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DOSSIER

PARERE su Deliberazione di Giunta n. 49 del 20/2/2014 recante:

"Rimodulazione del Piano finanziario del POR Calabria FESR 2007-2013 - Asse I - Linee di Intervento 1.1.2.1, 1.1.3.1, 1.1.3.2 e 1.1.4.1"

relatore: C. IMBALZANO

DATI DELL'ITER

NUMERO DEL REGISTRO DEI PROVVEDIMENTI

DATA DI PRESENTAZIONE ALLA SEGRETERIA DELL'ASSEMBLEA 28/2/2014

DATA DI ASSEGNAZIONE ALLA COMMISSIONE 28/2/2014

COMUNICAZIONE IN CONSIGLIO SEDE

PARERE PREVISTO II Comm.

NUMERO ARTICOLI

ultimo aggiornamento: 06/03/2014

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Normativa regionale

       LEGGE REGIONALE 5 gennaio 2007, n. 3 (Artt. 11 e 12) pag. 3 Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria al processo normativo e comunitario e sulle procedure relative all’attuazione delle politiche comunitarie

       Deliberazione della Giunta regionale n. 224 del 18.06.2013 pag. 4 Presa d'atto della Decisione della Commissione europea C(2013) 2871 final del 27.05.2013 e approvazione del Piano finanziario del POR Calabria FESR 2007/2013 per Assi prioritari, Settori e Linee d’intervento

Documentazione citata

       POR Calabria FESR 2007/2013 – Asse I “Ricerca scientifica, Innovazione

tecnologica e Società dell’informazione” pag. 20

Linea d’intervento 1.1.2.1 “Azioni per la realizzazione della Rete Regionale per l’Innovazione”, Linea d’intervento 1.1.3.1 “Servizi per l’adozione di innovazione tecnologica da parte dell’imprese”, Linea d’intervento 1.1.3.2 “Realizzazione dei Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali previsti dai Pacchetti Integrati di Agevolazioni e dai Contratti di Investimento”, e Linea d’Intervento 1.1.4.1 “Creazione di iniziative imprenditoriali di Spin Off da Università e Centri di Ricerca e di micro-imprese innovative da parte di neo-laureati o dottori di ricerca”

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LEGGE REGIONALE 5 gennaio 2007, n. 3

Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria al processo normativo e comunitario e sulle procedure relative all’attuazione delle politiche comunitarie.

(BUR n 24 del 30 dicembre 2006, supplemento straordinario n. 4 del 12/1/2007)

CAPO II

Programmazione comunitaria

Art. 11

(Competenze del Consiglio regionale)

1. Il Consiglio regionale delibera gli atti di indirizzo, di programmazione, di piano, di programma operativo regionale concernenti l’attuazione delle politiche comunitarie, ai sensi dell’art. 42 dello Statuto.

2. Al fine di porre in essere una rapida procedura di approvazione da parte del Consiglio, la Giunta regionale assicura a quest’ultimo una adeguata informazione in ordine alla elaborazione delle proposte relative agli atti di cui al comma 1.

3. La deliberazione con la quale il Consiglio regionale approvale proposte di atto di cui al comma 1 contiene gli indirizzi per la Giunta regionale da seguire nel corso dell’attività di negoziato con lo Stato e con la Commissione europea, nonché l’autorizzazione a concordare gli adeguamenti necessari per la concessione del cofinanziamento.

4. La Giunta regionale riferisce al Consiglio regionale sull’andamento delle procedure di negoziato con lo Stato e con la Commissione europea.

5. Al termine del negoziato, gli atti di cui al comma 1 sono ritrasmessi al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.

6. Le proposte di programma regionale relative a forme di finanziamento diretto dell’Unione europea, attivate mediante bandi di gara o inviti a presentare proposte sono approvate dalla Giunta regionale, sentito il parere della competente Commissione consiliare.

Art. 12

(Modifiche agli atti di programmazione comunitaria)

1. Le proposte di modifica sostanziale agli atti di programmazione di cui all’art. 11, comma 1, sono approvate dal Consiglio regionale.

2. Per modifiche sostanziali si intendono:

a) le modifiche al piano finanziario che comportano una destinazione delle risorse per priorità strategiche interne al programma diversa da quella originaria;

b) le modifiche di programmazione che comportano la previsione di nuove operazioni o la soppressione di operazioni esistenti;

c) le proposte di modifica diverse da quelle elencate al comma 2 sono trasmesse alla competente Commissione consiliare, la quale esprime il proprio parere entro 15 giorni dalla acquisizione dell’atto; decorso tale termine, il parere si ritiene reso in senso favorevole.

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UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONE CALABRIA

FESR 2007 - 2013

CCI N° 2007 IT 161 PO 008

(Aprile 2013)

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Sperimentale secondo le modalità previste dalla Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI (2006/C 323/01). che possono riguardare una o più delle seguenti tipologie di attività83:

- Ricerca Industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi di cui allo Sviluppo Sperimentale.

- Sviluppo Sperimentale: acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi o servizi. Tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati ad usi commerciali.

Rientra nello Sviluppo Sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto ai fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili.

Sono inoltre ammissibili aiuti alla produzione e al collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non possano essere impegnati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Lo Sviluppo Sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentano miglioramenti.

Linea di Intervento 1.1.2.1 – Azioni per la realizzazione della Rete Regionale per l’Innovazione.

La Linea di Intervento sostiene la progettazione, la sperimentazione e la valutazione dei servizi della Rete Regionale per l’Innovazione per i seguenti nodi:

- Industrial Liaison Office (ILO) delle Università calabresi.

- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Camere di Commercio.

- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Associazioni Imprenditoriali.

La realizzazione della Rete Regionale per l’Innovazione sarà preceduta dall’analisi delle analoghe esperienze nazionali ed europee (aspetti normativi, modelli organizzativi, funzioni e servizi dei nodi, infrastrutture e servizi per la cooperazione interna, modalità di interazione con gli utenti, prodotti e servizi erogati).

I Servizi che la Rete Regionale per l’Innovazione deve erogare in maniera coordinata attraverso i propri nodi, che possono avere funzioni anche specifiche, sono i seguenti:

- Informazione e promozione delle attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica.

I Nodi promuovono, in maniera coordinata, l’erogazione di servizi informativi avvalendosi di strumenti quali: newsletter, sito web, pubblicazioni sulle attività di ricerca, banche dati (es. risultati di ricerca, brevetti, ecc.), documentazione relativa alle normative regionali, nazionali ed europee riguardanti la ricerca e il trasferimento tecnologico. Nel quadro delle attività di informazione/

formazione, i Nodi i organizzano giornate informative, seminari e workshop.

- Supporto agli Spin Off

I Nodi individuano e promuovono, in maniera coordinata, modelli e strumenti di intervento per facilitare la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico (imprese spin off, nuove microimprese innovative).

- Supporto alla brevettazione.

I Nodi sostengono, in maniera coordinata ed in base ai Regolamenti brevettuali le imprese e gli organismi di ricerca :

- nella valutazione delle potenzialità di sfruttamento economico delle invenzioni effettuate;

83 Classificazione del Manuale di Frascati, OCSE 2002.

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- nell’iter di richiesta della copertura brevettuale agli appositi uffici nazionali ed internazionali;

- attraverso anticipazioni da appositi fondi rotativi per il pagamento delle spese amministrative.

- Assistenza tecnica per l’accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.

I Nodi realizzano, in maniera coordinata, attività di assistenza tecnica alle imprese e agli organismi di ricerca per l'accesso ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei.

- Intermediazione della domanda di innovazione.

I Nodi svolgono, in maniera coordinata, attività di intermediazione della domanda di innovazione al fine di rilevare e analizzare i fabbisogni di innovazione tecnologica delle imprese, orientandole correttamente verso gli Organismi di Ricerca maggiormente competenti nei settori di interesse ed indirizzando le attività di ricerca verso le problematiche del tessuto imprenditoriale locale.

- Networking nazionale ed internazionale

Il livello di efficacia e di efficienza del funzionamento della Rete è strettamente connesso alla capacità di interloquire e di mantenere stabili contatti con un consistente numero di Soggetti e Reti nazionali ed europee per offrire agli utenti un più ampio spettro di servizi qualificati. In quest’ambito si ritiene rilevante il ruolo del PON Ricerca e Competitività 2007 – 2013.

Sono esclusi i costi operativi dei soggetti coinvolti.

Linea di Intervento 1.1.2.2 - Azioni per il potenziamento dei servizi tecnologici dei Poli di Innovazione.

La Linea di Intervento, che è complementare alla Linea di Intervento 1.2.1.1, sostiene la progettazione, sperimentazione e valutazione dei seguenti servizi tecnologici dei Poli di Innovazione:

- attività di sportello, attraverso un servizio di front office, per orientare la domanda delle imprese verso i servizi di innovazione tecnologica disponibili sia all’interno del Polo sia presso altri Organismi specializzati;

- sostegno tecnologico ai progetti innovativi delle imprese;

- consulenza per l’acquisizione, la tutela e lo scambio dei diritti di proprietà intellettuale e per gli accordi di licenza, nonché sull’uso della normativa in materia;

- spazi attrezzati per l’incubazione di progetti innovativi, locali e materiale per la formazione, laboratori, strutture di prova e di certificazione.

I Poli di Innovazione devono essere dotati di laboratori e attrezzature sperimentali, che devono consentire lo svolgimento di prove, test, analisi sui materiali, sui semilavorati, sui processi e sui prodotti delle imprese clienti. Inoltre, la dotazione tecnica interna potrà essere anche messa a disposizione dei tecnici delle imprese interessati a realizzare “in proprio”, ma sempre presso i centri, le attività sopra indicate.

Accanto a questa funzione operativa è contemplata una funzione informativa relativa alle fonti primarie di conoscenze e ai programmi di ricerca e sviluppo tecnologico di interesse per i settori che fanno riferimento al Polo di Innovazione.

La progettazione, sperimentazione e valutazione dei servizi tecnologici dei Poli di Innovazione saranno sostenuti per un periodo limitato, da definire in sede di notifica del relativo regime di aiuto, ed effettuati sia utilizzando le risorse del POR Calabria FESR 2007 – 2013 sia attraverso le risorse del PON e del PNM Ricerca e Competitività 2007 - 2013. In particolare il PON e il PNM Ricerca e Competitività dovranno finanziare i Poli di Innovazione che fanno parte della Rete dei Poli di Innovazione delle Regioni Convergenza e delle Regioni del Mezzogiorno. L’individuazione dei Poli di Innovazione da finanziare nell’ambito del PON e del PNM Ricerca e Competitività 2007 – 2013 sarà oggetto di uno specifico Protocollo di Intesa tra la Regione Calabria e le Amministrazioni Centrali competenti84. L'intervento del POR Calabria FESR 2007 – 2013 è quindi rivolto ai Poli non interessati dall'intervento del PON e del PNM Ricerca e Competitività.

Tali servizi non contemplano in alcun caso quelli di cui alla successiva Linea di Intervento 1.1.3.1

84 I Poli di Innovazione candidati a essere realizzati nell’ambito del PON e del PNM Ricerca e Competitività sono i seguenti: Polo di Innovazione Trasporti, Logistica e Trasformazione; Polo di Innovazione Beni Culturali; Polo di Innovazione Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica.

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Linea di Intervento 1.1.3.1 – Servizi per l’adozione di innovazione tecnologica da parte delle imprese.

La Linea di Intervento sostiene l’acquisizione da parte delle imprese di servizi specifici per l’innovazione tecnologica in conformità a quanto previsto dalla Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI (2006/C 323/01). Le imprese possono beneficiare di aiuti specifici per l’acquisizione delle seguenti tipologie di servizi per l’innovazione tecnologica:

- valutazione del fabbisogno e del potenziale innovativo (audit/assessment);

- informazioni sulle innovazioni rilevanti per il proprio potenziale competitivo;

- consulenza in materia di innovazione organizzativa e gestionale;

- supporto informativo e tecnico per l’adozione di nuove tecnologie;

- supporto per la formulazione di studi di fattibilità e progetti di ricerca industriale;

- supporto per l’elaborazione di proposte di progetto da presentare in programmi di ricerca nazionali e comunitari;

- sostegno all'attivazione di forme di cooperazione transnazionale per la messa a punto, l'acquisizione o la promozione di tecnologie, prodotti e servizi innovativi;

- identificazione di possibili partners di progetti di innovazione;

- identificazione di appropriati forme di finanziamento;

- consulenza e supporto in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza;

- consulenza sull'uso delle norme.

Linea di Intervento 1.1.3.2 – Realizzazione dei Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali previsti dai Pacchetti Integrati di Agevolazioni e dai Contratti di Investimento.

La Linea di Intervento finanzia i Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali previsti all’interno dei Pacchetti Integrati di Agevolazione e dei Contratti di Investimento85 in conformità a quanto previsto dalla Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI (2006/C 323/01).

I Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali sono finalizzati ad incrementare la capacità delle imprese di adottare innovazioni di processo e di prodotto per migliorare il loro livello di competitività sui mercati extraregionali. In particolare i Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali prevedono:

- la realizzazione di Studi di Fattibilità Tecnica propedeutici e all’interno di Progetti di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale;

- la realizzazione di Progetti di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale, da attuare anche in cooperazione con Organismi di Ricerca;

- l’acquisizione di Servizi per l’Innovazione.

Linea di Intervento 1.1.4.1 - Creazione di iniziative imprenditoriali di Spin Off da Università e Centri di Ricerca e di micro-imprese innovative da parte di neo-laureati o dottori di ricerca.

La Linea di Intervento sostiene la creazione di nuove iniziative imprenditoriali promosse da ricercatori delle università e dei centri di ricerca (spin off) e di micro-imprese innovative promosse da neo-laureati o dottori di ricerca.

Il processo previsto per sostenere la nascita e l’avvio delle nuove iniziative imprenditoriali di “spin off” è articolato nelle seguenti fasi:

- “scouting” dell’idea imprenditoriale. L’obiettivo di questa fase è quello di aiutare gli operatori della ricerca (docenti, ricercatori giovani, dottorati e dottorandi, laureati impegnati in attività di ricerca) a individuare le potenzialità imprenditoriali di una scoperta scientifica o tecnologica.;

- formazione, consulenza e assistenza per la messa a punto dell’idea imprenditoriale. L’obiettivo di questa fase è di fornire gli strumenti operativi di base necessari alla messa a punto di un piano di impresa e alla gestione della stessa. Tipicamente, si tratta di interventi all’interno di percorsi integrati di formazione, consulenza, tutoraggio. Nel caso di imprese spin-off è importante anche la possibilità di approfondire, nell’ambito del gruppo di ricerca, gli aspetti tecnologici;

- erogazione di incentivi per l’avvio dell’impresa. L’apporto iniziale di capitali per l’avvio di imprese basate sulla conoscenza e sulle nuove tecnologie è, spesso, di entità relativamente modesta.

Difficilmente, però, il sistema finanziario tradizionale e il capitale di rischio (venture capital, ecc.)

85 Gli investimenti produttivi e i servizi reali previsti all’interno dei Pacchetti Integrati di Agevolazioni e i Contratti di Investimento sono finanziati nell’ambito dell’Asse VI – Competitività dei Sistemi Produttivi.

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intervengono in questa fase, per finanziamenti così parcellizzati e dal ritorno economico difficilmente valutabile. E’ tipicamente compito del settore pubblico coprire questa esigenza. In alternativa, ove possibile, si può fare ricorso a società pubblico-private di gestione del risparmio che operano attraverso “seed-capital”;

- incubazione: assistenza all’impresa attraverso l’offerta di spazi e servizi avanzati comuni);

- risk capital: intervento di capitali di rischio per sostenere un ulteriore sviluppo di mercato e industriale delle imprese. Si tratta di interventi “di mercato”, tipicamente di dimensioni elevate.

Le azioni di “scouting” dell’idea imprenditoriale e la formazione, consulenza e assistenza per la messa a punto dell’idea imprenditoriale sono attuate facendo ricorso al principio della complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06.

Per quanto riguarda la creazione di microimprese innovative e ad alto contenuto tecnologico promosse da neo-laureati o dottori di ricerca si specifica che il capitale sociale delle microimprese dovrà essere detenuto da laureati o dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo da non più di due anni, elevabili a 3 nel caso in cui abbiano svolto attività specialistica, stage o attività lavorativa coerenti con il progetto.

Sono previsti interventi di formazione all’interno di percorsi integrati di orientamento, consulenza, tutoraggio a sostegno della creazione di impresa e del lavoro autonomo. Le azioni di formazione sono prevalentemente centrate sui temi della cultura d’impresa e azioni di formazione orientativa tese a sviluppare nei soggetti destinatari competenze trasversali (decisionali, organizzative e di relazione). E’

prevista l’erogazione di borse di studio per stage in aziende collegate al progetto di impresa. Queste azioni sono attuate facendo ricorso al principio della complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06.

Il processo previsto per sostenere la nascita e l’avvio delle nuove iniziative imprenditoriali promosse da neo-laureati o dottori di ricerca può essere articolato, sulla base delle esperienze già in corso nella regione, nelle seguenti fasi:

- invito a presentare proposte di idee imprenditoriali da parte di laureati e dottorati (in gruppo o singolarmente);

- realizzazione di workshop per la identificazione di idee imprenditoriali;

- selezione delle migliori idee imprenditoriali (indicativamente, 10 idee imprenditoriali per anno, 20- 30 partecipanti);

- ciclo breve di formazione sulla cultura di impresa assistenza e consulenza per la definizione del piano d’impresa;

- presentazione dei piani di impresa elaborati a finanziatori e altri operatori industriali e commerciali;

- finanziamento e realizzazione dei piani di impresa approvati.

- incubazione: assistenza all’impresa attraverso l’offerta di servizi avanzati comuni;

La Linea di Intervento sostiene con appositi servizi l’implementazione di tutte le fasi prima elencate. Per quanto riguarda il sistema di incentivi per l’avvio dell’impresa si utilizza lo strumento dei Pacchetti Integrati di Agevolazioni. Sono comunque esclusi i costi operativi dei soggetti coinvolti.

Linea di Intervento 1.1.4.2 - Attrazione di imprese innovative esterne.

(Eliminazione approvata con Procedura scritta avviata con nota n. 194 del 16.11.2012 e chiusasi con nota n. 209 del 10.12.2012)

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Riferimenti