• Non ci sono risultati.

4 LUGLIO 2020

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "4 LUGLIO 2020"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

4 LUGLIO 2020

PRESIDIO

MINISTERO DELLA SALUTE ROMA

Per un potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale oltre l’emergenza Covid-19!

Contro il regionalismo differenziato, con particolare riferimento alla sanità delle Regioni Lombardia, Veneto

ed Emilia-Romagna!

Immediata tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e di vita!

CAMPAGNA DICO 32! COORDINAMENTO NAZIONALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

(2)

Per un potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale oltre l’emergenza Covid-19!

Contro il regionalismo differenziato, con particolare riferimento alla sanità delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna!

Immediata tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e di vita!

CHIEDIAMO

• Piano di potenziamento strutturale del Servizio Sanitario Nazionale, incrementando il Fondo Sanitario Nazionale di almeno 40 miliardi nei prossimi 4 anni, destinati alle sole strutture pubbliche e non al privato accreditato ed esternalizzato: assegnare i finanziamenti alle Regioni, in base alla rilevazione dei bisogni di salute

dei cittadini e non a stime derivanti dalla spesa storica.

• Destinare i finanziamenti, con adeguati controlli della spesa, a un programma di assunzioni attraverso concorsi e graduatorie regionali con riferimento ai parametri europei; alla riqualificazione e potenziamento dei servizi del territorio, inclusi i servizi di Igiene pubblica, prevenzione e tutela della salute sui luoghi di lavoro e della

scuola, medicina di genere e prevenzione e tutela della salute della donna; potenziamento dei servizi di tutela della salute mentale e psicologica; al recupero, messa in sicurezza, potenziamento e riconversione ecologica del

patrimonio edilizio; all’adeguamento dei dispositivi biomedicali e della rete informatica.

• Abbandonare e invertire il processo di esternalizzazione dei servizi e dell’accreditamento di erogatori privati, che assorbono ormai gran parte dei finanziamenti, superando in molte Regioni il 50% in della spesa sanitaria

complessiva, attraverso un esteso percorso di re-internalizzazione.

• Abolire le agevolazioni fiscali per le prestazioni sostitutive dei livelli essenziali di assistenza, acquisite privatamente sia in forma diretta che intermediata da assicurazioni e fondi sanitari e intraprendere un percorso

per l’abolizione della libera professione intramoenia.

• Ampliare l’ accesso alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e delle professioni sanitarie, soprattutto infermieristiche, definendo le competenze e l’integrazione fra le varie figure professionali; eliminare l’imbuto

formativo e lavorativo, ampliando l’accesso ai Corsi di Specializzazione.

• Contratto nazionale unico per tutti gli operatori sanitari, compresi i medici e i pediatri di base e gli specialisti ambulatoriali convenzionati.

• Finanziare con almeno 20 miliardi nei prossimi 4 anni la ricerca in forma congiunta tra Università e Servizio Sanitario Nazionale.

• Realizzare un’industria pubblica del farmaco, dei reattivi di laboratorio e dei dispositivi biomedicali, contro speculazioni e ricatti delle multinazionali farmaceutiche, coinvolgendo, anche in un quadro europeo, le strutture

del Servizio Sanitario Nazionale e quelle militari, già deputate alla produzione di farmaci.

• I servizi socio sanitari per gli anziani devono includere strutture pubbliche, aperte al territorio e ai familiari, con team multidisciplinare in una prospettiva di deistituzionalizzazione.

• Ridurre le dimensioni delle ASL e dei Distretti e democratizzarle attraverso il superamento della figura anacronistica e monocratica del Direttore Generale.

• Respingere le richieste di regionalismo differenziato, con particolare riferimento alla tutela della salute, attraverso il potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale pubblico universalistico, equo e solidale fondato sulla fiscalità generale, come previsto dalla L. 833/78, con l’obiettivo di abolire il divario Nord-Sud, attraverso una regia centrale, non centralistica, che garantisca diffusione, qualità dei servizi e uniformità di accesso in tutto il Paese.

• Garantire nei territori forme di partecipazione, tra cui quella dei comuni, per affiancare le istituzioni nella promozione salute.

CAMPAGNA DICO 32!

CAMPAGNA DICO 32!

COORDINAMENTO NAZIONALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

Riferimenti

Documenti correlati

Il commento di Maurizio Scassola, Vicepresidente FNOMCeO, a questa realtà è chia- ro: “C’è la necessità di ridefinire la professione dal suo interno, siamo in evoluzione e

(2) Esportazioni degli ultimi quattro trimestri a valori correnti, miliardi di euro (asse superiore dx).. (3) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell'anno precedente

deve sussistere la medesima omogeneità anche per il regime giuridico (a tempo pieno ovvero a tempo parziale) delle possibili assunzioni, tra i posti messi a

organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alla dimensione dell'impresa" e funzionale, anche alla rilevazione tempestiva della "crisi dell'impresa"

È significativo come gli investimenti effettuati attraverso il Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR, uno dei principali fondi strutturali), per il bilancio comunitario 2014-2020

finanziato dalla Divisione III – Promozione, sviluppo e sostegno degli enti del Terzo settore e del volontariato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ai sensi

non episodica, ma strutturale, impone, anche alla luce delle novità intervenute in materia, una programmazione effettiva dei fabbisogni, in vista, per quanto

Contribuire all’aumento della percentuale di utilizzo della bici nella ripartizione modale (modal split) nelle aree urbane, attuando il Piano Regionale della Mobilità