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Ospedale degli Infermi ASOSS CR 1-525

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Ospedale degli Infermi 1583-1994

ASOSS CR 1-525

Consistenza: 3 sezioni, 9 serie, 34 sottoserie, 7 categorie, 11 classi, 8 sottoclassi, 525 unità

Codice Paese: Italia (IT)

Istituto di conservazione: Archivio Storico Comunale di Crescentino Soggetto produttore: Ospedale degli Infermi di Crescentino (Ente) Storia istituzionale, nota biografica:

Notizie tratte da: ASOSS; ASCCR; www.infermeriasantospirito.it/ubicazione.asp; ; http://siusa.signum.sns.it

Oggi, l’Infermeria Santo Spirito – Fondazione Borla, trasformato in Residenza per anziani, è retta da un Consiglio di Amministrazione.

L’Ospedale di Santo Spirito è stato fondato nel 1583 da Antonia Sosso, soprannominata la

“Bolongara”, che rimasta vedova di Antonio Sala, trasforma la sua casa in una domus infirmarum e con soli cinque letti, inizia la cura dei malati, testamento 16 marzo 1583, rogato Stefano Levis.

Con le Regie patenti del 30 agosto 1685 è aggregato all’arciospedale di Santo Spirito di Roma e l’amministrazione comunale nomina direttori ed economi sino al 1776.

Il 19 novembre 1776 Vittorio Amedeo III con Regie patenti unisce l’amministrazione dell’Ospedale alla cessata Congregazione di Carità.

La struttura, prima istituzione socio-assistenziale della città e del circondario, ebbe un ruolo di grande importanza, in quanto riuscì a provvedere ai bisogni e ad alleviare le sofferenze di molte persone, grazie alla generosità di numerosi cittadini che, coi loro lasciti, contribuirono in misura determinante alla sua crescita e al suo ampliamento nel corso dei secoli.

Gli ultimi grandi benefattori sono i fratelli Oreste e Arturo Borla. Con testamento olografo aperto nel 1964, l’avvocato Oreste disponeva di istituire una fondazione, onorare il padre Giovanni, che

“ha per iscopo di accrescere dell’Ospedale Santo Spirito che provvede al ricovero di persone vecchie e bisognose”. Con Regio decreto 17 maggio 1938 è confluito all’E.C.A. come si evince dallo Statuto organico “l’Ospedale ha per iscopo di provvedere al ricovero, alla cura e al mantenimento gratuiti, nel limite dei propri mezzi, degli infermi poveri ambo i sessi, aventi domicilio di soccorso nel comune”.

Nell’Ordinato del 1776-1784, della “Congregazione di Carità e direzione unita dello Spedale degli Infermi della città di Crescentino si legge che le Regie patenti pervenute dalla Congregazione generalissima di Carità sedente in Torino per forma delle quali S.M. informato che il presente Spedale per li Poveri Infermi stabilito sotto il titolo di Santo Spirito sia stato sin qui amministrato dal Consiglio della Città per mezzo di suoi deputati, e che sia per riuscire di maggiore vantaggio di esso ospedale, l’unione alla Congregazione di Carità qui pure eretta, onde col più esteso numero di persone […]”.

Dunque, possiamo dedurre che nella Città di Crescentino, nel 1776, esisteva una Congregazione di Carità e l’Ospedale di Santo Spirito per i poveri infermi. E a vantaggio dell’Ospedale l’amministrazione propone di unirlo alla Congregazione di Carità.

Più oltre, nell’ordinato si legge “ricevute colla più doverosa venerazione le prelodate regie patenti

d’unione delle due amministrazioni delle summentovate opere pie della Congregazione di Carità e

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Spedale degli Infermi di questa città devono custodirsi nell’archivio dell’amministrazione d’esse due opere per avervi sempre all’opportunità ricorso. Si stabilisce anche che il Consiglio dovrà annualmente nominare quattro direttori, tenere libri e conti separati per l’Ospedale e per la Congregazione di Carità, e doversi le patenti regie archiviare nell’archivio di quest’amministrazione unita per la loro osservanza”.

Si apprende in data 29 aprile 1794 (“Ordinato della Direzione delle Opere Pie Unite dello Spedale de’ Poveri Infermi sotto l’invocazione di Santo Spirito e Carità della presente città”,1784-1799, segnatura 3) che le convocazioni si riuniscono “nell’aula consiliare della fabbrica dello Spedale di Santo Spirito detta anche Casa dell’Ospedale de’ Poveri Infermi sotto il titolo di Santo Spirito e nella consueta sala consulare, dove convocata, e congregata l’attual Direzione delle Opere Pie unite”.

Dunque, possiamo dedurre che in data 1794 l’Ospedale di Santo Spirito per i poveri infermi è unito alla Congregazione di Carità della città di Crescentino nota con il nome di Opere Pie Unite, che contempla una sola Direzione per l’ospedale e per la congregazione, sebbene sia nominati annualmente quattro direttori, due per ciascuna opera pia e la contabilità delle due opere pie siano distintamente separate.

Nel “Regolamento dello Spedale di Santo Spirito” della Città di Crescentino approvato da S.M., ed edito a Torino presso Giuseppe Pomba nel 1834, si apprende nel paragrafo intitolato “Diviso di regolamento per l’Ospedale degli Infermi di Crescentino amministrato dalla Congregazione locale di Carità” che la locale Congregazione di Carità di Crescentino amministratrice dell’Ospedale di Santo Spirito sarà composta di undici membri, tra cui il parroco e il sindaco, secondo il Regio Biglietto delli 19 maggio 1717 e delle Regie Patenti delli 16 novembre 1776. Tra i compiti dell’Ispettore dell’Ospedale, il Sottoispettore e due coadjutori vi è quello di visitare giornalmente l’Ospedale alla sua cura affidato.

Nell’art.1., capo 1. si apprende che dalla “Congregazione s’eleggerà per Segretario uno fra i suoi membri, riconosciuto come il più alto a tale impiego […]”; il capo 7. recita che “ove la congregazione non incarichi alcuno de’ suoi membri dell’ufficio d’archivista, il segretario avrà cura e custodia delle scritture e documenti spettanti all’opera, ne formerà un catalogo, inserendovi di tempo in tempo gli instromenti o scritture che vi sopravverranno, e vi annoterà anche i libri degli ordinati e quelli dell’economo a lui non più necessari; capo 8.: tutte le carte relative all’opera, come scritture e titoli, poiché ne sono il più prezioso tesoro verranno depositate a seconda de’ loro oggetti, distribuite in distinti cancelli, e con tutta gelosia custodite negli archivi, le di cui chiave saranno ritenute dal Segretario od Archivista.

L’art. 4. dei medici, chirurghi e speziali al capo 9.: lo speziale userà tutta la diligenza nel preparare i medicamenti ordinati dal medico o chirurgo. Qualora se ne riconosca non fedele la spedizione, la Congregazione prenderà contro la di lui mala fede i più energici provvedimenti e al capo 10. si legge sulla schedala appesa al collo dell’ampolla, o sopra la carta in cui sono avvolti i medicamenti, scriverà il numero del letto, il nome, cognome dell’ammalato, la qualità ed il modo e il rimedio, per evitare ogni abbaglio, il più delle volte fatale”.

“Congregazione di carità, Regno di Sardegna, 1716 - 1862

Istituzione assistenziale tipica degli stati sabaudi, già esistente in varie località del Piemonte, fu

disciplinata da Vittorio Amedeo II con i regi editti del 6 agosto 1716 e 19 maggio 1719. Ve ne era

in genere una per comune e originariamente erano legate all'organizzazione parrocchiale sotto la

vigilanza delle Congregazioni provinciali. In età napoleonica furono costituite congregazioni di

carità in ogni comune capoluogo di dipartimento, con il compito di amministrare le opere pie

presenti nel territorio e di provvedere al loro riordinamento, per il conseguimento dei fini

istituzionali. In tal modo le attività di assistenza e beneficenza venivano sottoposte al diretto

controllo dell'autorità pubblica. Queste congregazioni ebbero vicende diverse nei vari stati

restaurati. Nel regno di Sardegna, il regio editto 24 dicembre 1836 diede alle Congregazioni di

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carità un ordinamento uniforme, prescrivendo che il loro compito precipuo fosse di soccorrere i poveri e comprendendo nella riforma anche le istituzioni create durante la dominazione francese.

Congregazione di carità, 1862 - 1937

La legge del 3 agosto 1862, n. 753, prima normativa unitaria sull'amministrazione delle Opere Pie, e il relativo regolamento attuativo contenuto nel regio decreto 27 novembre 1862 n. 1007 istituirono presso ogni comune del Regno una Congregazione di carità allo scopo di amministrare i beni destinati a beneficio dei poveri e le opere pie la cui gestione fosse stata affidata dal consiglio comunale. La legge conteneva una disciplina articolata dei vari istituti assistenziali e caritativi, religiosi e laici, che il Regno d'Italia aveva ereditato dagli Stati preunitari. L'art. 1 designava con i termini di "opera pia" o "istituzione di assistenza e beneficenza" un ente morale che aveva come fine quello di "soccorrere le classi meno agiate, (...) di prestare loro assistenza, educarle, istruirle ed avviarle a qualche professione". Si trattava per lo più di enti che sfuggivano ad una qualificazione giuridica precisa: la loro struttura e la loro attività erano regolate in parte dal diritto comune e in parte dal diritto pubblico, e le risorse finanziarie di cui disponevano provenivano sia da rendite di carattere prevalentemente fondiario sia da sussidi pubblici. La legge del 1862 non modificò sostanzialmente tale situazione, poiché non si propose la creazione di un sistema pubblico di assistenza, preferendo riconoscere le istituzioni già esistenti, principalmente di carattere ecclesiastico, e delegando loro le relative funzioni. L'istituzione delle Congregazioni di carità accentuò invece la visione "localistica" di questo sistema, che assegnava alle amministrazioni locali un ruolo fondamentale di controllo e di gestione”. (http://siusa.signum.sns.it).

L’applicazione della legge n° 753 del 3 agosto 1862 relativa alle Opere pie aveva comportato lo scioglimento della Congregazione di Carità della città di Crescentino e l’amministrazione delle Opere Pie dipendenti dalla congregazione stessa è affidata temporaneamente ad un regio delegato nominato dal Prefetto della Provincia che in tre mesi deve portare a termine la revisione degli abusi amministrativi verificatisi nell’amministrazione dell’Ospedale di Santo Spirito.

Nella Circolare della Prefettura del 21 maggio 1879 avente per oggetto “Regio decreto di scioglimento della Congregazione di Carità delle dipendenti Opere pie” indirizzata al presidente della Congregazione di Carità si apprende della nomina a delegato della Prefettura della Provincia di Novara, di Giuseppe Paganini, ragioniere capo del Comune di Crescentino, in riposo, a cui si assegna un’indennità di lire 10.

Una Circolare della Sottoprefettura inviata al delegato straordinario dell’Amministrazione della Congregazione di Carità di Crescentino, in data 4 giugno 1879, si legge “dell’insediamento di V. I.

[il delegato] all’amministrazione di codesta Congregazione di carità e delle dipendenti Opere pie […]” e dal suo allegato datato Roma, 1° maggio 1879, si apprende che “vista la deliberazione della Deputazione provinciale di Novara in data 10 novembre 1878 con la quale si propone lo scioglimento della Congregazione di Carità di Crescentino a cagione di disordini ed abusi che si sono da qualche tempo verificati nello Spedale di Crescentino da essa amministrato, accertati mediante formale inchiesta […]. Vista la legge sulle Opere pie di 3 agosto 1862 n° 753 […]

abbiamo decretato e decretiamo […] la Congregazione di Carità del Comune di Crescentino (Novara) è disciolta e l’Amministrazione delle Opere pie da essa dipendenti è temporaneamente affidata ad un regio delegato da nominarsi dal Prefetto della Provincia con obbligo di compiere la propria missione del termine di tre mesi”.

Nella Circolare della SottoPrefettura di Novara del 6 novembre 1891 indirizzata ai Sindaci del

Circondario e avente per oggetto: “Istituzioni pubbliche di beneficenza” si legge “prego V.S. di

farmi tenere nel termine di 15 giorni un prospetto dei membri componenti ciascuna delle Istituzioni

pubbliche di beneficenza (detratta la Congregazione di Carità) esistenti in codesto comune, le quali

hanno amministrazione propria ed autonoma, tenute presenti le variazioni e surrogazioni di cui

all’articolo 137 del Regolamento Amministrativo 5 febbraio 1891”.

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E ancora con la Circolare della Regia Prefettura di Novara inviata al presidente della Congregazione di Carità di Crescentino del 3 giugno 1897 relativa al “Concentramento di Opere Pie” si legge

“prego la S.V. […] di volermi fare tenere con la massima sollecitudine un elenco delle Opere Pie state concentrate in cotesta Congregazione di Carità”.

Dunque, dal novembre 1891 la Sottoprefettura prima e poi la Prefettura nel 1897 richiedono al sindaco della città di Crescentino un elenco delle opere pie che sono stata concentra nella Congregazione di Carità.

“La legge 17 luglio 1890 n. 6972 (la cosiddetta "legge Crispi"), che può essere considerata la prima norma organica in materia di assistenza e beneficenza pubblica, ridefinì in maniera più sistematica le finalità e l'organizzazione delle Congregazioni di carità, al cui controllo furono sottoposte le istituzioni pubbliche di assistenza con una rendita inferiore a 5000 lire annue e prive di propri organi di amministrazione, e quelle esistenti nei comuni con popolazione inferiore ai 10000 abitanti.

La legge prevedeva che le Congregazioni fossero amministrate da un comitato, composto da un presidente e da un numero variabile di membri ed eletto dal consiglio comunale, mentre la funzione di tesoriere era affidata all'esattore del comune. Il regolamento applicativo della legge, emanato con provvedimento del 5 febbraio 1891 n. 99, stabiliva che ogni Congregazione, come tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, doveva disporre di un proprio archivio in cui conservare gli atti generali, il registro di protocollo della corrispondenza con la relativa rubrica alfabetica per materia (Protocollo generale per la registrazione di tutti gli affari spediti dall'Uffizi Amministrativo durante l'anno 1891. Protocollo dell'Istituzione della Congregazione di Carità e della Opere Pie Unite (1891 Giugno 03 - 1895 Gennaio 05, di Crescentino), il registro cronologico delle deliberazioni, i bilanci preventivi e i conti consuntivi; gli "inventari dei beni mobili ed immobili" e gli "elenchi dei titoli relativi ai diritti, pesi ed obbligazioni" dovevano essere conservati separatamente a seconda che si riferissero al patrimonio della Congregazione o delle istituzioni eventualmente amministrate. Con la "legge Crispi" le opere pie (ospedali, ospizi, orfanotrofi, monti di maritaggio, asili d'infanzia, scuole gratuite, monti frumentari, confraternite, cappelle laicali, ecc.) furono ricondotte pienamente nell'ambito del diritto pubblico, allo scopo di ridurre le irregolarità di gestione e rendere più incisivo il controllo statale” (L.A. Lucchi, Puglia,giugno 2005, http://siusa.signum.sns.it).

La legge n° 6972 del 17 luglio 1890 relativa alle istituzioni pubbliche di beneficenza stabilisce all’art. 1. “sono istituzioni di beneficenza soggette alle presente legge le opere pie ed ogni altro ente morale che abbia in tutto od in parte per fine: a) di prestare assistenza ai poveri tanto in istato di sanità quanto di malattia; b) di procurare l’educazione, l’istruzione, l’avviamento a qualche professione, arte o mestiere, od in qualsiasi altro modo il miglioramento morale ed economico. La presente legge non innova alle disposizioni delle leggi che regolano gli istituti scolastici, di risparmio, di previdenza, di cooperazione e di credito; e all’art. 3.: in ogni comune è istituita una congregazione di carità con le attribuzioni che le sono assegnate dalla presente legge. Alla congregazione di carità saranno devolute i beni destinati ai poveri giusta l’art. 832 del Codice Civile”.

La circolare prefettizia del 26 aprile 1891, “Istituzioni pubbliche di beneficenza. Norme per l’attuazione della nuova legge” ricordava alla Congregazione di Carità che l’art. 102. del Regolamento del 5 febbraio 1891 per l’esecuzione della nuova legge sulle opere pie dispone che le Congregazioni di Carità devono deliberare e sottoporre ai voti dei rispettivi consigli comunali le proposte di concentramento e raggruppamento delle istituzioni di beneficenza e di modificare il proprio statuto organico.

Tutte le opere pie, a seguito della Circolare prefettizia per il “raggruppamento e concentrazione

delle opere pie locali” del 21 aprile 1891, devono attivarsi a produrre per la pratica di

concentramento: bilancio e conto relativo all’anno 1890 e copia dei singoli testamenti di istituzione.

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Inoltre, nel 1891 chiedono il concentramento e la trasformazione nella Congregazione di Carità dell’opera pia Gonella di San Genuario e confraternità San Bernardino di Crescentino.

Nella Circolare della Sottoprefettura del Circondario di Vercelli inviata al sindaco di Crescentino dell’8 gennaio 1893 relativa ai “Concentramenti delle Congregazioni di Carità” si legge “essendosi ora completati i documenti relativi al concentramento delle Opere pie di cotesto comune, con quelli relativi all’Opera di San Genuario […]a proposito le faccio osservare, anche a nome della Prefettura, che il Ministero desidera che i corpi locali abbiano ad esporre tassativamente le loro situazioni affermando se una data opera pia deve o non essere soggetta a concentramento non essendo accettabile la decisione presa in seduta 8 settembre 1892 riguardante all’Opera pia Gonella alla superiore autorità […]. Aggiungerò che anche la Regia Prefettura trovò molto lodevole il lavoro compiuto da quell’Amministrazione e tale che si ritiene atto a dare uno stabile e regolare assetto alla beneficenza di Crescentino.

La Congregazione alla sua volta provvederà a che per tutte le Opere pie a concentrarsi siano esauriti gli […] relativi alla pianta degli impiegati e loro stipendi anche se negativa”.

Nel fascicolo “Concentramento delle Istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in questo comune” relativo all’anno 1893 è indicato un “elenco delle istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti” nel comune di Crescentino: opera pia Villa, Cavallito, Sagnò, Raggi, Ospedale degli Infermi, Dame di Carità.

Il primo marzo 1893 il sindaco della città di Crescentino scrive al presidente della Congregazione di Carità che a proposito dell’opera pia Gonella è confermata “la deliberazione del 17 giugno 1892 con cui non intendiamo assoggettare la detta opera pia al concentramento nella locale della Congregazione di Carità a norma quindi delle istruzioni ed ordinamenti dell’illustrissimo signor sottoprefetto di Vercelli con nota dell’8 gennaio 1898 n. 39 […]”.

Dunque, dalla promulgazione della legge n° 6972 del 17 luglio 1890, il comune di Crescentino a gennaio 1893 ha completato i documenti relativi al concentramento delle Opere pie tranne che per l’opera pia Gonella di San Genuario, per la quale la decisione assunta l’8 settembre 1892 non è accettabile. Tuttavia, a marzo 1893, la Prefettura tramite la Sottoprefettura comunica al sindaco della città di Crescentino che non è il caso della Congregazione di carità proporre il concentramento delle diverse opere pie (Raggi, Biletta, Ospedale e lasciti elemosinieri) perché esse sono già amministrate dalla Congregazione di carità stessa.

Il 31 marzo 1893, nella circolare della SottoPrefettura indirizzata al presidente della Congregazione di Carità di Crescentino relativa ai concentramenti si legge “la Regia Prefettura mi restituisce ancora gli acclusi atti relativi di concentramento delle opere pie del Comune in cotesta Congregazione avvertendo non essere il caso che la Congregazione di Carità proponga il concentramento dell’Opera pia Raggi, dell’Orfanotrofio, dell’Ospedale e dei lasciti elemosinieri che appartengono a tali enti essendo già le istituzioni stesse amministrate dalla Congregazione”.

La Congregazione di Carità è stata eretta, infatti, già il 7 novembre 1854.

E, nella comunicazione relativa a “Concentramento Opere pie” indirizzata al sindaco della Città di Crescentino dal Sottoprefetto del Circondario di Vercelli, in data 1° marzo 1894 si evincono le vicende storiche delle diverse opere pie: “colla restituzione dei documenti trascrivo qui di seguito una lettera pervenutami in proposito dalla Prefettura: “L’opera pia Cavallitto ha per iscopo l’annua distribuzione, a mezzo della sorte, di una dote di £ 100 fra le ragazze povere del comune di Crescentino e quelle di Robella, in provincia di Alessandria. Occorre quindi che sulla proposta fatta dalla Congregazione di Carità e dal Consiglio comunale di Crescentino per il concentramento della anzidetta Opera pia (che interessa più comuni appartenenti a provincie diverse) siano chiamate a deliberare in base all’articolo 62 della legge 17 luglio 1890 tutte le rappresentanze comunali e provinciali interessate […]”.

L’opera pia Cavallitto “ha per iscopo l’annua distribuzione, a mezzo della sorte, di una dote di £

100 fra le ragazze povere del Comune di Crescentino e di quelle di Robella, in provincia di

Alessandria, si legge nello Specchio delle Entrate delle opere pie amministrate secondo il conto

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consuntivo 1895 prodotto dalla Congregazione di Carità di Crescentino”, il cui segretario è a quella data il geometra Antonio Caretto. Due tentativi di concentramento dell’opera pia Cavallito ebbero esito negativo presso il Consiglio provinciale del 20 giugno 1894 e del 13 settembre 1894.

Il 24 gennaio 1895 un’altra Circolare della Sottoprefettura del Circondario di Vercelli indirizzata ancora al presidente della Congregazione di Carità di Crescentino relativa al “Concentramento delle istituzioni pubbliche di beneficenza” si legge “Prego la S.V. di fornirmi anche tutte le notizie chieste nella seconda parte della mia nota 1° marzo 1894 n° 1048. Appena mi saranno giunte trasmetterò gli atti relativi al concentramento delle Opere pie agli uffici superiore per provvedimenti ulteriori. Raccomando qualche sollecitazione”.

Tutte le opere pie sono state concentrate con Regio decreto del 1° settembre 1895.

A seguito della Circolare della Prefettura di Novara, 18 dicembre 1897, dal documento “Elenco delle opere pie concentrate” del 22 dicembre 1897, si apprende che:

- Opera pia Villa è amministrata da una commissione speciale e ha lo scopo di distribuire annualmente di due doti di lire cento ciascuna alle zitelle;

- Opera pia Sagnò è amministrata da una commissione speciale e ha come scopo distribuire per sempre alternativamente cioè un anno due doti di lire cento a povere zitelle, e un anno vestiti ai poveri;

- Opera pia Cavallito è amministrata da una commissione speciale e ha come scopo la distribuzione a mezzo di sorte di una dote di lire cento fra le ragazze povere di Crescentino e di Robella;

- Opera pia Gonella è amministrata da una commissione speciale nominata dal Consiglio comunale e ha come scopo soccorrere i poveri gli infermi dell’Amministrato di San Genuario.

Una lettera della Sottoprefettura della Provincia del 19 agosto 1899 sollecita chiarimenti circa il

“Concentramento delle istituzioni di beneficenza”.

Nel “Verbale d’adunanza della Congregazione di carità ed Opere Pie Unite della Città di Crescentino” del 6 giugno 1907, relativo ai “Provvedimenti per la carica di segretario e nomina del medesimo”, si legge nell’allegato inviato dal Sottoprefetto che “coll’occasione si prega inoltre la S.V. di volere a suo tempo favorire qualche maggiore schiarimento circa le attuali amministrazioni delle varie Opere Pie contemplate nella deliberazione congregatizia 13 luglio 1893 […] e far conoscere se le medesime vennero regolarmente erette in corpo morale e siano dotate di qualche speciale statuto e regolamento organico”.

Nello “Statuto organico della Congregazione di Carità della Città di Crescentino”, 8 luglio 1913, si legge che la Congregazione di carità del comune di Crescentino è [stata] costituita il 3 agosto 1862 e all’art. 2. si legge che la suddetta tra gli altri compiti “cura gli interessi dei poveri e ne assume la rappresentanza legale” e all’art. 3.: “provvede poi al conseguimento del fine di ciascuna delle opere pie poste alla sua dipendenza, coi redditi derivanti dal patrimonio di ciascuna di esse, il cui ammontare è determinato nei rispettivi inventari. E ancora all’articolo n° 4 si stabilisce che la Congregazione ha:“la direzione ed amministrazione delle seguenti istituzioni di beneficenza, regolate come appresso, mantenendo separati patrimonio e gestioni:

- “Ospedale degli Infermi regolato da proprio statuto e affidato all’Amministrazione della Congregazione di Carità con Regie Patenti 19 novembre 1776”; ha quale finalità il ricovero degli ammalati, la fornitura di doti, vestimenti, elemosina e garantisce dieci letti per gli incurabili;

- Congregazione di Carità ha come compito di soccorrere i poveri a domicilio, garantire baliatici, cinti erniari, medicinali;

- “Orfanotrofio Biletta fondato dal sacerdote Don Giuseppe Biletta per atto di donazione, 27

novembre 1847, affidato all’amministrazione della Congregazione di Carità con Regio

Decreto 17 luglio 1848 ed avente per iscopo il ricovero, cura, mantenimento ed istruzione

di povere orfane”;

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- “Opera pia Raggi fondata con testamento 25 aprile 1785 e codicillo 5 ottobre 1786 rogato Tebaldeschi del sacerdote Giuseppe Maria Raggi, affidata alla Amministrazione della Congregazione di Carità con verbale di separazione di quota 20 settembre 1888 ed avente per iscopo l’erogazione totale di suoi redditi all’annua vestizione di poveri …”;

- “Opera pia Cavallito fondata con atto 7 febbraio 1859 rogato Corno di Paolo Cavallino affidata all’Amministrazione della Congregazione di Carità con Regio Decreto di concentramento 1 settembre 1895 ed avente per iscopo l’assegnazione annua di una dote di lire 100 da estrarsi a sorte tra le fanciulle povere nate e residenti nel Comune di Crescentino e in quello di Robella”;

- “Opera pia Gonella di San Genuario fondata da cavaliere Francesco Andrea Gonella con testamento 15 febbraio 1851 rogato Levis, affidata all’Amministrazione della Congregazione di carità con Regio Decreto di concentramento 1° settembre 1895 ed avente per iscopo di soccorrere i poveri e massime gli infermi della frazione di San Genuario”;

- “Opera pia Sagnò fondata con testamento 11 aprile 1763 rogato Vallin del sacerdote Giuseppe Maria Sagnò, affidata all’Amministrazione della Congregazione di Carità con Regio Decreto di concentramento 1° settembre 1895 ed avente per iscopo la distribuzione annua alternata di due doti da lire 100 caduna e due povere figlie di Crescentino e di vestimenta a poveri bisognosi”;

- “Opera pia Villa fondata con testamento 26 aprile 1778 rogato Galatei di Giuseppe Maria Villa, affidata all’Amministrazione della Congregazione di Carità con Regio Decreto di concentramento 1° settembre 1895 ed avente per iscopo l’assegnazione […] per sorteggio di due doti da lire 100 caduna a povere figlie crescentinesi”.

La Congregazione di Carità esplica inoltre la sua azione con le rendite di alcuni - secondo quanto recita l’art. 84 della cosiddetta Legge Crispi: “Il notaio, col cui intervento si aprano o si depositino testamenti, ne' quali in modo diretto od indiretto si fondino istituti aventi carattere di pubblica beneficenza, o si contengano disposizioni concernenti le fondazioni di cui alla lettera b dell'art. 2 della presente legge, o col cui intervento si stipulino atti tra vivi, concernenti simili fondazioni e disposizioni, è obbligato, nei 30 giorni dall'apertura o stipulazione, a farne denunzia al sindaco. Il contravventore è punito con penalità pecuniaria da 10 a 50 lire. Il sindaco deve trasmettere alla congregazione di carità la copia della ricevuta denunzia. Gli uffici del registro debbono, di volta in volta che ne vengano a notizia, trasmettere all'intendente di finanza un elenco delle liberalità di cui sopra. L'intendente ne deve dare ogni mese comunicazione al prefetto. La congregazione di carità appena abbia ricevuto la denuncia delle donazioni o dei lasciti aventi per scopo la pubblica beneficenza, deve fare gli atti conservatori occorrenti e promuovere, ove ne sia il caso, il riconoscimento legale dell'ente” - legati testamentari:

- “legato Domenico Durando per testamento 7 novembre 1783 rogato Monasteri […] ai poveri della frazione di San Grisante”;

- “legato Gioachino Galimberti per testamento 29 settembre 1819 e codicillo 17 novembre

1817 rogato […] coll’ obbligo della distribuzione annua di lire 33 in granaglie ai poveri del

Comune di Crescentino”;

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- “legato Margherita Colomba Fassio per testamento 18 febbraio 1836 rogato Faldella di lire trecento coll’obbligo di distribuire i frutti in elemosina di granaglia ai poveri di Crescentino”;

- “legato Carlo Emanuele Galimberti per testamento 24 aprile 1837 rogato Faldella della somma di lire cinquanta coll’obbligo di distribuire ogni anno lire cento ai poveri crescentinesi”;

- “legato Antonio Mauletti per testamento 14 marzo 1876 rogato Del Corno di lire 1000 coll’obbligo che se ne distribuiscano i frutti a famiglie povere crescentinesi”.

Nello “Statuto organico dell’Ospedale degli Infermi eretto nella Città di Crescentino sotto il titolo di San Spirito”, edito nel 1911, si legge all’art. 3.: “possono essere ammessi anche malati non poveri, salvo il pagamento delle rette nella misura da determinarsi dall’Amministrazione, con l’approvazione della Commissione provinciale di beneficenza” e più oltre “non possono […] essere accolti infermi di malattia infettiva a carattere contagioso e diffusivo”. E all’art. 9.: “nessuna pratica di culto può essere imposta ai ricoverati. Essi possono farsi assistere dai ministri del culto al quale appartengono”.

Al capo II del Consiglio di Amministrazione, art. 11.: “l’Ospedale è retto dalla Congregazione di Carità in forza delle Regie Patenti 19 novembre 1776 con separata gestione. Si applica il presente Statuto per ciò che riguarda lo scopo e la particolare indole dell’Ospedale e quello della Congregazione di Carità per il resto”. Nello “Statuto della Congregazione di Carità” del luglio 1913, si legge nell’art. 22.: “gli immobili devono di regola essere dati in affitto; gli oggetti mobili dati in consegna ad agenti responsabili con apposito inventario” infatti la Legge n° 6972 del 17 luglio 1890 all’art. 18. stabiliva di redigere un esatto inventario dei beni immobili e mobili: “Le amministrazioni delle istituzioni pubbliche di beneficenza devono tenere in corrente un esatto inventario di tutti i beni mobili ed immobili, ed uno stato dei diritti, crediti, pesi ed obbligazioni coi titoli relativi”.

Le Congregazioni di Carità furono soppresse con legge 4 giugno 1937 n. 847 per essere sostituite dagli Enti comunali di assistenza.

Con Regio decreto del 17 maggio 1938 l’Ospedale “è stato decentrato dall’E.C.A”.

Nello “Statuto organico” del 17 maggio 1938, approvato con Regio decreto del 17 maggio 1938 si delibera: “l’Ospedale ha per iscopo di provvedere al ricovero, alla cura e al mantenimento gratuiti, nel limite dei propri mezzi, degli infermi poveri di ambo i sessi, aventi domicilio di soccorso nel comune”.

Lo “Statuto dell’Infermeria Santo Spirito” del 30 settembre 1938, capo II. del Consiglio d’Amministrazione, art. 11.: “L’Ospedale è retto da un Consiglio d’Amministrazione composto da cinque membri, compreso il presidente, i consiglieri sono nominati dal signor podestà del comune”

e all’art. 12. “le funzioni degli amministratori sono e debbono essere considerate completamente gratuite”.

Con “Decreto del Prefetto di Vercelli” del 25 aprile 1939 n. 879 circa la “Divisione sanitaria l’ente è stato classificato al senso dell’art. 9. del Regio decreto del 30 settembre 1938 n. 1631 fra le Infermerie”.

Nello “Statuto” approvato il 4 aprile 1956 art. 11. cap. II.: “l’Infermeria è retta da un Consiglio d’Amministrazione composto da un presidente nominato dal prefetto, e da quattro membri del Consiglio comunale”.

Dal 1976, a seguito della circolare regionale n. 3220 del 20 aprile 1976, il presidente dell’Infermeria, già di nomina prefettizia, è anche di nomina regionale.

In seguito al DL 29 marzo 1979 n. 113 l’Infermeria cessa di essere un’IPAB ma continua la sua attività autonomamente.

Il 16 giugno 1982 è avanzata la “proposta di riconversione dell’Infermeria Santo Spirito” da parte

dei consiglieri del Partito Comunista Italiano di Crescentino per “un nuovo utilizzo dell’Infermeria

(9)

Santo Spirito per perseguire finalità più rispondenti ai bisogni sanitari e assistenziali della comunità”.

Nel “Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale di Crescentino” del 16 giugno 1982 si legge: “il Consiglio Comunale delibera di respingere la proposta del gruppo comunista relativa all’utilizzo della locale Infermeria Santo Spirito nell’ambito del servizio sanitario […]”.

Storia archivistica: Il 16 giugno 1955 l'ispettore della Soprintendenza Borsarelli compie un sopralluogo a Crescentino perché l'archivio storico comunale "non era mai stato visitato, si prese l'occasione dell'ispezione agli archivi delle Opere Pie". Nella relazione in seguito redatta si apprende che "non è risultato esserci persona che nel comune si interessa di archivi".

In quell'occasione, sono visitati gli archivi dell'Ospedale di Santo Spirito, quello dell'Orfanotrofio [Biletta ?] e dell'Asilo [?] oltre al fondo dell' E.C.A. depositato presso il Municipio. L'E.C.A.

amministra gli asili delle frazioni, che non sono ancora stati eretti in enti morali, oltre all'opera pia Sagnò, l'opera pia Gonella, l'opera pia Raggi e l'opera pia Cavallino. Tutti sotto depositati presso l'archivio storico comunale in buone condizioni ma senza inventario.

L'archivio storico delle opere pie è depositato presso un locale idoneo e l'archivio ammonta a 60 m3, depositati in armadi a muro con quattro piani in legno, e a occuparsene è il segretario dell'opera pia. Si precisa la necessita di redigere un inventario.

Un'altra visita presso gli archivi storici della città di Crescentino è compiuta il 7 marzo 1972 (prot.

n°262) dal funzionario Maurizio Cassetti, e nel post scriptum della relazione "situazione dell'archivio comunale di Crescentino. Archivi diversi" si apprende nel post scriptum "ho avuto altresì occasione di vedere l'archivio dell'Ospedale di Santo Spirito sistemato all'ultimo piano della sede settecentesca. La documentazione non presenta alcun ordine. Esistono carte del '600;

comprende anche le carte dell'opera pia Raggi e della Congregazione di carità. L'amministrazione dell'Ospedale ha già dato incarico ufficiale […] di provvedere al riordinamento delle carte, […]che ha già iniziato la sua opera e provvederà quanto prima a informare codesta onorevole Sovrintendenza sull'andamento dei lavori". Il vice-direttore della Biblioteca civica degregoriana di Crescentino, il 13 marzo 1972 dichiarava in una lettera al Soprintendente "ora ho incarico di sistemare quello dell'ospedale di Santo Spirito di Crescentino".

Nella relazione del 5 dicembre 2002 del funzionario della Soprintendenza ai Beni Archivistici per il Piemonte e la Valle d'Aosta (prot. n°3433/8.35) si legge che "l'archivio [dell'Infermeria di Santo Spirito] viene ceduto in uso temporaneamente [al Comune di Crescentino] e l'Ente potrà ritornare in possesso quando disporrà di locali idonei ad accogliere e più oltre che qualsiasi utilizzo del materiale archivistico al di fuori dei locali in cui è conservato dovrà essere autorizzato preventivamente dall'Ente".

Il funzionario nella suddetta relazione dichiara, dopo aver condotto un'attenta ricerca presso l'archivio della Soprintendenza, di non aver reperito né lettera di incarico (che si rivelerà essere stata solamente verbale) per il riordinatore, del 1972, dell'archivio storico dell'Ospedale di Santo Spirito né successivo inventario né elenco sommario perché si "trattò puramente di un salvataggio e di alleggerimento del materiale spurio".

Nel 1972 la documentazione era collocato al piano superiore dell'Ospedale e "comprendeva ricette, testamenti, liti, legati, ecc, tutto in faldoni e insieme vi era una modesta pinacoteca di circa 25-30 quadri, tra cui il ritratto del vescovo di Vercelli [?]".

Infine, nella relazione del 2002, il funzionario comunica che, a seguito di quanto sopra esposto, l'archivio storico dell'Ospedale non è mai stato riordinato ed ora è depositato in una trentina [trentasette] di scatoloni. Le carte dell'Ospedale fondato nel 1583 sono poi nel 1700 confluite in quelle della Congregazione di carità.

Il 27 febbraio 2003, nella deliberazione n° 44 della Giunta Municipale "Presa in carico dell'archivio

storico dell'Infermeria Santo Spirito di Crescentino", si legge che il Comune di Crescentino "perché

l'Infermeria Santo Spirito non dispone di locali idonei alla conservazione e al riordino del suddetto

patrimonio archivistico […] e […] è intenzione dell'Amministrazione comunale prendere in carico

(10)

l'archivio storico dell'Infermeria Santo Spirito depositandolo presso il nostro archivio storico […]

l'Infermeria Santo Spirito provvederà a richiedere qualsiasi autorizzazione necessaria allo spostamento del materiale […]".

Il 14 aprile 2003 (prot. n°321) la Soprintendenza ai Beni Archivistici del Piemonte e della Valle d'Aosta esprime "per quanto di competenza si esprime parere favorevole ai sensi dell'art.48. del D.Leg. 490 del 29.10.1999 in ordine al trasferimento e titolo di deposito dell'archivio in oggetto presso il Comune di Crescentino" [al secondo piano, in un locale idoneo ed esclusivamente a esso destinato].

(Notizie tratte dall'Archivio della Soprintendenza ai Beni Archivistici del Piemonte e della Valle d'Aosta).

E il materiale archivistico in data 17 aprile 2003 è trasferito presso i locali dell'Archivio storico comunale.

Nella scheda tecnica, redatta dall'archivista incaricata in data 4 luglio 2003, si rileva che non esistono strumenti di consultazioni e le carte sono in discrete condizioni di conservazione nonostante la presenza di infezioni batteriche.

Il presidente dell'Infermeria Santo Spirito comunica al sindaco del Comune di Crescentino, il 6 ottobre 2004, "a seguito di concessione del contributo regionale, in data 15 ottobre 2004 daremo avvio ai lavori di riordino del nostro archivio storico in deposito presso di voi".

L'intervento di riordino - sospeso più volte a causa del grado elevato delle infezione batteriche presenti sulle carte - si è concluso nel dicembre 2007.

Modalità di acquisizione: Deposito temporaneo presso l'Archivio storico comunale di Crescentino per trenta anni.

Contenuto: L'archivio raccoglie le serie amministrative e contabili e le pratiche relative all'attività dell'Ospedale degli Infermi di Crescentino.

Descrizione danni: La documentazione più antica presenta una particolare fragilità della carta con usura ai margini, e talvolta gravi danni da umidità, muffe e roditori, il che richiede cautele nella consultazione e nella riproduzione.

Criteri di ordinamento: In fase di ricognizione, l'archivio si presentava in una situazione di grande disordine, in pessime di condizioni di conservazione, depositato in più locali siti al piano terreno della Casa Borla.

La documentazione era frammista a materiale dell'archivio di deposito dell'attuale amministrazione ospedaliera e a materiale non archivistico.

Le carte erano in gran parte ammassate in scatoloni in pessime condizioni di conservazione, a causa di una forte umidità, e in minima parte erano state semplicemente raccolte in faldoni, privi di ogni indicazione e non omogenei, a seguito di un intervento avvenuto nel 1972, non portato a termine.

E' stato necessario procedere a una prima fase di identificazione e accorpamento del materiale e contemporaneamente di pulitura. Si è quindi potuto dare avvio alla fase di schedatura delle unità, all'elaborazione dei dati e al riordinamento.

Non è stato possibile ricostruire un'organizzazione storicamente consolidata e pertanto ci si è limitati a raccogliere la documentazione in serie amministrative e contabili, ordinate cronologicamente al loro interno, e ad individuare le pratiche, suddividendole in categorie logiche relative all'attività dell'Ente.

E' stata assegnata una numerazione di corda continua, preceduta dalla sigla identificativa dell'Ente (ASOSS CR).

Strumenti di ricerca: "Elenco delle carte esistenti nell'Archivio dell'Ospedale di San Spirito in

Crescentino", s.d. (ASOSS CR 80), "Inventari degli archivi", s.d. (ASOSS CR 81)

(11)

Condizioni di accesso: La documentazione storica è consultabile fatti salvi i limiti di legge sull'accesso e sulla tutela delle informazioni e della riservatezza.

Condizioni di riproducibilità: E' possibile la fotocopiatura o la riproduzione fotografica limitatamente alle carte in buone condizioni di conservazione.

Note: L'intervento archivistico (schedatura, riordinamento, inventariazione e redazione dell'indice strutturale) è stato condotto da Alessandra Cesare; l'intervento è iniziato nel 2004 e si è concluso nel 2007.

Regole di descrizione: ISAD (G)

(12)

Serie amministrative e contabili 1583 - 1964

ASOSS CR 1-395

Ordinati e verbali originali 1776 - 1952

ASOSS CR 1-15

Le due sottoserie raccolgono gli ordinati e le deliberazioni dell'Ospedale, della Congregazione di Carità e delle Opere Pie Unite della Città di Crescentino, riuniti in volumi dall'Ente stesso

Ordinati 1776 - 1799 ASOSS CR 1-2

ASOSS CR 1 "Libri d'ordinati comincianti 14 decembre 1776 finiente con ordinato 24 maggio 1784"

"Libro degli ordinati dello Spedale di S. Spirito eretto nella Città di Crescentino 1776"; "Registro degl'ordinati dell'Amministrazione unita delle opere pie dello Spedale, e Congregazione di Carità erette nella Città di Crescentino"

volume, sgualcitura Segnatura originaria: n°. 2

1776 - 1784

ASOSS CR 2 "Libri degli ordinati dello Spedale di S. Spirito eretto nella Città di Crescentino 1784"

Ordinati delle "Opere Pie Unite dell'Ospedale dei Poveri Infermi sotto l'invocazione di S. Spirito, e di Carità della presente Città" e "Atti consulari della Direzione delle Opere Pie Unite"

data incompleta nel titolo

volume, danni da roditori, pagine strappate Segnatura originaria: n°. 3

1784 - 1799

Deliberazioni e verbali delle adunanze 1855 - 1952

ASOSS CR 3-15

ASOSS CR 3 "Verbali delle adunanze dal 14 aprile 1855 al 31 dicembre 1858"

volume

Segnatura originaria: 1

1855 - 1858

ASOSS CR 4 "Verbali delle adunanze dal 23 gennaio 1859 al 16 dicembre 1865"

volume

Segnatura originaria: 2

1859 - 1865

(13)

ASOSS CR 5 "Verbali delle adunanze dal 1866 al 1870"

volume

Segnatura originaria: 3

1866 - 1870

ASOSS CR 6 "Verbali delle adunanze dal 1871 al 1877"

volume

Segnatura originaria: 4

1871 - 1877

ASOSS CR 7 "Verbali delle adunanze dal 1878 al 1881"

volume

Segnatura originaria: 5

1878 - 1881

ASOSS CR 8 "Verbali delle adunanze dal 1882 al 1886"

volume

Segnatura originaria: 6

1882 - 1886

ASOSS CR 9 "Deliberazioni originali"

fascicoli

1896 - 1901

ASOSS CR 10 "Verbali delle adunanze dal 1907 - 1912"

volume

1907 - 1912

ASOSS CR 11 "Protocollo delle deliberazioni pubblicate e approvate"

volume

1900 - 1910

ASOSS CR 12 "Verbali di deliberazione del presidente"

fascicoli

1938

ASOSS CR 13 "Verbali di deliberazione del presidente"

fascicoli

1939

ASOSS CR 14 "Verbali di deliberazione del presidente"

fascicoli

1940

ASOSS CR 15 "Verbali di deliberazione"

fascicoli

1949 - 1952

(14)

Corrispondenza 1786 - 1964 ASOSS CR 16-45

Protocolli della corrispondenza 1803 - 1964

ASOSS CR 16-36

ASOSS CR 16 "Registres des lettres"

volume

1803 - 1810

ASOSS CR 17 "Registres des lettres et corrispondence de la Commission Administrative des Hospices et Comité de Bien faisance de la Ville de Crescentino. Departement de la Sesia"

volume

1810 - 1829

ASOSS CR 18 "Protocollo generale per la registrazione di tutti gli affari spediti dall'Uffizio Amministrativo durante l'anno 1891"

Protocollo dell'Istituzione della Congregazione di Carità e della Opere Pie Unite

volume

1891 - 1895

ASOSS CR 19 "Registro di arrivo e spedizione delle corrispondenze uffiziali e delle relative spese di posta e telegrafo"

volume

1919 - 1931

ASOSS CR 20 "Protocollo Ospedale ed Opere pie unite dal 1 gennaio 1932 al 26 gennaio 1937"

volume

1932 - 1937

ASOSS CR 21 "Registro protocollo dal 1 gennaio 1937 della Congregazione di Carità ed Opere pie unite"

volume

1937 - 1939

ASOSS CR 22 "Protocollo dal 1 gennaio 1939 al 31 dicembre 1941"

volume

1939 - 1941

ASOSS CR 23 "Protocollo"

volume

1942 - 1943

ASOSS CR 24 "Registro protocollo dal 3 luglio 1943 al 23 agosto 1946"

volume

1943 - 1946

ASOSS CR 25 "Protocollo della corrispondenza, anno 1946"

volume

1946 - 1947

(15)

ASOSS CR 26 "Registro protocollo delle lettere anno 1948"

volume

1948 - 1949

ASOSS CR 27 "Registro protocollo della lettere anno 1949"

volume

1949 - 1950

ASOSS CR 28 Protocollo dal 25 settembre 1950 al 31 dicembre 1953

volume

1950 - 1953

ASOSS CR 29 "Protocollo della corrispondenza dall'11 febbraio al 31 dicembre 1955"

volume

1955

ASOSS CR 30 "Protocollo della corrispondenza dal 31 gennaio 1956 al 31 dicembre 1956"

volume

1956

ASOSS CR 31 "Protocollo della corrispondenza anno 1957"

volume

1957

ASOSS CR 32 "Protocollo della corrispondenza anno 1958"

volume

1958

ASOSS CR 33 "Protocollo lettere arrivate e spedite"

volume

1958 - 1960

ASOSS CR 34 "Registro protocollo delle lettere"

volume

1960 - 1961

ASOSS CR 35 "Registro lettere arrivate e spedite"

volume

1961 - 1963

ASOSS CR 36 "Protocollo lettere"

volume

1963 - 1964

Corrispondenza 1786 - 1951 ASOSS CR 37-42

ASOSS CR 37 "Lettere diverse"

fascicolo

1786 - 1845

ASOSS CR 38 "Corrispondenza diversa"

plico

1814 - 1884

ASOSS CR 39 "Corrispondenza diversa"

plico

1832 - 1882

(16)

ASOSS CR 40 Corrispondenza diversa

fascicolo

1837 - 1886

ASOSS CR 41 Corrispondenza con la Prefettura e Sottoprefettura

fascicoli

1890 - 1951

ASOSS CR 42 Corrispondenza

fascicolo, danni da roditori

1948

Circolari 1848 - 1948 ASOSS CR 43-45

ASOSS CR 43 "Registro delle circolari"

fascicoli

Segnatura originaria: 22

1848 - 1864

ASOSS CR 44 Circolari della Prefettura

fascicoli

1917 - 1918

ASOSS CR 45 Circolari INADEL

fascicolo

1947 - 1948

(17)

Liti 1782 - 1927 ASOSS CR 46-79

Lite contro famiglia Degregori 1820 - 1845

ASOSS CR 46-47

ASOSS CR 46 "Ospedale di Crescentino contro Degregori"

Credito dell'Ospedale verso Pietro Antonio Degregori di lire 219 per proventi

filza

1820

ASOSS CR 47 "Atti e prodotte della lite col signor cavaliere Gaspare Degregori e transazione col medesimo"

Causa relativa all'eredità Giovanni Oggero

filza

1845

Lite contro Ottino 1851 - 1855 ASOSS CR 48-49

ASOSS CR 48 "Atti sommari Congregazione di Carità di Crescentino contro Ottino fratelli"

filza

1851 - 1854

ASOSS CR 49 Lite Ottino Carlo contro l'Ospedale di Santo Spirito per diritto di pesca

fascicolo

1855

Lite contro Giovanni Spinoglio e Comune di Tricerro 1855 - 1858

ASOSS CR 50-52

ASOSS CR 50 "Atti sommari. Ospedale di Crescentino contro Spinoglio Giovanni"

filza

1855 - 1856

ASOSS CR 51 "Ricorso in Cassazione della sentenza contro Spinoglio Gioanni e Tricerro comune"

filza

1856 - 1858

ASOSS CR 52 "Evocazione in giudizio del Comune di Tricerro per terminazioni di contigue proprietà"

filza

1857

(18)

Lite contro Graziano Giuseppe 1859 - 1868

ASOSS CR 53-58

ASOSS CR 53 "Carte unite al ricorso di Graziano Giuseppe qual madre (sic) ed amministratore delle minori sue figlie per ottenere l'ammissione al gratuito patrocinio"

fascicolo

1859 - 1864

ASOSS CR 54 "Causa sommaria Graziano Antonio, Giuseppe e minori contro Ossella geometra Giuseppe Antonio"

fascicolo

1863 - 1867

ASOSS CR 55 "Causa sommaria semplice tra Graziano fratello e sorella contro Graziano signor Antonio"

filza

1864 - 1865

ASOSS CR 56 "Carte unite al ricorso sporto dalle minori Graziano per autorizzazione vendita stabili a partito privato"

fascicolo

1864 - 1868

ASOSS CR 57 Causa Maria Catterina Bongiovanni contro Graziano Giuseppe Causa per debito ipotecario degli eredi di Graziano Francesco, Graziano Giuseppe e figlie minorenni

filza

1865 - 1867

ASOSS CR 58 "Sentenza nella causa del notajo Faldella Carlo di questa città contro Graziano Giuseppe"

Causa per ipoteca giudiziale a favore di Faldella Carlo contro Graziano Giuseppe e le sue figlie minorenni Maria, Giovanna, Eufrasia della frazione di Santa Maria, cantone dei Garroni.

In allegato la "Relazione di perito" relativa all'estimo dei beni posseduti da Maria, Giovanna, Marcellina ed Eufrasia nel territorio di Fontanetto.

filza

1865 - 1867

Liti diverse 1782 - 1927 ASOSS CR 59-77

ASOSS CR 59 "Atti sommari proprj del Ospedale di S. Spirito attore contro Giuseppe Re convenuto"

filza

1782 - 1789

ASOSS CR 60 "Atti ospedale degli Infermi di Crescentino contro Cavallone di Caravana fratello e sorella"

filza

1816

(19)

ASOSS CR 61 "Nella causa dell'ospedale di San Spirito di Crescentino, principale del causidico Caleina reggente la procura Cattaneo contro il concorso instituitosi sul patrimonio, e beni delli Felice, e Giuseppe fratelli Saracco, a cui venne deputato per curatore"

filza

1821 - 1827

ASOSS CR 62 "Prodotta Fantoni per la Congregazione di Carità di Crescentino nella graduazione promossa dalla città di Crescentino contro li infra individui"

"Credito verso delli Pietro ed Antonio padre e figlio Milano. Eredità Aymonino"

filza

1830 - 1832

ASOSS CR 63 "Congregazione di di Carità contro Leonardi signori fratelli Gerolamo, Francesco, e Gioanni, convenuti"

"Credito verso delli Pietro ed Antonio padre e figlio Milano. Eredità Aymonino"

filza

1838 - 1841

ASOSS CR 64 "Atti civili. Crescentino Congregazione di Carità contro Chiò eredi"

filza

1848 - 1860

ASOSS CR 65 Lite Giuseppe Sella contro Pietro Zavatero per debito

fascicolo

1853

ASOSS CR 66 Lite Maggiorino e Luciano Scappa contro Giuseppe Provana

fascicolo

1853

ASOSS CR 67 Lite Elia Treves di Vercelli e Pietro Miroglio di Moncalvo contro eredi Gaffodio

fascicolo

1853

ASOSS CR 68 "Atti di lite tra Ospedale e Sella-Aymonin"

fascicolo

1859 - 1872

ASOSS CR 69 "Graduazione Gaffordio Manfredi"

Causa per beni lasciati in eredità

filza

1869 - 1870

ASOSS CR 70 "Atti nella causa dell'Ospedale degli Infermi di Crescentino contro Lajo Battista e Giuseppe fratelli Grisante"

Causa per beni lasciati in eredità

filza

1871

ASOSS CR 71 Lite Gagliardino Gioanni Battista contro Carlo Serses per debito

fascicolo

1872

ASOSS CR 72 "Transazione di lite col vivente Caretto Ferdinando"

Causa contro la Congregazione di Carità amministratrice dell'Ospedale di Santo Spirito per la mancata cancellazione di un'ipoteca più volte sollecitata da Ferdinando Caretto

filza

1876

(20)

ASOSS CR 73 "Causa sommaria tra Congregazione di Carità di Crescentino attrice quale amministratrice dell'Ospedale contro Pezzana fratelli convenuti"

Causa per beni lasciati in eredità

filza

1877

ASOSS CR 74 "Lite contro Giacometto avvocato Federico e Mejnardi Francesco.

Documenti"

filza

1879 - 1880

ASOSS CR 75 Causa Borgondo Giuseppe e Domenico contro Ospedale di Crescentino per la costruzione di camere e di una tettoia

filza

1882

ASOSS CR 76 "Evocazione in giudizio del signor Arietti Ignazio. Terminazione dell'Olocco"

filza

1886

ASOSS CR 77 "Documenti allegati al ricovero di Barello Antonio contro Barello Carlo di Antonio"

fascicolo

1927

Sequestri "a mano terza"

1874 - 1887 ASOSS CR 78-79

ASOSS CR 78 "Atti di sequestro a mano terza"

Sequestro a nome della Congregazione di Carità alla ditta fratelli Brunero della somma in debito al farmacista Giovanni Balestrero;

diffida inviata al Procuratore capo di Torino, 10 giugno 1874

filza

1874

ASOSS CR 79 "Verbale di pignoramento di somma a mano terza"

Pagamento degli affitti dei terreni in regione Olocco da parte di Grisante Angogna

filza

1885 - 1887

(21)

Inventari d'archivio 1761 - 1854

ASOSS CR 80-81

ASOSS CR 80 "Elenco delle carte esistenti nell'Archivio dell'Ospedale di San Spirito in Crescentino"

filza

Segnatura originaria: 8

s.d.

ASOSS CR 81 "Inventari degli archivi"

fascicolo

s.d.

Inventari dei beni 1583 - 1906 ASOSS CR 82-95

ASOSS CR 82 "Inventaro di titoli di [...] Censi, mutui, proprietà delle tre opere erette in Crescentino, cioè Spedale, Congregazione di Carità, Opera Raggi"

volume, lacerazione

Segnatura originaria: 15; II. 15

1583 - 1836

ASOSS CR 83 "Inventario di tutti i titoli ed atti che si riferiscono al patrimonio attivo e passivo ed all'amministrazione di esso"

volume

1612 - 1890

ASOSS CR 84 Inventario dei titoli, censi, mutui e proprietà

volume

Segnatura originaria: IIII

1789 - 1829

ASOSS CR 85 "Inventario degli effetti mobili, e lingeria proprj del venerando Ospedale degli Infermi eretto in questa città sotto l'invocazione di San Spirito"

filza

Segnatura originaria: 45

1834

ASOSS CR 86 Inventario attivo dei censi, canoni, livelli, ed altre prestazioni e legati perpetui

fascicolo

1845 - 1906

ASOSS CR 87 "Inventario passivo delle passività diverse patrimoniali non comprese in altri speciali inventarii"

fascicolo

1849

ASOSS CR 88 "Inventario di tutti i debiti, gli oneri e le altre passività"

volume

1849 - 1899

(22)

ASOSS CR 89 "Inventario attivo dei crediti ipotecari e chirografari"

fascicolo

1880 - 1883

ASOSS CR 90 "Inventario passivo delle pensioni vitalizie dovute dall'istituto"

fascicolo

1887 - 1888

ASOSS CR 91 "Inventario attivo delle scorte rurali vive e morte"

fascicolo

1890

ASOSS CR 92 "Inventario attivo dei fabbricati coll'indicazione e la descrizione degli oggetti d'arte che ne fanno parte appartenenti all'Istituzione il 1° gennaio 1892"

fascicolo

1892

ASOSS CR 93 "Inventario passivo delle cose dei terzi ossiano depositi a cauzione e custodia"

fascicolo

s.d.

ASOSS CR 94 "Inventario generale di tutti li mobili, arredi nell'Ospedale degli Infermi sotto il titolo di S. Spirito della Città di Crescentino"

filza

s.d.

ASOSS CR 95 "Inventario patrimoniale"

volume

s.d.

Consegnamenti e catasto 1761 - 1886

ASOSS CR 96-97

ASOSS CR 96 Libro dei consegnamenti e carte di appoggio

Allegato: "Annotatione delle Messe da me Giovanni Francesco (?) Mariano cellebrate caduno mese, unita all'aplicatione del Sacrificio ciascheduno de particolari nell'anno 1773"

volume, stato di conservazione cattivo

1761 - 1776

ASOSS CR 97 Catasto e carte d'appoggio relative ai beni dell'Ospedale Santo Spirito

volume

1779 - 1886

(23)

Contabilità 1720 - 1961

ASOSS CR 98-254

Libri di carico e scarico 1734 - 1814

ASOSS CR 98-104

lacune: dal 1774 al 1806; 1824 al 1856;

ASOSS CR 98 "Libro di caricamento dello Spedale principiato 24 decembre 1734 e finiente per resa di conto delli 24 novembre 1742"

volume

Segnatura originaria: 3

1734 - 1742

ASOSS CR 99 "Libro di Scaricamento de rediti ed elemosine del Venerando Spedale di S. Spirito della Città di Crescentino aggregato al Venerando Archihospedale pure di S.Spirito in Saccia di Roma, come da Bolla delli 30 agosto 1685. Principiato 24 decembre 1734 e"

"... finiente per resa di conto delli 24 decembre 1742"

volume

1734 - 1742

ASOSS CR 100 "Libro di maneggio del molto venerando Ospedale di Santo Spirito di Crescentino e scaricamento"

volume

Segnatura originaria: Ospedale. 6

1742 - 1773

ASOSS CR 101 "Libro di maneggio del molto venerando Ospedale di Santo Spirito di Crescentino, e caricamento principiante 3 marzo 1742 e finiente 18 settembre 1773"

volume

Segnatura originaria: Ospedale. 5

1742 - 1773

ASOSS CR 102 "Libro di Scaricamento 1772 - 1800"

volume, danni da roditori

Segnatura originaria: Ospedale/Congregazione. 8

1772 - 1800

ASOSS CR 103 "Contabilità 1772 - 1801"

Caricamento e scaricamento

volume

Segnatura originaria: 9

1772 - 1801

ASOSS CR 104 Carico e scarico dal 1802 al 1814

volume, danni da roditori Segnatura originaria: 11

1802 - 1814

(24)

Bilanci 1807 - 1887

ASOSS CR 105-111

mancano gli anni 1774-1806; 1824-1856

ASOSS CR 105 "Budjet des Hospices de la Commune de Crescentin"

volume

1807 - 1812

ASOSS CR 106 "Entrata 1807 - 1823"

volume

1807 - 1823

ASOSS CR 107 "Bilancio dal 1823 al 1834. 3 opere"

3 fascicoli, danni da roditori

1823 - 1834

ASOSS CR 108 "Bilancio 1834 - 1835 - 1836 - 1837"

4 fascicoli, danni da roditori

1834 - 1837

ASOSS CR 109 "Bilancio delle rendite e delle spese"

volume

1839 - 1857

ASOSS CR 110 "Bilancio delle entrate e delle spese"

volume

1858 - 1871

ASOSS CR 111 "Bilancio delle entrate e delle spese"

volume

1872 - 1887

Conti delle riscossioni 1720 - 1887 1720 - 1887

ASOSS CR 112-126

mancano gli anni 1783 - 1836

ASOSS CR 112 "Conti delle elemosine in denaro e in natura, 1720 - 1782"

volume

1720 - 1782

ASOSS CR 113 "Conti 1720 - 1782"

volume

Segnatura originaria: I. 9

1720 - 1782

ASOSS CR 114 "Comptes rendus par le sousesigné trésorier et econome honoraire de l'hospices civil de Crescentino. Recette de l'hospice"

fascicolo

Segnatura originaria: 29

1805 - 1806

ASOSS CR 115 "Administration de hospices de la Commune de Crescentin.

Comptes rendus pour l'an 1806"

filza

Segnatura originaria: 20

1806

(25)

ASOSS CR 116 "Registre des recettes de hospices de la Commune de Crescentin depuis l'an 1807 jusqu'à l'an 1810 compreso (sic)"

fascicolo

Segnatura originaria: 17

1807 - 1810

ASOSS CR 117 "Administration de hospices de la Commune de Crescentin.

Comptes rendus pour l'an 1807"

filza

Segnatura originaria: 21

1807

ASOSS CR 118 "Administration des hospices de la Commune de Crescentin.

Comptes rendus pour l'an 1808"

filza

Segnatura originaria: 22

1808

ASOSS CR 119 "Administration des hospices de la Commune de Crescentin.

Comptes rendus pour l'an 1809"

filza

Segnatura originaria: 23

1809

ASOSS CR 120 "Administration des hospices. Comptes rendus pour l'an dishuit cent dix 1810"

filza

Segnatura originaria: 24

1810

ASOSS CR 121 "Administration des hospices. Comptes rendus pour l'an 1811"

filza

Segnatura originaria: 25

1811

ASOSS CR 122 "Conti dal 1837 al 1855"

volume

1837 - 1855

ASOSS CR 123 "Conti dal 1856 al 1864"

volume

1856 - 1864

ASOSS CR 124 "Conti dal 1865 al 1875"

volume

1865 - 1875

ASOSS CR 125 "Conti dal 1876 al 1887"

volume

1876 - 1887

ASOSS CR 126 "Conti trimestrali presentati dal signor economo dell'Istituto"

fascicolo

1884

Giornali delle riscossioni 1843 - 1887

ASOSS CR 127-128

ASOSS CR 127 "Registro giornale delle riscossioni dal 1843 al 1887"

volume

1843 - 1887

(26)

ASOSS CR 128 "Registro giornale dei pagamenti dal 1844 al 1887"

volume

1844 - 1887

Registri delle spese 1806 - 1950

ASOSS CR 129-137

ASOSS CR 129 "Registre des dépenses des hospices de Crescentin dépuis l'an 1802 jusqu'à et compris l'an 1806"

data errata nel titolo volume

Segnatura originaria: 6

1806

ASOSS CR 130 "Registre des dépenses des hospices di la Commune de Crescentin depuis l'an 1807 jusqu'à l'an 1810 compreso (sic)"

data errata nel titolo volume

1806

ASOSS CR 131 "Uscite 1807 - 1822"

volume

Segnatura originaria: VIII. 9

1807 - 1822

ASOSS CR 132 "Uscita 1807-1822"

"Dépenses"

volume

Segnatura originaria: 8

1807 - 1822

ASOSS CR 133 "Entrata 1807-1823"

"Recettes"

volume

Segnatura originaria: 7

1807 - 1823

ASOSS CR 134 Spese di cucina

filza

1853 ; 1855

ASOSS CR 135 Spese diverse 1853-1856

1853; 1855; 1856 filza

1853 - 1856

ASOSS CR 136 Conti dell'economato

filza

1868 - 1890

ASOSS CR 137 "Note di addebito"

fascicoli

1945 - 1950

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