ATTIVIT ` A 11
Calcolare i seguenti integrali impropri 1.
Z 1 0
2 x
x
3+ 2x dx 2.
Z +1
0
p 1
e
x1 dx
Stabilire se i seguenti integrali impropri risultano convergenti 3.
Z 1 0
cos p
x p
1 x
sinh x log(1 + x
3) dx 4.
Z +1
0
x + p x
log(1 + x) + x
3dx
Stabilire per quali valori di ↵ 2 R i seguenti integrali impropri risultano convergenti 5.
Z 1 0
sin(sinh x) + log(1 + ↵x) x
2log(1 + p
x) dx, ↵ > 0 6.
Z +1 0
e
x1 x
↵(cosh x 1) dx
Studiare la funzione integrale
(m)7. F (x) =
Z x 0
e
t3dt
(m)Questa tipologia di esercizio non `e stata svolta in aula ma avete tutti gli strumenti per risolverlo... Procedete come in un classico studio di funzione, cominciando a stabilire qual `e il suo dominio (ovvero dove la funzione integranda risulta definita e integrabile), se la funzione `e pari o dispari e qual `e il suo comportamento agli estremi del dominio (ovvero se il corrispondente integrale improprio converge o diverge). La funzione `e derivabile? Quanto vale la derivata e qual `e il suo segno? Potrete dunque studiarne la monotonia e l’esistenza di massimi e minimi relativi.
RISOLUZIONE 1. L’integrale
Z 1
0
x 1
x
3+ 2x dx `e definito come
Z 10
x 2
x
3+ 2x dx = lim
a!0+
Z 1 a
x 2
x
3+ 2x dx
dato che l’integranda `e definita e continua in (0, 1]. Per calcolarlo, determiniamo una primitiva di
xx 23+2x. Abbiamo
2 x
x
3+ 2x = x 1 x(x
2+ 2) = 1
x
x + 1 x
2+ 2 pertanto
Z
2 x
x
3+ 2x dx =
Z1
x dx
Z
x + 1 x
2+ 2 dx
= log |x|
12Z
2x x
2+ 2 dx
Z
1
x
2+ 2 dx
= log |x|
12log(x
2+ 2)
Z p1
2
(
px2
)
2+ 1 dx
= log |x|
12log(x
2+ 2) arctan
px2
+ c, c 2 R Dal Teorema fondamentale del calcolo otteniamo quindi che
Z 1 0
2 x
x
3+ 2x dx = lim
a!0+
Z 1 a
2 x
x
3+ 2x dx
= lim
a!0+
h
log |x|
12log(x
2+ 2) arctan
px 2i1 a
= lim
a!0+ 1
2
log 3 arctan
p12
log a +
12log(a
2+ 2) + arctan
pa2
= + 1 Osserviamo che per x ! 0
+risulta
x2 x3+2x⇠
2xe poich´e
R01 1xdx diverge, dal criterio del confronto asintotico anche l’integrale dato diverge. L’esercizio chiedeva per` o di calcolare l’integrale, non solo di stabilire se convergeva.
2. Per calcolare
Z +10
p 1
e
x1 dx, osserviamo che l’integranda `e definita e continua in (0, + 1), l’integrale `e quindi dato da
Z +1
0
p 1
e
x1 dx =
Z 10
p 1
e
x1 dx +
Z +11
p 1
e
x1 dx
= lim
a!0+
Z 1
a
p 1
e
x1 dx + lim
b!+1
Z +1
1
p 1
e
x1 dx Per calcolare tali integrali determiniamo una primitiva della funzione
p1ex 1
. A tale scopo, operando la sostituzione t = p
e
x1 (da cui x = log(1 + t
2) e dunque dx =
1+t2t2dt), otteniamo
Z
1
p e
x1 dx =
Z1
t 2t
1 + t
2dt = 2
Z
1
1 + t
2dt
= 2 arctan t + c
= 2 arctan p
e
x1 + c
Ne segue che
Z +10
p 1
e
x1 dx = lim
a!0+
Z 1 a
p 1
e
x1 dx + lim
b!+1
Z +1 1
p 1
e
x1 dx
= lim
a!0+
î
2 arctan p
e
x1
ó1a
+ lim
b!+1
î
2 arctan p
e
x1
ób1
= lim
a!0+
2 arctan p
e 1 2 arctan p e
a1 + lim
b!+1
2 arctan
pe
b1 2 arctan p
e 1 = ⇡ Nota: osserviamo che l’integrale risulta infatti convergente, essendo
p1ex 1
⇠
p1xper x ! 0
+e
R10 p1
x
dx convergente e lim
x!+1 p1
ex 1 1 xp
= lim
x!+1 xp
pex 1
= 0 per ogni p > 1.
3. Per stabilire se l’integrale improprio
Z 10
cos p
x p
1 x
x sinh x + log(1 + x
3) dx converge, osserviamo che l’in- tegranda f (x) =
x sinh x+log(1+xcospx p1 x3)`e funzione continua in (0, 1], studiamone il comportamento per x ! 0
+.
Per x ! 0
+abbiamo che cos p
x p
1 x = 1
x2+
x242+ o(x
2) (1
12x
x82+ o(x
2)) =
x62+ o(x
2) ⇠
x62mentre sinh x log(1 + x
3) ⇠ x · x
3= x
4e dunque
f (x) ⇠
x2 6
x
4= 1 6x
2Essendo
R01x12dx divergente (poich´e 2 > 1), dal criterio del confronto asintotico deduciamo che anche l’integrale dato `e divergente.
4. L’integrale
Z +10
x + p x
log(1 + x) + x
3dx converge. Notiamo infatti che la funzione integranda risulta continua su (0, + 1) e dunque l’integrale risulter`a convergente se e solo se risultano tali gli integrali
Z 1
0
x + p x
log(1 + x) + x
3dx e
Z +1
1
x + p x
log(1 + x) + x
3dx Per x ! 0
+risulta x + p
x ⇠ p
x mentre log(1 + x) x
3= x + o(x) x
3= x + o(x) ⇠ x. Ne segue che
x + p x log(1 + x) x
3⇠
p x x = 1
p x
Dal criterio del confronto asintotico segue allora che l’integrale
R01log(1+x) xx+px 3dx converge dato che
R01p1x
dx converge. Per x ! +1, risulta invece x + p
x ⇠ x mentre log(1 + x) + x
3⇠ x
3, quindi otteniamo
x + p x
log(1 + x) + x
3⇠
xx3= 1
x
2Poich´e
R1+1x12dx converge, dal criterio del confronto asintotico concludiamo che anche l’integrale
R+11
x+p x
log(1+x)+x3
dx converge.
Quanto sopra mostra che l’integrale proposto `e convergente.
5. Per stabilire per quali valori di ↵ 2 R l’integrale
R01sin(sinh ↵x)+log(1+x) x2log(1+p
x)
dx converge, osserviamo che l’integranda f
↵(x) =
sin(sinh ↵x)+log(1+x)x2log(1+p
x)
`e continua in (0, 1]. Per x ! 0
+abbiamo x
2log(1 + p
x) ⇠ x
2p x mentre
sin(sinh ↵x) + log(1 + x) = sinh ↵x + o(sinh
2↵x) + x
x22+ o(x
2)
= ↵x + o(x
2) + o((↵x + o(x
2))
2) + x
x22+ o(x
2)
= (↵ + 1)x
x22+ o(x
2) ⇠
(
(↵ + 1)x se ↵ 6= 1
x2
2
se ↵ = 1
Ne segue che
sin(sinh ↵x) + log(1 + x) x
2log(1 + p
x) ⇠
8<
:
(1+↵)x x2p
x
=
(1+↵)xpx
se ↵ 6= 1
1 2 x2
x2p
x
=
12p1x
se ↵ = 1 Dato che
R01 xp1x
dx diverge mentre
R01 p1x
dx converge, dal criterio del confronto asintotico ne deduciamo che
Z 1
0
f
↵(x) dx converge se e solo se ↵ = 1.
6. Per stabilire per quali valori di ↵ 2 R l’integrale
R0+1x↵(cosh x 1)ex 1dx converge, osservato che la funzione integranda `e continua in (0, + 1), dobbiamo stabilire per quali valori di ↵ 2 R risultano convergenti entrambi gli integrali
Z 1 0
e
x1
x
↵(cosh x 1) dx e
Z +1 1
e
x1 x
↵(cosh x 1) dx Riguardo al primo integrale, osserviamo che
e
x1
x
↵(cosh x 1) ⇠ x
x
↵ x22= 2
x
↵ 1, per x ! 0
+,
e ricordando che
R01 x1pdx converge se e solo se p < 1, dal criterio del confronto asintotico otteniamo che
R01 x↵(cosh x 1)ex 1dx converge se e solo se ↵ 1 < 1, ovvero ↵ < 2.
Riguardo all’integrale
R1+1x↵(cosh x 1)ex 1dx, osservato che cosh x =
ex+e2 x⇠
e2xper x ! +1, si
ha e
x1
x
↵(cosh x 1) ⇠ e
xx
↵ e2x= 2
x
↵, per x ! +1.
Dal criterio del confronto asintotico, ricordando che
R1+1x1pdx converge se e solo se p > 1, otteniamo che
R1+1x↵(cosh x 1)ex 1dx converge se e solo se ↵ > 1.
Riunendo quanto trovato possiamo concludere che l’integrale dato converge se e solo se 1 < ↵ < 2.
7. La funzione F (x) =
Z x0
e
ptdt `e definita in tutto [0, + 1) in quanto la funzione integranda
`e definita e continua in [0, + 1), dunque integrabile in ogni intervallo di [0, x] ⇢ [0, +1), con x 0. Dal Teorema sulla continuit` a della funzione integrale, abbiamo inoltre che F (x) risulta continua in [0, + 1). Il dominio non `e simmetrico, quindi la funzione non presenta simmetrie.
Abbiamo che F (0) = 0 e che F (x) > 0 per ogni x > 0 essendo e
pt> 0 per ogni t 0.
Dal criterio del confronto asintotico si ha lim
x!+1
F (x) =
R0+1e
ptdt = ` > 0 essendo
t!+1
lim e
pt1 tp
= lim
t!+1
t
pe
pt= lim
s!+1
s
2pe
s= 0
per ogni p > 1
(n). La funzione ha pertanto come asintoto orizzontale per x ! +1 la retta y = `.
Riguardo la monotonia, osserviamo che dal Teorema fondamentale del calcolo integrale F (x) `e derivabile in (0, + 1) con
F
0(x) = f (x) = e
pxOsserviamo inoltre che lim
x!0+
F
0(x) = 1, pertanto la funzione ammette derivata destra in x = 0 con F
+0(0) = 1. Abbiamo pertanto che F
0(x) > 0 per ogni x > 0 e quindi, dal criterio di monotonia, che F (x) `e strettamente crescente in [0, + 1). Il punto x = 0 `e dunque punto di minimo assoluto mentre non esistono punti di massimo.
Infine, riguardo alla convessit` a, osserviamo che la funzione `e derivabile due volte con F
00(x) = f
0(x) = 1
2x e
px, per ogni x > 0.
Quindi F
00(x) < 0 per ogni x > 0, dal criterio di convessit` a la funzione risulta quindi concava in (0, + 1) e non ammette punti di flesso.
(n)per ottenere una stima del limite, osserviamo che per ogni t > 1 risultap
t < t, dunque e pt> e te Z +1
1
e ptdt
Z +1 1
e t= lim
b!+1
Z b 1
e tdt = lim
b!+1
⇥ e t⇤b 1
= lim
b!+1e 1 e b= 1e Ne segue che
` = lim
x!+1F (x) = Z +1
0
e ptdt = Z 1
0
e ptdt + Z +1
1
e ptdt Z 1
0
e ptdt +1e 1e