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sila BIBLIOTECA SEMINARIO V. PORDENONE vioeizemnazi:- net icsinaie:e ran arrive ene one cia dannosi Sales ubi alati È e Acme menanrooevrizioioie

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(1)4. LI. [(PFETITOLI. LI. EARLE. CGLLAR. LELE. LA iii. ALA. USE. uassno. . FI ti ” x .. unssa,. ‘ . Da " » 1 » . .. PI » x PI DI » ». . » . DI * . è. uvrar:. masesnzo. *ereraziaziniiQ.n. inororaseosanezioniinonove. sila. dra. annos. __*--ravsnoara-coginconmsurenei comosi reo.. .. » » * » a * " " n. CELESTE. » ® « . . a a. eunasaniagrartit-ve-r—. 00. TELE. a .. Ù. .. r. vioeizemnazi:net. Mateo. BIBLIOTECA SEMINARIO V. PORDENONE. @c‘06@(<1.6ric‘‘‘’‘‘050©6’‘060604 cs 60c sis marini. Foruunsani. menanrooevrizioioie rss. Ù. *. rornoo. ones. no. arrive. manca. rcunconenoen ia. we. amiata ue SEloà. ubi Sales. sunursnananocsreereno enieoneno 001. dannosi. nrrercvaienmiri. ciaone ene. LI. -mnii:tarnniiianoneoe sai nine.. r. .. panno. e. : ò PIETÀ. a-raiea. alati. nno. 7 i i. Acme nerina. ranIineasicriv size:. srrarana. rrstassio. MEI neo errromoio. avo. vbsisianina é. .. nera. vraon.i nisi == nei.. sooneno nani. n. dia. SRP] dikrar. ina nrinzenzonez. nce rir-. i .. sruvgnia. ve. /. 0@@‘0_6@@‘00@(‘(‘’’00vqousòc’icianiccoe@pi@oòsòviQci@@q@cqse. LI. oli. .. tl. .. vevneorioniaserazeinenee———. 3% zzen—sarazazizin— nerone. vecio. dine 4 neovicverecere:eo» conca. e. ovesivionenozeeo. È. o. neconesiieniciziceniec. seine. LI. --—--—-100201100. icsinaie:e ran. 3. cnninsaseeesqsatomo. è. veniarae. i. raf. risfnrotpniancivr bro naanrraryiobar. +arnen brr vgarendaniinnoavi: ang razanivonerbresia:igochasvopraa.

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(3) .. .. =. ®. =. 2. .. è. è. .. bal. 2. î. if. .. i. dea. :. 1. ;. pe. o. i. “VE. ©. mint. x. ’. a. -. '. .. .. K. x. x. °. .. .. .. S. “. .. .. i. .. Ù. È. E. .. ». » vari. .. E. È. .. x. ‘. è. RI. ". «. .. o. A. i). :. ». Dini-. 0. ì. È. =. è. co. .. ui. °. 5. i. Ù. x. i. a. °. i. È. i. ... ii è. °. i. ì. .. ì. €. -. -. È. n è. v. n. F. °. ‘. È. 4. “. Li. ì. 4‘. SS. mune;. ‘. È È. i. È. A. l. -. *. i. moto. :. da:. Ù. 5. ;. j. ui. n. li. ». Li. ,. :. LR. Di. i. :. si. x. .. A. ”. i. “i. Li. È. i. i. 5. .. ”. sa. Sui. ni. ”. °. ®. '. nom retin +. È. i. “. .. n. È. DI. tn. i. -. x. °. LS. .. si. Da. ».. ri >:. ki. n. (I. i. Ù. e. è;. È. li. -. ”. i). l. Di. .. .. 7. È. ®. hay. A. _. -. Li. “a. hi. L. £. .. 7. Fi. Li. i. a. Z. dr. sd. ®. ». .. px. '. «. n. :. ‘. CH]. ®. È. -. :. ì. x. È. bi. “. .. be.. .. °. .. 1. *. È. .. .. ‘. e. 3. mea. i. -. -. .. 2.. Lal. Pi. *.. —_— —_ . -. mei 12 —. Rien. .. Pal. ».. «padri “È. R. » Va. .. n. Lo. Lr *. AS,. 1%. n° ‘. .. nt Le. .. :. pa. SI. ii. ha. 2. eni. DI. .. .. a. È. .. i. n. «o. .. .. bi. -. s. ». DIS. A. .. SEAN erp GERA. .. ai tie. d. -. at e. SIAE. de). .. nes. VELITRE:. Ig. 2. 4. .. -. TREO. .. -. i. DI. n. -. È. di. -. +. 5. *. x. x. Ù. de. pf. ì. Ni). le 5. .. .. .. I. "i. st,. .. .. 3. i. È. “. x. 3. 1. -. “. ». ». .. ,. .. ,. 4. 7. È. i. +. sO. N. i. LI. .. 3. 4. i. ui. 2%. FE. #3. ù. a. ua. . .. ,. eta. È. "è. P. - i. va. ì. %. | È. i. Ò. BESETI. pa. . aa. A. " .. -. ” .. "@. di. -__. "gi,. o FORINO . a. ‘. cda. Pa. Aia. «di.

(4) CdA. - ARMIDA SACCHETTI. PERI POSSO DITOLMN EPISODIO DI STORIA CIVIDALESE. VENEZIA PREM. STAB. TIP.-LIT. VISENTINI CAV. FEDERICO. 1905.. I.

(5) FA. d°. .4». 24. tr. 209.

(6) li. f. Il luglio 119 la cittàdi Cividale, non ancora bene uscita da una lunga lotta contro il Patriarca, strinse alleanza colla Repub. veneta. Le due parti contraenti. si verdonarono reciprocamente le offese, si obbligarono ad aprirsi l'una all'altra le vie alle merci per terra € per acqua, Cividale. promise. libero passaggio. e vitto a. prezzo equo agli armati veneziani, si scambiarono pegni. Tale alleanza ebbe carattere particolarmente ostile alla Casa d’ Austria. e stabilì che. «dicta comunitas civi-. » tatis Austriac sit et esse debeat inimica domini regis » romanorum ct hungarie et esse contra quamcumque >) pòtentiam decina de partibus superioribus pro » damnificando Illustrissimum ducale dominium vene; | taria -_. _. Da parte loro. i Veneziani. promisero aiuto e difesa a_. Cividale contro è nemici della Repubblica e aggiunsero la clausola « se il ducal dominio farà pace col re dei Romani o col Patriarca, P alleata starà a detta pace e tregua (1) ». Nonostante la bilateralità dei patti e degli obblighi,. risultano. però migliori. zia, che st obbliga a aa è propri. la città amica solo contro +. nemici,. | (1) V. Instrumentum. venetiarum. et magnificam. ei. pacis inter. ser cnissimum Comunitatem. Pollis-Gabrici, Cividale 1887. *. Ret -. le condizioni di Vene-. civitatis. MC. ducale dominium Austriae. e-. Nozze.

(7) Sa. i. a. vio Veneto. Nuovo Archi aida ii iii Alla, pace colla Chiesa, per la quale la Serenissima solo subentrò nei diritti del Patriarcato, Cividale aderì LI. implicitamente,. coll’ adesione del Parlamento della Pa-. non tria, nel quale era rappresentata. Dopo questa pace di Cividale. | è ben chiaro quale fosse la condizione. nei. non si considerò» soggetta, rapporti colla Repubblica: uarono per lungo temcontin poichè anche gli stati esteri più po a ritenerla sovrana di sè, ma essa non comparve. tale in alcun. come. impor-. atto politico di qualche. tanza (1).. alla Se-o ‘Non tutti i cittadini però erano affezionati diviche politi renissima: ragioni economiche e ragioni primi i ari, popol devano il partito dei nobili da quello dei avano aiuti per sper cui da ia, Austr all’ a favorevoli ancor. ia, da cui speravano ‘riuscire al trionfo, gli altri a Venez. maggiore giustizia. La Repubblica,. contro. le sue. Vlindole stessa del suo governo,. partito popolare, € l’anno — tenente. e contro. abitudini. si fece protettrice del. 1491, per mezzo del Luogo-. a podella Patria, concesse al rego, o assemble. la quale protepolare, parte dell’ antica autorità, contro di procedere stavano i nobili; ma impose altresi l’ obligo alla fortificazione «della città per la conservazione della Clarissima Signoria e alle artigliarie et munitioni per la difesa. Le discordie tuttavia non si assopirono subito,. e ne abbiamo prove anche dopo la guerra | lega di Cambrai (2).. Quanto debole sostenitrice. dalla. mossa. E. però fosse Venezia dei. diritti dell’ alleata si vide-più tardi,. quando, nelle. fre-. quenti paci conchiuse col Re dei Romani nella prima metà del secolo XVI, e particolarmente nel comproo. _P6_____P__r. ———=22#—;m—_. ‘. (1) Giusto. |. |. (2). p'. Grion, |. P. S. LeicHr,. Guida. sforica di Cividale, p. $$.. At. ECoer. SE Un programma di parte democratica în Friuli. sel cinquecento in: Studi e frammenti.. Udine. dio iii cin im. 1903, p. 105. LI. TT. Le. nie i.

(8) ». Per il possesso di Tohnino —w_——r—————_———t. messo. Art. ___——__«__. T.-]T——_n. cr. ———_—____. di Trento del 15%5, sacrificò. >. 1. _zcq]qT4---. le terre di Tolmino. e di Plezzo, già soggette a Cividale, quantunque la città protestasse. intervenendo. arbitri per nussio, che del messo riguardanti di qualche. mezzo di un rappresentante, Antonio Cala difese-con tutta l'energia. Tale intervento cividalese e il lungo agitarsi delle questioni. 1 due possessi ricordati, mi parve fatto degno attenzione, tanto più che il numero dei do-. direttamente al congresso degli. cumenti ad esso relativi conservati nel R. Musco e Archivio di Cividale, permette di seguirlo in quasi tutto il suo svolgersi (1). lo mi compiacqui di occuparmene non solo per interessamento alla storia di paesi che, sacrificati una volta dalla Repubblica, non furono più restituiti ai legittimi possessori, ma anche perchè. rappresenta gli ultimi conati di una volontà che non aveva. ormai più forza sufficiente per sostenersi contro l' avidità dei conquistatori e l’ opportunismo dei governanti. OA. «Poco. più in su di Canale lasciando alla destra la. » pingue gola dell’ Idria e del Bacia, si apre un'ampia’ valle e si presenta Tolmino. Questo nome è una cara conoscenza fatta nei documenti delle biblioteche e degli archivi. Sopra la villa stava il suscio di una torre. reliquia di vassallaggio feudale; il campanile raccoglie sotto. di sè abitazioni. nuove,. nette,. bianche,. appena.. spalmate di calce fresca (2) ». Tale posizione ebbe una. ì. (1) Sento il dovere di rendere qui vive grazie al dott. Gino Fogo. lari, già Direttore del Museo Cividalese, che mi fu largo di aiuto illu-. minato e paziente. (2) Giuseppe Caprin, Alpi Giulie, p. 29). V. anche la descrizione che ne. fa Monsignor. d'’Iscnia,. Historia. della. principal. conte di. Gorizia, ed. Gorizia 1899, p. 58: « Vi è pure Tulmino col Castello in 2.

(9) ».. Di. 6. We. grande. importanza. Nuovo Archivio. Veneto J. ei. strategica. © fu. propugnacolo,. per. Cividale, qualche tempo, del Patriarcato, poi fortezza di infine possesso austriaco. uceva Attraverso le “Alpi Giulie una sola strada cond. due: una per da Plezzo a Caporetto : quì si divideva in Pulfero, a a Cividale, la così detta strad del Staroselo. etto per lungo la valle del Natisone; l’altra da Capor Isonzo. Tolmino giungeva a Gorizia lungo la valle dell’ impegl’ per a, ficav Esser padroni di queste strade signi. ia, per riali, aver le porte aperte verso il Veneto e l’Ital. do le sole vie gl’ Italiani, poterle chiudere. Di più essen e ed impordi tomunicazione, erano anche frequentat i paesi al di fra. i rcial tantissime per le relazioni comme poteva ignoquace al di là delle Alpi. — Cividale non. sua sicurare quali fossero le condizioni necessarie alla. rezza e insieme al Îiorire del suo commercio,. “ebbe sempre. desiderio. parsi in-qualche. di impadronirsi. o almeno. sicchè occu-. modo delle suddette posizioni, anche. le ebbe, usò, quando non erano nelle sue mani: tosto che. rvarle e la massima vigilanza e la massima cura per conse “difenderie. :. >. All’importanza strategica e commerciale si uni, verso. mica ia fine del secolo XV, anche un’ importanza econo di re minie le rte scope o furon o non trascurabile quand avven Ciò no. Tolmi di mercurio dell’ Idria, dipendenza. , e ben ne circa il 1490 per opera di Virgilio Formentini presto si formò una società per lavorarle, di cui parte principale. furono. appunto i Formentini, consorti assun- -. , torî delle rendite.e della difesa di Tolmino.. *. monte fiancheggiato Raimondo. da quattro. massicci torrioni, egregia. della Torre, fu Prencipe patriarca. fattura- di. d' Aquileta et hora at-. tinente a Signori baroni Coronini, di giurisdittione sì vasta che potria i formare da sè un.altro Prencipato..

(10) Per il possesso di Tolmino ITA è TIA nn. EI. vere. 7 nti. +. I Tedeschi però cominciarono tosto a sottoporre i soci ad angherie col pretesto che recavano danni, finchè le miniere passarono. ». nelle mani dell’ Austria.Ilreddito. delle cave andò aumentando, ed ora supera i due milioni di lire annue (1). | Il castello di Tolmino fu, come ho detto, lungo tempo nella dipendenza del Patriarca, il quale però di. rettamente o indirettamente ebbe frequenti rapporti colla Chiesa e colla Comunità di Cividale. Nel 1188, p. cs. Guntrammus de Tulmin rinunciò al patriarca Gotto-. fredo il feudo che teneva da parte del patriarca stesso a patto che ne fosse investito, dopo la sua morte, Pellegrino, uan di Cividale (2)à: | Nel 1233 il patriarca Bertoldo cedette in perpetuo. la decima. del lino in Tolmino. dale (3), la quale conservò. alla Chiesa. di Civi-. tale diritto benchè. corresse. id. ». (1) G. Carrin, Alpi Giulie, p. 172 e G. Grion, Guida, pp. 4600-61. | (2) R. Museo e Archivio di ‘Cividale, Pergamene Capiltolari, tomo II, n. 73, « Anno ab incarnacione domini MCLXXXVIII primo die intrante februario in presentia domini herbordi de Pertenstain, Pernardi de Cerclara Viliungi de Wofthov Leonardi de Tarcento. Wodolrici de Sman Ingalfredi Gastaldionis-de Civitate et aliorum. Guntrammus de Tulmin purgraf, refutavit in manu domini G. (oTrorRbpi) patriarche feudum. quam. (sic) ab. abebat eo scilicet tenore quod domino. ipso. domino. P.(rLLEGRINO). patriarcha. civitantesi. pre-. posito investiret, et insuper ommia mobilia et immobilia scilicet post. ‘mortem suam: et insuper precepit mihi Jacobò diacono dominus P. prepositus. ut notarem. sicut ibi actum est. Actum. domini patriarche civitati ea scilicet hora cum’ iam habebat. quondam. contentionem. cum. domino. patriarcha. est in caminata. dictus prepositus pro’ Alberone qui. fuit Gastaldio.. (3) R. Museo e Archivio di Cividale, Pergamene Capitolari, 400 g6. « Anno domini MCCXXXIII indictione VI: primo die iIntrante Junio in Civitate austria in maiori palatio in presentia dominorum henrici episcopi polensis et Gerardi cpiscopi emonensis. Ottonis predb.

(11) Veneto. Nuovo Archivio. |. 8. EH. E. nn. el. più volte pericolo di esserne spogliata, come nel 1255, per opera di alcuni preti di Tolmino (1). A tanto salì l ingerenza dei canonici di Cividale, che a loro dovette dar nota degli introiti il prete Varnerio nel 1296 quando ebbe l’ investitura dell’ arcidiaconato di Tolmino (2). Data l’importanza del castello di cui facciamo pa-. e 1]. solo i cividalesi. interesse ad occuparlo,. Patriarchi avessero - nessero. non. che. fa meraviglia. rola, non. ma vi po-. le proprie mire anche altri potenti vicini.I conti. di Gorizia infatti ne ambirono *. il possesso, e, approfit-. PI. positi sancti abatis Vitemarii thesaurarii aquilegensis. Johannis senioris de pontis et hermanni fratris eius Varnerii scenle. Padii de galano Reinardi militis.' Ravaxotti Jacobi et Friderici de orzono Volrici de cornaleto tune gastaldionis civitatis, et aliorum multorum ibi testium. rogatorum. Dominus -bertholdus dei gratia sancte aquilegensis ecclesie patriarcha et prepositus ecclesie civitatensis dedit et contulit nomine prepositure civitatensis decimim lini quam habet in Tulmino predlicte ecclesie civitate 1sì integraliter colligendam et in usus proprios perpetuo redigendam videlicet pro anima quondam domini henrici marchionis fratris sui, Et canonici civitatenses debere annuatim facere anniversa-. impe Te. Ù. rium pro anima ipsius marchionis.. Ego magister anselmus cremonensis ab imp?ratore fictus notarius interfui et hanz cartam de mandato ipsius domini patriarche scripsi et roboravi ».. Di. ”. (1) R. Museo e Archivio di Cividale, Pergamene Capitolari, V, 100. « Anno dominice incarnationis M/CLV indictione XIII die sabbati XVI intrante octubri in Civitate austria . . . . in petentes dominos Viluinum. de Tulmino. Martinum dictum Vazana et Wolricum dictum. Circhiniz presbiteros de decima lini dicendo illam esse capituli civitatensis et ad illud pertinere iidem presbiteri pro se cesserunt omni liti et questioni RETI. quam. capitulum. cis. movebat. et iuri. siquidem. in. cadem decima habebant vel videbintur habere salva decima quorundam mansorum de qua dominus Wolricus presbiter predictus dicebatur investitus. esse. (2) Ms. Guerra, Archivio. di Cividale, +. in vita sua. tantum.. Otium forojuliense, LVII, 84. —. R. Museo e Ì.

(12) vi =. ATA PA. | Per il possesso di Tolmino. 9. ————@_mrr@@_—_—___mm—t——_@. tando di momenti difficili attraversati dal Patriarcato, s' impadronirono del castello e del suo territorio, e più. tardi ottennero anche la decima del lino. Di tale usurpazione s' interessò il pontefice Innocenzo VI, il quale spinse il conte Mainardo e per lui la consorte Caterina a restituire il mal tolto (1). Dopo questo. più. stretti. e continui. e ‘min. Lom —. furono i rap-. porti fra il Patriarca è il Comune di Cividale per la difesu del Castello di Tolmino, come risulta da alcuni documenti pubblicati da Vincenzo Joppi nell’ Archeo grafo Triestino, in uno dei quali un tale Otrobono di Cividale, qualificato stacionarius cioè guardia, sì rifiuta d’andare. alla custodia. del Castello. di Tolmino. fino a. che non sia riattato (2). E più ampiamente parla dell’incarico che ebbe Cividale della difese. di Tolmino l'atto del 1372, col quale il Comune affitta in custodia a ser Nassinguerra ‘il castello superiore di ‘Tolmino pero sei anni, per annue ottanta marche di danari aquileiesi, che debba « dictum Castrum nomine dicti Cope) patto >) munis. =. usque. ad dictum. terminum. bene, sollicite ac. » fideliter custodire nec a dicta custodia discedere nisi aliquando suis pro necessitatibus bona fide non tamen ultra dies octo absens cexistendo a custodia supra dicta .. — =. rd pd = =. . Hiis. Itaque pactis et conditionibus.. quod . dictus Nassinguerra ad dictam custodiam tenere. > debeat continue septem viros sive socios latinos suf> ficientes et ydoneos penes se, inclusa tamen una pedi-. i. i. » sica qui loco unius viri valeat retinere; nullum autem. » sclavum sive contrate Tulmini habitatorem. (1) G. Grion,. Guida. nisi duos. storica di Cividale, p. 51.— De. Russ,. Monumenta Ecclesiae aquilegensis, vol. I, cap. XCVI, col. 935. — Vincenzo Jopri, Documenti goriziani del secolo XIV, in: Archeografo triestino, Nuova serie, vol. XVI, p. 350. (2) Archeografo triestino, nuova serie, vol. XVI, p. 371.. lE si È |È: ong dn er ci ii SI ere e rm le e ro ian rie NM Dime pa ddani.

(13) . dr. SRI. mene. e elit. ene. at. TT. e. Lino. r. dai. Nuovo ‘Archivio. ‘. Veneto. ta si tenere debeat supradictam.... » si voluerit ad custodiam ue tin con tenere debeat et habere » Item in dicto Castro el l balistas, quatuor slapos » quatuor corazinas, quatuo m ela tut ob a ari lia, necess ; alia arma decentia ac victua. 10,. perni. m » custodie supradicte, IpsUM castru. ni. zen. _. -—____u_. etiam aptare te. aspl: one più favorevole alle > neatur (1)». Ma l° occasi nel 13979 a cagione razioni dei Cividalesi si presentò per cul nziarie del patriarcato, delle tristi condizioni fina. Lusi. n. >. | | va. ‘la céssione fu, si può dire, definiti (quest! vesi Geno € guerra fra Veneziani. Durante. la. alleati del Patriarca). sottoposta del 18378, la Patria fu. @. use eti: violati | confini, chi | disastrose scorrerie di Ven TeSO impossibile’il trasporto le vie per mare e per terra, Sl fe-. ée ecc. Le ostilità del sale, della farina, delle biad , non senaccanite quando il Patriarca. cero ancor più . conchiuse in Sacile alleanza ‘tendosi forte abbastanza, con tali In a. € di Poloni con Ludovico re d' Ungheria difesa del luoghi più alla are dizioni si dovette pens. I. o della Patria ricorse minacciati, per il che il parlament cendo a: di nuovi tributi; ma non rius. |. (3. . alla imposizione. ia, stimò rimedio migliore raccogliere la somma necessar e per sel anni | redditi e vendere o aflittare o pignorar Tolmino, coll obbligo di 1 proventi della contrada di ati parecchi Comuni, difenderla. Furono allora interrog. in'condizioni. - fra i quali Cividale, che quantunque fosse finanziarie - non. si. o. -. |. buone,, anzi. vicina a contrarre. debiti,. iva e le spese per quantunque l’ annata. fosse stata catt dere ero ‘ preve la difesa.in. tempo di guerra si dovess. dei caponici gravi, offrì 1 patti migliori. Perciò | decani di consideraziodel Capitolo aquileiese, dopo una serie. Sd —. sb,. E L. successori, a hi, diedero e affitrarono"a nome loro e dei Comunità a la ntav rese rapp e qual Rodolfo de Portis, il. (1) Archeografo *. 7°. triestino, nuova. serie, XVII, 6..

(14) i iiiz a ceneri. Pa) Li denieiziolata. ifeni. ail. |. Per il possesso di Tolmino. 11. di di Cividale, tutti i redditi e proventi della contrada ga‘Tolmino con tutti i diritti annessi e con tutta la. staldia, per sei anni al prezzo di scimila marche. Fu. il tempo fissato, la città, rifatta. stabilito che, passato. delle spese e dei danni, restituisse il castello al Patriar-. ca o potesse. riconfermata. essere. d'anno. in anno:. e le. Sofsì concesseto ancora alcuni diritti sul castello di e ione fumbergo. Avvenne infatti lo stesso anno la cess Comune la consegna, ridotto il prezzoa marche 5600 #il società una ad marche poi a sua volta laffittò pe rGooo0 di Cividalesi (1). Quindi gli stessi. patti furono con fermati dal successore di Marquardo, Filippo d’ Alencon, il 4 ottobre. 1981 (2); nel 1388 in una pace conchiusa fra le co MmuUu-o. nità di Udine, Cividale ed i castelli di Rosazzo, TolCividale mino, Soffumbérgo e Cronumbergo, i sindici di. rappresentarono tutti | castelli nominati (3) e. nel 1590 fra gli introiti della Chiesa aquilciese era notato l'al fitto della gastaldia di Tolmino. (4). Nuova. ebbé ‘Cividale nel 1395 dal patriarca Antonio. conferma. de Gae-. tani del casato di Bonifacio VII (5), sicchè pareva che ormai le doyesse rimanere. per sempre.. FA im. (1) R. Musco di Cividale, Perg. Cap., XVy%19, Il lunghissimo ‘ documento fu per n brevissimo tratto pubblicato dal Dr Rupris, nuova serie, = Monumenta, I, 98,953. V. inoltre AFcheografo triestino, | 34 31, 23, p. vol. XVII, (2) R. Museo, Perg.. .. Cap., XV, zo.. (3) Arch. triest., nuova serie, XVII, 302 (4) Infrascripti sunt. introitus ad Aquilegensem mensam et ‘ Gastaldia Tulmini, ubi sunt duo castra, unum scilicet in Monte supra, ut ibidem, officialium sumptibus aliud in plano custodienda vendi solebat ultra ipsam custodiam pro Marchis denariorum V cet ‘ultra V. Mss. Guerra,. Otium forojuliense, VI, 422.. (5) G. Grion, Guida, p. 71.. Para.

(15) pat,. -. Li. eine. ie. 2 Wigan 7. I. a cir dn ; p TETI. mer gran ; ra. ir. a. Saeco. dr ca vate NINE are: .. ,. TA. Nuovo. i. 12. Da. 3", .. sii. i. 4. iirri. AUSTH Imi. mr. da,. i. Fi. Archivio. nr. gar. e. gg. prec mgaor:. e. Li. Veneto ci. nm. Ma al principio del secolo XV avvenne una grave lotta per 1l possesso di Tolmino fra Cividale e i Pa-. triarca, resa più accannita dall’ intrecciarsi collo scisma “Antonio Panciera, eletto patriarca nel 1402, dl aa esigeva senz’ altro la restituzione della gastaldia di Tol-. mino. Ma i Cividalesi' non lo riconobbero e non gli si sostenendo. sottomisero,. in sua. Antonio da Ponte,. vece. veneziano e favorito da Venezia. Di fronte alle pretese Adamo Formentini, uno degli amministratori di Tol-. mino, nel 1406 ripetutamente dichiarò che avrebbe resti-. ‘tuito. fosse resa al Pa-. la gastaldia a Cividale ‘perchè. triarca, quando questi avesse pagato il suo credito. S'interessò della questione il Parlamento, il quale sl ap-. pellò al Papa contro la sentenza che aggiudicava il castello alla Chiesa d’ Aquileia: solo parvero accordarsi le dùe parti contendenti nel 1407, quando il Patriarca fece quitanza al comune di Cividale di quanto gli doveva 3 per le rendite di Tolmino (1). La lotta però non finì allora, nè fu sempre incruenta: cessò solo quando il papa Martino V il 23 febbraio 1418 confermò come patriarca Ludovico di Teck, a patto. che non accampasse pretese ‘sul castello di Tolmino prima che fosse chiarita la questione del ‘proventi (2). momento. Da questo. Cividale ne rimase vera e in-. contrastata padrona, s’ alleò con Venezia, ma continuò ad esercitare a nome proprio i suoi diritti e a provvedere a proprie”spese alla custodia dei passi. I | L'amministrazione. di Tolmino éra affidata ad un. “consorzio in cui aveva gran parte la nobile famiglia cividalese dei Formentini. I consorti erano giudici in prima istanza delle cause civili e criminali in tutto il per. +. 00. .. ». rr. .. °. .. territorio unito e soggetto; avevano diritto a regalie e ohi. i) Arch. triest., nuova serie, XVIII, p. (2) 6. Grion, Op. cit., p. 72 sgg.. 13, 14,. 19.. ny. sronat. temp. °. SR. Slow .. c}.

(16) |. | Per il possesso di Tolmino. ‘a ir. ———_—_. -. —_————_——_—_————_———_—_——@. “tributi da chi esercitasse reni e da case,. +. ate zaere. |. 13. r—. la pesca o la caccia, da ter-. e ‘all’ opera gratuita. pel raccolto. del. fieno del prato detto la Dobiana (1). era rappresentata dal CaLa Comunità di Cividale. pitano incaricato della difesa, e si era riservato il diritto della seconda istanza.. A conferma della vigilanza e della cura per la condel. servazione di Tolmino basta scorrere le diffinizioni. le consiglio della città dove ricorrono frequentissime za, sedute per provvedimenti al proposito, la corrisponden benchè in parte perduta, tanto del periodo della guerra contro il Patriarca quanto del seguente, fra i consorti o il capitano e la Comunità di Cividale (2), e.gli atti. stessi del Congresso di Trento. per la custodia dei Appunto per le ‘spese incontrate. concesse. passi. Venezia esenzioni,. alla. nostra. come: risulta da una ducale. città privilegi ed di Agostino Bar-. barigo (3). Se però pareva che Cividale, per l’ autonomia che godeva, provvedesse di propria iniziativa ed esercitasse a nome proprio tutti i diritti su Tolmino, non era' poi vero che la Repubblica veneta se ne disinteressasse affatto. Per certe cause e con diritto d' appello essa man:. dava un giudice proprio (4), e si occupava direttamente della manutenzione delle strade e !delle condizioni di "i. del Congresso di Trentsio, ! (0) R. Musco di, Cividale.= ra00 le carte i o SUR tuni. consor mina V. Grava. comunali, bu(2) R. Musco, Deffinitiones, anni 1400-1500, Carte sta 7, N. 27, anno 1410; 1-gennaio. — Busta 25, anni 1410-20. —. . È U sta i (3 stà Busta 26, anni 1433-139741. — Busta si, n. 5, anno 1430, — Busta 12, n. 91, anno 1440, quadernetto Busta 13, 23 maggio 1440.. del. resoconto. del Cameraro.. —. (3) R. Musco, ‘Carte comunali, busta 18, n. 38 «.... che si esenti Cividale dalle gravezze. per le spese che la comunità incontra. per la custodia dei passi per impedire le incursioni. del barbari. ». (4) V. più innanzi |’ interrogatorio di Antonio Canussio. kb -. a. quite. w. Ma. mo +. x. -.

(17) Stiatizta. 4 LI. |. Le. ni at. dini) ui. i. ri. sefiini. saliiuatà. 2 9A. EA. inn. te. ey. a Liz. ale. SI è; A. Li Fee =.IC Pi pil e. Ani .piSd LIE Sal A es. BÈPPNGIO. si pm Pet PIRATI ngi RESA Lava Si JA. TIRA xae DA Sei. Nuovo. 14. rac cp ZA ÈEsi. -. Veneto. Archivio. si —. Re E. sE i I. spese. Re. incontrate in Tolmino (1); e una lettera. sotenente. A. di Tolmino. Più volte però alla Serenissima sorsero dubbi intorno ai diritti che Cividale accampava su Tolmino; più volte se ne discusse, ma pare sempre con esito favorevole alla nostra città. Nel 1460, per esempio, il doge. Pasquale Malipiero, dopo Je proteste di Adamo Formentini e Antonio de Nordis e altri oratores fidelissi©. mae ac. devotissimae comunitalis cinitatis Austriae perchè. era stato domandato quo iure vel aucloritate supra nominata comunitas. leneat et possideat castrum Tulmini, interrogati alcuni. » -. |. e via e a n. | | 3. DE Phi AI n°. che sia avvertito il capitano. del luo-. 1483, nella. gente a cavallo, gualtro umili (2).. ». |. Luca. Moro, del. di ben custodire quei luoghi e di ben guardare le porte e inbressi di Plez, ‘non permettendo che s’ introduca. :. ns i 1. della Patrìa,. quale si ordina. 7a. :. sis. a. . difesa. Ne sono prova una lettera del 23 ottobre 1479, Emo approva che Elendrico Formentini in cui Giovanni faccia erigere sulla strada poggiuoli, e ordina che in via sommaria sia . fatto pagare e compensare di varie. tese or. Ss i,. e. mn. testimoni,. rende. nota al luogotenente. della Patria la deliberazione presa d'accordo con tutto il Collegio, che alla detta comunità si permetta 0727270 pacifica ipsius (Fulmini) cum ruribus suis possessione gaudere...... omni contradictione cessante sicut illud tam l | olim tenuît- et de presenti possidet (3). | Più tardi, nel 1481, sicagitò ancora tale questione,. come attestano alcune lettere del luogotenente, Jacopo .Veniero, che invitò i Cividalesi a mandare documenti e. | 003. deputati per sostenere i diritti su Tolmino. Ma di questo episodio non si trova altro (4). I. |. (1) R. Museo, id., busta 15. (2) Id. id., busta 17, n. 93. Udine 6 ottobre 7 +. 1483.. ._— (3) Venezia, Archivio di Stato, Provveditori sovraintendenti alla camera dei confini, busta 180, LXVI, De Jurisdictione Tulmini, 1. (4) R. Museo di Cividale Carte comunali, busta 16, n.i 18, 22, 23.. I. id. en.

(18) n in Li. w Per il possesso di Tolmino I TATA ET ITAL. TT. ;. 15. RA. Siamo così giunti al secolo XVI, che non solo al. Veneto, ma all'Italia tutta portò una serie lunghissima ‘di sanguinose Jotte, seguite dalla più dolorosa ‘ed avvi i lente delle schiavitù. iata minacc Il luglio 1509 Cividale fu gravemente dagli imperiali, i quali si erano con. molta. probabilità. proposti di distrarre, coi loro tentativi, il pensiero e le. forze cividalesi dai confini. Anzi la notte dal 31 luglio al 1.0 agosto. cominciò il cannoneggiamento. contro. la. città, e il giorno dopo raddappiò; ma la difesa affidata a buoni capitani e al valore dei cittadini, uomini e donne, fu tanto energica,. che il mezzodì del 2 agosto l'eser-. cito imperiale fu costretto a cessare l' assalto, fra l’ esul0 tanza della popolazione. Senonchè la vittoria fu più tardi amareggiata dalla notizia cheil 4 settembre l’esercito tedesco, dopo lotta. abbastanza. lunga, s' era impadronito del castello di Tol-. n S. mino e dei passi vicini. Fu grave iattura per i Civida-. lesi la perdita di una posizione a cui dnnettevano grande. importanza, ed essi credettero trovare .eéo del proprio dolore presso la Repubblica. Infatti gli oratori di Cividale mossero alla Serenissima lamenti e petizioni quod occupatio oppidi Tolmini ct passuum Pilecii ab hostibus facta magnain altulit vuinam et periculum luce sue fidelissime civitati, e pregarono quod dare dignetur eis conveniens presidium gentium. equestvium et pedestrium pro recuperando loca predicta. Dichiararono che la cittadinanza. era. pronta. an i r. a qualsiasi sacrificio pur di ricuperare. particolarmente Tolmino, e contemporaneamente esposero i tristi effetti della carestla e del saccheggio. Allora. tt IT E EZ in RE 1) e I. il Serenissimo Dominio concesse privilegi e fece larghe.. O SE TDER EE e I C.

(19) La Ù. Ù. |qs. Via pa ri 03. Un. ERE. Ti CAINE: a 7 Cap EA IÈ. 22. ur -. cesta. TR. : net. °. Ù. e. IR. ine. “. AT ra. pm. LR. Pri TxINF. a. Le. A. “ E ,. LI DS 1. RARI TeAm Aha È:"id 5 qu È RIT VERO E LUILI PALIO, -. ev. ene tr nis PRESTIANTA SEECee" 1 e ù n et. pe , È. n I rapein e peETOT re a IR gara due. = è gr. gi. a «er ae itini et. tr. pe. a. A. .5. è. ki. r. "e. LL ". iî +} a i me, .. Y ì È. vi È7 ; Èi. x ar». 17. î3x iara a3 È > Li >K Shea 3Èpod i*% DA w= —® Ù x»... 16. Nuovo. Archivio. Veneto. =. Ta. a cade re. un. zione erano destinati ‘-padroni stranieri.. ‘ credette. Sa. giorno o |’ altro sott O. Tolmino, l’ autorità. poter proibire. “vento. Sa. civile. fossero pagate. che le decime. Capitolo di Cividale, sicchè si rese. se. — ie 4: È= .:. ÈPA Bas i_. Tosto che ‘fu occupato. de ì. ee. promesse (1) che però in seguito non potè mantenere, poichè dovette preferire la unità e continuità del terri torio al ricupero di passi che per la loro stessa situa-. 0. gi ““D. PI. al. necessario | inter-. del pontefice Giulio II, il quale con. una bolla del. —nr. si ti. I5t0 ordinò la restituzione a chi spettava per diritto (2).. Quantunque | ricupero. di Tolmino,. pe! i]. — nti». nelle trattative seguite alle fazioni. di guerra tale questione fu dalla Signoria veneta messa da parte: il luogotenente Grimani faceva anzi le miravi:. |. :. insistesse. la città di Cividale. ATRTTT. glie che i Cividalesi ‘insistessero mentre non ‘avevano Ì. sE. nemici nè a Cormons nè a Gorizia; € il cancelliere Miutino, ritornò da Venezia colla notizia clie per 04. non ci si pensa a Tolmino per non turbare nesoî i di | maggiore importanza (3). A questo principio fu ispirata la lan di Noyon ©. i Sa core. più tardi il trattato di Worms, che fu il più. ,. —. € base di tutti gli accordi successivi. Somma cura della. Repubblica era non aver più stranieri in casa, anche a. (1) Ducale di Leonardo Loredano, 27 dicembre. Carte comunali busta. —. pugni. notevole. 18, 69.. È. 1509. R. Museoyg |. (2) R. Museo; Bolle papali, vol. IT, pi 120. (3) V. Le Di initioness_ magnifice conii ale fori \5io-11 seg. in Museo di Cividale. G. Grion, Guida, p. SPERÒ ANTONINI, Del Friuli ed în particolare dei irattati origine la dualità politica im questa 1873, ato. P. 214In sgg.. Jultt,. anni. 225 € PROda cui ebbe. cap.. VII,. una nota è riportato una breve frase delle Deliberazioni segrete. del Senato veneto assai significativa: «Non si facciano eccezioni per quanto. riguarda le miniere di. Idria nè si stia troppo sul tirato n. Liar DA -_da. Cai. Fand ii se.

(20) ne. o ai SI be Lanli 5 Lugo SaRA aper dienr Cesi sgmbr+ È ati è. ieri ? eta anten. [a dir i. raianitià 0:. gg. ne. di sacrificare. qualche paese. 170. 7. mino Per il possesso di Tol. di confine, da. cui. I. questo ‘In. meno pericolosi ‘e ere ess no va te po , memici le erano detto trattato, per il qua tento risulta chiaro dal uli, costo. Fri risdizione alcune terre del lasciate sotto la sua giu enone, Belgrado, l’ Austria, con Pord. già nelle mani del nivano ‘ sotecc. . mentre le ve , po oi dr Co o, Castelnuov rocca di Tolno, Battistagno .- » tratte Gradisca, Mara no poi nello stesso iusa di Plez. Furo ch 0 a rt po e no mi coloro che. a & diritti di prima istanz accordo rispettati | hè giurassero rc pu ti la guerra, an av i tat rci ese li.avevano a al dominio veCesarea come prim tà es Ma a all à elt fed : sudditi d’ambo le parti go. neto; e fu concesso che camente dei beni, entrate ed fi ero in avvenire paci one fatta. dess. pazi ano prima dell’ occu azioni che possedev punto diede Questa clausola ap . (1) ra er gu ma ti romesso di nell’ ul i seguenti, nel comp on si en ss di e all io gl | appi Bologna (1530). di ce pa la nel e 3) Venezia (152 rdi dal iero al: equente degli acco fr si er ed cc su dl € la difficoltà ilità dei patti ab st ca po la ra dalle 1530 dimost ntinue guerte, co le al d ata ent aum e, dell’ esecuzion Nel condiversi momenti. dei tà uni ort opp ed à ssit nece cordi. deancora presi ac ono fur non a N ogn gresso. di Bol 2 icuni arbitri e *U gere eleg di ilì stab si finitivi; ma versie sorte per olvere tutte‘le contro ris r pe ro it rb ra pe pubblica sia . su amente sia dalla Re ‘indebit le terre occupate. o di ì origine Il congress cos be eb ed ; re to dall’ impera ratore, arndati dall’ impe da arbitri ma. rarbitro milabblica © dal supe pu Re la dal i at nd bitri ma | (2). nese Ludovico Porro. Trento,. formato. ite iii. della vedi MoreLu, Storia ni oni Ant l del ric era e sto he — (1) Oltre all'op pe RENALDIS; Memori MO LA RO GI € 60 p. si contea di Gorizia, ileia, P- 208. i II. A iii. ezia, del Patriarcato d' Aqu io di Stato a Ven Congresso, Archiv del denti i Tri att uni gli sar ternio cau (2) V. per i, busta 150, 25. Quin fin con ai ri to di ve ov Pr -. ss se.

(21) fb iad ansia Habartiatialedienot sim a Wi. ee pag. atea i. Ad. sr too. cora ogni. Niba dterbinalo ati I air =. PSE:. e. 238. tg n. -. PETE CI PE SZIITI URI Ra mi. ». Ì. P. a. i. *. .. te. ww. Ì. ’ *. 18. Nuovo. Veneto. Archivio. vo. %*. N. *. i ti \: t. Il 26 febbraio 1533 il provveditore Nicolò Visnico _ (Visnivich) comunicò al Consiglio di Cividale una lettera spedita dal ducal dominio per rendere note le delibera-. ”. ed zioni riguardanti il prossimo congresso di Trento provinvitare le città e le persone interessate a prendere di conoscenza presa vedimenti in proposito. Dopo aver il stesso, tal lettera, dietro proposta del. provveditore. f. î. La. Consiglio, seduta stante, deliberò. di mandare. al detto. la resticongresso il dottor Antonio Canussio a chiedere Plezzo; dii chiusa della e tuzione della rocca di Tolmino conoampia come quegli che della questione aveva. x [4. i. scenza, e gli assegnò la retribuzione giorno (1).. li un. ducato. al. ro. x. n. è L. et in Foro Julio expediendarum. Filum commune sivealiber regiorum cet et venetorum 1533-54-35. Liber principalis actorum inter regios Liber 151. busta id., Id., — Friul. — Tridenti. arbitris venetos coram de ‘actis et sententiis. Ù. in conventu. tridentino !atis per arbitros super. s serenissimum romanorum regem et rempublicam inter controversii d., busta 186, Cividal ‘venetam. — Sentenza di Trento 1535. — Id. Id. È i | . Tolmino Cividal — Friul del di Contea della Fra gli scrittori sì occuparono: MORELLI, Storia Gorizia. — Abate Laugier, Mistoria della Repubblica di Venezia,. i li. 7.. 1778, |. XXXV, p. 374. — Le Bret, Staatsgeschichte der Republik VI, Venedig, l. 23, cap. 11. — F. Manzano, Annali del Friuli, vol.. i. pi 394. — Romanin, Storia documentata di Venezia, vol. VI, cap. 1. — Prosprro ANTONINI, Op. cit., cap.* VII, p. 227 sgg. — GiroLamo Dr. I '. RenaLDIS, Memorie storiche dei tre ultimi secoli del Patriarcato d' Aqui. leia, opera postuma, $ Ù. nti. '. ni. f. P. Maurizio Morizzo, Storia. Valsugana, 1884. — G. Grion, Guida di Cividalè e del suo distretto, p. 229. — G. Grion, Pagine Friulane, Udine ro novembre 1901, p. 37. (1) R. Museo di Cividale, Diffinitiones magnifice civitatis [ori. '. i. 1888, p. 226 sgg. —. del Congresso di Trento tenuto fra gli [Imperiali ed i Veneti, Borgo. I ti. Julii, 1533, f. 13.. à. .. Alea.

(22) Per il possesso di Tolmino. Il provvedimento. e la nomina. 19. furono. approvati,. pare, anche dalla Serenissima, poichè il 17 aprile dello stesso anno, il luogotenente della Patria, Nicolò Moce-. Reni. nigo, scrisse ai provveditori di Cividale che sospendessero tutte le cause del Canussio fino al suo ritorno da Trento, perchè gl” interessi privati di lui. non fossero ESSE lati per la sua assenza, necessaria pel bene della Datria (1). Incaricato di una missione importante, ma non puovo nel maneggio degli affari della Città sua,i1 Canussio cercò di dai ufficio con scrupolo e con affetto.©. Prima ancora che si aprisse il congresso a Trento, egli fu a Venezia a consigliarsi colla Signoria, intorno alle richieste di Cividale, Si presentò a Gaspare Contarini, savio grande,il quale però espose l’ opinione che i diritti sù Tolmino non potessero essere riacquistati. Non. scoraggito da questo primo passo, forte della convinzione che si trattasse di una causa giusta, pensò di interessare altri consiglieri e personaggi notevoli, ma non sappiamo con quale esito (2). E LL Pet Nel marzo era già a Trento, donde sollecitò la spedizione dei documenti comprovanti i diritti della città, e particolarmente. l'atto d'* alleanza. con. Venezia. e quello della compera di Tolmino. Con vero ramma-' rico poi osservava. che. la difficoltà. della. riuscita. era. accresciuta dal fatto che mai nei trattati precedenti la Comunità di Cividale era intervenuta a difendere le sue giuste aspirazioni. Benchè sostenuto nella lotta dal pro-. fondo convincimento e dalla carità del nazio /oco non risparmiò però lamenti per la scarsa retribuzione con. ». i. (1) R. Museo Tolmino. i. di Cividale,. anni 1533-35. sono. di. had. nella busta: Per la giurisdi;rione di raccolti. quasi. tutti i ii.. cernenti ia questione,e le lettere del Canussio» . (2) Lettera del 1. febbraio 1533. Appendice n. 3.. as. °. con-. «.

(23) f. Valse. 1. ia ut i. . r. -. ”. pmin. Lara] be Cai tatoo. Ò. e. 2 Per sai Allebia. TIRI. sr ùPira ed. pene det. 9. ce Cra .. a cart. LolFanali uri. gie te 2. mt. >. PA. i. n. tia" ditealiese :. mir, pala dle RETE . Cif LIE Li. io Ri. ; E A . SLEAL. citati. iti. £ afcttiiittnt ci rrPeo VEE,. dia. LE. s. N iftrida7 “n .. c a ntit 5. meno. aL Tre at RPIETIATE. È c.so ‘LÒ cine PNE ERE eric celeri a gene cria gar e gas. cm. >. pena. PEPPE ESENTI LI LIO. A. 4 AL sa. DER. +0. .. FI. por. O. Phi. Nuovo. 20. 2a. Veneto. Archivio. e. eee. TT. —su————--. e. __—. che ripetò poi in quasi cui era tenuto a Trento, |amenti Cividale, da un rutte le lettere, e che dimostrano come secolo. _*. |. |. e. che la città non corrispondeva l’affannarsi. |. +. e. La. i. °. i. valido e. premuroso. alla prima richiesta, ma dovette. sollecitare. un'altra del 27. strava credere che Cividale non avrebbe mai riavuto Tolmino (3). udinese,i maninfatti, giureconsulto Jacopo Florio fi || |. perchè aveva dato dalla Repubblica veneta. a Trento delle cosce partecipato a tutte le trattative precedenti é. del Friuli era espertissimo (4), non. vinto. cls. ci PRE Pd. i O:. -. i. sostenitore. ®. quando. in ‘una relazione. scriveva :. private sarano - . «circha la restitutione dei beni e rasone. per » restituite salvo la rocha di Tulmino qual ben:che. data » la magnifica Comunità de Cividal sia sta diman a guerr la i avant » chomo ratha sua privata et per cessa. et,. e -. /....0.. ei. sh. fu dapprima con-. nei diritti di Cividale, e ben poco afli-. le dava. damento. sE. ur. al-. sostegno,. ra arrivato Il supercui diede l’ avviso che non era anco egli stesso an‘arbitro, contrariamente a quanto aveva Canussio esortò nunciato in una precedente. Inoltre il. |. APRE. un. dategli dalla città (2) e con. |. s% . @. e messo. neppure moralmente. nianze, delle prove di fiducia ‘in cul si mostrò non soddisfatto aprile, in. “00. 1. sn. la Comunità a scrivere a Jacopo Florio, il quale mo-. “©. SCE. estra-. l'invio di documenti e testimo» 25 marzo,. tarde a venire, con una lettera del. |. |. se. suo, con. «poiché non fu esaudito © nuovamente. a. i. te dottore Forse potè anche notare | eccellen. |. da. dignitosamente. basciatore al congresso (1).. Da. Fi. ormai. ata a sostenere nea ai maneggi politici, fosse imprepar un am-. “una spésa grave per mantenere. I. e,. di Venezia,. più suddita che alleata. ug. dI. e. e. e. reni pen pio. 00 V. Appendice n. 4 (2) V. Appendice n. 5. n. 6. (3) V. Appendice (4) Vincenzo Jorrr. Notizie sulla vita «di Jacopo 1862, p. 19-. bid Florio. Udine, i.

(24) si. x i. esi. iii. 1,Thee .. '. vi.. 201. Per il POSSESSO di Tolimino. Prg CHILI .. E. AT. nt. sempre suo proprio nomine custodita, tamen li agenti regii quella nulla meno pretendono relaxar essendo sta loro in la guerra acquistata et per la capitulation de Vormatia confirmata (1)». Più tardi però riconosceva che secondo i patti precedenti serenisSimum dominium remansit exclusum ex quarto capitulo a superiorilate arcis Tulmini et ab om-. » > » ». Acer i ceo eee are ae. get nn RL. dead ebbi Pi pet ne, gg ®. 2° peri). nibus aliis adiudicatis cesareac. A e de. Magia e n ema. »”. E ARAEE. dere. malestalt:. ma. potevano. essere salvi per il capitolo VI i diritti privati, e dopo una cavillosa distinzione, veniva alla conclusione com munitatem civitalis Ausirie iure optimo fuisse et esse reintegrandam. lam ad pristinam. eius privalam. custo-. diam Arcis Tulmini quam. ad secundam instantiam iurisdictionis consorlium Tulmini (2). Ma neppute l'appoggio e la difesa del Florio giovò molto-a Cividale. . Intanto. , k. *.. PEC i ee fi Ti. 3presÈ. le lettere. del. is. a. sì succedevano. dimostrare l’ affetto ch’ egli poneva alla causa della città, e particolarmente notevole è quella in data del 23 giugno da Trento» Dopo aver parlato delle intenzioni degli ‘arbitri nel congresso, del modo con cui procedono, € d'aver unito copia della petizione che sta per presentare in nome della città, si lamenta, secondo suole, dell'insufficienza del salario, mentre, dice, crescono ogni giorno i bisogni anche per i lui nti a cui È necespic-. sario partecipare per la dignità dell’ ufficio. E una. cola porta attraverso cui possiamo conoscere un pochino le allegre distrazioni che gli arbitri si concedevano dopo le faticose sedute del congresso. Avevano essi formato “una piccola. Accademia, e si riunivano la domenica,. imponendosi di parlare parte in latino, parte in volgare. Sg key tonale Pa pg gene “eg ere. +. -. {1) R. Museo di Cividale busta cit. Vedi più sopra della capitola-. “ zione di Worms.. (a) Venezia, Archivio di Stato. Provveditori ai confini, busta 150. n dl. dIFr bet Ma dLuP n. pui ; it Li i n S.

(25) den gii el " FASE se Letta "L r. Mi. een. im i =u. get. ieri. te. Am. re gr z po. ra. in,. Peste ener sr TO ni eretta i Pie. n. e. È. di Ri. e. 2. batti cl atz aurdiri avndi,. iran. ano. sie. DL nbEscr =. Lat. sai str dere. SITE. i “elazii è. pere. ale. Nere uizini stendi. v. mio. nel. ie. ari. I. Archivio. |. L i. i I. A ail. er. A. n. poema. o anr-. Veneto aste aeree. °. Tian. in. am. e. a. e. enne a. CE TA. Nuovo. 22. aut elsa. ————————_—€6. (consuetudine che il Canussio conserva anche nelle lettere) secondo norme speciali che venivano fissate probabilmente ogni volta. Il contravventore alle regole doveva per punizione dare un pranzo a tutti 1 membri. È questo un fatto che ci ricorda le consuetudini del secolo; è un. piccolo esempio delle riunioni dotte ed allegre, non infrequenti nel 500 e alle sii dobbiamo. gli Asolani e il Cortigiano.. | -. {|. Dalla stessa lettera rileviamo che erano appena cominciate le sedute e le discussioni, dopo il lungo lavoro preparatorio, durato dal marzo al giugno (1). Ambedue le parti sl accordarono di esporre slternatamo nte le pro: prie domande per iscritto, dieci per volta, replicando ad ogni confutazione e adducendo testimonianze. La prima questione a trattarsi fu intorno ai diritti di sovanità sul Tirolo, poi si discussero quelle concernenti il Friuli e l’Istria, che furono le più lunghe, e I° argomento di Tolmino fu il più scabroso, come è dimo-,. cui vi si ritorna. strato dalla frequenza con. del congresso, dall’ insistenza chieste, e non solo dal messo diritti della città, e dal numero Secondo l'ordine stabilito. non. 1. ‘» _ |. i. negli atti. colla quale vengono ricividalese, le prove dei dei documenti relativi (2). la petizione di Cividale.. -’. (1) V. Appendice n. 7. — Le date e il procedimento delle sedute corrispondono completamente alla narrazione del P. Moriz zo. . Storia. del Congresso;. ma. poichè. egli non. opportano seguire senz’ altro le indicazioni avute fra mano e delle lettere del Canussio. (2) V. anche È riassunta. una. Marin lettera. SanunO,. Diuriîi,. di Andrea. Rosso. cita. le fonti ho creduto. del documenti. 1633, vol. 58, col. il quale. che ho 489.490.. « dice che. il giu-. dice regio se alterò molto perchè sa haver loro più a ‘restituire che nui, etwnaxrime la rocha di Tolmino et altroet disse rex non dabit. ungulam et replicò rex non dabit vobis ungulam». e un'altra dove:. Andrea Rosso riferisce che a fare il processo si starà un anno richiesta di Tolmino.. per la. a 0.

(26) sec e tt nenti ‘RIN I TL e. Per il possesso di Tolmino. to. WI. fu presentata dal Canussio, il quale ne dà breve copia nella lettera surricordata. La città chiedeva la restituzione della rocca di Tolmino, posseduta e custodita per lungo tempo a proprie spese, con tutti i frutti e van-o taggi, salva la superiorità «cui de iure spectat». Chic-. deva ancora il diritto della seconda istanza, di appello e di superiorità nelle cause civili e criminali, lasciate in prima istanza ai consorti; la restituzione della chiusa. c — c. di Plezzo, come era prima della guerra, e insieme il rifacimento dei danni (1). I. i)e e R. La base giuridica di questa. petizione era ancora, come si vede, il trattato di Worms, che non aveva mal. avuto esecuzione. A questa fa riscontro la petizione. regi del 27 settembre » Dominium. Regi. arcem. 1533:. « Relaxet. Tulmini. una. ni À. dei commissari. Illustrissimum cum. .. omnibus. » villis ei subiectis, ita quod omnis iurisdictio tam in » prima instantia quam secunda et tertia, sit libere in » totum regis. [Item relaxentur regi omnia bona consortum. —_ ra — in — r = n A SE. Tul-. » mini que sunt sub l'ulmino.. Item muta pleci)(2)». e d e n a i pg. Con questo si tentava»dunque di usurpare anche i diritti privati, rispettati dalla pace vormacense più volte. accennata. | v | I Cividalesi allora replicano, ma i commissari regi non cedono e rispondono ipsis von constare vera esse quae ex adverso proponuniur de dicta rocha Tulmint cl eius custodia: che la detta rocca era stata tenuta. .. e di-. fesa dal Dominio veneto, poichè gl’ imperiali nell’ occu-. (1) Appendice n. 7. — V. anche il citato Liber de actis el senERI ina f. 1S (Archivio di Stato, Provveditori ai confini, busta 151). . (2) Filum commune. iù sive liber regiorum. et venetorum,. c. 05. -. d _ _ l n4 _. E in — _ 7d i2 °:°.

(27) Archivio. 24. Nuovo. parla vi avevano. trovati armati. Veneto. Serenissi-. pagati dalla. ma (1). Escludono_ poi la città da ogni giurisdizione, c solo più tardi, dopo continue proteste, ammettono che l'esclusione dai diritti di prima'istanza non comprende l'esclusione anche dalla seconda. Ma la contesa non si arrestò alle prime avvisaglie : i Cividalesi, non abbattuti dalle-»-prime sconfitte, rinnovarono le petizioni. Allora lo stesso Canussio fu sotto.. interrogatorio,. posto dagli arbitri a un. nel quale egli. sostenne che il diritto d’ appello era stato esercitato da Cividale, ma non seppe poi dire con sicurezza se gli abitanti di Tolmino avessero dovuto ricorrere alla Co“mupnità. o al giudice. mandato. dalla. Serenissima (2). A. sostegno delle ragioni addotte dal messo in difesa della città furono anche spedite le testimonianze scritte, delle quali gran numero si conservano all’ Archivio di Stato. a Venezia: ricorsi, processi rifatti. e sentenze, la deputationem capitanet factam per ‘comunitalem. autenticata. della ducale. del. €. la copia. 1460, di cui ho già fatta. menzione; ma le condizioni non mutarono così tosto. ‘ Le sedute del congresso furono per breve tempo. sospese per procedere a sopraluoghi in alcune parti del Friuli intorno alle quali erano sorte le più gravi incertezze, e dopo questo ‘a Gradisca, Il 12 novembre 1533,. fu fatto un ptimo compromesso che stabiliva che Civttas Austrie ab arce, Tulmini, quam sibi adiudicare petebat, penttus excludatur et omnino abstineat (3), e per la muta. di Plezzo. che. Dominus. capitaneus. teneatur. die prima decembris proximi futuri consignari ipsam motam. Philippo Concio qui ipsam. nonmune regiae mate-. stalis exigat et dehinc ipsam mutam cum fructibus a die. (1) Liber principalis, c. 46. (2) Cividale, R. Museo. (3) Liber principalis, c. 113.. sw. è». è».

(28) Toce dio Ms ie o. et. sl i lati diana. ie:. Lies. ialecori ridera. di. teo le Pi tarten. no. tarato. TE. A eat. bai. ui. 25. i. di Tolmino. Per.il possesso. Tr nnt. consignalionis. pecripiendis. in futurum. ipsi magnifice. recomunitati restituat poslquam presents conventio per la che giam matestalen approbata fuerit.: a patto però per i midetta Comunità pagasse 170 scudi al capitano furono patti i Quest igri. glioramenti introdotti dopo il Canio Anto da € sottoscritti dal capitano di Tolmino. (gli ultimi nussio e Giorgio de Conti, civesel Huncios. (1). due) ad hoc destinatosab ipsa comunitate .. si. Ma il compromesso. ;. I. “a.. ebbe lo stesso effetto degli ac-. ò non definite cordi precedenti, specialmente perchè lasci una interpare, alcune questioni; portò solo, almeno infatti ssio Canu ruzione nei lavori del congresso (2). Il. Intorno all’azione si recò a Venezia dove fu interrogato che condizione in “ nde sua nel congresso. Alle doma To Imino e quale di rocca «sj-trovasse la contrada e la di Cividale » nità intenzione avesse al proposito la Comu. egli rispose che la città. sua. >. see. avrebbe fatto ogni sforzo. per riavere la rocca nonostante. la pertinacia. dei com-. va esser causa missari regi, ma se questa Insistenza dove. nu lla, sl sache il congresso si sciogliesse senza definir (3). rebbe. equivalente accontentata di un territorio regio. Intanto il 13 dicembre. a nome. Gritti. Andrea. del. Dolfin (altro degli ‘Senato - veneto scriveva ‘a Giovanni sostenere, con intervenuti al congresso) esortandolo a , | diritti della Repubtutto l’ ossequio alla maestà regia. blica e aggiungeva:. ». ee i i mi l i i e. Circa la rocha di Tulmino non me. ii. (1) Liber principalis, c. 137» a (2) Il Morizzo nell opera cit. narr. Gradisca si rinnovò l'interrogatorio dei. gli accordi. che dopo testimoni,. e. di. che lo stesso. to arbitri a Udine, ritornando a Tren Porro si recò per questo col due via tutta Pare aio. febbr sedute il 13 dopo l’ esame, e riprendendo le , il Canussio. arbitri assai strano che essendosi trasferiti gli. a Udine. , ia : a conforto delle suc asserzioni anzi che seguirli si portasse a Venez fonti. le te citare dirertamen meglio avrebbe potuto l'autore. o, App. n. 3. #3) Cividale, Muse |. ‘_s za{a. n. \. eee TT,. srt. titti.

(29) 3 75°. Ls. ;/. Val. VERO imhasi. . [la Pier seri. emi. remene. —-. Leben. dt = =. ite. AA. CIO. ì. bici pi. etti. n. apre. eZ. roper. Se). eb. ni. Coe. nre.. i. prole. terni detibagiane bisaiona ene. Lo. cen. dn "tati. o. aieniglte. Tai ‘» aiar. pisa = È. RL 9, i a .. eni. Nuovo Archivio. 26. E Sea.. ;-. 4. VET I pre ma e 1 gie ina “r sei. ca. eo SEO selle SPS bri ment Re Ae. mp. (ili. -. ere. a. È ET. ni. i. 4. ai. Veneto. par in modo alcuno privar li particulari delle raggion loro non essendo questo nè giusto mè convemiente (1). Tutto l’ agitarsi di Cividale, le spese sostenute, i sacri fici del Canussio non avevano fatto procedere di un. passo la questione verso la soluzione, ma avevano almeno portato il vantaggio che non si accettasse. come”. definitivo il compromesso di. Gradisca. n Si era dunque al punto di partenza. Perciò 1° 1 maggio 1534 Niccolò Mocenigo, luogotenente della Pa tria, annunciando a. Cividale Ja morte di un arbitro regio, avvisava che non sj mandassero nunzi fino a nuovo ordine, il che viene: a dire che si sarebbe, riaperto il congresso e ripresa la discussione. dell’ eterna. questione, per cui era necessaria la presenza di messi cividalesi (2). Anche le testimonianze e i documenti furono chiesti di nuovo dal luogotenente della Patria Francesco. Veniero. bre, 8 novembre; una ducale (3). I. con. una. lettiere del 25 luglio, 5 settem-. delle quali. anzi. accompagnava. La corrispondenza del Canussio è però scarsa, for‘se perchè ritornò qualche tempo alla sua città. Pare debba attribuirsi al 1534 una lettera che porta la data del 17 aprile, da Udine, in cui dice d'aver parlato col luogotenente della Patria circa un viaggio da farsi a. Venezia ancora per la questione delli rocca di Tolmino, ma non sa che decidere e si rimette agli spettabili provveditori (4).. |. ._. A Venezia si recò invece nel maggio Girolamo Vir-. gilio Formentini. (1) Venezia,. Cc.. ‘per supplicare che fosse restituita. Archivio di Se,. a. Deliberazioni segrete, reg: 95;. ‘1133: (2) Cividale, R. Musco, Per /a giurisdizione di Tolmino, 15 33:35. (3) Zd. Id. | (4) Cividale, R. Musco, *. +. Carte comunali, busta 28. App. n° 9..

(30) td. Per il possesso di Tolmino. 2. Cividale la rocca di Tolmino e la giurisdizione in seconda istanza come cosa sua privata a//ramenle quella sua fedolissima terra de Cividal era uno corpo senza anima non habiando il castello (1). Il congresso. fu riaperto l'$ giugno, poi sospeso di. per la morte del pontefice.. nuovo. ‘ripresa. coscienziosamente. i i i. Ma la questione fu. l sì rinnovarono. ne;R i. gl Interro=. gatori in Tolmino stesso, in presenza del commissario regio Raimondo di Dorimberga, come si rileva da un. atto notarile del 24 agosto acum in ville Tulmini quando si doveva procedere ad infrascriplum examenm per Clarissimos dominos arbitros el comunem mediatoreni Iridentî agentes, in negoltis restituttonum deputatos; ma non essendosi potuto prendere |’ accordo per la nomina. dell’ interprete, l'esame fu rimandato (2). Le reliquie però ‘di. questo. interrogatorio. sono. scarsissime.. | interruzione delle sedute il Canussio pot. Durante. m con molta probabilità ritornare in patria, poichè manca la corrispondenza. Solo il 2 novembre vamente. Venezia. da. Rosso. Andrea. cembre, come. la raccomandazione. riferendo. pronto. che iutto*fosse. 1534 scrive NUOdi. pel prossimo di-. scriveva anche il Veniero, perchè i com-. missari regi e veneti sarebbero ritornati a porre fine alle trattative. S’ intende che i Cividalesi dovevano tenersi preparati per difendere i l6ro diritti su Tolmino. Ma il. Canussio penso. a un. o perchè sfiduciato, o prevedendo. troppo. nuovo. tenue, non. viaggio. un com-. si mostra disposto a sottoporsi. per assumere. la difesa. della città. - nel congresso (3). Dopo questa, non si trovano altre lettere del Canussio. riguardanti i] congresso di Trento.. ». (1) Cividale, R. Museo, Per la giurisdizione di Tolmino. (2) Cividale, R. Museo: Id. (3) Cividale, Id. Appen. n. 10.. *=. ».

(31) Vas. slo o. Siue. Pie. facci. cpsoan È. mer. erz;. gni. *. (piu i. +. egliastti. tuali. beni dA. PAT. potrei. = ce. Certlza. dite. ere. La. die. herria. adagia. teca. STR. apre. gn;. pe. ver. eli. eg. eg. api tiranti een i re . >< fp Riinaira rr snelnizaa. rienza i eun cente md ee. ere. gute. i. nn ev Ten. pei. i. 28. INHONO Archivio. I. Veneto ste. Il congresso. mm. ——+. anzichè il dicembre fu riaperto il feb-. braio 1535 (1) e le discussioni si protrassero ancora fino al giugno in cui finalmente si chiusero colla Sentenza pronunciata il giorno 17. Gli storici che ho citato hanno. riportato o tutti o in parte i patti stabiliti, perciò ag giungo quì solo quello che riguarda Cividale e Tolmino:. Ti. « Spectabilem. » tegl andam. comunitatem. Civitatis austriae. rein-. esse ad jurisdictionem-secundae instantiae. » in appellationibus a sententiis latis in villis et locis » quae nobilibus consortibus tulmini in prima instan-. » tia sunt restituta inhibendumque esse per regiam ma» lestatem domino ‘Capitane :0 tulminpi et aliis magi» stratibus regiis ne ipsam communitatem in quasi pos» sessione. jipsius secundae. instantiae. aliquo. modo. in. » futurum turbent. Dissentiente magnifico arbitro regio. v Practerea candem communitatem èsse reintegran» dam ad mutam stratae Plecij iuxta tenorem compo-. » sitionis secutae et per me secretarium » Quo vero ad custodiam. arcis. rogatae.. tulmini, quae. no-. » mine ipsius civitatis petita est, regios esse absolvendos. » Dissentiente magnifico arbitro venctò. . » Verum quia non convenit,ut dimissa regiae maje, » stati arce, communitas ipsa privetur suo emolumento,. . » lidest marchis septuaginta quas propter ipsam arcem » quotannis ante bellum percipiebat atque a consortibus » tulmini exigebat et nunc regio arcis praefecto prae» stantur, ordinarunt ipsas annuas marchas per regiam » majestatem ‘esse. remittendas. ipsi. communitati,. sive. » consortibus, ad commodum ipsius communitatis. Dis» sentiente magnifico arbitro regio » (2).. de. (1) P. Morizzo, OpooCll.,-Pe. 13:. ‘+ De. (2) Liber principalis, c. 169 e Absumptum ex sententiis “afbili alibus latis in conventu. tridentino,. ba. Cividale,. R. Museo,. busta citata.. PETTNTI dr usa vr Cani mint. seen ao mer. rent Dada. È i..

(32) Peril possesso di Tolmino. 29. e nane. n. ne —. e. ETA. Ottenne ide Cividale il riconoscimento di alcuni diritti secondo le petizioni sue, un risultato delle sue insistenze migliore di quanto prometteval'accordo di Gradisca, anche non avendo tutto quello che desiderava. E vero però che imembri del congresso non erano. rimasti pienamente d’ accordo, il che non fu senza conseguenze. Dopo che fu approvataee pubblicata la sentenza, il 19 settembre 1535 fu dato ordine a ser Donato Mali. piero di trovarsi pel 14 ottobre a Pisino, dove altri sa-. rebbero convenuti e particolarmente il dottor Jacopo Florio, espertissimo della facenda, per darle esecuzione (1). Infatti nell’ Istria e nel Carso j commissari terminarono. ‘ogni. cosa. cou. reciproca. soddisfazione . e senza.. molte difficoltà. Ma non altrettanto facilmente poterono essere definite le questioni del Friuli, dove anzi Insor-. sero nuove contese per Belgrad o e Castelnuovo, e la sen-. tenza di Trento rimase ineseguita. A Risorse allora anche la questione di Tolmino} sicchè 1 Cividalesi rinnovarono petizioni “alla Repubblica perchè si lasciasse loro l’ esercizio dei loro diritti prow a. im sententia Ir identina est declaratum chiedendo ancora che clarissime dominationes vestre (la: Signoria veneta) scribere dignentur regie matestati ut delli pr ‘estare assensuin suum prout in concordia continetur (2). a*. ld. ;. (1) Venezia, Archivio di Stato, Deliberazioni Secrete, anno 1535» reg. 50,c. 129.. (2) Venezia, Archivio di Stato, Provveditori ai confini, busta 186, 76. La petizione è autenticata dal notaio ducale Antonio. Macio Li. nota « Presens scriptura producta fuit per nuncios comunitatis Civitatis austriae et lecta per me notarium infrascriptium coram mamagnificis commissariis regiis..... nec non coram clarissimis commissariis. dixerunt. ]ll.mi. Dominii.. se nomine. . In cuius. Lal. e!. responsionem regil supr ascripti. serenissimi romanorum. regi$. velle. 3OSaHe ulla.

(33) 5 VI. di a si. SO Li Pa |. I. Sai. 1x. cate. O. ce. PIE VETSZOnE e. PI l. piaz. n dn gti. RECEITE Mieio ione e sten i era hi + BETTE III STI |. ip. agE E i ie. ea glie e 3 e TO Di. e. 2. re rd:DR. lrn #. gt. atrata gua. sirio pr. prndpier SI. erta. mari. . se SIISSSO Ero. dr. nigi;4 e. ra Si. eno mm. Ù TA n sen:sud reaLiE, AI It]. Li. RA i 4. Ù. 218 .-ue DIn E I PI AR. 30. Nuovo e ———. CC. Archivio. Veneto. wyr. Infatti si conservano all’ Archivio di Cividale alcu-. ne scritture notarili in cui sono registrate le interroga.. SI. zioni e le deposizioni di testimoni pro e contro i diritti della città su. Tolmino.. |. Ma nè i patti conchiusi, nè le pratiche e discussioni valsero a far rientrare la città negli antichi diritti; i capitoli della pace di Worms e di Trento favorevoli. i. |. -. I. i. _°°‘’‘’‘’0rimasero lettera morta, solo furono rispettatii diritti delle famiglie private e del Capitolo cividalese, che ha tuttora beni in quel territorio. Infatti Girolamo Porcia a proposito di Tolmino dice « Luogo e Castello in. SIA II CA dp A P IA. ! i. _» Monte .... prima era sotto il Dominio Veneto, ma » per la capitulatione di Vormazia restò agli imperiali,. » > » > . ». eten e dn. .. e prima era sotto Cividale, ed al presente banno giurisdizione li Signori di Attimis, et altri consorti di Cividale .... Li consorti giudicano in prima istanza Je Ville, che sono da 20; le appellazioni vanno al Capitanio e poi a Gorizia; li Consorti sono li For-. [4 II ner =. ne i me ir ni. -. » mentini,. Attimis, Manzano,. Cottis e Canussio (2) ». E. nonostante qualche altro piccolo tentativo, Tolmino ri- . mase, ce, non occorre dirlo, è tuttora nelle mani dell’ A Che anzi tende ormai a renderlo una fortezza ai un. notevole di confine.. -. .. Lead E. controversia excqui sententiam tridentinam in omnibus in ipsa seriptura.contentis » e porta la data del 23 maggio 1543. (1) Descrizione della Patria del Friuli fatta nel secolo XVI dal (0 cagdl. 0... |. Conte Girolamo di Porcia, Udine 1897, p. 84. Vedi anche manoscritto Guerra,. 9. LX, 180.. nu. @. è. *, —ee ee iL. LEE ESE. vi. vid.

(34) Per il possesso di Tolmino I. 31. III. DOCUMENTI ——. Documento. Î.. In palatio civitatensi in consilio ad sonum. campanae. more. solito. congregato, in quo interfuerunt spectabiles domini videlicet Magnificus. Nicolaus. dominus. ‘ Puppis. gastaldio. (visnivich?). provisor. Visnico. Joannes. Antonius. de. Furmivtini viceprovisor D. Albertinus de. Cusano. D. Antonius Canusius Jeronimus de Tulmino Joannes de Brandis Leonardus de Maniaco Ilieronimus de. Venzono Daniel de. Pertholdis Duratius de Attimis Baptista de Melso Laurus de Varmo Frumentini. Hieronimus ricus. Boianus. Jacobus. Bartholomeus. Baptista de Puppis Baldus Magnificus. Phitinus. Nordius. Philippus. Eustachius. de Por tis Fride-. Minus,. Petrus. Booz,. Nordius.. et clarissimus. dominus. Nicolaus. Visnico. pro serenis-. simo ducali dominio nostro Venctiarum provisor in Ipse civitate dixit reccpisse literas ab Ill.mo ducali domino prefato. quibus significatur id ipsum dominium clegisse in superarbitrum super ‘differentiis vertentibus inter Ser,mum regem Ferdinandum ex una et ipsum dominium. ex altera occasione bonorum et iurisdictionum hinc inde occupatarum preclarum dominum Ludovico Poro mediolanensem quem’ approbavit in superarbitrum sacra Cesarea Maiestas et quod in brevi Clarissimus. dominus Mathias avogaro arbiter suus super ipsi differentii sc col. laturus est Tridentum ad Reverendum cpiscopum ciusdem loci arbittum Ser.mi regis prefati et pari moco illuc se conferre prenominatus supera rbiter ad ‘expediendas ipsas’ differentias — sibique comitti ab codem serenissimo dominio quod id ipsum significet et ipsi communitati ct particularibus omnibus qui habent interesse et quibus ab. agentibus venie ndum. regis quocumque medo cum. occnpatur quod se preparent iuc. Iuribus suis pariter. et. emolumentis. GUIDES CIBO LE al.

(35) a. pad ee Sana if. de. i. d: è. af. space 2. ran miste pine reni ro see SpA. NI. n. aa edi I pg SPETTA Tr TANTI Aa. ter. AT. PO. pierino serele IA LtTE Pere7 MI min. ln dirti lettera sulaalvitiae TE meli do ni IT. ME PITTIE. gli. RO Ti. tie. .. ped. e. amen deri ». na. Me Rezza. STICA. men. ° contri dere dI ere tor- et. re APT. TTT. UT. prcaia È va. nei. AL. Sonde CPI,ee n. Re a LA. TE e | neogegiat nt. uierii ct. int. VERA. fecn*. O SECILCORTO. ire, prete canoni DD TTT I. ‘tal. 5A 2. |. aL. E. 5. du K Ve. "i. î *». .. 5). agi n Ra) ETA. Va. i. | |. da ». ' sl6;ù. =. s. %. v Loi. 4. 32. 4. È. .. Nuovo. E”. Archivio. l. Veneto ri. Cl. Idco inpresentiarum. ha .. eosdem. fecisse ipsos dominos et consilium aliquem idoneum. ac bene instructum. ad exequendum quantum in suprascriptis literis continetur quas illico exhibuit perlegendas pro rerum ampliori instructione. quo clarissimo domirio provisore audito ac lectis predictis literis nemine presenUuni discrepante diffinitum'fuit quod omnino mittatur ad ipsum conventum. #. Do. 4. congregari. exhortans ad eligendum. petitum sibi relaxare arcem. 6. Tulmini,. mutam. et. ua. Plecij occupatas ab. ipsis agentibus indebite quondam et contra formam capitulorum vormaciae illicoque deputatus Suit illuc iturus cum iuribus comunitaus spectabilis dominus Antonius Canusius presens et accipiens cum S4 lario unius ducati per singulam diem. Ad. Documento II. Nicolaus mocenigo patrie Fori Juli locumtenens Spectabiles provisores dilecii nostri. “domino Antonio Canussio doctor Concive. ‘Attento che lo excellente vostro e uno di tre oratori. di questa patria destinati a Trento: Conveniente cosa, è, che le cause sue sijno prorogate fino al ritorno suo perho ve ‘commettemo che sui nelle quale dette sue cause si sue Imparticulari come di clientuli. i*. ». sua excellentia come advocato overo procurator intferveniente debbiano téner suspese fino al detto suo ritorno da Trento come ricercha il. 2. ». ». Palli. sr. dover et ogni equità -- valete. Utini die XVII aprilis MDXXXIII.". » ». Documentosà. III.. Magnifici domini provisores ac consilium: mercore passatto arivete. in venetia tuto ruinato de la vita per li pessimi tempi del viagio de la barca et venere matina me parse primo far capo circa le comissioni de vostra spectabilità con il clarissimo domino Gasper Contareno savio grande come più instructo in tal materia che richiedo nomine vostro che alguno altro de colleggio per essere stato lui amba-. sator ala cesarea maiestà longo tempo et li in camera sua per longo spacio di tempo fussemo in colloquio circa la commissione di vostra.. *. spectabilità tandem in conclusione sua magnificentia have a dire che So a » S » "» Per la rocha di Tulmino et porta plez era cossa difficile a consequirlia ìuxta petitionem vestram perchè de illis locis in spem erat capitulatum. No. inter cesaream majestatem et illustrissimum dominium venetum et cum tali responsione meteva a monte tute le rasone mie che aduseva cho ». m.

(36) c e a i 43 erg. LO, PRINT a I. TVONO. e. E. EA. A. sl %. #. .. ° etnLTa)ti RP Via een dA,. Via. Ma. LIT. SIOE. RR. ITS e. Ti. DI f:. ene. .. fat. e. a. e Rd. picci ce +7. Ai. gare. A. «gg. set PENE. E. am. 0° £. .. È. j. n. î. 4. PA. ei. ARE. RI CR I .. DI. xste ii. Vr Wi. ng,. Nat: Arno. PR to gaet SES Sr ta rase nata 3È. 4a. ]. 2 ar RIS. Tr ri “. i. Tita. LI. Per il possesso di Tolmino si. cdi. .. 9. ca. To. |. 7. I. .. i. .. ria Icio in tal mate ;. a”. i| È I | f. St NE |g. TRE SREFR seri *. i. Li e. ca. _. |. Ma. a. se. |. =. A. n. CÈ. SS. ro haver. udi lunj che viene spe. A. |. il. de. Di. Venetia adi primo di februa. I. Da. i. tuta Insieme con mi azo ancora lui in collegio. ere re ce par ia com ap l vuo de o n Manzin l che m € di gra o.i min tul di m tiu sor dA nomine con itolo de Tolmino: la ingiuria del cap a a ist res se meglio rio 1533. Intentione:. Fal de. E. d. ". SL Mi. Ei. .. i. ;. o. a. 4. i. 1.. ». 1. :. In omnibus: in: collegio :. ;. ;. 5. »q=>. .. È. pi:. .. ;. .. &. -.. ;. i. U. bi. :. ito icile: pur Segu io eran? simdiff leg o et plezoi cla e di tulmincon ris i senatori di col ando che le' cosstal altr li a eri mat sim ris o cla dal o Ù far pratiche “in stat materia sono che posso questa la afectione ogni giorno più ha promesso per l qua ro sie con vostra o Sentina aloise barbarspectabilità prestar ogni favore a: quequ:sta tra di vos a ino ta ust chel por entia. « Meser aug. È. DA. i. 1. RL ] rà. Co na. > contra for la muda de plecio occupata fa il che ne acio liter de plecio et cost circa npov ‘i le et li altre cosse simi ; pitulorum vurmacie et 5 signori consorti me.dete bona sperfaranzabono li a o min tul di apitaneo lità tabi spec ra vost @ a port per la afectione chel tuta via de novo PA repl. i va. î. eri pri. RT Ae: &=x te. *. è». TA. ‘1. È. "li. ì. CAI. FiLS). i i '. lità et siMibono di vostra spectabi est proprio et particulare mami .. PAT> gidar i. |. > 598. i. id. @. |. :. s_%. Di vostra ‘spectabilità °. |. A;. di legge. doctr.. CANUSSIO. Ant.. orator vester. -. Documento IV.. .. i “ai SONO see si i provei ditori et consieri. X zorni signor cie per pier ficen magni vostre da ore servit. ici Magnif ci agnifi. n. OS. ». | |. |. er. 4°. .. è. ogni accurata. diligentia. i. 00 :. la negligentia. Li. |. ;. :. dove tute le difficulta deputatl. 2° laltro in venetia dicti superarbitri azio avanti ura script Posti in i ‘. 43. ®. ». O. 1. .. di po ea asa . sro. O Ù. RL i. aa. e, il. À. :. Ancora che. i E pl Ra ci. “v.. ; v&. Pesa,. ì i. ju vi. i. iè È|. di i ii. eee sE A. è». 3 s$. j. :. gotta. i. per tal restituzione de * se hano - a) in. nesuno convento chesono stati tre: UNO in trieste, uno In Ve” - pitoli di vurmacia qualli de ll gravatti SONO a. . eee e cm. È. n. .. .. Ome potria fas difficultà P€ Vina dij mai è) più non poter rchavere tal rocha si 8! sg mazor la che pass0 al presente solummodo questo oa rocha si è stata in recuperare tal i fatti. *. I. nonstre misIQ n. di alcuno che tal scripture i d ro i n qualc* he difficultà vostre a NIN damnose fusse e più tosto zello PO". che pertinente non noN come N tropo Rai 1 tra! dimos voglio ‘ 10 per rche accadere. .. vi. È. Li. et pres? vostre signorie si da Prefate scripture che ho domandate no 1 È i di uno suo sviseratto citadi che ron mune: Passo tanto se lassano consigliare A dista . . per lo beneficio CO riposa non zorno ct nocte maj ‘© ano) vederano con. pr:. |.. °. s. ‘. di farlo partire .. Aud. i. 4. 4%. Ù È a ic - È i,. | |. .. C. -ÈHi. |. |. |. ll. vini. o. De. 4. I. si. e”. di Dna } îl mio “w Posta io manda a recuperare la vostra rocha PET ” lA che me necessitaveno ure script e con le prefat atto ritorn è non © (come aa qual ancora gharo il beneficio commune. . stre magnificencie ‘se hano col si A. 4. n. È. i. :. assati che. ù. “i.. o et TT. #. "a l. e. A Facile. .. 4. ;. B:.

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