Conclusioni.
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Conclusioni.
Il presente studio ha permesso di analizzare e classificare i meccanismi di rottura delle tipologie di rampe in massi prese in esame. Quest’ultime, si differenziano per le modalità di realizzazione del piede e sono:
a piede fisso a piede allungato a piede mobile
Si è dedicata particolare attenzione a descrivere dettagliatamente e studiare i seguenti livelli di crisi di una rampa:
inizio movimento rottura locale rottura globale rottura ultima
Si è inoltre indagato sull’influenza del materiale utilizzato per il fondo del canale , posto a valle della rampa sui parametri che caratterizzano la sua instabilità.
E’ stato di fondamentale importanza correlare le rotture con l’evoluzione del fondo della rampa, in corrispondenza delle varie crisi.
In conclusione, dalle elaborazioni dei dati e dall’analisi dei filmati e foto realizzati duranti i test sono stati individuati i seguenti meccanismi di rottura:
erosione diretta dei massi ad opera della corrente eccessiva erosione del materiale alla base della rampa
Il primo meccanismo è stato riscontrato per le rampe a piede fisso e allungato mentre per quelle a piede libero questo tipo di rottura è avvenuto quando l’ entità degli scavi erano inferiori alle dimensioni dei massi della rampa.
Nel presente studio sono state fornite le seguenti relazioni:
dipendenza dell’intervalo di tempo ∆T tra incrementi successivi di portata sulla stabilità della rampa
calcolo della portata di inizio movimento di una rampa a piede fisso correlando la sua instabilità con l’incipiente moto di particelle poste su fondo poco inclinato.
calcolo delle portate critiche corrispondenti a crisi locale , globale e ultima di tutte le tipologie di rampe prese in esame nel caso di rottura per erosione diretta.
Conclusioni.
182 equazioni che approssimano il fondo della rampa in corrispondenza della rottura
che precede il collasso della stessa .
E’ possibile fare , inoltre ,le seguenti considerazioni conclusive:
le tipologie di rampa a piede fisso e quella a piede allungato hanno un
comportamento simile sia nei confronti della stabilità e sia per quanto riguarda l’evoluzione del fondo in corrispondenza delle crisi
le rampe in corrispondenza della crisi ultima presentano un drastico e rapido cambiamento del loro assetto geometrico: si assiste a un incremento di pendenza nella parte superiore e a una contemporanea diminuzione della pendenza nella parte inferiore.
gli scavi nel bacino di dissipazione risultano molto influenzati dalle instabilità della rampa: i massi mobilitati depositandosi a valle limitano l’entità della profondità di scavo.
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