2.INTRODUZIONE AI MODELLI DINAMICI
In letteratura sono illustrati modelli dinamici che descrivono il comportamento del propulsore di impiego aeronautico quando passa da una condizione stazionaria ad un’altra.
I modelli dinamici sono realizzati con dei cicli iterativi che determinano per ogni istante della simulazione la continuità di massa attraverso i componenti costitutivi del motore (per avere informazioni più dettagliate su come si sviluppano i modelli dinamici si consiglia di vedere nel capitolo successivo il paragrafo intitolato Modello gas turbine theory nel quale è illustrato un modello dinamico che descrive il comportamento di un motore turbojet).
Gli ingegneri per sviluppare i modelli dinamici utilizzano:
• Le equazioni della termodinamica (Appendice A) che permettono di calcolare le pressioni e le temperature a monte e a valle dei componenti che costituiscono il propulsore.
• Una equazione differenziale del tipo N = { ( ) 60
2⎡ ⎣ I N ⋅ ⋅ ( ) 2 π
2⎤ ⎦ } ⋅ ( W
t− W
c)
1
che rappresenta la dinamica del rotore.
• Questa equazione se integrata fornisce il numero dei giri del motore per ogni istante della simulazione.
• Ipotesi generali.
• Una mappa di funzionamento per il compressore e una per la turbina.
2.1 Ipotesi Generali
Nello sviluppo dei modelli dinamici vengono introdotte una serie di ipotesi con lo scopo di semplificarne la realizzazione.
La scelta delle ipotesi è fatta in modo che il modello dinamico sviluppato sia il più semplice possibile, ma al tempo stesso sia capace di fornire dei risultati sufficientemente accurati per poter studiare l’evoluzione del motore quando passa da una condizione stazionaria ad un'altra [4].
A titolo di esempio sotto sono riportate le ipotesi più comunemente adottate nello sviluppo dei modelli dinamici [4].
1
Per avere ulteriori informazioni su
Nvedere il paragrafo 5.2.
1. Le trasformazioni sono tutte adiabatiche, con esclusione della camera di combustione, ma non isoentropiche.
2. Flusso mono dimensionale.
3. La portata di massa cambia nel tempo, ma è uguale in tutto il motore.
4. La portata di combustibile si trascura rispetto alla portata d’aria ( Q
combustibile<< Q
aria).
5. Variabili di stato prive di “inerzia” ad eccezione della velocità angolare.
6. Ugello critico.
7. Perdite meccaniche trascurabili.
8. Flussi di calore di raffreddamento trascurabili.
9. Perdita di pressione nella camera di combustione trascurabile.
2.2 Mappe di Funzionamento
Adesso illustriamo le mappe di funzionamento del compressore e della turbina.
2.2.1 Compressore
Linea di Pompaggio
c des c
Π Π
Curve Isoefficienza
Curve Isogiri
Linea Operativa
des
rid rid
N N
des rid rid
Q Q
fig.2.1 Mappa Compressore
La mappa di funzionamento di figura 2.1 tratta da “Aircraft engine design” [17] descrive il comportamento reale del compressore e da questa è possibile determinare il rapporto di pressione ( Π
c) per ogni stato raggiunto o raggiungibile da questo componente.
Sulla mappa di figura 2.1 sono presenti:
1. La linea operativa
Che rappresenta tutti e soli gli stati stazionari che il compressore può occupare.
2. Le curve isogiri
Sulle quali il numero dei giri ( N ) del compressore è costante.
3. Le curve isoefficienza
Sulle quali il rendimento ( η
c) del compressore è costante.
4. La linea di pompaggio
Che divide gli stati nei quali il compressore funziona correttamente da quelli in cui questo giunge a rottura a causa di malfunzionamenti.
Adesso riportiamo le definizioni che sono necessarie per poter leggere correttamente la mappa di figura 2.1.
Definizione di portata ridotta generica e di design (o progetto):
tin std rid
tin std des
des tin std
des
rid des
tin std
Q T T
Q P P
Q T T
Q P P
⎧ ⋅
⎪ =
⎪ ⎨
⎪ ⋅
⎪ =
⎩ Dove:
Q = portata d’aria reale nella condizione generica;
Q
des= portata d’aria reale nella condizione di progetto;
T
tin= temperatura totale di ingresso nel compressore nella condizione generica;
des
T
tin= temperatura totale di ingresso nel compressore nella condizione di progetto;
P
tin= pressione totale di ingresso nel compressore nella condizione generica;
des
P
tin= pressione totale di ingresso nel compressore nella condizione di progetto;
P
std= pressione standard;
T
std= temperatura standard;
Definizione di giri ridotti nella condizione generica e nella condizione di design:
rid
tin std
des des
rid des
tin std
N N
T T N N
T T
⎧ =
⎪ ⎪
⎨ ⎪ =
⎪⎩
Dove:
N = numero dei giri reali nella condizione generica;
N
des= numero di giri reali nella condizione di progetto;
Rapporto di pressione del compressore nella condizione generica e in quella di design:
tout c
tin des
des tout
c des
tin
P P
P P
⎧Π = ⎪
⎪ ⎨
⎪Π = ⎪⎩
Dove:
P
tout= pressione totale in uscita dal compressore nella condizione generica;
des
P
tout= pressione totale in uscita del compressore nella condizione di progetto;
P e
tinP
tindessono state definite in precedenza.
Prima di illustrare la mappa della turbina occorre sottolineare che la mappa del
compressore è una mappa normalizzata, perché il rapporto di pressione ( ), il numero dei giri ( ), la portata d’aria in ingresso ( Q ) del compressore per una condizione generica di funzionamento sono definiti in funzione rispettivamente del rapporto di pressione ( ), numero di giri ( ) e portata d’aria ( ) in ingresso del compressore calcolati nella condizione di design (o progetto).
Π
cN
des
Π
cN
desQ
des2.2.2 Turbina
η
t4
N T
tΠ
t4
N T
tQ
4 4
t t
Q ⋅ T P
fig.2.2 Mappa Turbina
La mappa di figura 2.2 rappresenta il comportamento della turbina.
Su questa sono riportate due famiglie di curve; quella più in alto determina il rendimento della turbina ( η
t), mentre l’altra il rapporto di pressione ( Π ).
tGli ingressi che occorre fornire alla mappa per ottenere η
te Π sono i giri ridotti del
tmotore N T e la portata ridotta in ingresso alla turbina
t4Q ⋅ T
t4P
t4.
Dalla mappa si vede che fissando Q ⋅ T
t4P
t4e aumentando N T il rendimento di
t4η
tcambia di poco; perché nonostante l’incremento del numero dei giri che causa un’accelerazione del flusso in turbina non si verifica come conseguenza un aumento significativo delle perdite in questo componente [2].
Mentre per quanto riguarda il rapporto di pressione Π si nota che per valori di
tt4 t
Q ⋅ T P
4inferiori a Q = ( A
ristretta⋅Γ
g) R
2(detta portata di bloccaggio) questo è funzione sia di N T che
t4Q ⋅ T
t4P
t4, mentre quando Q ⋅ T
t4P
t4eguaglia Q il rapporto di pressione della turbina diventa indipendente da N T .
t42