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Come studiare Alcune indicazioni che può essere utile seguire

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Academic year: 2022

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Come studiare…

Alcune indicazioni che può essere utile seguire

Se pensi di non avere “metodo” quando studi e ti sembra di fare troppa fatica, ti suggerisco alcune strategie che potresti utilizzare.

1. Avere chiaro lo scopo dello studio.

Tieni sempre ben presente cosa stai studiando e cosa dovresti sapere al termine dello studio.

Prefissati un obiettivo di miglioramento, magari piccolo, ma ogni volta un poco più ambizioso: all’inizio potrebbe essere ricordare il significato di un termine del lessico specifico, o una data e via via aumenta la richiesta a te stesso o a te stessa, dopo aver raggiunto l’obiettivo che avevi fissato.

Al momento di studiare, poniti alcune semplici domande prima di leggere il testo:

A) Qual è il titolo del capitolo o del paragrafo?

B) Cosa mi aspetto di dover trovare all’interno del testo?

C) Cosa conosco già di questo argomento?

Dopo aver fatto chiarezza su questi punti, puoi intraprendere la lettura del testo da studiare.

Ti sconsiglio di leggere tutto,da cima a fondo. Affronta piuttosto piccole porzioni di testo, un paragrafo alla volta o pagina per pagina, se ti senti già pronto o pronta.

2. Leggere e comprendere

Dopo aver letto per la prima volta il testo o una sua parte, poniti alcune domande di comprensione immediata e scrivi le risposte su un foglio di carta o sul quaderno:

A) Chi? Cosa? Quando? Dove? Come ?Perché? in relazione, ovviamente, al testo!

B) C’è qualche parola che penso sia fondamentale e che non ho capito? Se sì, cerco il suo significato nel dizionario.

C) Cerca di immaginare quello che leggi e studi, quasi come se dovessi

“farti un film” di quello che succede, cerca di visualizzare volti, luoghi, dettagli ed eventi.

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3. Sottolineare

Dopo aver compreso il testo, puoi rileggerlo per sottolineare con una matita o un evidenziatore gli elementi più importanti da ricordare.

Ricorda: devi evidenziare SOLO alcune parole chiave, alcuni nomi, date, caratteristiche del personaggio, dell’evento, dell’oggetto del nostro studio, NON TUTTO DEVE ESSERE SOTTOLINEATO!

Si può adottare la metodologia dei tre colori:

evidenziatore per nomi, date, luoghi, parole chiave o concetti irrinunciabili

biro colorata per informazioni molto importanti

matita per tutte quelle cose che potrebbero tornare utili

È molto utile creare un proprio glossario con le parole essenziali creando una tabella nel quaderno o in digitale. Però attenzione: è inutile creare liste di parole se non ne comprendi il significato. Si ricorda soltanto ciò che si è compreso! Se proprio non riesci a capire, chiedi aiuto ad un adulto!

4. Studiare con gli appunti e gli schemi

Dopo esserti accertato o accertata di aver pienamente compreso quello che hai letto e dopo aver sottolineato, puoi iniziare a studiare davvero mettendo in atto alcune strategie: gli appunti e gli schemi. Ricorda, lo studio è un processo lento, un po’ come la digestione dei cibi. Non puoi e non devi avere fretta!

Per prima cosa si possono prendere appunti rapidi anche nei margini del libro, strategia che risulterà particolarmente utile per rinfrescarsi la memoria quando sarà il momento di ripassare prima di una verifica o di una interrogazione.

Oppure si possono creare mappe e schemi. Qui di seguito alcune idee:

A) Appunti per parole chiave: si elencano solo le parole che caratterizzano l’oggetto del nostro studio, così sarà più facile memorizzarle. Però, in questo modo, non si evidenziano le relazioni esistenti tra loro.

B) Appunti per frasi brevi: si possono creare brevi frasi essenziali, che possono servire anche per curare meglio l’esposizione orale.

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C) Appunti per “riassuntini”: se il testo è complesso, lo si può dividere in paragrafi e se ne può realizzare un vero e proprio riassunto.

D) Appunti sotto forma di schemi e tabelle: è un modo di studiare un po’

laborioso e che richiede molto tempo, ma sicuramente molto efficace, perché ti costringe a comprendere al meglio i rapporti tra le informazioni per ricondurli all’interno di una struttura del tutto nuova. In questo modo, inoltre, si favorisce la memorizzazione. Eccone diverse forme:

D1) Schema per punti e sottopunti: strutturato proprio come questo foglio!

es.

MIGRAZIONI DA E PER L'ITALIA

 MIGRAZIONE

o PARTE IDENTITA' NAZIONALE

o STORICAMENTE SEMPRE PRESENTE IN ITALIA o RELAZIONI MULTICULTURALI

 EMIGRAZIONE ITALIANA o DAL 1861

 25 MLN ITALIANI

o UNA DELLE PIù GRANDI MIGRAZIONI INTERNAZIONALI o TRA 1876 E 1900

 SPTO DA VENETO, FRIULI, PIEMONTE o DAL 1880

 EMIGRAZIONE DA SUD ITALIA o DOPO SECONDA G.M.

 migrazioni interne oriundi

D2) Mappa mentale: al centro c’è l’oggetto di studio e da esso partono una serie di frecce che lo collegano agli elementi in relazione. Se utilizzi google documenti e installi il componente aggiuntivo mindmeister potrai facilmente ottenere una mappa a partire da un elenco a punti su più livelli come quello qui sopra. La stessa cosa potrai fare con gitmind importando un elenco a punti su più livelli creato con qualsiasi applicativo per la scrittura

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D3) Tabella a doppia entrata: serve a confrontare due oggetti sulla base di descrittori comuni.

Esempio preso dal web

D4) Schema ad albero: partendo dall’oggetto dello studio, scendono verso il basso tanti rami quante sono le connessioni che legano la parola chiave alle informazioni tratte dal testo.

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D5) Mappa concettuale: ponendo al centro l’oggetto dello studio, partono da esso una serie di domande che rendono esplicite, chiare, le relazioni tra esso e le altre informazioni. E’ la forma più complessa e difficile di schema da realizzare, ma è anche quella che dà i migliori risultati! Qui mi sento di consigliarti l’utilizzi di CmapTools

Ci sono molti siti e applicazioni gratuite per creare mappe e tabelle:

puoi utilizzare semplicemente i documenti di google, come abbiamo detto, con l’estensione mindmeister, oppure coggle, gitmind, mindmaple, CmapTools e molti altri

5. Cercare di anticipare le domande

Molto utile è cercare di immaginare e anticipare quali saranno le

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trasformare in domande i titoli dei paragrafi e cercare di rispondere, per iscritto o oralmente. Ricorda: migliore e più fluente sarà la tua capacità di linguaggio, migliore sarà il risultato. Ma serve allenamento...

6. Come verificare quanto appreso?

Alla fine di tutto questo lavoro, sarebbe necessario provare a ripetere ad alta voce il contenuto degli appunti realizzati: in questo modo riusciresti a capire se hai memorizzato le informazioni e potresti anche curare l’esposizione orale in vista di un’interrogazione. Un’ottima tecnica è quella di ripetere davanti allo specchio o, meglio ancora, di registrarsi e riascoltarsi. E se non ricordi qualcosa? Niente paura!

Cercala nel libro! Andare a scovare le informazioni che non si ricordano è un ottimo modo per ripassare.

E adesso… buon lavoro!

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