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Piano di Emergenza Interno per la gestione di un Massiccio Afflusso di Feriti. Cir.ne Gianicolense Roma P.IVA/C.

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(1)

Piano di Emergenza Interno per la gestione di un Massiccio Afflusso di Feriti

Cir.ne Gianicolense 87 - 00152 Roma | P.IVA/C.F 04733051009

Gestione delle Emergenze

A.Orelli cod. PEIMAF

Revisione n. 25 / Annuale Data: 12/2020 Pagina 1 di 51

Distribuito in forma  cartacea  informatica

Intra-hospital emergency plan for massive inflow of injured patients (PEIMAF ).

Data stesura 12/2020 Firma

Direttore Generale Dott. Fabrizio d’Alba Direttore Sanitario Dott.ssa Daniela Orazi

RSPP Dott. Fabrizio Cinque Redazione P.O. Procedure ed esercitazioni

per le Emergenze Dott. Angelo Orelli Revisione Organizzazione Sanitaria e Reti

Dott. Francesco Medici Data prossima revisione 12/2021

A cura di Gruppo Operativo Interdisciplinare Emergenze

http://www.scamilloforlanini.rm.it/gestione-emergenze

P.E.I.M.A.F.

Piano Emergenza Interno per Massiccio Afflusso Feriti

DELIBERAZIONE

N. 1954 del 24/12/2020

(2)

INDICE

 FASE ALLARME

 FASE DELLE COMUNICAZIONI INTERNE

 FASE ATTIVAZIONE

 FASE TRATTAMENTO

 FASE VERIFICA

Contenuti del PEIMAF: definizione ed indirizzi generali e obiettivi Numeri emergenza interna ed esterna

pag.3

FASE 1

Istruzione Operativa – Modalità operativa di attivazione PEIMAF

 Rapporti con Enti Esterni preposti alla gestione dell’Emergenza extra ospedaliera

 Stato e Livelli di Allarme

 Capacità recettiva

Scheda raccolta dati Allarme

pag.4-6

FASE 2

PIANO DELLE COMUNICAZIONI E RESPONSABILITA’

Team Operativo PEIMAF e Unità di Crisi aziendale

Comunicazione Stato di Allarme

pag. 7-8

FASE 3

PIANO DELLE RESPONSABILITÀ”

SCHEDE OPERATIVE “ COMPITI – STRUMENTI - RESPONABILITA’ ”

 Team Leader P.S. Medico – Medico Disaster Manager Coordinatore

 Rianimatore PS e Shock e Trauma – Rianimatore Disaster Manager Rossi-Gialli

 Medico di Direzione Sanitaria di turno – Disaster Manager INFO/LOGISTICA

 Infermiere esperto di P.S. in turno - Infermiere Disaster Manager PS

 Infermiere esperto di P.S. in turno - Infermiere Disaster Manager Triage

 Coordinatore Dipartimento Professioni di turno – Disaster Manager DIPRO

Istruzione Operativa per la presa in carico ed identificazione pazienti MAF in PS

Triage intraospedaliero – Protocollo FAST

Documentazione massiccio afflusso feriti Pronto Soccorso

Kit Atrio e Kit paziente

pag.9-14

pag.15-23

FASE 4 PIANO OPERATIVO

 Percorso MAF (Massiccio Afflusso Feriti) IN EPOCA COVID e PERCORSO MAF COVID+

 Indicazioni relative alla necessità di gestire eventuali maxiemergenze in concomitanza all’emergenza COVID-19 o di altre eventuali emergenze epidemiologiche causate da agenti patogeni diffusibili.

 Gestione Area accoglienza visitatori e parenti in MAF

 Procedura Gestione posti letto evento MAF

 Piano azione Blocchi Operatori

 Piano azione Diagnostica per immagini – urgenza/emergenza

 Piano azione Patologia Clinica

 Piano azione Medicina Trasfusionale

 Gestione eventi di natura non convenzionale

 Istruzione Operativa di Sicurezza: uso di DPI in caso di MAF

pag.24-49

FASE 5 Esercitazioni massiccio affluso di feriti

pag.50

Normativa di riferimento pag.51

(3)

Contenuti del PEIMAF: definizione ed indirizzi generali

Per Piano di Emergenza per il Massiccio Afflusso di Feriti di un ospedale si intende quell’insieme di disposizioni organizzative e procedurali che consente ad un ospedale di far fronte ad una maxiemergenza

1

mantenendo uno standard di trattamento dei pazienti paragonabile a quello garantito al paziente singolo.

L’organizzazione dei soccorsi sanitari, necessaria ad affrontare situazioni di maxiemergenzacaratterizzate da un elevato numero di feriti, rappresenta un elemento strategico che mette a dura prova il sistema di emergenza territoriale e la rete dell’emergenza ospedaliera.

Tenuto presente che un evento catastrofico richiede l’integrazione delle varie componenti dedicate all’assistenza in emergenza appare necessario seguire, nella gestione delle conseguenze di una maxiemergenza, criteri univoci ed universalmente condivisi in quanto efficaci.

La redazione del piano , contempla l’insieme delle procedure operative d’intervento da attuarsi nel caso si verifichi una maxiemergenza, rappresenta lo strumento che consente di coordinare i soccorsi, a tutela sia delle persone presenti sia dei lavoratori, al fine di mantenere livelli di assistenza efficaci ed efficienti anche in occasione di situazioni di emergenza straordinarie interne od esterne alla struttura ospedaliera.

Il piano è “flessibile” per essere utilizzato in tutte le emergenze, incluse quelle impreviste, e semplice in modo da divenire rapidamente operativo. La preparazione del personale, tramite l’attivazione di corsi di formazione specifici, la messa in atto di simulazioni ed esercitazioni pratiche presso l'area Pronto Soccorso, permetteranno di validare e modificare i contenuti del piano e di valutare le capacità gestionali ed operative del personale operante nella struttura ospedaliera.

Obiettivi

L’Ospedale, in caso di disastro o di maxiemergenza di altra natura rappresenta l’ultimo anello della catena dei soccorsi e deve funzionare nonostante tutto, attraverso un’attenta gestione delle risorse disponibili.

Il piano P.E.I.M.A.F.(Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso di Feriti) è il documento che:

- assegna le responsabilità;

- prevede come coordinare le azioni;

- descrive le relazioni fra strutture diverse;

- predispone l’organizzazione per la protezione delle persone presenti e dei lavoratori;

- identifica il personale, le competenze, le procedure e le risorse disponibili da mettere in atto durante le operazioni di risposta.

I NUMERI DELL' EMERGENZA INTERNA

CENTRALINO AZIENDALE 06/55554000-4003-4005 - 3484894328 SQUADRA EMERGENZA INTERNA ANTINCENDIO 06/55554493

SALA OPERATIVA VIGILANZA H.24 06/55553669

PRONTO SOCCORSO - AREA EMERGENZA 06/55553114-3033-4910

I NUMERI DELL' EMERGENZA ESTERNA

Assomma in sé il 112 dei carabinieri, anche il 113 della polizia, UOC Maxiemergenze il 115 dei vigili del fuoco e il 118 dell' emergenza sanitaria. Tel. 06 53082710/2711/2701

L’organizzazione ospedaliera dei soccorsi nel caso di una maxiemergenza è demandata al Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti (PEIMAF).

L'attivatore del PEIMAF è il Team leader medico di Pronto Soccorso* di turno, in collaborazione con il medico di Direzione Sanitaria di turno**.

1

Maxi-emergenza: emergenza il cui dimensionamento per gravità e complessità richiede un intervento di tipo

interdisciplinare e spesso sovra-aziendale.

(4)

ISTRUZIONE OPERATIVA

Rapporti con Enti esterni preposti alla gestione della max-iemergenza extra-ospedaliera LIVELLI DI ATTIVAZIONE E ALLERTAMENTO

TABELLA SINOTTICA 1. FASE ALLARME

MODALITA' OPERATIVA DI ATTIVAZIONE DI UNA MAXIEMERGENZA PEIMAF AL SAN CAMILLO

COMPITI CHI

T0

RICEZIONE ALLARME MAXIEMERGENZA

ALLERTARE il Team Leader P.S. medico (Medico Coord.Disaster Manager P.S.) Recapiti Telefonici: Pronto Soccorso - Area Rossa Tel. 0655553114-3033

ARES 118 e/o Ente di Difesa Civile

T1

VALUTAZIONE EVENTO

1. RACCOGLIE i dati necessari per l'attivazione del livello di allarme (Scheda Raccolta dati Allarme, pag. 6).

2.DEFINISCE il livello di allarme, in collaborazione con il Medico di Direzione Sanitaria di turno, e le conseguenti misure straordinarire .

2.COMUNICA il livello allarme al Centralino Aziendale, che a sua volta, attiverà il piano delle chiamate a cascata (c.d. Flow-chart UU.OO.).

Team Leader P.S. medico

COORD.

--- Medico di Direzione Sanitaria

INFO --- Centralino

T2 CONTATTO con 118 o altri ENTI

Il medico di Direzione Sanitaria mantiene i rapporti con gli Enti Istituzionali deputati alla gestione della Emergenza ( ARES 118, Prefettura, Protezione Civile, ecc).

Unità maxiemergenze 118: Tel. 06 53082710/2711/2701 - Fax 06 5371400 – 06 5344175

Medico di Direzione Sanitaria

INFO

T3

CESSATO ALLARME

Lo stato di cessato Allarme viene determinato dal Medico di Direzione Sanitaria in collaborazione con il Team leader medico PS, sulla base delle valutazioni e comunicazioni ricevute da:

 ente preposto per la gestione dell’emergenza circa lo svolgimento delle operazioni di soccorso extra ospedaliere;

 i Responsabili d’area dell’ospedale circa lo stato di trattamento dei pazienti pervenuti.

 Comunicare il cessato allarme al Centralino Aziendale, che a sua volta, attiverà il piano delle chiamate a cascata.

COORD.= Team leader medico in turno al Pronto Soccorso INFO = Medico di Direzione Sanitaria di turno

Team Leader P.S. medico

COORD.

--- Medico di Direzione Sanitaria INFO

---

Centralino

(5)

STATO E LIVELLI DI ALLARME - PRESIDIO OSPEDALIERO

 Corrisponde allo stato di operatività di tutte le componenti ospedaliere.

 Determina lo stato di attivazione delle risorse aggiuntive rispetto a quelle ordinarie.

STATO BASE

è il normale livello di funzionamento dell’Ospedale ; sono attivate le risorse ordinarie e si utilizzano le normali procedure di gestione.

STATO DI ATTENZIONE

Il livello viene attivato quando sono in corso situazioni di rischio prevedibili, manifestazioni con notevole affluenza di pubblico da parte degli Enti preposti .

E’ attivato in seno all’ospedale un dispositivo di assistenza, dimensionato sulla base delle esigenze ed in adesione a quanto previsto da specifici piani di intervento.

STATO DI PRE ALLARME

Viene attivato dagli Enti preposti, in considerazione dello scenario previsto, della probabilità di accadimento dei fenomeni, della distanza temporale dell’effettivo verificarsi, della previsione e della capacità della risposta complessive del Sistema di Protezione Civile.

Le risorse aggiuntive vengono messe in preallarme, in modo che possano essere pronte a essere attive entro 60 minuti dall’eventuale allarme.

STATO DI ALLARME

Viene attivato quando è presente una situazione di maxiemergenza. Il dispositivo di risposta ed attivazione dell’ospedale viene dimensionato sulla base del possibile numero di pazienti che potrebbe essere inviato dall’Ente preposto alla gestione della maxiemergenza extra-ospedaliera, in particolare entro i primi 30/45 minuti .

L’Azienda Ospedaliera quale DEA di II livello viene interessata prioritariamente per pz Critici.

LIVELLI DI ATTIVAZIONE DELL’OSPEDALE IN CASO DI ALLARME

Livello

VITTIME IN ARRIVO

(Compresi i pazienti presenti non evacuabili in Pronto Soccorso)

Codice Rossi

1 15 - 20 di cui: 4 2 21 - 30 di cui: 5-10 3 > 30 di cui: > 10

COMPITI CHI

Livello di Allarme Ospedale

Il Team Leader P.S. medico (COORD.) sulla base delle notizie pervenute dall’ Ente preposto, sentito il medico di turno della Direzione Sanitaria (INFO), attiva tramite Centralino Aziendale, il livello di Allarme a tutto l’Ospedale:

Team Leader P.S. medico

COORD.

--- Medico di Direzione Sanitaria

INFO --- Centralino Capacità recettiva del Pronto Soccorso di codici R,G,V e Sale Operatorie DEA nelle prime tre ore

PRIMA ORA SECONDA ORA TERZA ORA

Presidio Ospedaliero R G V SO Tot. R G V SO Tot. R G V SO Tot.

San Camillo – Forlanini DEA II livello

4 6 10 3 23 4 6 10 3 23 4 6 10 3 23

(6)

SCHEDA RACCOLTA DATI ALLARME MAXIEMERGENZA

L’Ente preposto alla gestione della maxiemergenza extra-ospedaliera, in caso di situazione di Allarme comunica con il TEAM LEADER MEDICO (COORD.) del Pronto Soccorso.

COMPILAZIONE A CURA DEL TEAM LEADER DEL PRONTO SOCCORSO MEDICO

Data_______/_______/_______/ ora inizio allarme :_____/______/

Ente, Nome e Cognome dell’operatore che effettua la chiamata al Pronto Soccorso:

ENTE: ____________________ Nome e Cognome________________________________________

Scheda Raccolta dati Allarme – Comunicazioni da Ente

Tipologia dell’Evento

Località dell’Evento

Stima numero persone coinvolte

N° persone da inviare presso Pronto Soccorso San Camillo

Gravità delle persone in arrivo

 Patologie Traumatiche No Traumi

 ___________________________________________

 ___________________________________________

 ___________________________________________

Stima tempi di arrivo in Ospedale / Pronto Soccorso

Attivazione Livello di allarme Ospedale (da definire in base al numero e alla gravità delle persone in arrivo presso il Pronto Soccorso). Livello 1-2-3

 PRE ALLARME (comunicazione formale Ente preposto)

 1 (15/20 Vittime di cui 4 ROSSI)

 2 (21/30 Vittime di cui 5-10 ROSSI)

 3 (>30 Vittime di cui > 10 ROSSI) SINOTTICO FINALE EVENTO – DA COMPILARE AL CESSATO ALLARME

N° Pz arrivati: ___________ Data_____/______/_______/ ora cessato allarme:______/_______/

Numero persone arrivate per codice colore di priorità in Pronto Soccorso:

Codice MAF Priorità Numero totale

ROSSO 1

GIALLO 2

VERDE 3

NERO 4

Firme

TEAM LEADER medico Pronto Soccorso (COORD.) Medico di Direzione Sanitario di turno (INFO)

(7)

PIANO DELLE COMUNICAZIONI E RESPONSABILITA’

Alla definizione dello stato di allarme (maxiemergenza in atto), sono individuate per ogni posizione funzionale le rispettive posizioni operative, secondo il seguente schema:

CRONOPROGRAMMA INTERVENTI

TEMPI 0-30'

FORMAZIONE TEAM OPERATIVO PEIMAF PRONTO SOCCORSO 1) Team Leader medico P.S.* (che lo coordina)

2) Infermiere esperto di P.S.

3) Infermiere esperto di P.S.

4) Rianimatore P.S./Rianimatore Shock e Trauma 5) Medico di Direzione Sanitaria di turno

6) Coordinatore Dipartimento Professioni di turno

Medico Coord. Disaster Manager PS Infermiere Disaster Manager PS Infermiere Disaster Manager Triage

Rianimatore Disaster Manager Rossi/Gialli Medico Disaster Manager INFO

Coordinatore Disaster Manager DIPRO

*In caso di impossibilità nel contattare telefonicamente e in attesa del suo arrivo in Ospedale del medico di Direzione Sanitaria, il Team Leader medico P.S. assume le decisioni.

SUCCESSIVAMENTE, in supporto al Team operativo, INTERVIENE L'UNITA' DI CRISI

TEMPI >30'

UNITA’ DI CRISI Direttore Generale

Direttore Sanitario Aziendale (che la coordina) Direttore Amministrativo

Direttore Ufficio Tecnico

Direttore Dipartimento Emergenza Accettazione e Area Clinica Dirigente del Servizio di Sicurezza dei Luoghi di lavoro e dei lavoratori Direttore Dipartimento Professioni

P.O. Procedure ed esercitazioni per le emergenze

In caso di attivazione di una maxiemergenza esterna e/o interna, a seconda delle necessità, vengono attivate e coinvolte nelle decisioni dell’Unità di Crisi, le seguenti professionalità:

Direttori di Dipartimento Direttore Economato, Gestione Contratti e Logistica;

Direttore UOC Medicina d'Urgenza, P.S.-Osserv.

Breve;

Responsabile Ditta Vigilanza;

Responsabile medico Pronto Soccorso; Direttore Acquisizione Beni e Servizi;

Team leader medico PS Governo Clinico ed

organizzativo delle maxiemergenze e sovraffollamento del PS;

Direttore dellla UOSD Qualità, Certificazione e Sicurezza delle Cure - Risk Management;

PO DIPRO Dipartimento di Emergenza Accettazione; Direttore Anestesia e Rimanimazione;

PO DIPRO Governo dei processi assistenziali in P.S.Adulti;

Direttore Shock e Trauma;

Referente Infermiere PEIMAF Pronto Soccorso; Direttore Diagnostica per immagini – Urgenza Emergenza;

Responsabile medico gestione Blocchi Operatori Responsabile Ingegneria Clinica;

PO DIPRO Governo dei processi assistenziali BOE Responsabile medico trasfusionista Area SIMT;

Responsabile medico Igiene e Tecnica Ospedaliera; Coordinatore SIMT;

Direttore Struttura Organizzazione Sanitaria e Reti; Responsabile medico Patologia Clinica;

Direttore Farmacia; Referente Servizio di Psicologia;

Responsabile URP;

N.B. L'Unità di crisi, rappresenta il nucleo direzionale e decisionale durante le fasi operative.

I componenti dell’UdC (allertati tramite cellulari aziendali da parte del Centralino Aziendale) devono recarsi automaticamente, una volta convocati, presso la sede dell’ UdC.

La sede dell’unità di Crisi (UdC) è identificata presso l’aula riunione della Direzione Sanitaria, Padiglione

Busi piano terra (lato Circ.ne Gianicolense) e/o altro luogo individuato dal Direttore Sanitario, a seconda delle

esigenze emergenziali.

(8)

Comunicazione Stato di ALLLARME

Il centralino aziendale, ricevuta la conferma dal medico team leader medico di PS, attiva:

L’Unità di Crisi Aziendale;

Il Piano delle chiamate a cascata (c.d. Flow-chart UU.OO.);

Obiettivo della comunicazione di allarme è che tutte le UU.OO. ed articolazioni aziendali siano informate in 15-20 minuti rendendo possibile effettuare le procedure operative nei successivi 15- 20 minuti (Chiamate a cascata e Piano di mobilità del personale);

Contenuto della telefonata:

questa non è una esercitazione, è in atto una maxiemergenza di livello 1 (o 2, o 3), eseguire il protocollo corrispondente, non usare il telefono se non per assoluta urgenza.

E’ necessario che i singoli coordinatori (preposti) abbiano a disposizione l’elenco del personale con i relativi recapiti telefonici, in base ad un criterio di vicinanza al Presidio Ospedaliero.

Comunicazione in caso di Black Out

 Le comunicazioni saranno garantite con l’impiego del personale ausiliario, O.T.A. e OSS., personale delle pulizie presente in servizio, Servizio di Vigilanza, squadra antincendio e tutto il personale non necessario all’evacuazione del P.S..

In caso di Black Out delle linee telefoniche, utilizzare i cellulari aziendali, è possibile scaricare i numeri dei cellulari aziendali, dal sito web aziendale http://www.scamilloforlanini.rm.it/html/ alla voce: accesso pagine intranet – telefonia aziendale mobile – elenco telefoni aziendali .

IL PERSONALE TUTTO È

COMANDATO IN SERVIZIO FINO A NUOVA DISPOSIZIONE

DAL II E III LIVELLO È PREVISTA

L’ANTICIPAZIONE DEI TURNI DI SERVIZIO SUCCESSIVI

Sarà cura delle ditte affidatarie del servizio di pulizie e del servizio di ristorazione, garantire il normale svolgimento delle attività stante l'attivazione della maxiemergenza,

anche attraverso modalità di mobilitazione del personale presente.

(9)

SCHEDE OPERATIVE “ COMPITI - STRUMENTI - RESPONSABILITA’ ” 1.Medico Disaster Manager Coordinatore

(Team Leader MEDICO d’Urgenza in turno al P.S.) ATTIVATORE PEIMAF

TEMPI FUNZIONI

COMPITI COME VERIFICA

T0

Riceve

l’allarme 1. Valuta l’evento

Compila la scheda raccolta dati allarme, in collaborazione con il medico di direzione sanitaria di guardia (pag. 6).

Attendibilità, località, - n° persone coinvolte, - n° pazienti accertati, - tempi di arrivo previsti T1

►30m

Coordina rapporti Ente

preposto – Ospedale

2. Aggiorna il quadro degli eventi

Tiene contatti continui con Ente preposto ARES 118 fino all’arrivo del Medico DS ( INFO)

Unità maxiemergenze 118:

Tel. 06 53082710/2711/2701 Fax 06 5371400 – 06 5344175

N° pazienti inviati, condizioni, tempi di arrivo.

►30m

Coordina rapporti PS–Ospedale

3. Sentito il Medico di turno della Direzione Sanitaria,

DECIDE lo stato di

 PRE-ALLARME

 ALLARME ed il LIVELLO (1-2-3) di

attivazione e risposta dell’Ospedale alla

maxiemergenza.

Designa Infermiere Disaster manager PS per Chiamata a cascata DEA e redistribuzione areee PS.

Telefona al Centralino e comunica il livello di allarme e l’attivazione delle chiamate a cascata, mobilità personale e allertamento unita' di crisi aziendale.

PRE-ALLARME:

Fenomeni precursori ALLARME:

Evento in atto

 LIVELLO 1

 LIVELLO 2

 LIVELLO 3

►30m

Gestisce ed evacua il P.S.

in collaborazione con il Direttore UOC Medicina d'Urgenza, P.S.-Osserv.

Breve

4. Forma e coordina il Team Operativo PEIMAF PS.

5. Organizza l’evacuazione, dei pazienti a bassa priorità in attesa presso il Pronto Soccorso;

6. Gestisce la re- distribuzione delle aree del Pronto Soccorso in collaborazione con il personale sanitario di PS;

7. Collabora con l’infermiere triage al FAST triage.

Riunione operativa con:

 Infermiere Disaster manager PS;

 Infermiere Disaster manager Triage;

 Rianimatore Disaster manager R/G;

Medico DS di turno;

 Coordinatore DIPRO di turno.

Individua il medico PS per gestire eventuali dimissioni e/o trasferimento dei pazienti presenti in PS;

Definisce le aree assistenziali per i pazienti presenti in PS che non possono essere dimessi e/o trasferiti.

Partecipa in forma attiva al Fast Triage.

Identificazione, attivazione e consegna schede operative maxiemergenza.

Attivazione delle procedure di dimissione e/o trasferimento.

Verifica l’avvenuta re- distribuzione aree Pronto Soccorso.

Supervisiona l’area Fast triage

T2

30m► Coordina le attività diagnostiche e

terapeutiche

8. Valuta le condizioni cliniche dei pazienti MAF e le condizioni operative delle varie Aree, ricercando eventuali criticità.

Gestisce la scheda sinottica dei Pazienti nelle varie aree e la scheda clinica pazienti MAF .

Coordina e fornisce soluzioni alle eventuali criticità rilevate.

Vigila sul corretto aggiornamento della scheda sinottica con valutazioni delle gravità

Fornisce informazioni

all'Unità di Crisi aziendale

9. Espone all’UdC lo stato delle attività operative e le eventuali criticità non risolte in PS in collaborazione con il Direttore UOC Medicina d'Urgenza, P.S.-Osserv.

Breve e il Medico di DS (INFO);

Definisce i problemi operativi

e collabora alle soluzioni con colloquio diretto L’UdC è informata delle eventuali criticità non

risolte.

Da’ il cessato allarme in collaborazione

con il Medico Disaster manager INFO

10. Attiva, tramite il Centralino aziendale, le chiamate a cascata per

“Cessato Allarme”

Telefona al Centralino Aziendale per attivare le chiamate a cascata per “Cessato Allarme”

Verifica l’avvenute comunicazione da parte del Centralino Aziendale

(10)

2.Rianimatore Disaster Manager ROSSI - GIALLI (Rianimatore PS – Rianimatore Shock e Trauma)

TEMPI Rianimatori COMPITI

T0 ROSSI MAF

 Chiama il Centro Rianimazione, invitando i rianimatori presenti a scendere immediatamente in PS (maxiemergenza in atto).

T1

►30m

ROSSI MAF  Evacuano per quanto possibile le aree Emergenza, ricoverando presso le strutture aziendali i pazienti presenti.

 Ricordano le linee guida ai Collaboratori Medici ed Infermieri che dirigeranno durante la maxiemergenza.

GIALLI MAF

T2 30m►

ROSSI MAF

 Coordina i Medici ed Infermieri presenti in Area codici ROSSI ed assegna i singoli Pazienti;

 Effettua il trattamento diagnostico-terapeutico;

 Definisce le priorità interventistiche, previo parere dei medici specialisti presenti di PS.

GIALLI MAF

 Gestisce l’Emergenza 2-3 (Area codici GIALLI)

 Assegna i singoli Pazienti e definisce le priorità interventistiche in

collaborazione con gli specialisti medici di PS.

(11)

3.Medico Disaster Manager INFO/LOGISTICA ( Medico di Direzione Sanitaria in turno )

Tempi FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA

T0

Si attiva dopo chiamata del Team leader

medico PS

1.Raccoglie informazioni e valuta l’evento;

2. Giunge in Ospedale nel più breve tempo possibile.

Riceve comunicazione dal Team leader del PS

Subentra al team leader medico PS nella tenuta dei contatti con ARES 118 e/o altro ente, non

appena giunto in Ospedale

Viene sentito dal Team leader medico PS, prima che questi dichiari lo stato di allarme e decida il livello di attivazione e risposta dell’Ospedale alla maxiemergenza (1-2-3).

T1

►30m

Gestisce i rapporti

con Ente Preposto 3.Aggiornare il quadro degli eventi, tramire la scheda raccolta dati MAF

Attendibilità, località, n° persone coinvolte, n° pazienti accertati, tempi di arrivo previsti N° pazienti inviati, condizioni, tempi di arrivo

Tiene i rapporti con Prefettura, Protezione Civile

ed altri Enti

Collaborazione con il Team leader medico PS

Responsabile del PIANO delle COMUNICAZIONI

4.Valuta che i membri del Team Operativo PEIMAF siano stati tutti avvisati e presenti presso il Pronto Soccorso.

5.Tiene nota delle risorse umane attivate e

disponibili

Spunta la check-list del Team:

 Infermiere Disaster manager PS

 Infermiere Disaster manager Triage

 Rianimatore Disaster manager Rossi/Gialli

 Medico INFO

 Coordinatore DIPRO

Controlla che il Centralino abbiano svolto il proprio compito: comunicazione del livello di allarme,attivazione delle chiamate a cascata,

mobilità personale e allertamento Unità di Crisi.

T2 30m►

Partecipa al Team Operativo

6.Verifica lo stato delle attività operative e le eventuali criticità non risolte

Definisce i problemi operativi e collabora alle soluzioni

Controllo diretto dell’attendibilità in collaborazione con il Team

leader medico PS.

Controlla le Aree assistenziali MAF

7.Vigila sulla congruità delle Aree in rapporto al numero di Pazienti da assistere

Verifica l’effettiva evacuazione dal P.S. dei Parenti e dei Pazienti

non-MAF

Informazioni

8.Gestisce le informazioni cliniche, insieme al Team leader medico PS

Firma la scheda raccolta dati allarme 118

(pag. 6)

T2 30m►

Identifica e monitorizza la capacità recettiva

dell’ Ospedale

9.Verifica la dotazione delle apparecchiature per le necessità dei pazienti critici

Rileva e risolve le eventuali criticità

10.Verifica la dotazione del personale presente e/o da attivare Rileva e risolve le eventuali criticità

11.Verifica la procedura “Gestione posti letto” e l’effettiva disponibilità di posti letto e delle risorse umane in collaborazione con il Bed Management.

Rileva e risolve le eventuali criticità

12.Attiva CAMERE OPERATORIE o Sezioni Diagnostiche Rileva disponibilità per Posti letto in sovrannumero

T2 30m►

Da’ il cessato allarme in collaborazione con il

Team leader medco PS

13,Telefona al Centralino Aziendale per attivare le chiamate a cascata per “Cessato Allarme”

Verifica l’avvenute comunicazione da parte del

Centralino Aziendale

(12)

4.Infermiere Disaster Manager PS (Infermiere esperto di P.S. in turno)

Tempi FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA

T0

Riceve notizia dell’allarme dal

Team leader medico PS

1. Ricevuta disposizione dal Team leader medico PS, trasmette l’allarme a tutta l’area DEA e al Bed Management.

Chiamata a cascata DEA (in allegato)

Chiamata al Bed Management

Dà comunicazione al Medico Disaster manager Coordinatore dell’avvenuta trasmissione dell’allarme.

T1

►30m

Attiva il Fast Triage

2. Propone al Team leader medico PS quale tra gli Infermieri esperti presenti designare come Infermiere Disaster Manager TRIAGE.

3. Attiva la consegna dei carrelli MAF, KIT ATRIO e KIT PAZIENTI e delle pettorine identificative MAF.

Per designazione diretta davanti agli Infermieri riuniti.

Dà disposizioni al personale presente di andare a prendere i carelli MAF ed i relativi KIT ATRIO E PAZIENTI

 Verifica

periodicamente le postazione TRIAGE ed assegna eventualmente altro personale

 Vigila sulla giusta allocazione dei Pazienti nelle aree

Re-distribuisce le aree del PS

4. Predispone le aree del PS all’accoglienza del Massiccio Afflusso di Feriti.

Dà disposizione al personale incaricato di variare con l’apposita cartellonistica l’utilizzo degli spazi:

 FAST Triage

 Emergenza 1,2,3

 Area Verdi (Sala attesa accoglienza).

Verifica i percorsi.

Assicura efficienza comunicazioni

5. Definisce il corretto utilizzo

delle comunicazioni interne Controllo diretto Controllo efficienza comunicazioni Controlla

evacuazione Area attesa

Parenti

6. Evacua Area Sala Attesa

Direttamente e a mezzo del personale incaricato (servizio di vigilanza)

Controllo Area Attesa

T2 30m►

Coordina il Personale Non Medico

7.Definisce il carico di lavoro delle postazioni

Assegna il Personale Sposta il Personale Non- Medico secondo le necessità

Vigila e controlla la sicurezza degli

Operatori

8.Vigila sulla sicurezza di TUTTI gli Operatori

Ispeziona le postazioni ed i singoli Operatori

Verifica l’uso dei dispositivi individuali di protezione e la messa in sicurezza dei taglienti.

Supervisione del RSPP

(13)

5.Infermiere Disaster Manager Triage ( Infermiere esperto di P.S. in turno)

Tempi FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA

T0

Viene designato dal Team leader

medico PS

1.Individua gli Infermieri che con lui collaboreranno e ricorda ad essi le procedure da seguire

Procedura

“Accettazione ed Identificazione e pazienti MAF”

Tutti gli operatori identificati conoscono la procedura

T1

►30m

Attiva l’uso del KIT ATRIO e KIT

PAZIENTE.

2.Distribuire KIT ATRIO E KIT PAZIENTI.

Dispone il materiale pronto all’uso

Verifica l’integrità e la completezza dei

KIT ATRIO e KIT PAZIENTI

Attiva la procedura di accettazione ed

identificazione pazienti MAF

3.Utilizza correttamente la numerazione di

identificazione e il cellulare aziendale per i pazienti MAF.

3.1.Custodisce e

consegna, su richiesta, della Direzione Sanitaria e/o Organi di polizia, gli effetti personali e foto identificative dei pazienti MAF.

Curando la corretta associazione di immagine Paziente e numero

Tutti i pazienti MAF sono stati correttamente identificati

T2 30m►

Provvede all’esecuzione del

Fast Triage

4.Eseguire il Fast Triage direttamente e/o con l’ausilio di Infermieri scelti o destinati all’Area

Eseguire schede FAST per tutti i pazienti e controlla materiale

Tutti i Pazienti che accedono al PS, sia MAF che comuni sono stati sottoposti a triage.

Avvia i Pazienti che hanno eseguito Triage

alle Aree assistenziali

5.Cura il trasporto dei pazienti

Evidenziazione verbale e da scheda del codice colore assegnato

Vigila e controlla la giusta allocazione dei Pazienti nelle varie Aree di destinazione

Vigila e controlla la sicurezza degli

Operatori

6.Vigila la sicurezza dell’area assegnata e la protezione del personale di assistenza

Ispeziona la

postazione ed i singoli Operatori

Verifica l’uso dei dispositivi

individuali di protezione e la

messa in sicurezza dei taglienti

Supervisione del RSPP.

(14)

6.Coordinatore Disaster Manager DIPRO (Dipartimento Professioni in turno )

Tempi FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA

T0 Si attiva dopo chiamata

1.Giunge in Ospedale nel più breve tempo possibile e partecipa al Team Operativo Pronto Soccorso

Collabora con il Disaster manager

COORD.

e il Disaster manager INF.

PRONTO SOCCORSO

Controlla che il personale DIPRO Pronto Soccorso ha assunto il ruolo e ha attivato le procedure Presenza in PS del:

Disaster manager P.S INF.

Disaster manager Triage INF.

T1

►30 m

Gestisce tutto il Personale Infermieristico, DEA e non-DEA

2. Definisce l’utilizzo del personale DIPRO in base alle criticità sopragiunte.

Basi presenza personale DIPRO

Chiamata telefonica al Centralino per conferma attivazione

Chiamate a cascata e Piano Mobilità del personale e si attiva per le UU.OO. particolarmente critiche

Controllo dell’avvenuta Chiamata a cascata DEA Apertura ed invio

personale inf. presso reparto MAF (DAY SURGERY PAD.NE

PUDDU 5 piano)

3.Contatta il Servizio di Vigilanza per apertura reparto MAF

Comunica con il Servizio di Vigilanza informa Disaster manager

COORD. e INFO

Controlla che il personale inf. e il Servizio di Vigilanza è giunto presso il reparto MAF (come da piano di mobilità)

Coordina attività assitenziali tra DEA

ed il resto dell’Ospedale

4.Rilevare le criticità organizzative

Comunica con Disaster manager Pronto Soccorso e Disaster manager

INFO

Rileva e risolve le eventuali criticità

T2 30m

Gestisce i trasporti Pazienti MAF e non MAF, in collaborazione

con il Dirigente dello SLOT

5.Attiva SLOT Telefona allo

SLOT

Vigila sui tempi di trasporto e risolve le eventuali criticità

Gestisce trasporto cose e persone, in collaborazione con il Dirigente dello SLOT.

6.Attiva SLOT Telefona allo

SLOT

Vigila sui tempi di trasporto

e risolve le eventuali criticità

(15)

ISTRUZIONE OPERATIVA PER LA PRESA IN CARICO

ED IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI MAF IN PS

In Pronto Soccorso, la presa in carico dei pazienti MAF (Massiccio Affluso Feriti), prevede tre fasi:

1. IDENTIFICAZIONE ANAGRAFICA E NUMERICA DEL PAZIENTE MAF

All’arrivo dei pazienti MAF, l’INFERMIERE DISASTER MANAGER TRIAGE designato, prima di far accedere il paziente nell’area triage, deve:

 assegnare ad ogni paziente MAF una “busta kit paziente” prenumersata;

 posizionare al collo del paziente il laccetto di colore bianco con numero identificativo, che si trova nella busta assegnata precedentemente;

 fotografare il volto del paziente insieme al numero identificativo corrispondente.

2. VALUTAZIONE FAST TRIAGE (First assessment and Sequential Triage), metodo di triage applicabile nel contesto ospedaliero, che ci permette di:

 eseguire una rapida valutazione sequenziale dei parametri vitali del paziente;

 identificare la priorità di trattamento attraverso l’attribuzione di un codice colore;

 Stabilre i percorsi diagnostico-terapeutici.

3. IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE MAF IN RELAZIONE AL CODICE COLORE DI PRIORITA’ ASSEGNATO ED INVIO ALLE AREE ASSISTENZIALI

Eseguire in ordine, le seguenti azioni:

1. Applicare al polso del paziente il braccialetto colorato corrispondente al codice colore attribuito, con su scritto lo stesso numero identificativo precedentemente assegnato;

2. Applicare nastro adesivo colorato corrispondente al codice colore sulla barella o carrozzina;

3. Scrivere sul nastro adesivo il numero identificativo corrispondente;

4. Pèosizionare vestiario e alri effeti personali, nel sacco prenumerato presente nella busta Kit paziente;

5. Controllare la corretta compilazione della scheda triage e che tutta la documentazione contenuta nella busta precedentemente assegnata segua il paziente:

- Scheda fast triage;

- Scheda clinico-assistenziale;

- Modulo richiesta per esami radiologici;

- Modulo richiesta per esami ematici;

- Modulo richiesta sangue urgentissimo senza prove di compatibilità (modulo di colore giallo), richiesta sangue urgente con prove di compatibilità (modulo rosa), richiesta plasma/piastrine (modulo bianco);

6. Avviare il paziente all’area assistenziale assegnata.

(16)

ISTRUZIONE OPERATIVA PER L’IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI MAF

Infermiere Disaster Manager TRIAGE (Inf. esperto designato dal Medico Disaster Manager

Coordinatore in collaborazione con l’Inf. Disaster Manager PS)

Infermiere Triage MAF (Infermiere di supporto designato dall’ Inf. Disaster Manager TRIAGE)

AZIONI AZIONI

1. Assegna BUSTA KIT PAZIENTE

prenumerata all’entrata del paziente in PS;

2. Posiziona al collo del paziente il laccetto bianco con numero identificativo, contenuto nella busta Kit paziente corrispondente;

3. Fotografa il volto del paziente insiee al

numero identificativo per il riconoscimento del paziente;

4. Consegna su disposizione della Direzione Sanitaria i sacchi degli effetti personali e le fotografie digitali.

1. Redige la scheda “Accettazione e triage”;

2. Registra i dati dei pazienti sul “LIBRO MAF”;

3. Esegue FAST TRIAGE;

4. Applica al polso del paziente bracialetto colorato prenumerato corrispondente al codice colore attribuito e al numero identificativo;

5. Applica nastro colorato adesivo corrispondente al codice colore sulla barella o sulla carrozzina, scrive su di esso il numero identificativo

corrispondente;

6. Posiziona vestiario ed altri effetti personali, nell’apposito sacco prenumerato;

7. Avvia il paziente che ha eseguito triage, con la relativa documentazione, all’area assistenziale di competenza.

INFERMIERI ASSEGNATI ALL’ ASSISTENZA DEI PAZIENTI MAF ATTENZIONE

Durante l’assistenza del paziente fare particolare attenzione a riporre tutti gli indumenti, anche quelli

danneggiati, e gli effetti personali di altro genere nel sacco effetti personali con lo stesso numero

identificativo, chiuderlo con una fascetta e riporlo nella stanza colloquio del Pronto Soccorso.

(17)

TRIAGE INTRAOSPEDALIERO

Ogni paziente che accede al Pronto Soccorso necessità di una rivalutazione anche se già in possesso di un codice colore derivante dalla valutazione extraospedaliera.

La valutazione, effettuata durante l’attivazione del piano PEIMAF, è differente rispetto al triage ospedaliero ordinario e prevede la compilazione di una scheda triage dedicata MAF.

Si è scelto di utilizzare una scheda cartacea per ogni paziente MAF, rispetto a metodiche informatizzate, per eventuali blocchi informatici o assenza di rete derivanti da una maxiemergenza in atto.

Ogni paziente MAF deve essere identificato correttamente, registrato con un numero identificativo progressivo, assegnato il codice colore di priorità, inviato all’area di competenza e gli va posizionato un braccialetto colorato corrispondente al codice colore attribuito (vedi istruzione operativa pag. 16).

Nel piano PEIMAF dell’A.O. San Camillo, sono identificate le aree triage utilizzate durante una maxiemergenza con l’attivazione di tre postazioni di triage MAF più una postazione di triage ordinario.

L’esecuzione del triage MAF avviene in un ambiente spazioso, facilmente accessibile ai mezzi di soccorso, prossimo alle aree di stabilizzazione e trattamento e consente il transito delle barelle in un flusso unidirezionale per evitare incroci pericolosi.

IL TRIAGE FAST

Il metodo di triage intraospedaliero utilizzato in caso di attivazione del Piano PEIMAF all’interno dell’A.O.

San Camillo è il FAST triage.

FAST è l’acronimo di First Assessment and Sequential Triage (prima valutazione e categorizzazione sequenziale). In questo protocollo operativo si esegue una reale “prima valutazione” dei parametri vitali del paziente, che vengono rilevati in una precisa successione temporale.

Il protocollo utilizza la valutazione sequenziale delle funzioni vitali della vittima, sulla base dell’acronimo

“ABCDE” ( metodo ATLS-Advanced Trauma Life Support).

La sequenza, ampliamente utilizzata per la valutazione ed il trattamento dei pazienti politraumatizzati, permette di classificare i pazienti per categorie di priorità di trattamento (codificate da colori), al fine di diversificare i percorsi di diagnosi e trattamento, in base alle lesioni potenzialmente più pericolose con rischio evolutivo.

VALUTAZIONE SEQUENZIALE ABCDE:

 A: indica Airways, e si realizza constatando la pervietà delle vie aeree, cercando di ripristinarla se manca, rispettando sempre l’allineamento del rachide cervicale;

 B: significa Breathing e si valuta controllando l’attività respiratoria;

 C: indica Circulation, fase in cui si ricerca l’attività circolatoria e l’eventuale presenza di emorragie esterne incontrollabili;

 D: indica Disability, e si espleta esaminando il quadro neurologico del paziente.

 E: significa Exposure, cioè si spoglia il paziente e dopo aver escluso lesioni vitali si provvede alla

(18)

protezione termica dello stesso per evitare l’ipotermia.

CODICI COLORE DI PRIORITA’

Codice colore

Priorità Descrizione

ROSSO 1

Contempla quelle vittime che presentano funzioni vitali compromesse da lesioni che li mettono immediatamente a rischio di vita ma che possono essere trattate con successo se si interviene nell’ordine di pochi minuti.

GIALLO 2

Considera tutti quei feriti con funzioni vitali alterate da lesioni potenzialmente pericolose ma che non mettono a rischio la vita del paziente nell’immediato.

VERDE 3

Riguarda tutti quei pazienti con funzioni vitali normali e con lesioni non gravi che possono avere un trattamento dilazionabile nel tempo.

NERO 4 Paziente deceduto (il codice colore in questione è attribuito dal medico che constata il decesso della vittima).

ESAME OBIETTIVO

La successione temporale nell’esame obiettivo e delle funzioni vitali analizzate prevede la valutazione di sette scalini o steps:

STEPS VALUTAZIONE FAST

1 Pervietà delle Vie Aeree

2

Ventilazione ridotta monolaterale

Frequenza respiratoria

Enfisema sottocutaneo

3 Ossimetria periferica (SO2)

4 Frequenza cardiaca

5 Pressione arteriosa sistolica

6 Emorragia incontrollata

7 Stato neurologico AVPU (Alert – Vocal – Pain - Unresponsive) .

A - vigile e parla, V - occhi chiusi ma risponde agli stimoli, P - risposta solo al

dolore, U - incosciente), più segni di lato.

(19)

Successivamente all’esame obiettivo e la valutazione dei parametri vitali; si passa a valutare per ogni step la gravità delle alterazioni dei parametri vitali per attribuire il codice colore secondo una sequenzialità ben precisa e schematizzata.

Questi diversi livelli di gravità sono indicati come parametri di criticità e vengono suddivisi in tre sottoclassi: parametri non critici, subcritici e critici e analizzati per ognuno dei sette steps.

 I parametri non Critici (codice verde) indicano la presenza di parametri vitali alterati ma tali da non comportare morte o danni cerebrali irreversibili in un breve lasso di tempo: Tachipnea >25 atti/min, Tachicardia >130 bpm, AVPU: A ;

 I parametri Sub critici (codice giallo) indicano quei segni che possono comportare per il paziente il rischio di morte o di danno cerebrale irreversibile: Moderata ipossia SpO2 90-94%, Ipotensione

<100mmHg, AVPU: V, senza segni di lato;

 I parametri Critici (codice rosso) includono infine quei segni che possono rapidamente portare il paziente a morteo a danno cerebrale irreversibile: Vie Aeree non pervie, Bradipnea <9 atti/min, Severa ipossia SpO2 <90%, Emorragia incontrollata, AVPU: P; U; V con segni di lato.

Infine, si attribuisce per ogni step il codice colore, valutando i parametri di criticità.

PARAMETRI NON CRITICI

CODICE VERDE

- PERVIETA’ VIE AEREE;

- TACHIPNEA (F.R. > 25);

- TACHICARDIA (F.C. > 130);

- ASSENZA DI EMORRAGIE INCONTROLLABILI;

- AVPU - A (vigile e parla).

Nessuna alterazione: VERDE.

Le alterazioni non critiche non determinano mai il codice ROSSO.

PARAMETRI SUB CRITICI

CODICE GIALLO

- VENTILAZIONE RIDOTTA MONOLATERALE, ENFISEMA SOTTOCUTANEO

- IPOSSIA MODERATA - SpO2 90-94%

- IPOTENSIONE (PAS < 100)

- AVPU – V (occhi chiusi ma risponde agli stimoli), senza segni di lato.

1° alterazione sub-critica: GIALLO, associata ad un’eventuale 2°alterazione sub-critica: ROSSO.

PARAMETRI CRITICI

CODICE ROSSO

- NO PERVIETA’ VIE AEREE;

- BRADIPNEA (FR < 9);

- IPOSSIA SEVERA (SpO2 < 90%);

- PAS < 80;

- PRESENZA EMORRAGIE INCONTROLLABILI;

- AVPU – P o U (risposta al dolore assente o incosciente)

1°alterazione critica: ROSSO

(20)

DOCUMENTAZIONE MASSICCIO AFFLUSSO FERITI PRONTO SOCCORSO

(21)
(22)

CHECK LIST CARRELLO KIT ATRIO

VOCE DOTAZIONE INVENTARIO LUOGO OK

DISPOSITIVI MEDICI E DPI: piano superiore carrello/magazzino

Buste kit DPI (buste singole contenenti):

camice monouso in tnt, copricapo con elastico, grembiule impermeabile monouso, copriscarpe antiscivolo, mascherina FFP2

SI SI

mascherine 3M/filtrante facciale FFP3 SI SI piano superiore carrello/magazzino

guanti monouso in NITRILE SI SI piano superiore carrello/magazzino

mascherine chirurgiche SI SI piano superiore carrello/magazzino

occhiali di protezione per rischio biologico SI SI cassetto DOCUMENTI DIPRO (in busta bianca) SI SI cassetto

Copia Piano operativo PEIMAF SI SI cassetto

CARTELLI RIDISTRIBUZIONE AREE VERDI MAF/ GIALLI-ROSSI MAF/

GIALLI NON MAF/ VERDI NON MAF

SI SI cassetto

CHECK LIST CARRELLO KIT ATRIO SI SI cassetto

MEGAFONO con batterie di riserva SI SI primo ripiano carrello/stanza C.I.

CLIP BOARD SI SI primo ripiano

CHECK LIST CARRELLO KIT ATRIO

VOCE DOTAZIONE INVENTARIO LUOGO OK

MODULISTICA DI RISERVA FALDONE 1:

primo ripiano carrello scheda raccolta dati allarme

(di cui10 copie nel faldone Peimaf acquario emerg. 1)

50 50 n. 40 nel faldone di riserva e n.10 nel faldone Peimaf in emergenza 1 scheda clinico assistenziale 100 50 ( 50 distribuite nelle buste kit Paz.) scheda accettazione triage 100 50 ( 50 distribuite nelle buste kit Paz.) scheda sinottica (di cui 10 copie nel libro

Maf)

50 50 (delle quali n.10 nel libro Maf) MODULISTICA DI RISERVA

FALDONE 2:

primo ripiano carrello

modulo richiesta analisi per MAF 100 50 n. 50 distribuite nelle buste Kit Paz.

modulo richiesta esami radiologici 100 50 n. 50 distribuite nelle buste Kit Paz.

modulo richiesta trasfusionale 100 50 n. 50 distribuite nelle buste Kit Paz.

PETTORINE IDENTIFICATIVE secondo ripiano carrello (fratini di

riserva) DM Coordinatore - Team leader Medico PS 4 4

DM INFO - Direzione Sanitaria 4 4

DM P.S. – Infermiere PS 4 4

DM Triage – Infermiere PS 4 4

DM Rossi – Rianimatore 4 4

DM Gialli - Rianimatore 4 4

DM DIPRO 4 4

Personale di supporto/accoglienza SI SI

LIBRI MAF (n.1 piano superiore carrello Kit Paz)

3 2 secondo ripiano (n. 2 di riserva)

(23)

CHECK LIST CARRELLO KIT PAZIENTE

VOCE DOTAZIONE INVENTARIO LUOGO OK

LIBRO MAF 3 1 ripiano superiore carrello

SCHEDA SINOTTICA (ultima pagina libro Maf)

10 10 ripiano superiore carrello

CHECK LIST CARRELLO KIT PAZ. SI SI cassetto

PENNE E PENNARELLI NERI di riserva SI SI cassetto PORTA BADGE con NUMERI da 1 a 100

da applicare al collo del paz. con il laccetto BIANCO per identificazione paziente MAF

160 100 di riserva da 1 a 10 buste

eserc.

da 1 a 50 b. kit paz.

cassetto (da 51 a 100)/(da 1 a 50)

primo ripiano secondo ripiano NASTRO ADESIVO COLORATO:

- verde n. 30 - rosso n. 10 - giallo n. 20

60

n. 1 di ogni colore

SI

cassetto

riserva magazzino

FOGLI IDENTIFICATIVI BARELLA SI 50 cassetto

LACCETTI DI COLORE BIANCO - N. 110 laccetti bianchi +

portabadge + num identificativo

110 50

10 50

di riserva primo ripiano n. 1 per ogni busta kit paz.

per esercitazione

n.1 per ogni nelle buste kit paz.

prenumeratada 1 a 50 CELLULARE PER FOTO DIGITALI SI SI primo ripiano/stanza C.I.

CHECK LIST CARRELLO KIT PAZIENTE

VOCE DOTAZIONE INVENTARIO LUOGO OK

BUSTE KIT PAZ. PER ESER. numerate da 1 a 10

contenuto busta kit paziente:

schede: clinico assistenziale, scheda acc.

triage,

rich. Analisi, es. radiologici, richiesta trasfusionale,

laccetto bianco e braccialetti cod colore rosso/giallo/verde con numero

identificativo (lo stesso num. per ogni laccetto/braccialetto), sacchetto effetti personali con num. ident., busta per prelievo ematico con num. identificativo

SI SI

Primo ripiano nelle buste kit paz.

BUSTE KIT PAZ. da 1 a 50 (già pronte per l’uso)

SI SI Secondo ripiano

BUSTE KIT PAZ. VUOTE da 51 a 100 SI SI Secondo ripiano

SACCHETTI EFFET. PERS. da 51 a 100 n. 110 n. 110 Secondo ripiano/buste kit paz.

DISPOSITIVI MEDICI: Laterali carrello

mascherine chirurgiche SI SI

camici monouso in tnt SI SI

copricapo con elastico SI SI

grembiuli impermeabili monouso SI SI

guanti monouso in NITRILE - colore blu SI SI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

INDIVIDUALE:

Laterali carrello mascherine 3M/ filtrante facciale

FFP3/FFP2/CHIRURGICHE

SI SI

copriscarpe antiscivolo SI SI

occhiali di protezione per rischio biologico SI SI Cassetto SMALTIMENTO RIFIUTI OSPEDALIERI:

contenitore per taglienti SI SI

Piano superiore carrello

(24)

PERCORSO MAF IN EPOCA COVID

DISTRIBUZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA AREE E PERSONALE PRONTO SOCCORSO ADULTI IN M.A.F.

ATTIVITA’ E DISTRIBUZIONE

ORDINARIA AREE PS

DISTRIBUZIONE ORDINARIA PERSONALE SANITARIO PER AREE

DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA

AREE PS IN MAXIEMERGENZA

ATTIVITA’ E DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA PERSONALE

SANITARIO (nei primi 20’ dall’attivazione del

PEIMAF)

ASSEGNAZIONE PERS. SANITARIO PIANO

MOBILITA’ IN MAF (> 20’ dall’attivazione

PEIMAF)

AREA GRIGIA

‘’EX SALA ATTESA PARENTI’’

(accoglie i pazienti codice 3-4-5 in attesa

di definizione del percorso in base ai sintomi e all’esito del

risultato del test antigenico)

1 Inf. Pre triage (inf. triage box 1 di supporto all’inf. di pre

triage)

1 Infermiere BOX 1 1 Infermiere BOX2 2 Pers. supporto

AREA MAXIEMERGENZA CODICI VERDI MAF

L’infermiere DM Triage designato su disposizione del DM

COORDINATORE Medico - identifica e da indicazioni al

trasferimento dei pazienti presenti nell’area grigia (ex sala attesa parenti) verso l’area grigia interna al PS, (sottolineando il non utilizzo per gli stessi della shock room grigia);

- attiva il presidio delle pulizie per la sanificazione dell’area grigia (ex sala attesa parenti);

- Dà indicazioni all’allestimento dell’area per accogliere i pazienti VERDI MAF.

ASSEGNARE

1 Infermiere DIPRO

PRETRIAGE (identifica il percorso del paziente in base ai sintomi e all’esito del

test antigenico)

AREA MAXIEMERGENZA

PER IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI MAF IN

ARRIVO AL PS

L’infermiere DM Triage designato attiva l’istruzione operativa di origine interna - “Presa in carico ed identificazione dei pazienti MAF in arrivo al PS”edinvia i pazienti NON MAF in arrivo al triage BOX 2 per il pre-triage.

-

AREA TRIAGE n. 2postazioni:

Triage 1- BOX 1 Triage 2- BOX 2 (attività ordinaria dei

5 codici triage)

AREA MAXIEMERGENZA

PER TRIAGE MAF Triage 1- BOX 1

Attivazione di n. 3 postazioni triage di cui n. 1 postazione triage NON MAF (BOX 2).

1 Inf. di supporto Triage MAF 1 inf. BOX 2 triage NON MAF 2 Personale di supporto

1 presidio pulizie e sanificazione

1 infermiere dall’emergenza su indicazione dell’infermiere DM PS attiva la 2° postazione di triage MAF

Un Medico PS e l’infermiere DM TRIAGE supervisiona area triage.

EMERGENZA 1 Area codici:

1 (Rosso) 2 (Arancione) 3 (Azzurro) 4 (Verdi)

(attività ordinaria dei codici 1-2-3-4)

2 Medici PS 1 Rianimatore 4 Infermieri PS 1 OSS 1 Per. supporto

AREA MAXIEMERGENZA

CODICI ROSSI/GIALLI MAF

Identificazione dei pazienti NON MAF Emergenza 1 che possono essere trasferiti in strutture aziendali, anche in soprannumero presso il corridoio pulito* ed allestimento di n° 4 postazioni codice ROSSO MAF.

1 DM COORD. MED.

1 DM ROSSI RIANIMATORE 1 DM PS Infermiere

1 Medico PS 1 Ortopedico PS 1 Chirurgo 3 Infermieri 1 Pers. Supporto

3 Infermiere DIPRO 1 Per. supporto DIPRO

UN OSS PS DALL’EMERGENZA 2 RAGGIUNGE IL CORRIDOIO

C.O. NO COVID

*CORRIDOIO

‘’PERCORSO C.O.

NO COVID’’

Corridoio pulito

CORRIDOIO EVACUAZIONE

PAZIENTI EMERGENZA 1

(NON MAF)

1 infermiere 1 OSS

Un infermiere assegnatoall’EMER.

2 e un OSS PS supervisiona tali pazienti fino all’arrivo dell’inf. del DIPRO.

1 Infermiere DIPRO (l’inf. PS all’arrivo dell’inf.

DIPRO si sposta in EMERG.1)

AREA EMERGENZA

2-3 (attività dedicate percorso febbre in

definizione infettivologica)

1 Infermieri PS 1 OSS

SOLO IN CASO DI NECESSITA’:

AREA PAZIENTI NON MAF NON TRASFERIBILI DA

EMERGENZA 1

Il DM Medico Coordinatore PS identifica e dispone il trasferimento dei pazienti NON MAFin strutture aziendali, anche in soprannumero.

Attivazione del presidio delle pulizie per la sanificazione dell’emergenza 2-3.

1 Infermiere PS + 1 OSS AREA

VESTIZIONE (ex box ortopedico)

Area pulita AREA VESTIZIONE MAF

AREA SVESTIZIONE MAF:

stanza ex COA

Sarà cura del personale di supporto del PS consegnare IL

Kit atrio e il Kit paziente

*raggiungere il corridoio indicato utilizzando l’uscita laterale dell’emergenza 1 (vedi planimetria percorso azzurro)

Percorso MAF(Massiccio Afflusso Feriti) IN EPOCA COVID e PERCORSO MAF COVID+

(25)

DOTAZIONE MINIMA IN AREE E/O SALE DI TRATTAMENTO MAF

 Utilizzare sedie, carrozzine, barelle e materassi per Area verde MAF;

 Ogni area e/o sala deve essere dotata di almeno un carrello d’emergenza completo di un (1) defibrillatore, kit intubazione, bombola di Ossigeno + presidi per flebo;

 Dotazione minima di una Postazione di rosso per MAF: PRESA DI OSSIGENO + ASPIRATORE + KIT PER INTUBAZIONE + VENTILATORE + MONITOR/DEFIBRILLATORE E POSSIBILITA’ DI ESEGUIRE LA PRIMA VALUTAZIONE/TRATTAMENTO SECONDO I DETTAMI ATLS (Rx torace e bacino, E-FAST).

 Usare paraventi per separare le aree e/o sale.

IL PERSONALE TUTTO È

COMANDATO IN SERVIZIO FINO A NUOVA DISPOSIZIONE DAL II E III LIVELLO È PREVISTA

L’ANTICIPAZIONE DEI TURNI DI SERVIZIO SUCCESSIVI

EVACUAZIONE AREE PRONTO SOCCORSO IN M.A.F.

CHI COSA FARE CAPACITA’

1 Medici PS 1 Rianimatore

3 Infermieri PS, (di cui 2 Inf. PS dedicati all’allestimento di 4 postazione codice ROSSOMAF 1 Per. supp.

EMERGENZA 1

Pazienti preesistenti (NON MAF)

- Identificazione dei pazienti NON MAF Emergenza 1 che possono essere trasferiti in strutture aziendali, anche in soprannumero*.

- Utilizzare per trasferimento il corridoio pulito(vedi planimetria

‘’percorso azzurro”);

- Dare indicazioni sulla pulizia e/o sanificazioni delle aree

Corridoio pulito

* Procedura “Gestione Posti letto evento MAF”

Capacità corridoio pulito*:15 pazienti Dotazione organica aree critche:

*vedi planimetria

1 Infermieri PS 1 OSS

AREE EMERGENZA2-3

Pazienti percorso febbre in definizioneinfettivologica

(PAZIENTI NON MAF) IN CASO DI NECESSITA’, su disposizione del medico DM Coordinatore, in collaborazione con il

DM INFO,

EVACUAZIONE AREE PER ACCOGLIENZA PAZIENTI

EMERGENZA 1 NON TRASFERIBILI

CAPACITA’ MASSIMA PER PAZIENTI NON MAF:

6 PAZIENTI EMERGENZA 2 2PAZIENTI EMERGENZA 3

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