REATTORE BATCH NON ISOTERMO, NON ADIABATICO: REAZIONI MULTIPLE
COMPETIZIONE FRA DUE REAZIONI IN PARALLELO Un problema classico...
Si immagina che in un reattore avvengano le seguenti due reazioni del primo ordine:
1
2
k k
A B
A C
Si suppone che le costanti di velocità delle due reazioni dipendano dalla temperatura secondo la legge di Arrhenius:
1 01 1
2 02 2
exp /
exp /
a a
k k E RT
k k E RT
Si devono perciò scrivere tre equazioni di bilancio, una per la specie A una per la specie B e una per la specie C. Per la specie A l’equazione di bilancio
contiene due termini di generazione (consumo):
1 , 2 ,
ˆ A A A A A
dC r C T r C T
dt
Se le reazioni sono del primo ordine, avremo:
1 2
ˆ A A
dC k T k T C
dt
Per la specie B e per la specie C il termine di generazione è uno solo:
1
2
ˆ , ˆ
ˆ
B B
B A A
C
A
dC dC
r C T k T C
dt dt
dC k T C dt
Occorre affiancare ai bilanci di materia anche un bilancio d’energia, che in questo caso tiene conto del contributo di entrambe le reazioni:
r 1 1 r 2 2 A ˆ tot p
Q V H k T H k T C V d C c T
dt
dove Q (quantità entrante) è l’energia che entra nel sistema attraverso le pareti del reattore per riscaldamento ad opera dell’ambiente,
r 1 1 r 2 2 A
V H k T H k T C
è la quantità che “scompare” per reazione, cioè la quantità prodotta presa con il segno meno (ricordiamo che reazioni esotermiche hanno H r negativo) e ˆ tot p
V d C c T
dt è la quantità accumulata, dove c p
è il calore specifico a pressione costante su base molare, mentre ˆt è il tempo dimensionale. Di solito la perdita Q P si esprime come Q P US T T
dove U è il coefficiente di scambio termico (energia scambiata per unità di
superficie, di tempo e per grado Kelvin), S è l’area della superficie esterna del
reattore, T è la temperatura esterna al reattore. Conviene scrivere il sistema di quattro equazioni come segue:
1 2
ˆ A A
dC k T k T C
dt
1
ˆ B A
dC k T C dt
2
ˆ C A
dC k T C dt
1 1 2 2
ˆ
r r
A
tot p tot p tot p
H H
dT US
T T k T k T C
dt VC c C c C c
con le relative condizioni iniziali:
0 0
A A
C C
0 0
B B
C C
0 0
C C
C C
0 0
T T
Si nota come le equazioni di bilancio per i prodotti B e C siano disaccoppiate dalle equazioni di bilancio per il reagente A e per l’energia. Si può in linea di principio perciò procedere con la risoluzione accoppiata di queste ultime due equazioni e risolvere poi le equazioni per i prodotti addirittura una per una separatamente una volta note la concentrazione di A e la temperatura nel tempo.
Introduciamo le frazioni molari
A A
tot
x C
C ,
B B
tot
x C
C ,
C C
tot
x C
C la temperatura adimensionale
0
T
T
prendiamo come tempo di riferimento t ˆ rif 1 k 01 e introduciamo il parametro
02 01
k k . Consideriamo per semplicità al momento solo reazioni equimolari, per cui C tot cost . Si ha pertanto C A C x tot A , C B C x tot B e C C C x tot C . Inoltre si ha
T T 0 . Definiamo i seguenti parametri adimensionali:
1 1 0
E a
RT
;
2 2 0
E a
RT
;
1 1
0 r p
H
c T
;
2 2
0 r p
H
c T
;
rif tot p
t US
VC c
Sostituendo nelle equazioni di bilancio si ottiene:
1 2
expγ / exp γ /
A
A
dx x
dt
1
expγ /
B
A
dx x
dt
2
expγ /
C A
dx x
dt
1 expγ / 1 2 exp γ / 2 A
d x
dt
Il sistema insieme con le condizioni iniziali
0 0
A A
x x
0 0
B B
x x
0 0
C C
x x
0 0
si può risolvere con un metodo numerico per problemi di valori iniziali. Si nota che per valori diversi delle costanti di velocità di reazione il reagente A ovviamente si trasformerà in proporzioni disuguali in B e C. La dipendenza dalla temperatura si può sfruttare per ottenere una selezione fra B e C.
Risultati caso 1: parametri beta1=beta2=2; gamma1=2, gamma2=5;
mu=0.5; teta_8=1; teta0=1, phi=0.
0 10 20 30 40 50 60
1 1.5 2 2.5 3
teta(t) e x
i(t)
0 10 20 30 40 50 60
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
t
Risultati caso 2: parametri beta1=beta2=2; gamma1=2, gamma2=5;
mu=0.5; teta_8=1; teta0=1, phi=0.1 (non adiabatico).
0 10 20 30 40 50 60
1 1.5 2 2.5
teta(t) e xi(t)
0 10 20 30 40 50 60
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
t
xA xB xc
In presenza di parametri cinetici diversi per le due reazioni, è possibile intervenire sul raffreddamento del reattore per cambiare la selettività del sistema. Ad esempio si prenda il caso 3, in cui l’energia di attivazione della reazione 1 è più bassa di quella della reazione 2 (il che favorisce la prima reazione rispetto alla seconda) mentre la costante preesponenziale della seconda reazione è invece molto più grande rispetto a quella della prima. In condizioni adiabatiche osserviamo il seguente andamento (caso 3):
Risultati caso 3: parametri beta1=beta2=2; gamma1=2, gamma2=5;
mu=20; teta_8=0.5; teta0=0, phi=0 (adiabatico).
0 5 10 15 20 25
0.5 1 1.5 2 2.5 3
teta(t) e x i (t)
0 5 10 15 20 25
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
t
x A x B x c
Si può quindi introdurre un efficace scambio termico, ad esempio portare il
coefficiente al valore 0.5 (caso 4, non adiabatico):
0 5 10 15 20 25 0.5
0.55 0.6 0.65 0.7
teta(t) e x i (t)
0 5 10 15 20 25
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
t
x A x B x c
Si vede che raffreddare il reattore consente di condurre entrambe le reazioni ad una temperatura molto più bassa, sfruttando quindi la selezione operata dall’energia di attivazione in favore della prima reazione, per la quale detta energia di attivazione è più bassa.
COMPETIZIONE FRA DUE REAZIONI IN SERIE Un altro problema classico...
Si immagina che in un reattore avvengano le seguenti due reazioni del primo ordine:
1
2
k k
A B
B C
Si suppone che le costanti di velocità delle due reazioni dipendano dalla temperatura secondo la legge di Arrhenius:
1 01 1
2 02 2
exp /
exp /
a a
k k E RT
k k E RT
Si devono perciò scrivere due equazioni di bilancio, una per la specie A ed un’altra per la specie B (la specie C si può ricavare da una relazione algebrica).
Per la specie A l’equazione di bilancio è identica a quella già scritta (2.5):
, 1
ˆ A A A ˆ A A
dC dC
r C T k T C
dt dt
(2.5’)
Per la specie B il termine di generazione si compone di due quantità: quella che rappresenta la generazione a partire da A secondo la prima reazione, più quella che rappresenta la scomparsa per effetto della seconda reazione:
, , 1 2
ˆ B B A B ˆ B A B
dC dC
r C C T k T C k T C
dt dt
Occorre affiancare ai bilanci di materia anche un bilancio d’energia, che in questo caso tiene conto del contributo di entrambe le reazioni:
r 1 1 A r 2 2 B d ˆ p
Q V H k T C H k T C V c T
dt
dove Q (quantità uscente) è l’energia che esce dal sistema attraverso le pareti del reattore per raffreddamento ad opera dell’ambiente,
r 1 1 A r 2 2 B
V H k T C H k T C
è la quantità che scompare per reazione, cioè la quantità prodotta presa con il segno meno (ricordiamo che reazioni esotermiche hanno negativo) e H r V dt d ˆ c T p
è la quantità accumulata, dove c p è il calore specifico a pressione costante su base massica, mentre ˆt è il tempo dimensionale. Di solito la perdita Q si esprime, in analogia con il CSTR non adiabatico, come Q US T T dove U è il coefficiente di scambio termico (energia scambiata per unità di superficie, di tempo e per grado Kelvin), S è l’area della superficie esterna del reattore, T è la temperatura esterna al reattore. Conviene scrivere il sistema di tre equazioni come segue:
1
ˆ A A
dC k T C
dt
1 2
ˆ B A B
dC k T C k T C
dt
1 1 2 2
ˆ p p r A p r B
H H
dT US
T T k T C k T C
dt V c c c
con le relative condizioni iniziali:
0 0
A A
C C
0 0
B B
C C
0 0
T T
La concentrazione della specie C si potrà calcolare in un secondo momento, note che siano T e C B , dalla equazione (disaccoppiata dalle altre):
2
ˆ C B
dC k T C dt
0 0
C C
C C
oppure con una semplice relazione algebrica ricavata dalla stechiometria delle reazioni.
Introduciamo le frazioni molari
A A
A
A B C TOT
C C
x C C C C
,
B B
TOT
x C
C
,
C C
TOT
x C
C
la temperatura adimensionale
0
T
T
prendiamo come tempo di riferimento 01 1 t rif
k
e introduciamo il parametro
02 01
k
k
. Si ha C A C TOT x A , C B C TOT B x e C C C TOT C x . Inoltre si ha T T 0 . Consideriamo per semplicità al momento solo reazioni equimolari, per cui
A B C TOT cost
C C C C . Definiamo quindi i seguenti parametri adimensionali:
1 1
0
E a
RT
;
2 2
0
E a
RT
;
1
1
0
TOT r
p
C H
c T
;
2
2
0
TOT r
p
C H
c T
;
rif p
t US
V c
Sostituendo nelle equazioni di bilancio si ottiene:
1
expγ /
A
A
dx x
dt
1 2
expγ / exp γ /
B A B
dx x x
dt
1 expγ / 1 A exp γ / 2 2 B
d x x
dt
Il sistema insieme con le condizioni iniziali
0 0
A A
x x
0 0
B B
x x
0 0
si può risolvere con un metodo numerico per problemi di valori iniziali.
Risultati per reazioni con parametri uguali, al variare del solo coefficiente di scambio termico globale. beta1=beta2=1; gamma1=gamma2=5; mu=1;
teta_8=1; teta0=1. Nell’ordine:
phi=0. phi= 0.05
0 20 40 60 80 100 0
5 10 15
teta(t) e x i (t)
0 20 40 60 80 100
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
t
0 50 100 150 200
1 1.5 2 2.5 3
teta(t) e xi(t)
0 50 100 150 200
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
t
0 50 100 150 200
1 1.1 1.2 1.3 1.4
teta(t) e xi(t)
0 50 100 150 200
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
t