ISTRUZIONI PER LA CURA DEL MONCONE
ARTO SUPERIORE
CENTRO PROTESI INAIL
Gentile ospite,
nel darle il benvenuto, le forniamo alcune informazioni che potrebbero esserle utili per la buona riuscita del suo percorso riabilitativo.
La cute del suo moncone in questo momento ha bisogno di cure particolari: una cute in buono stato le permetterà di poter indossare senza problemi la sua protesi.
Insieme alla cura della cute è necessario eseguire con costanza i bendaggi funzionali del moncone, indispensabili per prepararlo adeguatamente ad accogliere il presidio protesico.
L’operatore sanitario (infermiere o fisioterapista), durante la visita medica, le mostrerà come eseguirlo e le consegnerà queste utili istruzioni per l’apprendimento della corretta tecnica di bendaggio.
Le consigliamo di compilare un diario per almeno una settimana: l’aiuterà a prendersi cura del moncone e a verificare la necessità di un eventuale intervento sanitario. Successivamente potrà continuare i controlli senza compilare il diario.
Il personale sanitario del Centro Protesi
ISTRUZIONI PER UN’ADEGUATA CURA DELLA CUTE DEL MONCONE Valutazione
Ogni giorno occorre effettuare l’ispezione della cute, ricorrendo, se necessario, all’aiuto di uno specchietto.
L’ispezione deve essere fatta a fine giornata ed anche a seguito di prolungate posizioni che implicano la riduzione della mobilità ed il posizionamento del moncone su superfici dure (per es. prolungata seduta in carrozzina, allettamento forzato…).
Annotare ogni eventuale variazione sul diario (es. arrossamenti). Se sono presenti lesioni, comunicarlo al proprio medico curante per favorirne la guarigione.
Esempio di Diario giornaliero
Data ………
Aspetto del moncone
□ sano, cute integra
□ cute arrossata
□ cute secca
□ presenza di escoriazioni, dove? ………
□ presenza di flittene, dove? ……….
Interventi sul moncone
□ applicazione di creme idratanti
□ esecuzione di medicazione, quante volte al giorno? Con che cosa?
………
………
Esecuzione
del bendaggio □ si, chi lo ha eseguito? ………
□ no, perché non è stato eseguito? ………
Igiene della cute e gestione dell’umidità
Mantenere un’accurata igiene del moncone con lavaggi ripetuti durante la giornata (in particolare, in caso di sudorazione eccessiva).
Porre particolare attenzione anche alle zone delle ascelle, che presentano maggiore sudorazione.
Evitare l’uso di detergenti aggressivi e contenenti profumi che, alterando il pH fisiologico, possono causare irritazione e secchezza della cute.
Utilizzare agenti idratanti preferibilmente prima di coricarsi.
Sia i saponi sia gli agenti idratanti devono essere preferibilmente a base di prodotti naturali e oli vegetali (es. sapone di Marsiglia bio) senza profumazioni.
Asciugare accuratamente la cute dopo ogni lavaggio tamponando il moncone ed evitando “sfregamenti” che possano provocare irritazioni.
Detergere e asciugare la cute con cura, prima di indossare la protesi o il bendaggio, permette di evitare alla pelle di irritarsi, macerarsi e la proliferazione di germi.
In caso di eccessiva sudorazione, applicare un antitraspirante sulla cute.
In caso di situazioni di incontinenza, usare presidi che consentano, per quanto possibile, di mantenere la cute asciutta.
Non radersi la cute del moncone, in quanto questa pratica favorisce il rischio di peli incarniti, che rappresentano una fonte di infezione.
Massaggio del moncone
Mobilizzazione della cute
• Iniziare da un’area con le dita
• Premere fermamente e muovere i tessuti profondi per 30 secondi
• Ripetere lungo tutta l’area del moncone
• Dopo che la ferita chirurgica è completamente guarita, ripetere questa stessa tecnica per mobilizzare la cicatrice chirurgica. Il processo è lo stesso tranne che 2 dita dovrebbero essere poste sulla cicatrice
Massaggio del moncone
• Iniziare con un massaggio leggero vicino alle articolazioni (gomito e spalla)
• Gradualmente muovere il massaggio vicino alla fine del moncone
• Gradualmente aumentare la profondità del massaggio
Nutrizione
Mantenere una dieta equilibrata.
Se sono presenti patologie (es. diabete) seguire le relative indicazioni mediche.
Bere abbondante acqua naturale, almeno due litri al giorno, per favorire una buona idratazione cutanea.
Mantenere costante il peso corporeo, per evitare variazioni delle dimensioni del moncone.
Presenza di innesto cutaneo trapiantato
La cute in questo caso è molto delicata e necessita di attenzioni particolari.
Usare agenti idratanti più volte durante il giorno, osservando scrupolosamente le indicazioni mediche fornite dallo specialista.
Evitare l’esposizione ai raggi solari oppure usare creme ad alto fattore di protezione, per evitare il rischio di disidratazione.
Bendaggio Elasto Compressivo
Al fine di mantenere una corretta circolazione sanguigna dell’arto operato, è importante apprendere tempestivamente la corretta tecnica di esecuzione del bendaggio. Questo va eseguito sia durante il periodo che intercorre dall’intervento chirurgico alla fornitura della protesi, sia durante il periodo di training all’uso della protesi stessa e quando si vuole dare riposo al moncone.
Scopo del bendaggio:
• Ridurre l’edema nel post operatorio e quello da stasi venosa
• Proteggere la cute
• Accelerare l’ipotrofia dei tessuti molli
• Favorire una riduzione del volume del moncone con rimodellamento dello
stesso a “tronco di cono”, ciò è utile
per una buona circolazione ed una
efficace protesizzazione
Il bendaggio va eseguito con bende monoelastiche (nel solo verso della lunghezza).
La benda viene applicata in senso longitudinale dall’apice del moncone e con tensione decrescente dal basso verso l’alto.
L’altezza della benda dipende dal livello di amputazione del moncone. La tecnica da eseguire è quella a lisca di pesce e non in senso circolare
TECNICA DI ESECUZIONE DEL BENDAGGIO
Iniziare mettendo in tensione la benda e partire dalla parte posteriore del moncone
Avvolgere il moncone sul davanti
Mentre si srotola la benda dare sempre un certo grado di tensione
Ancorare la benda all’apice del moncone
Girare intorno all’apice
Salire in diagonale, avvolgendo il moncone ad otto, per formare man mano la lisca di pesce
Continuare l’avvolgimento in diagonale
Tornare verso il basso in diagonale ed avvolgere nuovamente l’apice del moncone
Salire in diagonale, avvolgendo il moncone ad otto, continuando a formare la lisca di pesce
Proseguire sempre in questo modo salendo e scendendo in diagonale in modo da avvolgere il moncone
Terminare il bendaggio fermando la benda con ganci elastici.
- Una condizione molto importante da rispettare è la tensione del bendaggio, che è soggettiva rispetto all’amputato, ma che comunque non deve essere troppo lento, perché non sortirebbe alcun effetto di scarico venoso, né troppo stretto, perché impedirebbe una corretta circolazione del sangue. È bene assicurarsi che si riesca a compiere i normali movimenti articolari con il moncone fasciato.
- in caso di monconi molto voluminosi si consiglia di usare due bende.
- In caso di allergie/intolleranze ai componenti della benda elastica, prima del suo posizionamento, è possibile mettere a contatto con la cute delle bende anallergiche.
- Nella fase preprotesica il bendaggio deve essere sempre tenuto nelle ore diurne, e va ripetuto ogni tre o quattro ore, man mano che diminuisce l’effetto tensorio. Il moncone deve essere lasciato libero durante il riposo notturno.
Nel caso di amputazione transradiale bisogna inglobare nel bendaggio anche l’articolazione del gomito.
Nel caso di amputazione transomerale bisogna arrivare con la benda fino alla radice dell’arto.
Postura
Nel paziente amputato, l’interruzione delle catene muscolari può portare a disfunzioni o disarmonie più o meno gravi. I disturbi posturali presenti nella fase statica si riflettono nella fase dinamica e quindi, nel cammino nel paziente amputato di arto inferiore, e in atteggiamenti scoliotici negli amputati di arto superiore con ripercussioni gravi a carico della colonna vertebrale.
È importante per il paziente amputato di arto superiore rinforzare i muscoli della schiena, che lo aiutino a sostenere il peso della protesi e a ottenere un miglior uso della stessa.
È necessario eseguire appena possibile, nella fase post operatoria e prima della fornitura della protesi dei semplici esercizi per mantenere un buon tono muscolare, ed evitare pericolose retrazioni.
Aiutandosi con l’altro braccio, muovere il moncone fino a raggiungere la massima ampiezza possibile.
Eseguire inoltre, solo se non insorge forte dolore, delle lente circonduzioni della spalla, passando con braccio e moncone il più possibile vicino alle orecchie.
Portare entrambe le braccia in fuori, in avanti e più in alto possibile ed abbassarle lentamente.
Con le braccia lungo i fianchi, estenderle indietro il più possibile e tornare lentamente alla posizione di partenza.
In caso di amputazione transradiale eseguire movimenti di flesso
Direzione centrale assistenza protesica e riabilitazione Inail Centro Protesi Inail
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