Indiice
PARTE I
Le leggi e le istituzioni minerarie
I. Strumenti: la legislazione mineraria
1. Il giacimento, la miniera, la mineralurgia e la metallurgia 2. Richiami storici: dal Congresso di Vienna al 1870 3. La mancata unificazione della legislazione mineraria 4. Il principio demaniale e quello fondiario
5. L'esercizio minerario in Sardegna
6. L'esercizio minerario in Toscana e in Sicilia 6.1. Le miniere di terrò dell'Elba e ...
6.2. ... le solfare siciliane
7. Il lavoro dei ^fanciulli ~ e la polizia delle miniere (1865-1893) 8. Il regime demaniale era il più vantaggioso per le miniere ...
9. ... ma i proprietari terrieri impedirono la riforma del diritto minerario
II. Strumenti: il Corpo reale delle miniere
10. Nascita, ascesa e declino del Corpo reale delle miniere 10.1. Le ragioni del prestigio del Corpo reale delle miniere ...
10.2. ... eie cause del suo declino
11 - 11 Servizio minerario: organizzazione e compiti 11.1. La relazione annuale sul Servizio minerario
12. Il Comitato geologico ( 1871 ) e la Carta geologica d'Italia 12.1. L'Ufficio geologico ( 1873), ovvero il Servizio geologico 13. Il problema dell'istruzione mineraria
13.1. Gli studi minerari superiori
13.2. Gli studi secondari ad indirizzo minerario
PARTE II
1 primi passi dell'industria mineraria nazionale (1861-1880)
III. Strumenti: la ripresa del lavoro minerario
14. L'industria mineraria antica: la fase etnisca, romana e medievale 15. La Rivoluzione industriale e la fase mineraria contemporanea 16. La prima crisi dell'industria mineraria nazionale ( 1874-1875) 17. Le caratteristiche iniziali della produzione mineraria nazionale
IV. L'attività mineraria nei primi anni del Regno
18. La Sicilia aumenta l'esportazione dello zolfo (1781-1832)
18.1. Gli interessi europei per lo zolfo e la Taix, Aycard & C. ( 1838-1840) 18.2. La pirite sostituisce lo zolfo e l'evoluzione del suo commercio 18.3. Le riserve delle solfare, la crisi del 1875 e l'estrazione dello zolfo 19. Riprende il lavoro nelle miniere sarde di piombo e di zinco ( 1848-1865)
19.1. Gli industriali in Sardegna e la valorizzazione delle calamine ( 1865) 19.2. La relazione parlamentare di Quintino Sella (1871)
19.3. Per l'avvenire delle miniere sarde
20.1 combustibili fossili nazionali: la lignite e la torba
20.1. Strumenti: antracite, litantrace, lignite picea, xiloide e torba 20.2. Le miniere di antracite e di lignite
20.3. Le torbiere
20.4. La lignite del Valdarno, di Spoleto e ... le miniere demaniali dell'Elba 21.1 minerali di ferro dell'Isola d'Elba
21.1. L'amministrazione cointeressata (1851-1881)
21.2. Ghisa, acciaio e la «specializzazione del lavoro» nei primi anni del Regno 21.3. Le riserve elbane e le controindicazioni della siderurgia dal minerale 21.4. Dove costruire lo stabilimento siderurgico?
22. Il "peso" dell'industria mineraria nazionale nell'Europa del 1880
PARTE III
Cresce l'importanza delle miniere toscane (1881-1917)
V. Strumenti: le crisi economiche di fine-inizio secolo
23. La crisi del 1883, del 1893 e nel mezzo i dazi del 1887
23.1. Crisi da sovrapproduzione, da sottoconsumo o che altro?
24. L'antefatto del 1893, la Comit ( 1894), il Credit ( 1895) e la SRI ( 1898) 25. La diversa crisi del 1907 e la situazione italiana
VI. La prima regione mineraria del Regno: la Sicilia
26.1 produttori siciliani perdono il controllo del commercio degli zolfi ( 1883) 26.1. La seconda crisi dell'industria solfifera ( 1883-1889)
26.2. La terza crisi dell'industria solfifera ( 1892-1896)
26.3. The Anglo-Sicilian Sulphur Company Limited ( 1896-1906) 26.4. Lo sfruttamento dei giacimenti di zolfo in Louisiana ( 1905) 26.5. Il Consorzio obbligatorio per l'industria solfifera siciliana (1906) 26.6. Tecnologie a confronto
26.7. Gli americani ridimensionano l'industria solfifera siciliana ( 1906-1914) 26.8. Le ragioni dei proprietari dei terreni
27.1 tardivi provvedimenti del governo (1916) 28. Il sogno della «Grande miniera»
VII. La seconda regione mineraria del Regno: la Sardegna
29. La miniera di Broken Hill e la crisi le miniere sarde ( 1889-1896) 30. La metallurgia del piombo e la fonderia della Pertusola in Liguria ( 1857)
30.1. La fonderia del piombo dì Monteponi ( 1895)
30.2. La problematica metallurgia dello zinco e la fonderia di Vado Ligure 31. Si afferma il bianco di zinco, ma la guerra porta altri disastri (1910-1914) 32. Le prospettive dell'industria mineraria in Sardegna
Vili. La terza regione mineraria del Regno: la Toscana 33. L'industria mineraria nel resto dell'Italia
34. La lignite e la Società Mineraria ed Elettrica del Valdarno (1905) 34.1. L'esplosione del prezzo della lignite (1914)
34.2. La lignite e la guerra
35. Verso la siderurgia dal minerale: dalla lignite umbra ai minerali elbani 35.1. La S.A. Alti forni, fonderie e acciaierie di Terni (SAFFAT - 1884) 35.2. Perché Terni?
35.3. Stefano Breda fallisce il tentativo di controllare la siderurgia dal minerale 35.4. Il Cavalier Ugo Tonietti subentra alla Banca Generale ( 1888)
35.5. La Società Elba e gli altiforni di Portoferraio ( 1899-1902) 35.6. Le tappe del «• grandioso « sviluppo siderurgico italiano 35.7. L'Uva e lo stabilimento a ciclo integrale di Bagnoli ( 1905-1910) 35.8. La Soc. Ferro e Acciaio, la Stahlverband e la crisi della siderurgia (1911) 35.9. Verso la seconda crisi della siderurgia nazionale (1914)
36. Dalla crisi del rame allo sviluppo delle miniere di pirite ( 1893-1910) 36.1. Livorno, ovvero la capitale della metallurgia del rame ( 1886-188^ ) 36.2. La S.A. Miniere di Montecatini e la fonderia della Torretta (1888-190") 36.3. L'Etruscan Copper Estates Mines Ltd: stona di un fallimento ( 1900-190") 36.4. La "Montecatim" scopre la pirite a Boccheggiano (1910)
36.5. Anche il baricentro produttivo della pirite si sposta in Toscana 37. La svolta produttiva delle miniere di cinabro ( 1900-1908)
37.1. La S.A. Miniere di Mercurio del Monte Armata ( 1897) e la guerra europea 38. Le ragioni del successo minerario della Toscana ( 1900-1914)
IX Le altre miniere del Regno e delle colonie 39. Le miniere di minore importanza
40. Il <*carbone rosso» di Larderello in Toscana 4 L II petrolio o meglio la ricerca petrolifera in Italia 42. Le risorse minerarie delle colonie
42.1. L'Eritrea e la Somalia italiana ( 1888-1890)
42.2. La Tripolitania, la Cirenaica e il Dodecaneso (1911-1912)
PARTE IV
La Grande guerra, la coscienza e la questione mineraria (1914-1917)
X. Il problema del carbone e l'isolamento del Servizio minerario 43.1 minerali e le guerre
44. Trasporti, siderurgia e industria bellica: ovvero terrò e carbone 45. L'importazione del carbone inglese
46. La produzione nazionale della lignite 47.1 limiti industriali della lignite xiloide 48. Le alternative al carbone inglese
49. L'intervento governativo per risolvere il problema energetico 49.1. Il decreto legge luogotenenziale n. 35 del gennaio 1917
49.2. La strana storia del Comitato dei combustibili fossili 50. Il mercato nero e il Commissariato dei combustibili fossili 51.1 primi segnali di una prossima rivoluzione energetica 52. Il primo ridimensionamento del Servizio minerario (1917)
53. Il Servizio geologico e il punto sulla formazione della carta geologica 54. Le scuole minerarie non formano i capi minatori richiesti dalle miniere
XI. Le paure degli industriali e il Congresso minerario del 1917
55. La fondazione dell'Associazione Mineraria Sarda (AMS - 1896) 56. Ad Iglesias si precisano i termini della « questione mineraria-» nazionale 57. Cermenati lavora per dare al Paese una «coscienza mineraria» (1917) 58. L AMS e il primo congresso minerario nazionale (1917)
58.1.1 «desiderata» di carattere amministrativo 58.2.1 «desiderata» di carattere economico
59.1 lavori congressuali, la partecipazione e le conclusioni 59.1. La Federazione Mineraria Nazionale
60. Aspettando la fine della guerra con rinnovata fiducia
PARTEV
La crisi del dopoguerra (1918-2 \ )
XII. Il carbone e i controversi anni del dopoguerra
61. La nuova geografia mineraria dell Europa e dell'Italia 62. La crisi carbonifera europea e lo sviluppo americano 63. La «vittoria mutilata» in campo minerario
63.1. Il carbone in conto riparazione per «via terra»
63.2. Il carbone in conto riparazione per «via mare»
64. Le prime associazioni minerarie regionali (AMT, AMICEM, AMAI) 65. Il Corso complementare minerario di Massa Marittima (1919) 66. La riforma del Corpo reale delle miniere tra il 1917 e l'inizio del 1920 67. Il piano minerario di Giovanni Giolitti
6S. Il secondo ridimensionamento del Corpo reale delle miniere (1920) 69. Gli scioperi dei minatori tra il 1919 e il 1920
70. Il diverso significato degli incidenti di Castelnuovo dei Sabbioni ( 1921 )
XIII. Le miniere nel primo dopoguerra ( 1918-1922)
71. L'industria mineraria attenua i suoi connotati regionali e si rinnova 72. Le miniere di zolfo in Sicilia e il ritorno dello zolfo americano ( 1921 )
72.1. Le esportazioni verso l'Oriente e le colpe del consorzio obbligatorio 72.2. L'accordo con la Sulphur Export Corporation ( 1922-1923) 73. Continua e si aggrava la crisi delle miniere di piombo e di zinco
73.1. Lo zinco elettrolitico di Vado Ligure e di San Dalmazzo di Tenda (Torino) 74. Le miniere di lignite entrano in crisi con la fine della guerra
74.1. La censura del senatore Luigi Einaudi
75. La siderurgia e le miniere cibane entrano in crisi nel 1918 75.1. La classe dirigente si interroga sul ruolo della siderurgia 75.2. Il ^colosso» italiano tra le potenze europee
76.1 comparti della pirite e del mercurio resistono alla crisi 77. Cresce l'importanza della bauxite e dell'alluminio 78. Altre produzioni minerarie.- il rame e il petrolio
PARTE VI
Ridare all'Italia « il molo che le compete » (1922-1928)
XIV. Il fascismo detta le sue regole ( 1922-1928) 79. Il programma minerario di Mussolini
80. Il Ministero dell'economia nazionale (luglio 192.3) e i passi talsi del regime 80.1. La ricerca petrolifera interna e la convenzione Sinclair
81. La Federazione nazionale fascista dell'industria mineraria ( 1926) 82. Il Ministero delle corporazioni (1926), la Carta del lavoro e le miniere 83. La rivalutazione della lira e le conseguenze per le miniere (1927) 84. Giuseppe Belluzzo apre una nuova stagione mineraria ( 1926-1927)
84.1. L'Azienda Generale Italiana dei Petroli (AG1P - 1926) 85. L'unificazione del diritto minerario ( 1927)
86. L'insegnamento minerario superiore e medio (1924-1928)
86.1. La Scuola superiore di Roma accentua il declino del Corpo delle miniere 86.2. Il riordino dell'insegnamento minerario medio ( 1927-1928)
87.1 primi segnali di una nuova e più estesa crisi economica XV. L'industria mineraria tra il 1923 e il 1928
88. L'industria solfifera siciliana perde terreno anche sul mercato nazionale
89.1 minerali di piombo e di zinco, la « fluttuazione -> e gli impianti elettrolitici 89.1. Si diffonde la «fluttuazione» ( 1924)
89.2. Lo zinco elettrolitico: S. Dalmazzo ( 1921 ), Monteponi e Crotone ( 1926-28) 89.3. Verso una nuova crisi e il Sindacato europeo dello zinco ( 1928)
90. Il carbone liburnico, la Soc. Carbonifera dell'Arsa, la lignite e il petrolio 90.1. L'occupazione della Ruhr ( 1923) e lo sciopero dei minatori inglesi( 1926) 90.2. La ricerca petrolifera nel mondo e in Italia
90.3. Le Ferrovie dello Stato e l'Azienda Italiana Petroli Albania (AIPA - 1925) 91. La Società Concessionaria delle Miniere dell'Elba ( 1924)
91.1. La produzione mineraria e il fabbisogno nazionale: i conti non tornano 91.2. Servola ( 1924) e il polo siderurgico di Aosta, Gogne, La Thuile ( 1926-1928) 92. La "Montecatini" valorizza le ceneri della pirite
92.1. Il recupero delle ceneri di pirite inizia a Marghera ( 192") 93. Il Consorzio del mercurio europeo (settembre 1928) 94. L'Italia diventa il terzo produttore europeo di bauxite
94.1. La bauxite, l'allumina anidra e l'alluminio metallico
95. Le produzioni minori: il rame, il salgemma, lageotermia e l'amianto 96. L'evanescente contributo minerario delle colonie
PARTE VII
La crisi del 1929 e il suo superamento (1934)
XVI. Le ragioni minerarie di una crisi mondiale 97. Ottobre 1929: crolla la borsa a New York 98. Cli errori degli industriali del carbone 99. La sovrapproduzione delle materie prime
99.1.1 provvedimenti anticrisi: la svalutazione delle monete forti e i dazi 100. L'Istituto perla Ricostruzione Industriale (IR1 - 1933)
XVII. Le miniere e la crisi del 1929
101 II comparto dello zolfo entra in crisi nel 1932
101.1. La fine del consorzio obbligatorio ( 1932 ) e la fase del libero commercio 101.2. Il regime fiscale degli zolfi e l'Ufficio per la vendita degli zolfi ( 1933) 102. Si accentua la crisi del comparto del piombo e dello zinco
102.1. Il cadmio ( 1931 ) e la nuova fonderia del piombo di San Cavino ( 1932)
102.2. La nuova parola d'ordine: raggiungere il limite del consumo interno 103. Il carbone rallenta la sua spinta propulsiva
103.1. Il petrolio e la benzina
104. La crisi investe la siderurgia nazionale a partire dal 1930
104.1. La concentrazione siderurgica si estende al settore minerario ( 1931 -32 ) 105. La pirite e le nuove miniere di Rigoloccio e di Niccioleta ( 1929-1930)
105.1. La "Montecatini ' di Guido Donegani
106. Gli errori del Consorzio del mercurio europeo e la crisi del comparto 107. La "Montecatini" azzera l'importazione dell'alluminio ( 1931 ) 108. Le altre produzioni minerarie del Regno d'Italia
109. L'attività estrattiva nelle colonie: una manciata d'oro e tanto sale 109.1. La grande salina di Hafun della Società Migiurtinia ( Somalia - 1930)
PARTE Vili
La guerra d'Etiopia e l'autarchia (1935-1939)
XVIII. La guerra d'Etiopia, le sanzioni e la guerra civile spagnola
110. Una guerra anacronistica e le sanzioni economiche ( 18 novembre 1935) 110.1. Mussolini e il discorso del 23 marzo 1936
111.1 punti deboli dell'autarchia
112. L'ideologia autarchica e i primi risultati della « nuova fase^
113. La guerra civile spagnola ( 1936) favorisce le miniere nazionali
114. L'Az. Minerali Metallici Italiani (1936) e i nuovi compiti dell'IRI (1937) 115. Il terzo ridimensionamento del Corpo reale delle miniere ( 1936) 116. Primi risultati autarchici ( 1936-1938)
XIX. L'industria mineraria tra il 1935 e il 1939
117. L'opera dell'Ufficio per la vendita dello zolfo italiano 118. Le opposte problematiche dei minerali di piombo e di zinco
118.1. Possono le miniere soddisfare il fabbisogno nazionale di piombo?
118.2.1 minerali di zinco e la nuova officina di Marghera ( 1936) 119. La ricerca dei combustibili solidi nazionali e del petrolio
119.1. L'azienda Carboni Italiani (ACal - 1935)
119.2. La miniera di Serbami e i villaggi minerari dell'Arsa e di Carbonia
co
119.3.1 benefici della maggiore produzione dei combustibili solidi nazionali
119.4. Il fallimento della ricerca petrolìfera in Italia e in Albania 120. Il piano autarchico per la siderurgia ripropone strategie superate
120.1. La siderurgia dal rottame dimostra di essere più competitiva...
120.2. ... ma gli "industriali statali" sostengono che non e autarchica 120.3. Il piano autarchico per la siderurgia e lo stabilimento di Cornigliano 120.4. La Finsider (1937), la Ferromin (gennaio 1939) e la Rimifer (marzo 1939) 121. Cresce l'importanza strategica della pirite
122. Il mercurio e la guerra civile spagnola (luglio 1936 - aprile 1939) 123. Il comparto dell'alluminio centragli obiettivi autarchici
123.1. La miniera di San Giovanni Rotondo ( 1939) e il fallimento delle leuciti 123.2. Marghera diventa il centro della metallurgia dell'alluminio ( 1937-1938) 124. Le produzioni minori e FAMMI
124.1. Bugie autarchiche: il caso del rame 124.2. Bugie autarchiche: il caso dello stagno
125. Le ingiustificate aspettative perle risorse minerarie dell'Etiopia
PARTE IX
La seconda guerra mondiale e la fine del fascismo (1939-1945)
XX. Il suicidio dell'Italia
126. Strumenti: una cronologia semplificata della seconda guerra mondiale 127. Giugno 1940: l'Italia entra in guerra e cambiano i flussi commerciali 128. Il riordino dei servizi minerari e il sequestro degli impianti ( 1940) 129. Le miniere nazionali rallentano la produzione ( 1941 -1942) 130. Il problema del petrolio e dei carburanti
130.1. L'errore perfetto: dichiarare guerra agli Stati Uniti ( 11 dicembre 1941 ) 131. La distruzione delle officine ( 1943)
XXI. L'industria mineraria e "il passaggio della guerra '
132. L'Ente Zolfi Italiani (EZI - 1940) e il commercio dello -zolfo fuso- 133. Le difficolta dei comparti del piombo e dello zinco durante la guerra
133.1. Lo zinco - iperpuro » e la lega ZAA1A 133.2. Il ristretto mercato controllato dai tedeschi 133.3. Gli Alleati rallentano l'attività mineraria in Sardegna
133.4. Il comparto minerario del piombo e dello zinco nell'Italia continentale
133.5.1 primi, incerti passi verso la ripresa del lavoro minerario in Sardegna 134.1 combustibili solidi, liquidi, gassosi e i loro derivati
134.1. Il Sulcis smobilita e passa sotto il controllo alleato ( 1943) 134.2. Le miniere di lignite, antracite e dell'Istrici si fermarono nel 1944 134.3. Il gas idrocarburato, il petrolio e la distruzione delle raffinerie 135. Poche incursioni bastano per fermare la siderurgia dal minerale 136. Le miniere di pirite si allagano, ma non subiscono altri danni
137. Lo Stato acquisisce il controllo del mercurio nazionale (gennaio 1940) 138. La "Montecatini'e la bauxite di San Giovanni Rotondo ( 1939) 139. Le produzioni minori: il problema del rame
140. Le produzioni minori: la nazionalizzazione della geotermia ( 1939) 141. Le produzioni minori: l'assurdo autarchico dello stagno
142. Le produzioni minori: ultime voci dall'Impero 143. Osservazioni finali
Fonti bibliografiche Appendice