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UH' A CAMERA DI PAR! SOPRA NELLO STATO PONTIFICI OVIXIOKE. DEL RMO. P. D. GIOACCHl.VO VENT» Esaminatore dei Vescovi e del Clero Romano.

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SOPRA

UH' A CAMERA DI PAR!

NELLO STATO PONTIFICI OVIXIOKE

DEL RMO.

P. D.

GIOACCHl.VO VENT»

EX-GENERALEDH'CHIERICIREGOLARI*

•insuUore dellaSacra Congregazionedei Riti,

EsaminatoredeiVescovi e del CleroRomano.

COI TIPIDIG.BATTISTA ZAMPI

ASPESE DEL.

EDITORE

riLIPPO CAIRO.

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SOPRA UNA CAMERA DI PAH!

nello Stato Pontificio.

§. 1.Indroduzione. Trediverseopinioni intorno a questaistituzione.Protestadell’autore.

Poiché

tutta Italia va divenendo costituziona- le, assicurasi cheanchelo Stato Pontificio avrà lasua Costituzione.

E

siccomenon siconcepisce oggi unaCostituzionesenzauna

Camera

diPari;

una delle quistioniche si agitapiù spesso da quanti oggi fan dellapolitica,o perzelooper va- nità,operdovere operpassatempo, o perinteres- seoperdiletto, siè questa:

Come

sidovràcostitui- re laCameradiParinelloStato Pontificio?

Ora tre opinioni diversesono sorti finora esi combattonoavicenda, intornoaquestoquesito.

La

primaèdicolorocheoperispirilodiservileimi- tazionediciòchesiòfatto inNapolienelPiemon- tesull'esempio della Francia;oper antipatia con trolaReligioneel’abito clericale,onde vedrebbe- rovolentierieliminalo ogni elementoecclesiasti- co, ogni principio religioso dallapoliticaCostitu- zione dello Stato;vogliono che la nostra

Camera

diParisiacomposta puramentee semplicemente disecolari.

La

seconda opinioneè quella degliAmalgamisi^

de’Pacifici, che, volendo comporre e conciliare

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4

insieme,

come

essidicono,lutti gl’interessi, tutti gli

amor

proprii, tuttele

brame

etuttelepretensioni;

sostengono chela

Camera

diPari,più adattataalle condizioni dello Stalo Pontifìcio,sarebbequella in cui entrerebbero,inunacertaproporzione,eSeco- larie Prelati e Cardinali.

La

terza opinioneinfine, si è questa:

Che

una

Camera

diPari propriamentedettanelloStatoPon- tificio,

non

solo è inutile

ma

dannosa;echevo- lendosiun Corpo intermediotrailPotereSovrano eiRappresentantidelpopolo,nonviènulla a fare dimeglio cheristabilireilSacroCollegio nellesue anticheattribuzioni, edifarneilprimo Corpopoli- ticodello Stato; poichéquestacombinazione,oltre diesserelapiùconformeallospiritodella Costi- tuzionedello Stalo Ecclesiastico, èquellaancora cheledarebbemaggiorconsistenza,maggiorfor- za emaggiordignità.

Quest’ultima opinioneèlanostra.

Ma,

Diocié testimonio(e lafranchezza,lalibertà,ildisinteres- seconcuiabbiamfinora professatelenostre opinioni neèuna prova)chenoi la sosteniamo non solo perchèpiù ecclesiastica,

ma

ancora perchèpiùutile;

non

soloperchèè più propria del

Governo

Ponti- ficio,

ma

ancora perchéèpiùdiognialtranell’in- teresse del popolo.Confidiamo perciò che quello, che qui entriamoadirneinappoggio,nonsaràad alcuno, sospetto.Potremoesserci ingannati neino- strigiudizii,

ma

non c’inganniam certamentene'no-

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strisentimenti.L’amoredella Religione e l’amore dellalibertà, lozelopelbenedellaChiesaeloze- loperlaverafelicitàdelpopolo,siconfondonoin- siemenel nostrocuoreenon formano che

un

solo interesse,unsolmotivoe

un

solsentimento.

§. 2.Scopoecondizioni diunaveraCameradiPari.

Una

tal

Camera

solo inInghilterrasi ritrova.

Secondo 1’opinione generalmenteinvalsa, una

Camera

di Pari è necessaria in tutti i governi rappresentativi, in lutti i governi costituziona- li, che vogliono conciliareinsieme ilprincipio monarchicocol principio democratico, l’esistenza delPrincipato colla libertà delpopolo, eche vo- gliono salvare, garantire loStato edaglieccessi dell’anarchia e dagli scandali del dispotismo.

Perchè però una CameradiParipossa serviread

un

fine sìnobileeimportante,deve averedelle condizionidiforza e di indipendenza. Senzaforza nonpuòessa reprimere,non puòprevenireleesa- gerazioni dello spiritodemocratico. Senzaindipen- denzasaràsempreiltrastullo degliarhiiriidel Po- tere;eperl’unae l’altraragione, convinta prestoo tardidinullità, d’inutilità, d’inefiìcacia politica, fi- niràpercaderenel disprezzo o nelridicolo.

Ora io non conosco che la

Camera

di Pari d’Inghilterracheabbialecondizionidiforza e di indipendenzachenerendono utile ed importante

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6

1‘esistenza. Posscdilricc1’Aristocrazia inglese di quasi tuttoilsuolo britannico, riccadituttalaric- chezzalerritotialc, laicaleedecclesiastica,forte del prestigiodigrandinomi,ditradizioni ereditarieehe le concilianoilrispetto;essaèveramentesignora cpadronasenondidrittoalmenodifatto;essa e- sercitauna

immensa

influenza,un potere

immen-

so sulle popolazioni delle terredisuaproprietà:e mentre disponeingranparte delle elezioni e do- minaiComuni;è allostessotempo

un

baluardo, unacittadella inespugnabile,controlaqualeilPo- teremonarchico,essendosipiù volte miseramente infranto,haacquistalala diffìcileconvinzione che nonpuòesso nullainpregiudizio delle libertàpub- bliche,infavore dell’arbitrio e del dispotismo-

§. 3.Difficoltàdistabilireuna vera

Camera

diPari nellesocietàmoderne.Viziidiquellecheoggipor- tanoun talnome.

Non

peròtutteassolutamente sicondannano.

Inquanto allealtre

Camere

diPari, cheesi- stonoosivogliono stabilire inEuropa;prive esse ditutte lecondizioni,ondeèsigrandeeimpor- tantela

Camera

de’Pari d’Inghilterra,non possono cheassaimaleo nienteaffatto corrispondere allo scopo gravissimo percuisicredeutileo necessario

ilconservarle ol’istituirle.

E

difatti,orachelenuoveleggi sulla proprietà

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7

l’bannosminuzzatac infranta ia

modo

cheigrandi propriclarii di territorioson divenutio divengono ogni giornoimpossibili;orache più

non

esistono drittieprivilegiifeudalied ereditari!;orachesi vanno cancellando

mano

mano,coititoli,tullele tradizioni di spirito aristocratico;ora che glia- rislocratici di nascita sono stati rimpiazzati da aristocraticidel monopolio,delbanco, dell’indu- stria, del commercio,eperGnodel giornalismoc dellacomedia, chebrillano oggi perecclissarsic scompariredimani; ora, dico,visonodei ricchi,dei nobili, deititolati,degli aristocratici diuna

nuova

foggia,

ma

nonesistepiùunavera aristocrazia.

Non

dicoiogiàche unatalcondizionesiadeplorabileofu- nesta.

Non

facciocheindicare

un

fattopresente;e

non

già fare l’apologià del passato.Dicoche,in tali condizioni delle societàmoderne,stabilireunave- ra

Camera

diPari,ovelaParìapiùnonesiste,è perlo

meno sommamente

difficile,pernondireimpossibi- le.Dicoche,coldarsiad alcuniuomini, senzapassa- toesenzaavvenire,iltitolo diPari,nonsene pos- sono darealtresì leinfluenze eipoteri; echecol- ridcnlilà del

nome

nousistabiliscelacosa.

Le Camere

diPari dicreazione

moderna

uonso- no dunque,abenriflettervi,cheunasemplice redu- plicazionedello stessoPotere Rappresentativo.Sonoi- slituzioni che altro destinonon hanno chequello diraddoppiareleruote della macchinacostituzio- nale per impedirledicorrere.

Sono

un peso che

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8

laDcputazionedelpopoloporta attaccatoalsuopie- de.

Sono

assembleearbitrarie, passeggere,fittizio cbe,senzatradizionicomuni, senzaspiritodicor- po, impossibilefra elementi stranamenteeteroge- nei,senzainfluenzemorali,senzaprivilegipolitici, senzailprestigio della nobiltà e della ricchezza,so-

no

attepiùafermare chea temperareiduepoteri fra’qualisonocollocate.

Sono

riunionidiuominidi una grandezzaeffimera, diunanotabilitàimprov- visala,che, salveledovuteeccezioni, o sodisfatti dellapropria posizioneo smaniosidimigliorarla,

a

venduti o vendibili, e assaispesso accecati dai calcolidifortuna e diambizione,sonoconservatori

meno

nell’interessepubblicochenelPinteresse pri- vatodelleloro famiglie e delle loro persone, più dell’elicheltecbedeiprincipii,piùdelleforme cbe dellecose,più delle accidentalità rivoluzionarieche delle realità costituzionali; echeinfine,amiciosti- nati dellostataquo, qualunqueessosiasi,piùcbe zelanti dellepubblichelibertà, docilistrumenti nel- lemanidelministero e censori timidi delle preten- sionidemocratiche,non possonofarequasinessun bene, non possono impedirequasi alcun male.

La

esperienza dei nostrigiorniha dimostratoli veritàdiqueste osservazioni.

La Camera

deiPari, deltaSenato,non ha potuto inIspagna impedire chequella interessanteContradasiasiraggiratafi-

norain

un

circolofunestodirivoluzioni sempre compiutec semprerinascenti.

La Camera

diPari

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a non

hapotato salvarelaRestaurazione inFrancia dallasua caduta; e sel’attualegoverno ancora si regge,in

mezzo

a’continuiurtichelofannoognidì traballare, ciònonè giàperchè losostengonoi

Pari,

ma

perchè troppi interessi materiali sono impegnaliallasuaesistenza:sicchénon dura esso perchè ne'Pariha esso unadifesa presente,

ma

perchè allasuacadutasi teme un tremendoav- venire;edilsuo vero cd unico appoggio è nella pauradelpeggio.

Ora

ecco checosa sarebbe, nello Stato Pontificio ancora,una

Camera

diPariformatadi solisecolari

come

esiste inFranciae nel Belgio,o

come

esiste- ràfrapocoinNapoliedinPiemonte.Nell’indicare peròquestiinconvenienti delle

Camere

di Pari di nuovafabbrica,nonintendo giàcheessesidevono distruggeredovesono, cnonformarsidove nonso- no.Perchèè quasi impossibile, nelleattualicondi- zioni della societàpolitica,una

Camera

diPari de- gna veramentediquestonome; non nesicgueche nonvi sidebbastabilirneppurquellachesolvi è possibile.Se queste

Camere

nonriesconoafar tutto ilbene,riescononon di rado ad impedir qualche male.Selamaggiorpartedei

membri

che le

com-

pongono,

memori

dellaloroorigine,non fanno che applaudire;visitrovanodelle anime elevate, de’

caratterigenerosicheosanodiprotestare.

Non

po- tendosiavereilmeglio,sideveessere delmediocre

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10

contenti; e devesiilpocoaccettare,doveequando nonsi

può

ottenereiltutto.

Quello cbeiodicosi è,chese noi,peruna con- giunturafelice,possiamo averenelloStato Pontifi- ciouna

Camera

diPariche abbia lecondizionidi forza ed’indipendenzadella

Camera

diPari d’In- ghilterra,senzagrinconvenienti e gli abusi delle

Camere

diPari dei paesi costituzionali difresca data;

saremmo

stolidi a

non

ammetterla,

saremmo

inescusabili anonsollecitarla.

§. 4.

Una

vera

Camera

diParisi ritrova,per lo StaloPontificio, nelSacroCollegio dei Cardinali.

Condizioni vantaggiose eduniche di questavene- randaAssemblea.

Ora

iocredo chequesta grande ed importante istituzionediuna

Camera

di Pari, cioè,d’una Ca-

mera

diAnziani,diuominisaggi emoderatori,noi l'abbiamobellachefatta,diantica data, diuna du- rata stabileesicura, nelSacroCollegio dc’Cardinali.

Tulliecclesiastici,eperòliberidallecuree dagl’in- teressi di famiglia,elevali aquest’Ordineper le vie delmeritoe della virtù, e

dopo

di averpassa- tabuonaparte della vita nelmaneggiodegliafTari ecclesiasticiogovernativi; conservatoridi unde- posito tradizionale di idee ediprincipiidigiustizia chehannolaloro basenellaReligione,sonoessi

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II

un

corpoinaccessibileallacorruzione,conservatore dei principii d'ordine e quindiancoradi libertà.

Non

ha, è vero,ilSacroCollegioilsussidio del- l'opulcuza dell’aristocrazia Britannica.

Un

Lordin- glesehaesso solounaentrataannuale più pingue degliassegnamentidituttiiCardinali,insiemeriu- niti.

Ma

invecehalaforzac laconsiderazioneche nasconodallaelevazione dell’Ordine, del carattere sacroe della dignità.ICardinali sono la sola as- sembleadiPrincipi ElettoriedEligibili,che oggi esistaalmondo,edEligibiliedElettori del

Sommo

Pontefice, dellapiù augustaSovranità della terra.

IlPapalichiamaelitratta

come

fratelli.

Hanno

i

privilegi eglionoridiPrincipidel sangue.Senza mancareairiguardi, alla venerazione dovutaal Vicariodi

Gesù

Cristo,gliparlano coll’aria di ri- spettosalibertàedi nobilefranchezza propria di Principi Elettoriadun Sovrano che deveallaele- zione enonaliaereditàlasuaelevazione. In una parola,laveritàsiècheilSacroCollegio incorpo imponeincerto

modo

alPontefice, piùche qualun- que

Camera

di Pari aqualunque Sovrano.

Ecco dunque

una

Camera

diPari dotata della piùgrande indipendenzache, rispettoalPotere,sipossa

mai

desiderare.

SepoiallaCostituzione delSacroCollegio,

come

primo corpopolitico delloStato, si aggiungerà,

come

io ladesideroe

come

laspero,unalegge di elezioni larghissima,quale nello Stato Pontificiosi

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12

puòesidevestabilire; siavrà,senzafallo,una Co- stituzionesopradicuiilPotereSovranodelPon- teficecollocato,

come un

obelisco sopraampia e solida base, sarà sicurissimo, e sicura del pari sa- ràlalibertàpersonale elaproprietà de’sudditi.

IlSacroCollegioadunque, senza nullaperdere dellasua dignità,

come

corpoecclesiastico,ristabi- lito

come

corpopoliticoancora,

può

megliodiogni altra

Camera

diPariadempiernelefunzionidi

mo-

derare, cioè,l’andamentodellevoltetroppopreci- pitatoed irregolare della

Camera

rappresentativa.

Quanto

è belloadunqueilritrovare, nell’anticaCo- stituzione politica dello Stato Pontifìcio,

un

bel- lo elemento per lanuova: onde,senza ricorrere allaconcezionediuna

Camera

diPari ordinaria,che sièveduto quantoèimperfetta,giungere allo stes- so resultato,per

mezzo

diuna combinazione più sempliceepiùnaturale,più ragionevole e più de- corosa!

Così ancoralo Stato

Rbmano

sarebbe vera-

mente un

paeseunico,unpaese privilegialo.Esso avrebbenonsoloisuoi proprii rappresentanti,

ma

quelli altresì della Chiesa,che veglierebbero ai suoi propriiinteressi.Esso avrebbesolounaCosti- tuzioneSuigeneris,tutta suapropria; una Costi- tuzioneessenzialmentebasatasopraiveriprinci- piidiReligioneedigiustiziachesonoisoliprin- cipiiveramenteliberali.

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13

§. 5.

La

CostituzionedelloStato Ecclesiasticode- ve essere ecclesiastica. Tale saràcoll’intervento delSacroCollegio.Altra protesta dell’Autore.

SiAggiungaaluttociò,cheioStato Ecclesiastico,

come

questo

nome

chiaramenteioindica, èincon- dizioni tuttesueproprieedeccezionali.Lasuapo- liticaCostituzionenon deve dunqueessereunapal- lida emeschina imitazione diciòche, inquesto genere,sifanei paesivicini,e che, ne sono cer- tissimo, non tarderàmolto arifarsi,per correg- gervilaprecipitanza concui è statofatto.Il

modo

diessere,diceanogliScolastici,deveconformarsi coll’Essere;

Modus

essendisequitur Esse.

Non

con- viene aun

Re

ilvestirsidaarlecchino.

La

Costitu- zione politica delloStalo dellaChiesadeveessere

una

Costituzione tuttaspeciale e propria diesso.

Deve

questoStatoessereunico nellasuaCostitu- zione,

come

èuniconellasua esistenza.

La

Costi- tuzione dello Stato della Chiesadevepria di tutto essereecclesiastica. Solo una Costituzione eccle- siasticapuòesserperessoveramentenazionale.

Lettore,nonfare digrazia a queste parole bieco viso;noninarcareilciglio;non mi accusareincuor tuo,cheio vogliadare,per CostituzionealioSta- to ecclesiastico,

un

Regolamentodiseminarioo

un

Calendariodi sagristia.

Tu mi

faresti,incosìpen- sando,

una

calunnia,edingannerestitestesso.Sap- pi,pertua regola,chechi scrive era, sindaventi-

(16)

14

dueanni addietro,ProfessorediDrittopubblicoec- clesiastico nell’Universitàromana;ccheper ciòle scienze politicheglisonostate familiariquanto le Religiose.Sappiancora, selemie predicazioni cì

mieiscrittinon tel’hanno ancora persuaso abba- stanza,cheio,

come

l’hodettopiùinnanzi, since- ramenteecordialmentedetestolepubblicheingiusti- zie,ed

amo

lelibertàpubbliche,nonsoloperl’in- teressecheilpopolom’ispira,

ma

ancora perzelo diReligione;poiché credo chelaReligionenon

può

prosperare che all’ombra eda fiancodella liber- tà. Sappiin finechein questo

momento

io par- lo da pubblicista e non da ecclesiastico; ncl-

l’interesse del popolo più chenell’interesse del- la Chiesa.

E

poiché tutto ciò che porta più o

meno

profondamente impresso il sigillo religio- so, vuoisi o non vuoisi,è essenzialmente favo- revolealpopolo ed alla libertà;perciò io voglio una Costituzione ecclesiastica perloStato eccle- siastico,perchètaleCostituzione, crediloachinon t’inganna,è,esaràsempre unaCostituzioneliberale.

Orai’iutervcnzione delSacroCollegio,

come

Cor- popolitico,nelgoveruodelio Stato, èlacircostan- zasinequa nonper dare, permantenereallaCosti- tuzioneil colore elospirito ecclesiastico; perfar- launaCostituzione ecclesiastica, qualealloStato ecclesiasticosiconviene;

ma

al

medesimo

tempo è unagaranziadipiù per l'ordine costituzionalee perlaveralibertà.

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15

§. 6.IlSacro Collegiochiamaloafarlefunzioni di

Camera

diParisarebbeunaIstituzioneveraenon

fittizia;sarebbeancheunaIstituzione italiana.Fol- lia deglItalianidiandarea mendicareall'Estero ancheleCostituzioni.

Perl’anlica Costituzione dello Stato Pontificio, di cuinessun

uomo

saggio vuol distruttalabase, neldesiderarnelariforma,l’Uomo-Potere, l’Uomo- Sovrano

non

èin

Roma

unafinzione,

come

loò in variipaesi costituzionali,

ma

èunarealtà.Il

Pon-

teficeba,

come

tale,uncaratteresuoproprio.Egli èdisuanatura,

come

Papa, ilConservatore del- l’unità Cattolica,ildepositario, ilrappresentante, l’interprete

supremo

delleideedi giustizia.

La

sua autoritàsioffresottoisimboli della sapienza, della paternità,dell’amore.

Or

questi caratteri,chenel Pontefice, dalPapasiriflettonosulmonarca, sonoi

veri caratteri delPoteresovranoqualelovuoleil

Vangelo,sonoleideecheipopolicristianiattacca- noallanozionedella Sovranità.IlPoterepontificio adunque, cheliriunisce questi caratterie questo idee,è,diròcosì, lapersonificazione quasimateria- leevisibiledelPotere Sovrano.

Ora,oso dire che,

come

è reale everoilPo- tereSovranonel Pontefice; così neiSacroCollegio, attesalasuanaturaelasuaCostituzione, realeè ancorailpoteremoderatore,ilpotere conservatore^

ilpoteredirettore,ilpotere consiliario}c quindi,

(18)

16

se esso èristabilitoper essereancora

Corpo

poli- tico,

come

èCorpoecclesiastico, nel

modo

ondeil Pontefice èPapaepure Sovrano;noiavremo, con unasovranità reale,unarealeParia,unareale aristo- crazia,unaaristocrazia,unaParìa naturale.Al che sesiaggiungeuna Rappresentanza nazionale lar- ghissima,costituita,nongiàsulprincipiomateriale del censo,

ma

sulprincipio naturale,morale,onore- vole che frapocoindicheròinun opuscoloa parte, e quindi una rappresentanza nazionale veraessa pure, reale, ragionevole; noi

avremo

lapiùorigi- nale delle Costituzioni,ed insieme lapiù armo- nica, lapiù semplice,la più naturaleelapiù perfetta.

Questa combinazione avrebbeinoltreilvantaggio di esseretutta propria del nostro suolo, diessere radicalmenteitaliana.1nuovi governinon hansa- putofinora vestirsicheallaforestiera.Nel

1812

fu introdotta inItalia la

moda

dellaCostituzioned’In- ghilterra,e la Sicilia,che l’adotlò, vestissiall’In- glese. Nel

1820

vennedimoda,inItaliapure, la Costituzione delleCortesdiSpagna; eNapolieil

Piemonte,che selatolsero in dosso, senza cono- scernela fragilitàelaleggerezza,sivestironoalla Spagnola.

Ed

ecco oranel1

848

chesorta, ancora inItalia, la

moda

dellaCostituzionediFrancia,

Na-

poli,il Piemonte,la Toscana chel’hanno digià in tuttoo inparte abbracciata, e forse tuttaIta- lia sivestirannoalla francese, simaschereranno

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(19)

17 in

Dominò

!

0

Italiani,che mostrateun

amore

no- bile ecoraggiosopelsuolo beatocheabitale,fi-

noaquando, non'contenti diessere schiavi delle

mode

stranierenel vestirvi,vorrete anche essere schiavi delle straniere

mode

nel governarvi? Pos- sibileche, dolatidiunaintelligenzaelevala,non sappiateformarviincasa vostral’abitopoliticoche viconvenga?e chenonarrossiatediandarloachie- dereallostranierochenon puòdarvi se non ciò cheessorigetta;chenon può darvi cheunabito che v’ingombrisenza coprirvi,v’impaccisenza a- dornarvi! Possibilechevedendo che,inun angolo

almeno

d’Italia,sipensaadunacostituzione tutta Italiana,non vorrete applaudirvi,nonvorreteaf- frettarneIostabilimentoche per lo

meno

sarà,in questosecolo d’imitazioni straniere,

come un

se- gno che nonsiè spentoil geniodellaoriginalità Italiana?

7.IlSacroCollegiopreferibilead una Cameradi Pari compostadiLaici.Quali dovrebbero essere lesue incombenze,eilsuonome. Garanzieecon- venienza di questaIstituzione.

La

Rappresentanzadi

un

popolo non puòesse- reche unasola.Sipuò anche francamenteasserire chevièqualchecosadicontrarioalla logica e di intieramente assurdo nella creazione didue Ca- mere rappresentative,

come

si vanno stabilendo

2

(20)

18

nelle costituzionimoderne.

vale ildire chela

Camera

dc’Parié elettivadalPotere, quellade’De- putati dal popolo: giacché, nonostante la diversità dell’origine,siconfondondi fatti nell’identità del fine.

Come

oggi, l'aristocrazia politica piùnone- sistendo,tuttison popolo;nonviè altrochepopo- lo;elesocietàmoderne non sonodivenutecheve- redemocrazie;queste

Camere

diPari,ancheelette dalPotere,sonoessepure popolo,poichévengon dalpopoloenonrappresentaticheil popolo.

Non

può peròdirsialtrettantodelSacroCollegio.

Compo-

stoessodiecclesiastici,conuno scopo cdinunin- teressedirettamente ecclesiastico;nonè affatto il

rappresentante del popolo,

ma

il giudiceofficioso, ilpaciero,ilmoderatore,ilconsiglieròimmediato dellarappresentanzadelpopolo.

È

unaistituzione, dalla

Camera

de’Deputatiassolutamente diversa, chelaconsiglia cla dirige,

ma

non la raddoppia inutilmente;non la falsifica,non l’attraversa,non la irrita,non concorreacorromperla,e quindi an- coralalasciaciò cheè,elamantiene sola,senza rivale,cper ciò piùindipendentecpiùlibera.Questi concettiappartengono allafilosofia,allametafisica della politica; eperchèforse non s’iutendon da molti,o nonsi apprezzano, non sono però

mcn

veri e

mcn

degni dell’attenzionedell’uomodi stato.

In questa organizzazione costituzionale apparter- rebbero alSacroCollegio particolarmente le alte questionidipoliticaCristiana,di amministrazione

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19 ecclesiastica,

come

alla

Camera

deiDeputaliappar- tengono direttamentee specialmentele questioni difinanze,didaziie di tributi.Lestessequestionipu- ramente amministrativeelaicaliessonon dovreb- beriguardarlechedallatodellaReligione e del- l’interessegenerale dello Stalo. Così,anchetrattando lestessemateriedeliaDeputazionenazionale,

ma

in

un modo

tuttosuo proprio; adempirebbepiù no- bilmenteloscopodcU’isliluzione diuna

Camera

dìPori,senza essere

unaCameradiPari

esso stesso,

non

avendonulladi

comune

colle

Camere

così de- nominale.

Non

dovrebbe quindi avere

un

talnome.

Cosi chiamandolo,sifarebbeincerto

modo

discen- deredall'altezza delsuorango.Questo primoCor- popoliticodelloStato riterrebbe perciòiltitolodi SacroCollegio, o tuttoalpiùsidirebbe:

La

Ca- merade’Cardinali.

SisappiaancoracheiCardinali,allaloroeleva- zione,sonolegaticoipiùtremendi giuramenti, di non maiconsentire,dinon mai cooperarealla in- feudazione,allapiù piccola alienazione dello Stato ecclesiastico.Dal ohe nesiegue cheessine sono

come

iTutorinati,icustodi,non soloperdritto,

ma

ancora perdovere;chedevono quindi per co- scienza, perobbligodello stato loro,perlegge della loro esistenza,perispiratodellaloro istituzione, ze- lare,procurare,promuovere,colbenedellaChiesa, il bene ancora dello Stato.

Ora

qualCamera di PariformatadiLaici,potràmai presentare condi-

(22)

zumipreziose, garanzie solide eimpor-

tanti ? _

In olirein

Roma

gl’interessidel Ponteficesono infondointeressidello Stalo. Nell’avvenire,

come

nel passato, i

Romani

dovrannoalPontificalo la maggiorparte della loro ricchezza,della loro gran- dezzae della lorgloria.Far dunquetortoallaChiesa ealPapaè lostessochefartorto alloStato.

Ora

sifarebbetortoalPapa,avolerlo privaredell’as- sistenza, del consigliodelsuo Senatonaturale, del SacroCollegio,ecircondarlodiuna assembleadi secolarianche riguardo all’amministrazione dello Stato.

€ 8 Altrivistied inconvenienti diuna Camera di Pari compostadiLaici.IlSacroCollegio ne va esente.

E

so solopuò andard'accordocollaCarne- rade'Deputati.

L’equilihrio elaponderazionedei Poterideve

rn

sultaredaistituzioni naturalie non da combina- zionifittizie.

Una Camera

di Deputati edilSacro Collegio de’Cardinali,

come

alla

Camera

direvisio- nepolitica,sarebbe un ordinamento naturale,ra- gionevoleche avrebbeilsuoprincipionellantica CostituzionedelloStaloPontificio.UnaCamcradiDe- pulatiperò ed unadiPariallafoggiamoderna,sa- rebbe un ordinamentoirragionevole, arbitrario, ac- cidentale, presoprovisoriamente in imprestilo dai

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(23)

21 paesistranieri,un ordinamentobastardo, violento nellasuaorigine,impostopiùcheprodotto, sogna- lopiùcheponderalo,debole oirregolare nellasua azione,nullo nel suo scopo, precario nellasua durala; e perciò sindui suonascere destinato a perire.

Perchèdunqueostinarsiacostituirein

modo

il

governo, da doverlofrapocoricostituiredinuovo?

Perchènonprofittare,perl’Italia,dellagrandele- zionechecipresentalaFrancia,dopotanterivo- luzioni,ridottaall’orlo diunarivoluzione novella, perchènon pochedellesueistituzioni costituzio- nalipoggiansulfalso?

Una

siffatta

Camera

diPari,in

Roma,

noncorris- ponderebbeanulla,non avrebbealcuna radice,al- cun appoggionè nei costumi delpopolo,nè nel- l’ordinesociale chegli avvenimentidegli ultimi cinquantanni hanfondato.

Invano sicercherebbediaccordarle deiprivile- gi,direnderla ereditaria, coll’ajutode’Fide-com- messi.

Le

leggi,d’accordocoicostumi,hannososti- tuita,quasida perlutto, la legalitàalprivilegio;e laopinionene rendeimpossibilelarestaurazionec ilritorno»Iltentativone sarebbe una imposizione passaggera,non unaistituzionepermanente;poiché ciòchedall’istintosociale è respinto,non può du- rare;cTeistituzioniveramentenazionali nonpos- sono avervitache perlaforzamoraledell’adesione pubblica e dell’opinione.

(24)

2‘2

Qual cosadunque dipiù antipaticoallasocie- tàattuale,chedetestalefunzioni dimera compar- sa,lecreazioni superfluee le istituzioniparasite, quantol’esistenzadidue

Camere

aventiuno scopo medesimo; quanto una doppia rappresentanzadegli stessi interessi,cildoppiosindicatod’una ammini- strazioneessenzialmente una?

Deh

chelaParianon èoggialtro piùcheun nome, una paginadellasto- riaanticadicuisi èvoluta fareunaistituzione moderna! Se questo ne fosseil luogo, iodirei inche

modo

sipotrebbe,a parer mio, supplirea queste

Camere

diPari, superfetazioniinutilidella rigenerazionemoderna,echenonnasconooggi se non perperiredomani:

ma

forseavròfra poco l'occasione di esporre la mia opinione suquesto graveargomento.

Le

Camere

di Pari composte di Laici tendo- no sempre,

come

l’esperienzalodimostra, a met- tersiinopposizionediprincipii e d’idee colle Ca-

mere

elettive;equindi riesconopresto o tardi a scindereilpaeseindue grandipartiti, indue po- poli, in due nazioni,l’unadiprogressisti.el'altra diconservatori;che,intendendoassaimalc,c peg- gio ancora operando la conservazione e il pro- gresso; non fan perlopiù progredire che ildi- sordine,non conservaliche il male.IlSacroCol- legio però,chiamalo afare anche le funzionidi

Camera

diPari nel

modo

che si è detto, sicco-

me

esisteperse stesso,peruno scopo edinun

mo-

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23 do

diverso cperdiverso interesse,non haalcuna ragione damettersiinurto co'Drpulati; è anzila sola istituzione politicaclicpuò vivereconessidì accordo,senza nullaperderedelsuovalore e della sua dignità; c quindi puòesso solomantenere la veraarmoniatraiPoteri delloStato, econservar l’ordine,senza arrestareilprogresso-

9.AltriVantaggidelSacroCollegiocome Corpo politico.Esso[acori)ebbemegliola libertà deiDe- putali.Dignitàtdecoro di questaistituzione.

Secondo la nostra opinione,ilSacroCollegio,

ammesso

nella combinazione costituzionale dello Stato,non avrebbe perincaricodirifareciòchela

Camera

dc’Deputati avràfatto.Essoè,perse stesso, Rappresentanzaparticolare degl’interessidellaChie- sa,

come

la

Camera

dei Deputati lo èparticolar- mentedegl’interessidello Stato. Inquantoallede- cisioniadunqued’interessepuramentepolitico,lo- cale,materiale, economico, il SacroCollegionon

simetterebbenuovamenteadiscuterle,

come

fareb- beuna

Camera

diParicompostadiLaici.

Una

nuo- va discussionesarebbeper essountempoperduto.

Silimiterebbeasolamenteosservarle,equindiasan- zionarleedaregistrarle.Se una qualchediscussio- neavesse luogo, questanon avverrebbesenonnel dubbio: Seladecisione deliaCamera popolarefos- seonoconforme aiveri principii dellagiustizia

(26)

24

c della Religione.Del rimanenteilSacroCollegio, piuche discutere,nonfarebbe cherivedere. Egli

non

sioccuperebbe che indirettamente delle cose puramentetemporali; e perciò stessola

Camera

dei Rappresentantidelpopolo avrebbe

una

maggiorla- titudineed una maggiorelibertàdiquella chepo- trebbe averecon una

Camera

diPari secolari, la quale,discutendolocose nello stesso interesse e nello stessospirito, nonfarebbe,

come

l’esperienza lo dimostra, cheerigersiin

Camera

diopposizione, in

Camera

rivale, edallarivalitànasceladiscordia.

Dall’altraparte però,per rispetto al SacroCol- legio, visarebbemaggioredignità,maggior decoro cmaggiore grandezza. Esso sarebbeun’altaCorte PoliticadiCassazione,un Magistrato

Supremo

che rivedrebbe gli atti deiRappresentantidelpopolo principalmentenell’interessedellaReligionee della giustizia; enongià un’assembleapuramentepoli- ticache, divisa inparliti,nondiscute chenell’iii;

teressedell’utilitàdel

momento,

e forseancoradel- l’amor proprioe delle passioni.

La

stessaCostituzionene sarebbe ancora gran- dementeonorala.Per tale combinazione, essasa-, rebbelasolaCostituzione Politicache avrebbe un Corpoilpiù rispettabileeilpiùaugusto per con- tenerlasemprene’limiti della Religione, della giu- stiziacdelverointeresse dello Stato.Essa nonsa- rebbeesposta a divenire,

come

troppo spesso ad- diviene,un

manto

dailluder tulli, a benefìcio di

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(27)

25 pochi.Essanon sarebbe più uno strumento onde

i Rappresentanti delpopolo spesso impunemente raddoppianolegravezze depopolo.Essanonpar- torirebbe quelle leggimostruose, che portanol’im- prontadella leggerezza, della ingiustizia,dell’inte- ressepubblico nazionale sacrificatoall’interesse pri- vato;chesifannooggiper essere distruttedimani;

che sono condannate daquelli stessichelefanno, e nello stesso

momento

incuilefanno.

SipersuadandunquegliStatisti,cheessisaranno megliorappresentati,che farannomeglioiloroaffa- riconunasola

Camera

diDeputati edilSacroCol- legio

come Corpo

Moderatore,guidatodalsoloin- teresse dellaChiesae dello Stato,diquellochecon due Camere, compostetutteeduediLaici,guida- tetroppospessodabenaltriinteressi;echeconten- tandosidiquesta combinazione, mostrerebberodi comprender megliodialcun altro popolole basi delregimecostituzionale, i nazionaliinteressi, il

vero progressocivilee laveralibertà.

§,10.Assurditàed inconvenienza diunaCameradi Parimista diCardinaliediLaici.Censuradiun similemiscuglio introdottonellaCostituzionediNa- poli.EssoèpregiudizievoleallaChiesaevanoper

loStato.

Da

tutto ciòèchiarissimo, che, delletreopinioni cheandiamoquidiscutendo intornoad una

Camera

(28)

diPari nello Stalo Pontificio,Popinionc chelavor rebbe compostadiCardinali insieme cdi Laici, è meschina,incoerenteefunesta.

E

che cosasipotreb- bemaiaspettaredibuonocdiragionevoledauna assemblea formata didueelementi differenti:

l’unotulio laicalechenon vedespessolecoseche atraverso il prisma ingannevole della materia, Paltro lutto ecclesiasticochelevede principalmen- teallume dello spirito; l’unochepartirebbe solo dalprincipiopolitico, l’altrodal principio religioso?

In questacombinazione bizzarra,in questoac- coppiamento senza sensoe senzaragione, messi nella stessalinea,ridotti allostessolivello,csem- preallepresefraloro, Laicie Cardinali, discen- derebberoi Cardinali cnon salirebbero i Laici;

quelli perderebbero la loro dignità,questi non acerescerebber la propria. Questa

Camera non

sarebbe cheuna

Camera

diPari simileaquelleche abbiamo di sopra descritte,collaomogeneità di

meno

e lacontradizionc eladiscordiadipiù.

Non

rappresenterebbe nè l’interesse religioso nè l’in- teresse politico,nèlaChiesa nè lo Stato; non avrebbe alcuno scopo determinalo, alcun colore suo proprio; servirebbe adintralciare piuttosto cheapromuovereil publicobene; equindi nel girodipochi anni bisognerebbe distruggerla.

Ed

intantonon sarebbeessacheun veropasticciopo- litico,unaveramostruosità oraziana, spettacolo, agiiamici,di riso,cdidisprezzoa’ncmici.

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(29)

27 Questamescolanza scinderebbel’assembleaindue partiti.Ilfracco visarebbe sempreinopposizione collasottana,ilsalonecolla sagrislia, lo spirito se- colare collospiritoreligioso,lospirito diprogres- socoMospiriloretrogrado; e quest’ultimo spirito, chefelicemente oggisiva dalCleroapocoapoco dileguando, vi resterebbe, viacquisterebbe anzi più forza dallalottastessaincuisitroverebbedi continuo impegnalo.Ma, lasciatoil SacroCollegio nellasuaomogenità,nellasua unità,esolorispon- sabileinfacciaalloStato,aU’Italia,all’Europa, al

mondo

dellanatura dc’suoialti, non ne dubitale, saràprogressivo, sarà nel

movimento

edelmovi- mento,saràilprotettore sincerodelleideediuna vera e saggialibertà,senza nullaperderedellasua indole ecclesiastica ereligiosa,cperò essenzial- menteconservatrice.

No,

il SacroCollegio non puòenon deveen- trarecheluttointero afar parte della Costituzio- nepolitica dello Stato. Cideveentrare

come

Cor- po.

A

questacondizionesolamente può prestarle laforza della sua costituzion propria, delsuo ca- rattere unico,el’onore della sua dignità. Senon vientrainquestomodo,preferiscochenonvien- triaffatto.

E

poi,se essosolo basta,

come

si ève- duto, aformareil Corpo intermediotrail Potere Sovrauoeilpopolo,atemperare l’andamentodel- laRappresentanzanazionale c l’azionedel Mini- stero, ache line introdurvi framezzol'elemento

(30)

‘28

laicalechelo indebolirebbe elodegraderebbe,to- gliendoglilasuaomogeneità,lasua uuilàdi spirito, lasua forzadiCorpoelasua specialità?

Quello che può,che deveanziammettersisi è:chela

Camera

deiDeputatinominidueotre

O-

ratori delsuoseno, che,sempre cheilSacroCol- legio trovi difficoltà ad approvare ciò chedalla

Camera

glisaràstatotrasmesso,neascoltinoleo- biezioni eirilievi,cgliapprestinoglischiarimen- tiopportuni; lasciando poiilSacroCollegio solo quando devedecidere.

Nella Costituzione,chesièproclamatainNapo-

li,sièvoluto fare questo miscuglio.

La

Coronavi nomineràPari alcuniVescovisino al

numero

di dieci.Gl’imbecillihannoapplaudito a questa mi- sura.Io perme,a

nome

della Religione e della libertà, lacondanno. Visièveduta una provad’in- teresseper l’onordellaChiesa.Iononcivedose cheuntitolocheladegrada,unadistinzionechela compromette.

Rendo

volentieri giustiziaallaretti- tudine delle intenzioniondequestamisura èstata certamenteispirata.Ma,ciònonostante,nonè

men

verochequeste dieci

nomine

sono dieci tentazio- ni,sondiecilacci tesiall’episcopato perfarlodi- venir cortigiano.

Comprendo

cheuna

Camera

tut- tadiVescoviedi Prelati,collocalafra la

Camera

de’Pari e quelladeiDeputati,

come

esisteva nell’an- ticaCostituzionedi Sicilia, possa essereilbaluar- doeildecorodellaReligione.

Ma

non comprendo,

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(31)

29 nòaltrilocomprenderà meglio di me, che die- ciVescovi, messiafrontediunccnliuajodiSeco- lariheliastessaassemblea,possanoarrestareilme-

nomo

male, possano fareil

menomo

benenell’in- teresse della Religione.

Comprendo

solo,che sesi

propone unaleggelesivadellaReligione e dellali- bertàecclesiastica, dovendosi il tuttodecidere a maggioranzadi voti,iVescovinon potrannoaltro farechegemeree protestare.

Comprendo

solo,che nonèun onoreperlaReligionecheiVescovisiano lestimoniimutoliedmedicaci delle onte dellaRe- ligione.

La

Restaurazione aveaessapure chiamati alcuniVescovifra’ParidiFrancia:

ma

qual vantag- gio, qualeonore ne ridondòallaReligione? Perciò l’abolizione diquesto tristoprivilegio èstatadai Saggiriputata

come

unodei beneOciiche hafatti aliaReligione,nonvolendolo,laRivoluzionedilu- glio.

£

perciòsperoiopuredallasapienza e dalla

pietà del

Re

e de’suoi ministri, che, considerata megliolacosa, vorranno dispensare laReligione daquestoonore umiliante,daquestadecorazione funesta;o,seciònonaccade,spero che glistessi Vescovi vorranno rinunziarvi.

§.11.Sirisponde all’obiezioneintornoaltospirito di opposizione dei Cardinaliperleideemoderne.

Sioppone però: «

Una Camera

di Pari

com-

posta disoliCardinali sarà sempreinopposizione

(32)

30

conquella dei Deputati, piegherà semprediap- provarne,cercheràsemprediattraversarnelepro- poste: giacchélospiritoretrogrado dei Cardinali è conosciuto.»

Al cherispondo:

Supponiamo

per vero,chedi fattiiCardinali, sottol'impressionesinistrachein tutte le orecchie religiose c cattolichehan fatto inquesti ultimitempileparole Costituzione e Li- bertà, per le funeste

memorie

chedestano, siano statioppostialprogresso delle idee e delleistitu- zioniliberali.

Ma

nesiegueegliforseda ciò che talisaranno ancoraessi inavvenire?Tuttoanzial contrario.

Una

voltastabilitoilsistema costituzio- nale;unavolta entralia farpartedelPotere Legis- lativo;unavoltaconvinti,collaesperienza,che le

nuoveistituzioni,lungi dal compromettere laSo- vranitàpolitica del Capodella Chiesa,nonfanno cherenderla più libera e piu sicura;unavoltache vedrannodi avere piùguadagnato che perdutoalla nuova combinazionedicose,nonpiùdominalidal- l’anticoterror panico,iCardinali,ne diverrannoa- micicolatilosinceri quanto,aciòchedicesi,nesono stalifermioppugnatori.Difenderannoilnuovocol- lostesso zeloconcuihandifesol’antico.Entreran- noessi purenellospiritodelgovernorappresenta- tivo.Attaccherannoilloro interesse all’andamento regolarediquesto governo. Sarannoiprimia fa- vorireilmovimeuto,senza cessaredicontribuirea dirigerlo.Così iVescovidiFranciaedel Belgio,

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(33)

31 istruitidalfattochelelibertà costituzionalisonoil

piùpotenteappoggiodellalibertàdellaChiesa, ne sonodivenuti i campionipiù sinceri,più corag- giosi e più costanti, dopo esserne stati decisi nemici.

Bisogna ancoraconiaresullasapienzadiPio

IX

che,dandociunabuona legge di elezioni, perciò stessocidarà unarappresentanza nazionale che sa- rà unaverità.QuindiiDeputatieletti,interpretife- delidei bisogni, organisincerideivolidel popolo, non verranno nullaaproporre chepossacompro- metterelaReligione,cheèilprimobisogno,ilpri-

mo

voto,ilprimo

amore

delpopolo;equindi non visaràfralaDeputazioneeilSacroCollegio alcu- naoccasione,alcun pretestodidissidio,capace di comprometternelaconcordiao l’armonia.

SiosserviinfinecheiCardinalisonotanti pic- colicentri,attorno a cuivivono uominiditutte le professioni,ditutte le classidalnobile sinoalple- beo, dalvescovosinoall’ultimo chiericodi sagre- stia;che,peilorolegami odiparentela,odiamici- zia,odiprotettoratoodiricouoscenza,sonouniti aduu

numero

prodigiosodifamiglie.Entratiessi dunque,perobbligo dello statoe della posizione, nel Sistema novello,tuttaquesta massadigente, tuttalalivreadiqualunquecolore,chein

Roma

ù sìampiaeinfluente,vientreràconloro,vipren- deràparte

come

loro; equesta saràlamortedeb- l'oscurautismo,che metteràfinea laute dissezioni.

(34)

32

atanticontrasti,atantediscordie, che,mentre han

compromessa

seriamente laReligione, sono state causafinora del ritardo delleutiliriforme, ed han messoinpericololasicurezza elaprosperità dello Stalo.

§.12. Della pretesaincapacitàdeiCardinali. Dif- ferenza dei Cardinalidivisi e deiCardinaliin Corpo. Riuniti giudicanosempre bene.Belloar- gomentodi ciòneirelezione diPioIX.

È

vero che nontuttiiCardinalisonodellespecia- litàper parte dell’ingegno e del sapere;

ma

lealtre Corporazioni diParisonforsetuttecompostedi ci-

me

d’uomini; enonoffrono anziinmassa,sotto lo stessorispetto,dellemediocrità dafarcompassione?

E

poi, viè forseCorporazionepiù delSacroCollegio rispettabile per partedellaReligione, deicostumi c della probità? Sipuò qualcun di loro inganna- re,

come

tal volta è avvenuto, nella sceltadei mezzi, dei sistemidagovernare;ma,riuniti inCor- po,nons’ingannano rispettoalfinechetuttisipre- fìggono,cioè,ilbenedellaReligione, dellaChiesa e dello Stato.

Dico, Riunitiincorpo; perchè,sinolibene,non sonolastessa cosailCardinaleedilCardinalato,i

Cardinali presiaparteediCardinaliriuniti inColle- gio.Nel primocasoviconcedo,seilvolete,chesi scorgon talvoltadelle miseriedadeplorare; nel se-

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33 condo peròvisipresentanosingolaritàda ammira- re.Ionehofatta semprel’osservazione, edaltri l’hanfattao possonfarla alparidime. Dai Cardi- naliunitiin corpo esconosempre decisioni che portanol'impronta della saggezza, dellagiustizia e della dignità. Iononso

come

ciò accada, cono- scendocerte circostanze, soche accade sempreco- sì.Forseperchè, nella riunione, tacendo tutti gli interessi privati,lospiritodelCorpoprevale,vi si manifesta,viregna.

E

lospiritodiquestoCorpoè eminenteraeutespirito diconsiglio, d’intelligenza, digiustizia,diconservazione, d’interesse cattolico ouniversale.

Mirateciòche,non sono ancora dueanni, sotto degli occhi nostrièaccaduto.

Morto

Gregorio

XVI,

sitemette dai più cheilConclave,chesiriuniva perlaelezione del

nuovo

Pontefice, sarebbestato lungoe burrascoso.Troppiinteressi privati,dicea- si,visarannoinpresenza.Igiornalinoncattolici, fra’qualileSiede,sebenlorammento: «Ecco,dis- sero, aprirsiin

Roma

un’arenaincuituttigl’inte- ressie tutteleambizioni lotteranno pel trono di Pietro.»Diosicompiacque peròdiconfonderesi tristiaugurii.

Non

sieraancoraasciugato l’inchio- stro, concuierano state scritteinsolentiparo- le,che, collamassimacalma,doposole trenta ore di riunione, fudatoaGregoriounsuccessore; e chesuccessore!IlConciliatore del principiopoliti- cocolprincipio religioso, dellaReligionecollali-

3

(36)

34

berla,ilRiformalordegliabusi,ilFlagello del di- spotismoequindiancoradell’anarchia,ilSalvatore dcU’Ilalia,ilMiracolodelnostro secolo,l'Ammira- zione delmondo. Tuttociòsisada tutti.

Ma non

si sa forse dalutti egualmente, chei Cardinali, chediederoillorvotoalMastai,senzaconoscerlo, l'unica cosachedimandavano, edi chevolleroes- sere assicuratidachiilconosceva, fu questa:

È

egli capace di fareilbenedellaChiesacdelloSialo?

Oh

labellaenobile parolachefuquesta!

Oh

le ret- teintenzioni che essaci rivela aver presieduto agrandeelezione!Cosi l’egoismo, l’ambizione,

ipiccoli interessinonvientraron. per nullaadalte- rarne lasantità, amacchiarnel’onore.Dio bene- disse sentimentielevati,intenzioni sipure. L’e- lettoè statoveramentequellochehafatto efaràil

più gran beneallaChiesa edallo Stato.

E

questi Cardinali che, presi a parte, la maldicenza dicea incapacidialcuna cosadigrande e di generoso, unitiinsiemesonostatiquellichedoveanoessere;

sonostaliammirabili, sublimi;sono statiall’altez- za della loro dignità e de’loro doveri;han prepa- ralalamateriadiunanuovabellissimapaginaalla storia della Chiesa;edhanno cooperatoalpiù gran- deavvenimentode’tempimoderni;hannoelettoun

uomo

che daràil

nome

alsuosecolo:giacchénon dubitopunto cheilsecolodecimononosarà nella storiachiamaloIL

SECOLO DI PIO NONO

!

Quindilabella rispostache una personaa noi -

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(37)

35 noiadiede adunallopersonaggio.Discorrevaessa della necessità,della giustizia,dellaimportanzadi ristabilirsiilSacroCollegio

come

primo Corpopo- litico,e di sentirsi e diconsultarsiincorpointutti gli altaridiStato.

Le

fudetto:«

Ma come?

tutti li volete?

E

non temete chefacciano confusione?»Al chelapersonaanoi nota rispose:«Ricordiamoci chediquesticonfusionierisièloSpirito Santo ser- vitoper dareun granPapaallaChiesa. »

Ioloripetoadunque:iCardinaliinCorpo sono benealtracosa dai Cardinalidivisi. ICardinalidi- visipossonosentir male,

ma

riuniti,l’esperienzalo prova,decidonobene.

Non

credochesipossacita- reun esempio cheiCardinaliincorporiunitiab- bianomaideciso nulla contro la giustizia elave- rità,contro ilvero interesse dellaChiesa e dello Stato.

Ed

ioconfesso cheseavessila disgrazia di dovereesseregiudicato; preferireiil SacroColle- gioinCorpoaqualunquealtro tribunaleilpiù giu- stoeilpiù illuminalo.

La

qnislioncadunque: SeilSacroCollegio,chia- matoa fare lefunzionidi

Camera

di Pari,possao nofareilbenedelloStato,nonè più questione. Egli èchiarissimocheuntalcorpovaleedèdaprefe- rirsiaqualunquealtra

Camera

diPari,perchènes- sun’alteasenetroveràmai capacedipresentaree- gualipegnid’iucorrultibilità, didisinteresse,disag- gezza,di giustizia, diforza,d’indipendenza edidi- gnità.

(38)

36

§.13.Altra protestadell’Autore.Esortazionea’Ro-

< mani; eConclusione.

Speroquindiche

mi

sifaràlagiustizia dicre- dere che tutto ciòcheiohodettosopralaquistio- ne propostami, l’hodettononper

amore

del

mo-

nopolioecclesiastico,

ma

nqlverointeresse degli stèssisecolari;nonperconservareilpiù che è pos- sibiledell’antico,

ma

per consolidar meglio, e ren- derepiù utileilnuovo;nonper neutralizzare,oin- debolire l’azione della

Camera

dei Deputali,

ma

perrenderla piùlibera,più sicura epiùindipenden- te;noninfinecoll’intenzionediresisterealpopolo, di fortificare laSovranità ecclesiastica fuori del po- polo, e contro gli assalti delpopolo;

ma

nell’in- teresse della libertà vera, del vero benesser del popolo,chenessun certamente piùdi

me ama

dive- dere governatocongiustizia, difesozelo,soccorso con amore.

Permettete dunque,omieidilettiRomani,che, in ricompensadellastimadiche

mi

onorate, della fidu- cia che in

me

avete, dell’amorechemiportate,che peraltronon superaquellocheio viporto, io vi eccitiancoradi più, iov’impegnia sollecitare,ad accogliere l’Istituzione dichehoragionato,conintie- ra confidenza,contrasporto sincero.

Rammentate

checiò ch’è l’anima rispettoalcorpo, èlaReligione rispettoallasocietà.LaReligione so- lanobilitalo spirilo,eleva ilcuore, e presentaal-

DigitizedbyGodale

(39)

37 l’uomoc quindiallasocietàancoraunfinegrande, sublime, bello e magnifico

come

è la suaorigine.

La

Religione solaimpedendo chelapoliticadiven- ga

un

calcolo abietto dell’egoismo edell’astuzia, la trasforma inveceinun

mezzo

civilizzatore,inuna macchinachecentuplicaleforzedei popoli,edirigeil

concertodiqueste forzeallapiùgrandefelicitàde- gliindividuiedellenazioni.La solaReligione ren- delapoliticaveramentesocialeedumana.

Ma

la Religione nondiscende dall’ordineintel- lettuale e speculativo nell’ordine praticoeconcreto senonpelClero,e nel Clero.IIClero èlaReligione messainazione perlaregola el’utilitàdeglialtri.

Essoè che,siccomenell’ordineintellettualeporta lacertezza elaveritàdovelafilosofiaspessononporta cheildubbio ol’errore;cosinell’ordinepratico por- ta lagiustizia elacarità,dovelapolitica

umana

non portacheilvizioo l’egoismo.Essosolo esercitauna azione santificantesopra tuttelecondizioni,in tulli

i tempi; giacché esso soloè il depositario e il rappresentante dei principiicattolicio universali;

esso solohain

mano

ladottrina che vivifica, la dottrina della verità e dell’amore.

Siesagerinopure, finchésivuole,leimperfezio- ni eidifettidel Clero:checchésenedica,checché faccia essostesso,esso saràsempreilgrandeistru-

mento

diDio perl’incivilimentocperlasalute del mondo.LaReligionenonfachepresentareiprinci- piidi libertà, difraternità,diprogresso:

ma

éilCle-

(40)

38

ro chilisviluppa,lipropaga,limantiene,liappli- ca. IlCleroèdunque ilpiù grande appoggio,lo strumentonaturaleedattivo dellaveralibertà,del- layera fraternità,delveroprogresso,ditutto ciò in

somma

chesicomprendenellanozionecristia- nadellaparolaUmanità’.

Si potrà fargli rimprovero chenon sempre si trovaegli innanzi;chespessositieneaddietro, e ritardala marciasocialecolleimportune suegri- da.

Ma

ilfatto èchequandogliconviene,quando ègiuntoiltempodimuoversi,si

muove

essopure;

si

muove

all’istanteopportuno,e si

muove

in

modo

che operaportentidegnidcH’ammirazionedelfilo- sofoc dellariconoscenzadel Cristiano.

Fa

esso solo, ciò che altrinon può fare. Proclama la libertà ela santifica, la

promuove

e ladirige,la incorag- giae lametteinarmoniacoll’autorità e collaRe- ligione.

Mirateilgrande avvenimento che accade sotto degliocchinostri: l’Italiachesidesta,siunisceinun solsentimentodigenerosità ediordineareclama- re, aconquistare la sualibertà.

Ora

lamossadi questo granmovimento,uniconellastoriadèipopo-

li,èvenutadaunEcclesiastico.Laparolaeccitatri- ce è uscita dal Principe che siede a

Capo

della Chiesa':Pio

IX

hafatto, per uno slancio dicarità cattolica, ciò che altrinon hafatto che o per

un

calcolo, per altro giusto, di politica, oper unaimperiosa necessità.Notate peròla magia di-

DioitizedbvGooqle

^ 4

(41)

39

tinadigranparola, uscitaal

momento

opportu- noda questa bocca. Si eranofinoraveduti rivolu- zionarsigli Stati,

commuoversi

i popoli,correre ciecamentea cercare lalibertàpersentieriingom- bridiruineedinzuppati disangue.Oggi pure si agitanoipopoli;

ma camminano

conpassomodera- to c intelligente,cogliocchi aperti perle viedella legalità edell'ordinealla stessaconquista.

Donde

maitaldifferenza?Deh!perché' finora il

movimen-

toebbeallasuatestailsagrilegioclabestemmia, oggihalapietàe laCroce;finora,perlaboccadi uominisenzafede,parlòilnemicodcH’iiomo:oggi perlaboccadelCapodellaChiesa haparlato Iddio.

E

laparola infernale è disordineemorte;laparola divinapronunzialadallaChiesaèordinee vita.

E

se oggilalibertàsimostrapacifica,innocente epuradalsanguedell’uomo, ciòaccade perchèla Religionel’habenedetta,laChiesa Phapresa per mano, edalsuofiancol'hapresentataagliuominic Phaintrodotta nella società.

Non

rigettate dunque, o Romani, l’azione del Clero.

Non

vogliale fare della politica al

lume

si- nistrodiunafilosofia irreligiosa: senonvoleteim- mergere lasocietà nelloscompiglioe nel sangue;

senonvoletealmenocolpirla di sterilitàefarla di- venireunalberosenzasucco, unafamiglia senza padre,un cadaveresenz’auima,un aggregatodies- seriintelligentisenzalegamidiamore.

Riunitevi attornoaltronodel

Supremo

Gerarca,

(42)

40

ajutatelo colla vostra docilità,collavostra confi- denza, a costituire, a consolidare nella bella patriavostra quellasantagerarchiadipoteripo- litico-ecclesiastici, di coila Chiesa aveadotato

ivostripadri, e che,

come

loriconobbe lostesso Voltaire,li avea rendutiil popolo,per quantoil

comportavano i tempi, ilpiù libero eil piùfe- lice diEuropa. Rigettate leantipatie,che motivi nonadatto insussistentipur troppo hannoinvoiec- citalecontro l’Ordineillustreche,disuanatura,è pegnodi stabilità e digrandezza.Voi amateil

Pon-

tificato:accettaledunquee conservateilCorpoin- termedio che adessoviunisce.Nonvilasciatedomi- naredacertedottrine diorigine piùchesospetta, che,riducendolevostre istituzionialleproporzioni meschinediquellediqualchealtroStato,edelimi- nandoneilprincipio religioso,leavvilirebberoque- ste istituzionisinoaliamaterialealtererebberosi- noaldisordine.

Voi che avetetutti glielementi, voicheavete colle giuste idee,ilsentimento ancoradell’autorità e dellasuggezione,della libertàe dell’ordine,sap- piale dimostrarle,farle valere perchè siorganiz- zino,dachi neha l’autorità, in un sistemache

il restodel

mondo

possa

ammirar

nel presente, imitar nell’avvenire; c non già in un sistema di stupida imitazione che vi renderebbe i vas- salli dello straniero, cui

Roma

deve dar leggi e non riceverne. Obbliate il passato, e circon-

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(43)

41 date dellavostra venerazione,della vostra sti-

ma

c del vostro

amore

il Corpoautorevolecpa- terno dei Cardinali.Se percolpa deltempo, chetut- tosmuove,èdecaduto alquantodal natiosuolustro, riprenderà, siatenecerti,conuna nuovavita,una nuova grandezza chesirifletteràsopradivoiper rendervi più grandi, piùfortiepiùgloriosi.

Non

viarrestateavedervi Tuoni delpresente. Risalite alsuopassalo,gittate losguardonelsuoavvenire.

Non

vifermateallamiseriadicertesueapparenze,

ma

guardaleTeccellenza dellasua istituzione. Ri- miratelo cogliocchidellamenteedelcuore, enon giàcogli occhi delrancore,dellacollerae deldi- spetto.

A nome

diDio, della vostra grandezzae della vostralibertà, a

nome

delgenio e della na- zionalitàitaliana,siatevoisoli,siatevoistessi,nel- lanuovavostraorganizzazionesociale.

Non

vise- paraledalla Religioneedall’auguslo suo

Capo

e daisuoi venerabiliFratelli.Voiamatelenobilitra- dizioni,voiamatelagerarchia,sorgentedell’ordi- nee della forza, voionoratelavera nobiltà cheri- siede nellavirtùenelsapere, voi venerate ilca- rattere divino delsacerdote; ricevetedunque con amorosariconoscenza,confilialefiduciala tutela delsacroSenatoincui tuttociò,peristituto,siriu- nisce.Chiamatoesso aconcorrerein

Corpo

al

ma-

neggio anche degliaffarivostri,lifaràbene,

come

fabenequellidellaChiesa.

Deh

se voi non comprendete che questo osi-

(44)

42

geilvostrovero interesse nonsoloreligioso

ma

ancorapolitico,voi farete dubitare della elevatez- za delvostro genio, della vivezza della vostraima- ginazioneartistica,della nobiltà del vostrocuore, diquellafedeprofonda,diquel patriottismo illumi- natochevimeritanoe vi presagiscono ipiù belli destini.

Sì,voi intenderete questa importante verità,

come

neavetecompresetant’altrc. Yoivimerite- reteistituzionidegnedel

nome

che portate, delle nobiliqualità che vi distinguono, dellafedeche professate; e sareteveramente

Romani

per politi- ca,

come Romani

siete per Religione.

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(45)

INDICE 43

§.1.Introduzione. Tre diverse opinioni intorno a questaistituzione.Protesta delV Autore, pag.3 2.Scopoecondizioni diunaveraCameradi Pari.

Una

talCamerasoloin Inghilterrasi

ritrova. » 5

3.Difficoltàdistabilireunavera Cameradi Parinelle societàmoderne. Viziì diquelleche oggiportanountalnome.

Non

peròtutteas- solutamentesicondannano. >

>

Q

4.UnaveraCameradiParisiritrova,perlo stato Pontificio,nelSacro Collegio deiCar- dinali. Condizioni vantaggiose ed unichedi

questavenerandaAssemblea. » 10 5.

La

CostituziouedelloStalo Ecclesiastico deveessere ecclssiastica. Talesaràcoll’inter-

ventodelSacro Collegio. Altra protestadel-

l’Autore. » 13

(46)

u

§

6.IlSacroCollegiochiamatoafarlefunzio- ni diCameradiParisarebbeunaIstituzione veraenonfittizia;sarebbeancheunaistituzio- neitaliana.FolliadegVItalianidiandarea mendicare all’Estero ancheleCostituzioni. » 15

§. 7.IlSacroCollegiopreferibilead una

Came

- radiParicompostadi Laici.Qualidovreb- beroesserelesueincombenze,oilsuo nome.

Garanzieeconvenienza di questaIstituzione.» 17

§.8.Altriviziied inconvenienti diunaCamera diParicompostadi Laici,ilSacro Collegio nevaesente.Essosolopuò andar d’accordo

colla

Camera

de’Deputali. »

20

9. Altri vantaggidelSacroCollegio come Corpopolitico.Esso favorirebbe megliola li- bertàdeiDeputali. Dignitàedecorodiquesta

istituzione. »

23

§.10.Assurdità ed inconvenienzadiunaCame- radiParimista di CardinaliediLaici.Cen- suradiunsimilemiscugliointrodotto nellaCo- stituzione diNapoli. Esso è pregiudizievole

allaChiesaevanoperloStato. » 25 11. Si rispondeall’objezioneintornoallo spi-

ritodi opposizione dei Cardinaliper teidee

moderne, a

2$

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(47)

45 12. Delia pretesa incapacitàdei Cardinali.

Differenza dei Cardinalidivisi edeiCardina-

liin Corpo. Riunitigiudicano semprebene.

Belloargomenlodi ciò nell’elezionediPio IX.» 32 13. Altra protesta dell’Autore. Esortazione a’Romani;e Conclusione. » 36

/

I*

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IMPRIMATUR

F.Dom.Buttaoni O. P.8.P.A.

M

IMPRIMATUR

JosephCanali Palr.Consl. Vicesg.

(50)

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(51)

MCr

(52)

ioogle

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