Andrea Crestani, Direttore Unione Veneta Bonifiche
UN ANNO DI ALLEANZE:
UN ANNO DI ALLEANZE:
DAGLI ENTI LOCALI AI DAGLI ENTI LOCALI AI
CONSUMATORI CONSUMATORI
CONFERENZA ORGANIZZATIVA A.N.B.I. 2013 ALGHERO, 8-10 MAGGIO 2013
Andre a Cre s tani, Dire ttore Unione Ve ne ta
Bonific he
Le problematiche emergenti
• Incremento rischio idraulico (alluvione 2010-2012)
• Incremento eventi siccitosi (siccità 2003 – 2012)
• Depauperamento e inquinamento risorse idriche
(esaurimento risorgive, scarichi nella rete di bonifica) LE CAUSE PRINCIPALI:
• Urbanizzazione
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Le cause principali
Consumo del suolo e urbanizzazione
•
Superfici urbanizzate 2006/1983 = +27% ovvero 51mila ettari in più
•
Perdita del 5% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) nel periodo 2000- 2010, ovvero 45mila ettari
Cambiamenti climatici (l’innalzamento delle temperature di 1.5°C nel periodo 1989-2004 rispetto al periodo 1956-1988, la diminuzione delle
precipitazioni invernali. Negli ultimi 50 anni, si è registrata una diminuzione media per decennio di circa 34 mm. L’aumento degli eventi estremi di
precipitazione intensa. Nell’area di Chioggia, per una pioggia di durata di due giorni con un tempo di ritorno di 50 anni, i dati 1920-1980 fanno
stimare 140 mm di pioggia; i dati 1992-2008, invece, fanno stimare 220 mm)
Uso non sostenibile delle risorse idriche
URBANIZZAZIONE -
L’urbanizzazione diffusa nei comprensori di bonifica
superfici artificiali* (2006)
(ha) %
comprensorio
Acque Risorgive 28.550 28,1%
Adige Euganeo 14.779 12,2%
Adige Po 12.947 10,2%
APV 34.320 19,8%
Bacchiglione 17.819 30,2%
Brenta 17.662 24,9%
Delta del Po 4.662 7,0%
Piave 41.005 21,3%
Veneto Orientale 15.750 13,8%
Veronese 31.220 18,2%
TOT 218.713 18,3%
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La pianura densamente urbanizzata è per 1/3 soggetta a scolo meccanico o alternato meccanico/naturale
Superficie comprensori consortili: 1.195.000 ha Superficie a scolo
meccanico/alternato:
455.000 ha
Idrovore: 389
Aree al di sotto del livello medio del mare: 240.000 ha pari al 20% del
territorio ricadente nei comprensori consortili
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Circa 70.000 ettari di superficie urbana, pari al 32% della superficie
urbana totale dei comprensori, sono in aree a scolo meccanico
o alternato
URBANIZZAZIONE - GLI EFFETTI DELL’URBANIZZAZIONE
impermeabilizzazione del suolo;
diminuzione della capacità di invaso;
diminuzione dei tempi di corrivazione;
concentrazione della popolazione;
aggravamento problematiche gestione
idraulica.
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IN UNO SCENARIO COME QUESTO, UNIONE VENETA BONIFICHE HA AVVIATO UN
PERCORSO DI ALLEANZE STRATEGICO PER LA SICUREZZA, LA SALVAGUARDIA
IDRAULICA DEL TERRITORIO E LA DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE
RIGUARDO AL RUOLO E L’ATTIVITA’ DEI
CONSORZI
UN ANNO DI
ALLEANZE
Andrea Crestani, Direttore Unione Veneta Bonifiche
23 gennaio: Firma del Protocollo di intesa con A.N.C.I. VENETO
18 maggio: I Consorzi di bonifica incontrano i sindaci
21 novembre: UVB lancia le 7 regole per un nuovo modello di sviluppo del territorio
29 gennaio 2013: UVB firma il Protocollo d’intesa con le Associazioni dei Consumatori
2012 L’ANNO DELLE ALLEANZE PER IL
TERRITORIO
COLLABORAZIONE CON GLI ENTI LOCALI
L’aggravarsi delle emergenze idrauliche, specie
nei centri urbani, e la necessità di risolvere la
zona d’ombra delle reti minori extraconsortili,
ha spinto i Consorzi a proporsi sempre più
spesso a supporto dei Comuni e dei privati per
perseguire obiettivi comuni, nel rispetto delle
trasformazioni del territorio identificando i
necessari interventi per la sostenibilità idraulica
sulle reti di competenza comunale in base ad
accordi e convenzioni.
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IL RISULTATO - Accordi e convenzioni tra Consorzi e Comuni per l’adeguamento delle reti comunali
130 Comuni interessati per
oltre 40 milioni di risorse
mobilitate
42 piani approvati, redatti o in fase di realizzazione su 44
Un’esperienza di coordinamento a livello provinciale:
I Piani delle Acque
art. 15 NTA PTCP Venezia
UVB
ANCI VENETO
Protocollo di intesa UVB – ANCI Veneto
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Rafforzare la collaborazione sulla pianificazione urbanistica, nelle diverse fasi conoscitive, per la realizzazione degli interventi di trasformazione urbanistica e mitigazione
Individuare soluzioni per la corretta gestione delle
fognature bianche e della rete di affossature minori che interagiscono con la rete di bonifica
Reperire le risorse necessarie a sostenere le azioni congiunte sul territorio
I PUNTI CHIAVE DELL’INTESA - 1
Collaborare nella elaborazione dei piani di protezione civile e nella gestione attiva delle emergenze
Prevedere adeguati programmi di formazione del personale sugli aspetti tecnici della collaborazione
Diffondere la conoscenza e la cultura della collaborazione presso la cittadinanza
Promuovere i valori della bonifica e dello sviluppo sostenibile, volti a garantire la fruibilità del territorio, integrando le esigenze dei diversi settori economici, sociali e ambientali
I PUNTI CHIAVE DELL’INTESA - 2
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Ruolo di rappresentanza degli interessi della collettività, compresi i cittadini urbani proprietari di immobili, meno partecipi a livello di elezioni consortili, e compresi altresì i cittadini non proprietari di immobili e quindi non consorziati
Ruolo strategico di coordinamento tra le esigenze delle amministrazioni locali da sottoporre all’operatività dei Consorzi nella soluzione delle criticità idrauliche e ambientali
Ruolo di diffondere la conoscenza sulle problematiche idrauliche ed integrarla alle istanze d’uso del territorio
L’INCONTRO CON I SINDACI
PERCHE’ I SINDACI HANNO UN…
È UN PROCESSO MESSO IN ATTO DA TUTTI I CONSORZI CHE
HANNO INCONTRATO NUMEROSISSIME AMM.
COMUNALI
PERCORSO CHE VIENE
CONFERMATO ANCHE CON LA FIRMA DEL PROT. D’INTESA CON A.N.C.I. VENETO
L’INCONTRO CON I SINDACI
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LA CONFUSIONE DEI CITTADINI
Le interviste a campione nelle città hanno dimostrato la scarsa conoscenza dei
cittadini in merito al ruolo e l’attività del
Consorzio sul territorio, oltre alla poca
chiarezza sulle competenze di chi opera
nelle aree urbane.
La percezione dei cittadini
A) Percezione del rischio per eventi alluvionali connessi alle piene
dell’idrografia (tempi di ritorno 50/100 anni)
PERCEZIONE MOLTO ALTA IN PROSSIMITA’ DI EVENTI
CALAMITOSI
B) Percezione del rischio per allagamenti locali dovuti all’intasamento delle fognature e delle canalizzazioni delle acque bianche non adeguate a causa di precipitazioni intense (frequenza annuale) PERCEZIONE MOLTO ALTA AD OGNI
EVENTO METEORICO. CRITICITA’ CONFUSE
SPESSO CON GLI EVENTI ALLUVIONALI
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REALIZZANDO LE OPERE IDRAULICHE, COLLEGATE AL NOSTRO PIANO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
IDROGEOLOGICO, DOTANDOLO DI RISORSE FINANZIARIE SICURE E PLURIENNALI
CONTINUANDO AD ASSICURARE LE MANUTENZIONI QUOTIDIANE
RECUPERANDO LA CULTURA CHE LA SICUREZZA IDRAULICA PARTE DAL BASSO E DA OGNI SINGOLO COMPORTAMENTO
SUPERARE LE EMERGENZE SI PUÒ
UN MODELLO DI RIFERIMENTO
UNA PIATTAFORMA CHE DIVENTERÀ LA BASE DI LAVORO DEI PROSSIMI ANNI
NASCE PER METTERE UN FRENO ALLA NON CURANZA DEL TERRITORIO IN CUI VIVIAMO
PER CONDIVIDERE E COINVOLGERE GLI ENTI LOCALI E I CITTADINI ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI UN UN
PERCORSO DI DIVULGAZIONE DELL’INFORMAZIONE SUL
RUOLO E L’ATTIVITA’ DEI CONSORZI DI BONIFICA.
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1.
FERMARE L’URBANIZZAZIONE NON GOVERNATA
2.
RISPETTO ASSOLUTO DEI PARERI DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA SULLE NUOVE URBANIZZAZIONI
3.
PERSEGUIRE ACCORDI E CONVENZIONI CON I COMUNI ANCHE CON IL SUPERAMENTO DEL PATTO DI STABILITÀ
4.
RICREARE L’INVARIANZA IDRAULICA DELLE AREE GIÀ EDIFICATE
5.
RECUPERARE GLI SCOLI NELLE AREE RESIDENZIALI PRIVATE
6.
RECUPERARE LA CAPACITÀ DI INVASO CON LA PULIZIA DI TUTTI I FOSSI E LE SCOLINE PRIVATI NELLE CAMPAGNE
7.
ESTENDERE A TUTTO IL VENETO I PIANI DELLE ACQUE
IL TERRITORIO AL CENTRO DEL NUOVO
MODELLO DI SVILUPPO: LE 7 REGOLE
UVB E ASS. DEI
CONSUMATORI
Andrea Crestani, Direttore Unione Veneta Bonifiche
29 gennaio 2013:Protocollo di intesa
UVB – ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
L’intesa che UNIONE VENETA BONIFICHE raggiunge con le Associazioni dei Consumatori presenti, è frutto di una volontà condivisa nel garantire una diffusa conoscenza dell’operato dei Consorzi di bonifica, elemento indispensabile per garantire la sicurezza dalle acque, condizione imprescindibile allo sviluppo economico e sociale di gran parte del territorio veneto.
L’attività dei Consorzi nelle aree urbane spesso non viene percepita, generando poi quei conflitti che solo con il confronto e lo scambio di opinioni si possono risolvere. Ecco noi tendiamo la
PERCHÉ L’INTESA TRA CONSUMATORI E
CONSORZI?
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