• Non ci sono risultati.

Equazioni differenziali Alcuni esempi

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Equazioni differenziali Alcuni esempi"

Copied!
27
0
0

Testo completo

(1)

Equazioni differenziali Alcuni esempi

Raul Paolo Serapioni

Analisi Matematica 1 Analisi Matematica A – Primo modulo Corsi di Laurea in Fisica e Matematica

Università di Trento

dicembre 2019

(2)

Example (Caduta di un grave senza resistenza dell’aria) t 7→ y (t) rappresenta l’altezza rispetto al suolo di un grave.

Se l’oggetto è sottoposto solo alla forza di gravità t 7→ y (t) soddisfa l’equazione

y

′′

= −g

dove g > 0 è l’accelerazione gravitazionale (che supponiamo

costante in questo modello semplificato).

(3)

Tutte le soluzioni sono del tipo t 7→ y (t) = − g

2 t

2

+ c

1

t + c

0

per t ∈ R dove c

1

e c

0

sono costanti arbitrarie.

Significato fisico delle costanti:

c

0

= h

0

è la posizione all’istante iniziale; c

1

= v

0

è la velocità nel medesimo istante.

t 7→ y(t) = − g

2 t

2

+ v

0

t + h

0

per t ∈ R è l’unica soluzione del problema di Cauchy

 

 

y

′′

= −g y (0) = h

0

, y

(0) = v

0

.

(i)

(4)

Example (Caduta di un grave con resistenza dell’aria)

Studiamo ora lo stesso modello tenendo conto della resistenza dell’aria.

Supponiamo che la resistenza sia proporzionale alla velocità attraverso un coefficiente di proporzionalità β > 0. Otteniamo l’equazione

y

′′

= −g − βy

.

(5)

L’equazione

y

′′

+ βy

= −g

è lineare del secondo ordine a coefficienti costanti e può essere trattata come negli esempi precedenti.

Si può alternativamente osservare che l’equazione è

un’equazione del primo ordine nella variabile y

. Con il cambio di variabile

p(t) := y

(t)

la funzione t 7→ p(t) soddisfa l’equazione differenziale lineare del primo ordine (a coefficienti costanti)

p

= −g − βp.

(6)

L’integrale generale, al variare del parametro c

1

, è t 7→ p(t) = − g

β + c

1

β e

−βt

, per t ∈ R.

Integrando in t otteniamo un’espressione per t 7→ y (t), dipendente da due parametri c

0

e c

1

,

t 7→ y(t) = c

0

− g β t + c

1

β

2



e

−βt

− 1 

, per t ∈ R.

(7)

Le due condizioni iniziali su posizione h

0

e velocità v

0

all’istante t = 0 determinano univocamente c

0

e c

1

ottenendo

c

0

= h

0

, c

1

= −g − βv

0

. Quindi

t 7→ y(t) = h

0

− g

β t + g − βv

0

β

2



e

−βt

− 1 

per t ∈ R è l’unica soluzione del problema di Cauchy

 

 

y

′′

= −g − βy y (0) = h

0

, y

(0) = v

0

.

(ii)

(8)

0 50 100 150 200 0

500 1000 1500 2000

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0

1995 1996 1997 1998 1999 2000

Il grafico della soluzione di (i) (un arco di parabola) e di due soluzioni di (ii) (curve asintoticamente lineari) per diversi valori diβ.

In tutti casi h0= 2000 e v0= 0.

Le tre curve sono vicine, anzi tangenti per t = 0, perchè quando la velocità y(t) è piccola la resistenza dell’aria è trascurabile.

(9)

Example (Vibrazioni meccaniche libere)

Sia P un punto materiale vincolato a muoversi su una retta e soggetto ad una forza elastica attrattiva, cioè proporzionale alla distanza del punto materiale P da un centro fisso che

identifichiamo con l’origine O.

Indichiamo con t 7→ y (t) la posizione del punto P sulla retta e supponiamo che O coincida con il punto di coordinata y = 0.

L’equazione del moto è data da

my

′′

(t) = −ky(t)

dove m è la massa di P e k > 0 è una costante caratteristica

della forza elastica (per esempio potrebbe essere il coefficiente

di elasticità di una molla).

(10)

Se poniamo ω :=

q

k

m

otteniamo l’equazione differenziale lineare del secondo ordine

y

′′

= −ω

2

y (1)

e il relativo problema di Cauchy

y

′′

+ ω

2

y = 0 y (0) = y

0

y

(0) = y

1

.

(iii)

(11)

Il problema (iii) può essere esplicitamente risolto seguendo la seguente procedura.

Troviamo l’integrale generale dell’equazione y

′′

+ ω

2

y = 0.

L’equazione caratteristica associata è λ

2

+ ω

2

= 0

che ha le due soluzioni (complesse coniugate) λ

1

= ωi e λ

2

= −ωi. Quindi, v

1

: R → R e v

2

: R → R definite da

t 7→ v

1

(t) := cos(ωt), t 7→ v

2

(t) := sin(ωt)

sono due soluzioni, linearmente indipendenti, di y

′′

+ ω

2

y = 0.

Quindi l’integrale generale è la famiglia di funzioni

w

c1,c2

: R → R dipendente dai due parametri reali c

1

e c

2

,

t 7→ w

c1,c2

(t) := c

1

cos(ωt) + c

2

sin(ωt)

(12)

Determiniamo i due parametri c

1

e c

2

in modo che le condizioni iniziali siano soddisfatte.

w

c1,c2

(0) = c

1

, quindi la prima condizione implica c

1

= y

0

. Infine, w

c1,c2

(t) = −c

1

ω sin(ωt) + c

2

ω cos(ωt) e quindi

w

c1,c2

(0) = c

2

ω, e la seconda condizione implica c

2

= y

1

/ω.

t 7→ y(t) := y

0

cos(ωt) + y

1

ω sin(ωt) è l’unica soluzione del problema di Cauchy

y

′′

+ ω

2

y = 0 y (0) = y

0

y

(0) = y

1

.

(iii)

(13)

10 20 30 40 50

-2 -1 1 2

2 4 6 8 10

-2 -1 1 2

Parte dei grafici delle soluzioni del problema di Cauchy:

a sinistraω = 2, y0= 1, y1= 1;

a destraω = 5, y0= 1, y1= 6.

Osservate la differenza di scala nella direzione orizzontale.

(14)

Example (Vibrazioni meccaniche con forza esterna periodica) Con considerazioni analoghe a quelle del problema precedente otteniamo il problema di Cauchy

y

′′

+ ω

2

y = M cos(αt) y(0) = y

0

y

(0) = y

1

(iv)

Se α 6= ω, l’unica soluzione del problema (iv) è t 7→ y (t) :=

= y

0

cos(ωt) + y

1

ω sin(ωt) + M

ω

2

− α

2

(cos(αt) − cos(ωt)) .

(15)

In particolare

y (t) := M

ω

2

− α

2

(cos(αt) − cos(ωt)) + 1

ω sin(ωt).

è l’unica soluzione di

y

′′

+ ω

2

y = M cos(αt) y(0) = 0

y

(0) = 1

(iv)

(16)

20 40 60 80 100

-4 -2 2 4

20 40 60 80 100

-4 -2 2 4

A sinistra ω = 1 e α = 0.1.

A destra ω = 1 e α = 0.2.

In entrambi i casi si vede l’effetto della forza esterna di

frequenza molto piú bassa di quella propria dell’oscillatore.

(17)

20 40 60 80 100

-4 -2 2 4

20 40 60 80 100

-4 -2 2 4

A sinistra ω = 1 e α = 0.5.

A destra ω = 1 e α = 0.75.

Inizia a diventare evidente un fenomeno di risonanza.

(18)

20 40 60 80 100

-5 5

Qui ω = 1 e α = 0.9. La risonanza è evidente. Osservate

anche il cambiamento di scala nella direzione verticale.

(19)

Example (Vibrazioni meccaniche con resistenza)

Se sul punto materiale P agisce anche una resistenza di tipo viscoso allora l’equazione del moto è

my

′′

(t) = −ky(t) − βy

(t) dove β > 0. Il relativo problema di Cauchy è

y

′′

(t) +

mβ

y

+

mk

y = 0 y (0) = y

0

y

(0) = y

1

(v)

(20)

Ponendo ω := q

k

m

e γ :=

12mβ

si ottiene l’equazione differenziale

y

′′

+ 2γy

+ ω

2

y = 0.

Da considerazioni fisiche sappiamo che il moto di P ha

caratteristiche molto diverse a seconda della relativa grandezza delle costanti fisiche γ e ω.

Se γ << ω, cioè se la resistenza viscosa è molto piccola rispetto alla forza elastica, ci possiamo aspettare un moto ancora oscillante e (quasi) periodico.

Se la resistenza viscosa fosse più grande (γ >> ω) ci possiamo aspettare una scomparsa totale del moto oscillatorio.

Se l’equazione è un buon modello per il moto di P queste

differenze di comportamento devono apparire nelle soluzioni.

(21)

Se ω > γ

l’equazione caratteristica λ

2

+ 2γλ + ω

2

= 0 ha le due soluzioni complesse coniugate

λ

1

= −γ − i p

ω

2

− γ

2

, λ

2

= −γ + i p

ω

2

− γ

2

e l’integrale generale di y

′′

+ 2γy

+ ω

2

y = 0 è

t 7→ y(t) := e

−γt



c

1

cos( p

ω

2

− γ

2

t) + c

2

sin( p

ω

2

− γ

2

t)  che può anche essere scritta come

t 7→ y(t) := Ae

−γt

cos(νt + ν

0

)

dove: ν = pω

2

− γ

2

e A e ν

0

sono costanti arbitrarie.

(22)

Osservazione

c

1

cos(ν t) + c

2

sin(ν t) = A cos(νt + ν

0

)

A e ν

0

sono legate a c

1

e c

2

dalle relazioni A =

q

c

21

+ c

22

, ν

0

= arccos c

1

q

c

12

+ c

22

.

(23)

Per qualsiasi scelta di c

1

e c

2

, oppure di A e ν

0

, le soluzioni hanno limite 0 per t → +∞ e conservano un carattere

oscillatorio, con una frequenza pω

2

− γ

2

< ω diversa da quella delle soluzioni del problema senza attrito.

1 2 3 4 5 6

-2 -1 1 2

(24)

Se γ > ω

le soluzioni dell’equazione caratteristica sono

λ

1

:= −γ − pγ

2

− ω

2

< 0, λ

2

:= −γ + pγ

2

− ω

2

< 0.

L’integrale generale di y

′′

+ 2γy

+ ω

2

y = 0 è t 7→ y(t) := c

1

e

λ1t

+ c

2

e

λ2t

Per qualsiasi scelta di c

1

e c

2

le soluzioni hanno limite 0 per

t → +∞ e ogni comportamento oscillatorio è completamente

scomparso.

(25)

Andamenti tipici sono i seguenti

1 2 3 4 5 6

-2 -1 1 2

1 2 3 4 5 6

-2 -1 1 2

γ > ω

(26)

1 2 3 4 5 6

-2 -1 1 2

1 2 3 4 5 6

-2 -1 1 2

γ > ω

(27)

Se ω = γ l’equazione caratteristica λ

2

+ 2γλ + γ

2

= 0 ha una sola soluzione reale λ := −γ e le soluzioni sono

t 7→ y(t) := (c

1

+ c

2

t) e

−γt

1 2 3 4 5 6

-2 -1 1 2

Riferimenti

Documenti correlati

Bailly, nella Parigi di fine Ottocento, era senza dubbio uno dei pensatori più interessati al problema delle relazioni mate- matiche tra il mondo della realtà empirica e quello dei

As demonstrated on Valfurva area the approach using remote sensing data represents a valuable tool and a sustainable method, in term of time and costs (in relation to the

radiotracers have been studied both analysing the long-term time series acquired at the measurement site as well as by means of a state-of-the-art global 3-D chemistry

Ed è per questo che più che alla ricerca delle origini, come specchio di una identità, potrebbe essere interessante indagare, a livello genealogico, sulle

Il ragionamento conclude che le somiglianze ci sono e quindi alcune regole stabilite per l’interpretazione del contratto possono (debbono?) essere mutuate per interpretare

Gli obiettivi di quest’ultimo non si fermano al fatto di migliorare l’utilizzo della propria voce, ma anche di poter monitorare i progressi fatti, avendo la possibilità