LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
PRIMA DI INIZIARE……
SOLE O TERRA?
IL PRINCIPIO DI AUTORITÀ:
DALL’IPSE DIXIT ALLA
DIMOSTRAZIONE RAZIONALE
IL TERMINE “RIVOLUZIONE”
ROVESCIAMENTO RADICALE DI UN ORDINE POLITICO,
CULTURALE, ISTITUZIONALE
COSTITUITO
GIRO
COMPLETO DI UN CORPO
CELESTE
ATTORNO A UN
ALTRO CORPO
PARADIGMA CULTURALE
IL PARADIGMA È UNA COSTELLAZIONE DI CREDENZE, VALORI E TECNICHE CONDIVISE DAI MEMBRI DI UNA COMUNITÀ
SCIENTIFICA
Thomas Kuhn 1922 - 1996
THOMAS KUHN
Vi è un tradizionale modo di considerare il sapere scientifico e il suo sviluppo che contrasta con il concetto di "rivoluzione“:
secondo questa concezione la scienza è vista come un grande edificio, che gli uomini hanno
incominciato a costruire molti secoli fa, a cui, ogni tanto, viene aggiunto un mattone e che,
un po' alla volta, in maniera graduale, ha assunto la forma e l'aspetto odierni
Sviluppo per accumulazione della scienza:
quest'idea mal si concilia con il concetto di
"cambiamento totale" che è connesso al
termine rivoluzione
THOMAS KUHN
Le rivoluzioni scientifiche avvengono quando muta
un paradigma;
in questo caso non si tratta più di aggiungere nuove conoscenze alle vecchie,
ma di reinterpretare l'intera nostra
conoscenza del mondo
1543
Copernico pubblica il De revolutionibus orbium caelestium
1610 Galileo Galilei pubblica il Sidereus nuncius.
1630
Galileo pubblica il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
1637 Cartesio elabora la geometria analitica
1660
Nasce a Londra la Royal Society
1687 Newton enuncia la teoria della
gravitazione universale
LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
Con il termine Rivoluzione scientifica si individua il periodo storico caratterizzato da un insieme di “rivoluzioni
culturali” e “applicazioni tecniche” comprese fra la data di pubblicazione del capolavoro di Copernico Le rivoluzioni degli
astri celesti (1543) e quella dell’opera di Newton I principi
matematici di filosofia naturale (1687).
UN NUOVO MODO DI CONCEPIRE LA SCIENZA La rivoluzione scientifica affermò una concezione della natura come ordine oggettivo e causalmente strutturato di relazioni governate da leggi e una concezione della scienza come sapere sperimentale-matematico ed intersoggetivamente valido.
Muta lo statuto epistemologico (dominio e metodo)
della scienza, e di conseguenza il modo di lavoro
dello scienziato, il suo approccio ai fenomeni si basa
ora sull’esperimento, è interessato esclusivamente
agli aspetti quantitativi dei fenomeni
(matematizzazione), mira alla controllabilità dei
risultati
ASPETTI FONDAMENTALI DELLA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
1. DEFINIZIONE DI UN “METODO” SCIENTIFICO
2. CRITICA DEL PRINCIPIO DI AUTORITÀ (AUTONOMIA DELLA SCIENZA)
3. CONNESSIONE TRA SCIENZA E TECNICA (IDEALE BACONIANO)
4. NUOVI STRUMENTI
5. NASCITA SOCIETÀ SCIENTIFICHE (accademia dei
Lincei 1603)
PASSAGGIO DAL RINASCIMENTO AL NUOVO PARADIGMA
RINASCIMENTO antropocentrismo
nuove scoperte geografiche stampa
stati nazionali
intellettuale-artista
Magia: conoscenza occulta e iniziatica
1600
immensità del cosmo
nuove scoperte scientifiche nuovo metodo
specializzazione
Leggi scientifiche valide per tutti e alla portata di tutti
MAGIA
SCIENZA
DOMINARE LA NATURA
LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA
Il modello geocentrico dell’universo
Nel XVI secolo la concezione dell’universo si basava sulle teorie elaborate dal filosofo greco Aristotele (IV sec. a.C.) e dall’astronomo Claudio Tolomeo (II sec. d.C.), per i
quali la Terra
era immobile al centro dell’universo, sferico e limitato. Questo modello è detto geocentrico. Nel Medioevo la Chiesa fece propria la teoria geocentrica ritenendola coerente con le Sacre Scritture.
Attorno alla Terra ruotavano sette pianeti fra cui il Sole e la Luna.
Le stelle, invece, erano immobili, fissate all’enorme volta del cielo.
LE INCONGRUENZE DEL SISTEMA TOLEMAICO
Il sistema tolemaico non era esente da problemi, in particolare alcuni dati osservativi contrastavano con quanto previsto dalla teoria. Il problema maggiore concerneva le “anomalie planetarie” e tra queste spiccava il “moto retrogrado” di alcuni pianeti.
Gli astronomi antichi avevano cercato di spiegare tali anomalie riconducendole all’interno della teoria attraverso complesse e, comunque, non risolutive ipotesi matematiche (es.
epicicli/deferenti).
FISICA ARISTOTELICA
MONDO SUBLUNARE 1. 4 elementi: 2 pesanti (terra-
acqua) + 2 leggeri (aria-fuoco) 2. La mescolanza dei 4 elementi
conferisce pesantezza o leggerezza ai corpi
3. Vi è continuo mutamento (nascita-morte; generazione–
corruzione)
4. Moto rettilineo (che ha inizio e fine) per cause naturali o moto di un proiettile per cause
violente
5. Il moto rettilineo è un moto imperfetto, ha inizio (potenza) e fine (atto).
MONDO CELESTE 1. Quinto elemento: etere 2. L’ etere è una sostanza
trasparente, imponderabile ed immutabile
3. Eternamente immutabile, perché ingenerabile
4. Moto circolare (che non ha né inizio né e fine, infatti ogni punto della circonferenza è inizio e fine allo stesso tempo) 5. Il moto circolare è perfetto
quindi eterno.
Nel 1543 Copernico pubblica Delle rivoluzioni dei mondi celesti, un’opera che cambia la visione dell’universo. Egli pone al centro dell’universo il Sole, perciò il suo modello è detto eliocentrico (dal greco Helios, “Sole”). Tutti i pianeti,
compresa la Terra orbitano intorno al Sole.
IL MODELLO ELIOCENTRICO DELL’UNIVERSO
SOLO IPOTESI
Allorché uscì il De revolutionibus
non si comprese subito la sua la
portata rivoluzionaria. Copernico
non forniva una prova fisica
della validità della sua teoria,
inoltre la prefazione anonima
alla sua opera, che sappiamo
redatta dal teologo luterano
Andrea Osiander, presentava il
copernicanesimo come una
semplice ipotesi matematica.
COPERNICO NON COPERNICANO
IL COSMO ERA CONCEPITO COME:
1. Unico 2. Finito
3. Formato da sfere concentriche 4. Geocentrico
5. Terra immobile 6. Solido
7. Diviso in due parti qualitativamente distinte (sublunare e celeste)
IL COSMO ERA CONCEPITO COME:
1. Unico 2. Finito
3. Formato da sfere concentriche 4. Eliocentrico
5 Terra ruota (asse e rivoluzione) 6. Solido
7. Diviso in due parti qualitativamente distinte (sublunare e celeste)
COPERNICO UOMO RINASCIMENTALE
IL CERCHIO RIMANE COME MODELLO
(PARADIGMA) DELLA PERFEZIONE. COPERNICO PONE AL CENTRO DELL’UNIVERSO IL SOLE MA LASCIA INTATTA LA STRUTTURA CONCETTUALE
DEL COSMO
NUOVA PROSPETTIVA CULTURALE
L’UOMO HA PERSO IL SUO POSTO NEL MONDO, O FORSE PIÙ
CORRETTAMENTE HA PERSO IL MONDO STESSO CHE FORMAVA IL QUADRO DEL SUO PENSIERO E L’OGGETTO DELLA SUA
CONOSCENZA, E HA DOVUTO
TRASFORMARE E SOSTITUIRE NON SOLO LE SUE CONCEZIONI
FONDAMENTALI, MA LE STRUTTURE STESSE DEL SUO PENSIERO
(A. KOYRÉ)
LA TERZA IPOTESI: IL SISTEMA MISTO TICHO BRAHE (1546 - 1601)
Tutti e cinque i pianeti ruotano intorno al Sole, il quale a sua volta ruota, insieme alla Luna, intorno alla Terra, ancora ferma al
centro dell'Universo.
Fu un grande contributo all'affermarsi del modello eliocentrico.
Oltre che rendere possibili le scoperte di Keplero, egli distrusse completamente il
concetto di sfere solide, introducendo
quello di orbita.
I PROBLEMI DEL MODELLO COPERNICANO
IMPOSSIBILITÀ DI FARE PREVISIONI DEI MOTI DEI PIANETI A CAUSA DELLA CIRCOLARITÀ DELLE ORBITE A volte i pianeti
sembrano andare indietro
(movimento retrogrado).
Copernico attribuisce il fenomeno
semplicemente alla rotazione della
terra SOLE
LE TRE LEGGI DI KEPLERO 1609
I pianeti si muovono su orbite ellittiche e non circolari.
(PRIMA LEGGE)
Un pianeta si muove più lentamente quando è più lontano dal Sole (afelio) più rapidamente quanto più è vicino al Sole (perielio) (SECONDA LEGGE)
Quanto più un pianeta è lontano dal Sole, tanto più lungo è il suo periodo di rivoluzione
(TERZA LEGGE)
soleMercurio 87,98 giorni
Venere 224,7 giorni
Marte 686,98 giorni Terra 365,5 giorni
Giove 11,86 anni
Saturno 29,46 anni Urano 84 anni
Nettuno 164,79 anni
Plutone 247,68 anni
SOLO SPECULAZIONI
LE SUE TEORIE TROVARONO CONFERMA SOLO CON NEWTON
Le leggi di Keplero codificano efficacemente le osservazioni sperimentali relative al moto dei pianeti, ma non spiegano la dinamica di tale moto.
Soltanto più tardi,nel 1688, Isaac Newton, enunciando la legge di gravitazione universale, secondo cui, ogni corpo esercita su ogni altro corpo una forza attrattiva che ha per direzione la retta che congiunge i due corpi e la cui intensità è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato delle loro distanze, dimostrò che i pianeti risentono dell’attrazione gravitazione del Sole. In tale prospettiva le leggi di Keplero non sono altro che una conseguenza della legge di gravitazione universale
Solo dopo che Newton si servì delle leggi di Keplero, queste vennero accettate dalla comunità scientifica, ma
non prima degli anni sessanta del Seicento.
.
SCIENZA E MAGIA
Giovanni Keplero
Nell'agosto 1620 la madre di
Keplero venne accusata di
stregoneria dalla Chiesa
protestante e rilasciata solo
nell'ottobre 1621
LE PRIME REAZIONI
Statua di Giordano Bruno
Il filosofo Giordano Bruno fu incarcerato dalla Chiesa di Roma e condannato al rogo nel 1600 perché egli sosteneva, tra l’altro:
• L’infinità dell’universo
• L’infinità dei mondi
• Il moto della terra e la
teoria eliocentrica
Galileo Galilei
(1564-1642)
Nacque a Pisa. Attratto fin dalla tenera età dalle discipline scientifiche, ottenne a soli 28 anni la cattedra di matematica a Padova
Il 1609 segna una tappa decisiva nella sua vita. Proprio quell’anno infatti puntò verso il cielo il cannocchiale da lui stesso costruito ai fini della ricerca astronomica
Le scoperte che ne seguirono, rese note nel Sidereus Nuncius (1610), offrirono le prove del copernicanesimo, procurandogli potenti nemici, come gli aristotelici ma soprattutto la Chiesa
Nel 1616 ricevette dal cardinale Bellarmino l’ammonizione a non difendere la teoria copernicana, ma nel 1632 per i contenuti del
«Dialogo…» incappò in un processo che gli costò l’abiura e il carcere a vita, tramutato nel confino di Arcetri. Morì cieco
Il «Sidereus Nuncius» e le prove del copernicanesimo
Le montagne lunari: Galileo scoprì che la Luna non è perfettamente sferica come sostenevano gli antichi, ma presenta una superficie montuosa come la Terra, a riprova dell’omogeneità tra mondo sublunare e mondo celeste
Le macchie solari: Galileo scoprì che il Sole presentava sulla sua superficie delle chiazze scure, indice del fatto che esso era soggetto al divenire come la Terra, a riprova della mutevolezza del mondo celeste
Le fasi di Venere: da questa scoperta Galileo fu indotto a pensare che Venere ricevesse la luce dal Sole girandovi attorno, proprio come la Terra, e che quindi era un corpo opaco (privo di luce propria) al pari degli altri pianeti
I pianeti medicei: Galileo scoprì i 4 satelliti di Giove,
battezzati pianeti medicei, che ruotavano attorno ad
esso proprio come la Luna attorno alla Terra,
confutando in tal modo l’idea che l’Universo avesse
un solo centro
Il «Dialogo intorno ai due massimi sistemi del mondo»
Cannocchiale di Galileo
Le scoperte fatte col cannocchiale non quietarono i sostenitori del vecchio sistema e proprio per questa ragione Galileo scrisse nel 1632 il «Dialogo…»
Esso si svolge tra tre personaggi: il copernicano Salviati, l’aristotelico Simplicio e lo spirito libero Sagredo, ed avviene in quattro giornate
Le prime due giornate sono dedicate alla distruzione della cosmologia aristotelica ed in particolare alla confutazione degli argomenti contro il moto terrestre
Se la terra si muove, perché non provoca il lancio di oggetti lontano dalla sua superficie e perché non solleva un vento in direzione opposta al suo moto?
Perché i corpi pesanti cadendo sulla Terra non si spostano in direzione opposta al suo movimento?Il principio di relatività del moto locale
Ad essi Galileo rispose con un celebre esempio:
Immaginiamo di trovarci nella stiva di una nave e di osservare in essa la presenza di mosche, farfalle e di un secchio da cui cade goccia a goccia acqua dentro un catino dalla bocca stretta, se la nave si muove a qualunque velocità «purché il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e in là, voi non riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti, né da alcuno di quelli potrete comprendere se la nave cammina o pure sta ferma»
Galileo espose così il suo PRINCIPIO DI RELATIVITÀ DEL MOTO LOCALE, per il quale tutto ciò che si trova sulla Terra partecipa del suo stesso moto e dalleosservazioni compiute al suo interno non si può stabilire se essa sia ferma oppure si muova
LA PIUMA E IL MARTELLO
Se si lasciano cadere una piuma ed un martello contemporaneamente, quale oggetto dei due raggiungerà
prima il suolo?
GALILEO
TRA LEGGI FISICHE ED ERRORI
Giunse a determinare oltre al principio di relatività del moto locale anche quello d’inerzia, per cui tutti i corpi conservano il proprio stato di quiete o di movimento a meno che non intervenga una forza esterna
Commise però l’errore di considerare l’inerzia come riferita al moto circolare e non al moto rettilineo uniforme, credendo così che l’orbita dei pianeti fosse circolare e soprattutto che ciò bastasse a spiegare il loro movimento nello spazio. Pesò l’antico dogma della circolarità
Galileo fece decisive scoperte in campoastronomico ma soprattutto fisico. Con i suoi studi sulla caduta dei gravi giunse alla determinazione del 2°
principio della dinamica. Infatti…
dimostrò che il moto di un corpo in caduta libera è uniformemente accelerato indipendentemente dalla forma, dalla materia e dal peso (per Aristotele dal peso di un corpo dipendeva la velocità)
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.
(da Il Saggiatore)
IL LIBRO DELLA NATURA
Le ragioni del processo
Realismo: Galileo rifiutò sempre di presentare le sue teorie come semplici ipotesi (strumentalismo), come invece gli era stato suggerito dal Card. Bellarmino, sostenendo al contrario che le sue scoperte e teorie descrivevano la realtà per come essa è (realismo)
Autonomia della Scienza: nelle Lettere copernicane Galileo sostenne che la natura, oggetto della scienza, e la Bibbia, base della religione, derivavano entrambe da Dio e non potevano contraddirsi, ma accadendo i contrasti dovevano risolversi rivedendo l’interpretazione della Bibbia, poiché essa insegna “come si vadia in cielo e non come vadia il cielo”
Libertà di ricerca: fondata sul metodo sperimentale fatto da sensate esperienze e certe dimostrazioni. Con l’esperimento (mentale o reale che sia) i dati dell’osservazione sono sottoposti all’esame della ragioneRIFIUTO DEL PRINCIPIO DI AUTORITÀ
L’ABIURA
“…Io Galileo, figliuolo del quondam Vincenzo Galileo di Fiorenza, dell’età mia d’anni 70, costituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Eminentissimi e Reverentissimi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l’eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl’occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l’aiuto di Dio crederò per l’avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la Santa Cattolica e Apostolica Chiesa.
(…) volendo io levar dalla mente delle Eminenze Vostre e
d’ogni fedel Cristiano questa veemente sospizione,
giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non
finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e
eresie…
LA RIABILITAZIONE
“… Esistono due campi del sapere, quello che ha la sua fonte nella Rivelazione e quello che la ragione può scoprire con le sole sue forze. A quest'ultimo appartengono le scienze sperimentali e la filosofia.
La distinzione tra i due campi del sapere non deve essere intesa come una opposizione. I due settori non sono del tutto estranei l'uno all'altro, ma hanno punti di incontro. Le metodologie proprie di ciascuno permettono di mettere in evidenza aspetti diversi della realtà.”
Dal discorso tenuto da papa Giovanni Paolo II il 31 ottobre 1992.
Il metodo scientifico fondato da Galileo determina un radicale mutamento nel modo
di pensare e di interpretare il mondo.
Il risultato
è una straordinaria stagione di scoperte
e invenzioni tecnologiche (premessa per la
Rivoluzione industriale)
Il filosofo e scienziato francese René Descartes (Cartesio) estende il metodo della ricerca matematica a ogni ambito del sapere, dalla filosofia alla scienza. Nel 1637 elabora la geometria analitica.
Nel 1687 l’inglese Isaac Newton, con la scoperta della legge della gravitazione universale, spiega la “macchina” dell’universo.
UN SECOLO DI INVENZIONI E SCOPERTE
Isaac Newton (1642-1727) e il nuovo paradigma
Newton
La grandezza di Newton sta nell’aver unificato in una sola formula la forza che mantiene i pianeti nella loro orbita e quella che fa cadere i gravi sulla Terra, di aver unificato cioè le leggi di Keplero e quelle di Galileo. Newton infatti…
dopo aver determinato i tre principi della dinamica e notato che il movimento dei pianeti nella loro orbita poteva essere pensato come una caduta continua…
giunse a formulare la LEGGE DELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE: i corpi si attraggono proporzionalmente al prodotto delle masse e in ragioneinversa del quadrato delle distanze F = G m1m2 /r2
definendo così un nuovo paradigma a conferma dell’eliocentrismo
I caratteri della nuova Scienza
Dalla rivoluzione scientifica e soprattutto da Galileo emerse un nuovo modo d’intendere la natura e lo studio di essa, emerse cioè una nuova
concezione della…
Ordine oggettivo
Ordine causale
Insieme di relazioni
Insieme di leggi
Sapere sperimentale
Sapere matematico
Saper intersoggettivo
Saper oggettivo
NATURA SCIENZA
I caratteri della nuova Scienza
Dalla suddetta rivoluzione scientifica e dalla metodologia galileiana derivano:
• la concezione della natura come ordine oggettivo e causalmente strutturato di relazioni governate da leggi;
• la concezione della scienza come sapere sperimentale - matematico, avente lo scopo di ampliare progressivamente le
conoscenze dell'uomo e di dominarle a
vantaggio dell'uomo stesso.
LE FORZE AVVERSE
La scienza moderna ai suoi inizi ha dovuto fronteggiare due autorevoli e forti ostacoli:
1. la tradizione culturale ufficiale, che si sentiva minacciata: il nuovo sapere metteva in discussione molte teorie fisiche e cosmologiche consolidate, era portatore di uno schema culturale nuovo ed anti- finalistico, basandosi sulla forza dell'esperienza e della verifica svuotava di senso ogni dogma e minava le vecchie "autorità";
2. la religione cattolica, che si sentiva parimenti minacciata: veniva smontata la visione cosmologica in cui essa aveva inquadrato le proprie credenze, confidando in un'interpretazione letterale e non allegorica delle Scritture (vedi il caso Galileo), e si affermava il principio della libera ricerca, che veniva ritenuto pericoloso quanto quello del libero esame sostenuto dai protestanti.
3. la magia e l'astrologia: la scienza si presentava come sapere utile all'uomo, e aperta a tutti, invece la magia, come l'astrologia, era solo per pochi.
ARTE BAROCCA
Uno dei parametri che meglio definiscono la posizione estetica del barocco è dato dal concetto di «immagine», quale apparenza illusoria di qualcosa che nella realtà può anche essere diverso. In pratica è proprio nell’età barocca che si apre una separazione tra l’essere e l’apparire dove il secondo termine prende una sua indipendenza dal primo al punto che non sempre, o quasi mai, ciò che si vede è ciò che è.
non c’è più il centro, il punto di fuga prospettica tipica dell’arte rinascimentale:
“GLI AMBASCIATORI” Di Holbien 1533
ANAMORFOSI
ARTE BAROCCA
CRISI DEL RAPPORTO RAPPRESENTAZIONE E CONOSCENZA
L’ARTE NON PIÙ STRUMENTO MIMETICO DELLA NATURA
COME I SENSI POSSONO INGANNARCI,
L’ARTE DIVENTA INGANNATRICE
ARTE BAROCCA
COSA C’È DI STRANO NEL
QUADRO DI DIEGO VELÁZQUEZ
“LAS MENINAS”?
(1656)
CHIESE ELLITTICHE
Chiesa del Santissimo Salvatore – Palermo XVII sec.
FINE
Prof. Giuseppe Argano