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INTRODUZIONE Uno degli inquinanti tutt’oggi maggiormente studiati sono le polveri aerodisperse che consistono in un insieme di particolati (particelle solide e goccioline liquide) con diametro inferiore a 100 µ

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INTRODUZIONE

Uno degli inquinanti tutt’oggi maggiormente studiati sono le polveri aerodisperse che consistono in un insieme di particolati (particelle solide e goccioline liquide) con diametro inferiore a 100 µm. La frazione fine di questo materiale, chiamato PM10, ha la caratteristica di avere dimensioni (diametro aerodinamico medio) inferiori a 10 µm; la frazione ancora più fine che può penetrare più profondamente nelle vie respiratorie è chiamata PM2.5.

Il particolato, emesso direttamente come solido (primario) o formatosi in atmosfera (secondario) attraverso la conversione di precursori gassosi ha come principali sorgenti quelle naturali come aerosol marini, polveri generare dall’erosione del vento e da emissioni biogeniche di composti organici volatili, oltre all’importante contributo delle innumerevoli attività antropogeniche, in particolare dalla combustione di combustibili fossili.

Il comune di Rosignano Marittimo già da tempo è dotato di stazioni di monitoraggio della rete provinciale ARPAT per il controllo della Qualità dell’Aria, ma, essendo un centro fortemente industrializzato e attraversato da numerose strade ad alto traffico, pone particolare attenzione all’inquinamento da particolato aerodisperso.

Questo lavoro si inserisce in un progetto del Comune di Rosignano Marittimo, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Nucleare e della Produzione, di Ingegneria Chimica Industriale e Scienza dei Materiali e dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, CNR- IGG, teso all’applicazione della metodologia di caratterizzazione dell’inquinamento da polveri PM al comune di Rosignano Marittimo.

L’obiettivo della tesi è di applicare una metodologia scientificamente valida per valutare l’inquinamento da particolato aerodisperso nella realtà del comune di Rosignano Marittimo.

In questa tesi è stata eseguita uno studio generale dell’area oggetto di studio, ponendo particolare attenzione alla caratterizzazione meteo-climatica e all’analisi dei dati storici di Qualità dell’Aria, per evidenziare eventuali criticità presenti nel territorio, prendendo come spunto anche le Relazioni sullo Stato della Qualità dell’Aria redatte da ARPAT Livorno.

Successivamente è stato effettuato un inventario delle principali emissioni in atmosfera, avendo a disposizione le istruttorie per l’autorizzazione all’emissione, fornite dalla Provincia di Livorno; dopo un sopralluogo per eventuali verifiche degli impianti, è stato costituito un database utilizzato per la georeferenziazione delle sorgenti emissive.

Queste prime fasi della metodologia hanno dato le basi per la progettazione e la realizzazione di una campagna di monitoraggio del PM10 e PM2.5, avvenuta nel periodo estivo dal 29 luglio al 7 agosto 2009.

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II I filtri utilizzati sono stati sottoposti a condizionamento e pesatura prima e dopo il campionamento, per la determinazione quantitativa del PM; in seguito sono stati sottoposti al pretrattamento per le analisi di speciazione chimica. Le analisi condotte hanno riguardato la determinazione analitica di anioni e cationi solubili in acqua.

L’analisi dei risultati ottenuti, insieme all’elaborazione delle condizioni meteorologiche verificatesi durante i giorni di campionamento, sono stati discussi per avere un’idea della situazione presente e determinare le possibili fonti, antropiche o naturali, e fornire una base per eventuali interventi di gestione della qualita’ dell’aria.

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