Ottimizzare il paziente* 6
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AMESC. R
UCINSKIQuando la fisiologia è completamente alterata ogni tentativo di ripristinare l’anatomia diventa inutile.
La preparazione del paziente per sottoporlo ad intervento chirurgico può essere fonda- mentale quanto l’intervento stesso.
Sono le 4:00 di mattina ed avete diagnosticato al paziente un “addome acuto”, probabilmente da perforazione di un viscere. È ovvio che il paziente debba essere sottoposto ad una laparotomia d’urgenza: restano da decidere gli sforzi da compie- re ed il tempo da investire nella sua ottimizzazione prima dell’intervento.
L’ottimizzazione è un’arma a doppio taglio: perdere tempo nel tentativo di stabilizzare pazienti esangui è un esercizio velleitario, perché moriranno. E precipi- tarsi in sala operatoria con un paziente ipovolemico con occlusione intestinale è il modo più sicuro per provocare un disastro.
Gli argomenti che verranno discussi sono:
– Perché ottimizzare?
– Quali sono gli obiettivi dell’ottimizzazione?
– Quali pazienti devono essere ottimizzati?
– Come ottimizzare?
Perché `e necessaria l’ottimizzazione preoperatoria?
Semplicemente perché un paziente ipovolemico non tollera né l’anestesia né l’intervento chirurgico. L’induzione dell’anestesia generale ed il rilassamento muscolare provocano una vasodilatazione sistemica che riduce i meccanismi fisiologici di compenso dello shock. Aprendo l’addome si determina una improvvisa caduta della pressione intraperitoneale che porta ad un accumulo ematico nel sistema venoso che, a sua volta, riduce il ritorno venoso e l’output cardiaco.
L’esecuzione di una laparotomia d’urgenza in un paziente non stabilizzato può determinare un arresto cardiaco ancor prima dell’inizio dell’intervento.
Inoltre, durante l’intervento, non è possibile prevedere la quantità di liquidi da reintegrare: volete iniziare con un paziente ipovolemico creando così un circolo vizioso?
* Al termine del capitolo troverete un commento dei curatori.
Quali sono gli obiettivi dell’ottimizzazione?
È necessario ottimizzare i pazienti in attesa di una laparotomia d’urgenza per due motivi: l’ipovolemia e la sepsi. Entrambe causano una ipoperfusione tis- sutale e vengono inizialmente trattate aumentando la volemia. Lo scopo princi- pale dell’ottimizzazione preoperatoria è quello di migliorare l’ossigenazione cel- lulare. Esiste un rapporto diretto tra ipossia e disfunzione cellulare, sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS), insufficienza d’organo ed esito negativo ( ●
❯Cap. 48).
Nei pazienti chirurgici critici, a differenza di quelli medici, l’ottimizzazione richiede VOLUME e ancora volume – molti liquidi. Tuttavia, questo non vale per i pazienti con sanguinamento in atto; in questo caso l’ottimizzazione implica il controllo immediato dell’emorragia; finché questo non viene raggiunto, dovrete limitare la somministrazione dei liquidi e mantenere il paziente moderatamente ipoteso.
Quali pazienti devono essere ottimizzati?
I pazienti chirurgici spesso hanno un aspetto malato. Di solito l’aspetto del paziente può fornire una prima importante impressione prima ancora di rilevare la presenza di tachicardia, tachipnea, ipotensione, confusione mentale o scarsa perfu- sione periferica. Sono necessari semplici esami di laboratorio. L’emoconcentrazione con il conseguente aumento anomalo dell’emoglobina e dell’ematocrito, indica una grave disidratazione o una perdita di liquidi nel “terzo spazio”. L’esame delle urine con un elevato valore di peso specifico (>1,039) fornisce informazioni ana- loghe.
Uno squilibrio elettrolitico associato ad una azotemia prerenale (con un rap- porto BUN/creatinina >20:1) indica anch’esso una ipovolemia. L’emogasanalisi fornisce importanti informazioni sulla funzione respiratoria e la perfusione tis- sutale. Occorre notare che nei pazienti che devono essere operati in urgenza l’a- cidosi metabolica ha quasi sempre il significato di una acidosi lattica – associata ad una insufficiente ossigenazione dei tessuti e a un metabolismo anaerobico cel- lulare.
Vi possono essere altri fattori che determinano una acidosi metabolica come l’insufficienza renale, la chetoacidosi diabetica o un avvelenamento da tossici, ma sono cause piuttosto improbabili.
L’eccesso di base (EB) è un parametro utile. Un deficit di base >6 (EB
minore di -6) è il marker di una grave acidosi metabolica e di una prognosi
infausta e pone l’indicazione ad una rianimazione aggressiva. I pazienti che pre-
sentano una qualsiasi di queste anomalie fisiologiche necessitano di essere otti-
mizzati. Ovviamente, i vostri sforzi devono essere proporzionali alla gravità dei
sintomi.
1. Temperatura rettale (°C) 2. Pressione arteriosa media 3. Tasso cardiaco (risposta ventricolare) 4. Tasso respiratorio (non-ventilato o ventilato) 5. Ossigenazione: 6. pH arterioso 7. Sodio sierico 8. Potassio sierico 9. Creatinina sierica (mg/dl)
registrare registrare solo 10. Ematocrito (%) 11. Conteggio globuli bianchi 12. Punteggio coma di Glasgow (GCS) Punteggio totale di fisiologia acuta (APS) sierico (venoso-mmol/l)
Somma dei 12 punti delle variabili individuali =
Scala del coma di Glasgo w Scala dei punti et` a P unti salut e cr onica (CHE) P unt eggio Apache-II
(somma di A + B + C ) Punti APS Punti eta` CHEApache-II t otale
Occhi aperti: 4-spontaneamente 3-a richiesta orale 2-dopo stimoli dolorosi 1-nessuna risposta Risposta motoria: 6-a comandi verbali 5-co-localizzata col dolore 4-con strappi al dolore 3-decorticato 2-decerebrato 1-nessuna risposta Capacita` di parlare non intubato 5-orintata e risposte logiche 4-disorientata e discorsi 3-parole inappropriate 2-suoni incomprensibili 1-nessuna risposta Capacita` di parlare intubato 5-sembra capace di parlare 3-agibilita` dubbia a parlare 1-generalmente non responsivo
(cerchiare la risposta appropriata)
P unti et` a
Eta`Punti Fegato Apparato cardiovascolare Polmoni Reni Sistema immunitario Cirrosi con PHT o encefalopatia Angina di classe IV o a risposo o con minime attivita` di auto-cura Ipossiernia cronica o ipercapnea o policiternico con PHT<40 mmHg Dialisi peritoneale cronica o emodialisi Ospite immuno-compromesso
Se una delle 5 categorie CHE ha risposta affermativa assegnare + 5 punti per i pazienti non operati o post-operati d'urgenza
CHE
VA RIABILE FISIOL OGICA RANGE MOL TO ANOMAL O RANGE POC O ANOMAL O ,
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,, , , Fig. 6.1. AP A CHE II (A cut e Ph ysiolog ical A nd Chr onic H ealth E valuation)
Come misurare la gravit`a della patologia
Un chirurgo esperto può, con una semplice occhiata, stimare la gravità del proprio paziente, valutando “il bagliore negli occhi e l’intensità della forza nella stretta di mano…”. Ma termini come “molto malato”, “malato critico” o “mori- bondo” possono assumere significati diversi a seconda dei soggetti. Vi racco- mandiamo perciò di abituarvi ad usare un sistema di punteggio universale che misuri obiettivamente la malattia. Uno di questi sistemi, validato nella maggior parte delle urgenze chirurgiche, è l’APACHE II (Acute Physiological And Chronic Health Evaluation) ( ●
❯Fig. 6.1) che misura le conseguenze fisiologiche della patologia acuta considerando, allo stesso tempo, lo stato pre-morboso e l’età del paziente. I punteggi sono semplici da ottenere con l’utilizzo di basilari variabili cliniche e di laboratorio subito disponibili e sono correlabili alla pre- dittività di morbilità e mortalità ( ●
❯Fig. 6.2). Un punteggio di 10 o inferiore indi- ca una patologia relativamente lieve, un punteggio superiore a 20 una patologia grave. Invece di dire al vostro capo che il paziente sta davvero male dite che il suo APACHE II è 29. In questo modo sarà chiaro per tutti che il paziente è mori- bondo.
Come ottimizzare? ( ●
❯Fig. 6.3)
A parte le Unità di Terapia Intensiva (UTI) altamente tecnologiche che pos- sono essere più o meno presenti, l’ottimizzazione dei pazienti chirurgici è sempli- ce. Può essere eseguita ovunque e richiede infrastrutture minime. Tutto ciò di cui avete bisogno è una migliore ossigenazione, ad es. una maggiore ossigenazione del sangue arterioso e della perfusione tissutale. Non avete bisogno di una UTI a 5 stel- le, tuttavia dovete restare accanto al paziente! Scrivere ordini e poi andare a letto
Punteggio Apache-II