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Secondo parere
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Separazione e scioglimento comunione
Scuola Litubium
Gratificazioni, Metodo e Passione nella Pratica del diritto
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In sede di separazione da Sempronio in comunione legale dei beni, Caia intende agire per l'accertamento della simulazione di un atto di compravendita di un
terreno, avvenuto in costanza di matrimonio, nella parte in cui conteneva la sua dichiarazione che il
prezzo era stato pagato con il ricavo di una precedente vendita di un immobile di proprietà di
suo marito. L'acquisto del terreno, su cui era stato poi edificato un fabbricato divenuto la casa
coniugale, era stato in realtà reso possibile grazie all'utilizzo dei proventi dell'attività professionale di
Sempronio durante il matrimonio.
Il denaro successivamente utilizzato per la costruzione dell'immobile invece proveniva, in parti uguali, dai
risparmi personali dei due coniugi (precedenti il matrimonio).
Caia ritiene che la casa debba far parte della comunione legale e per tale ragione si rivolge ad un legale.
Il candidato assunte le vesti del legale e premessi brevi cenni sui limiti ed effetti delle dichiarazioni rese dal coniuge non acquirente in sede di acquisto di un bene immobile (nel regime di comunione legale dei beni con
l’altro coniuge), rediga parere motivato.
1. Il terreno fa parte della comunione?
2. La casa coniugale rientra nella comunione?
Questioni da risolvere
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Il terreno è stato acquistato con i proventi dell’attività professionale di Sempronio.
Il terreno fa parte della comunione?
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• Se consumati al momento dello scioglimento della comunione non rientrano in comunione
• Se non consumati al momento dello scioglimento della comunione entrano a far parte della comunione de residuo ex art. 177 c)
•
Se utilizzati per acquisti questi ultimi rientrano nella comunione immediata ex art. 177 a)
Proventi dell’attività professionale
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Il terreno ai sensi dell’art. 177 a) avrebbe dovuto rientrare in comunione ma Caia ha dichiarato che lo stesso veniva acquistato con il prezzo ricavato dalla vendita di un precedente immobile di Sempronio (art. 179 f) il terreno non rientra in comunione
Il terreno fa parte della comunione?
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Il coniuge dichiara falsamente:
1) che il bene è destinato alla professione del coniuge (179 d) valore di dichiarazione d’intenti
2) che il prezzo è stato pagato con i proventi del trasferimento di beni personali (179 f)
dichiarazione con natura confessoria revocabile con i limiti previsti dall’art. 2732 c.c. (errore di fatto o violenza)
Cass. SS.UU. 22755/09
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Deve prevalere il
principio di accessione (art. 934 c.c.) O
la regola che disciplina gli acquisti effettuati dai coniugi in comunione (art.
177 a)?
La casa coniugale, costruita sul terreno di proprietà di uno solo dei
coniugi, rientra in comunione?
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Prevale il principio di accessione (art.
934 c.c.)
Nel regime di comunione legale, la costruzione realizzata durante il matrimonio da entrambi i coniugi, sul suolo di proprietà personale ed esclusiva di uno di essi, appartiene esclusivamente a quest'ultimo in virtù delle disposizioni generali in materia di accessione e pertanto non costituisce oggetto della comunione legale, ai sensi dell'art. 177 comma 1 lett. b) c.c..
Cass. SS.UU. 651/96
Gli acquisti di beni immobili per usucapione, maturati a favore di uno dei coniugi in regime di comunione legale, si estendono "ope legis" anche all’altro coniuge, secondo quanto previsto dall’art.
177 c.c., che contemplando, in via generale, tutti gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad eccezione di quelli relativi ai beni personali, non distingue tra
gli acquisti a titolo originario e quelli a titolo derivativo.
Cassazione civile 23 luglio 2008, n. 20296
Caia ha diritto, unicamente, ad una somma corrispondente alla metà del valore dei materiali e della manodopera impiegati nella costruzione mentre il terreno e la casa sono di
esclusiva proprietà di Sempronio
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"Lo scioglimento della comunione legale dei beni fra i coniugi si verifica ex nunc soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza
di separazione, non spiegando effetti - al riguardo - il precedente provvedimento presidenziale (provvisorio e funzionalmente limitato)
con cui i coniugi siano stati autorizzati ad interrompere la convivenza, né, a maggior ragione, il semplice fatto in sé della separazione dei coniugi, sicché risulta improponibile la eventuale
domanda di scioglimento della comunione proposta prima della formazione del giudicato sulla separazione ".
(Cass. civ., sez. I, 6 ottobre 2005, n. 19447)
In sede di separazione…
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A che titolo Caia può pretendere somme dal marito?
Diritto di credito di Caia
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Requisiti dell’azione:
1) l'arricchimento;
2) Il pregiudizio;
3) la correlazione tra 1 e 2;
4) la mancanza di giusta causa;
5) la sussidiarietà dell'azione (art. 2042 c.c.):
L'azione di arricchimento non è proponibile quando il danneggiato può esercitare un'altra azione per farsi indennizzare del pregiudizio subito
Arricchimento senza causa (art. 2041 c.c.)
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a) l'azione per la ripetizione dell'indebito diversamente da quella per l'arricchimento
non è sussidiaria;
b) prevede la restituzione in natura (ove possibile) della stessa res o del tantundem
Ripetizione dell’indebito (art. 2033 c.c.)
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la tutela spettante al coniuge non proprietario che abbia contribuito alla costruzione opera […] sul piano obbligatorio, nel senso che il coniuge che si è giovato dell'accessione è tenuto a restituire alla comunione le somme prelevate dal patrimonio comune per eseguire l'edificazione, ai sensi dell'art. 192 comma 1 c.c., mentre
ove nella costruzione sia stato impiegato danaro appartenente in via esclusiva all'altro coniuge al medesimo spetta, ai sensi dell'art. 2033 c.c., il diritto di ripetere nei confronti del proprietario le somme erogate sia per l'acquisto dei materiali che per la manodopera (v.
Cass. 2004 n. 7060; 1999 n. 8585; 1999 n. 4716; 1998 n.
4076; 1996 n. 4273).
(Cass. civ. Sez. I, 04-02-2005, n. 2354)
