• Non ci sono risultati.

I NUMERI DELLE DONNE DATI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "I NUMERI DELLE DONNE DATI"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

5

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

2

FEBBRAIO 2009

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Antonella Onofri Tabelle a cura di Alessandro Salvati

Capo redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

I NUMERI DELLE DONNE

L’incremento dei livelli di occupa- zione femminile degli ultimi decenni nel nostro Paese è stato davvero rilevante: il tasso di occu- pazione di donne di 15-64 anni si è più che raddoppiato nel corso degli ultimi trent’anni, a fronte di una crescita della popolazione femminile dell’11%. Oggi su circa 60 milioni di persone residenti nel nostro Paese il 51,5% (31 milioni) sono donne, mentre dal punto di vista dell’occupazione queste ulti- me costituiscono soltanto il 39,5

% del totale.

In questo campo le differenze di genere tra l’Italia e gli altri part- ners europei è ancora notevole: il nostro Paese è, dopo Malta, quel- lo con i più bassi livelli di occupa- zione femminile di tutta l’Unione Europea, dove tale tasso si attesta al 58,3%, contro il 46,6%

dell’Italia.

Livelli più elevati si rilevano solo nel Nord Italia, in particolare in

Emilia Romagna dove il tasso ha superato il 60% raggiungendo l’obiettivo proposto dalla strate- gia di Lisbona.

Occupate prevalentemente in atti- vità impiegatizie e amministrative del terziario, le donne si infortu-

nano meno degli uomini: il 27,5%

degli infortuni e l’8% dei decessi interessa lavoratrici, con un’inci- denza di infortuni più elevata nel Centro Italia e di casi mortali nelle Isole.

(Liana Veronico)

Nord - Ovest 28,3%

Sud 13,4%

Centro 19,0%

Nord - Est 33,3%

Isole 6,0%

Nord - Ovest 29,2%

Sud 12,1%

Centro 21,9%

Nord - Est 31,2%

Isole 5,6%

MASCHI FEMMINE

TAV. 1: INFORTUNI DENUNCIATI PER RIPARTI- ZIONE GEOGRAFICA E SESSO

ANNO EVENTO 2007

RIPARTIZIONE % Femmine

GEOGRAFICA Maschi Femmine TOTALE

su Totale INFORTUNI DENUNCIATI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E SESSO - ANNO EVENTO 2007

Nord-Ovest 187.287 73.272 260.559 28,1

Nord-Est 220.107 78.375 298.482 26,3

Centro 125.567 55.001 180.568 30,5

Sud 88.649 30.252 118.901 25,4

Isole 39.767 14.133 53.900 26,2

ITALIA 661.377 251.033 912.410 27,5

I NUMERI DELLE DONNE DONNE: IL PERICOLO

CORRE SULLA STRADA CRESCE

L’IMPRENDITORIA FEMMINILE

ISSN 2035-5645

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

DONNE: IL PERICOLO CORRE SULLA STRADA

6

L’anno 2007 ha fatto registrare per le donne oltre 250mila denun- ce di infortunio, dato in leggero aumento (+0,6%) rispetto all’anno precedente, ma compatibile con le dinamiche di crescita occupazio- nale (+1,3% fonte ISTAT).

L’analisi degli infortuni per genere appare molto articolata: è noto che le donne sono impiegate pre- valentemente nei Servizi, dove si concentrano oltre il 60% delle denunce; in particolare vi sono settori nei quali è netta la loro pre- senza, come il Personale domesti- co dove l’88% degli infortuni riguarda le donne, la Sanità (73%), gli Alberghi e Ristoranti (53%). Tra le attività industriali spicca solo il Tessile e Abbigliamento con il 48% di infortuni femminili. Elevata anche la presenza di infortunate tra i Dipendenti dello Stato: 20.800 su un totale di circa 29mila denunce (pari al 71,2%). Gli stessi settori sono anche quelli nei quali si veri- ficano il maggior numero dei 97 casi mortali che nel 2007 hanno coinvolto lavoratrici.

Se si approfondiscono le dinami- che degli infortuni emerge che il principale pericolo per le donne è costituito dalla strada. Benchè il rischio di subire un infortunio nel percorso casa–lavoro-casa sia trasversale all’attività svolta, alla professione e al sesso, è un dato di fatto che, in termini relativi, siano più interessate le lavoratrici.

Infatti, gli infortuni in itinere femminili, poco meno di 45mila nel 2007, rappresentano ben il 46% di tutti i casi denunciati;

mentre gli stradali, che includo- no anche quelli occorsi nell’e- sercizio dell’attività lavorativa, (circa 52mila) costituiscono il 38% del totale.

Preoccupanti i dati sui casi morta- li: nel 2007 le donne decedute in itinere sono state il 55% del totale contro il 22% degli uomini; livelli ancora più elevati per gli eventi mortali sulla strada che hanno riguardato l’85% delle donne con- tro il 55% degli uomini.

(Adelina Brusco)

TAV. 2: CASI DI INFORTUNIO MORTALE DENUNCIATI PER SESSO E TIPOLOGIA DI ACCADIMENTO - ANNO EVENTO 2007

Maschi Femmine

0 200 400 600 800 1000 1200

In occasione di lavoro In itinere

Maschi Femmine

0 200 400 600 800 1000 1200

Stradali In ambiente di lavoro

INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI

GESTIONI/SETTORI Maschi Femmine Totale % Femmine Maschi Femmine Totale % Femmine

su Totale su Totale

CASI DI INFORTUNIO DENUNCIATI PER GESTIONE E SESSO - ANNO EVENTO 2007

AGRICOLTURA 43.735 13.471 57.206 23,5 94 11 105 10,5

INDUSTRIA E SERVIZI di cui: 609.240 216.741 825.981 26,2 1.010 78 1.088 7,2

Personale domestico 336 2.602 2.938 88,6 0 2 2 100,0

Sanità e servizi sociali 9.234 25.633 34.867 73,5 6 11 17 64,7

Alberghi e ristoranti 16.030 18.324 34.354 53,3 28 11 39 28,2

Industria tessile e abbigliamento 4.786 4.514 9.300 48,5 6 2 8 25,0

Servizi alle imprese 31.154 23.115 54.269 42,6 54 13 67 19,4

DIPENDENTI CONTO STATO 8.402 20.821 29.223 71,2 6 8 14 57,1

IN COMPLESSO 661.377 251.033 912.410 27,5 1.110 97 1.207 8,0

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

CRESCE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE

7

RIPARTIZIONE Società di Società di Imprese Cooperative Consorzi e TOTALE GEOGRAFICA capitale persone individuali altre forme

IMPRESE FEMMINILI ATTIVE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E FORMA GIURIDICA ANNO 2007

Nord-Ovest 35.702 79.709 188.295 2.842 875 307.423

Nord-Est 20.711 54.476 153.354 1.645 501 230.687

Centro 26.004 44.976 173.682 2.599 632 247.893

Sud 23.065 48.255 242.508 4.186 717 318.731

Isole 8.405 16.277 110.460 2.770 546 138.458

ITALIA 113.887 243.693 868.299 14.042 3.271 1.243.192

Fonte: Osservatorio dell'Imprenditoria femminile Unioncamere - Infocamere.

Quasi 1 impresa su 4 nel nostro Paese è gestita o è proprietà di una donna, che vuol dire 1 milio- ne 250mila aziende su 5 milioni 200mila rilevate da Unioncame- re. Nell’ultimo anno, vi è stato un incremento di circa 5.500 azien- de al femminile che sono andate a compensare la perdita sul ver- sante dell’imprenditoria maschi- le, che altrimenti avrebbe deter- minato un saldo complessivo negativo. Quasi il 94% delle imprese femminili nasce dopo gli anni ’80 con un vero e proprio boom a partire dal 1990 ad oggi, periodo nel quale si attiva- no oltre un milione di nuove imprese

Una caratteristica dell’imprendi- toria femminile è il gran numero di ditte individuali che sfiorano le 900mila unità con una forte con- trazione nel Sud del Paese; in forte aumento, nel quinquennio 2003-2007, le società di capitali (+84%), i consorzi (+39%) e le cooperative (+14%).

In continua evoluzione anche il profilo settoriale delle aziende rosa: cede il settore tradizionale dell’Agricoltura (-5% nel quin- quennio), rallentano Commercio e Industria manifatturiera, mentre sempre più dinamici sono Produzione di energia (+59%), Sanità e Costruzioni (con una

crescita di circa il 35%). Bene anche Servizi alle imprese e Trasporti (+25%).

È il Lazio la regione che fa regi- strare il maggior numero di nuove imprese guidate da donne (+11%), seguito dalla Lombardia (+9%) e da diverse regioni del Mezzogiorno: Campania, Cala- bria, Sardegna e Sicilia che regi- strano, nel quinquennio, aumenti intorno al 7-8%.

Particolarmente significativo per l’espansione imprenditoriale fem- minile, il contributo delle immi- grate, che vede al primo posto le titolari di aziende cinesi (oltre 11mila), più che raddoppiate nel quinquennio; in forte crescita, in termini relativi, le imprenditrici marocchine, rumene e albanesi con incrementi intorno al 170%

nel corso dello stesso periodo.

(Silvia Amatucci)

TAV. 3: IMPRESE FEMMINILI ATTIVE PER I PRIN- CIPALI SETTORI ECONOMICI - ANNO 2007

Commercio Agricoltura

Attività immobiliari

Industrie manifatturiere Altri servizi pubblici Alberghi e ristoranti 0

50000 100000 150000 200000 250000 300000 350000 400000 450000

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

8

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2007 41.486 3.768 45.254

Dicembre 2008 40.587 3.521 44.108

Variazione % -2,17 -6,56 -2,53

Gen. 2007 - Dic. 2007 553.573 47.010 600.583 Gen. 2008 - Dic. 2008 543.906 44.325 588.231

Variazione % -1,75 -5,71 -2,06

(1) Per data di definizione.

Gen2008 Feb2008 Mar2008 Apr2008 Mag2008 Giu2008 Lug2008 Ago2008 Set2008 Ott2008 Nov2008 Dic2008

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2008 Feb2008 Mar2008 Apr2008 Mag2008 Giu2008 Lug2008 Ago2008 Set2008 Ott2008 Nov2008 Dic2008

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2008 Feb2008 Mar2008 Apr2008 Mag2008 Giu2008 Lug2008 Ago2008 Set2008 Ott2008 Nov2008 Dic2008

0 300 600 900

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTI- TUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2008 Feb2008 Mar2008 Apr2008 Mag2008 Giu2008 Lug2008 Ago2008 Set2008 Ott2008 Nov2008 Dic2008

0 40 80 120 160 200 240

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2007 2.095 300 2.395

Dicembre 2008 2.506 334 2.840

Variazione % 19,62 11,33 18,58

Gen. 2007 - Dic. 2007 28.949 3.979 32.928 Gen. 2008 - Dic. 2008 30.501 3.890 34.391

Variazione % 5,36 -2,24 4,44

(2) Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2007 541 72 613

Dicembre 2008 637 70 707

Variazione % 17,74 -2,78 15,33

Gen. 2007 - Dic. 2007 7.851 1.045 8.896 Gen. 2008 - Dic. 2008 8.302 1.026 9.328

Variazione % 5,74 -1,82 4,86

(3) Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2007 118 19 137

Dicembre 2008 117 9 126

Variazione % -0,85 -52,63 -8,03

Gen. 2007 - Dic. 2007 1.919 216 2.135 Gen. 2008 - Dic. 2008 1.882 244 2.126

Variazione % -1,93 12,96 -0,42

(4) Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Riferimenti

Documenti correlati

l’assunzione comporti un incremento occupazionale netto. Per i giovani di età compresa tra i 25 ed i 29 anni al mo- mento della registrazione al Programma “Garanzia gio- vani”,

Lo scarto assume valori molti più significativi (circa 370 mila euro) nel confronto fra i progetti afferenti al settore della trasformazione dei prodotti: circa 680 mila euro

11 2006 2008 2010 2012 0,0 50,0 100,0 Emission di gas serra Ungheria Svezia Spagna Slovenia Slovacchia Romania Repubblica Ceca Regno Unito Portogallo Polonia Olanda Malta

Fuori dalle simbologie di un labirinto che riporta ai guai dei mortali, dagli in- trecci amorosi, dalla competizione con il cugino Eracle, dagli scontri con i Centauri e le

Il film traccia una luce sul difficile cammino delle donne indiane Dalit verso l’emancipazione, attraverso la formazione, lo sviluppo economico e la promozione dei diritti umani.

“Spesa per i presidi e accessibilità delle cure: le differenze regionali”; i presidi (“le strisce” per l’automisurazione della glicemia domiciliare, le

In stretta connessione con l’impianto strategico di questa Missione, a valere su risorse nazionali verranno inoltre realizzati investimenti per la Sicurezza stradale

Dei 606mila infortuni sul lavoro denunciati nel 2013, il 34% circa ha riguardato le donne, ma se si considerano i 751 casi mortali la percentuale si abbassa a poco più del