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Indice 1 1 La Valutazione ambientale strategica nel processo di Piano 2 2 Il Piano del Parco naturale regionale di Tepilora 4. 3 Contenuti del Piano 5

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Indice _______________________________________________________________________ 1 1 La Valutazione ambientale strategica nel processo di Piano ___________________________ 2 2 Il Piano del Parco naturale regionale di Tepilora ____________________________________ 4 3 Contenuti del Piano ______________________________________________________________ 5 4 Elaborati di Piano _______________________________________________________________ 6 5 Elaborati di VAS ________________________________________________________________ 7 6 Obiettivi del Piano _______________________________________________________________ 7 6.1 Metodologia consultazione pubblica _________________________________________________ 8 6.1.1 Soggetti competenti in materia ambientale, pubblico e pubblico interessato __________________ 8

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1 La Valutazione ambientale strategica nel processo di Piano

La Valutazione ambientale strategica (VAS) si può definire come un processo formale, sistematico e comprensivo di valutazione degli impatti ambientali di una politica, di un piano o programma, e delle sue alternative. Essa è quindi definita come il processo di definizione della decisione in cui gli obiettivi di sostenibilità devono integrarsi, fin dalle prime fasi del processo stesso, con quelli di svi- luppo economico e sociale. Tale procedura, endoprocessuale e partecipata, accompagna la defini- zione del Piano sin dalle prime fasi, sino ad identificarsi con essa, sino al punto che la norma (D.Lgs.

152/2006, articolo 14) prevede che tempi e procedure di deposito, pubblicità e partecipazione pro- prie degli atti di pianificazione siano coordinate con quelle della valutazione.

È possibile affermare che la VAS è, quindi, intrinsecamente legata al paradigma della sostenibilità, in quanto si pone come piano della sostenibilità rappresentato dagli obiettivi della tutela dell’am- biente, che diventa momento e parte del processo stesso di piano.

La Direttiva 42/2001/CE rappresenta il riferimento normativo fondamentale nell’ambito di applica- zione della VAS. Essa stabilisce obiettivi, ambito di applicazione, soggetti coinvolti e documenti da produrre all’interno della procedura, e rappresenta un importante passo avanti nel contesto del diritto ambientale europeo. Stabilisce che vengano valutati gli effetti ambientali di un ampio ventaglio di piani e programmi, in modo che se ne tenga conto durante l'effettiva elaborazione dei piani, e che questi vengano adottati a tempo debito. Inoltre, il pubblico deve essere consultato sui progetti e sulla valutazione ambientale e occorre tener conto delle opinioni che esprime. Essa infatti riguarda l'es- senza stessa di buona parte del processo decisionale pubblico e in molti casi comporterà procedure di pianificazione e consultazione più strutturate. Le proposte dovranno essere valutate sistematica- mente rispetto ai criteri ambientali per poterne determinare gli effetti probabili oltre che le possibili alternative. In altre parole, il processo di VAS valorizza la qualità del processo decisionale, inte- grando e rendendo coerenti tra di loro gli obiettivi di sviluppo economico e sociale con gli obiettivi di sostenibilità.

La Direttiva 42/2001/CE è stata recepita dalla legislazione italiana tramite il primo ed il secondo titolo della seconda parte del Decreto Legislativo n. 152/2006 e ss.mm.ii. delle quali una integralmente sostitutiva (Decreto Legislativo n. 4/2008). Le finalità consistono nel garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elabo- razione, dell’adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni necessarie per uno sviluppo sostenibile. Il capo di applicazione del Decreto riguarda tutti i piani che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale. Inoltre, in coerenza con la Direttiva, pone una grande attenzione, nel disegno della valuta- zione, alla definizione inclusiva ed incrementale degli obiettivi delle politiche che devono essere valutate, ed alla partecipazione reale di tutti gli attori-chiave al processo, con riferimento sia alla valutazione ex ante che quella in itinere.

Nell’ambito della Regione Sardegna, con il Decreto del Presidente della Giunta regionale (D.P.G.R.) n. 66 del 28 aprile 2005 recante la “Ridefinizione dei Servizi delle Direzioni generali della Presidenza della Regione e degli Assessorati, loro denominazione, compiti e dipendenza funzionale”, la com- petenza in materia di VAS è stata assegnata al Servizio della Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente. Succes- sivamente, la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 38/32 del 2 agosto 2005, ha attribuito al pre- detto Servizio funzioni di coordinamento per l’’espletamento della VAS di piani e programmi. Inoltre, con la L.R. n. 9 del 12 giugno 2006, concernente il conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, sono state attribuite alla Regione le funzioni amministrative relative alla valutazione di piani e pro- grammi di livello regionale o provinciale quando non ritenute di livello nazionale (art. 48), e alle

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province quelle relative alla valutazione di piani e programmi di livello comunale e subprovinciale (art. 49). A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008 la Giunta Regionale con Deliberazione n. 24/23 del 23 aprile 2008, ha altresì approvato le “Direttive per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di VAS.”

Con Delibera della giunta regionale n. 34/33 del 7 agosto 2012 recante “Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione ambientale” viene sostituita integralmente la 24/23 del 23 aprile 2008 e vengono definite specificatamente le procedure e le compentenze per la VAS e per la Valutazione di impatto ambientale.

Con riferimento al processo di VAS per il Piano del Parco, poiché l’approvazione del Piano del parco è di competenza della Regione Sardegna (L. 394/1991, articolo 25, e L.R. 21/2014, articolo 5) si applicano alla VAS le direttive procedurali di verifica e verificazione di cui alla D.G.R. 34/33 del 2012 (Allegato C); in particolare gli allegati definiscono:

• la procedura di verifica e di valutazione (Allegato C);

• i criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi (Allegato C1);

• i contenuti del Rapporto ambientale (Allegato C2);

• i contenuti della dichiarazione di sintesi (Allegato C3).

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Il Piano del Parco naturale regionale di Tepilora

Il Piano del parco naturale regionale è previsto nella Legge quadro sulle aree protette n. 394/1991 quale strumento di attuazione delle finalità istitutive del Parco stesso. La sua predisposizione, così come quella del Programma di sviluppo economico e sociale e del Regolamento, ai sensi dell’articolo 5 della Legge istitutiva del Parco Naturale Regionale di Tepilora (L.R. 21/2014), spetta all’Assem- blea, mentre l’approvazione è di competenza dell’Amministrazione regionale.

Per le finalità e contenuti del Piano del Parco Naturale Regionale di Tepilora, del Programma di sviluppo economico e sociale e del Regolamento, i riferimenti normativi fondamentali sono costituiti rispettivamente dagli articoli 11, 12 e 13 della L.R. 21/2014, nonché dagli articoli 11, 13 e 14 della L.R. 31/1989.

In tale contesto normativo, il Piano del parco (L.R. 21/2014, articolo 11) è definito come lo strumento di tutela dei valori naturali, ambientali, storico culturali e demo-antropologici del parco, disciplina l’organizzazione del territorio in relazione agli usi compatibili, suddividendolo in base al diverso grado di protezione. A tal fine, il Piano deve disciplinare:

a) l’organizzazione generale del territorio, la sua articolazione in sub aree, con la definizione dei vincoli e degli usi consentiti, in virtù delle esigenze di tutela e conservazione delle risorse naturali e ambientali presenti, le destinazioni d’uso pubblico o privato e le relative norme applicative;

b) i sistemi di accessibilità veicolare e pedonale, con particolare riguardo agli accessi, ai per- corsi e alle strutture riservate ai diversamente abili e agli anziani;

c) le tipologie costruttive e i materiali consentiti, le modalità di conservazione, ristrutturazione e manutenzione delle strutture e infrastrutture esistenti, le modalità di esercizio delle attività produttive e compatibili con il parco.

Inoltre, il Piano può prevedere:

a) l’individuazione delle aree contigue al parco stesso e la loro disciplina, sulla base di formali intese tra l’ente parco e i comuni interessati;

b) l’individuazione di terreni di proprietà privata su cui esercitare il diritto di prelazione nel caso di trasferimento a titolo oneroso del bene.

Il Regolamento (L.R. 21/2014, articolo 13), in conformità alle previsioni del Piano del parco, disciplina l’esercizio delle attività consentite entro il territorio del Parco, e in particolare (comma 2):

a) tipologia e modalità di costruzione di opere e manufatti;

b) svolgimento delle attività artigianali, commerciali, di servizi e agro-pastorali;

c) soggiorno e circolazione del pubblico con qualsiasi mezzo di trasporto;

d) svolgimento di attività sportive, ricreative ed educative;

e) svolgimento di attività di ricerca scientifica;

f) limiti delle emissioni sonore, luminose o di altro genere, nell’ambito della legislazione in ma- teria;

g) svolgimento delle attività, da affidare a interventi di occupazione giovanile di volontariato, con particolare riferimento alle comunità terapeutiche e al servizio civile;

h) accessibilità nel territorio del parco attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap ed anziani.

Il Regolamento deve recepire le disposizioni specifiche della L.R. 21/2014, di cui all’articolo 13, commi 3-8, concernenti l’attività agricola, l’attività di pesca, la raccolta di specie vegetali, gli usi civici e diritti reali delle collettività locali, i divieti, gli eventuali prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi che si dovessero rendere necessari.

Il Programma di sviluppo economico e sociale (L.R. 21/2014, articolo 12) individua le modalità per la promozione e la valorizzazione delle attività produttive compatibili, i servizi erogabili e ogni altra

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attività diretta a garantire lo sviluppo economico e sociale sostenibile del parco, al fine di coniugare l’obiettivo fondamentale di tutela e conservazione delle risorse naturali e ambientali del Parco con le esigenze di fruizione, di valorizzazione e di promozione dello sviluppo economico.

3 Contenuti del Piano

In riferimento agli aspetti, riportati nel paragrafo precedente, che il Piano del parco deve contenere, è stato costituito un apposito Ufficio di Piano. Il coordinamento scientifico della redazione del Piano è garantito dal Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR), sotto la respon- sabilità scientifica del Prof. Corrado Zoppi e con la collaborazione dell’Ing. Sabrina Lai e del gruppo di ricerca DICAAR mentre il Responsabile del procedimento amministrativo nominato dal Parco di Tepilora è l’Ing. Marino Satta.

L’Ufficio di Piano comprende, inoltre, le seguenti professionalità:

1. Esperto in aspetti giuridici e amministrativi (in particolare per la stesura delle Norme tecniche di attuazione e del Regolamento).

2. Esperto in valutazioni ambientali (in particolare per la redazione del Documento preliminare di scoping, del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica).

3. Esperto in aspetti socioeconomici (in particolare per l’elaborazione del Programma di svi- luppo economico e sociale e della Carta delle ricettività turistica).

4. Esperto in geologia, geomorfologia e fascia costiera (in particolare per l’elaborazione della Carta geologica, della Carta geomorfologica, della Carta dell’assetto e rischio idrogeologico).

5. Esperto in botanica (in particolare per l’elaborazione Carta della vegetazione, comprese eventuali emergenze floristiche e vegetazionali).

6. Esperto in selvicoltura (in particolare per l’elaborazione della Carta dell’uso del suolo, della Carta strutture produttive agricole e selvicolturali, della Carta unità delle terre e della Carta della capacità/idoneità uso dei suoli - Land Capability/Land Suitability).

7. Esperto in zoologia (in particolare per l’elaborazione della Carta degli habitat faunistici).

8. Esperto in agronomia – uso del suolo (in particolare per l’elaborazione della Carta dell’uso del suolo, della Carta strutture produttive agricole e selvicolturali, della Carta unità delle terre e della Carta della capacità/idoneità uso dei suoli - Land Capability/Land Suitability).

9. Esperto in beni storico – architettonici (in particolare per l’elaborazione della Carta del patri- monio archeologico, architettonico e culturale e della Carta di censimento degli immobili).

10. Esperto in patrimonio edilizio e assetto insediativo (in particolare per l’elaborazione della Carta di censimento degli immobili e dell’Abaco delle tipologie costruttive e dei materiali).

11. Esperto in pianificazione del paesaggio e urbanistica (in particolare per l’elaborazione della Carta della mosaicatura degli strumenti urbanistici, della Carta dei sistemi urbani e delle infrastrutture di trasporto, della Carta dell’accessibilità e mobilità, della Carta delle reti tecnologiche, della Carta dello stato di diritto, della Carta delle ricettività turistica, della Carta della zonizzazione e delle aree contigue, della Carta di individuazione degli accessi, dei sistemi di percorrenza interna e di connes- sione tra il Parco Naturale e le aree contigue, della Carta di individuazione delle strutture e infra- strutture di supporto alle attività del Parco, e delle Norme tecniche di attuazione).

12. Esperto in gestione delle risorse idriche e vincolistica idrogeologica (in particolare per l’ela- borazione della Carta idrogeologica e permeabilità dei suoli e della Carta dell’assetto e rischio idro- geologico).

13. Esperto in cartografia e sistemi informativi (in particolare per le elaborazioni grafiche e carto- grafiche).

Tutti gli esperti forniranno, inoltre, il proprio contributo per la redazione della Relazione generale, del Documento di scoping e del Rapporto ambientale, per gli aspetti di propria competenza.

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4 Elaborati di Piano Elaborati testuali

1. Relazione generale a. quadro conoscitivo

b. quadro analitico interpretativo

c. quadro di indirizzo strategico e progettuale 2. Norme tecniche di attuazione

3. Programma di sviluppo economico e sociale 4. Regolamento

Elaborati cartografici

− Quadro conoscitivo

1. Carta di inquadramento territoriale 2. Carta geologica

3. Carta geomorfologica

4. Carta idrogeologica e permeabilità dei suoli 5. Carta dell’assetto e rischio idrogeologico 6. Carta della vegetazione

7. Carta degli habitat faunistici 8. Carta uso del suolo

9. Carta strutture produttive agricole e selvicolturali 10. Carta dei vincoli ambientali

11. Carta zone soggette a incendio 12. Carta dei vincoli

13. Carta del patrimonio archeologico, architettonico e culturale 14. Carta della mosaicatura degli strumenti urbanistici

15. Carta dei sistemi urbani e delle infrastrutture di trasporto 16. Carta dell’accessibilità e mobilità

17. Carta delle reti tecnologiche 18. Carta dello stato di diritto

19. Carta di censimento degli immobili 20. Carta delle ricettività turistica

− Quadro interpretativo 21. Carta unità delle terre

22. Carta della capacità/idoneità uso dei suoli (Land Capability/Land Suitability) 23. Carta delle invarianti territoriali, dei detrattori ambientali e dei fattori qualificanti

− Quadro di indirizzo strategico e progettuale 24. Carta della perimetrazione

25. Carta delle unità paesaggistico-ambientali 26. Carta della zonizzazione e delle aree contigue

27. Carta di individuazione degli accessi, dei sistemi di percorrenza interna e di connessione tra il Parco Naturale e le aree contigue

28. Carta di individuazione delle strutture e infrastrutture di supporto alle attività del Parco 29. Abaco delle tipologie costruttive e dei materiali.

− Geodatabase

1. Strati del sistema informativo territoriale

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5 Elaborati di VAS

1. Documento di avvio della procedura di Valutazione ambientale strategica 2. Documento preliminare di scoping

3. Rapporto ambientale Sintesi non tecnica 4. Sintesi non tecnica

6 Obiettivi del Piano

Il Piano per il Parco di Tepilora ha lo scopo di riconoscere, salvaguardare, recuperare e valorizzare l’insieme dei valori naturalistici, ambientali, paesaggistici, storico-culturali e demo-antropologici delle caratteristiche peculiari ed identitarie del territorio e delle componenti che lo contraddistinguono. Con riferimento al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs 42/2004) e della Legge Istitutiva del Parco di Tepilora (L.R. 21/2014) è stato definito un insieme di obiettivi generali per il Piano del Parco:

• la tutela e l’identificazione delle invarianti territoriali;

• la valorizzazione delle sue componenti naturali ed antropiche;

• la definizione di un macrosistema connesso e riconoscibile ottenuto dalle interazioni delle diverse parti e componenti che lo compongono;

• la connessione con le aree di margine.

La tutela del territorio è intesa come strategia finalizzata a garantire il mantenimento della qualità del paesaggio riscontrabile allo stato attuale. In quest’ottica, la fase iniziale di conoscenza e analisi ri- sulta fondamentale per l’individuazione degli elementi di criticità e di opportunità presenti nell’area di studio. Dall’analisi dello stato attuale, il Piano prevede una ri-organizzazione generale del territorio operando un’articolazione in macro-aree che saranno identificate per localizzazione caratteristiche comuni e vocazione, passando dall’altopiano bittese alla foce del Rio Posada.

La suddivisione in macro-aree permette di mettere a sistema gli usi del territorio, le attività (anche edilizie) consentite e quelle non consentite, in termini sia qualitativi che quantitativi, ed il target di riferimento (bambini, adulti, anziani ed uso pubblico e privato). In questo modo si persegue il se- condo obiettivo che è quello della valorizzazione. È di centrale importanza sottolineare che la valo- rizzazione, in coerenza con gli indirizzi del D.Lgs 42/2004, è strettamente collegata alla fruizione, alla conoscenza del territorio, alla promozione e realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti, integrati ed inclusivi. Dal punto di vista della percorribilità del territorio risulta fondamentale la previ- sione di un sistema di direttrici di interconnessione tematica e spaziale quali gli accessi e la gerarchia delle vie interne al Parco (pedonali, ciclabili, carrabili; sentieristica naturale, artificiale, luoghi di sosta, e così via ), gli elementi puntuali (punti di osservazione, di ristoro, di ricerca, informativi, etc.), che devono esser presenti in tutto il territorio del Parco con uno stesso linguaggio architettonico identifi- cabile. Così come per la percorribilità, il Piano prevede l’identificazione e l’estensione dell’applica- zione di un codice espressivo che possa essere riferito alle opere e manufatti architettonici preesi- stenti e di nuova edificazione. Un approccio che delinea un fil rouge identitario e riconoscibile dal cui intreccio si persegue anche il terzo obiettivo, l’organizzazione del territorio del Parco come somma ed unicum. Il quarto obiettivo è finalizzato ad instaurare un rapporto di dialogo con le aree di margine (il continuum). In questo senso, il Piano può prevedere l’individuazione delle aree contigue al Parco e la loro possibile, futura, destinazione d’uso nell’ottica di una loro ipotetica annessione al Parco stesso. In questi termini, gli obiettivi del Parco, potranno, in conclusione, riguardare anche le aree margine.

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6.1 Metodologia di partecipazione e di consultazione pubblica

La VAS oltre ad essere uno strumento di pianificazione è intesa come strumento di governance basato sul concetto della sostenibilità e nel quale la partecipazione è elemento essenziale anche in riferimento all’applicazione della Direttiva 42/2001/CE. Nel processo di pianificazione, inoltre, deve essere garantito il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni con competenze ambientali e del pubblico interessato. Risultano elementi essenziali il principio di cooperatività a livello istituzionale, tra autorità competenti per il processo pianificatorio e autorità preposte al processo valutativo, e l’inclusività del processo ossia la partecipazione delle comunità locali al processo pianificatorio e valutativo. In tal senso, è necessario definire in maniera rigorosa la strutturazione del processo di coinvolgimento dei diversi attori interessati all’interno del processo di Piano. La consultazione e la partecipazione devono avere ad oggetto sia la proposta di Piano sia il rapporto ambientale e devono aver luogo sin dalla fase preparatoria del piano in modo da permettere il continuo adeguamento del piano alla luce delle osservazioni e dei suggerimenti pervenuti dalle parti interessate.

6.1.1 Soggetti competenti in materia ambientale, pubblico e pubblico interessato

L’individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale è elemento chiave del processo par- tecipativo. I soggetti competenti in materia ambientale sono i protagonisti principali della fase di consultazione che, in considerazione delle specifiche competenze e responsabilità in campo am- bientale, hanno l’opportunità di presentare osservazioni e suggerimenti e proporre integrazioni, sia in fase preliminare sia in fase definitiva.

Il coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale avviene sin dalle prime fasi prepa- ratorie di orientamento ed è fondamentale in quanto finalizzato a condividere l’approccio metodolo- gico e la portata delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale. Il ruolo dei soggetti com- petenti è enfatizzata nella procedura di VAS come soggetto fortemente interessato al processo, attraverso il quale si concretizza la componente concettuale legata al modello partecipativo nel pro- cesso stesso. Essi, insieme alle amministrazioni, enti e al pubblico interessato, sono i diretti prota- gonisti della fase di consultazione.

Il coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale, nella VAS del Piano del Parco na- turale regionale di Tepilora avverrà attraverso alcuni incontri finalizzati alla presentazione del Docu- mento preliminare di scoping, nei quali poter discutere i contenuti dello stesso e presentare, nel caso occorresse, osservazioni che l’autorità procedente provvederà a recepire nel Documento di scoping finale. Nella fase di redazione del Rapporto ambientale saranno parte attiva nelle fasi di consulta- zione e valutazione del Piano (D.G.R. 34/33 del 2012, Allegato C, art.13, comma 2).

Affinché il processo di partecipazione abbia successo e produca risultati significativi dovrebbero es- sere coinvolti non solo i singoli cittadini (pubblico) ma anche le specifiche associazioni e categorie di settore (pubblico interessato). Per una più chiara esposizione di seguito sono richiamate le defi- nizioni di “pubblico” e “pubblico interessato”.

• è definito “Pubblico”, una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi, della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone;

• è definito “Pubblico interessato”, il pubblico che subisce, o può subire, gli effetti delle proce- dure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure.

La partecipazione del pubblico e del pubblico interessato è prevista in diversi momenti nell’ambito dell’intero percorso di VAS e ciascuno di questi momenti sarà condotto con specifiche finalità.

Di seguito si elencano i soggetti che saranno coinvolti nel processo di VAS per il Piano del Parco naturale regionale di Tepilora.

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7 Soggetti competenti in materia ambientale

Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Direzione generale beni culturali e paesaggistici della Sardegna Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per

le province di Sassari, Olbia, Tempio e Nuoro (SA- BAP-SS)

mbac-sabap-ss@mailcert.beniculturali.it

Regione Autonoma della Sardegna Presidenza

Direzione generale Agenzia regionale del di- stretto idrografico della Sardegna

pres.ab.distrettoidrografico@pec.regione.sardegna.it

Servizio tutela e gestione delle risorse idri- che, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità

pres.ab.distrettoidrografico@regione.sardegna.it

Servizio difesa del suolo, assetto idrogeolo- gico e gestione del rischio alluvioni

pres.ab.distrettoidrografico@regione.sardegna.it

Direzione generale della protezione civile pres.protezione.civile@pec.regione.sardegna.it Servizio pianificazione e gestione delle

emergenze

protciv.pianificazionegestioneemergenze@regione.sarde- gna.it

Servizio previsione rischi e dei sistemi infor- mativi, infrastrutture e reti

protciv.previsioneprevenzionerischi@regione.sardegna.it

Autorità di bacino regionale della Sardegna pres.ab.distrettoidrografico@pec.regione.sardegna.it Assessorato della difesa dell’ambiente

Direzione generale della difesa dell’ambiente: difesa.ambiente@pec.regione.sardegna.it Servizio sostenibilità ambientale valuta-

zione strategica e sistemi informativi (SVASI)

amb.sasi@regione.sardegna.it

Servizio valutazioni impatti e incidenza am- bientali (VIA):

amb.sva@regione.sardegna.it

Servizio tutela della natura e politiche fore- stali (TNPF)

difesa.ambiente@pec.regione.sardegna.it

Servizio tutela dell'atmosfera e del territorio (TAT)

amb.antinquinamento@regione.sardegna.it amb.gestione.rifiuti@regione.sardegna.it Direzione generale del corpo forestale e di vigi-

lanza ambientale

cfva.direzione@pec.regione.sardegna.it

Servizio territoriale dell'Ispettorato riparti- mentale di Nuoro

cfva.sir.nu@pec.regione.sardegna.it

Servizio antincendi e logistica cfva.aibscuolaforestale@pec.regione.sardegna.it Assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica

Direzione generale enti locali e finanze enti.locali@pec.regione.sardegna.it Servizio demanio e patrimonio e autonomie

locali di Nuoro e Oristano

eell.serv.dempatr.not@pec.regione.sardegna.it

Servizio politiche di valorizzazione del de- manio e patrimonio immobiliare regionale, finanze e supporti direzionali

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Direzione generale della pianificazione urbani- stica territoriale e della vigilanza edilizia

urbanistica@pec.regione.sardegna.it

Servizio pianificazione paesaggistica e ur- banistica

eell.urb.pianificazione@pec.regione.sardegna.it

Servizio tutela del paesaggio Sardegna centrale

eell.urb.tpaesaggio.nu@pec.regione.sardegna.it

Assessorato dei lavori pubblici

Servizio del Genio civile di Nuoro (GCN) llpp.gcn@pec.regione.sardegna.it Servizio opere idriche e idrogeologiche

(SOI)

llpp.soi@pec.regione.sardegna.it

Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale Direzione generale dell'agricoltura e riforma agro- pastorale

agricoltura@pec.regione.sardegna.it

Servizio territorio rurale, agro-ambiente e in- frastrutture

agr.agroambiente@regione.sardegna.it

Servizio sostenibilità e qualità delle produ- zioni agricole e alimentari

agr.produzioni@regione.sardegna.it agr.fitosanitario@regione.sardegna.it Servizio sviluppo dei territori e delle comu-

nità rurali

agr.sviluppo.territori@regione.sardegna.it

Servizio pesca e acquacoltura agr.pesca@regione.sardegna.it Servizio sviluppo delle filiere agroalimentari

e dei mercati

agr.sviluppo.mercati@regione.sardegna.it

Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, in- formazione, spettacolo e sport

Direzione generale dei beni culturali, informa- zione, spettacolo e sport

pi.dgbeniculturali@pec.regione.sardegna.it

Servizio patrimonio culturale, editoria e in- formazione

pi.beniculturali@pec.regione.sardegna.it

Assessorato dei trasporti

Direzione generale dei trasporti trasporti@pec.regione.sardegna.it Servizio per il trasporto pubblico locale ter-

restre

ececere@regione.sardegna.it

Servizio per le infrastrutture, la pianifica- zione strategica e gli investimenti nei tra- sporti

trasporti@pec.regione.sardegna.it

Assessorato del turismo, artigianato e commercio Direzione generale del turismo, artigianato e commercio

turismo@pec.regione.sardegna.it

Assessorato della difesa dell’ambiente

Direzione generale dell'industria industria@pec.regione.sardegna.it Servizio attività estrattive e recupero am-

bientale

ind.attiv.estrat@regione.sardegna.it

Ente acque della Sardegna (Enas)

Direzione generale protocollogenerale@pec.enas.sardegna.it

Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna

Direzione generale agenziaconservatoriacoste@pec.regione.sardegna.it Agenzia per la ricerca in agricoltura (Agris Sardegna)

Direzione generale dirgen@pec.agrisricerca.it

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Agenzia regionale per l'attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (Laore)

Direzione generale segreteriadirettoregenerale@agenzialaore.it Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale

Presidenza protocollo@pec.cbsc.it

Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (Arpas)

Direzione generale dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (Arpas)

arpas@pec.arpa.sardegna.it

Area tecnico-scientifica dts@pec.arpa.sardegna.it Servizio controlli, monitoraggi e valutazione

ambientale

Dipartimento di Nuoro e Ogliastra dipartimento.nu@arpa.sardegna.it Dipartimento geologico dipartimento.geo@pec.arpa.sardegna.it

Servizio idrogeologico e idrografico dipartimento.geo@arpa.sardegna.it Dipartimento meteoclimatico dipartimento.imc@pec.arpa.sardegna.it

Servizio meteorologico, agrometeorologico ed ecosistemi

dipartimento.imc@arpa.sardegna.it

Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l'ambiente della Sardegna (FoReSTAS)

Direzione generale protocollo.dg@pec.forestas.it

Servizio territoriale di Nuoro protocollo.nuoro@pec.forestas.it Agenzia regionale per il sostegno all'agricoltura (AR-

GEA)

argea@pec.agenziaargea.it

Provincia di Nuoro

Settore Gestione Ambiente e Territorio protocollo@pec.provincia.nuoro.it

Comune di Bitti protocollo@pec.comune.bitti.nu.it

Area Tecnica ufficiotecnico@pec.comune.bitti.nu.it

Comune di Lodè protocollo@pec.comune.lode.nu.it

Area Tecnica ufficiotecnico@pec.comune.lode.nu.it

Comune di Posada protocollo@pec.comune.posada.nu.it

Area Urbanistica urbanistica@pec.comune.posada.nu.it

Comune di Torpè protocollo@pec.comune.torpe.nu.it

Settore Servizio Tecnico ufficiotecnico@pec.comune.torpe.nu.it

8 Enti territorialmente interessati

Regione Autonoma della Sardegna

9 Pubblico interessato

Associazioni ambientaliste

Legambiente Sardegna amministrazione@legambientesardegna.com

Italia Nostra info@italianostra.org

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WWF (direzione generale) wwfitalia@pec.wwf.it sardegna@wwf.it Amici della Terra

Club di Cagliari amicidellaterra@libero.it

Lipu Sardegna sardegna@lipu.it

Soggetti economici e ordini professionali Sindacati

CGIL Sardegna (sede Nuoro)

CISL Sardegna (sede Nuoro)

UIL Sardegna

nuoro@sardegna.cgil.it

ust.nuoro@cisl.it

cspnuoro@uil.it

Associazioni di categoria

Confcommercio Nuoro

CNA-Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa

CNA Nuoro

nuoro@confcommercio.it

info@cnanuoro.it

Ordini professionali

Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna

Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Pro- vincia di Nuoro

Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Con- servatori di Nuoro

Ordine Geologi della Sardegna

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Nuoro

Ordine Nazionale dei Biologi

reteprofessionitecniche-sardegna@pec.it

agrofornu@epap.sicurezzapostale.it

oappc.nuoro-ogliastra@archiworldpec.it

geologi.sardegna@epap.sicurezzapostale.it

ordine.nuoro@ingpec.eu

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Firmato digitalmente da

MARINO SATTA

Data e ora della firma:

09/12/2020 09:33:22

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