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Percorso di partecipazione Fermenti Report primo round di Laboratori Civici

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Academic year: 2022

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Percorso di partecipazione “Fermenti”

Report primo round

di Laboratori Civici

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FAENZA

Lunedì 22 gennaio ore 20.45 Rione Verde

Mercoledì 24 gennaio ore 18.30 Parrocchia Santa M. Maddalena 52 partecipanti – 8 tavoli di lavoro

RISORSE PUBBLICHE

- Primo punto è la trasparenza. Bisogna garantire a tutti i cittadini la possibilità di proporre, partecipare e contribuire alle decisioni. Strumenti di comunicazione:

Facebook per i giovani, valutare una pagina dedicata. Ci vorrebbe un centro di raccolta delle problematiche e delle proposte comune a tutti (es. Quartiere sistematico ed unico interlocutore per la partecipazione).

- Bilancio partecipato: come Oplà, ma dando la possibilità di voto anche a chi non usa il web. Stabilire con anticipo e trasparenza la quota del budget destinata al bilancio partecipato. Le decisioni prese dai cittadini in merito devono essere, almeno in parte, vincolanti. I cittadini dovrebbero proporre solo idee conformi al bando e confrontarsi fra loro per arricchire i progetti, l’amministrazione dovrebbe gestire la piattaforma, rispettare le regole che essa stessa ha definito per raggiungere il massimo risultato, fare tavoli preliminari per chiarire le regole della partecipazione al bilancio.

- Bisognerebbe individuare come priorità i beni comuni e le necessità rilevate attraverso incontri e discussioni nei vari centri aggregativi (Quartieri, scuole, centri sociali…).

L’amministrazione dovrebbe in seguito identificare gli elementi su cui chiedere il contributo del cittadino.

- Orientare una parte del budget su alcune priorità, come il recupero del patrimonio culturale della città (scegliendo annualmente una proposta in tale ambito) oppure sull’ambiente (parchi, giardini). L’amministrazione dovrebbe quindi raccogliere le proposte, ma individuando una priorità e motivandola, per poi valutare i progetti.

L’amministrazione poi gestisce l’intervento e mantiene la partecipazione con i cittadini.

- Riterremmo opportuno destinare risorse pubbliche nel campo ambientale (es.

riqualificazione del parco fluviale), cultura e sicurezza.

DECISIONI COLLETTIVE

- Per poter attivare un percorso partecipativo riguardo le varie decisioni che l’amministrazione comunale andrà a prendere, i cittadini devono essere informati prima, tempestivamente, quando c’è ancora margine per definire gli elementi della decisione. Sicuramente il Quartiere deve essere il luogo, il punto di riferimento di pertinenza come sensore del territorio. I cittadini devono impegnarsi in un contributo utile e proficuo, mentre l’amministrazione deve garantire informazione preventiva, comunicazione più efficace, e motivazione nelle risposte.

- Bisogna aumentare l’informazione che l’amministrazione fornisce ai cittadini, con strumenti adatti all’età. Creare un sistema di incentivi per includere nel processo di decisione collettiva un gruppo di cittadini estratto a sorte e per fascia di età (es. 15- 25, 26-35, …). Il primo passo è un sito trasparente e valorizzare le associazioni di quartiere.

- Il percorso di partecipazione è fondamentale nella fase progettuale per non far cadere le decisioni dall’alto (se un cambiamento non è condiviso per sua natura verrà criticato indipendentemente dalla sua qualità). I cittadini dovrebbero impegnarsi a dire il

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proprio parere preventivo con onestà intellettuale, mentre il percorso partecipativo assicura la diversità di opinioni.

- Consentire la partecipazione e relative proposte negli ambiti del sociale, culturale, sicurezza. I cittadini potranno conoscere la questione ed esprimere una valutazione, elaborando delle proposte. L’amministrazione condividerà i temi oggetto di decisione, stabilirà le forme di partecipazione e accogliere alcuni aspetti modificando gli interventi in programma, garantendo un ritorno ai partecipanti del percorso.

- Percorsi che siano partecipativi e non solo informativi, sui temi delle politiche per le famiglie (asili nido), ambiente.

CITTADINANZA ATTIVA

- I quartieri possono stimolare la partecipazione solo se “visibili ai cittadini”, attraverso un più forte utilizzo dei social e del collegamento con il mondo del volontariato. I cittadini dovrebbero impegnarsi per risolvere i problemi, dare la disponibilità per uno scopo preciso, attenersi alle promesse e trovare chi può supplire in caso di impossibilità. L’amministrazione dovrebbe individuare i centri di riferimento per tema e territorio, tenere i contatti fra i volontari, mettendoli in condizione di operare con efficacia e riconoscendone impegno e meriti.

- Attraverso i quartieri e il mondo delle associazioni creare reti territoriali e stimolare la partecipazione con momenti di aggregazione, partendo dalla quotidianità.

L’amministrazione dovrebbe fungere da facilitatore e crederci veramente.

- Ci vuole una maggiore flessibilità dei dipendenti pubblici per dare strumenti a chi si offre. Possibile coinvolgimento delle associazioni, con una maggiore informazione.

- Gli ambiti di intervento possono essere la cura dell’ambiente (parchi, giardini, campi sportivi), la sicurezza (rinforzare e diffondere le azioni di contrasto al degrado urbano, espandere Fa Tam Tam) e il supporto alle famiglie che non hanno la possibilità di seguire i figli fuori dall’orario scolastico. I cittadini dovrebbero interagire ed esprimersi maggiormente, l’amministrazione dovrebbe definire tempi e ambiti sui quali coinvolgere i cittadini.

- Banca del tempo: i cittadini danno la propria disponibilità per rispondere alle esigenze di quartiere, come ripetizioni compiti, piedibus, sportello di ascolto, Tam Tam, ronda di quartiere. L’amministrazione deve mettere a disposizione ambienti e spazi, e continuare a tenere informare le persone per coinvolgere maggiormente (utilizzo di app per i più giovani).

- Esempio di proposta: riqualificazione di piazza san Francesco. Un gruppo di 2 o 3 cittadini sono disponibili per il mantenimento e la pulizia delle aiuole dai rifiuti, coinvolgendo i giovani frequentatori del parco in tale attività. L’amministrazione dovrebbe fornire i mezzi e esperienza necessari per lo svolgimento del lavoro. Inoltre dovrebbe rilanciare le attività culturali e ludiche nella zona, come alcuni anni fa, e elaborare un progetto complessivo per favorire l’integrazione ed evitare il degrado della zona.

LIBERO

- Ci si interroga rispetto agli attuali strumenti di partecipazione (es. Quartieri, passaggio del luogo decisionale dal Consiglio Comunale a quello dell’Unione) … sono da ritenersi superati o sono da rinforzare prima di introdurre nuovi strumenti di partecipazione? Il Quartiere ad esempio può rimanere un punto di riferimento per l’attuazione del processo partecipativo mediante l’applicazione del nuovo regolamento in progetto, a patto che i Quartieri stessi vengano potenziati come effettivi strumenti di

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partecipazione.

- I consigli di Quartiere dovrebbero diventare “collettivi” o fungere da raccolta di idee, contributi, proposte, da parte dei cittadini residenti.

- L’amministrazione comunale dovrebbe chiarire o rendere più trasparente e chiaro il rapporto fra i cittadini, il Comune e l’Unione.

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FAENZA FORESE

Mercoledì 24 gennaio ore 20.45 Sede Quartiere Granarolo 12 partecipanti – 2 tavoli di lavoro

RISORSE PUBBLICHE

- Sarebbe utile da parte dell’amministrazione comunale un contributo simbolico destinato ai Quartieri per garantire la manutenzione delle aree comuni (segnaletica, sfalci aree verdi e piccole manutenzioni).

- Bilancio modello Oplà: alla partecipazione online (sito web, social) si deve affiancare quella tradizionale (con luoghi fisici), per rivolgersi a target diversi. Vanno quindi integrati. Implementare strumenti tecnologici per consentire votazioni in modo semplice (es. totem a cui accedere tramite lettura del tesserino sanitario).

DECISIONI COLLETTIVE

- L’Unione della Romagna Faentina deve dotarsi di un sistema di comunicazione chiara e trasparente: servizi forniti, ordini del giorno dei consigli e delle commissioni, bandi pubblici pubblicati non solo sul sito dell’Unione ma diffusi ai cittadini.

- Percorsi partecipativi: lavori pubblici, urbanistica e territorio come aspetti prioritari.

Si potrebbe promuovere la partecipazione tramite la rete delle scuole per l’infanzia e coinvolgere le associazioni e le parrocchie del territorio.

- Nello Statuto dell’Unione andrebbero inseriti i referendum propositivi e consultivi.

CITTADINANZA ATTIVA

- Bisognerebbe garantire con i patti collaborativi la copertura assicurativa, i mezzi e le attrezzature ai cittadini che si impegnano per la comunità. A Granarolo c’è cittadinanza attiva, ma finora il Comune non ha supportato tale disponibilità. Serve maggiore apertura nel mettere a disposizione ciò che serve.

- C’è disponibilità ai cittadini e alle associazioni ad attivarsi, ma non c’è una pronta risposta degli uffici. Anche a fronte di richieste semplici. All’utilizzo di manodopera dovrà poi corrispondere ascolto e coinvolgimento.

LIBERO

- Il Quartiere dovrebbe essere il luogo privilegiato da cui passare per proporre progetti sul territorio. Uno strumento dell’amministrazione per evitare concentrazioni di potere, zone d’ombra e scelte opache. Bisognerebbe dare strumenti ai quartieri e alle associazioni per imparare a decidere, a scegliere priorità e offrire soluzioni (es. PBL problem based learning).

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RIOLO TERME

Lunedì 29 gennaio ore 20.45 Sala San Giovanni 15 partecipanti – 3 tavoli di lavoro

RISORSE PUBBLICHE

- Prima di coinvolgere i cittadini, capire qual è l'indirizzo dell'amministrazione in merito al settore dove impiegare le risorse (es energia rinnovabile, verde, recupero del patrimonio), prediligendo il recupero dell'esistente. Mettere a disposizione luoghi ed assemblee fisiche per il bilancio partecipato. Al tempo stesso usare anche internet per coinvolgere i più giovani.

- Priorità al bilancio partecipato rispetto al cofinanziamento, che richiede maggiore impegno da parte dei cittadini.

- Utilizzo delle risorse per supportare percorsi di cittadinanza attiva (es. rimborso spese, anche parziale, per servizi alle persone come portare la spesa ad un anziano che abita fuori dal paese).

DECISIONI COLLETTIVE

- Temi di interesse: manutenzione del territorio (decoro urbano, verde, pulizia) e futuro utilizzo di spazi e luoghi (es. progetto per il centro storico), mentre per l'urbanistica in senso stretto vi è uno scarso coinvolgimento del cittadino (tema troppo tecnico).

Concorsi di idee per la riqualificazione degli "spazi vuoti".

- Dare la possibilità ad ogni cittadino di proporre interventi o investimenti negli ambiti più svariati, mettendo a disposizione strumenti di raccolta delle proposte dei cittadini.

Cosa fanno i cittadini? Proposte. Cosa deve fare il Comune? Accettarle.

- Promuovere la creazione di associazioni volenterose che amano Riolo e che possono contribuire in pianta stabile alla coprogettazione con il Comune.

- Utilizzo maggiore dei canali già attivi (Quartieri, associazioni...) ed attivare moderni canali di comunicazione.

- Entrare nella rete dei Comuni virtuosi.

CITTADINANZA ATTIVA

- Informare i cittadini fin dove si possono attivare e come si possono informare correttamente sulle modalità di intervento (es. pulizia di fossi, rivali, taglio siepi), per evitare multe.

- I cittadini potrebbero spazzare la neve davanti a casa, l'amministrazione dovrebbe evitare di ributtarla con lo spazzaneve.

- Vicinanza solidale. Dedicare tempo libero a persone che hanno necessità di sostegno.

Attivare i nonni come baby sitter.

LIBERO

- La domanda vera è: cosa può essere utile per stimolare la partecipazione del cittadino?

Individuare tematiche oggettivamente dirette alla comunità (pubblico decoro, sport, turismo, ambiente...).

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SOLAROLO

Martedì 30 gennaio ore 18.30 Oratorio dell’Annunziata 12 partecipanti – 3 tavoli di lavoro

RISORSE PUBBLICHE

- Le risorse andrebbero primariamente destinate all’animazione del paese nella stagione estiva (es. organizzare i giovedì d’estate e cinema all’aperto).

- Attivare percorsi amministrativi per portare alla realizzazione di interventi utili alla comunità. Le associazioni non dispongono di finanziamenti per compartecipare alla realizzazione di interventi nell’interesse della comunità.

DECISIONI COLLETTIVE

- C’è poca informazione ai cittadini e ci vuole maggiore trasparenza sulle scelte fatte. In particolare il conferimento dei servizi all’Unione. Maggiore coinvolgimento sulle opere pubbliche e sulle decisioni impattanti, ascoltando i cittadini. È un dovere dell’amministrazione coinvolgere i cittadini a prescindere dal regolamento.

- Partecipazione al dibattito sulle decisioni da prendere riguardo alla circonvallazione di Castel Bolognese, e su altri interventi a livello comunale (Ponte di Felisio, Passaggio a livello, nuovo Casello A14) e relativi impatti sui centri abitati. Coinvolgere i cittadini nella pianificazione e organizzazione della biblioteca comunale: creazione di una medioteca e emeroteca, adattando l’edificio esistente o trovando una nuova collocazione.

CITTADINANZA ATTIVA

- Applicare quanto previsto dalle norme e dalla Costituzione sulla sussidiarietà orizzontale.

- Dare disponibilità delle attrezzature che possono servire, come le sfalcia-giardini, ed impegnare i cittadini nella raccolta dei rifiuti abbandonati, nella cura dei beni pubblici. Garantire copertura assicurativa per eventuali incidenti.

LIBERO

- Come già espresso verbalmente, ritengo tardiva questa iniziativa a 6 anni dalla costituzione dell’Unione dei Comuni. Firmato.

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CASTEL BOLOGNESE

Martedì 30 gennaio ore 20.45 Circolo Auser 6 partecipanti – 1 tavolo di lavoro

RISORSE PUBBLICHE

- Prevedere risorse all’interno del bilancio da destinare al bilancio partecipativo. Le risorse dovranno essere individuate su specifiche tematiche quali quelle individuate dagli incontri dei cittadini.

DECISIONI COLLETTIVE

- I percorsi di partecipazione dovranno prevedere fasi precise ed al termine deve esservi garanzia che quanto indicato dai percorsi non vada disatteso. Percorsi da attivare a priori (prima della decisione!), informazioni maggiormente puntuali, sfruttando le forme di comunicazioni più moderne e il servizio SMS (da riattivare).

CITTADINANZA ATTIVA

- Dove c’è la gestione attiva di patrimonio o beni comuni da parte di singoli volontari o associazioni, l’amministrazione deve comunque esercitare un controllo puntuale ed un coordinamento, al fine di evitare l’inopportuna appropriazione del bene stesso da parte del privato. Incentivi da parte dell’amministrazione, sostegno organizzativo.

LIBERO

- Istituzionalizzare strumenti di democrazia partecipata a livello di Unione di Comuni, quali il referendum consultivo e il Consiglio dell’Unione aperto.

- C’è bisogno di maggiore informazione sull’Unione dei Comuni.

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CASOLA VALSENIO

Mercoledì 31 gennaio ore 20.45 Centro sociale “Le colonne”

12 partecipanti – 2 tavoli di lavoro RISORSE PUBBLICHE

- Sono già state fatte esperienze in passato (es. cofinanziamento per bagni pubblici accessibili ai disabili). Sarebbe bello replicare l’esperienza per sistemare un pezzetto di ciclabile pericolosa al ridosso della strada. I cittadini dovrebbero attivare altri cittadini, l’amministrazione dovrebbe aiutare i cittadini nelle pratiche.

- Il bilancio partecipato è una necessità forse nelle realtà più grandi, nel paese piccolo molte iniziative sono già svolte e si tratterebbe di sostenerle di più. Il beneficio sarebbe un mantenimento dell’identità, valorizzandole.

DECISIONI COLLETTIVE

- Il primo tema sui quali i cittadini sono disposti a farsi coinvolgere è la viabilità e la mobilità.

- Nel caso si facciano dei percorsi, il livello di coinvolgimento deve essere adeguato (se è un tema sovracomunale si fa un percorso di Unione, se è comunale di Comune). La partecipazione non deve essere fittizia, non a cose fatte, non precotte, o già decise.

No palliativi di partecipazione.

CITTADINANZA ATTIVA -

- Bisogna sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani. A Casola ci sono già molte attività organizzate sulle basi del volontariato (es. trasporto all’ospedale in convenzione con il Comune) però ci sarebbe la necessità di regolare altre attività (es.

manutenzione parchi, giardino scuole medie). Il Comune dovrebbe fare un avviso pubblico e poi raccogliere le disponibilità.

- Rendere più chiare e snelle le procedure per attivare l’impegno civico (cura del verde, servizi integrativi in ambito socio sanitario). Le cose che già ci sono vanno tutelate, protette e favorite. Sulla base di queste esperienze si potrebbe potenziare con ulteriori interventi (es. strada della lavanda, che ora è abbandonata a se stessa, o manutenzione del parco fluviale).

- Favorire la gestione dei luoghi pubblici da parte dei volontari.

- Reti collaborative di vicinato, nel piccolo Comune è spontaneo. Ma se viene regolato meglio ancora.

- Interessante il progetto Fa Tam Tam di Faenza. Bisognerebbe portarlo a Casola.

- Banca del tempo: farla conoscere, servono però sistemi adeguati per mettere in contatto le persone (come un database).

LIBERO

- I cittadini dovrebbero condividere le relazioni ed aprirsi.

- L’amministrazione dovrebbe agevolare le iniziative dei cittadini, tramite una comunicazione (elemento fondamentale per la partecipazione) e poca burocrazia perchè si rischia che la buona volontà del singolo sia bloccata dalla burocrazia.

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BRISIGHELLA

Lunedì 5 febbraio ore 20.45 Sala polivalente Cicognani 12 partecipanti – 2 tavoli di lavoro

RISORSE PUBBLICHE

- Nell’ambito di un progetto dove sia previsto un cofinanziamento l’amministrazione dovrebbe garantire un sostegno alle azioni di raccolta fondi dei cittadini, snellendo la burocrazia e i permessi (cucina, assicurazione, permessi sanitari, permessi per mercatini…)

- Non mettiamo troppa carne al fuoco! Se ci sono delle risorse disponibili, impiegarle su percorsi e progetti di partecipazione che potranno nascere (decisioni e cittadinanza attiva).

DECISIONI COLLETTIVE

- Si propone che qualora il 50% dei cittadini sottoscriva una proposta l’amministrazione debba avviare un tavolo di confronto.

- Nel caso in cui le amministrazioni intendano avviare progetti rilevanti per impatto ambientale (acqua, suolo, filiera faunistica, ecc.) dovrebbe essere necessario un percorso partecipato.

- Bisogna coinvolgere i cittadini quando cambia qualcosa nell’organizzazione dei servizi socio-sanitari e nell’erogazione dei servizi di base (sportelli polifunzionali, chi fa cosa?

Si deve capire bene come funzionano e tutto deve essere trasparente).

- Le modifiche rilevanti per la viabilità devono essere discusse coi cittadini, non trovarsi di fronte al fatto compiuto. La comunicazione fa digerire meglio le cose.

CITTADINANZA ATTIVA

- Attivazione del piedibus tramite patto con l’amministrazione.

- Punto di ascolto per i disservizi tipo consiglio di frazione per la gestione di piccole esigenze

- L’amministrazione dovrebbe sostenere le iniziative dei cittadini (es. spazi culturali di rilevanza artistica), i cittadini dovrebbero partecipare e condividere con altri cittadini.

- Banca del tempo.

- Individuare da parte dell’amministrazione le progettualità sulle quali attivare i cittadini, come la cura degli angoli verdi del luogo. Ci vorrebbe uno sportello dedicato, tenendo conto delle frazioni e della disponibilità di spazi da adottare. I cittadini dovrebbero mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze.

LIBERO

- Le richieste dei cittadini dovrebbero essere recepite da un amministratore locale, anche se il tema riguarda una competenza dell’Unione dei Comuni.

- Il progetto avviato con un’amministrazione dovrebbe proseguire anche nelle amministrazioni successive, qualora il patto preveda una durata superiore ai 5 anni.

- Prevedere l’apertura di uno sportello per il rapporto con il cittadino sul tema della partecipazione diretta.

- Mancanza di spazi ricreativi al coperto per attività di natura culturale (musica, teatro…)

- Poca conoscenza sull’Unione, bisognerebbe fare dei progetti nelle scuole.

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