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1 Relazione paesaggistica (DPCM ) Per incarico dell Ente Concessionario A.T.O. n 6 CHIETINO e dell Ente Appaltante SASI

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Academic year: 2022

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PREMESSA

Per incarico dell’Ente Concessionario A.T.O. n°6 – CHIETINO e dell’Ente Appaltante SASI Spa, ho eseguito uno studio tecnico - ambientale per il progetto denominato “Realizzazione di impianto di depurazione e collettori fognari nel comune di Villa Santa Maria”.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione e del relativo sistema di collettamento, tuttavia per ulteriori chiarimenti tecnici si rimanda agli elaborati progettuali.

L'intervento rientra tra quelli che sono sottoposti a Verifica di Compatibilità Paesaggistica (art.

146 del D.Lgs. 42/04), redatta ai sensi del D.P.C.M. del 12 dicembre 2005, in quanto l’area di

progetto si colloca in un’area tutelata (D.Lgs. 42/04 art. 142).

La scelta del sito ha tenuto conto dei seguenti fattori:

 Tecnico-funzionali;

 Aspetti ambientali;

 Aspetti di sicurezza idrogeologica;

L’area rispondente alle esigenze tecnico-funzionali si colloca nella fascia immediatamente a valle del versante su sui si è sviluppato Villa Santa Maria, nelle vicinanze del F. Sangro. Tuttavia, tale area rientra nel vincolo paesaggistico (zona A), la cui variante intrapresa dall’amministrazione comunale non è stata perfezionata, inoltre, il PAI individua aree a pericolosità P1 (pericolosità moderata) e P2 (pericolosità elevata).

La Regione Abruzzo, con Determinazione n°DN4/1079 del 04.10.2006, ha introdotto delle semplificazioni ai criteri di redazione e ai contenuti della relazione paesaggistica per le diverse tipologie d’intervento. In particolare, per quelle opere che non rientrano tra quelle contenute negli allegati A e B della DGR n°119/2002, è possibile produrre una documentazione semplificata

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schematica, come nel caso dell’intervento in progetto che prevede la realizzazione di un impianto di depurazione con una potenzialità di 4500 a.e.

Lo scopo dello studio è quello di fornire un quadro particolareggiato degli elementi tecnico- ambientali e paesaggistici che possono concorrere alla formulazione di un giudizio di fattibilità relativo ad una procedura di valutazione paesaggistica degli interventi proposti.

Soprattutto, è stata evidenziata la compatibilità del progetto con le caratteristiche delle aree interessate e del paesaggio attuale.

Quanto eseguito risponde a:

 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”

 D.P.C.M. del 12 dicembre 2005

 Determinazione Regionale DN4/1079 del 04.10.2006: "DPCM 12.12.05 Relazione paesaggistica - Modifica allegato"

CARATTERI PROGETTUALI ED AMBIENTALI

A) Scelte alternative.

La realizzazione del nuovo impianto di depurazione nel comune di Villa Santa Maria rientra nel piano d’Ambito dell’ATO 6 che si prefigge di ottimizzare e potenziare gli impianti di depurazione e collettori fognari nelle aree di competenza.

Il comune di Villa Santa Maria presenta la classica struttura insediativa che prevede un Capoluogo in cui si concentra la maggioranza della popolazione, con un complessivo valore di carico generato (AETU) di 4500 abitanti equivalenti.

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Attualmente il Capoluogo è dotato di un impianto di depurazione ubicato in prossimità del fiume Sangro (sponda sinistra), tale impianto si proponeva di servire il Capoluogo con un carico di 2000 ad. eq., ma non è mai stato attivato e attualmente le acque cloacali non sono trattate in alcun modo e vengono scaricate nel vicino fiume Sangro.

Alla luce della summenzionata situazione, è stata prevista la realizzazione di nuovo impianto di depurazione della acque cloacali per una potenzialità di 4500 ab. Eq. a servizio del Capoluogo, attraverso la realizzazione di due nuovi impianti di sollevamento con relative condotte fognarie di mandata in pressione e a gravità, fino all’arrivo nella nuova zona di impianto, al di fuori del centro abitato, in prossimità di zona industriale – artigianale.

La scelta dell’ubicazione del nuovo impianto e le caratteristiche costruttive hanno tenuto conto:

 Esigenza di soddisfare il servizio di depurazione del Capoluogo;

 Esame delle caratteristiche ambientali;

 Soluzioni progettuali e di mitigazione dell’impatto ambientale.

Da un esame delle scelte alternative si deduce che:

alternativa (0), è da escludere in quanto si rende necessario ed urgente eliminare una fonte di inquinamento del territorio, pertanto è indispensabile realizzare un nuovo impianto di depurazione per la depurazione delle acque cloacali.

Alternativa “1”, la soluzione adottata nella scelte dell’ubicazione rappresenta l’unica alternativa valida, per la conformazione geomorfologica del Capoluogo, che si è sviluppato alle pendici di strati calcarei subverticali e su un versante mediamente acclive, pertanto, l’impianto di depurazione deve collocarsi obbligatoriamente a valle e in prossimità del corso d’acqua recettore (F. Sangro). La collocazione sulla destra idrografica e a Nord del territorio comunale, consente di servire anche l’area industriale – artigianale, ubicata immediatamente a sud del sito individuato.

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B) Aspetti paesaggistici e architettonici, inserimento paesaggistico.

La localizzazione sulla sponda sinistra del F. Sangro ha consentito di soddisfare il nucleo urbano del Capoluogo di Villa Santa Maria. Successivamente, è stata condotta una analisi per la localizzazione puntuale del sito tenendo conto degli aspetti paesaggistici e ambientali. Ai fini della sicurezza geologica ed idrogeologica sono state eseguite verifiche sulla idoneità geomorfologica areale dell’impianto. Gli studi geologici hanno evidenziato che l’intero versante rientra nella Perimetrazione PAI, pertanto, è stato individuato il sito classificato con pericolosità P1 (Pericolosità moderata), mentre sia a nord che a sud si estende un’ampia area classificata P2 (pericolosità molto elevata). Dal punto di vista della pericolosità idraulica è stata individuata un’area posta al di sopra della quota 260.00 slm, ossia al di sopra della linea di massimo invaso della diga di Bomba.

Il sito individuato e le soluzioni progettuali hanno consentito di ridurre al minimo l’impatto ambientale in quanto:

 esiste una viabilità di servizio, pertanto non è necessario prevedere la realizzazione di ulteriori opere di urbanizzazione;

 Il sito presenta una morfologia pianeggiante, immediatamente a monte si sviluppa il versante con aree boscate e coltivazioni, il lato monte è delimitato da un bosco (prevalenti querce) che riduce l’impatto visivo dell’impianto. Pur essendo di modeste dimensioni l’impianto di depurazione è stato progettato prevedendo nel suo interno ed aree limitrofe aree verdi e piantumazione di specie arboree prevalenti nel territorio.

 Le strutture presentano una bassa incidenza sul contesto ambientale, infatti, sono state adottate soluzioni tecniche e tecnologiche che hanno ridotto al minimo l’incidenza delle strutture, soprattutto per quanto riguarda le altezze, inoltre sono state inserite soluzioni architettoniche di mitigazione dell’impatto (rivestimento zoccolature con pietra della maiella, intonaci rustici, aiuole, aree permeabili).

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C) Acque superficiali, caratteri idrogeologici.

L’idrologia locale è costituita da una serie di fossi a prevalente andamento lineare che si sviluppano lungo il versante orientale del rilievo su cui si è sviluppato Villa Santa Maria. I fossi di erosione presentano un diverso grado di evoluzione e confluiscono nella valle del F. Sangro e, più a nord, del lago di Bomba. Il sito dell’impianto di depurazione è stato individuato preservando l’idrologia locale, il progetto non modificherà il deflusso superficiale delle acque, infatti l’area si colloca su un ripiano morfologico pianeggiante immediatamente a sud delle condotte idriche della centrale idroelettrica. E’ stato ridotto al minimo la superficie impermeabile del sito occupato dall’impianto, e adottato soluzioni tecniche (area verdi, pavimentazione permeabile) che favoriscono la permeabilità delle acque piovane, al fine di ridurre al minimo la modifica dell’idrogeologia locale.

Nell’ambito dell’esercizio dell’impianto si escludono fenomeni di esondazione, infatti, le acque trattate e depurate verranno immesse nel F. Sangro, che presenta un bacino sufficientemente ampio.

Va evidenziato che la realizzazione e la messa in esercizio del nuovo impianto di depurazione contribuirà ad apportare un importante miglioramento delle caratteristiche idrogeologiche locali, mediante la depurazione della acque reflue e l’eliminazione di sversamenti delle stesse nell’ambiente.

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SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER LE OPERE IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO E' VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA

COMUNE DI VILLA SANTA MARIA

Autorizzazione paesaggistica per opere /o interventi il cui impatto paesaggistico è valutato mediante una documentazione semplificata.

1. RICHIEDENTE: S.A.S.I. Spa

2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL'INTERVENTO: Realizzazione impianto di depurazione.

3. OPERA CORRELATA A: territorio aperto

4. CARATTERE DELL'INTERVENTO: permanente fisso

5.a DESTINAZIONE D'USO DELL'AREA INTERESSATA: il vigente Piano Regolatore prevede area agricola

5.b USO ATTUALE DEL SUOLO: incolto

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6 CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E/O DELL'OPERA: territorio incolto-agricolo/area parzialmente urbanizzata.

Il sito si colloca sulla sponda sinistra del F. Sangro, il paesaggio è caratterizzato da rilievi collinari che degradano nella valle principale del fiume Sangro. La valle si presenta poco ampia e, immediatamente a valle inizia il lago artificiale di Bomba. In particolare, l’ubicazione del sito si colloca sulla valle originata dal F. Sangro e immediatamente ad ovest si sviluppa il rilievo collinare del centro urbano di Villa Santa Maria.

Nel complesso l’area risulta scarsamente urbanizzata, a sud del sito e in adiacenza alla strada comunale che delimita il sito in esame è presente un’area destinata ad attività artigianali, sono presenti sporadici fabbricati a destinazione agricola.

Il sito, delimitato ad est da una strada comunale, è compreso tra due canali collegati a monte con la centrale ENEL e immettono acqua nel fiume Sangro.

Le attività agricole sono sporadiche, di tipo seminativo e alberi da frutto, gran parte delle aree sono incolte, lungo i fossi di erosione e in prossimità del fiume Sangro sono maggiormente diffuse aree boschive.

L’ubicazione del sito, immediatamente a valle del versante e piana alluvionale che si presenta poco ampia, favorisce un ottimale inserimento nel contesto ambientale riducendo sensibilmente l’effetto visivo dell’impianto.

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7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO: ambito collinare, porzione valliva del rilievo collinare su cui si è sviluppato il Capoluogo di Villa Santa Maria. La fascia di versante si raccorda immediatamente ad est con la valle del F. Sangro.

Sui versanti sono presenti depositi eluvio-colluviali, derivanti da processi erosivi e gravitativi allo stato quiescente e attivi. Dalla consultazione della cartografia PAI si deduce che sul versante che si sviluppa ad ovest del sito, è presente un corpo di frana quiescente che determina un grado di pericolosità P1 (pericolosità moderata) e rischio R1 (rischio moderato). Dai rilievi e indagini riassunti delle Relazione Geologica allegata al progetto non sono state riscontrate forme di dissesto geomorfologico in atto, infatti si sito è stato individuato nella piana alluvionale, tuttavia, nella relazione geologica sono stati indicati criteri tecnici per il dimensionamento delle opere strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico. Il sito rientra nel grado di Pericolosità moderata P1.

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Il sito si colloca alla base del rilievo collinare, rientra nella Perimetrazione P1 (pericolosità moderata) del PAI, e al di sopra della quota di massimo invaso del lago di bomba.

8. UBICAZIONE DELL'OPERA E/O DELL'INTERVENTO: area ricadente in territorio parzialmente urbanizzato.

Il sito rientra nella Carta Topografica Regionale (scala 1:25.000) - Quadrante 153 – I

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Dal punto di vista catastale rientra nel Foglio 12, particelle 613, 594, 611, 435.

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9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA: di seguito si riporta una documentazione fotografica del tratto di versante interessato dal progetto.

Ubicazione sito in esame Canale scarico ENEL

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Ubicazione sito in esame

Alberi non di pregio che delimitano a monte il sito in esame. Ubicazione sito in esame

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10.a. ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEL VINCOLO PER IMMOBILI O AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (art. 136 - 141 - 157 Dlgs 42/04):

nessun provvedimento, nessuna area di interesse pubblico.

10.b. PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04): i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna.

In particolare, l’intervento si colloca ad una distanza di circa mt. 60 dal F. Sangro, pertanto, entro la fascia di 150 come disposto nell’art. 142, comma 1, lett. c).

11. NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL'IMMOBILE O DELL'AREA TUTELATA: l’area di progetto si colloca sul versante che si sviluppa ad ovest della valle del F.

Sangro. Sullo stesso versante, e più a sud, si è sviluppato il centro urbano di Villa Santa Maria. La parte bassa del versante risulta parzialmente urbanizzata (area artigianale con relativi servizi), sul versante sono in atto coltivazioni di tipo seminativo, allo stato attuale non si rileva la presenza di specie floristiche di particolare pregio.

12. DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA (DIMENSIONI MATERIALI, COLORE, FINITURE, MODALITÀ DI MESSA IN OPERA,

ECC.) CON ALLEGATA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO:

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di depurazione a servizio del Comune di Villa Santa Maria per una potenzialità pari a 4500 ab/eq e un tratto funzionale di rete fognaria di adduzione a servizio dell’agglomerato urbano di Villa Santa Maria. Tenuto conto della

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configurazione morfologica la soluzione progettuale prescelta prevede la realizzazione di tre pozzetti di sollevamento con due collettori fognari in pressione.

 L’ impianto di sollevamento N.1 previsto in località Orti, a ridosso del ponte, sulla sponda destra del Fiume Sangro, andrà a sostituire un pozzetto esistente con relativa condotta a gravità e seguente dismissione di un impianto compatto prefabbricato esistente. La suddetta condotta premente si andrà a ricongiungere alla rete fognaria comunale esistente sulla sponda sinistra del Fiume Sangro.

 L’impianto di sollevamento N.2 andrà realizzato all’interno dell’area del Depuratore esistente a seguito della dismissione dello stesso, in quanto non più idoneo. Insieme alla realizzazione della stazione di sollevamento verrà realizzata anche la condotta premente, che porterà a scaricare i reflui in un pozzetto dal quale partirà la nuova condotta a gravità.

Attraverso questa condotta i reflui arriveranno al nuovo impianto di depurazione sito in località Orti-Antonio.

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 L’impianto di sollevamento N.3 andrà realizzato all’interno dell’area del Depuratore in progetto.

Per il calcolo dei collettori fognari si è tenuto conto del carattere collinare dell’area con pendenze di modeste entità, in ordine alla popolazione, il comune di Villa Santa Maria ha una particolare situazione, la presenza di abitanti residenti si attesta intorno ai 1500 ab/eq, fluttuanti intorno a 1000 ab/eq e industriali stimati a 2000 ab/eq, pertanto, risulta adeguato dimensionare la rete considerando il numero massimo degli ab/eq pari a 4500.

Tenuto conto della funzione delle rete fognaria, ossia raccogliere e convogliare le acque di rifiuto provenienti dalle diverse utenze, si è indirizzati verso un’attenta scelta dei materiali delle condotte, che nel caso specifico saranno di materiale PeaD (polietilene ad alta densità) che garantisce un’alta resistenza agli agenti chimici nel tempo, nonché un’alta resistenza circonferenziale dovuta alla presenza di corrugazioni artificiali esterne.

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13. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL'OPERA:

L’intervento oggetto del presente studio fa parte di una serie di interventi inseriti nel piano d’Ambito dell’ATO 6, che si prefigge di ottimizzare e potenziare impianti di depurazione e collettori fognari nelle aree di competenza, infrastrutture delle quali la SASI è gestore.

Il progetto consente di porre fine ad una situazione di potenziale inquinamento delle terre e delle acque in quanto il comune di Villa Santa Maria è dotato di un impianto insufficiente a trattare nel rispetto della normativa ambientale vigente le acque cloacali, le stesse condotte fognarie risultano fatiscenti al punto da non garantire una perfetta tenuta, come dimostrano le numerose riparazioni che l’Ente è chiamato a fare.

L’intervento di realizzazione della nuova rete fognaria consentirà di sostituire quella esistente e di convogliare i liquami del nuovo impianto di depurazione riducendo drasticamente le perdite nel terreno e consentendo una efficiente depurazione.

La soluzione tecnologica scelta per la realizzazione dell’impianto di depurazione rispetta pienamente le norme contenute del D.Lgs 11/05/1999 n. 152, così come modificato ed integrato dal D. Lgs 3 aprile 2006 n. 152. L’adozione di un sistema biologico di denitrificazione è apparso subito non necessario, mentre si è fatto ricorso ad un sistema biologico (dettagliato nella relazione di calcolo)dallo schema molto semplice ed al contempo efficace nei rendimenti depurativi globali, con l’ulteriore vantaggio di conseguire risparmi di spesa gestionale.

Per quanto riguarda l’impatto sul paesaggio, il tratto fognario di adduzione ed i due pozzetti di sollevamento saranno posti in sotterraneo, per cui non si avrà nessun effetto a lungo termine, ma solo una momentanea interferenza relativa alla fase di cantierizzazione, che verrà prontamente ripristinata allo stato naturale al termine dei lavori. L’impianto, invece, pur rappresentando una sagoma estranea ai lineamenti attuali del paesaggio, non altera in modo significativo lo skyline dal momento che si colloca in un’area valliva lontana da abitazioni e direttrici viarie principali e, pertanto, è visibile solo recandosi direttamente in sito.

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14. MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENTO:

La scelta del sito per la realizzazione dell’impianto di depurazione ha tenuto conto sia delle esigenze tecniche, sia della vincolistica vigente (piano paesistico, PAI, vincolo idrogeologico, ecc.).

In particolare, la presenza di un’area perimetrata P2 (pericolosità elevata –PAI) che si sviluppa a monte del sito, ha impedito di mantenere la distanza minima di mt. 150 dal Fiume Sangro. Il dimensionamento dell’impianto ha tenuto conto delle reali esigenze della popolazione servita, riducendo le strutture ed il loro dimensionamento al minimo indispensabile riducendo l’impatto visivo.

Al fine di ridurre l’impatto dell’opera sul paesaggio si è scelto di realizzare strutture a modesta elevazione (< 4 mt) dislocate all’interno dell’area disponibile, in modo da evitare una eccessiva e più impattante concentrazione di strutture. Inoltre, si è scelto di conservare la morfologia del versante evitando eccessivi sbancamenti a monte o forti reinterri a valle, che avrebbero comunque modificato sia l’attuale morfologia del versante che il naturale deflusso delle acque e avrebbero modificato le condizioni statiche e dinamiche del versante.

Le strutture dell’impianto sono state ridotte al minimo sostituendo il sistema biologico di denitrificazione con un sistema biologico dallo schema semplice ed al contempo notevolmente efficace, infatti, lo stadio biologico, non essendovi la necessità di denitrificazione, opera nello stadio di ossidazione biologica con un fattore di carico organico decisamente basso, il che favorisce l’ottenimento di un elevato grado di stabilizzazione del fango di supero, tale comunque da non richiedere una separata digestione aerobica di esso.

Le particolari esigenze di conferire in un corpo idrico ricettore superficiale, Fiume Sangro, i liquami depurati e sterilizzati, con un tenore massimo di cloro residuo di 0.2 ppm, impongono una riflessione sul mezzo sterilizzante da impiegare, giacchè in tali condizioni operative, con l’utilizzo dell’ipoclorito di sodio non sarà certamente possibile coniugare una adeguata scomparsa dei patogeni con un valore contenuto del Cl2 residuo indicato in appena 0.2 ppm. Si è pertanto obbligati ad utilizzare, in totale sicurezza, una soluzione diluita di Acido Peracetico (PAA),

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certamente di maggior costo, ma che assicura certamente il risultato richiesto all’impianto. Le scelte effettuate sul processo e sui parametri ad esso relativi, consentono una buona affidabilità ed elasticità di funzionamento, tale da adattarsi alle varie condizioni di esercizio, mantenendosi sempre in condizioni di elevato rendimento depurativo.

Dal punto di vista ambientale sono previsti sistemazioni a verde all’interno e all’esterno dell’impianto, all’interno della recinzione si procederà alla piantumazione di specie arboree autoctone in linea con l’attuale vegetazione presente nell’area che svolgerà la duplice funzione di mascherare l’intervento e di reinserire l’area nel contesto paesaggistico locale. inoltre saranno utilizzati materiali in sintonia con le materie naturali presenti nel territorio.

In ordine ai lavori di sbancamento saranno adottate tutte le misure di cautela per la tutela del paesaggio, in particolare:

 Gli scavi saranno eseguiti limitatamente alle aree di intervento, con soluzioni progettuali che riducono l’incidenza degli stessi;

 I materiali saranno trattati secondo la normativa vigente, pertanto si prevederà un adeguato piano di caratterizzazione dei terreni da scavo, quelli ritenuti idonei saranno riutilizzati per i reinterri secondo la normale pratica industriale e senza aggiunta di additivi o sostanze chimiche;

 Il riutilizzo del materiale (previa caratterizzazione) consentirà di ridurre l’incidenza dei movimenti terra con beneficio del contesto ambientale.

Alla luce delle summenzionate considerazioni, si evince che l’intervento in progetto (impianto di depurazione e relativa rete fognaria) sarà realizzato nel rispetto di criteri tecnici e soluzioni

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progettuali che ridurranno al minimo l’impatto ambientale, al contrario l’opera apporterà un elevato beneficio ambientale per la eliminazione di perdite di liquame inquinante nel terreno e la depurazione dello stesso mediante la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione.

Firma del Richiedente Firma del Progettista dell'intervento

... ...

15. MOTIVAZIONE DEL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE E PER EVENTUALI PRESCRIZIONI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMPETENTE

...

...

Firma del Responsabile

...

16. EVENTUALE DINIEGO O PRESCRIZIONI DELLA SOPRINTENDENZA COMPETENTE

...

...

...

Firma del Soprintendente o del Delegato ...

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