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Confronto su base statistica di diverse percentuali di lettura pollinica

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Academic year: 2022

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GIORNATA DI STUDIO SUI POLLINI –

APPROFONDIMENTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE, STATISTICA, BIODIVERSITÀ E NORMATIVA

24 FEBBRAIO 2017 - PORDENONE

Confronto su base statistica di diverse percentuali di lettura

pollinica

SABRINA BARBIZZI , PAOLO de ZORZI

ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

(2)

Sommario

§ schema sperimentale

§ valutazione dei dati di

ripetibilità e di riproducibilità

§ valutazione dello scostamento

§ spunti di riflessione

2

(3)

Schema sperimentale

3 vetrini

Vetrino 1 Vetrino 2 Vetrino 3

Operatore 1 Operatore 2 Operatore 3

5 letture al 10%

5 letture al 15%

5 letture al 20%

5 letture al 10%

5 letture al 15%

5 letture al 20%

5 letture al 10%

5 letture al 15%

5 letture al 20%

3

(4)

Schema sperimentale – Valore di riferimento

3 vetrini

Vetrino 1 Vetrino 2 Vetrino 3

Operatore 1 Operatore 2 Operatore 3

1 lettura al 100% 1 lettura al 100% 1 lettura al 100%

Valore medio

4

(5)

Schema sperimentale

Riassumendo

•3 vetrini

per ciascun vetrino 3 operatori hanno letto il 100% dell’area (valore di riferimento)

•3 operatori

•5 letture indipendenti il 10% (dato estrapolato)

•3 operatori

•5 letture indipendenti il 15% (dato sperimentale)

•3 operatori

•5 letture indipendenti il 20% (dato estrapolato)

5

(6)

Studio della ripetibilità e della riproducibilità

UNI ISO 5725-2:2004 “Accuratezza (esattezza e precisione) dei risultati e dei metodi di misurazione

Parte 2: Metodo base per determinare la ripetibilità e la riproducibilità di un metodo di misurazione normalizzato”

Ripetibilità valori in %

lettura

vetrino 10% 15% 20%

1 15.5 9.1 8.2

2 7.8 6.7 3.6

3 7.5 4.4 1.0

Riproducibilità valori in %

lettura

vetrino 10% 15% 20%

1 16.0 10.7 11.4

2 9.8 8.8 7.3

3 8.0 6.2 1.1

L’elaborazione statistica è stata effettuata considerando le letture polliniche riportate in termini normalizzati a pollini/m3

6

(7)

Studio dello scostamento %

Per ciascun operatore al quale è associato un risultato medio

è stato valutato lo scostamento % rispetto al valore di riferimento, in base all’equazione seguente:

dove:

Xop = valore medio dell’operatore associato alla i-esima percentuale di lettura (10%, 15%, 20%)

Xrif = valore medio di riferimento associato alla lettura pari al 100% dell’area del vetrino

7

(8)

Studio dello scostamento % - Analisi delle letture riportate in termini normalizzati a pollini/m3

0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0

Vetrino 1 Vetrino 2 Vetrino 3

scos tam ento %

Scostamento

scostamento (10%) scostamento (15%) scostamento (20%) 8

(9)

Studio dello scostamento % - Analisi delle letture riportate in termini normalizzati a pollini/m3

9

0 10 20 30 40 50 60 70

0% 5% 10% 15% 20% 25%

scostamento %

% area lettura

Vetrino 1

0 10 20 30 40 50 60 70

0% 5% 10% 15% 20% 25%

scostamento %

Vetrino 2

0 10 20 30 40 50 60 70

0% 5% 10% 15% 20% 25%

scostamento %

% area lettura

Vetrino 3

(10)

Studio dello scostamento % - Analisi delle letture riportate in termini di numero di taxa contati

-50.0 -45.0 -40.0 -35.0 -30.0 -25.0 -20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0

Vetrino 1 Vetrino 3 Vetrino 2

scos tam ento %

Scostamento

scostamento (10%) scostamento (15%) scostamento (20%) 10

(11)

Studio dello scostamento % - Analisi delle letture riportate in termini di numero di taxa contati

11

-70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10

0% 5% 10% 15% 20% 25%

scostamento %

% area lettura

Vetrino 1

-40 -30 -20 -10 0 10

0% 5% 10% 15% 20% 25%

scostamento %

Vetrino 2

-40 -35 -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10

0% 5% 10% 15% 20% 25%

scostamento %

% area lettura

Vetrino 3

(12)

Spunti di riflessione

In ogni settore di applicazione della statistica è sempre importante

passare dalla interpretazione dell’elaborazione a quella disciplinare…

12

•questi risultati di ripetibilità, riproducibilità e scostamento

•posso essere ritenuti “fit for purpose” in base allo scopo dello studio?

•sono ragionevolmente accettabili per gli scopi che ci si prefigge ossia una eventuale riduzione della lettura dell’area del vetrino dal 20%

(indicazione della norma UNI 11108:2004) al 15% a beneficio

di un minore sforzo dell’operatore mantenendo tuttavia l’affidabilità del dato?

oppure NO?

•è il caso di integrare lo studio confrontando le letture sperimentali associate al15%

con quelle sperimentali associate al 20%?

•è il caso di programmare controlli più stringenti sulla strumentazione e sulle condizioni ambientali di analisi degli operatori?

(13)

sabrina. barbizzi@isprambiente.it

13

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