• Non ci sono risultati.

Strumenti elettronici analogici

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Strumenti elettronici analogici"

Copied!
27
0
0

Testo completo

(1)

Strumenti elettronici analogici

• Principali caratteristiche degli strumenti elettronici analogici

• Richiami sull’amplificatore operazionale

• L’amplificatore di misura

• Il voltmetro per tensione continua

• Il voltmetro per tensione alternata

• I moltiplicatori analogici e le loro caratteristiche ed incertezze

• Il moltiplicatore logaritmico

• Il voltmetro a vero valore efficace

• Il wattmetro elettronico analogico

• Il misuratore di energia elettronico analogico

(2)

Testi consigliati

GIUSEPPE ZINGALES

MISURE ELETTRICHE

METODI E STRUMENTI

UTET TORINO 1992

(3)

Strumenti elettromeccanici

• Realizzano la trasformazione di una

grandezza elettrica in una forza o in una coppia.

• Nasce una azione meccanica su di un indice, che fornisce una relazione univoca tra la

grandezza misurata e la deviazione dell’indice.

(4)

Alimentazione esterna.

Strumenti analogici elettronici

Strumento y elettro- meccanico

x z

Uscita

ausiliaria

Sistema

elettronico di amplificaz.

(5)

Strumenti elettromeccanici

VANTAGGI

• Autoalimentati

• Buone caratteristiche di misura

• Affidabilità

SVANTAGGI

• Autoconsumo

• Interazione con il circuito di misura

• Fragilità

• Difficoltà nelle misurazioni di valori piccoli

(6)

Strumenti elettronici

VANTAGGI

• Ottime caratteristiche di misura

• Basso consumo

• Uscita elettrica supplementare

• Robustezza

SVANTAGGI

• Alimentazione esterna

• Tarature frequenti e a volte complesse

• Costo, ingombro e peso

(7)

Richiami sull’amplificatore operazionale

A = Rin = ∞ Rusc = 0

Vusc = A(V + - V -)

+ -

A

V- Vusc

V+

R1 R2

Vin Vusc

V R

R V

usc 2

1

= − in

Amplificatore invertente

R1 R

2

Vin Vusc

Amplificatore non invertente

V R R

R

usc 1 2 V

1

= + in

(8)

V1 V2

V3 Vusc

R1 R2

R3

R

V R V

R

V R

V

usc 1 R

1

2 2

3 3

= − + +

Sommatore analogico

Richiami sull’amplificatore operazionale

Vin Vusc

Zusc = 0

Inseguitore di tensione (buffer)

V+ V > ⇒0 Vusc = Vo V+ V < ⇒0 Vusc = −Vo

Comparatore

V -

V+ Vusc

(9)

Amplificatore di misura

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

• Guadagno

• Linearità

- distorsione armonica (THD)

• Banda passante

• Impedenza di ingresso

• Impedenza di uscita

• Dinamica dei segnali in ingresso e in uscita

• Rapporto Segnale - Rumore (SNR)

• Derive

Vin Vus

G c

V

usc

= ⋅ G V

in

(10)

Amplificatore di misura

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

• Guadagno

• Linearità

- distorsione armonica (THD)

• Banda passante

• Impedenza di ingresso

• Impedenza di uscita

• Dinamica dei segnali in ingresso e in uscita

• Rapporto Segnale - Rumore (SNR)

• Derive

R1 R2

Vin Vusc

G V V

usc in

=

( )

ε

r 1 2 1

1

2 2

dG R ,R G

dR R

dR

= = − R

(11)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

• Guadagno

• Linearità

- distorsione armonica (THD)

• Banda passante

• Impedenza di ingresso

• Impedenza di uscita

• Dinamica dei segnali in ingresso e in uscita

• Rapporto Segnale - Rumore (SNR)

• Derive

Vusc

Vin

se per Vin = V1 ⇒ Vusc = G ⋅V1 se per Vin = V2 ⇒ Vusc = G ⋅V2

per Vin = V1 + V2 ⇒ Vusc = G (V1+ V2)

Amplificatore di misura

Vusc

Vin

THD V V V

2

1 2

1

= 2

(12)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

• Guadagno

• Linearità

- distorsione armonica (THD)

• Banda passante

• Impedenza di ingresso

• Impedenza di uscita

• Dinamica dei segnali in ingresso e in uscita

• Rapporto Segnale - Rumore (SNR)

• Derive

0.1 1 10 100 1000 1 10 4 1 10 5

80 60 40 20 0

dB 20

Hz

G

dB

= 20Log (G)

10

Amplificatore di misura

(13)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

• Guadagno

• Linearità

- distorsione armonica (THD)

• Banda passante

• Impedenza di ingresso

• Impedenza di uscita

• Dinamica dei segnali in ingresso e in uscita

• Rapporto Segnale - Rumore (SNR)

• Derive

Amplificatore di misura

(14)

Voltmetro in c.c.

Vu

I I I V

R

V R

R R

R R

V R

R V R R

R R R 1 R

R V

m u 2 u

u

u 2

2 u

2 u

u

2 1

in 2 u

2 u 1

2 u

in

= + = + = +

 ⋅

= −

 ⋅ +

 = − +

 ⋅ 1

Vin Im I u

R1

R2

Rm

Ru I2

se R1 = R2 e R1,R2 >> Ru :

I 1

R V k V

m

u

in in

= − = ⋅

(15)

i (t) V (t)

m Rin u

=

i (t)2 = ⇒0 i (t)m = i (t)u

Se Vin(t) > 0 ⇒

Se Vin(t) < 0 ⇒ i (t)m = 0

Voltmetro in c.a.

vin

vu iu im

Rin

Rm

Ru

i2

(16)

vin

vu iu im

Rin

Rm

Ru

i2

i (t) = I 1 2

V

m m Rineff

u

= ⋅π

Per un ingresso sinusoidale:

Vin(t) t

im(t) t

Voltmetro in c.a.

(17)

Moltiplicatore analogico

Possiede due ingressi, solitamente in tensione, ed una uscita, anch’essa in tensione.

V1(t) V2(t)

Vusc(t)

moltiplicatore

Vusc(t) = ⋅k V (t) V (t)12 con k costante

(18)

In funzione della polarità dei segnali accettati ai suoi ingressi, un moltiplicatore viene detto:

– ad un quadrante: entrambi i segnali sono unipolari

– a due quadranti: un segnale è unipolare, mentre l’altro è bipolare

– a quattro quadranti: entambi i segnali sono bipolari

CLASSIFICAZIONE DEI MOLTIPLICATORI

Moltiplicatore analogico

(19)

• Incertezza complessiva: rappresenta lo scostamento della tensione reale di uscita da quella teorica, ottenuta come prodotto dei due segnali di ingresso.

• Incertezza di guadagno: definisce lo scostamento del fattore di scala k reale da quello ideale.

• Offset in uscita: definisce lo scostamento dal valore nullo della tensione di uscita quando gli ingressi sono

cortocircuitati.

• Non linearità: rappresenta il massimo scostamento, riferito al fondo scala ed espresso percentualmente, della curva caratteristica reale rispetto a quella ideale

• Errore di ampiezza 1%: rappresenta la frequenza alla quale il moltiplicatore introduce un errore, sulla ampiezza del segnale di uscita, pari a 1% dell’ampiezza della tensione di uscita, fissata al 10% del valore di fondo scala.

INCERTEZZE NEI MOLTIPLICATORI

Moltiplicatore analogico

(20)

• Errore di fase 1%: rappresenta la frequenza alla quale il moltiplicatore introduce sulla fase del segnale di uscita un errore pari a 0.01 rad.

• Banda per piccolo segnale: definisce la frequenza alla quale il segnale di uscita dal moltiplicatore presenta una attenuazione sull’ampiezza di -3 dB rispetto al valore

nominale, che viene fissato al 10% del valore di fondo scala.

INCERTEZZE NEI MOLTIPLICATORI

Moltiplicatore analogico

(21)

MOLTIPLICATORE LOGARITMICO

• E’ un moltiplicatore a un quadrante, con banda dell’ordine del MHz.

• Realizza il prodotto di due segnali attraverso due successive conversioni, la prima logaritmica e la seconda anti-logaritmica.

R

R R R

R

V1

V2

R

Vusc

(22)

MOLTIPLICATORE LOGARITMICO

R

R R R

R

V1

V2

R

Vusc VA

VB

VC

V R I

K K V V

R I

usc ≅ − ⋅







0 

0 0 1 2

2 02

exp 1 ln

V R I V V

R I

usc ≅ − ⋅ ⋅



0 1 2 

2 0

exp ln 2

V V V

R I K V V

usc ≅ −

=

1 2

0 1 1 2

(23)

CT voltmetro c.c.

radice quadrata

v(t)

moltiplicatore filtro

VOLTMETRO A VERO VALORE EFFICACE

• CT: modulo condizionatore per il segnale di tensione

• Filtro: filtro di tipo passa basso per l’estrazione del valor medio

• Radice quadrata: dispositivo analogico che

fornisce in uscita la radice quadrata dell’ingresso

[ ]

V 1

T v(t) dt

eff

2 T

=

(24)

Tensione: v(t)

Corrente: i(t)

Potenza istantanea: p(t) = v(t) i(t)

Potenza attiva:

Energia:

MISURA DELLA POTENZA E DELL’ENERGIA

P p(t) 1

T p(t)dt

T

= =

E(t) p( )d

t

=

τ τ

0

(25)

WATTMETRO ELETTRONICO ANALOGICO

CT: modulo condizionatore per il segnale di tensione

CI: modulo condizionatore per il segnale di corrente

Filtro: filtro di tipo passa basso per estrarre il valor medio

v(t) i(t)

CT CI

moltiplicatore filtro P

(26)

CARATTERISTICHE DI UN TIPICO WATTMETRO ELETTRONICO ANALOGICO COMMERCIALE

• Portata: da 300 mW a 18 kW

• Sensibilità: 0.1 mW

• Banda: da 40 Hz a 1.2 kHz

• Accuratezza (cos φ =1):

±(0.1% lettura+0.02%portata) tra 40 e 400 Hz

±(0.2% lettura+0.03%portata) nella restante banda

(27)

MISURATORE DI ENERGIA ELETTRONICO

• CT:modulo condizionatore per il segnale di tensione

• CI: modulo condizionatore per il segnale di corrente

• Integratore: effettua l’integrazione del segnale p(t), potenza istantanea

E(t) v(t)

i(t)

CT CI

moltiplicatore integratore

Riferimenti

Documenti correlati

‣ Notiamo che ogni nodo può venire accodato al più una volta, perché deve passare da bianco a grigio prima di venire accodato e non tornerà mai più bianco, quindi il ciclo

Per entrambi i metodi, calcolare l’errore relativo sulla seconda iterata e dire qual’è l’ordine di convergenza, motivando la

Acuto, ottuso, retto, concavo, piatto ti ricordi ancora cosa indicano queste parole a proposito dell’ampiezza degli angoli. Prova a disegnare un rappresentante di ognuna di

(b) di quanto occorre aumentare l’angolo fra piano inclinato o orizzontale se si vuole che la frequenza fonda- mentale del suono ottenuto dalla corda sia di 120Hz.. Due corde di

Due onde armoniche che hanno la stessa frequenza e la stessa ampiezza, si sovrappongono in un punto e l’ampiezza dell’onda risultante è la metà di ciascuna delle ampiezze delle

questa perturbazione può essere sempre rappresentata come serie di Fourier, ovvero come una combinazione, più o meno complessa, di funzioni periodiche (serie di Fourier).. la forma

Calcolo Numerico (Ingegneria Energia/Meccanica, Canale B)..

Con moltissima as- trazione può essere pensato come un insieme di cellule tumorali all’interno di un tessuto.... Vorremmo apprezzare il movimento