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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE (GRUPPO SECONDO) QUINDICINALE DI RADIOTECNICA N? 6 ANNO XIII XIX L 2,50

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(1)SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE (GRUPPO SECONDO). QUINDICINALE DI RADIOTECNICA. N? 6 ANNO 19. 4. 1. XIII -XIX. L 2,50.

(2) EHI' M»NJDI. MOD. 510 s. MOD. 520/S. Mod. 510 S. r v. . '. • - Onoo - I J ■? - Val¬. vola Ociai. ìas - 6«7 - 40? - 6V6 - Alloppiarne Ornarti Ito ’-i qUUliln - Seno • J elevala * S'.'Ip" ViNj 11' Kc. Polenta di useda 2 Wall ind. - E, e gante sdpiamrc&ile imeivoraio - Dim. di ingombro mmi all. -260 - lunch, iati P'c: 22’J - P ’-tto in co“ij-«li ..i 1290 Mod. 520. s - Superati r&ef :■ j a oi 0::j éOt - 6V6 : V;- - Alle pa.' - • d grar-do aimer iqr,e o i vv_:' ìn□. 5 valvole - Onde lenissime, - .. ■ ; • em,: ni q t ; amo dinamico ci: al:. qualità' mcrmaPiie - PoEtn?a c?i moia. ' v: - V.co :•. q.i:M : scusi ca - D.tlt. mi. ■j : :moro rnm; lC27d Hi - jngh* zia - p rotondità Pt&iiq in cor.tsr.:' .l. Mod. 520 F -. ~c•*r .. c!. ;•. '. i '. v. v< ■:. - Cv." •. ‘. he. 1900 r,A. med L*;c 5 - Molo no giradischi universale per tulle le a Carr i - Lussuoso medile - Dìmensior.m: u:-. ■^*23 65? - J-angr*. 645 - prCd. 440. Prdjjo in cornanti. L 3670. :assr? governai ,%■ comprese, e$duso abbona mento airEier.. MOD. 520 F.

(3) ANNO XIII - NUMERO 6. AGOSTO. LA RADIO. QUINDICINALE ABBONAMENTI:. ITALIA, PER. ALBANIA,. L'ESTERO,. IMPERO. E. DI. COLONIE,. RISPETTIVAMENTE. L.. 1941. XIX. RADIOTECNICA. Anno. L. 45. —. Semestre. L.. 24. 80 E L. 45. Telefono 72-908 - C. P. E. 225-438 - Conto Corrente Postale 3 24227 Direzione. e. Amministrazione:. Via. Senato,. 24. -. Milano. Troppi tipi di valvole termoioniche in rapporto alle attuali esi¬ genze della produzione Abbiamo abbiamo. lotto. sentito. termoioniche commercio.. su. destinate. in. ai. giro che. ricambi. fenomeno non. scarseggino. chiede alla propria industria il massimo sforzo di. in. produzione,. mentre. Vindustria. stessa. deve. supe¬. glia. Staremmo per dire sia quasi, normale che in. nuità e il ritmo costante del proprio lavoro. Code¬. tempo di guerra i prodotti e i generi risentano del¬. sto numero eccessivo di tipi si spiega (non abbia¬. bricazione delle. e. di. approvvigionamento, Per fortuna,. distribuzione.. valvole si. tratta. recare. costanze come le attuali, iti cui il Paese in armi ri¬. valvole. rare intoppi d9ogni genere per assicurare la conti¬. generali difficoltà. può. le. meravi¬. lo. Il. giornale o rivista,. qual dio. buccinare. d'un. nel. fab¬. mo detto si giustifica) con. caso. no de ter min a io la d etra va rietà:. 1.. curare ì ricambi ad apparecchi. di vecchia o vec¬. fenomeno superato;. e. le molte cause che han¬ obbli go di a ss ì -. sarebbe stato. chissima costruzione italiano, nonché agli apparec¬. bisogno* per spiegarlo, di ricorrere alla considera¬. chi dì costruzione straniera, e specialmente ameri¬. zione. cana;. se avesse dovuto prolungarsi non ci. di. carattere. generale. più. sopra. accennata:. per le valvole ci sono argomenti specifici non no. validi e decisivi.. allo. stato. I quali fanno. di guerra,. ma con. me¬. capo a neh’essi. questa. una febbre. di. superamento. di ricevitori. 3.. andazzo invalso fra i co¬. d'impostare. i. nuoti. circuiti. ro fornitori verso sempre nuove progettazioni. abbiamo. ma fatto proprio. in. su tipi inediti di valvole, e magari di spingere i lo¬. il. Non. c’è. pertanto da. meravigliarsi che. le Fab-. contrario; cioè favorito il sorgere di condizioni che. briche, le quali sono impegnate a dare il più. dovevano per forza condurci, prima o poi, in. meglio. una. situazione di disagio. Circolano. $pe-. ciali.. fatto nulla per prevenire un inconveniente che non era molto difficile prevedere,. continuo,. la novità con la novità; struttori. che noi. tutti, fabbricanti di valvole, costruttori di apparec¬ chi radiofonici e pubblico, non solo non. gara ira ì fabbricanti di valvole nel man¬. (il quale superamento è spesso soltanto apparente). specialissima. particolarità da tenere in buona evidenza :. 2.. giarsi di. delle. loro. capacità. produttive. ai. e il. bisogni. delle Forze Armate, si siano trovate in seria diffi¬. sul mercato. radiofonico valvole. dif¬. coltà per soddisfare le richieste del pubblico circa. ferenziate runa dall'altra in una varietà che oscil¬. i ricambi. La sovrabbondante molteplicità dei tipi. la fra i duecento. genera frequenti. e. i. trecento. tipi.. Troppi. anche. per tempi dì pace; superlativamente troppi in cir¬. passaggio da. un. interruzioni. di. tipo all'altro,. lavorazione,. rende più. nel. arduo il. SOMMARIO Troppi tipi di valvole termoioniche in rapporto alle attuali esigenze della produzione (l'antenna) pag. 85. —. (Dott.. Televisione. Prof. Ing. R. Sartori) pog. 87 — Caratteristiche statiche e dinamiche dei tubi e loro impiego (G. Termini) pag. 90 — Schemi industriali, pag. 93 — S. E. 4102 (Dott* G. De Stefani) pag. 94 pag. 97 — La conversione di frequenza (Ing. G. Mannino) Confidenze al radiofilo, pag. 103. —. pag. 99. Un —. complesso. per il traffico dilettantistico (V. Parenti). I condensatori a carta (Dott. Actinio). pag. 102 —. Brevetti* pag, 104.. •. 85.

(4) problema, già di per se così spinoso, dell7approv¬. Si dirà che i ricevitori si costruiscono perché. vigionamento di materie prime, poiché la varietà. servano anche dopo la guerra, per quando verran¬. dei tipi implica una più larga gamma di materiali. no a cessare le limitazioni ricordate.. impiegati. Peggio se, come spesso capita, occorra. Fopportunità di ridurre al minimo indispensabile. Ma mentre. importarli. E ciò infirma in parte anche gl' impor¬. ì tipi di valvole poggia su ragioni tecniche ed eco¬. tanti risultati raggiunti con Pautarchia.. nomiche connesse allo stato di guerra (sperpero di. lai convenienza di ridurre i tipi di valvole ri¬. materie prime,. intralcio della produzione corren¬. ceventi era già stata riconosciuta fin dal tempo di. te per usi militari e civili, uso meno redditizio del¬. pace, poiché essa doveva e deve tenersi in conto di. le maestranze e delle attrezzature) essa appare con¬. un contributo alla razionalizzazione e normalizza¬. veniente anche rispetto ai tempi normali. Lo sfor¬. zione della produzione radio. Ma se allora si pote¬. zo maggiore della tecnica tende alla perfezione ed. va parlare solo di convenienza, oggi il termine più. alla semplificazione. Due termini che varino tanto. appropriato sarebbe quello dì necessità.. dTaccordo da poterli considerare inseparabili.. Almeno. finché duri la guerra i tipi delle valvole dovrebbe¬. La. radio non sfugge a questa naturale tendenza dello. ro esser limitati a quelli fondamentali e classici, a-. intelletto umano. Mettete gli occhi dentro la cassa. bolendo gli altri superflui, o non necessari.. (Futi ricevitore d una quindicina d'anni fa. (Fra. :. un in¬. questi ve ne sono alcuni in cui Vostentata raffina¬. trigo di fili, un paretaio indecifrabile. Prendere a. tezza tecnica non é che un pretesto per dissimula¬ re motivi puramente commerciali di lancio).. tutto nitidezza, razionalità e precisione, e potrete. Se il legislatore ha creduto d*imbrigliare la li¬ bertà di fabbricazione di alcune indù strie, stabi¬. zione.. raffronto Fapparecchiatura d'un ricevitore attuale, constatare se. perfezione. voglia. dire. semplifica¬. lendo., per esempio, che il vetro, i tessili, la carta. Chi non s é accorto che da qualche tempo la. non possano esser più fabbricati se non in un nu¬. tecnica della radio é giunta ad un punto morto ili. mero assai ristretto di tipi rispondenti alla preva¬. maturità? Le parti connesse alle parti fonda unni-. lente richiesta del mercato, non si vede perché non. tali éFun ricevitore sono ormai fissate; se un qual¬. si dovrebbe adottare un simile criterio anche per. che ritrovato (per ora imprevedibile) non venga a. le valvole# Non sollecitiamo un analogo provvedi¬. rivoluzionare Finipostazione del problema tecnico. mento delle Autorità; diciamo che un amichevole accordo tra le Fabbriche di valvole e i costruttori ra¬. della ricezione e rivelazione delle onde elettriche. la radio rimarrà quello che ém Così é avvenuto per. dio potrebbe pacìficamente ed opportunamente si¬. la bicicletta, Fautomobile e tante altre macchine. stemare Fimportante materia. Anche il pubblico, il. entrate nell'uso moderno. Per le valvole, la cosa non é diversa. / tipi basilari son quid li che tutti. difficilissimo pubblico italiano, che ha le sue giuste esigenze, ma non si astiene dal coltivarne qualcuna. sanno ; gli altri non sono che variazioni più o me¬. non del tutto ragionevole, finirebbe col compren¬. no felici del tema originario. E se invece di conti¬. dere■, a poco a poco, lo stato di necessità che orien¬. nuare. nelTinutile. e. dannosa. moltiplicazione. dei. e. tipi si cercasse di migliorare continuamente quelli. non potrebbe negare il suo consenso e fa sua col¬ laborazione.. che hanno una funzione di necessità nelVapparec¬. Questo benedetto pubblico italiano non é di fa¬. ziosa e redditizia? Tale risultato si otterrebbe qua¬. tasse in un senso più. razionale. la. produzione,. chio ricevente, non si farebbe forse cosa più giudi¬. cile contentatura* e su ciò non vi sarebbe nulla da dire se si trattasse di appagare l'onesto desiderio di. si automaticamente ridicendo appunto la. troppa. poter contare su un'audizione sempre più perfetta.. a concentrare il proprio impegno su un numero li¬. lata gamma di produzione. Costrette le Fabbriche. Il guaio sarebbe che si continuasse a pretendere. mitato. che il. Funiverso. progresso tecnico del prodotto, se no avvantagge-. mondo. Esigenza, anche questa, non meno legitti¬. rebbe, in celerità ed economia, il processo produt¬ tivo.. proprio. apparecchio. abbracci. ma allorché i rapporti internazionali siano impron¬ tati a mutua fiducia e amicizia tra i popoli;. ma. quando il dado è tratto e la Nazione é impegnata. di. valvole,. ne guadagnerebbe di. certo. il. Secondo noi sarebbe da incoraggiare la tenden¬ za tecnica ancor timida, ma che a poco a fioco si. nella lotta per il trionfo delle proprie armi, allora. farà lare e s ini por rèi, di concentrare in un numero. la coscienza del cittadino, prima ancora che Fim¬. sempre più. perio della legg<’ indichi la via del dovere, ha da. adesso sono disimpegnate nel circuito singolarmen¬. sapere che la certezza della vittoria, la quale pog¬. te da molte valvole.. gia e si nutrisce sul terreno della fede e della coe¬. valvola polivalente; darsi questa méta ambiziosa e. limitato di. valvole. le funzioni che. Bisogna, insomma, creare Ut. sione dello spinto pubblico, non può esser lascia¬. remota;. ta turbare dalle trasmissioni delle stazioni stranie¬. simpegnare tutte le funzioni. Sogni. Certo. Ma non. re. 1. paesi. nemici,. ed anche. quelli. neutri,. non. che una sola. valvola sia bastevole a di¬. é forse ufficio degl7inventori, come dei poeti,. di. fiosso no aver nulla da dirci che giovi ai nostri fini,. dar corpo al sogno? Oggi non è permesso sognare;. ed anzi che non ci nuoccia. In tempo di guerra, la. si deve vivere virilmente la realtà dura della guer¬. ascoltazione della locale é sufficiente:. ra,. il giornale. Cominciamo a falcidiare il caleidoscopio delle. radio coi bollettini nostri e degli Alleati, e il pro¬. valvole, al fine di meglio potenziare la nostra pro¬. gramma italiano di musica e di prosa bastano; chi. duzione industriale, in quanto ci sarà consentito di. va in cerca. con la manopola, di emissioni transal¬. risparmiare tempo, materie prime e manodopera. pine ed oltremarine commette aria cattiva azione e un reato.. a profitto della preparazione bellica della Nazione.. 86. •. « L’Antenna ».

(5) TELEVISIONE I PRINCIPI GENERALI DELLA TELEVISIONE D o 11. .. j/. n. Prof.. g .. R.. Sartori. 5002 La Lecniea delle comunicazioni elettriche a di¬ stanza è passata successivamente attraverso. to riguarda la televisione e si può sperare che le. diffe¬. varie difficoltà possano essere superate in un futu¬. renti fasi di sviluppo, ciascuna delle quali rappre¬. ro più o meno prossimo. Ma anche se questa spe¬. senta un progresso rispetto alla precedente nel sen¬. ranza non si realizzasse, cioè anche se la tecnica. so di diminuire il tempo necessario a trasm ette re. della. televisione. si. idee e sensazioni. senza. progredire. ulteriormente,. tra persone poste in punti lon¬. arrestasse. allo. stato. e. quindi. attuale, non. -i. tani della superficie terrestre. Dapprima le comu¬. potesse sperare di sostituire con essa la radiodif¬. nicazioni. fusione sonora, essa rappresenterebbe ugualmente. elettriche. sono state semplicemente te¬. legrafiche; si trasmettevano. segni. convenzionali,. che, correttamente interpretati, fornivano il mez¬. uno. strumento. talmente utile in numerosissimi campi. un progresso cossi. significativo. ed. de!l’attivi¬. zo di comunicare parole e frasi. Successivamente. tà umana da giustificare pienamente la somma ili. si imparò a trasmettere direttamente i suoni e si. energie spese finora e che ancora si spenderanno. ebbe il telefono, M radiotelefono e la radiodiffu¬. certamente per migliorarne il rendimento.. sione di parole e musica. Da ultimo si è riusciti. Pertanto non è certamente fuori luogo fare oggi. a trasmettere le immagini. In principio ci si limi¬. il punto e cercare di riassumere in breve i risultati. tò a trasmettere immagini isolate, fisse, cioè foto¬. raggiunti,. grafie, disegni, scritti; poi si riuscì a realizzare la. blemi che restano da risolvere. trasmissione. gere la. di immagini in. movimento,. ossia si. ebbe la così detta televisione.. additando,. perfeziono. fin. dove è possibile, i pro¬ prima di raggiun¬. compatibile con. le possibilità. umane.. Quest’ultima fase dello sviluppo della tecnica delle comunicazioni elettriche si può dire che sia. Elementi di un sistema di televisione.. appena iniziata in forma industriale. Tuttavia alPinizio della. guerra attuale,. prima che le supe¬. Un sistema di televisione comprende oggi due. riori esigenze militari arrestassero gli esperimenti. parti. già in atto in molli paesi su scala industriale, i ri¬. sistema di trasmissione e di ricezione delle imma¬. sultati raggiunti. facevano. sperare a buon diritto. che la nuova tecnica premettesse di schiudere va¬ sti orizzonti di nuove applicazioni e di più ampi sviluppi.. essenziali, completamente ìndipendenti:. gini ed un sistema di. trasmissione e di ricezione. del suono. Il sistema di trasmissione e di ricezione dei suo¬ ni che accompagnano. Si dev o però riconoscere clic allo stato all naie. un. le immagini è un comune. sistema di trasmissione e di ricezione sonora, al. non si può sperare di poter sostituire in tutto e. quale non aggiunge nulla il fatto di accompagnar¬. per tutto entro un. si alla trasmissione ed alla ricezione. tempo relativamente breve. la. trasmissione del suono con la trasmissione contem¬. delle imma¬. gini. Quindi lo studio di tale sistema non aggiun¬. poranea delle immagini e del suono. La radiodif¬. gerebbe nulla a quanto si sa già intorno alla tec¬. fusione sonora resterà ancora per qualche tempo. nica. il. mezzo migliore per la divulgazione delle noti¬. queste note ci limiteremo all'analisi del sistema di. zie, per la propaganda, per l’insegna merito e per. trasmissione delle immagini, il quale presenta di¬. il passatempo. Oggi la soluzione del problema tec¬. verse caratteristiche peculiari.. nico. ed. industriale. Pertanto. in. Ogni sistema di televisione deve comprendere,. certamente più avanzato di quello. in. per essere completo, un trasmettitore ed un rice¬. cui si trovava la soluzione del problema della tra¬. vitore. Per quanto riguarda il trasmettitore si avrà:. all’epoca. in cui. si. si. sonora.. in. smissione sonora. televisione. radiotrasmissione. trova. uno stadio. della. della. iniziarono i. primi servizi di radiodiffusione. Tuttavia esiste an¬. «) un complesso trasformare i. segnali. elettro-ottico luminosi. destinato. emessi. a. dairimma-. cora una folla di problemi tecnici, industriali eri. gine che si vuol trasmettere in segnali elettrici ad. economici,. essi proporzionali;. la cui. soluzione appare estroni amen le. difficile e che devono essere risolti prima di poter affermare di avere raggiunto nel campo della te¬. b) un. trasmettitore di segnali elettrici.. Nel ricevitore si avrà parallelamente:. levisione quella perfezione che si è potuta raggiun¬. c) un ricevitore di segnali elettrici;. gere in altri campi della tecnica.. d) un complesso elettro-ottico. Se però si pensa al ritmo clic ha raggiunto il. trasformare i segnali. elettrici. destinato. ricevuti. in. a. segnali. progresso tecnico ©d industriale negli ultimi anni,. luminosi disposti in modo da riprodurre Timma¬. si. gine trasmessa dal trasmettitore.. può essere ragionevolmente ottimisti per quan¬. •. 87.

(6) 11 trasmettitore dei segnali elettrici risce. sostanzialmente. dagli. ordinari. diffe¬. na mobile. Le immagini sì susseguono l’una all’al-. trasmettitori. non. tra con velocità tale che la sensazione visiva, che ne. destinati alla trasmissione di segnali ricavati da un complesso di suoni. singoli organi. Nei trasmettitori. deriva, fornisca l’impressione del movimento.. televisivi. i. Nell? cinematografia ciò si realizza facendo pro¬. diventano più complessi, perchè. è. cedere la pellicola a scatti ed interponendo tra di. necessario trasmettere un’ampia banda di frequen¬. essa ed il telone uno schermo opaco, il quale con¬. ze e perchè si deve eseguire la trasmissione a fre¬. sente alla luce di raggiungere il telone stesso, dopo. quenze elevatissime, come si vedrà in seguito. Pe¬. aver attraversato la pellicola, soltanto quando que¬. rò queste. sta è ferma, mentre interrompe il flusso luminoso. particolari esigenze si soddisfano. plicemente con un opportuno. sem¬. miglioramento dei. quando la pellicola è in movimento, cioè durante. sistemi di trasmissione già noti, senza ricorrere a. la sostituzione di un fotogramma con il successivo. principi nuovi. Altrettanto può dirsi per i ricevi¬. davanti alTobbiettivo della macchina da proiezio¬. tori. Pertanto la maggiore attenzione va posta sui. ne. Per rendersi conto in modo più semplice dei. due sistemi elettro-ottici, che costituiscono la ca¬. fatti può essere utile un ricordo. Esistevano vari an¬. ratteristica essenziale dei trasmettitori e dei rice¬. ni fa in commercio (e forse esistono ancora) dei li¬. vitori televisivi e che assolvono in essi funzioni a-. bretti in cui erano stampate (una per foglio) varie. naloglie a. scene nella stessa successione con cui sono stampati. quelle. assolte. rispettivamente dal mi¬. crofono e dall’altoparlante nei sistemi di trasmis¬. i fotogrammi. sione del suono.. Sfogliando il libretto in modo da presentare davan¬. su. una. pelliccila. cinematografica.. ti agli occhi le scene stampate in rapida successione si. Trasmissione di immagini e televisione.. otteneva l’impressione di. una. scena in. movi¬. mento. Per vedere di determinare quale possa essere la. Da un punto. di. vista. puramente concettuale. minima velocità con cui devono seguirsi le imma¬. non esiste nessuna differenza tra un sistema di tra¬. gini sarà utile ricordare a quale proprietà del roc¬. smissione di immagini fisse (trasmissione di imma¬. chio sia dovuta la possibilità di ottenere l’impres¬. gini propriamente detta) ed un sistema di trasmis¬. sione del movimento mediante una serie di imma¬. sione di immagini in movimento (televisione). Sen¬. gini fisse.. za preoccuparci per ora di sapere come si ottenga la riproduzione nel. ricevitore dell’immagine tra¬. smessa, si può dire che la distinzione tra un siste¬ ma di trasmissione di immagini ed un sistema di televisione si. può. ridurre esclusivamente,. in. Persistenza delle immagini nell'occhio e frequenza delle immagini in televisione.. via. concettuale almeno, alia diversa velocità con cui si. Il fatto fisico, a cui si è accennato, è il così det¬. ottiene la riproduzione di ogni singola immagine,. to fenomeno della persistenza delle immagini nel-. alla diversa frequenza con cui le immagini si se. Pocchio. L’occhio è in tutto simile ad una macchina fo¬. guono l’una all’altra, alla necessità meno l’immagine ricevuta.. di registrare o. Questi elementi deter¬. tografica, dove il posto della lastra sensibile è tenu¬. minano poi le differenze tecniche esistenti tra i due. to da una membrana fortemente innervata, detta. sistemi.. retina. La sensazione visiva si produce in quanto. Più precisamente nella trasmissione di immagi¬. su l'Ila retina si forma un’immagine luminosa degli. ni l’elemento tempo ha, dal punto di vista tecnico,. oggetti circostanti. Per effetto della luce, che la col¬. un’importanza del tutto secondaria. pisce, la retina subisce una modificazione nelle sue. (non così dal. punto di vista economico, perchè impiegare minor. proprietà fisico-chimiche; a tale modificazione cor¬. tempo significa, fino ad un certo punto, diminuire. risponde il prodursi ned cervello della sensazione. il costo). Pertanto oggi per trasmettere una foto¬. visiva.. grafìa. delle dimensioni. di venti. per. venticinque. centimetri si impiegano non meno di quindici mi¬. Ora,. quando. l’immagine. luminosa. scompare. dalla retina, per esempio perchè sono stati allon¬. nuti. Inoltre in questo caso è elemento essenziale. tanati od oscurati gli oggetti che l’hanno prodotta,. la registrazione fotografica permanente dell’imma¬. la sua modificazione permane; in altre parole la re¬. gine ricevuta.. tina impiega un tempo finito a tornare allo stato. Invece in televisione l’elemento tempo di tra¬. di riposo, dopo aver ricevuto uno stimolo lumino¬. smissione di un’immagine ,o meglio il suo inverso,. so. La durala di questa persistenza dipende da mol¬. cioè il numero di immagini trasmesse in un secon¬. ti fattori, tra cui per esempio lo splendore dei pun¬. do, detto frequenza di immagine, è di importanza. ti dell’immagine, la durata dell’illuminazione del¬. capitale. Ed inoltre l’immagine ricevuta in questo. la retina,. caso non può essere registrata, ma deve essere im¬. biente; in media il tempo di persistenza si aggira. mediatamente sostituita dall’immagine successiva.. le condizioni di. illuminazione dell’am¬. intorno al decimo di secondo. In conseguenza la. Infatti la trasmissione di immagini in movimen¬. sensazione visiva dura al minimo un decimo di se¬. to si ottiene oggi in televisione sfruttando lo stesso. condo, anche se lo stimolo luminoso ha una durata. principio che è utilizzato per la cinematografia. Si. molto minore.. trasmette cioè una serie ininterrotta di immagini. Ne segue che, se di una scena in movimento si. fisse, poco diverse l’una dall’altra, ottenuta foto¬. trasmettono all’occhio soltanto una serie di istan¬. grafando in successivi istanti una determinata sce¬. tanee successive, ciascuna delle. 88. *. quali. corrisponde.

(7) ad uria determinala configurazione istantanea della. Ora boccino tende a seguire il movimento della. scena slessa, se le istantanee si succedono ad inter¬. zona illuminata. Questa tendenza resta allo stato di. valli regolari di tempo e sono separate da zone o-. intenzione, senza realizzarsi, per il movimento oriz¬. .seure, l’occhio^ per elfelto della persistenza delle. zontale in causa della elevata velocità. della zona. immagini, riempie le zone oscure tra un'istantanea. illuminata;. e la successiva fornendo una sensazione visiva priva. segua. di soluzione di continuità, che dà l’impressione del movimento degli oggetti costituenti la scena.. devole di sfarfallio, simile a quella clic si verifica. In teoria. sembrerebbe dunque sufficiente. ma invece. può avvenire. effettivamente il. moto. che. l’occhio. verticale delia zona. illuminata. Si produce allora una sensazione sgra¬ osservando una proiezione cinematografica in cui. che. le immagini si succedessero con frequenza appena. la frequenza di proiezione dei singoli fotogrammi. superiore a quella corrispondente a dieci immagini. sia molto bassa. Per ottenere una sensazione visiva. al secondo. In realtà anche con frequenza di dieci. continua è necessario che anche il movimento. immagini al secondo l’occhio percepisce ancora, se. senso verticale della zona luminosa sia così veloce. in. pure non distintamente, la separazione delle singo¬. da non poter essere seguito dall’occhio.. le immagini. Con frequenza d’immagine cosi bassa. La minima frequenza d’immagine che consen¬. l'illuminazione della scena appare fluttuante e si. te di ottenere la sensazione del movimento insieme. ha una sensazione fastidiosa detta di sfarfallio. Per. alla continuità della sensazione visiva dipende dal¬. tale ragione nella cinematografia non si poiettano. la brillantezza d cibi m magi ne, o meglio dalla sua. meno di ventiquattro immagini al secondo.. illuni inazione media; essa si aggira in inedia, per le condizioni attuali delle ordinarie ricezioni televi¬. In televisione però. le cose sono. un poco più. sive, intorno a venticinque o trenta immagini per. complicale. Come si vedrà in seguito, la riprodu¬. secondo.. zione delle immagini sullo schermo di un ricevitore. quenza di immagine un valore pari ad un multiplo. Ordinariamente si sceglierà. per. la. fre¬. televisivo non avviene in blocco, come nella proie¬. o ad un sottomultiplo della frequenza della rete di. zione cinematografica, ina per elementi successivi;. alimentazione dei ricevitori, onde evitare le distor¬. in un dato istante esiste realmente sullo schermo. sioni dovute al residuo di tensione alternala all'u¬. soltanto una piccola porzione dell’intera immagi¬. scita dei filtri dei raddrizzatori.. ne; tale porzione è individuata da una piccola zo¬. Concludendo il valore minimo della frequenza. na illuminata, la quale si muove attraverso il cam¬. d’immagine è determinato da leggi fisiologiche e si. po visivo scuro, essendo animata da un movimento. aggira intorno al valore di trenta immagini al se¬. di va e vieni tanto in senso orizzontale quanto in. condo. Invece il suo valore massimo è determinato. senso verticale.. da necessità di ordine tecnico. Ma di questo ci oc¬. 1. due movimenti si svolgono con. velocità notevolmente diversa, essendo relativamen¬. cuperemo un’altra volta.. te elevata la velocità bassa quella verticale.. ( continua). orizzontale e relativamente &. ELETTROCOSTRUZIONI CHINAGLI A - BELLUNO FABBRICA. AMPEROMETRI. -. ISTRUMENTI. MILLIVOLTMETRI. MODELLI:. -. ELETTRICI. VOLTMETRI. tascabili - da quadro - portatili per auto-moto. e. DI. MISURA. MILLI AMPEROMETRI per aviazione - Tipi elettromagnetici. a ferro mobile e magnete fisso a bobina mobile.. PROVAV|ALVOLE. -. PROVAELETTRODI. PER. VALVOLE. OSCILLATORI MODULATI Speciale attrezzatura per presso-fusioni in leghe leggere e stampaggio materie plastiche.. BELLUNO - VIA COL DI LANA 22a - TEL 202 FORNITORI DI ARSENALI E MINISTERI. •. 89.

(8) Pagine di divulgazione. CARATTERISTICHE STATICHE E DINAMICHE DEI TUBI E LORO IMPIEGO _ di G. Te r mi n i. (continuazione, vedi N. 5). 2362. Applicazioni pratiche della determina¬ zione grafica. Tutto ciò clic è. stalo trattato fin qui, trova una normale nella. applicazione. nello. studio. dei. circuiti. determinazione -delle caratteristiche. e. di. alcuni. chiariscono. problemi che riportiamo. quanto è. stalo. trattato e. letto sulTasse Va. perchè. indicano il. sistenza è. posto in. funzionamento. alle. seguenti. condizioni ;. caratteristica. corrispondente alla tensione di. gri¬. glia di lavoro. Volt 5, indica il punto di funzionaucnto domandato (M)e L’ordinata del punto di lavoro in un punto che rappresenta. tensione anodica. effettiva. incontra Tasse il. (132 Volt);. valore. della. l’ascissa al. punto determinato esprime l’intensità della corren¬ te anodica di riposo del tubo (ni. A. 3, 4).. tensione anodica di ai imeni azione, Volt 300; tensione negativa di griglia. Volt 3; resistenza di carico, 70.000 lì Determinare. la. 11 punto d’incontro della reità di carico con la. Va. 1) Un amplificatore con circuito di carico a re-. una retta. dico inserito.. metodo da seguire c le grandezze di possibile de¬ ter rn inazione.. (ascisse) si traccia. cui pendenza rappresenta il valore del carico ano¬. di fun¬. zionamento. Ln esempio di ciò è dato dalla solu¬ zione. spondente alla lelisione di alimentazione (300 Voli),. dalle. caratteristiche statiche Ia,. Volendo conoscere anche il guadagno dello sta¬ dio ( v, s ) si traccia il circuito differenziale o cir¬ cuito. equivalente. per. le. correnti. alternate. (fig.. 11 b) e si ha facilmente;. Va il punto di funzionamento, ossia [l’effettiva ten¬ sione e intensità di corrente sul circuito anodico. [i. ;a R $. S O L U Z 1 O N E Le caratteristiche statiche la, Va del tubo sono riportate in fig, 11 a); a partire dal punto corri-. 90. •. determinando. (legge di Ohm),. R+o quindi. graficamente. rapporto di due variabili.. u. e. p. come.

(9) valore della tensione di placca e dalla tensione di. Dalle caratteristiche riportate si ha infatti:. polarizzazione del tubo. a = 243. e a. = 550'000. uhm, per cui avendo posto R. La retta di carico incontra il punto di funzio¬. 70.000 ohm, si ha. lore dell’impedenza (o resistenza virtuale) del ca¬. sostituendo :. R R+? 7.. 1. namento ed ha un’inclinazione determinata dal va¬. rico.. 243-70 000. Quanto è detto vale pure nel caso di un ampli¬ 550*000 + 70*000. ficatore a circuito accordato di placca c di griglia, tenendo presente che in tal caso la resistenza vir-. e tale è ramplificazione dello stadio. La soluzione del problema permette di render¬. M~ tu a le del carico è data dall espressione -. ,. -- , nel-. LCR. si conto delle condizioni di funzionamento del tu¬ bo. Si può in tal modo venire a conoscenza della. la quale M rappresenta il coeffieentc di mutua in¬. presenza o meno di distorsione nel funzionamento. duzione fra i due circuiti. Nel caso invece che il carico assume, ad esem¬. del t ' amplificatore. E" sufficiente constatare in proposito se il punto di. pio, un carattere induttivo, il punto di funziona¬. funzionamento, non solo a riposo, ina in seguilo ad una determinala ampiezza di tensione eccitatri¬ ce applicata, è sempre compreso o no entro il trat¬ to li piena linearità delia cavaiterisiLea. (segmento A B, fig. li a) Il problema della distorsione verrà trattato più avanti. Per ora ci sembra importante far osserva¬ re che tutto quello che abbiamo visto porta la so¬ luzione di altri problemi d’interesse notevolissimo perchè più spesso costituiscono dei fattori determi¬ nanti di progetto. Così è possibile calcolare il va¬ lore. della. massima. amplificazione ottenuta. dallo. stadio sotto la condizione dell’assenza di Estorsio¬ ne, ponendo i problema sul valore della resistenza di carico e sul’ampiezza massima di eccitazione am¬. mento non si sposta più lungo una retta ma traccia un’ellisse che risulta inscritto in un rettangolo aven¬ te una diagonale di pendenza uguale alla reattanza \f. considerata (Xl —. oo L).. missibile. La soluzione è data indubbiamente dal valore della pendenza Iella ietta di carico e dal¬ bani piezza dello spostamento de punto di lavoro. Ciò è dovuto allo sfasamento fra l’intensità di corrente che attraversa l’induttanza c la differenza di potenziale che si determina ai suoi capi; indi¬. Illudo la retta. cando con Ecco quindi che. un. portato 'la soluzione di. procedimento problemi non. grafico. o. l’angolo di sfasamento fra le due gran¬. ha. altrimenti. dezze, avremo facilmente :. tg.. <p —. Concludendo, note le tensioni di alimentazione. col calcolo differenziale. La. determinazione. dei. ^ Q. possibili se non con l’analisi e, più precisamente. valori. massimi. (come. pure dei minimi) di una funzione è risolta in tal. e di polarizzazione,. e l’andamento delle caratte¬. ristiche la soluzione dei problemi a cui si giunge tracciando la retta di carico possono essere riassun¬. senso dal matematico.. te dalle seguenti note:. La soluzione riportala nel caso in cui il circui¬ to. di. carico. o li miche, è. de (Lampii ficatore pure ottenuta con. ha lo. caratteristiche stesso. procedi¬. mento impiegando un carico con caratteristiche di¬. a) determinazione del. punto di funzionamento. del tubo in assenza di eccitazione; b). determinazione dell’ampiezza. dello sposta¬. mento quando è nota l’ampiezza della, tensione ec¬. verse. Così nel caso di un amplificatore a circuito anodico accordato sulla fondamentale. dì eccitazio¬. ne, indicando con L. C ed R, gli elementi classici del circuito, Empedeiiza di carico è rappresentata. citatrice; e) calcolo deH’anip'lificazione dello stadio; d) determinazione delle condizioni di funziona¬ mento del tubo con particolare riguardo al. feno¬. meno della distorsione: dal valore. ^. ;. il punto di funzionamento in as-. CR ci ua di eccitazione è ovviamente determinato dal. c) determinazione dei massimi di funzionali len¬ to in funzioni alle costanti del tubo.. 9 91.

(10) 6 - Il calcolo della potenza dissipata.. Ricorrendo. ai. valori. dezze, come più spesso L’espressi mio fondamentale di calcolo della po¬ tenza elettrica dissipala in una resistenza, quando. massimi. delle. avviene. nella. grafica dei problemi d’impiego dei. due. tubi. nici, l’espressione assume ovviamente. gran¬. soluzione termoio¬. la forma:. il circuito in cui è inserita è percorso da una cor¬ rente continua, è. rappresentato da!. il valore del l'intensità di corrente versa e la differenza di potenziale. prodotto. /. che. fra. Vmax. rattra¬. ■ Imax. 2. V esistente ai. suoi capi.. La potenza dissipata è quindi rappresentata dal¬. La rappresentazione grafica della potenza dissi¬ pata è quanto inai semplice ed intuitiva; l'espres¬. la superfìcie di un triangolo rettangolo, avente per lati Vmax ed Imax, ed è di conseguenza possibile. sione di calcolo esprime infatti la superficie di un. determinare graficamente la potenza. rettangolo. il calcolo della potenza dissipata si riduce quin¬. circuito di. scendo l’ampiezza (valore massimo) della tensione*. di. alternativa applicata sul circuito di entrata.. al calcolo della superficie di un rettangolo. a-. v ente i lati rispettivamente uguali a V ed a / (fi¬ gura 1).. uscita. di. un tubo. dissipata sul. termoionico,. cono¬. Si vedano in proposito le caratteristi eh e la. I a riportate in fig.. 2.. Indicando con. \. il. punto ili. funzionamento che è determinalo ovviamente dal valore delle tensioni anodiche e -ili griglia controllo.. Quando il circuito è percorso da una corrente. la retta di carico m clic passa per il punto di fun¬. alternata, l’energia dissipata dalla resistenza è an¬. ziona mento,. cora rappresentata gru fica mento dalla superficie di. essa forma con l’ordinata) che rapprcsentaa il va¬. un rettangolo, quando le lunghezze dei lati si ri¬. lore del carico anodico impiegato.. feriscono ai valori efficaci di due grandezze V ed / che compaiono nell‘espressione di calcolo. L’affermazione. è. giusti ficaia. dalla. definizione. di valore efficace clic si riferisce, in una corrente alternata,. al. valore. di. una corrente continua in. assume una pendenza. a (angolo che. Se quindi si applica sul circuito di entrata una tensione alternata,. avente un’ampiezza Z. il tubo. è in grado di erogare una potenza elettrica rap pre¬ sentata dalla superfìcie del. triangolo. IBC.. La rappresentazione grafica permette di deter¬. grado di produrre i medesimi effetti, ad esempio. minale l’andamento del fenomeno nelle due con¬. calorifici. dizioni. (effetto Jouli*).. TESTER PROVAVALVOLE Pannello in bachelite stampata — Diciture incise -. in. rilievo ed. Commutatori a scatto con posizione di riposo -. Prova tutte le valvole comprese le Octal - Misura tensioni in corr. cont. ed alt. da 100 Millivolt a 1000 Volt, inten¬ sità ; resist. da 1 ohm. a. 5. Megaohm - Misura tutte le. capacità fra 50 cm. a 14 m.F. - Serve quale misuratore di. uscita. Garanzia. -. Prova. isolamento - Continuità. mesi 6 -. di circuiti -. Precisione - Semplicità di manovra. e d'uso - Robustezza.. ING. A. L. BIANCONI - MILANO Via Caracciolo, 65 — Telefono 93-976. 92. •. limiti. d’impiego. del. tubo,. rappresentale.

(11) rispettivamente. dal. valore. resistenza di carico. La andamento verticale,. nullo. retta di. e. infinito. della. carico m ha. nel primo caso,. un. Schemi induslual. orizzontale. nel secondo. Nelle due condizioni la superficie de¬ terminata dalla retta è nulla ed è nulla infatti la potenza elettrica erogata dal tubo. A parità di tensione. alternata,. applicata. fra. griglia e catodo, il valore massimo della potenza erogata è determinato di carico. dalla pendenza. della retta. e può essere precisato eoi calcolo e an¬. che graficamente, variando successivamente la pen¬ denza della retta di carico. L'esame. grafico-analitico di. calcolo della. po¬. tenza massima sviluppata dal tubo, quando si ap¬ plica sull’elettrodo di controllo una tensione alter¬ nata. di. ampiezza determinata. e quando. il tubo. venga fatto lavorare non oltre i limiti di sicurezza richiesti, permette di determinare il valore ottimo della resistenza di carico che risulta uguale alla re¬ sistenza interna. o del tubo.. Ponendo quindi guale a c. l’impendenza di. carico. Z. u-. si ha l’espressione:. ^ _P_S Vg~_. (1). 8 nella quale P è la potenza erogata, a il coefficiente di amplificazione del tubo, s. la pendenza della ca¬ ratteristica statica e. Vg l’ampiezza. della tensione. sinoidale applicata fra l’eletrodo di controllo e il catodo. Concludendo,. la. determinazione. grafica. della. potenza erogata dal tubo in funzione dell’ampiezza della tensione ò espressa dalle seguenti note: 1) Si determina il punto di funzionamento del tubo, che è rappresentato graficamente sulla carat¬ teristica statica corrispondente al valore della ten¬ sione negativa applicata all’elettrodo d’eccitazione, in funzione del valore della tensione anodica. di. alimentazione; 2) si traccia la retta di carico, la cui pendenza è determinata dal valore della resistenza di carico impiegata : 3) la potenza dissipata è rappresentata. dall’a¬. rea di un triangolo rettangolo che ha per ipotenusa la retta di carico, compresa fra il punto di lavoro e la caratteristica. statica,. corrispondente all’am¬. piezza della tensione di eccitazione, e per cateti rispettivamente la variazione dell’intensità di cor¬ rente anodica e la variazione della tensione anodica prodotta dalla differenza di potenziale applicata al circuito di comando. La rappresentazione grafica presenta il vantag¬ gio dèi l’immediatezza e, oltre a permettere lo stu¬ dio delle. condizioni. di. funzionamento del tubo,. indica i fattori dai quali dipende la grandezza elet¬ trica di calcolo.. *. (continua). EDIZIONI DI RADIOTECNICA : Prof. Ing. Dilda — Radiotecnica. L. 36, -. N. Callegari — Onde corte ed ultracorte. L. 25.— S. A. Ed. Il ROSTRO • MILANO - Via Senato 24. mod. V. d. P. 545. 93.

(12) S. E. 4102 n efficiente 3 più 1 _. La supereterodina è indubbiamente il rieevilore. pia funzione di rivelatrice a diodo e prcampiifìca-. più sensibile e selettivo che oggi esista e per que¬. Lrice di bassa frequenza, cui fa seguito il pentodo. ste sue doti peculiari è stato universalmente adotta¬. finale di potenza. E’ naturalmente sempre presente. to sia per i grandi apparecchi a 10 e più valvole,. la rettificatrice a due semionde per Lalimentazione.. come per quelli di mole più modesta e finanche. Nel presente apparecchio si hanno le stesse i-. per i modelli di tipo popolare a tre valvole come il. dentiche funzioni con solo quattro valvole. La pri¬. Radio Roma.. ma è infatti una oscillalrice-modulatrice; la secon¬. Il modello però che ha incontrato il maggior favore, almeno da noi, è il classico cinque valvole per il favorevole rapporto fra rendimento e prezzo. I quattro valvole si sono meno diffusi, perchè di re-a minore pur usando stadi a doppia amplificazio¬ ne del tipo reflex, i quali hanno però lo svantag¬ gio di. una scarsa stabilità e si presentano inoltre. difficoltosi nella messa a punto. Con l’avvento delle nuove valvole multiple è. da, oltre che amplificare a. possibile realizzare un quattro valvole il quale pre¬. stiene anche il ruolo di rivelatrice a diodo, mentre. media frequenza,. so¬. senti gli stessi elementi e quindi abbia l’identico. la preamplifìcatrice di bassa frequenza e l'amplifi¬. rendimento del normale cinque valvole. Questo è. cazione finale di potenza sono effettuate contempo¬. generai mente. composto. da. una. prima. ampolla. oprili a triec-modula t rie e seguita da uno stadio a me¬ di a frequenza. Sì ha poi la terza valvola con la dop-. 94. raneamente dalla terza valvola. La quarta è la nor¬ male raddrizzatrice per l’alimentazione. Il materiale è. in massima. parte GeJixo.. toni-.

(13) preso il telaio già forato, e ciò per comodità del co¬ struttore. IN011 si è ritenuto infatti conveniente autorostruire certe parli quali appunto il telaio, il tra¬ sformatore d’alimentazione eec., perchè nel mo¬ mento attuale è difficoltoso procurarsi il materiale occorrente, mentre l'economia clic se ne può rica¬ vare è molto discutibile. Sono siate adottate solo le onde medie, dato il carattere puramente sperimentale del montaggio che è stato eseguito per provare in parli colar mo¬ do l’efficienza della valvola doppia XYe. 13 in tal genere di circuito. LI trasformatore d’aereo e l’oscillatore, data la loro semplicità, possono essere costruiti dal dilet¬ tante medesimo. Come compensatori sono siati adottati quelli Ducati ad aria per la loro elevata sta¬ bilità. Detti compensatori verranno listali nell’in¬ terno del telaio sul davanti- a destra. VI lo scopo si usufruirà dei fori già esistenti allargando quello più a destra fino a circa 10 inni.; altri quattro pic¬ coli fori, eseguiti sopra i due più grandi con un tra¬ panino a mano e punta da 3 min., serviranno per il passaggio delle viti. I n quinto forellhio dovrà essere fatto sulla parte superiore del telaio proprio sul davanti della prima valvola e servirà per fissa¬ re la bobina dell’oscillatore. [I montaggio si inizierà fissando sul telaio il Ira$ formatore d’alimentazione, il condensatore varia¬ bile, gli elettrolitici, i trasformatori di media fre¬ quenza, gli zoccoli ociaì con gli anelli reagisci lev¬ ino, quello a bicchiere e l’altro a quattro fori. Si applicheranno pure gli attacchi antenna-terra c fo¬ no. il cambio-tensioni ed il potenziometro-interrut¬ tore. La scala parlante si monterà invece per ulti¬ mo a filatura finita. Questa si inizierà con i colle¬ gamenti dei circuiti di accensione, per passare noi a quelli dell’anodica e delle griglie schermo, appli¬ cando infine i vari condensatori e resistenze a par¬ tire dalla parte a bassa frequenza. Le bobine, che verranno fissate all’interno del telaio insieme ai compensatori, sono auto-costruite ed eccone i dati: 1) Trasformatore d’aereo - Tubo di cartone hachelizzato diana. 25 min. lunghezza 80 min. Se¬ condario 160 spire filo da 2/10 smaltato. Primario 300 spire filo da 1/10 smaltato avvolto di seguito a quello secondario in sei strati di 50 spire. 2) Oscillatore - l’ubo di cartone baehelizza¬ to diam. 25 inni, lunghezza 60 min. Avvolgimento 72 spire filo da 2/10 smallato. Non occorre avvolgi¬ mento di reazione avvenendo questa capaci tativamente. Le valvole, ad accezione della VE 13. sono 11VRE e precisamente le seguenti : 1 1 I. 6A8-G 6BN8-G 80 Ecco l’elenco costruzione : 1 Telaio 1 Altoparlante 1 Trasformatore 1 Trasformatore 1 Trasformatore. del materiale occorrente per la SC46R 2W3/2000 d'alimentazione 5552 media frequenza 601 media frequenza 092. Geloso » ». ». Condensatore \ ariabile Potenziometro l Molliti (Condensatori elettrolitici Fascetta di fissaggio P resa ant en n a - ter r a Presa fono Cambio-tensioni Zoccolo a bicchiere Zoccolo a quattro fori Zoccoli octal Schermi per valvole Scala parlante Compensatori 30 pF Compensatore 100-200 pK. 822 ’*) 999 » 1500 » 1074 » 1030 648 » 1050 » 500 i> 503 510/A » 539 37 R ornassi KC35Q5.6 Ducati EC3558.1 1 Duca! i. Condensatori fissi a mira 1 da 50 PF 2 100 » » » 250 1> 2 500 » » 1. Resistenze fìsse 1/2 ’v 50 ohm 2 da >) 1.000 2 » » 2.000 1 » 50.000 » 1 i) » 3 » 100.000 250.000 1 *»■ >5 500.000 2 )» }ì 2 » 1.000.000. Con de usa tori fissi a carta 1 da 0,003 mF » 0,003 ! » » 2 1 0,01 0,03 3 » 2 >i 3 0,1 » 1 2. Resistenze fisse 1 w 1 da 20.000 p 1 da 25.000 O Botton i in hacbeaite Lampadine 6,3 ^7. Clips normale Clips t ipo octal. Viti e dadi da 1/8, filo per collegamenti, stagno eec. ecc. Una volta ultimato il montaggio lo si controlle¬ rà attentamente con lo schema elettrico per assi¬ curarsi che non vi sieno errori di connessione Si connetterà quindi l/apparecchio con la rete luce badando che il cambio tensioni sia nella posizio¬ ne giusta. Si attenderà clic Ir valvole ri rimo sfal¬ date e quindi, con un voltmetro ad elevata re i ten-. ». 95.

(14) za (1000 ohm per V). si controlleranno le tensioni. telaio) ritoccando anche il compensatore d’aereo fi¬ no alla massima uscita. Se. che dovranno essere circa le seguenti :. V indice. non corrispon¬. derà al punto giusto sul quadrante ve lo si porterà facendolo scorrere lungo la cordicella nel mentre. 6À8-G, 6BN8-G, W.E. 13, 80. Placca Griglia schermo Grig 1 i a controllo Placca ascili.. 235V 100 —3 160. Filamento. Sez. triodo 235 120 — 100 2 —3. —. Sez.. pentodo 220 — 235 — —fi. — _. —. *—. —. —. —. — 345. si manterrà fermo il variabile. Si ritornerà di nuovo sui 210 rat. e si ripeterà ancora tutta o tre volte. l'operazione di onde assicurarsi. taratura almeno due del. perfetto. allinea¬. mento e corrispondenza dell’indice del quadrante con le frequenze ricevute. La sensibilità deve. aggirarsi. su circa. 20-25. crovolta.. Caduta nell’eccitazione 110 V. La messa a punto si inizierà con Tal lineamento della media frequenza su 467 Re. A questo scopo si. connetterà l’uscita dell'oscillatore modulato ai. morsetti antenna-terra del Capa rocchio badando di porre l’indice del quadrante all’inizio della scala (sui. 190 ini). Si ripeterà due o tre volte la rego¬. lazione dei compensatori dei due trasformatori di media frequenza fino ad ottenere una taratura preeisa. Per avere la sicurezza del risultato sarà bene eseguire la taratura non ad orecchio, ina con l’au¬ silio ili. un misuratore. di. uscita. connesso. fra la. placca della finale e la massa. Si. passerà. ora. al Fall ine amento. dell’alta. fre¬. quenza che verrà effettuata prima sui 210 nit. re¬ golando il compensatore dell’oscillatore (davanti a destra) e quindi il compensatore d’aereo (davanti a sinistra). Si passerà poi sui 250 mt. regolando il secondo compensatore dell’oscillatore (di sotto al. I MIGLIORI APPARECCHI DI MISURA PER RADIOTECNICA Modello. CGE. 909. M ISURATORE UNIVERSALE CON PROVA. Modello. VALVOLE. 907. PROVA VALVOLE DA. Modello. CGE. BANCO. CGE .906. OSCILLATORE MODU LATO IN. CONTINUA Modello CGE 908/1 MISURATORE UNIVERSALE “JUNIOR". Compagniagenerale di Elettricità-Milano 96. •. mi¬.

(15) Un complesso per il traffico dilettantistico sui 20 e 40 metri 2339 5. ,. continuazione e fine. vedi. À7.. V.. 5. Le operazioni da eseguirsi per la messa a punto. ricevitore di controllo una modulazione perfetta¬ mente lineare.. sono le seguenti : 1) Date le tensioni. alla sola. pilota girare Ci lino. Dissi})azione anodica 21. watt. Dissipazione max. di griglia schermo 3,5 watt. Tensione di placca 400 volt. di una sondospira -accoppiata ad L. - Variando. Tensione di schermo 300 volt. ora il condensatore di neutralizzazione, lare in. Classe C. modo che L non accusi più presenza di RF an¬. Dissipazione 25 watt. che per altre posizioni di O;. - Neutralizzato co¬. Tensione placca 400 volt. sì lo stadio si potrà applicare la tensione ano¬ si niellerà. po¬. Diamo qui, per i dilettanti che ne fossero sprov¬. 3) Regolare C-t per ottenere la massima luminosità. Ci. essere. visti, le caratteristiche delle 6L6 usate in RF :. la 0-100 ni A);. dica alle finali e manovrando. La modulazione dovrà. sitiva.. ad avere la minima corrente in A (scala del mi ! liamperometro 0-100 ni A); 2) Regolare G> per la massima deviazione in B (sca¬. Parenti. Tensione schermo 300 volt. in. Tensione base griglia -55. sintonia il circuito anodico, minima lettura in. Corrente placca 95 mA. C, (scala 0-200 ni A).. Corrente schermo 8 mA Corrente di griglia 3 mA Potenza di eccitazione 0,21. watt. Questi dati si riferiscono ad una sola valvola.. 11 trasmettitore è così messo a punto e si pas¬ serà all'accordo del sistema radiante. Si è già visto precedentemente (*) come si deb¬ ba procedere nel caso che L accoppi ani culo si ef¬ fettui induttivamente con ima linea di alimentazio¬ ne bifilare (aereo Zeppelin, Levy, a delta eoe.). Qualora invece la linea di alimentazione fosse monofilare. (aereo. a. presa. calcolata etc.). basterà. porre in serie all’alimentatore un amperometro a RF o una lampadina 6,3 volta e vedere su quale spira della bobina finale l’aereo accusi un massimo di assorbimento. so verrà fìssalo sulla spira trovata, ma non esatta¬ mente nel punto di massimo assorbimento. Se si volesse evitare una sintonia troppo piatta emessa. Ci limitiamo a dare qualche con¬. Dovendo porre. ogni cura. nell isolamento. dei. pezzi percorsi da RF i supporti portavalvola non¬ ché quelli per bili. e. hi e. L> (essendo queste intercambia¬. dotate di spinotti come i piedini di una val¬. vola) dovranno essere in frequenta o in altro mate¬ riale ceramico, pure di materiale ceramico dovran¬ no essere le colonnette distanzi atri ci per Lì c Gì. Il montaggio verrà effettuato possibiliincnte su. Per evitare un accoppiamento troppo stretto es¬. dell’onda. Montaggio: siglio :. bisognerà. accoppiare. un. aereo. di questo tipo invece clic eapacitalivamcnte indut¬ tivamente. Il circuito più indicalo è quello di fi¬ gura 5.. di wi telaio di alluminio dello spessore di inni, 2 e dell’ingombro di 150 per 300 unii. Una lastra di alluminio montata verticalmente separerà i due stadi e ne eviterà ogni accoppiamen¬ to diretto. Un’altra lastra di alluminio di 150 per 300 for¬ merà il pannello anteriore su cui verranno dispo¬. La messa a punto del trasmettitore verrà effet¬. sti tutti i comandi nonché tre Jack, mentre poste¬. tuata in assenza di modulazione ed i due potenzio¬. riormente troverà posto una morsettiera a 6 per le. metri verranno regolati in modo che agli elettrodi. tensioni ed una a due per la modulazione.. giungano le tensioni prescritte. Durante la messa. Le bobine L e Li verranno montate alquanto di¬. a punto della modulazione la posizione di questi. stanti tra di loro e con gli assi ortogonali; anche. potenziometri verrà ritoccata in modo da avere al. ortogonali dovranno essere gli assi eli Li e Le que-. •. 97.

(16) ~ta uì lima non essendo intercambi ab i'I e verrà fis-. A; anche di ottima qualità dovrà essere il variabile. ~ala direttamente al variabile e con questo distan-. di aereo.. zata dallo sebastis. L’alimentatore. IO cm.. Analogamente verrà montata la bobina tenna. facendo attenzione I»Iacea ».. di montarla. di. « dal. lato. smorzare, se ciò brazioni. Il variabile da ISO dovrà soddisfare questi due requisiti : I) Ottimo. isolamento. mento in quarzo,. rispetto alla. mieaìe\.. nonché spaziatura. tra. IH4. ile lamine. posto e. telaio. di. lii ente scelta. L. Lt. La. L. L,. NB.. 32. Spar. iti tura. 0.1. smalto. serrate. mm.. nudo. 4 mm.. nini. 33 mm.. 2. 38 mm.. 1 inni.. 60 mm.. tubetto fame. 1. c. c.. serrate. 5 mai.. 4 mm.. d.. r\. Accoppia¬ menti. IS° #pire. ■. fortuna. orari di. effettuare il sospirato W.A.C.. Ino lame ti lo lilo. dì.... degli. IH ("All tipo FL 5201 ; mi un MOTTOLA tipo 116. Diametro filo. possibile. in. modo da. le eventuali. alimentazione. Fon urna accurata inesca a punto, con. a. 17 eo:i-. po. Diametro i»upp rio. che. 40. f. io. \. 18 7. /. 6 4. 2 (1.). 40. ì '. S. 2 (1.). 20. \. i \. 20 12. 4 (L). 40. ). 2 (1.). 20. \. 40-20. !. —. 40-20. questo. una sa¬ con un. complesso ^. N 0 T E. \. 12. potrà, con. Gamma mt.. /. —. si. trasmissione,. Il. supporto è costituito da zoccolo di \alvola. uno. Supporto Mottoia N.° 21805. «. Avvolta in aria con presa interra.. «. »». M. »». ■ lj e J. sono avvolte nello stesso supporto di Lt e LJ a 5 mm. dalla fine dell’avvolgimento. 6, è avvolta a 20 min. di distanza da L , sullo stesso asse e può muoversi nel piano delle spire.. MICROFARAD CONDENSATORI: a mica, a carta, ceramici, elettrolitici RESISTENZE: chimiche, a filo smaltate, a filo laccate. MILANO - Via Derganino, 20 96. •. vi¬ so¬. de li* a lime In a toro con gomma. - igli ahi le per questo organo importanti!» imo o un. liohin ti. farà. desse fastidio,. l rado rm al ore. il. più. si. I dati per le bobine seno riportati nella annes¬ sa tabella.. ( isola¬. non inferiore. del. spendendo od altro.. frequenta, e Non de),. 0,65 min. (0,75 mm. sono già sufficienti.).. verrà. lontano dal trasmettitore. an¬.

(17) LA CONVERSIONE DI FREQUENZA Ing. 2366 —. [Nella fig. 9 è trace iato lui ci reni Lo schematico nel quale, per la conversione di frequenza., viene impiegato un triodo-esodo* In. alcuni. G.. Marinino. Palane. Coni, vedi N. 5. nubi si. consegue. ia modulazione. va¬. le viene debolmente modulata.. In -definitiva, sen¬. za procedere ad una regolazione manuale, la mo¬ dulazione è sempre appropriata qualunque sia la ampiezza della tensione a radiofrequenza.. Scelta della media frequenza. La scelta della media frequenza è il risultalo di un compromesso. da stabilire caso. per caso, per¬. ché da e—a dipendono, .da le caratteristiche di am¬ plificazione. di sensibilità e di H'Ieltività del rice¬ vitore, sia il comportamento di questo nei riguar¬ di dei fenomeni di interferenza, fattori questi che influenzano. la scelta. -della. frequenza intermedia. iti modo coni ra-laute, si celiò la preponderanza di uno di essi può spostare i termini del problema.. La media frequenza ed i fenomeni di in¬ terferenza. - Il segnale d'immagineOgni qualvolta ferisce dalla in meno di. riabile costruendo le due grìglie I e 3 a l'orma di. un seguale dif¬. del For-eil latore. in. più. trasformatori. di. media. freqm nza. e. giunge. rii. tensione. tubo convertitore batte col primo e genera. automatico. radiofrequenza di sensibilità. è. debole,. il. controllo. deir apparecchio. non. a-. gisce ed allora la griglia ] non c polarizzata e la¬ scia passare il flusso elei Ironico per tutta lunghezza come da fìg. a frequenza. locale. al. successivo litbo rivelatore. Se un secondo segnale. el i ca, a p a ss o variabile e so \ r a p p os l e. Quando 1 a a. od. un multiplo della frequenza interme¬. il battimento corrispondente, passa attraverso. dia, i. la frequenza di. frequenza. frequenza. differente. altoparlanti' una. uoLa. alla differenza dei. giunge. di. alla. altezza. griglia. del nello. corrispondente. due battimenti. T/interferenza. la sua. più nula e quella dovuta al segnale, chiamato « im¬. 10-u), con che la tensione. magine u, il quale differisce dal seguale elle si vuo!. vieni'. follemente. modulata.. ricevere. del. doppio. della. esempio, nel campo delle. media. freqm nza.. onde me ile. (da. Per >00 a. 1500 IviIz) per una frequenza intermedia di KHz, le immagini sono comprese fra. kllz. e. la. gamma. disturbata. e. 470. 1400 e 2440. quella. compresa. fra 4440 : 1500 Kllz. Infatti, per ottenere una me¬ dia frequenza di 470 KHz per un ^eguale di arri¬ Figura. vo di 500 KHz ba~ia che la frequenza locale da di. IO. 970 Kllz. infatti 970— 500dia. ojiie di maefu faeton? rin.i '. V. ». ". •'. la frequenza del segnale d migrerò. e quella delle oscillazioni locali e sempre di. <=ij /j yrig//j f non e'poltrii w/j. 6] «. segnale imma-. Ilio KHz, poiché anche in questo caso la. differenza fra Meccanismo. 170. Ma la stessè me¬. frequenza si può ottenere eoi. KHz. ”. (MIO. 970. LO. 170}- He il .-eguale d/ingye>ro. invece di 1500 KHz e Pose illazione locale è della Quando invece la tensione ad alta frequenza e al¬. frequenza. ta, il controllo. polariz¬. (di. Irena. 2440 (cadente al di là della media frequenza) per¬. automatico. za negativamente la. griglia. di sensibilità J.. la quale. il. di. 1970. KHz.. la frequenza intermedia. 470 KHz) si può avere anche per Fimnuigiiu1. lascio elettronico ed anche lo arresta dove le spi¬. chè. re sono sufficientemente avvicinale, come da. facile dimostrare che per una inedia frequenza di. fìg.. 10-1). Nel nuovo caso la tendone a Frequenza loca¬. anche. in. questo. caso:. 2440—1970. 150 KHz la gamma disturbata. 470.. K. va da 800 a 1500. •. 99.

(18) mentre la differenza fra la frequenza massima di-. STRUMENTI DI MISURA. sturbatriee e la frequenza massima d’accordo di¬. MILANO. KHz ed è quindi molto più. estesa. della prima,. minuisce e quindi l’atteimazione totale. dei. - Viale Piave 14 Tel 24-405. filtri. u. VORAX. (a meno non si prevedano parecchi circuiti accor¬ dati in cascata) può essere insufficiente. La questione apparirà più chiara esaminando il seguente prospetto :. Frequenza fondameli* tale del se¬ gnale da ri¬ cevere (KHz). Fre¬ quenza inter¬ media (KHz). Fre¬ quenza del se¬ gnale immagi¬ ne (KHz). Gamma del¬ la frequenza fondamenta¬ le disturbata (KHz). Fstensione gamma distur¬ bata en¬ tro fre¬ quenza fondamentale (KHz). jEsten~ sìone gamma distur¬ bata fuori frequen¬ za fon¬ damen¬ tale (KHz). fi a a. 150. 175. 500. nessuna. -. 100. 400. 175. 700. idj.. —. 300. da. 500. 130. 760. 760. 740. -. a 1500. 130. 1760. a 1500. -. 260. da. da. 500. 150. 800. a 1500. 150. 1800. a 1500. 500. 470. 1440. da 1440. a 1500. 470. 2440. a 1500. da. da. 800. 700 -300. "VORAX,, VU 10 ULTIMA CREAZIONE MISURATORE DELLA POTENZA DI USCITA. L’eliminazione dell’immagine è affidata alla se¬ lezione dei circuiti di entrata. (filtro di banda e. circuito accordato di griglia del tubo convertitore), chiamata. a. preselezione ».. L’efficacia della. prese-. lezione è tanto maggiore, come si rileva facilmen¬ te dal prospetto riportato, quanto più distante è la frequenza disturbatrice da quella di sintonia e quindi quanto maggiore è. la frequenza. interme¬. dia, anche perchè, a misura che si aumenta que¬ st’ultima, si restringe la gamma entro la frequen¬ za fondamentale disturbata. Ln altro caso di interferenza ha luogo quando la frequenza disturbatrice e la seconda dell’oscillatore. armonica. differiscono della frequenza inter¬. media. Dal prospetto seguente vediamo che il nuo¬ vo caso interessa particolarmente le onde medie. Frequenza fondamenta¬ le segnale da ricevere (KH'). Fre¬ quenza inter¬ media (KHz). Fre¬ quenza Il armo¬ nica oscillatrice loca¬ le (KHz). Fre¬ quenza distur¬ batrice (KHz). Estensione gamma di¬ sturbata en¬ tro frequen¬ za fondamentale (KHz). Estensione gamma di¬ sturbata fuori gam¬ ma fondamentale (KHz). da. 550. 175. 1450. 1275. 175. _. a. 638. 175. 1626. 1450. —. —. a 1450. 175. 3250. 3075. 550. 350. 1800. 1450. a 1450. 350. 3600. 3250. da. — ——. —. 1800. 470. 2040. 1570. —. —. a. 1450. 470. 3840. 3370. —. 1920. da. 150. 475. _. __. 188. 175 175. 650. a. 726. 550. —. —. a. 400. 175. 1150. 975. —. 575. 150. 470. 1240. 770. 400. 470. 1740. 1270. da. 150. 175. 650. 825. a. 400. 175. 1150. 1325. da. 150. 470. 1240 1740. 1710. a. 400. 470. 22 U). UNIVERSALE A BASSE ED ALTE PORTATE. 1625. 550. a. r, % MULTIMELO. _. da. da. ■VORAX» SO 110. _. "VORAX,, SO 120 OSCILLATORE MODULATO IN ALTERNATA (BREVETTATO).

(19) Osserviamo dunque che nel caso delle onde ine¬. particolarmente lo stadio convertitore di frequen¬. die da 550 a 1450 KHz (vedi prima parie del pro¬. za, Pamplificazione di esso, fissalo il tipo del tu¬. spetto) con una frequenza intermedia di 175 KHz. bo e le tensioni disponibili, è l’unzione delle per¬. la. gamma. disturba tri ce. è. coni]) resa. fra. 1275. 3075 KHz, mentre quid la della fondamentale. e di¬. dite a radiofrequenza nel trasformatore di media frequenza, nei condensatori e nelle bobine.. sturbata è compresa fra 1275 e 1450 KHz. Per una frequenza intermedia di 470 KHz la gamma distur¬. Le perdite nei condensatori sono. bata si riduce già a zero perchè la gamma delle stazioni. disturba!riei. cade. fuori. del campo delle. onde medie, mentre per una frequenza. ridotti. e co¬. munque aumentano con La frequeza. Per quanto concerne frequenza. intermedia,. le bobine, abbassando a. parità. di. ingombro. la di¬. interme¬. minuisce la sezione del filo ed aumentano le spire,. dia di 350 KHz -i è al limite. Se prendiamo in¬. sicché aumenta la resistenza interna; aumentando. vece in esame le onde lunghe, da. la. 150 a 400 KHz. frequenza. i fenomeni. dissipativi. acquistano. (vedi seconda parte), la frequenza disturba trice è,. maggiore importanza. In definitiva a parità di vo¬. per una frequenza intermedia di 175 KHz, com¬. lume esiste sempre. presa Fra 175 e 975 KHz c se ammettiamo non vi. so. siano stazioni. quindi. della. al. disotto dei. fondamentale. 550 KHz, la gamma. corrispondente. che. rende. una soluzione di compromes¬. massim a Pini pendenza. dinamica. e. Pamplificazione dello stadio.. disturbata va. Le perdite a radiofrequenza possono ridursi con. da 475 a 550 KItz, Per una frequenza intermedia. l’adozione di materiali adatti: filo di Lilz, nuclei. di 470 KHz la frequenza disturbattrice è al di qua. ferromagnetici a circuito chiuso, eee.. della 11 armonica.. In linea generale dunque ramplifieazione otte¬. Interferenza può aver luogo anche. rispetto al-. nibile nella gamma delle medie frequenze attual¬. Pimmagine della seconda armonica d eli’ escili attri¬. mente. ce locale, nel qual caso, riferendoci alla parte ter¬. con Paumentare della frequenza.. za de!. p rosp cl to, ossei*v i anio :. adoperate nei. ricevitori. normali, decresce. per u n a I req nenza. i n t e rm ed i a d i 175 K11/ I a g am in a del La I ret j u enza. Selettività. -— L’aumento delle perdite a radio-. disturba tri ce è fra 825 e 1325 KHz e quindi ab¬. frequenza, col. braccia. dia, fa appiattire la curva dì risonanza e diminui¬. la gamma della stessa seconda armonica;. per una frequenza intermedia di 470 KHz il cam¬ po di»turbatore oscilla fra 1710 e 2210 KHz e quin¬ di è quasi interamente fuori del campo della se¬ conda armonica anzidetta.. della. frequenza. interme¬. sce quindi la selettività. Procedendo. verso. frequenze. risulta maggiormente nuazione. Le armoni che della frequenza intermedia gene¬. crescere. funzione. delle bande della. ini e r medie. difficoltoso laterali,. dissintonia. basse. limitare Patte-. poiché. percentuale,. questa la. é. quale. rate nel raddrizzamento operato dal secondo rive¬. aumenta col decrescere del valore della frequenza. latore. possono. di sintonia.. stesso. apparecchio. \enire. corri' tener conto. irradiate. ricevente. del valore. In. e. ricevute. questo. della. dallo. caso oc¬. frequenza. in¬. Verso le frequenze molto elevate occorre allar¬ gare la banda passante, adottando elevate frequen¬. termedia, della gamma di ricezione, della intensi¬. ze intermedie,. tà della armonica ed il problema della scelta in¬. dovuti. termedia diventa ancor più complesso.. una stabilità déll’oscillatore del 0,05% e se il cam¬. E’ utile esaminare succintamente in do influiscono sulla scelta. in. quale mo¬. parola altri fattori.. fronteggiare gli inconvenienti del Pose i Hai ore.. Supponendo. po abbracciato dal ricevitore è dclPordine di. 50. MHz, la banda passante deve essere di almeno fiO KHz. Amplificazione e sensibilità. - l na volta stabilita. per. all’instabilità. (30 KHz per banda), essendo di 50 KHz il. campo. della frequenza. delPoscillatore. locale,. al. Pamplificazione dei vari stadi di un ricevitore ed. quale bisogna aggiungere altri LO KHz per impedi¬. il numero di questi, la sensibilità totale dell’appa¬. re il taglio delle bande laterali.. recchio risulta ben definita. Per. *. quanto riguarda. TERZAGO - MILANO VIA MELCHIORRE GIOIA 67 TELEFONO. 690-094. Lamelle di ferro magnetico tranciate. per la costruzione dei tra¬. sformatori radio - Motori elettrici trifasi - monofasi ■ Indotti per motorini auto - Lamelle per nuclei - Comandi a distanza - CalotteSerrapacchi in lamiera stampata - Chassis radio ■ Chiedere listino. •. 101.

(20) Dalla lontana bottiglia -di Leyda,. primo esempio. di. <c conden¬. nastri me tal li ci con strati di carta. L’aumento del coefficiente die¬. carta. deve. quisiti. di. possedere speciali purezza;. re¬. perche ad e-. sompio, la presenza di piccolissi¬. satore » di elettricità, siamo giun¬. lettrico. ti a svariati tipi di prodotti crea¬. causa di forte aumento della ca¬. me quantità di sali (normalmente. ti specialmente. pacità). suc¬. esistenti nella carta usuale) dimi¬. cenni dalla tecnica costruttiva pel¬. cessiva impregnazione de! conden¬. nuirebbe la resistenza di isolamen¬. le. satore. numerose. negli. esigenze. ultimi de¬ elettrotec¬. niche. I suddetti prodotti vengono calcolali. di. solito. tenendo conto. ( s). (secondo. viene. parametro. ottenuto. mediante. nella. sostanzi'. cerose. to; la carta deve rispondere ad esigonze di costituzione, e cioè ol¬. (vedi oltre). Piccole disianze (d) tra le arma¬. tre ad essere. di minimo spessore. deve avere buona resistenza alla. della costanza o meno del loro va-. ture. I o re di e a p a c ita: abbiamo p ere i < > j condensatori fissi, .semifissi, ra¬. carte di spessori minimi, clic van¬. trazione,. no da ó a 10 micron.. senza di lacune di continuità: que¬. ri abili.. vengono. raggiunte. usando. liuona. compaUezza,. as¬. Le ar¬. st’ultimo difetto rappresenterebbe. Fermeremo la nostra attenzione. mature possono essere in certi ea-. nel dielettrico un punto di minor. ^ul primo gruppo che comprende. i costituite da metallo spruzzato,. irmalitrc conduttrici.. tra quelli a forte capacità i conden¬. però a ('ausa della. notevole resi¬. resistenza. e. comprometterebbe. quindi seriamente (la rigidità. de!. condensatore. La carta -dev’essere. satori a carta c i condensatori elet¬. stenza-serie di queste, i condensa¬. trolitici., tra quelli a bassa capaci¬. lo ri aventi simili armature posseg¬. nel. tà. a. gono sensibili perdite. Queste per¬. a. ciò sono poco usate, unni tre usa¬. mettere una buona impregnazione di sostanze adatte.. eoe.. tissime sono quelle a logli metal¬. e. ottimo. angolo di perdita. radio-frequenza mica,. i. condensatori. a supporlo. ceramico. Da quanto sopra appare come in quasi tutti i condensatori è il ti¬. contempo. Come. porosa,. onde. abbiamo visto,. per¬. le arma¬. ture metalliche, separale dal die¬. lici. La maggior parte di questi. un. lettrico,. vengono avvolte. tempo erano costituiti da fogli di. alla famiglia del condensatore.. stagno (stagnola) o di lega stagno¬ piombo. La tecnica odierna inve¬. struite in sodo di tener conto del¬ la scarsa resistenza della carta, do¬. tore elettrico è costituito da due. ce si orienta sempre più verso. i. vei t a al suo minimo spessore, e di. armature. fogli di. sta¬. ottenere un parafici Fino perfetto. conduttrici. uno strato isolante.. separale da. Richiamiamo. qui la formula che dà la capacità di un condensatore: C dove C. Z f d. £ = costante dielettrica dell’i¬ solante superficie delle armature. A. conduttrici d spessore dell’isolante. I condensatori a carta. 1 condensatori a carta posseggo¬ no un’elevata gamma di capacità,. Fogli. di. sono. co¬. gno o di sue leghe venivano usali prima a causa della necessità di. tra i diversi nastri.. ottenere. to si è accennato sopra, si è visto. una. facile. saldatura. di. impragnazione_ - Secondo (pian¬. tutti i bordi delle diverse spire tra. come. di loro alle due basì del I av volgi¬. venga elevato per mezzo di specia¬. mento. capacità. alluminio.. queste. spe¬. ciali. Come è risaputo, un condensa¬. macchine:. su. po di dielettrico che dà il nome. ci!nutrico,. onde annullare. la formazione dì un avvolgimento induttivo. Ma le moderne conqui¬. li. il. coefficiente. sostanze. dielettrico. impregnanti :. queste,. oltre alFaumento di i, conferisco¬. ste nella saldatura del Fai hi minio. no al condensatore un più picco¬ lo angolo di perdita e una maggio¬. hanno permesso di. re rigidità dielettrica.. garantire an¬. che per i condensatori formati con. fi tipo di sostanza usata per la. armature di questo metallo com¬. impregnazione varia a seconda del. piei a mente autarchico, la mancan¬. costruttore.. za di induttività. L’uso del Fallii-. tante far notare come le sostanze. E'. comunque. impor¬. da 1.000 pF a .1-4 y.F (oltre tale capacità, salvo casi specialissimi,. minio permette ovviamente la rea¬. u sa te u n t e m p o. lizzazione di condensatori di. d’api, ece.) siano da qualche de¬. vengono usati i condensatori elet¬. nor peso.. trolitici, i quali posseggono mag¬ giore capacità unitaria di volume). Nel. condensatore. ottenere. tilt. elevato. a. carta,. per. valore di. (. mi¬. ( p a r a ffi n a,. ee ra. cennio quasi totalmente sostituite. Lo spessore delle armature. ge¬. neralmente usato va da 5 a 10 mi¬ cron.. dalle. resine. ì ne rie aria):. Carta. — Come abbiamo accen¬. « c loro naft al in ielle ». (nibrenwachs tedesca, balowax atale. principale. preferenza. è il. motivo, di loro. potere. dielettrico assai maggiore di quel¬. (capacità) si gioca su tutti e tre i. nato in antecedenza, tra le due ar¬. parametri flati nella formula pre¬. mature conduttrici è interposto li¬. lo delle cere prima usate (circa i!. cedente.. no strato di carta di cellulosa o di. doppio della paraffina).. La forte superficie (A) delle ar¬ mature si ottiene mediante un lun¬ go. 102. avvolgimento. •. concentrico. di. lino.. La preparazione chimica di ta¬. Tale materiale deve avere varie rigide. caratteristiche. E. cioè. la. li cere, (basata sopra una reazio¬ ne di. fi‘-saggio di atomi. di. cloro.

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