Dualit` a forte e condizioni di ottimalit` a
I
Dualit` a forte
I
Dualit` a debole
I
Condizioni di scarto complementare
BT 4.3
Dualit` a debole
Teorema
Data una soluzione ammissibile x del problema primale (in forma generica) ed una p del duale, risulta p
Tb ≤ c
Tx
Dimostrazione Definiamo le quantit` a
u
i= p
i(a
Tix − b
i) v
j= (c
j− p
TA
j)x
jle regole di costruzione implicano che, in entrambi i casi, le due quantit` a moltiplicate hanno lo stesso segno, quindi, u
i≥ 0, i = 1, . . . , m e v
j≥ 0, j = 1, . . . , n. Risulta anche:
X
i
u
i= p
TAx − p
Tb X
j
v
j= c
Tx − p
TAx
da cui
0 ≤ X
i
u
i+ X
j
v
j= c
Tx − p
Tb
Conseguenze
Corollario
(a) se il primale ` e (inferiormente) illimitato, allora il duale ` e inammissibile
(b) se il duale ` e (superiormente) illimitato, allora il primale ` e inammissibile
Ottimo finito Illimitato Inammissibile
Ottimo finito NO
Illimitato NO NO SI
Inammissibile SI
Dualit` a forte
Teorema
Se un problema di PL ha una soluzione ottima anche il suo duale ce l’ha e i rispettivi valori coincidono
Dimostrazione (forma standard) Consideriamo un problema
min c
Tx s.t. Ax = b x ≥ 0
Applicando il metodo del simplesso (con una regola anticiclaggio), si calcola una soluzione ottima x
∗associata alla base B. Alla terminazione Test Opt → true:
c
T− c
TBB
−1A ≥ 0
TDimostrazione (cont.)
Quindi, definendo p
T= c
TBB
−1risulta p
TA ≤ c
T, cio` e, p ` e una soluzione ammissibile del problema duale
max p
Tb s.t.
p
TA ≤ c
Ted inoltre si ha:
p
Tb = c
TBB
−1b = c
TBx
∗B= c
Tx
∗cio` e, p ` e una soluzione ottima del problema duale e i due valori
ottimi coincidono
Conseguenze
Ottimo finito Illimitato Inammissibile
Ottimo finito SI NO NO
Illimitato NO NO SI
Inammissibile NO SI -
Infine, esistono problemi di PL per cui sia il primale che il duale sono inammissibili.
Esercizio Dato il problema primale:
min x
1+ 2x
2s.t.
x
1+ x
2= 1 2x
1+ 2x
2= 3
scrivere il suo duale e verificare che sono entrambi inammissibili
Condizioni di scarto complementare
Teorema
Siano x e p soluzioni ammissibili risp. per il problema primale e duale. Esse sono ottime se e solo se
p
i(a
Tix − b
i) = 0, i = 1, . . . , m (1) (c
j− p
TA
j)x
j= 0, j = 1, . . . , n (2)
Dimostrazione Ricordiamo dalla dimostrazione della dualit` a debole che u
i≥ 0, v
j≥ 0 e che P
i
u
i+ P
j
v
j= c
Tx − p
Tb. Quindi, se x e p sono ottime, per il teorema della dualit` a forte si ha c
Tx − p
Tb = 0, cio` e u
i= v
j= 0, i = 1, . . . , m; j = 1, . . . , n.
Viceversa, se u
i= v
j= 0 per ogni i, j, si ha c
Tx − p
Tb = 0 che implica
x e p soluzioni ottime.
Interpretazione fisica
Una sfera solida giace in un poliedro descritto da disuguaglianze a
Tx ≥ b
i.
Soggetta alla forza di gravit` a, la sfera raggiunge il punto di minima energia potenziale x
∗:
a4
a1 a2
a3 c
a1
possiamo immaginare il punto di equilibrio come la soluzione
ottima del problema min c
Tx : a
Tix ≥ b
i, ∀i
Interpretazione fisica
all’equilibrio, la forza di gravit` a ` e bilanciata dalle spinte delle pareti, ortogonali alle stesse, cio` e allineate ai vettori a
i. Quindi, si ha
c = X
i
p
ia
icon p
imoltiplicatori non negativi. Naturalmente, per le pareti che non toccano la sfera si ha p
i= 0, quindi risulta p
i(b
i− a
Tx
∗), cio` e,
p
Tb = X
i
p
ib
i= X
i