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COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

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Academic year: 2022

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COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

INDAGINE CONOSCITIVA SUL PATRIMONIO EDILIZIO NEL CENTRO STORICO DI SAN PIERO

SCHEDA DI ANALISI E DISCIPLINA ATTUATIVA

L.R. n. 20/2000, Art. A-7

Catasto Toscano Mappe 1826 scala:

foglio:

Nome:

Via: n. Località:

U.M.I. N.

particelle:

(scala originale 1:1.250) sezione:

articolo:

1 R 1:1.000

di Bagno e di San Piero

Catasto attuale scala:

foglio:

particelle:

1:1.000

Rilievo

scala: 1:1.000 119

per Corzano San Piero 46

15, 604 226p, 241p

450,472, 473, 485p, 486

(2)

NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE

U.M.I. N.

Catasto Toscano - Giornale di Campaga 1829

foglio:

particella:

articolo:

R

San Piero sezione:

vocabolo:

popolo:

misura:

proprietà:

braccia di Bagno e di San Piero

DESCRIZIONE SOMMARIA DEL FABBRICATO sotterranei:

a terreno:

1° piano:

2° piano:

3° piano:

note:

1

foglio:

particella:

articolo:

R

San Piero sezione:

vocabolo:

popolo:

misura:

proprietà:

braccia di Bagno e di San Piero

DESCRIZIONE SOMMARIA DEL FABBRICATO sotterranei:

a terreno:

1° piano:

2° piano:

3° piano:

note:

foglio:

particella:

articolo:

R

San Piero sezione:

vocabolo:

popolo:

misura:

proprietà:

braccia di Bagno e di San Piero

DESCRIZIONE SOMMARIA DEL FABBRICATO sotterranei:

a terreno:

1° piano:

2° piano:

3° piano:

note:

foglio:

particella:

articolo:

R

San Piero sezione:

vocabolo:

popolo:

misura:

proprietà:

braccia di Bagno e di San Piero

DESCRIZIONE SOMMARIA DEL FABBRICATO sotterranei:

a terreno:

1° piano:

2° piano:

3° piano:

note:

46

1 15

Spighi Locatelli don Giovacchino e F.lli 4722

226

604

Spighi Giovacchino fu Antonio

1574 241

xxxxxx

xxxxxx

xxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxxx

xxxxxx xxxxxx

xxxxxx

xxxxxx

xxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxxx

xxxxxx xxxxxx Vigna

Orto

xxxxxxxxx

xxxxxxxxx

(3)

U.M.I. N.

CONSISTENZA E RILIEVO FOTOGRAFICO 46

CONSISTENZA EDILIZIA scala 1: 500

RILIEVO FOTOGRAFICO scala 1: 500

(4)

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

U.M.I. N.

46

Foto 1

Foto 2

Foto 3

(5)

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

U.M.I. N.

46

Foto 4

Foto 5

(6)

STATO DI CONSERVAZIONE DEL FABBRICATO

INDIVIDUAZIONE DELL’ORGANISMO TIPICO

INTERVENTI EDILIZI E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO

USO ATTUALE

INTERVENTI PREVISTI

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER IL RECUPERO

DESTINAZIONI D’USO COMPATIBILI

PT:

P2: P3:

VINCOLI:

U.M.I. N.

IDENTIFICAZIONE DELL’ORGANISMO TIPICO

D.lgs 42/2004 (ex legge 1089) D.lgs 42/2004 (ex legge 1497)

P1:

Corpo A:

Corpo B:

46

Organismo con finiture in cattivo stato di conservazione

PRESCRIZIONI RELATIVE AL TESSUTO

Gli interventi edilizi che si attueranno sulle U.M.I. appartenenti a tali tessuti dovranno in particolare, oltre a quanto specificato nei tipi d’intervento di cui alle norme del PSC:

a) conservare e valorizzare le strutture murarie fuori terra, soprattutto quelle di notevole spessore, in quanto di sicuro valore storico;

b) conservare e valorizzare i caratteri specifici di ogni tipo edilizio compreso anche l’eventuale ripristino di quelli che si presentassero alterati da precedenti interventi edilizi non coerenti (esempio: ripristino di murature portanti nella posizione originaria, partitura delle aperture, ecc.)

PRESCRIZIONI RELATIVE AL TIPO

Al fine di conservare i caratteri particolari del tipo in ogni intervento di recupero è necessario, oltre a quanto specificato negli interventi edilizi di cui alle norme del PSC:

a) conservare i sistemi strutturali cellulari (scatole murarie) siano anche questi specializzati (androni di accesso, vani scala, ecc.) preservandone l’integrità spaziale ed eventualmente ripristinandola se dimostrato che sia stata recentemente alterata;

b) preservare migliorando l’integrità fisica delle strutture verticali (muri) conservando la loro posizione originale ed eventualmente ripristinandola con materiali della stessa natura (mattoni o pietre);

c) preservare migliorando l’integrità fisica delle strutture orizzontali e di copertura originali (solai in legno o a volta), nel caso di eventuali sostituzioni parziali o totali, a causa di degrado irreversibile, queste dovranno essere attuate con materiali della stessa natura (legno, mattoni o pietra).

Residenza

Gli usi ammessi sono disciplinati all’art. 6.4 delle Norme del PSC restauro e risanamento conservativo d3.

TESSUTO EDILIZIO DI TIPO A

Aggregati edilizi prevalentemente riferibili alla prima fase di formazione del nucleo (probabilmente derivati anche da riutilizzo di strutture di servizio alla viabilità e di presidio militare) che in una prima espansione vede la formazione di edilizia su percorsi di scarto, ancora in parte rintracciabili nella struttura degli allineamenti. Le porte nord e sud che delimitavano l’insediamento antico sono ancora rilevabili nel catasto toscano ottocentesco, mentre lungo la direttrice oves-est, quella potatrice di “maggiore peso” nell’espansione dell’insediamento, non sono visibili analoghe chiusure, probabilmente da tempo superate dalle spinte insediative.

Tipo Aa3 Casa monofamiliare derivata da frazionamento e riconfigurazione di corpi secondari di case a schiera (tipo Aa1) di case a corte o di palazzi.

Il frazionamento originario, in genere di consistenza monocellulare anche a destinazione non residenziale (stalle, depositi, ecc.), tende ad adeguarsi al tipo schiera mediante raddoppio a scapito dell’area libera o inglobando cellule attigue lungo il percorso ma anche sviluppandosi in altezza.

Residenza

decreto 30 ottobre 1996

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