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461- Recensioni

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Academic year: 2022

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il Paesaggio mantovano nelle tracce materiali, nelle lettere e nelle arti.

iV. il paesaggio mantovano dall’età delle riforme all’Unità (1700-1866)

il paesaggio, come immagine dell’organizzazione economica e delle priorità culturali di una società, è un tema centrale degli studi che intendono chiarire i rapporti storici tra uomo e ambiente, a scala territo- riale.

Un Convegno di studi, promosso e organizzato dall’accademia Nazionale Virgiliana di scienze lettere ed arti il 19 e 20 maggio del 2005, a mantova, e i cui atti sono contenuti in questo volu- me, ha esaminato un periodo storico (1700-1866) di elevato interesse per la storia del paesaggio nell’italia padana.

il sec. XViii inizia nel segno di una diffusa decaden- za dell’economia agricola, come effetto del decre- mento demografico nelle campagne padane e della stasi demografica nelle grandi città di questo territo- rio, e dell’intera italia, nei due secoli precedenti.

Come è stato ricordato nel Convegno, gli anni tren- ta del XViii secolo segnarono “ il punto più basso dello sgretolamento politico, della depressione eco- nomica, della delusione intellettuale”. Da questa situazione presero le mosse gli interventi dei governi più sensibili al riformismo di matrice illuministica, come il governo austriaco del lombardo Veneto e quello Granducale di toscana.

Gli interventi iniziarono sul versante fiscale, con l’i- stituzione dei catasti (quello di maria teresa entrò in vigore nel 1760) e furono senz’altro stimolati da necessità degli erari di reperire risorse per le guerre che insanguinarono l’Europa per tutta la prima metà del XViii secolo. la loro nascita introdusse però una razionalità amministrativa che avrebbe reso possibile la conoscenza topografica, nel senso moderno del termine, e la progettazione dello spazio territoriale secondo una gestione adatta alle coltivazioni a più elevata produttività (prima fra tutte quella del mais) e allo sviluppo di nuove strade, come quella ligure- parmense e la strada dell’ abetone. l’arrivo di

Napoleone rappresentò, anche sotto questo aspetto, un punto di svolta, soprattutto per il mantovano, che il governo austriaco aveva considerato soltanto un avamposto militare, lasciandolo al margine dei grandi flussi economici.

Questo scenario è descritto dettagliatamente nella relazione introduttiva di Corrado Vivanti. le suc- cessive diciotto relazioni, che il volume riporta per esteso, illustrano diversi aspetti della realtà ambienta- le del mantovano, e delle sue trasformazioni, dal XViii secolo fino alla creazione dello stato italiano.

Ne deriva un quadro storico esaustivo, capace di sod- disfare un’elevata varietà di interessi culturali circa le vicende di questo territorio. Un posto di rilievo – e non poteva essere altrimenti – lo occupano le vicen- de del governo delle acque, e del paesaggio come luogo di lavoro: i boschi cedui, le piantate, i prati, ma anche i broli e le delizie in villa.

il paesaggio mantovano, creato dalle acque e dal loro governo da parte dell’uomo, custodisce anche una storia esemplare, ricordata in una relazione: nell’isola Boschina, presso ostiglia,, nel 1881 un contadino trovò, a poca profondità dalla superficie del suolo, un cranio di Megaceros hibernicus, un grande cervide del tardo Pleistocene. Questa scoperta, come sottolinea- no gli autori della relazione, configura l’incontro tra due paesaggi diversi e distanti nel tempo: il paesaggio di un remoto passato, fatto di foreste paludose, inter- rotte da ampi spazi, e il paesaggio – che è ancora il nostro - nel quale agiva il contadino. l’isola Boschina, nella sua limitata estensione, racconta la storia di tutta la pianura e suggerisce che il valore di un paesaggio, per quanto limitato e frammentato, è nel suo essere – ad un tempo - prodotto visibile e archivio di una storia che appartiene alla Natura e all’Uomo.

Camerlenghi E., Rebonato V., tammaccaro s., 2010 – Il Paesaggio mantovano nelle tracce materiali, nelle lettere e nelle arti. IV. Il paesaggio mantovano dall’età delle riforme all’Unità (1700-1866). olschki Editore, firenze. 454 pp. isBN 9788822258458. € 55,00.

[a cura di C. fERRaRi]

RECENsioNi

iNfoRmatoREBotaNiCoitaliaNo, 43 (2) 461, 2011

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