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2003-2004) Homework assignment #2 – Testo e Soluzione Esercizio 1 Calcolare la trasformata di Fourier dei segnali a tempo continuo: a

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(1)

SEGNALI E SISTEMI

Proff. L. Finesso, M. Pavon e S. Pinzoni (a.a. 2003-2004) Homework assignment #2 – Testo e Soluzione

Esercizio 1 Calcolare la trasformata di Fourier dei segnali a tempo continuo:

a. x1(t) = e−3|t| sen 2t b. x2(t) = sen πt

πt · sen 2π(t − 1) π(t − 1)

Svolgimento. a. Il segnale “modulato” x1(t) si pu`o scrivere come x1(t) = y1(t)ej2t− e−j2t

2j dove y1(t) = e−3|t| `e il segnale “modulante”, con trasformata

Y1(jω) = 6 9 + ω2

(A lezione `e stata calcolata la trasformata del segnale y(t) = e−a|t|, Re a > 0, di cui y1(t) `e caso particolare, con a = 3). Ora, per la propriet`a di traslazione in frequenza, risulta

X1(jω) = 1 2j

·

Y1[j(ω − 2)] − Y1[j(ω + 2)]

¸

= . . . = −j24ω

[9 + (ω − 2)2][9 + (ω + 2)2]

Si noti che x1 `e un segnale reale dispari e X1 `e una funzione immaginaria dispari, rispettando le propriet`a di simmetria della trasformata di Fourier.

b. Scriviamo il segnale x2 come il prodotto x2(t) = y2(t) · y3(t − 1), con y2(t) = sen πt

πt , y3(t) = sen 2πt πt

le cui trasformate (gi`a considerate a lezione nel caso generale del segnale y(t) = sen W tπt ) sono Y2(jω) = rect ω

=

( 1, se |ω| ≤ π

0, altrimenti Y3(jω) = rect ω =

( 1, se |ω| ≤ 2π 0, altrimenti

Applicando le propriet`a di moltiplicazione e traslazione nel tempo, otteniamo allora la trasfor- mata X2 come convoluzione:

X2(jω) = 1

·

Y2(jω) ∗ e−jωY3(jω)

¸

cio`e,

X2(jω) = 1

Z

−∞rect

à θ

!

e−j(ω−θ)rect

Ãω − θ

!

= 1

Z π

−πe−j(ω−θ)rect

Ãω − θ

!

= 1

0, se ω < −3π

Rω+2π

−π e−j(ω−θ)dθ = −j(1 + e−jω), se −3π ≤ ω < −π

Rπ

−πe−j(ω−θ)dθ = 0, se −π ≤ ω < π

Rπ

ω−2πe−j(ω−θ)dθ = j(1 + e−jω), se π ≤ ω < 3π

0 se 3π ≤ ω

=

j

πe−jω2 sgn ω cosω

2, se π < |ω| < 3π

0, altrimenti

(2)

Notiamo che X2 `e una funzione a simmetria hermitiana, essendo x2 un segnale reale.

Esercizio 2 Determinare i segnali a tempo continuo che corrispondono alle seguenti trasfor- mate:

a. X1(jω) = 2 sen[3(ω − 2π)]

ω − 2π b. X2(jω) = 2

·

δ(ω − 1) − δ(ω + 1)

¸

+ 3

·

δ(ω − 2π) + δ(ω + 2π)

¸

Svolgimento. a. La trasformata X1 appare come la traslata X1(jω) = Y1[j(ω − 2π)]

di Y1(jω) = 2 sen 3ω

ω e questa `e la trasformata di Fourier del segnale rettangolare y1(t) = rect t 6. (A lezione `e stata calcolata la trasformata di y(t) = rect t

2T1

, coincidente con y1(t) se T1 = 3).

Perci`o,

x1(t) = ej2πty1(t) =

( ej2πt, se |t| ≤ 3 0, altrimenti

Possiamo notare che alla trasformata X1 reale corrisponde il segnale x1 a simmetria hermitiana.

b. Direttamente calcoliamo x2(t) = 1

Z

−∞X2(jω)ejωt

= 1

·

2(ejt − e−jt) + 3(ej2πt+ e−j2πt)

¸

= 1

π

·

2j sen t + 3 cos 2πt

¸

Anche qui, essendo la trasformata X2 una funzione (generalizzata) reale, il corrispondente segnale x2 risulta godere della simmetria hermitiana.

Esercizio 3 Un sistema a tempo continuo LTI risponde all’ingresso x(t) = [e−t+ e−3t]u(t)

con l’uscita

y(t) = [2e−t − 2e−4t]u(t) a. Calcolare la risposta in frequenza del sistema.

b. Determinare la risposta impulsiva del sistema.

c. Trovare l’equazione differenziale associata al sistema.

Svolgimento. a. Poich´e in un sistema LTI ingresso e uscita sono legate tra loro mediante con- voluzione con la risposta impulsiva, cio`e y = h∗x, la corrispondente relazione tra le trasformate di Fourier (qualora esistano) `e moltiplicativa:

Y (jω) = H(jω)X(jω)

Dunque, calcolando

X(jω) = 1

1 + jω + 1

3 + jω = 4 + 2jω (1 + jω)(3 + jω)

(3)

e

Y (jω) = 2

1 + jω 2

4 + jω = 6

(1 + jω)(4 + jω)

(a lezione abbiamo ricavato la trasformata del generico segnale z(t) = e−atu(t), con Re a > 0) otteniamo la risposta in frequenza H(jω) del sistema come il quoziente:

H(jω) = Y (jω)

X(jω) = 3(3 + jω) (2 + jω)(4 + jω)

Il sistema risulta BIBO-stabile, come si verifica osservando che il denominatore di H(jω) non si annulla per alcun valore reale di ω.

b. Per antitrasformare la funzione razionale H(jω), la decomponiamo in frazioni parziali:

H(jω) = 3 2

"

1

2 + jω + 1 4 + jω

#

ricavando cos`ı la risposta impulsiva

h(t) = 3

2[e−2t+ e−4t]u(t)

Notiamo che h `e assolutamente sommabile, come si conviene ad un sistema BIBO-stabile.

c. Ricordiamo che all’equazione differenziale lineare a coefficienti costanti

Xn

k=0

aky(k)=

Xm

k=0

bkx(k)

`e associato un (unico) sistema LTI e BIBO-stabile se e solo se il polinomio caratteristico a(s) =

Xn

k=0

aksk non ha radici immaginarie e che in tal caso la corrispondente risposta in frequenza si scrive per ispezione dei coefficienti come:

H(jω) =

Xm

k=0

bk(jω)k

Xn

k=0

ak(jω)k

Nel nostro caso, al sistema caratterizzato dalla risposta in frequenza H(jω) = 3(3 + jω)

(2 + jω)(4 + jω) = 9 + 3jω 8 + 6jω + (jω)2 resta quindi associata l’equazione differenziale

y(2)+ 6y(1)+ 8y = 3x(1)+ 9x

Esercizio 4

a. Calcolare la trasformata di Fourier del segnale a tempo discreto x1(n) = 2nu(−n − 1) b. Calcolare il segnale a tempo discreto di cui X2(e) = cos2θ + sen23θ `e la trasformata.

(4)

Svolgimento. a. La trasformata X1 si ottiene sommando la serie X1(e) =

X−1

n=−∞

2ne−jθn=

X

m=1

(12e)m = 12e

X

k=0

(12e)k =

1 2e

1 − 12e = − 1 1 − 2e−jθ

e risulta una funzione periodica di periodo 2π, a simmetria hermitiana, limitata in modulo da

X

n=−∞

x1(n) = X1(ej0) = 1, essendo x1(n) una sequenza reale, positiva e sommabile.

b. Con le formule di Eulero,

X2(e) = 14 ³e+ e−jθ´2 14³ej3θ− e−j3θ´2

= 14 ³−ej6θ+ ej2θ+ 4 + e−j2θ− e−j6θ´ da cui segue per ispezione

x2(n) = 14

·

− δ(n + 6) + δ(n + 2) + 4δ(n) + δ(n − 2) − δ(n − 6)

¸

cio`e

x2(n) =

1, se n = 0

1

4, se |n| = 2

14, se |n| = 6 0, altrimenti

Notiamo che sia la sequenza x2 che la trasformata X2 sono reali e pari.

Esercizio 5 Un segnale a banda limitata x(t), con trasformata X(jω) = 0 per |ω| > 1000π,

`e l’ingresso di un filtro la cui risposta in frequenza H(jω) = 0 per |ω| > 2000π. Chiamiamo y(t) l’uscita corrispondente. Per quali valori del periodo T `e possibile ricostruire esattamente il segnale y(t) a partire dai campioni y(nT )?

Svolgimento. In un sistema LTI l’uscita non pu`o avere una banda pi`u larga dell’ingresso, come segue dalla relazione moltiplicativa tra le trasformate. Infatti, se X(jω) = 0 per |ω| > ωX e H(jω) = 0 per |ω| > ωH, in generale possiamo dire che Y (jω) = H(jω)X(jω) = 0 per |ω| > ωY, con ωY ≤ min(ωH, ωX). Nel nostro caso, dunque, sicuramente Y (jω) = 0 per |ω| > 1000π.

Perci`o `e sufficiente campionare il segnale y(t) con pulsazione ωS > 2 · 1000π = 2000π, cio`e con periodo T = ω

S < 1000ππ = 0.001.

Esercizio 6 Il segnale y(t) `e generato dalla convoluzione dei segnali x1(t) = 2 cos 3t e x2(t) = sen 5t

πt , cio`e y = x1 ∗ x2. Si specifichi quali valori del periodo T permettono la ricostruzione esatta del segnale y(t) a partire dai campioni y(nT ).

Svolgimento. Le trasformate dei segnali x1 e x2 risultano X1(jω) = 2π

·

δ(ω − 3) + δ(ω + 3)

¸

, X2(jω) = rect ω 10 =

( 1, se |ω| ≤ 5 0, altrimenti

Poich´e X1(jω) = 0 per |ω| > ω1 = 3 e X2(jω) = 0 per |ω| > ω2 = 5, sicuramente Y (jω) = X1(jω)X2(jω) = 0 per |ω| > min(ω1, ω2) = 3. In realt`a, in questo esempio Y (jω) = X1(jω) e quindi y(t) = x1(t), cosicch´e la pulsazione di banda del segnale y `e proprio ωY = ω1 = 3.

Dunque, `e necessario e sufficiente campionare questo segnale con pulsazione ωS > 2ω1 = 6, cio`e con periodo T = ω

S < ωπ1 = π3.

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