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Bilancio Tecnico Attuariale al CNPR Cassa nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali

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Academic year: 2022

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Bilancio Tecnico Attuariale al 31.12.2018

CNPR – Cassa nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore

dei Ragionieri e Periti Commerciali

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1

Sommario

1 Introduzione ... 3

2 Disposizioni regolamentari in materia di contribuzione e prestazioni alla luce delle modifiche introdotte dalla Riforma 2013 ... 5

2.1 La contribuzione ... 5

2.1.1 Contributo soggettivo ... 5

2.1.2 Contributo soggettivo supplementare ... 6

2.1.3 Contributo integrativo ... 6

2.2 Le prestazioni previdenziali ... 6

2.2.1 Pensione di vecchiaia ... 6

2.2.2 Misura della pensione di vecchiaia ... 7

2.2.3 Pensione anticipata ... 8

2.2.4 Pensione di inabilità ... 9

2.2.5 Pensione di invalidità ... 9

2.2.6 Pensioni ai superstiti (indirette e reversibilità) ... 9

2.2.7 Trattamento minimo di pensione ... 9

2.2.8 Supplemento di pensione ... 10

2.2.9 Adeguamento delle prestazioni ... 10

3 La collettività degli iscritti alla Cassa ... 12

3.1 Attivi ... 12

3.2 Pensionati ... 18

3.3 Pensionati attivi ... 21

3.4 I nuovi ingressi ... 22

4 Impostazione metodologica delle valutazioni attuariali ... 24

5 Basi tecniche ... 25

5.1 Ipotesi demografiche ... 25

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2

5.2 Ipotesi economico – finanziarie ... 27

6 Risultati delle valutazioni attuariali ... 29

7 Considerazioni finali ... 36

Allegato A – Bilancio Tecnico Analitico Standard (Ipotesi Ministeriali) ... 38

Allegato B – Bilancio Tecnico Sintetico Standard (Ipotesi Ministeriali) ... 40

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3

1 Introduzione

La presente Relazione contiene le valutazioni attuariali ed il Bilancio Tecnico di CNPR secondo i parametri individuati e trasmessi dal Ministero del Lavoro (da ora anche Lettera MinLav) e successive integrazioni; i dati di partenza sono quelli più recenti disponibili presso l’Istituto ovvero quelli alla data del 31.12.2018. I dati al 31.12.2018 sono stati integrati con le informazioni già note alla data di redazione del Bilancio Tecnico (ovvero fine ottobre 2019) con lo scopo di recepire, per quanto possibile, le dinamiche effettive delle principali grandezze tecniche della Cassa.

Val la pena sottolineare sin da subito che le valutazioni attuariali sono state condotte in un contesto di forte prudenza in merito ai rendimenti del patrimonio; per i primi tre anni di proiezione ci si attiene alle previsioni rese note dalla Cassa, successivamente il rendimento nominale (inflazione + rendimento reale) viene ipotizzato crescere linearmente fino al 3,00% nel 2029.

Invece, con riferimento alla normativa sul "cumulo", essa è stata recepita mediante opportune ipotesi condivise con i competenti uffici della Cassa.

***

L’Associazione denominata Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali (di seguito anche Cassa) è un ente con personalità giuridica di diritto privato senza fini di lucro, istituita ai sensi dell’articolo 1 del Decreto Legislativo n.509 del 30 Giugno 1994.

La Cassa provvede, ai sensi dell’articolo 38 della Costituzione della Repubblica Italiana, ai compiti di previdenza e di assistenza previsti dal proprio Statuto erogando, oltre ai trattamenti pensionistici definiti nel Regolamento della previdenza, trattamenti di assistenza e sussidi in favore degli iscritti, dei beneficiari di pensione e dei loro familiari.

Sono iscritti all’Associazione:

a) gli iscritti alla Sezione A dell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili che esercitano la libera professione in maniera continuativa, anche se in pensione, già iscritti alla Cassa alla data del 31 Dicembre 2007;

b) gli iscritti dal 1° Gennaio 2008 alla Sezione A del suddetto albo con il titolo professionale di ragioniere commercialista che esercitano la libera professione in maniera continuativa, anche se in pensione, e che non erano iscritti alla Cassa alla data del 31 Dicembre 2007;

c) gli iscritti alla sezione B dell'Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Gli iscritti hanno l’obbligo del pagamento dei contributi e hanno il diritto alla corresponsione delle prestazioni nelle misure e nelle modalità previste dallo Statuto e dai regolamenti.

Nel novembre 2012, l’Assemblea del Comitato dei Delegati ha deliberato la Riforma del Trattamento Previdenziale della Cassa in vigore dal 1° Gennaio 2013. Le modifiche regolamentari approntate, di seguito declinate con maggiore accuratezza nel corso della presente Relazione, hanno principalmente riguardato:

1. l’aumento dell’aliquota della contribuzione soggettiva e del massimale di reddito su cui applicare le aliquote di contribuzione;

2. l’aumento della contribuzione soggettiva supplementare;

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4 3. la riduzione del contributo integrativo minimo;

4. l’innalzamento dei requisiti di età ed anzianità per l’ottenimento della pensione di vecchiaia;

5. l’eliminazione dell’istituto della pensione di anzianità e della restituzione dei contributi;

6. la rimodulazione delle fasce di rivalutazione delle quote reddituali;

7. la reintroduzione del contributo di solidarietà per gli anni dal 2014 al 2016;

8. l’introduzione di un meccanismo di riduzione di equilibrio della quota retributiva della pensione (Quota A).

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5

2 Disposizioni regolamentari in materia di contribuzione e prestazioni alla luce delle modifiche introdotte dalla Riforma 2013

La Riforma entrata in vigore a partire dal 1° Gennaio 2013 ha coinvolto sia le regole di contribuzione che quelle di liquidazione delle prestazioni previdenziali con il fine di garantire una maggiore sostenibilità prospettica all’Associazione.

2.1 La contribuzione 2.1.1 Contributo soggettivo

Il contributo soggettivo è dovuto da tutti gli iscritti, compresi i pensionati che esercitano l’attività professionale, in misura percentuale al reddito professionale prodotto nell’anno precedente.

L’iscritto può decidere l’aliquota di contribuzione soggettiva da applicare al proprio reddito professionale entro un intervallo chiuso di valori stabilito dal Regolamento. La Riforma 2013 ha stabilito un graduale aumento delle aliquote, sia minime che massime, dal 2013 al 2018, come di seguito rappresentato.

Tabella 2.1: Aliquote di contribuzione soggettiva

Aliquota

Minima Aliquota Massima

dal 1° Gennaio 2014 11% 21%

dal 1° Gennaio 2015 12% 22%

dal 1° Gennaio 2016 13% 23%

dal 1° Gennaio 2017 14% 24%

dal 1° Gennaio 2018 15% 25%

L’importo minimo del contributo soggettivo è stato fissato nel 2013, anno della Riforma, al valore di 3.044 euro. Tale importo è rivalutato annualmente ai sensi dell’articolo 43, comma 1 del Regolamento di previdenza che prevede l’adeguamento “al costo della vita applicando la percentuale di variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati determinata confrontando il valore medio dell’indice relativo al periodo compreso tra il 18° e il 7° mese anteriore a quello da cui ha effetto l’aumento con il valore medio dell’indice base in relazione al quale è stato effettuato il precedente aumento”.

Per l’anno 2019 l’importo minimo del contributo soggettivo è pari a 3.169,95 euro.

L’importo minimo del contributo soggettivo è dovuto nella misura del 50% per i pensionati attivi, a condizione che abbiano conseguito reddito derivante dall’attività professionale. Inoltre, i pensionati attivi hanno la facoltà di versare il 50% dell’aliquota minima di contribuzione soggettiva.

Coloro che si iscrivono per la prima volta all’Associazione entro il 38° anno di età hanno la facoltà, per l’anno d’iscrizione e per i sei anni successivi e comunque non oltre il 38° anno di età, di contribuire con le stesse agevolazioni sulla contribuzione soggettiva concesse ai pensionati attivi.

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6

Il massimale annuo ai fini del versamento del contributo soggettivo è fissato, per l’anno 2013, all’importo di 100.000 euro e viene rivalutato annualmente con la percentuale prevista dall’articolo 43, comma 1. Tale massimale, per il 2019, è pari a 104.137,33 euro. A richiesta del contribuente può non essere applicato.

2.1.2 Contributo soggettivo supplementare

Gli iscritti sono tenuti al versamento del contributo soggettivo supplementare, fissato nella misura dello 0,75% del reddito professionale con importo minimo del contributo fissato, nel 2013, al valore di 444 euro e successivamente rivalutato annualmente con la percentuale prevista dall’articolo 43, comma 1 del Regolamento di previdenza. Al 2019 il valore minimo del contributo soggettivo supplementare è fissato a 492 euro.

I pensionati attivi, che abbiano percepito un reddito derivante dall’attività professionale, sono tenuti al versamento del contributo soggettivo supplementare nella misura dello 0,38% con un importo minimo di contribuzione pari al 50% di quello dovuto dagli iscritti attivi.

2.1.3 Contributo integrativo

Il contributo integrativo è costituito dalla maggiorazione dei corrispettivi rientranti nel volume d’affari ed è a carico del committente della prestazione professionale. Il contributo è dovuto indipendentemente dall’effettivo pagamento della fattura da parte del committente. La maggiorazione è fissata nella misura del 4% dell’importo della fattura, con importo minimo annuo dovuto all’Associazione, per l’anno 2013, pari a 758 euro, annualmente rivalutato in base alle modalità definite nell’articolo 43, comma 1 del Regolamento di previdenza.

Il valore minimo del contributo integrativo annuo, per il 2019, è fissato in 789,37 euro.

L'importo minimo non è dovuto dai pensionati attivi e dai nuovi iscritti per l'anno di iscrizione e per i sei anni successivi e comunque non oltre il 38° anno di età.

2.2 Le prestazioni previdenziali

Le prestazioni previdenziali erogate dall’Associazione sono costituite principalmente dalle pensioni di vecchiaia, reversibilità, indirette, invalidità, inabilità, anticipata e anzianità.

Per quanto riguarda la pensione di anzianità si ricorda che la Riforma 2013 ne ha soppresso l’istituto, ma restano in erogazione le prestazioni con decorrenza precedente il 1° Ottobre 2013.

2.2.1 Pensione di vecchiaia

Il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue al raggiungimento del 68° anno di età e con 40 anni di iscrizione e contribuzione. In via transitoria, per i nati entro il 31 Dicembre 1962, il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue al raggiungimento dei requisiti di età e di iscrizione e contribuzione di seguito riassunti.

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7

Tabella 2.2: Requisiti per il pensionamento di vecchiaia per il 2018

Data di nascita Età Numero di anni di

iscrizione e contribuzione

fino al 31 Dicembre 1947 66 e 7 mesi 30

dal 1° Gennaio 1948 al 31 Dicembre 1949 66 e 7 mesi 31

dal 1° Gennaio 1950 al 31 Dicembre 1951 67 32

dal 1° Gennaio 1952 al 31 Dicembre 1953 68 33

dal 1° Gennaio 1954 al 30 Giugno 1955 68 34

dal 1° Luglio 1955 al 31 Dicembre 1956 68 35

dal 1° Gennaio 1957 al 30 Giugno 1958 68 36

dal 1° Luglio 1958 al 31 Dicembre 1959 68 37

dal 1° Gennaio 1960 al 30 Giugno 1961 68 38

dal 1° Luglio 1961 al 31 Dicembre 1962 68 39

dal 1° Gennaio 1963 in poi 68 40

Il requisito dell’età è adeguato agli incrementi della speranza di vita in quanto non può essere inferiore all’età prevista per i lavoratori autonomi uomini.

2.2.2 Misura della pensione di vecchiaia

La pensione di vecchiaia consta di una quota calcolata con il metodo retributivo (Quota A) per le anzianità conseguite anteriormente alla data del 1° Gennaio 2004 e di una quota calcolata con il metodo contributivo (Quota B) per le anzianità successive al 31 Dicembre 2003.

Calcolo della quota retributiva (Quota A)

La misura annua della quota retributiva è pari, per ogni anno di effettiva iscrizione e contribuzione, al 2% della media degli ultimi 24 redditi professionali annui, opportunamente rivalutati secondo l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolato dall’Istat.

Per coloro che, alla data del 1° Gennaio 2004, abbiano anzianità contributive inferiori ai 24 anni, il calcolo della quota retributiva della pensione si effettua sulla base della media dei redditi professionali relativi all’effettiva anzianità di iscrizione e contribuzione a tale data.

La misura massima della quota calcolata è fissata in 82.000 euro.

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8 Calcolo della quota contributiva (Quota B)

La quota contributiva della pensione è ottenuta moltiplicando il montante individuale dei contributi per il coefficiente di trasformazione1 relativo all’età dell’assicurato al momento del pensionamento.

Per le pensioni indirette si applica il coefficiente di trasformazione relativo all’età dell’iscritto al momento del decesso.

Le posizioni contributive individuali sono costituite principalmente dalle somme versate a titolo di contributo soggettivo, dai contributi volontari e dalle somme affluite per ricongiunzioni e riscatti per i periodi successivi al 1° Gennaio 2004. Il montante viene capitalizzato anno per anno in base alla variazione della media quinquennale del PIL nominale, appositamente calcolato dall’Istat.

Riduzione di equilibrio della Quota A

Nella Riforma 2013, al fine di mantenere l’equilibrio finanziario prospettico dell’Associazione, è stato introdotto un meccanismo di riduzione della quota retributiva della pensione. La riduzione è calcolata in misura pari ad un quarto della differenza tra l’importo della Quota A della pensione e l’importo della pensione contributiva determinata sulla base dell’importo capitalizzato dei seguenti contributi:

• Contributi soggettivi versati fino al 31 Dicembre 2003;

• Contributi versati a seguito di ricongiunzione dei periodi assicurativi e di riscatto afferenti periodi anteriori al 1° Gennaio 2004;

• Contributi dovuti dalle altre gestioni pensionistiche a seguito di ricongiunzione dei periodi assicurativi afferenti periodi anteriori al 1° Gennaio 2004.

Tale riduzione non deve essere superiore al 20% della componente retributiva della pensione stessa.

2.2.3 Pensione anticipata

L’istituto della pensione anticipata è stato introdotto in sostituzione della pensione di anzianità. Il diritto a tale prestazione previdenziale si consegue al raggiungimento dei 63 anni e 4 mesi di età, per il 2018, con almeno 20 anni di iscrizione e contribuzione. Il requisito dell’età è adeguato agli incrementi della speranza di vita.

L’importo della pensione anticipata è determinato esclusivamente con il metodo contributivo.

Per le pensioni di anzianità liquidate prima della Riforma 2013 valgono le seguenti norme:

• al compimento del 70° anno di età, ovvero nei casi di sopraggiunta inabilità, la riduzione operata sulla prestazione all’atto della liquidazione viene ricalcolata nella misura del 50%;

• nei casi di morte del pensionato di anzianità prima del compimento del 70° anno di età, l’ammontare della pensione di reversibilità viene determinato sulla base della pensione ridotta, già spettante al pensionato, aumentata del 50% della riduzione.

1 I coefficienti di conversione in vigore alla data di valutazione sono riportati nella Tabella A, allegata al Regolamento di previdenza

(10)

9 2.2.4 Pensione di inabilità

La pensione di inabilità spetta all’iscritto che a causa di infermità o difetto fisico o mentale si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e possa far valere almeno cinque anni di effettiva iscrizione e contribuzione.

La pensione di inabilità viene determinata secondo le stesse modalità della pensione di vecchiaia.

2.2.5 Pensione di invalidità

La pensione di invalidità spetta all’iscritto la cui capacità di esercizio della professione sia ridotta in modo continuativo a meno di un terzo per infermità o difetto fisico o mentale, non preesistenti alla data di iscrizione all’Associazione, che possa far valere almeno cinque anni di effettiva iscrizione e contribuzione.

Il pensionato di invalidità che abbia continuato l’esercizio della professione e maturato il diritto alla pensione di vecchiaia, può chiederne la liquidazione in sostituzione della pensione di invalidità.

La pensione di invalidità viene determinata secondo le stesse modalità della pensione di vecchiaia con la riduzione del 30% della quota retributiva.

2.2.6 Pensioni ai superstiti (indirette e reversibilità)

La pensione ai superstiti è determinata applicando le seguenti percentuali di reversibilità all’importo della pensione spettante al pensionato o che sarebbe spettata all’iscritto:

a) coniuge superstite o coniuge divorziato titolare di assegno divorzile: 60%;

b) coniuge superstite e un figlio: 80%;

c) coniuge superstite e due o più figli: 100%;

d) un figlio in assenza di coniuge: 70%;

e) due figli in assenza di coniuge: 80%;

f) tre o più figli in assenza di coniuge: 100%.

Il diritto alla pensione cessa per il coniuge in caso di nuove nozze, per i figli al compimento del 18°

anno di età, ovvero, per gli studenti di scuole medie o professionali al compimento del 21° anno di età, per gli studenti universitari al 26° anno di età.

La pensione indiretta spetta ai superstiti solo nel caso in cui l’iscritto abbia, al momento del decesso, almeno cinque anni di effettiva iscrizione e contribuzione di cui almeno tre svolti nell’ultimo quinquennio, ovvero abbia almeno quindici anni di effettiva iscrizione e contribuzione.

2.2.7 Trattamento minimo di pensione

Le pensioni di inabilità, di invalidità ed indirette con decorrenza successiva al 31 Dicembre 2012 sono integrate, se inferiori, all’importo del trattamento minimo previsto per ciascuna categoria di trattamento pensionistico, come di seguito specificato:

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10

• per le pensioni di invalidità l’integrazione fa riferimento al trattamento minimo di pensione del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’A.G.O., che nel 2019 risulta pari a 6.596,46 euro;

• per le pensioni di inabilità e per le pensioni indirette l’integrazione fa riferimento a due volte il trattamento minimo di cui al punto precedente, pari a 13.192,92 euro per il 2019.

L’integrazione spetta in misura intera se il requisito minimo di effettiva iscrizione e contribuzione per il diritto alla pensione (di cinque anni per tutte le categorie di prestazioni interessate) matura considerando esclusivamente i periodi di contribuzione anteriori al 1° Gennaio 2004. In caso contrario si opera una riduzione dell’integrazione in misura pari al rapporto tra gli anni di contribuzione anteriori al 1° Gennaio 2004 e gli anni di contribuzione richiesti per il diritto alla pensione.

L’integrazione non spetta:

a) al coniuge titolare di pensione indiretta, senza figli contitolari della pensione, avente un reddito annuo imponibile superiore a tre volte il trattamento minimo di pensione del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’A.G.O.;

b) ai titolari di pensione liquidata esclusivamente con il metodo di calcolo contributivo;

c) ai titolari di pensione di invalidità o inabilità che godono anche di trattamenti pensionistici diretti a carico di un altro istituto previdenziale.

2.2.8 Supplemento di pensione

I periodi di contribuzione successivi alla decorrenza della pensione danno luogo alla liquidazione di uno o più supplementi di pensione, con cadenza biennale e calcolati con il metodo contributivo.

Il supplemento di pensione si aggiunge alla pensione determinata senza considerare l’integrazione al trattamento minimo.

2.2.9 Adeguamento delle prestazioni

Le pensioni sono rivalutate annualmente per una percentuale della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati in base all’entità della pensione stessa in relazione all’importo del trattamento minimo di pensione del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’A.G.O. Tale adeguamento non opera se la percentuale di variazione dell'indice è negativa.

Tabella 2.3: Percentuale dell’indice Istat usato per la rivalutazione in base all’importo della pensione

Importo annuo della pensione

Percentuale dell'indice Istat dei prezzi al consumo da considerare per

la rivalutazione

fino a 1 volta 100%

oltre 1 e fino a 2 volte 75%

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11

oltre 2 e fino a 4 volte 50%

oltre 4 e fino a 6 volte 40%

oltre 6 e fino a 82.000 euro 30%

oltre 82.000 euro 0%

In via straordinaria, nel periodo 2013 – 2017 non vengono adeguate le quote delle pensioni aventi decorrenza inferiore al 1° Gennaio 2013 che eccedono cinque volte l’importo del trattamento minimo di pensione del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’A.G.O.

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3 La collettività degli iscritti alla Cassa

Ai fini dell’elaborazione, la collettività degli assicurati iscritti al Fondo è stata divisa in tre gruppi:

• Attivi

• Attivi - pensionati

• Pensionati

Queste macroclassi hanno registrato, a volte, ulteriori disaggregazioni; nel seguito del paragrafo si illustrano le principali statistiche inerenti ai gruppi in oggetto.

I dati al 31.12.2018 sono stati integrati con informazioni più recenti come anticipato nell’introduzione.

3.1 Attivi

In base ai dati ricevuti il numero complessivo degli attivi ammonta a 24.742 unità di cui 16.552 di sesso maschile e 8.190 di sesso femminile.

Le tabelle da 3.1 a 3.3 mostrano la distribuzione per età e anzianità degli iscritti nel loro complesso e distinti per sesso.

Tabella 3.1: Attivi iscritti (maschi e femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 87 315 281 103 94 84 28 21 10 7 1.030

(5, 10] 1 30 157 174 267 278 210 91 78 183 1.469

(10, 15] 1 27 295 555 392 204 77 34 29 1.614

(15, 20] 2 196 1.257 860 389 161 70 25 2.960

(20, 25] 89 1.818 2.517 1.363 510 167 64 6.528

(25, 30] 1 284 1.972 1.578 570 259 142 4.806

(30, 35] 5 664 2.087 893 340 70 4.059

(35, 40] 9 521 951 291 35 1.807

(40, ...] 10 222 181 56 469

Totale 88 346 467 858 4.280 6.776 6.390 3.496 1.430 611 24.742 La tabella 3.1 evidenzia la distribuzione per età ed anzianità del collettivo degli attivi; in particolare l’età media è di 54,75 anni mentre l’anzianità media è pari a 24,04 anni.

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13

Tabella 3.2: Attivi iscritti (maschi); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età

Totale (25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 36 196 182 62 50 49 16 14 8 7 620

(5, 10] 1 13 105 105 158 183 144 67 67 170 1.013

(10, 15] 1 17 179 355 239 137 48 26 27 1.029

(15, 20] 1 116 808 556 246 118 49 18 1.912

(20, 25] 50 1.117 1.698 966 356 120 60 4.367

(25, 30] 1 148 1.260 1.167 417 207 121 3.321

(30, 35] 3 373 1.431 630 254 60 2.751

(35, 40] 6 327 616 227 32 1.208

(40, ...] 6 141 136 48 331

Totale 37 210 305 513 2.639 4.364 4.440 2.407 1.094 543 16.552

Gli attivi di sesso maschile sono contraddistinti da età media pari a 55,33 anni ed anzianità media di 24,21 anni.

Tabella 3.3: Attivi iscritti (femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 51 119 99 41 44 35 12 7 2 410

(5, 10] 17 52 69 109 95 66 24 11 13 456

(10, 15] 10 116 200 153 67 29 8 2 585

(15, 20] 1 80 449 304 143 43 21 7 1.048

(20, 25] 39 701 819 397 154 47 4 2.161

(25, 30] 136 712 411 153 52 21 1.485

(30, 35] 2 291 656 263 86 10 1.308

(35, 40] 3 194 335 64 3 599

(40, ...] 4 81 45 8 138

Totale 51 136 162 345 1.641 2.412 1.950 1.089 336 68 8.190

Gli attivi di sesso femminile sono contraddistinti da età media pari a 53,59 anni ed anzianità media di 23,68 anni.

A fronte di questo contingente di iscritti la somma dei redditi imponibili ammonta a Euro 1.193.907.634 per un reddito medio pro-capite di Euro 48.254 circa. Si fa notare che i dati relativi al reddito sono stati integrati, ove mancanti, con un reddito ipotetico medio pari a 20.952 euro, nello stesso modo e misura con cui sono stati integrati negli scorsi anni.

Le tabelle successive mostrano, le distribuzioni dei redditi medi per classi di età ed anzianità (importi in Euro).

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Tabella 3.4: Reddito medio degli attivi (maschi e femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età

Totale (25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 18.229 20.089 21.578 24.789 28.901 35.169 28.126 30.495 18.884 12.421 23.209 (5, 10] 37.584 22.116 34.505 27.765 24.364 24.883 23.914 29.299 30.439 22.209 26.208 (10, 15] 26.202 45.389 44.763 35.706 30.394 36.697 28.111 34.450 28.578 35.836 (15, 20] 105.433 44.228 38.788 38.810 37.813 36.960 35.919 30.119 38.831 (20, 25] 59.626 49.493 48.551 44.444 46.393 44.433 25.304 47.605 (25, 30] 20.197 55.792 52.530 50.791 43.193 47.440 41.255 50.430

(30, 35] 31.580 64.271 61.390 54.541 51.686 78.021 59.792

(35, 40] 41.829 89.053 66.403 64.330 34.017 71.850

(40, ...] 69.091 92.909 56.220 28.060 70.499

Totale 18.449 20.282 27.660 40.309 42.939 47.817 53.824 54.972 50.647 35.080 48.254

Tabella 3.5: Reddito medio degli attivi (maschi); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 17.541 20.854 23.611 29.069 37.605 45.467 25.581 35.519 18.640 12.421 25.918 (5, 10] 37.584 22.628 38.215 31.073 25.111 26.194 26.323 32.570 26.983 22.046 27.538 (10, 15] 26.202 50.033 53.026 39.141 31.263 35.111 31.412 36.313 29.440 38.671 (15, 20] 92.315 48.956 43.704 41.102 42.330 38.387 38.013 34.139 42.551 (20, 25] 68.674 56.507 53.549 48.123 51.286 46.888 24.198 52.508 (25, 30] 20.197 63.491 58.623 55.384 44.277 48.974 43.008 54.718

(30, 35] 34.310 74.905 69.980 59.139 56.423 84.436 67.190

(35, 40] 46.640 104.963 76.880 68.450 32.879 81.582

(40, ...] 71.394 103.164 62.088 28.823 74.930

Totale 18.083 20.989 30.337 46.178 48.380 52.785 59.783 60.075 53.786 35.731 53.427

(16)

15

Tabella 3.6: Reddito medio degli attivi (femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età

Totale (25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 18.715 18.829 17.841 18.316 19.009 20.751 31.519 20.446 19.857 19.112 (5, 10] 21.725 27.016 22.732 23.282 22.356 18.660 20.168 51.491 24.349 23.252 (10, 15] 37.494 32.013 29.610 29.036 39.938 22.646 28.395 16.935 30.849 (15, 20] 118.551 37.372 29.941 34.618 30.043 33.045 31.035 19.780 32.045 (20, 25] 48.025 38.316 38.188 35.492 35.082 38.165 41.886 37.697

(25, 30] 47.413 41.750 37.750 40.240 41.332 31.155 40.841

(30, 35] 27.486 50.641 42.653 43.527 37.696 39.530 44.233

(35, 40] 32.209 62.235 47.137 49.718 46.162 52.223

(40, ...] 65.637 75.057 38.487 23.487 59.869

Totale 18.715 19.191 22.621 31.582 34.188 38.827 40.258 43.694 40.428 29.887 37.800

Analogamente alle tabelle predisposte per i redditi medi, si riportano di seguito statistiche relative al volume d’affari prodotto dalla platea degli iscritti attivi. Tale volume d’affari ammonta nel complesso a Euro 2.281.394.189, con un importo medio di Euro 92.207. Anche per i volumi d’affari i dati mancanti sono stati integrati nella stessa misura e con gli stessi criteri degli scorsi esercizi con un volume d’affari medio stimato di 18.782 Euro.

Le tabelle successive mostrano, le distribuzioni dei volumi d’affari medi per classi di età ed anzianità (importi in Euro).

Tabella 3.7: Volume d’affari medio degli attivi (maschi e femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 18.962 25.039 29.913 37.717 43.998 55.609 59.939 69.115 24.325 18.713 33.144 (5, 10] 51.100 31.154 51.508 47.322 38.238 37.341 37.893 50.615 52.342 38.012 41.865 (10, 15] 30.000 95.565 83.549 60.686 52.939 63.493 59.173 62.840 52.772 63.734 (15, 20] 214.861 80.930 71.024 70.566 67.144 62.821 61.924 51.962 70.311 (20, 25] 114.662 96.491 91.368 86.381 90.564 77.141 43.682 91.177 (25, 30] 23.875 109.520 105.583 98.490 88.556 94.637 72.619 99.886

(30, 35] 61.991 124.433 124.538 110.315 98.838 118.738 119.062

(35, 40] 136.037 168.611 128.824 137.684 50.134 140.234

(40, ...] 136.887 173.335 112.997 45.282 133.982

Totale 19.327 25.583 41.761 73.260 80.406 91.281 105.006 107.808 99.520 58.308 92.207

(17)

16

Tabella 3.8: Volume d’affari medio degli attivi (maschi); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 19.457 25.776 34.045 48.005 61.070 68.969 44.104 75.068 23.039 18.713 37.790 (5, 10] 51.100 32.425 58.409 55.807 40.923 39.092 42.704 57.090 48.342 37.800 45.137 (10, 15] 30.000 108.859 101.178 68.696 53.533 61.182 74.575 66.427 48.229 70.130 (15, 20] 152.632 93.561 81.400 76.102 75.113 63.728 67.358 62.929 78.201 (20, 25] 130.226 114.001 101.939 93.708 99.623 81.509 40.724 101.936 (25, 30] 23.875 126.599 118.535 109.040 89.564 96.655 74.557 108.925

(30, 35] 79.864 143.689 142.113 118.767 107.727 128.297 133.436

(35, 40] 159.740 200.676 149.567 148.832 41.885 160.462

(40, ...] 150.879 188.419 124.000 46.987 140.760

Totale 20.312 26.207 46.992 86.423 93.215 101.430 117.427 117.288 106.263 58.472 103.024

Tabella 3.9: Volume d’affari medio degli attivi (femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 18.613 23.824 22.317 22.159 24.599 36.906 81.053 57.210 29.468 26.118 (5, 10] 30.182 37.574 34.412 34.346 33.968 27.396 32.539 76.706 40.782 34.594 (10, 15] 72.965 56.346 46.468 52.012 68.219 33.679 51.184 114.099 52.483 (15, 20] 277.090 62.615 52.351 60.440 53.435 60.333 49.243 23.759 55.918 (20, 25] 94.709 68.588 69.452 68.553 69.624 65.991 88.052 69.434

(25, 30] 90.933 82.663 68.533 85.808 86.605 61.454 79.672

(30, 35] 35.183 99.753 86.200 90.070 72.582 61.389 88.830

(35, 40] 88.632 114.564 90.680 98.141 138.127 99.440

(40, ...] 115.899 147.077 79.743 35.055 117.723

Totale 18.613 24.619 31.913 53.687 59.807 72.919 76.724 86.853 77.568 57.002 70.348

Gli attuali iscritti attivi alla Cassa hanno un montante contributivo accumulato utile alla determinazione della parte contributiva della loro futura pensione. Nel complesso l’ammontare dei montanti contributivi risulta pari a 1.636.186.788 euro.

Di seguito si riportano tabelle che riassumono la distribuzione del montante contributivo medio degli iscritti attivi articolato per classi di età ed anzianità (importi in Euro).

(18)

17

Tabella 3.10: Montante contributivo medio degli attivi (maschi e femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità

Classe

Anzianità Classe Età

Totale (25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 2.402 4.919 6.407 10.450 12.921 13.232 12.326 9.345 9.754 4.615 7.410 (5, 10] 4.905 14.183 19.497 25.279 21.596 20.344 18.421 20.287 19.658 14.375 19.871 (10, 15] 10.401 41.121 44.831 44.818 47.910 51.057 48.217 45.668 33.613 46.256 (15, 20] 139.815 55.978 53.945 60.078 59.557 60.693 61.315 51.762 57.180 (20, 25] 69.761 63.662 67.969 68.407 71.089 70.531 53.285 67.051 (25, 30] 35.428 77.098 75.321 74.715 73.072 77.309 69.296 74.881

(30, 35] 110.887 88.388 84.261 80.708 80.257 62.178 83.471

(35, 40] 89.841 104.363 92.602 96.139 66.202 96.037

(40, ...] 114.186 108.659 93.639 59.083 97.061

Totale 2.431 5.738 13.386 41.860 55.573 67.344 75.165 79.431 77.965 46.089 66.130

Tabella 3.11: Montante contributivo medio degli attivi (maschi); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età Totale

(25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 2.042 4.693 6.549 10.885 15.160 16.237 10.587 9.418 8.468 4.615 7.766 (5, 10] 4.905 16.893 19.855 26.175 22.771 18.838 18.369 21.528 17.620 14.197 19.531 (10, 15] 10.401 41.791 47.784 47.237 48.519 49.379 48.701 48.602 33.500 47.532 (15, 20] 100.110 57.120 56.714 62.161 63.136 61.193 62.086 55.119 59.571 (20, 25] 72.194 68.397 70.724 71.082 73.731 73.471 53.596 70.310 (25, 30] 35.428 81.162 79.520 77.646 73.837 77.371 70.181 77.734

(30, 35] 104.754 94.453 89.828 82.883 83.512 60.543 87.659

(35, 40] 99.460 113.077 98.719 98.812 65.202 101.739

(40, ...] 120.258 118.765 100.291 57.815 102.363

Totale 2.119 5.475 13.401 43.368 58.991 70.237 78.971 82.237 80.136 45.201 69.511

(19)

18

Tabella 3.12: Montante contributivo medio degli attivi (femmine); distribuzione per classi di età ed anzianità Classe

Anzianità Classe Età

Totale (25, 30] (30, 35] (35, 40] (40, 45] (45, 50] (50, 55] (55, 60] (60, 65] (65, 70] (70, ...]

[0, 5] 2.656 5.292 6.146 9.792 10.376 9.025 14.644 9.199 14.895 6.872 (5, 10] 12.111 18.775 23.915 19.894 23.245 18.534 16.820 32.065 16.708 20.627 (10, 15] 39.982 40.275 40.524 46.958 54.490 47.416 36.131 35.143 44.011 (15, 20] 179.521 54.320 48.961 56.269 53.399 59.319 59.516 43.128 52.818 (20, 25] 66.641 56.117 62.257 61.897 64.983 63.023 48.618 60.464

(25, 30] 72.675 67.890 66.392 70.987 77.060 64.197 68.502

(30, 35] 120.086 80.613 72.117 75.498 70.644 71.986 74.663

(35, 40] 70.603 89.676 81.353 86.659 76.870 84.539

(40, ...] 105.079 91.066 73.534 66.692 84.342

Totale 2.656 6.144 13.359 39.618 50.077 62.110 66.499 73.230 70.896 53.176 59.298

3.2 Pensionati

La base dati comunicata dagli uffici della Cassa contempla un numero di pensionati pari a 9.698 unità, con età media di 74,06 anni, di cui 5.931 di sesso maschile (età media 74,39 anni) e 3.767 di sesso femminile (età media 73,54 anni). Il numero di pensioni erogate è pari a 9.755, in quanto 57 pensionati percepiscono due distinte prestazioni previdenziali.

Le tabelle da 3.13 a 3.15 mostrano la distribuzione del numero dei pensionati per classe di età e tipologia di trattamento pensionistico corrisposto, articolando ulteriormente l’analisi per sesso.

Tabella 3.13: Pensionati (maschi e femmine); distribuzione per classi di età e tipologia

Classe Età Tipologia Pensione

Totale Vecchiaia Reversibilità Indiretta Invalidità Anzianità Inabilità Anticipata Supplementare

(… , 40] 15 34 49

(40, 45] 3 5 3 11

(45, 50] 13 22 32 2 69

(50, 55] 35 69 70 8 182

(55, 60] 65 98 114 17 1 295

(60, 65] 86 111 105 74 19 40 435

(65, 70] 668 138 138 78 502 15 122 31 1.692

(70, 75] 1.147 241 173 38 660 17 127 25 2.428

(75, 80] 1.284 373 147 24 406 8 49 17 2.308

(80, 85] 829 325 86 9 94 2 10 3 1.358

(85, 90] 277 210 56 5 1 2 551

(90, 95] 100 122 23 3 248

(95, ...] 21 38 11 2 72

Totale 4.326 1.664 973 483 1.737 90 348 77 9.698

(20)

19

Tabella 3.14: Pensionati (maschi); distribuzione per classi di età e tipologia

Classe Età Tipologia Pensione

Totale Vecchiaia Reversibilità Indiretta Invalidità Anzianità Inabilità Anticipata Supplementare

(… , 40] 7 20 27

(40, 45] 2 2

(45, 50] 3 2 18 1 24

(50, 55] 8 6 35 5 54

(55, 60] 13 6 77 10 106

(60, 65] 9 15 75 44 9 13 165

(65, 70] 524 9 5 59 368 10 75 22 1.072

(70, 75] 937 8 10 28 553 14 100 20 1.670

(75, 80] 1.128 14 6 20 347 6 45 16 1.582

(80, 85] 748 12 1 8 76 2 10 3 860

(85, 90] 231 10 3 3 1 1 249

(90, 95] 91 2 3 96

(95, ...] 21 1 2 24

Totale 3.680 95 75 330 1.389 58 243 61 5.931

Tabella 3.15: Pensionati (femmine); distribuzione per classi di età tipologia

Classe Età Tipologia Pensione

Totale Vecchiaia Reversibilità Indiretta Invalidità Anzianità Inabilità Anticipata Supplementare

(… , 40] 8 14 22

(40, 45] 3 5 1 9

(45, 50] 10 20 14 1 45

(50, 55] 27 63 35 3 128

(55, 60] 52 92 37 7 1 189

(60, 65] 77 96 30 30 10 27 270

(65, 70] 144 129 133 19 134 5 47 9 620

(70, 75] 210 233 163 10 107 3 27 5 758

(75, 80] 156 359 141 4 59 2 4 1 726

(80, 85] 81 313 85 1 18 498

(85, 90] 46 200 53 2 1 302

(90, 95] 9 120 23 152

(95, ...] 38 10 48

Totale 646 1.569 898 153 348 32 105 16 3.767

Nel complesso le pensioni erogate ammontano a 225.225.987 euro, di cui 207.775.647 euro relativi alla quota di pensione calcolata con il metodo retributivo. Le tabelle successive mostrano la

(21)

20

distribuzione per classe di età e tipologia di pensione degli importi medi del trattamento pensionistico. L’analisi viene ulteriormente articolata per sesso.

Tabella 3.16: Importo medio di pensione (maschi e femmine); distribuzione per classi di età e tipologia

Classe Età Tipologia Pensione

Totale Vecchiaia Reversibilità Indiretta Invalidità Anzianità Inabilità Anticipata Supplementare

(… , 40] 4.672 4.840 4.789

(40, 45] 10.786 4.441 1.111 5.263

(45, 50] 12.158 10.690 3.463 3.426 7.404

(50, 55] 9.643 9.023 5.808 7.013 7.817

(55, 60] 11.007 11.137 8.286 9.699 320 9.887

(60, 65] 12.800 12.250 9.943 15.487 11.627 4.304 11.595

(65, 70] 20.257 15.659 11.608 11.573 22.702 18.543 4.855 1.528 18.033

(70, 75] 24.628 18.282 11.843 11.108 32.012 17.334 4.734 2.378 23.562

(75, 80] 29.662 20.357 13.834 12.617 44.801 15.961 6.293 1.962 28.888

(80, 85] 37.250 18.644 9.214 11.237 37.795 18.970 8.006 7.202 30.578

(85, 90] 34.329 15.661 8.678 12.377 20.366 19.581 24.329

(90, 95] 31.641 12.165 7.856 12.377 19.621

(95, ...] 18.991 9.085 7.214 12.350 11.779

Totale 28.622 16.678 11.016 9.031 31.913 13.626 5.041 2.105 23.224

Tabella 3.17: Importo medio di pensione (maschi); distribuzione per classi di età e tipologia

Classe Età Tipologia Pensione

Totale Vecchiaia Reversibilità Indiretta Invalidità Anzianità Inabilità Anticipata Supplementare

(… , 40] 5.139 4.854 4.928

(40, 45] 1.413 1.413

(45, 50] 19.446 9.500 2.842 1.404 5.412

(50, 55] 7.141 6.411 5.838 7.710 6.268

(55, 60] 10.102 5.898 8.828 9.189 8.853

(60, 65] 6.817 9.314 9.609 17.217 13.070 5.103 11.292

(65, 70] 21.038 7.158 15.074 11.099 23.634 19.484 5.336 1.432 19.722

(70, 75] 25.695 17.700 11.332 11.233 32.744 18.518 4.897 2.436 26.079

(75, 80] 30.500 16.844 11.473 12.277 46.165 17.621 6.297 2.057 32.488

(80, 85] 38.228 13.236 9.937 11.095 38.249 18.970 8.006 7.202 37.091

(85, 90] 35.117 19.686 12.505 12.377 20.366 18.912 33.827

(90, 95] 31.196 8.884 12.377 30.143

(95, ...] 18.991 6.229 12.350 17.905

Totale 29.741 12.205 8.545 9.277 33.484 14.933 5.431 2.209 27.506

(22)

21

Tabella 3.18: Importo medio di pensione (femmine); distribuzione per classi di età e tipologia

Classe Età Tipologia Pensione

Totale Vecchiaia Reversibilità Indiretta Invalidità Anzianità Inabilità Anticipata Supplementare

(… , 40] 4.263 4.820 4.618

(40, 45] 10.786 4.441 507 6.119

(45, 50] 9.971 10.809 4.261 5.447 8.466

(50, 55] 10.384 9.272 5.778 5.851 8.471

(55, 60] 11.234 11.479 7.158 10.427 320 10.468

(60, 65] 13.500 12.708 10.781 12.949 10.328 3.920 11.780

(65, 70] 17.413 16.253 11.478 13.045 20.144 16.662 4.086 1.764 15.111

(70, 75] 19.863 18.302 11.874 10.757 28.231 11.812 4.131 2.144 18.017

(75, 80] 23.606 20.494 13.934 14.317 36.781 10.980 6.249 435 21.046

(80, 85] 28.225 18.851 9.205 12.377 35.875 19.332

(85, 90] 30.372 15.460 8.462 12.377 20.249 16.499

(90, 95] 36.136 12.220 7.856 12.975

(95, ...] 9.085 7.313 8.716

Totale 22.244 16.949 11.222 8.500 25.644 11.257 4.138 1.709 16.482

3.3 Pensionati attivi

Nel gruppo dei 9.091 pensionati è presente un consistente sottoinsieme di pensionati attivi che, proseguendo l’attività professionale oltre l’entrata in quiescenza, hanno diritto alla liquidazione biennale del supplemento di pensione. Il collettivo di pensionati attivi ammonta a 4.185 unità con età media pari a 72,57 anni, di cui 3.483 pensionati attivi di sesso maschile (età media 73,20 anni) e 702 di sesso femminile (69,47 anni).

L’ammontare complessivo delle pensioni liquidate a tali soggetti è di 120.407.222 euro e tale collettivo produce un reddito imponibile di 225.775.647 euro a fronte di un volume d’affari di 467.014.455 euro.

Di seguito si riportano delle tabelle riassuntive, articolate per classe di età e sesso, relative alla numerosità del collettivo dei pensionati attivi e al valor medio di pensioni, retribuzioni imponibili e volume d’affari.

Tabella 3.19: Grandezze caratteristiche del collettivo dei pensionati attivi (maschi e femmine) Classe

Età Numerosità Reddito

imponibile medio Volume d'affari

medio Pensione media

(…, 55] 88 24.546 57.545 5.279

(55, 60] 94 28.701 60.146 8.374

(60, 65] 174 51.407 99.845 11.530

(65, 70] 1.070 59.770 125.619 20.916

(70, ...] 2.759 53.099 110.084 34.349

Totale 4.185 53.586 111.404 28.771

(23)

22

Tabella 3.20: Grandezze caratteristiche del collettivo dei pensionati attivi (maschi) Classe

Età Numerosità Reddito

imponibile medio Volume d'affari

medio Pensione media

(…, 55] 44 27.092 74.711 5.137

(55, 60] 65 30.144 65.521 8.780

(60, 65] 111 57.389 107.979 12.301

(65, 70] 829 63.423 133.126 21.778

(70, ...] 2.434 54.790 113.228 35.309

Totale 3.483 56.118 116.420 30.479

Tabella 3.21: Grandezze caratteristiche del collettivo dei pensionati attivi (femmine) Classe

Età Numerosità Reddito

imponibile medio Volume d'affari

medio Pensione media

(…, 55] 44 22.000 40.380 5.421

(55, 60] 29 25.467 48.098 7.463

(60, 65] 63 40.867 85.515 10.172

(65, 70] 241 47.204 99.796 17.951

(70, ...] 325 40.435 86.544 27.156

Totale 702 41.024 86.520 20.296

3.4 I nuovi ingressi

Il flusso di nuovi ingressi della Cassa è per lo più composto dagli esperti contabili; per questo motivo si è deciso di fare un focus incentrato sul reddito e sul volume d’affari di questa categoria per avvalorare la prudenza delle ipotesi utilizzate nella proiezione attuariale. Infatti, per quanto riguarda le proiezioni è stato utilizzato, per i nuovi ingressi, un reddito di ingresso pari a 15.000, successivamente inflazionato negli anni, e un volume d’affari pari ad 1,80 volte il reddito. Tale moltiplicatore del volume d’affari è tenuto costante nel tempo non incorporando la tipica dinamica di divergenza tra reddito e volume d’affari che caratterizza i professionisti iscritti alla Cassa all’aumentare dell’anzianità di iscrizione. È quindi stato tenuto leggermente più alto inizialmente per incorporare in parte tale dinamica, in quanto per anzianità avanzate tale moltiplicatore può assumere valori ben superiori all’1,80.

Per analizzare il valore medio di redditi e volume d’affari è stato estratto un campione di 744 esperti contabili iscritti alla Cassa con età compresa tra i 26 e i 39 anni. I loro redditi e relativi volumi d’affari sono stati riportati all’epoca di ingresso nella Cassa scontando il valore comunicato nei dati 2018, per un tasso del 3,00% (pari ad un’ipotetica crescita salariale annua) per gli anni di anzianità dello specifico esperto contabile.

Questa operazione è stata fatta per rendere più consistente la statistica che, se basata sugli iscritti nel solo ultimo anno, rischiava di essere poco significativa in termini di numerosità del collettivo da

(24)

23

analizzare e di redditi comunicati in quanto, nella maggior parte dei casi, non relativi all’intera annualità.

Numero Esperti

Contabili Reddito Medio Volume Affari Medio

Maschi 450 23.473 30.859

Femmine 294 18.445 22.094

Totale 744 21.486 27.395

L’utilizzo delle ipotesi di proiezione, se confrontate con la tabella indica l’utilizzo di un consistente margine di prudenza, soprattutto per quanto riguarda il reddito medio di ingresso dei nuovi ingressi.

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