonte Atti camerali)

>= 90,00 % >= 90,00 % >= 90,00 %

KPI 1.3.e - Elaborazione e presentazione di un progetto anche interregionale per la rigenerazione economica imprenditoriale dei borghi dell’entroterra

(Tipologia: Efficacia)

m1 1.3.e - Numero soggetti pubblici e privati coinvolti

(Fonte Atti camerali documentazione d'ufficio) >= 100,00 N. >= 100,00 N. >= 100,00 N.

Obiettivo strategico 1.4 - Orientamento professionale e politiche occupazionali, nuova imprenditorialità Descrizione

Supportare la transizione dall'istruzione (secondaria superiore o universitaria) al mondo del lavoro; offrendo servizi integrati volti ad orientare al lavoro, alle professioni ed all'autoimprenditorialità in genere, promuovendo in particolare l'Alternanza Scuola Lavoro ed il relativo Registro, nonché la creazione di start up.

Programma (D.M. 27/03/2013) 005 - Politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di RSI e movimento cooperativo Risorse economiche 2021 322.000,00 Euro

Area dirigenziale PROMOZIONE

Indicatore Algoritmo Target 2021 Target 2022 Target 2023

1.4.b - Grado di utilizzo delle risorse per la realizzazione delle iniziative di Alternanza e Supporto al Placement (Tipologia: Outcome)

1.4.b - Valore delle risorse utilizzate per la realizzazione delle iniziative Alternanza e Supporto al Placement / 1.4.b - / Valore delle risorse stanziate Alternanza e Supporto al Placement

>= 80,00 % >= 90,00 % = 90,00 %

1.4.c - Bando per la compartecipazione della Camera di Commercio delle Marche alle iniziative sull’orientamento al lavoro e alle professioni degli ITS e/o iniziative di sistema

(Tipologia: Outcome)

m 1 1.4.c -Pubblicazione avviso pubblico per la compartecipazione della Camera di Commercio delle Marche alle iniziative sull’orientamento al lavoro e

(Fonte Atti camerali)

>= 1,00 N. >= 1,00 N. >= 1,00 N.

KPI 1.4.a - Numero iniziative organizzate a supporto dell'orientamento al lavoro e alla creazione di Start Up

(Tipologia: Outcome)

1.4.a - Numero iniziative organizzate a supporto dell'orientamento al lavoro e alla creazione di Start Up

(Fonte Atti camerali)

>= 5,00 N. >= 6,00 N. >= 6,00 N.

2 - Regolazione del Mercato

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