N. 18 registro deliberazione
COMUNE DI CUNEO
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale
SEDUTA DEL 22 Febbraio 2021
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO IN MERITO A “INIZIATIVE A RICORDO DI ANGELO ADAM E DI NORMA COSSETTO ... E CONDANNA DEI MASSACRI ACCADUTI IN ISTRIA E DALMAZIA NEL PERIODO TRA IL 1943 E IL 1946, COMUNEMENTE NOTI COME FOIBE” PRESENTATO DAI CONSIGLIERI COMUNALI MENARDI LAURA (GRANDE CUNEO), GARNERO MASSIMO E COGGIOLA ALBERTO (FRATELLI D’ITALIA), PEANO LAURA E BONGIOVANNI VALTER (LEGA NORD PIEMONT SALVINI) -
L’anno Duemilaventuno addì Ventidue del mese di Febbraio alle ore 17:00 a seguito di avvisi notificati a norma di legge si è riunito, mediante teleconferenza, in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione, il Consiglio Comunale composto dai Signori collegati da remoto a mezzo videocamera e dispositivo informatico, così come indicato dall’art. 73 (Semplificazioni in materia di organi collegiali) del Decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 s.m.i.:
BORGNA FEDERICO (presente in sede) SPEDALE ALESSANDRO (presente in sede) BONGIOVANNI VALTER
CERUTTI GIOVANNI
CINA SILVIA MARIA (assente) COGGIOLA ALBERTO
DEMICHELIS GIANFRANCO ENRICI SILVANO
FANTINO VALTER (ass. giustificato) FIERRO ANIELLO
FINO UMBERTO GARAVAGNO CARLO GARNERO MASSIMO ISOARDI CARLA
ISOARDI MANUELE (assente) LAURIA GIUSEPPE
MARCHISIO LORIS
MARTELLO MARIA-LUISA MENARDI LAURA
NOTO CARMELO OGGERO IVANO PASCHIERO LUCA PEANO LAURA PELLEGRINO LUCA PELLEGRINO VINCENZO PITTARI ANTONINO ROCCO PRIOLA SIMONE
REVELLI TIZIANA RISSO MARIA LAURA ROSSO ROBERTA STURLESE UGO TOMATIS SARA TOSELLI LUCIANA
Sono presenti gli Assessori Signori:
MANASSERO PATRIZIA, CLERICO CRISTINA, DALMASSO DAVIDE, GIORDANO FRANCA, GIRAUDO DOMENICO (presente in sede), OLIVERO PAOLA, SERALE LUCA, VERNETTI MARCO.
Assiste il Vice Segretario Generale GIRAUDO BRUNO (presente in sede).
Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Presidente del Consiglio Dr. SPEDALE ALESSANDRO dispone per la trattazione dell’argomento in oggetto indicato iscritto all’ordine del giorno.
“IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
- in base all’articolo 5 dello Statuto, “Il comune, nella sua attività, si ispira ai principi e valori fondamentali del bene comune, della giustizia, della libertà, del rispetto dei diritti, dell'uguaglianza, della solidarietà, dell'autorità come servizio e si impegna affinché ogni cittadino li recepisca e li attui per il bene della comunità.”;
- in base all’articolo 12 del medesimo testo, “il comune, in coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconosce nella Pace un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli. A tal fine si impegna a promuovere ideali di pace per una convivenza armonica tra gli stati e i popoli.”;
- la Legge n. 92 del 30 marzo 2004 ha istituito il Giorno del ricordo, celebrato il 10 febbraio di ogni anno, per ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale;
VISTO CHE
- possiamo ricordare principali figure, persone che sono state vittime innocenti di un’epoca in cui i nazionalismi ed i totalitarismi avevano preso piede in Italia, in Germania e in Russia ...
Angelo Adam, cittadino italiano di Fiume, antifascista confinato a Ventotene, figura della Resistenza nella città di Fiume, membro del Cln cittadino, catturato dai nazisti tedeschi e deportato a Dachau il 2 dicembre 1943, con il numero di matricola 59001, sopravvissuto al lager tedesco, all'inizio di dicembre del 1945 fu prelevato a forza dalla milizia jugoslava titina assieme alla moglie Ernesta Stefancich ed alla figlia di 17 anni Zulema, per la sola ragione di essere italiano di lingua e cultura ed autonomista e con ogni probabilità è stato, insieme alla sua famiglia, una delle tante vittime delle foibe.
Norma Cossetto, studentessa italiana, istriana di un villaggio nel comune di Visignano, uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani. Il padre, Giuseppe Cossetto, era un dirigente locale del Partito Nazionale Fascista: ricoprì l'incarico di segretario politico del Fascio locale e di commissario governativo delle Casse Rurali. Fu podestà di Visinada.
Norma diplomata, si iscrisse all'Università, aderendo, nel frattempo, ai Gruppi Universitari Fascisti.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la famiglia iniziò a ricevere minacce di vario genere finché il 25 settembre un gruppo di partigiani jugoslavi e italiani razziò l'abitazione dei Cossetto.
Quando Visinada fu occupata dai tedeschi, i partigiani effettuarono un trasporto notturno dei detenuti presso la scuola di Antignana, adattata a carcere, lì la studentessa fu invitata a entrare nel movimento partigiano, ma si rifiutò. In tale luogo Norma Cossetto fu tenuta separata dagli altri prigionieri e sottoposta a sevizie e stupri dai suoi carcerieri, che abusarono di lei mentre veniva tenuta legata su un tavolo.
La notte tra il 4 e 5 ottobre tutti i prigionieri, furono condotti a forza a piedi fino a Villa Surani e gettati in una foiba nelle vicinanze.
Alla Cossetto nel 2005 venne conferita la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e numerosi altri riconoscimenti.
- tali figure meritano di essere ricordate anche dal comune di Cuneo, che ad oggi non ha ancora
predisposto iniziative in ricordo della memoria di tutte le persone che furono vittime di tali massacri, perpetrati in buona parte come una azione di pulizia etnica ed in cui perirono anche fasce di popolazione come anziani, bambini, donne, giovani apartitici e non iscritti al Partito Nazionale Fascista, persone di religione ebraica, esseri umani che nulla avevano a che vedere con la barbara e ingiustificabile occupazione nazifascista del territorio dalmato ed istriano;
- come ricordato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 9 febbraio 2020, le foibe furono “Una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono - per superficialità o per calcolo - il dovuto rilievo. Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante", ma "oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell'indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi". "La persecuzione, gli eccidi efferati di massa, culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe, l'esodo forzato degli italiani dell'Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell'Europa";
- il Comune di Cuneo, di conseguenza, non può non riconoscersi in tali parole ed ha il dovere morale e civile da un lato di condannare apertamente e senza condizioni pregresse tali massacri e dall’altra di ricordare le vittime di tale odio;
RILEVATO CHE
- come ricordato recentemente ed in modo eloquente da una nota dell’ANPI di Casale Monferrato, " Non può esserci alcuna attenuante nemmeno quando le brutalità vedono protagonista chi sta lottando per la propria Libertà dall’oppressione";
- come dimostra il caso di Angelo Adam, chi subì la violenza delle foibe in molti casi non solo non aveva nulla a che vedere con l'occupazione nazifascista ma, al contrario, era stato anche membro attivo della Resistenza anti nazifascista;
- nel 2021 non è più tempo di dividersi su quanto accaduto nei mesi in cui si consumarono tali atrocità, ma al contrario, è tempo di riconoscere tali atti per quello che furono, ovvero una barbarie ingiusta ed oppressiva, da ricordare al fine che non accada mai più, qualunque sia il paese o la nazionalità;
IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE ED IL SINDACO A
associarsi pienamente alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciate lo scorso 9 febbraio 2020 e condannare i massacri accaduti in Istria e Dalmazia nel periodo tra il 1943 ed il 1946 comunemente noti come Foibe;
assumere iniziative per ricordare la memoria di Angelo Adam e della sua famiglia e di Norma Cossetto in quanto vittime di tali massacri e anche in quanto attivo ed importante esponente della Resistenza nella città di Fiume, o tramite intitolazione di uno spazio pubblico (previo parere della commissione toponomastica) o tramite altri iniziative, anche ove possibile con un coinvolgimento degli istituti scolastici;
condannare dissociandosi pubblicamente, ogni associazione e\o istituzione che nega apertamente e pubblicamente la realtà di quanto accadde nei massacri accaduti in Istria e Dalmazia nel periodo tra il 1943 ed il 1946 comunemente noti come Foibe.”
Preso atto dell’ampia discussione svoltasi sull’argomento quale riportata in calce al presente provvedimento, congiuntamente con la mozione di indirizzo n. 6 presentata dal Consigliere Lauria Giuseppe in merito a “Norma Cossetto” e l’interpellanza n. 6 presentata dai Consiglieri Garnero Massimo e Coggiola Alberto in merito a “Mancanza di un luogo deputato per il ricordo delle vittime delle Foibe”;
Preso atto inoltre che durante detta discussione il Consigliere Priola Simone propone alcuni emendamenti che vengono accolti dalla Consigliera Menardi Laura;
Il Presidente pone in votazione il testo così emendamento:
“IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
- in base all’articolo 5 dello Statuto, “Il comune, nella sua attività, si ispira ai principi e valori fondamentali del bene comune, della giustizia, della libertà, del rispetto dei diritti, dell'uguaglianza, della solidarietà, dell'autorità come servizio e si impegna affinché ogni cittadino li recepisca e li attui per il bene della comunità.”;
- in base all’articolo 12 del medesimo testo, “il comune, in coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconosce nella Pace un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli. A tal fine si impegna a promuovere ideali di pace per una convivenza armonica tra gli stati e i popoli.”;
- la Legge n. 92 del 30 marzo 2004 ha istituito il Giorno del ricordo, celebrato il 10 febbraio di ogni anno, per ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale;
VISTO CHE
- possiamo ricordare diverse figure, che sono state vittime innocenti di un’epoca in cui i nazionalismi ed i totalitarismi avevano preso piede in Italia, in Germania e in Russia ..., tra queste:
Angelo Adam, cittadino italiano di Fiume, antifascista confinato a Ventotene, figura della Resistenza nella città di Fiume, membro del Cln cittadino, catturato dai nazisti tedeschi e deportato a Dachau il 2 dicembre 1943, con il numero di matricola 59001, sopravvissuto al lager tedesco, all'inizio di dicembre del 1945 fu prelevato a forza dalla milizia jugoslava titina assieme alla moglie Ernesta Stefancich ed alla figlia di 17 anni Zulema, per la sola ragione di essere italiano di lingua e cultura ed autonomista e con ogni probabilità è stato, insieme alla sua famiglia, una delle tante vittime delle foibe.
Norma Cossetto, studentessa italiana, istriana di un villaggio nel comune di Visignano, uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani. Il padre, Giuseppe Cossetto, era un dirigente locale del Partito Nazionale Fascista: ricoprì l'incarico di segretario politico del Fascio locale e di commissario governativo delle Casse Rurali. Fu podestà di Visinada.
Norma diplomata, si iscrisse all'Università, aderendo, nel frattempo, ai Gruppi Universitari Fascisti.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la famiglia iniziò a ricevere minacce di vario genere finché il 25 settembre un gruppo di partigiani jugoslavi e italiani razziò l'abitazione dei Cossetto.
Quando Visinada fu occupata dai tedeschi, i partigiani effettuarono un trasporto notturno dei detenuti presso la scuola di Antignana, adattata a carcere, lì la studentessa fu invitata a entrare nel movimento partigiano, ma si rifiutò. In tale luogo Norma Cossetto fu tenuta separata dagli altri prigionieri e sottoposta a sevizie e stupri dai suoi carcerieri, che
abusarono di lei mentre veniva tenuta legata su un tavolo.
La notte tra il 4 e 5 ottobre tutti i prigionieri, furono condotti a forza a piedi fino a Villa Surani e gettati in una foiba nelle vicinanze.
Alla Cossetto nel 2005 venne conferita la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e numerosi altri riconoscimenti.
- tali figure meritano di essere ricordate;
- come ricordato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 9 febbraio 2020, le foibe furono “Una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono - per superficialità o per calcolo - il dovuto rilievo. Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante", ma "oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell'indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi". "La persecuzione, gli eccidi efferati di massa, culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe, l'esodo forzato degli italiani dell'Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell'Europa";
- il Comune di Cuneo ha il dovere morale e civile di condannare tali massacri e dall’altra di ricordare le vittime di tale odio;
IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE ED IL SINDACO A
condannare i massacri accaduti in Istria e Dalmazia nel periodo tra il 1943 ed il 1946 comunemente noti come Foibe;
inviare alla commissione toponomastica l’istanza di ricordare la memoria di Angelo Adam e della sua famiglia e di Norma Cossetto in quanto vittime di tali massacri e anche in quanto attivo ed importante esponente della Resistenza nella città di Fiume, perché possa valutare l’intitolazione di uno spazio pubblico;
continuare a proporre iniziative alla cittadinanza, con un particolare coinvolgimento degli istituti scolastici;
condannare, ogni associazione e\o istituzione che nega apertamente e pubblicamente la realtà di quanto accadde nei massacri accaduti in Istria e Dalmazia nel periodo tra il 1943 ed il 1946 comunemente noti come Foibe.”
Presenti in aula n. 30
Non partecipano alla votazione n. 2 Bongiovanni Valter e Sturlese Ugo Presenti all’apertura della votazione n. 28
Astenuto n. 1 Toselli Luciana (CUNEO PER I BENI
COMUNI)
Votanti n. 27
Voti favorevoli n. 26
Voto contrario n. 1 Fierro Aniello (CUNEO PER I BENI
COMUNI)
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“……….. O M I S S I S ………..”
Verbale fatto e sottoscritto
IL PRESIDENTE IL VICESEGRETARIO GENERALE
F.to Dr. Alessandro Spedale F.to Dr. Bruno Giraudo