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Design for Restoration: beyond the survey

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Academic year: 2021

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DISEGNO PER IL RESTAURO: OLTRE IL RILIEVO volume 8 n.14 - gennaio 2015

ISSN 1828-5961 DISEGNARECON

http://disegnarecon.univaq.it

Giovanni Carbonara

Architetto e professore di Restauro architettonico presso la “Sapienza”

Università di Roma, ove ha diretto la

‘Scuola di Specializzazione in Beni Ar- chitettonici e del Paesaggio”. Già com- ponente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici e Presi- dente del Comitato tecnico-scientifico per i Beni Architettonici e Paesaggisti- ci del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Medaglia d’oro dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte.

Disegno per il Restauro: oltre il Rilievo

Questo nuovo numero, che possiamo definire speciale, segnala un cambiamento importante per DISEGNARECON (il suo trasferimento di sede, dall’Università di Bologna all’Università dell’A- quila) affrontando la tematica del Disegno per il Restauro in un modo, per certi versi, anch’esso speciale. A curarlo oltre al Direttore responsabi- le uscente, Roberto Mingucci, sono anche Mario Centofanti, che assume ora la responsabilità del- la rivista, e Giovanni Carbonara, che del Restauro è sicuramente figura autorevole di riferimento.

Con il comune interesse, che condividono per la comunicazione del e per il Progetto di Restauro, hanno inteso segnalare la sostanziale unione di metodi ed obiettivi fra la disciplina del Rilievo e quella del Restauro, che rende ragione del si- gnificato di un’aggregazione di discipline (ormai formalizzata anche istituzionalmente) particolar- mente significativa per il progetto sull’architettu- ra esistente.

Mario Centofanti

Ingegnere, professore ordinario di “Diseg- no dell’Architettura” e docente incaricato di Restauro Architettonico-Universita’

degli Studi dell’Aquila. E’ stato presidente del Corso di Laurea in Ing. Edile-Architet- tura U.E. E’ vice-presidente dell’U.I.D.

Unione Italiana Disegno; targa d’argento UID 2008; membro del Comitato Scien- tifico del Centro di Ricerca e Formazione in Ingegneria sismica CERFIS -Università dell’Aquila ; member/specialist del Forum UNESCO/University and Heritage Network.

This new issue, that we can define special, mar- ks an important change for DISEGNARECON (its transfer from the University of Bologna to the University of L’Aquila) facing the topic of the De- sign for the Restoration in a way that is special too.Treated in fact - beside the outgoing editor in chief, Roberto Mingucci - by Mario Centofanti, who now assumes the responsibility for the ma- gazine, and Giovanni Carbonara, which is defini- tely authoritative reference in the field.

Sharing a strong interest for communicating the Restoration Project, they intended to indicate the substantial union of methods and objectives between the disciplines of architectural survey and of restoration, which makes the meaning of an aggregation now also institutionally formali- zed and particularly significant for the project on the existing architecture..

Design for Restoration: beyond the survey

Roberto Mingucci

Ingegnere e professore di Disegno presso l’Alma Mater Studiorum-Univer- sità di Bologna nelle Facoltà di Archi- tettura e di Ingegneria. E’ stato Presi- dente del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura, membro del collegio docenti del Dottorato in Ingegneria Edile, vicepresidente della scuola di Dottorato. Ha sviluppato studi relativi a tecniche di lettura e rappresentazione delle strutture architettoniche ed urba- ne, di metodi di progettazione assistita, di tecniche di disegno interattivo.

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DISEGNO PER IL RESTAURO: OLTRE IL RILIEVO E.2 ISSN 1828-5961

DISEGNARECON CARBONARA CENTOFANTI MINGUCCI

http://disegnarecon.univaq.it

volume 8 n.14 - gennaio 2015

UNA PREMESSA

Un breve editoriale si impone sia per la presen- tazione degli obiettivi del tema affrontato, sia per la circostanza particolare che la rivista DI- SEGNARECON sta vivendo. Non è un caso infatti che questo suo nuovo numero, il quale segnala in modo oggettivo un cambiamento importan- te (il suo trasferimento di sede, dall’Università di Bologna all’Università dell’Aquila), abbia af- frontato una tematica come quella del Disegno per il Restauro in un modo che è anch’esso, per certi versi, speciale. A curarlo infatti abbiamo lavorato in tre: Mario Centofanti (che da ora assume la responsabilità ultima della rivista) Giovanni Carbonara (che del Restauro è sicu- ramente figura autorevole di riferimento) e Ro- berto Mingucci (che fino ad oggi è stato il Diret- tore responsabile di DISEGNARECON). All’idea di realizzare questo obiettivo ci siamo prestati con interesse, sia per la condivisa attenzio- ne alla comunicazione del e per il Progetto di Restauro, sia per segnalare una caratteristica

fondamentale di questa comune attività, la sostanziale unione di metodi ed obiettivi fra la disciplina del rilievo e quella del restauro, unio- ne peraltro ormai formalmente istituita an- che dalla costituzione di un unico (così detto) maxi-raggruppamento, che assieme alla storia dell’Architettura costituisce un’aggregazione di discipline particolarmente significativa per il progetto sull’architettura esistente.

DISEGNO E RESTAURO

Come è stato fatto in altre occasioni, su tema- tiche che coinvolgevano innovazioni tecnologi- che relative al progetto d’architettura, anche questo titolo è stato formulato con un intento (moderatamente) provocatorio. Volendo solle- citare una approfondita riflessione a partire dal confronto fra la coerente caratterizzazione del progetto di restauro e l’introduzione di nuove tecnologie e strumenti, applicabili alle sue va- rie fasi ed ai suoi molteplici livelli di indagini

conoscitive, con esso abbiamo proposto ai ri- cercatori del settore di valutare i risultati (at- tuali e potenziali) che dal loro utilizzo sono o potrebbero essere ottenibili. Il retro-pensiero, velatamente palesato, lasciava intendere che tali risultati si potessero considerare insieme innovativi e conservativi delle vere caratteristi- che del progetto di restauro, relativamente al compito che lo caratterizza. Si sarebbe anche potuta sintetizzare, questa sottesa convinzione con la classica espressione: il Rilievo è mor- to, viva il Rilievo! Molto brevemente vediamo quindi di fornire una riassuntiva chiave di lettu- ra di quanto la provocazione proposta intende- va rappresentare, perché i contributi che sono stati selezionati fra quelli presentati, un quadro abbastanza ampio ci sembra lo offrano, sebbe- ne la natura della rivista (soprattutto il modo libero con cui le proposte vengono formulate) non consenta normalmente di realizzare un quadro sistematico di tutti gli aspetti coinvolti nell’ambito di ricerca proposto.

La conoscenza del manufatto da sempre è con-

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DISEGNARECON CARBONARA CENTOFANTI MINGUCCI

http://disegnarecon.univaq.it

volume 8 n.14 - gennaio 2015

siderata indispensabile per guidare l’intervento di restauro e conservazione e le nuove tecno- logie consentono indubbiamente un potenzia- to approfondimento, multi-disciplinare e multi- scalare dell’indagine di rivelamento.

Prodotto finale delle procedure di rilievo dell’ar- chitettura è il modello rappresentativo, la cui natura si modifica nel passaggio dal rilievo tradi- zionale a quello eseguito con tecniche avanzate, soprattutto in riferimento alla interazione tra sog- getto, realtà fenomenica e modello.

Il modello, strutturato e complesso, si inserisce nel processo di analisi storico-critica come docu- mento, esso stesso passibile di interpretazione, ma anche vero e proprio testo storico-critico, espresso con il linguaggio della figurazione nello spazio del virtuale. E il restauro implica il rappor- to di reciprocità necessaria tra rilievo e progetto:

la qualità del progetto è interdipendente con la qualità del rilievo.

Appare poi evidente che la comprensione dell’ar- chitettura esistente si riferisce non solo agli aspet- ti materiali ma anche a quelli culturali (immate-

riali spesso, ma non meno decisivi per qualificare l’intervento). L’indagine sulla dimensione tempo- rale, oltre che su quella geometrica, resta quindi aspetto decisivo (rispetto al nuovo progetto di architettura) con sue proprie dimensioni, che si aggiungono a quelle fisiche e a tutti gli aspetti tec- nologico-costruttivi, peraltro anch’essi influenzati dal parametro tempo. Questo agisce tanto nei termini di una stratificazione nei secoli dell’archi- tettura (per la cui comprensione il rilievo si consi- dera fondamentale) quanto di una alterazione, ed in certi casi di un degrado che modificano i mate- riali e le stesse strutture sollevando la necessità stessa dell’atto manutentivo e di restauro.

La nuova struttura comunicativa che le innova- zioni tecnologiche consentono influenza, quindi, questa lettura critica che trae una nuova specifici- tà dalla sua consistenza digitale o, potremmo dire con forse migliore approssimazione, virtuale.

L’uso del termine oltre era quindi intenzionalmen- te indicativo di un potenziale rinnovato aspetto del Rilievo, connesso alla nuova forma di scrittura (digitale invece che su carta) ed ancor più alla po-

tenziata struttura della comunicazione ottenibile in base al tipo di archivio di informazioni che si co- struisce (Data Base). Il Di-Segno in questo percor- so di comunicazione (delle informazioni raccolte nel processo di rilievo) mantiene ancora un ruo- lo fondamentale nella fase conclusiva, quella di sintesi delle specifiche informazioni collezionate, entro un progetto di restauro compiuto, ma non solo in essa. Si deve, infatti, sempre considerare il valore di documentazione dell’intero processo conoscitivo che il Disegno garantisce, accanto alla possibilità, proprio grazie alle nuove tecnologie di gestione libera e flessibile dei dati fra loro in- trecciabili con obiettivi comunicativi anche alter- nativi. La scrittura del progetto, dunque, conserva non solo un ruolo ineliminabile di documentazio- ne ma anche un suo imperdibile fascino, per la qualità con cui essa può (o deve) realizzarsi.

La novità reale però, a nostro avviso consiste nel fatto che ora è possibile la costruzione virtuale dell’architettura progettata, la cui potenzialità esplorativa e di controllo sembra superare di gran lunga quella del semplice Disegno proiettivo.

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