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SOCIALE PROFESSIONALE DI POLO, ASSISTENTI SOCIALI, PSICOLOGI, EDUCATORI

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Academic year: 2022

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PROPOSTA DI SUPERVISIONE ASSISTENTI SOCIALI del SERVIZIO SOCIALE

PROFESSIONALE DI POLO, ASSISTENTI SOCIALI , PSICOLOGI, EDUCATORI del

SERVIZIO TUTELA MINORI

Data: settembre 2021

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Premessa

Il servizio sociale professionale ha affrontato nel 2020 l’emergenza Covid, che lo ha visto impegnato nel garantire i servizi essenziali ai cittadini e che ora lo vede coinvolto in processi di trasformazione del proprio modo di lavorare e di pensare interventi e servizi.

Il servizio sociale professionale è un soggetto attivo in questo momento di rinnovamento del nostro sistema di welfare ed è tenuto ad esprimere riflessioni in merito a ciò che significa oggi occuparsi di misure di contrasto alla povertà e inclusione sociale insieme agli altri attori della rete del pubblico e del privato sociale che intervengono su questi temi.

Rimane il fatto che i mutamenti in corso nella società, i nuovi temi di attualità che si affacciano nel lavoro sociale: l’incontro con culture diverse, i cambiamenti delle strutture familiari, le famiglie multi-problematiche fanno emergere la necessità di rinnovare il ruolo dell’assistente sociale che è chiamato a confrontarsi continuamente con il cambiamento.

Per quanto riguarda il sistema dei servizi nell’ambito della Tutela dei minori, assistiamo da tempo ad una veloce complessificazione della casistica trattata da questi servizi, coinvolgendo direttamente le figure professionali incaricate ad intervenire: psicologi, assistenti sociali e educatori.

L’evento di portata epocale, come la pandemia da COVID-19, ha stressato l’urgenza organizzativa e ha impresso una violenta accelerazione ad un fenomeno già in atto nei contesti deputati alla presa in carico delle problematiche riguardanti i minori.

Ciò a sostegno della necessaria urgenza di operare un cambio di paradigma su diversi fronti:

politico, culturale e tecnico-professionale, nonché metodologico, da promuovere affinchè il sistema dei servizi compia a pieno titolo la tutela dei minori.

A tutto questo si aggiunge che sempre più è richiesto al servizio sociale professionale di lavorare in equipe. L’equipe, nel servizio pubblico è una risorsa particolarmente importante, in questi anni in cui il tema della complessità e di come affrontarla, nel quotidiano operare dei servizi, è all’ordine del giorno. L’equipe consente di avere momenti di dialogo, una visione multidimensionale degli eventi e delle possibili soluzioni, di solidarietà.

Si dimostra quindi come dato acquisito che il lavoro nei servizi non possa essere svolto se non in un gruppo di lavoro che stimola, protegge, sostiene, aiuta ad elaborare ipotesi e fornisce una visione più ampia dei fatti. L’equipe necessita di spazi di cura e la supervisione può garantire questo spazio in quanto va nella direzione del potenziamento dell’equipe, e dell’

ascolto dei vissuti e delle emozioni, della gestione delle relazioni interne al gruppo.

La supervisione è un supporto professionale e uno spazio di rielaborazione delle competenze dei professionisti della relazione d’aiuto: assistenti sociali, educatori e psicologi.

La supervisione si caratterizza come il percorso più idoneo per perseguire un miglioramento delle capacità d’analisi delle situazioni e delle competenze relazionali nel rapporto con le persone e le loro famiglie, con i colleghi e con gli altri soggetti della rete dei servizi. Attraverso la descrizione di ciò che si fa e delle modalità con le quali si costruiscono interventi e relazioni, gli operatori, opportunamente guidati, hanno la possibilità di riflettere sull’efficacia del proprio agire professionale, sulle scelte metodologiche adottate, sugli strumenti utilizzati, sui dilemmi etici e di trovare e sperimentare nuove opzioni di intervento.

Dalle riflessioni su singoli casi si possono evidenziare bisogni emergenti, maturare strategie di interventi più complessi e rivolti alla comunità, coniugare la pratica professionale con aspetti etici e deontologici.

La supervisione inoltre ha l’obiettivo di favorire il miglioramento del clima e del benessere degli operatori attraverso la condivisione di aspetti emotivi e cognitivi del gruppo di lavoro.

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Alla luce di quanto sopra esposto la Scuola IRS per il sociale propone un percorso di supervisione per il servizio sociale professionale di Polo e l’equipe Tutela Minori che si sviluppa in 2 moduli .

MODULO 1

Sarà rivolto a tutta l’equipe presente in Tutela Minori e vedrà la partecipazione della responsabile di servizio.

Avrà i seguenti obiettivi:

 Valutare le caratteristiche “culturali” del servizio, identificandone le varie componenti

“caratteriali” secondo i modello delle culture organizzative di Balling (2017)1 integrato da De Ambrogio (2020)2;

 analizzare il modello organizzativo, alla luce delle caratteristiche culturali in termini di efficacia e qualità degli interventi rivolti a minori e alle loro famiglie anche con riferimento alla “mission” di servizio;

 identificare possibili strategie migliorative sia in ordine all’organizzazione del servizio che al modello di intervento per favorire un’identità di equipe e lo svilupparsi di riferimenti teorici espliciti e condivisi.

Un primo momento esplorativo sarà dedicato ad una veloce raccolta di informazioni sulla cultura organizzativa del servizio attraverso la somministrazione di questionari.

A seguire si terranno 4 incontri, nell’arco di due mesi, secondo la seguente articolazione di massima:

Primo incontro Presentazione percorso e partecipanti, raccolta di aspettative e contratto di aula

Minori e famiglie ai tempi della pandemia quali bisogni e quali interventi

Dalla Mission ai processi di lavoro un’analisi dell’organizzazione del servizio

Secondo incontro Interventi con le famiglie : tra equipe e lavoro di rete

Dall’analisi organizzativa all’individuazione di strategie migliorative Terzo incontro

Tutela e protezione progettare nella complessità

Dalle strategie migliorative alla coprogettazione di modelli di intervento

Quarto incontro Il rapporto con l’Autorità giudiziaria : contratto triangolare e condizionalità

Il servizio tutela minori prospettive di lavoro Valutazione del percorso

1 Cfr R. Balling: Diagnosi delle culture organizzative, in De Ambrogio Dondi Santarelli (a cura di) Analisi Transazionale e cambiamento nelle organizzazioni, I quid di Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 15, 2017

2 Cfr U. De Ambrogio. Culture organizzative e interventi di cambiamento, in De Ambrogio Santarelli (a cura di) Organizzazioni agili e Analisi Transazionale, I quid di Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 16, 2020

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Questi incontri andranno ad esplorare nelle prassi quotidiane degli assistenti sociali e degli altri operatori modalità ed attenzioni che il contesto richiede al fine di sviluppare consapevolezza del proprio ruolo e delle collaborazioni con gli altri servizi.

MODULO 2

Questo secondo modulo avrà durata biennale e sarà rivolta a tutti i professionisti del Servizio Sociale Professionale di Polo e del Servizio Tutela Minori suddivisi in 3 gruppi misti di max 12 partecipanti.

Per ogni gruppo si propongono 8 incontri nell’arco di un anno ognuno della durata di 3 ore e mezza .

Gli incontri avranno i seguenti obiettivi:

 garantire uno spazio separato dall’operatività dove rileggere e analizzare le situazioni in carico in un'ottica di ridefinizione di linee d’intervento e progettualità;

 sviluppare la capacità di riconoscere i propri sentimenti nella relazione d’aiuto per fare un uso di sé professionale;

 elaborare dinamiche emozionali connesse allo svolgimento delle attività professionali;

 affrontare momenti di empasse operativo ed emotivo;

 affrontare dilemmi etici e deontologici dell’agire professionale,

 riconoscere lo stress, comprendere come agisce sui professionisti e scoprire le risorse per affrontarlo,

 migliorare la capacità comunicativa e relazionale anche in funzione della capacità di gestione dei conflitti.

 generare apprendimenti a fronte della trattazione del singolo caso che possano essere elevati a patrimonio conoscitivo di tutte le risorse professionali del servizio,

 mantenere un’attitudine alla ricerca continua, attraverso la costante verifica e valutazione degli interventi realizzati.

Metodologia

Ci sono diversi modi e metodi per fare supervisione e lo stesso termine viene utilizzato con diverse accezioni, vogliamo allora definire che intendiamo la supervisione uno scambio tra professionisti che non hanno legami gerarchici e compiti di valutazione, dove il supervisore può essere un professionista di diversa disciplina: servizio sociale, psicologia, pedagogia, analisi organizzativa. La supervisione è anche “spazio meta-riflessivo”, è cambiamento, è nutrimento, è un contenitore e necessita di un setting e di ciclicità: non è un appuntamento sporadico.

Nella supervisione si creano spesso particolari alchimie che producono risultati inattesi e la scoperta dell’inatteso è il valore aggiunto dei percorsi di supervisione.

Ogni partecipante avrà la possibilità di esporre una situazione lavorativa su cui desidera avere un confronto, suggerimenti per superare un empasse, ipotesi di valutazione della situazione e di messa in atto di nuovi interventi. Attraverso il supporto del gruppo e del supervisore, si effettuerà un lavoro di comprensione di ciò che è avvenuto, del metodo di lavoro utilizzato, delle strategie, delle azioni e degli strumenti adottati con l’obiettivo di individuare eventuali nuove strategie, strumenti efficaci e funzionali al miglioramento ed alla valorizzazione della propria professionalità e del servizio.

La supervisione si svolgerà attraverso:

 analisi e confronto dei “modelli di fatto” utilizzati dagli operatori nella gestione dei casi,

 messa in comune di più punti di vista a livello teorico ed operativo,

 individuazione di ipotesi di lettura delle situazioni e di linee d’intervento che permettano di perseguire gli obiettivi del singolo progetto di presa in carico,

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 spunti teorici per l'approfondimento di temi emergenti,

 spunti di riflessione etici e deontologici dell’operatività.

La formazione in Analisi Transazionale è un solido punto di riferimento per i docenti della Scuola che avranno il ruolo di supervisori . Il modello di supervisione a cui facciamo riferimento si fonda su alcuni punti cardine :

1. stabilire un contratto chiaro e appropriato 2. identificazione dei punti chiave

3. efficace contatto emotivo

4. assicurarsi che sia il professionista che il suo paziente siano adeguatamente protetti 5. aumento delle direzioni di sviluppo ……

6. relazione paritaria

Il gruppo è risorsa nella supervisione e amplifica le possibilità di analisi e di intervento.

La Scuola IRS si impegna a formulare un calendario di incontri, a cadenza mensile, che tenga in considerazione le esigenze dei Servizi.

Supervisori del Modulo 2

Ariela Casartelli Vice direttrice della scuola IRS per il sociale , assistente sociale, Analista Transazionale specializzata in counselling . Formatrice accreditata presso il CROAS. Si occupa di consulenza e accompagnamento alla creazione di gruppi di lavoro, analisi organizzativa, valutazione di interventi e progetti. Svolge attività di supervisione rivolta ad assistenti sociali, equipe tutela minori. Giudice onorario in Corte d’Appello a Milano. Tra le esperienze più significative si segnalano le supervisioni ai servizi sociali professionali dei Comuni di Milano, Genova, Ambito di Lomazzo, Ambito Latisana, Ambito Iseo, Consorzio Casalasco Servizi alla persona, Comune di Cantù, ASP Imola, UEPE di Milano, Comune di Capannori, Comune di Lucca, ASP Castano Primo, Ambito Pavia equipe RdC.

Francesco Di Ciò Vice direttore della scuola IRS per il sociale, sociologo, mediatore dei conflitti, formatore senior IRS, fondatore della cooperativa Dike. Da vent’anni svolge attività di consulenza, formazione e supervisione rivolta ad operatori dei servizi pubblici e del privato sociale per l’avvio e lo sviluppo di processi di cambiamento organizzativo con particolare attenzione alla gestione dei conflitti e ai processi relazionali. E’ consulente organizzativo ad indirizzo Analitico Transazionale, è stato membro laico del Consiglio Territoriale di Disciplina dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Lombardia come referente per le attività di conciliazione.

Dal 2013 ha condotto specifiche attività di formazione e di supervisione metodologica.

Gli incontri di supervisione si svolgeranno in modalità mista sia in presenza che da remoto: in questo caso verranno utilizzate le piattaforme Go to meeting o Zoom, di proprietà di IRS che consentono il tracciamento dei partecipanti e dell’intero percorso.

IRS è accreditato come agenzia di formazione continua presso il CNOAS; e presenterà richiesta di accreditamento per ottenere crediti formativi nel rispetto delle linee guida per la formazione continua per assistenti sociali.

Milano, 3/09/2021 Ugo De Ambrogio

Direttore della Scuola IRS per il Sociale

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CALENDARIO INCONTRI SUPERVISIONE ASSISTENTI SOCIALI DISTRETTO DI CERAMICO

ANNO 2022 GRUPPI 1 E 2 GRUPPO 1 2022

1. 19 gennaio 10.00 – 13.00 presenza F. Di Ciò 2. 15 febbraio 14.00- 17.00 presenza A. Casartelli 3. 8 marzo 10.00 – 13.00 remoto A. Casartelli 4. 7 aprile 14.00- 17.00 remoto F. Di Ciò 5. 17 maggio 10.00 – 13.00 remoto A. Casartelli 6. 20 settembre 14.00- 17.00 remoto F. Di Ciò 7. 18 ottobre 10.00 – 13.00 presenza F. Di Ciò 8. 22 novembre 14.00- 17.00 presenza A. Casartelli

Cigarini – Fringuello – Grossi – Griguoli - Gualato – Labinot – Mengoni – Poggianella – Roncaglia – Ruozzi - Schenetti

GRUPPO 2 2022

1. 19 gennaio 14.00 - 17.00 F. Di Ciò presenza 2. 15 febbraio 10.00 – 13.00 A. Casartelli presenza 3. 8 marzo 14.00 - 17.00 A. Casartelli remoto 4. 6 aprile 10.00 – 13.00 F. Di Ciò remoto 5. 17 maggio 14.00 - 17.00 A. Casartelli remoto 6. 20 settembre 10.00 – 13.00 F. Di Ciò remoto 7. 18 ottobre 14.00 - 17.00 F. Di Ciò presenza 8. 22 novembre 10.00 – 13.00 A. Casartelli presenza

Apparuti – Ausiello – Benati – Camerini – Faita – Franchini – Ghittoni – Piacentini – Szczepaniak – Rossi –Russo

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GRUPPO 3 2022

1. 13 gennaio 10.00 – 13.00 A. Casartelli presenza 2. 9 febbraio 10.00 – 13.00 A. Casartelli presenza 3. 9 Marzo 10.00 – 13.00 Di Ciò presenza 4. 13 Aprile 10.00 – 13.00 Di Ciò remoto 5. 18 maggio 10.00 – 13.00 A. Casartelli remoto 6. 27 settembre 10.00 – 13.00 A. Casartelli remoto 7. 19 Ottobre 10.00 – 13.00 F. Di Ciò presenza 8. 23 novembre 10.00 – 13.00 A. Casartelli presenza

Bevini – Boccato – D’Auria – Di Cataldo - Dogatti –Gaspari – Iori – Maccaferri –Montiero - Morini – Platani - Taricco

Gli incontri si terranno nella sede da voi individuata e da remoto su piattaforma Zoom o Gotomeeting di IRS

Saranno condotti da:

Ariela Casartelli vicedirettrice della Scuola IRS e ricercatrice senior, assistente sociale e counsellor Analista Transazionale Didatta e Supervisore in contratto nel campo del counselling.

Formatrice accreditata presso il CNOAS. Dal 2006 conduce specifiche attività di formazione e di supervisione metodologica per diverse Aziende Speciali, Enti locali e Servizi Specialistici acasartelli@irsonline.it

Francesco Di Ciò sociologo, mediatore, consulente organizzativo ad indirizzo Analitico Transazionale, è stato membro laico del Consiglio Territoriale di Disciplina dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Lombardia come referente per le attività di conciliazione.

Dal 2013 ha condotto specifiche attività di formazione e di supervisione metodologica.

fdicio@irsonline.it

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