• Non ci sono risultati.

Anemia megaloblastica e acidemia metilmalonica

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Anemia megaloblastica e acidemia metilmalonica"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Moresssa V, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2018; 21(3) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1803_10.html

Pagina 1 di 1

MeB – Pagine Elettroniche

Volume XXI

Marzo 2018

numero 3

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

ANEMIA MEGALOBLASTICA E ACIDEMIA METILMALONICA

Valentina Moressa, Giada Zanella, Giulia Gortani

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Trieste; IRCCS Materno-Infantile “Burlo Garofolo”, Trieste

Indirizzo per corrispondenza: valemorex@gmail.com Anna è una lattante di 2 mesi che giunge alla nostra

at-tenzione per un’anemia grave (Hb 6,5 g/dl) che ha richiesto emotrasfusione, associata a una storia di scarsa crescita.

Nata a termine da parto vaginale, alla nascita presenta-va un peso adeguato (tra il 10°-25° percentile), una lun-ghezza tra il 25° e il 50° percentile e la circonferenza cra-nica tra il 10°-25° percentile. L’indice di Apgar era 8-10. A un mese di vita Anna comincia a essere inappetente con rifiuto del biberon (in allattamento misto) e la curva di crescita ponderale comincia a deflettere. A un mese e mezzo per tale motivo esegue esami ematici che mostrano anemia e neutropenia (Hb 7,8 g/dl con N 830/mm3, retico-lociti 3,4% su GB 74.000/mm3). Nei giorni successivi

l’Hb arriva sino a 6,5 g/dl, esegue un’emotrasfusione e viene trasferita presso il nostro Istituto per un approfon-dimento diagnostico.

All’ingresso la piccola presenta un peso e una lunghez-za inferiori al 3° percentile e microcefalia con circonfe-renza cranica molto al di sotto del 3° percentile. Sono evidenti alcune note dismorfiche del volto (orecchie gran-di a impianto basso), una macchia caffelatte in regione poplitea. Regge il capo, non segue lo sguardo. La motrici-tà spontanea è poco armonica e povera, con competenze antigravitarie non adeguate per età. Per valutare la pre-senza di comorbidità esegue diversi accertamenti: una vi-sita oculistica mette in luce la presenza di una retinopatia bilaterale con distrofia diffusa dell’epitelio pigmentato. I potenziali evocati visivi sono patologici, con risposta di ampiezza ridotta.

La RM del sistema nervoso centrale mostra un ritardo di mielinizzazione e un aumento degli spazi liquorali. L’EEG in veglia e sonno mostra anomalie parossistiche multifocali e un’organizzazione del sonno alterata. Gli esami ematici mostrano un’anemia megaloblastica (Hb 10,8 g/dl, MCV 98 fl, reticolociti 3,4%) senza segni di emolisi.

I folati e la vitamina B12 sono nella norma. L’aspirato midollare presenta progenitori mieloidi in numero norma-le ma con abbondanti vacuoli intracellulari, eritroblasti normali ma ridotti di numero. Nel sospetto di malattia mi-tocondriale (in particolare una delezione) eseguiva il do-saggio dell’acido lattico su sangue e liquor risultato nella norma, con emogasanalisi nella norma. È stata valutata la

funzionalità pancreatica, che è risultata nella norma e ha escluso la presenza di tubulopatia. Sono state escluse eventuali cause infettivologiche (sia in epoca post- che prenatale). Nel sospetto di malattia metabolica sono stati dosati gli amminoacidi plasmatici e urinari e gli acidi or-ganici urinari, che hanno mostrato un aumento dell’acido metilmalonico nelle urine e un aumento dell’omo-cisteina plasmatica.

Tali reperti sono compatibili con acidemia metilmaloni-ca con omocitinuria, malattia genetimetilmaloni-ca del metabolismo degli amminoacidi conseguente a un deficit del complesso enzimatico mitocondriale responsabile della conversione della vitamina B12 (vitamina indispensabile alla mielo-poiesi e al corretto sviluppo del sistema nervoso centrale) nelle forma attive, idrossicobalamina e metilcobalamina. Tale difetto altera la via metabolica di conversione dell’omocistina in metionina, determinando un accumulo nel sangue della prima (sotto forma di omocistina e omoci-steina) e una riduzione della seconda, e una ridotta conver-sione metilmalonil-CoA in succinil-CoA, con conseguente accumulo plasmatico di acido metilmalonico.

Esiste un’ampia variabilità genotipica e fenotipica di presentazione della malattia, che nella forma infantile esordisce tipicamente con scarsa crescita, microcefalia, difficoltà di alimentazione, ipotonia, alterazioni ematolo-giche, deficit del visus da retinopatia pigmentata, e può portare a regressione neurologica con mielopatia, sindro-me uremico-emolitica e complicanze tromboemboliche.

La diagnosi precoce è fondamentale perché permette di avviare una terapia mirata che consiste nella somministra-zione quotidiana della forma attiva della cobalamina (vi-tamina B12) sotto forma di idrossicobalamina per via pa-renterale (ev, im o sc) e dalla supplementazione con levo-carnitina 50 mg/kg/die, acido folinico e betaina (inizial-mente 250 mg/kg/die, aumentabile fino a 500 mg/kg/die).

La terapia permette normalmente di correggere le alte-razioni metaboliche pur tuttavia non riuscendo a prevenire completamente le complicanze legate alla malattia.

Riferimenti

Documenti correlati

Gli amminoacidi presenti nella cellula possono essere il prodotto di idrolisi delle proteine (αAA proteici o standard; αAA rari o non standard).. o metaboliti liberi (AA

Dopo l’assorbimento, sia il ferro eme che quello non eme entrano in un pool comune nelle cellule della mucosa intestinale: la maggior parte viene depositata

Le proteine sono polimeri biologici risultanti dall’unione di 20 diversi amminoacidi; sono grosse molecole contenenti spesso centinaia di amminoacidi e la varietà di combinazioni

• In soluzione acquosa le proteine globulari hanno una struttura compatta: le catene laterali idrofobiche si trovano nella parte interna della molecola mentre i gruppi

Nella definizione della struttura secondaria delle proteine è importante la funzione del legame idrogeno che si viene ad instaurare tra l’idrogeno (che è ancora legato all’azoto

Ma proteine muscolari non sono forma di riserva come glicogeno e lipidi ed una loro perdita porta a perdita di proteine funzionali. 10% tessuti viscerali

[Raccomandazione basata su evidenze di bassa qualità da trial randomizzati e controllati, su evidenze di quali- tà bassa e molto bassa da una meta-analisi di studi di

In older patients with propionic academia and acute decompensation, MRI may reveal signal abnor- malities and swelling of the basal ganglia, substantia nigra, and dentate nucleus