• Non ci sono risultati.

L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.45 (1918) n.2321, 27 ottobre

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.45 (1918) n.2321, 27 ottobre"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, ' COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

Direttore: M. J. de Johanuis.

Anno XLV - Voi. XLIX Firenze-Roma, 27 Ottobre 1018 | v u ^ S t E *

0

* I. 2321

1918

Il continuo aumentare il abbonati a questo nostro periodico, sia In Italia che all'Estero, aumento anzi accentuatosi maggiormente nel pe-riodo di guerra, ci permette, non senza qualche sacrifizio, di far fronte alle accresciute spese di stampa, e di mantenere invariata a L. 20 la quota di sottoscrizione annua per l'Italia e a L. 25 per l'Estero. A dif-ferenza quindi di quelle gazzette che hanno dovuto aumentare il prezzo di abbonamento e ridurre In modo considerevole la periodicità,

1,'Eco-NOMISTA entra nel suo 45100 anno di vita immutato nel suo apprezzato

cammino.

DI ciò ringraziamo vivamente i sottoscrittori vecchi e nuovi.

Tornerebbe sommamente gradito alla Direzione dell' Economista di poter completare ad alcuni vecchi e fedeli abbonati, che ne hanno fatto richiesta le loro collezioni, alle quali non si è potuto provvedere perchè esauriti presso l'Amministrazione i fascicoli mancanti.

Si fa perciò cortese preghiera a coloro che possedessero i fascicoli sotto-segnati, e che non volessero conservare la intera collezione di inviarli a questa Amministrazione : faranno così opera gradita agli abbonati predetti

Ecco l'elenco dei fascicoli che si ricercano:

N . 275 del IO a g o s t o 1879 N 2070 d e l 4 g e n n a i o 1914 » 3 3 8 a 26 o t t o b r e 1880 a 2071 a 11 a a a 818 > 5 g e n n a i o 1890 a 2072 a 18 a a a 822 a 2 f e b b r a i o » a 2076 a 15 febbraio a a 825 » 23 a a a 2079 a 8 marzo a a 829 1 23 marzo a a 2080 a 15 a a a 860 a 26 o t t o b r e a a 2083 a 5 aprile a a 862 a 9 n o v e m b r e a a 2109 a 4 o t t o b r e a a 864 a 23 a a a 2 1 1 0 a 11 a a a 869 » 28 dicembre a a 2 1 1 8 a 6 d i c e m b . a » 8 8 3 » 5 aprile 1891 a 2227 a 7 g e n n a i o 1 9 1 7 » 835 1 19 a a a 2228 a 14 a a » 9 1 5 1 15 n o v e m b r e a a 2234 a 25 f e b b r a i o a a 2046 a 20 luglio 1 9 1 3 a 2235 a 4 m a r z o a a 2058 a 12 ottobre a a 2238 a 25 » a a 2060 a 26 a a a 2240 a 8 aprile a a 2063 a 11 n o v e m . 1913 ' a 2248 a 3 g i u g n o a a 2064 » 23 a a a 2255 a 22 luglio a a 2068 1 21 dicemb. a S O M M A R I O : PARTE ECONOMICA.

L'elasticità dei consumi con alcune applicazioni ai consumi attuali e prebellici. — - F . V I N C I . .

Rapporto fra i titoli statali e gli industriali. — GIULIO CURATO. Il futuro delle Finanze di Stato. — THEODOLI.

Per la marina a vela.

NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE.

I l futuro e c o n o m i c o della F r a n c i a . — E 'aiuto dell'Inghilterra a l l ' I t a l i a .

NOTE BIBLIOGRAFICHE. — Tra i libri. — GIULIO CURATO. NOTIZIE — COMUNICATI — INFORMAZIONI.

Operazioni delle Casse d i r i s p a r m i o postali a t u t t o settem-b r e 1918 — I l p r o g r a m m a economico d i W i l s o n . — Credito straordinario d i guerra agli i m p i e g a t i dello S t a t o . — A u m e n t o della produzione a g r a r i a inglese.

Situazione degli Istituti di Credito mobiliare — Situazione degli Istituti di emis-sione italiani — Situazione degli Istituti Nazionali Estori.

Quotazioni di valori di Stato Italiani — Valori bancari — Valori industriali — Borsa di Parigi — Borsa di Londra — Borsa di Nuova York — Stanze di compensazione.

Cambi all'Estero — Media ufBoiale dei cambi agli edetti dell'art. 39 del Codice commerciale — Corso medio dei cambi accertato in Roma —Rivista dei cambi di Londra — Rivista dei eambi di Parigi.

PARTE ECONOMICA

L'elasticità dei consumi

con aleune applicazioni ai consumi attuali e prebellici.

C A P . 1 .

I N T R O D U Z I O N E .

§ 1. Importanza di una misura dell'elasticità dei consumi; opinioni del Cournot, del Jevons e di altri scrittori. — § 2. Piano del lavoro.

§ 1 . — Q u a n d o assistiamo alle imprecazioni dei consumatori con-tro le inconsuete altezze raggiunte d a i prezzi di talune merci, delle quali sia s c e m a t a l'importazione o l ' a p p r o v v i g i o n a m e n t o per usi ci-vili ; quando l e g g i a m o le proteste di taluni industriali per la contra-zione nelle v e n d i t e seguita all'introducontra-zione di una n u o v a i m p o s t a , od a l l ' a u m e n t o di prezzo delle m a t e r i e p r i m e , chi di noi può disco-noscere e non deplorare la g r a v e l a c u n a che in questo c a m p o pre-senta la scienza economica, m a l g r a d o l'esistenza e la disponibilità di quei d a t i d i f a t t o che p o t r e b b e r o c o l m a r l a .

I n f a t t i l a misura dell'elasticità dei consumi, che è appunto causa precipua d i quelle proteste ed imprecazioni, è u n p r o b l e m a essenzialmente statistico, che nelle rilevazioni esistenti p o t r e b b e tro-var m a t e r i a per fornire dei criteri d i previsione migliori d i quelli che l'esperienza dei p r i v a t i spesso p u r felicemente suggerisce, ma certo i n c o m p a r a b i l m e n t e p i ù precisi ed affidanti dei c r i t e r i , oh ! quanto f a l l a c i , d a c u i i governanti si lascian guidare.

N è questa è una v e d u t a originale o recente, p o i c h é anche chi non a b b i a m o l t a f a m i l i a r i t à con l a l e t t e r a t u r a economica, sa bene che la possibilità e la fecondità di u n a tale misura è s t a t a da m o l t o t e m p o riconosciuta.

G i à il C o u r n o t , p u r non d i s s i m u l a n d o s i le difficoltà d i possedere osservazioni sufficientemente numerose e d e s a t t e , e d i tener conto delle v a r i a z i o n i progressive dei consumi in un paese non stazionario, riconobbe che toccherebbe all'osservazione di fornire i mezzi per co-struire u n a t a v o l a dei v a l o r i corrispondenti dei consumi e dei p r e z z i , in b a s e a l l a quale si p o t r e b b e calcolare —-con m e t o d i conosciuti d i interpolazione o con p r o c e d i m e n t i grafici — una f o r m u l a empi-rica od u n a c u r v a , a t t a a rappresentare la funzione, della quale trat-t a s i , e si p o trat-t r e b b e spingere la soluzione del p r o b l e m a fino alle ap-plicazioni m u m e r i c h e (1).

U g u a l m e n t e il Jevons, d o p o d i a v e r e segnalato l ' i m p o r t a n z a dei libri d i conto dei p r i v a t i , a f f e r m ò che l'economia politica po-trebbe innalzarsi a scienza e s a t t a p r i n c i p a l m e n t e ove si potessero rag-guagliare le q u a n t i t à dei generi p o s s e d u t i é consumati dalla colletti-v i t à a i prezzi coi q u a l i essi sono s c a m b i a t i , e che in alcuni casi già si posseggono d a t i pressocchè c o m p l e t i , ad es. q u a n d o un genere c o m e il t h e , lo z u c c h e r o , i! caffè o il t a b a c c o sia per i n t e r o i m p o r t a t o (2).

A n a l o g h e considerazioni possono r i t r o v a r s i nei t r a t t a t i posteriori del M a r s h a l l , del P a r e t o e di a l t r i s c r i t t o r i .

§ 2. — I,e seguenti ricerche m i r a n o a fissare scientificamente il c o n c e t t o d e l l ' e l a s t i c i t à dei c o n s u m i , a d esporre i m e t o d i sinora p r o p o s t i e qualche t e n t a t i v o f a t t o per la misura d i essa ; a proporre un c o r r e t t o indice misuratore ; ed infine a calcolare, col sussidio d i esso, l ' e l a s t i c i t à dei consumi d i talune merci nel p e r i o d o a t t u a l e e p r e b e l l i c o , m e t t e n d o in rilievo la f e c o n d i t à di tale misura ai fini d e l progresso scientifico e delle p r a t i c h e applicazioni.

' C A P . II.

C O N C E T T O D I E L A S T I C I T À D E I CONSUMI E D I F F I C O L T À C H E SI OPPONGONO A L L A MISURA D I E S S A .

§ 3. Concetto teorico di elasticità. — § 4. Difficoltà di misurare l'elasti-cità dei consumi attraverso l'elastil'elasti-cità di domanda degl'intermediari — § 5. Fattori influenti sulle variazioni nel tempo delle curve di con-sumo. — § 6. Perturbazioni dovute alle merci complementari e rivali.

§ 3- — P o s t o : y = / (x), [1] e c h i a m a n d o con xlt x2 due successivi v a l o r i di x, e con yt, y,2 quelli

corrispondenti di y, si p u ò stabilire un r a p p o r t o t r a l ' i n c r e m e n t o y2 ~~Vi d ' V, e l ' i n c r e m e n t o x2 — X i di x; o meglio, al-fine d i

pre-( 1) A. COURNOT, Recherches sur les principes mathématiques de la thèorie

des richesses,' 1838, Chap. IV.

(2)

482

V E C O N O M I S T A

27 ottobre 1918 — N. 2321

scindere d a l l ' u n i t à d i m i s u r a di x e d i y, t r a gl'incrementi r e l a t i v i di C h i a m a n d o A * e A ? g l ' i n c r e m e n t i assoluti, si h a :

Ay . A* __ *AV

y lyx • [2] x yAx A s s u m e n d o la [1] come u n a funzione c o n t i n u a , e f a c e n d o A * e A V infinitamente p i c c o l i , ossia p r e n d e n d o i differenziali

d x e dy, si o t t i e n e :

xdy xf'(x)

lyx = — : — = , , , — , L3L ydx f (*)

dove /' (x) è la d e r i v a t a d i / (x).

I/espressione [3] d à la m i s u r a dell 'elasticità d i y rispetto a x, per ogni v a l o r e d i x.

F a c e n d o corrispondere ad x il p r e z z o d i u n a merce, e a d y la q u a n t i t à d i essa che in un t e m p o d e t e r m i n a t o viene d o m a n d a t a a quel p r e z z o su u n d a t o m e r c a t o , e supponendo ch'essi siano rap-presentabili con u n a funzione continua — ipotesi a m m e s s i b i l e per u n a d o m a n d a c o l l e t t i v a d i m e r c a t o — l ' e s p r e s s i o n e [3] d à l a m i s u r a

All'elasticità della domanda in ogni p u n t o d i essa. Poiché p r e z z o e

d o m a n d a v a r i a n o in senso i n v e r s o , f (x) ed lyx, sono p e r e s s i s e m p r e n e g a t i v i . O v e infine, tale d o m a n d a sia il riflesso fedele dei consumi, f a t t i d a l m e r c a t o , quell'espressione d à la m i s u r a dell 'elasticità dei

consumi.

§ 4. — Q u e s t ' u l t i m a i d e n t i t à in generale non si a v v e r a , poiché la d o m a n d a — a d esclusione d i quella dei s e r v i z i e di m e r c i non conservabili — r i s e n t e l'influenza della speculazione, che f a crescere g l i s t o c k s in t e m p i d i bassi p r e z z i , e li a t t e n u a t a t e m p i d i p r e z z i a l t i ; il c h e , pur c o n c o r r e n d o da u n v e r s o al l i v e l l a m e n t o dei p r e z z i , d ' a l t r o verso p r o d u c e sul m e r c a t o i m p r o v v i s e e violente v a r i a z i o n i negli acquisti di talune m e r c i , che spesso m a l si conciliano con l ' a l t o g r a d o d i g e n e r a l i t à e. d i s t a b i l i t à di quei bisogni u m a n i , a cui essi soddi-sfano.

Ci s e m b r a , q u i n d i , p r o b a b i l e chele c u r v e d i d o m a n d a in generale, siano p i ù e l a s t i c h e d i q u e l l e d i d o m a n d a per c o n s u m o ;onde g r a v e er. rore c o m m e t t e r e b b e chi, i n e d o t t o d i queste divergenze o per le diffi-c o l t à d i ottenere e s a t t e statistidiffi-che dei diffi-consumi e dei prezzi a l m i n u t o , assumesse le p r i m e per le seconde.

Dippiù : poiché per oguimercee c o l l e t t i v i t à esiste in u n d a t o t e m p o u n a sola c u r v a complessiva d i consumo , mentre per lo p i ù esistono parecchie c u r v e d i d o m a n d a rispondenti a i v a r i s t a d i d i trasfor-mazione fisica ed a l l a diversa situazione geografica in c u i la m e r c e si t r o v a , ci s e m b r a p r o b a b i l e che per talune merci le c u r v e . d i do-m a n d a a b b i a n o un g r a d o t a n t o più d i v e r g e n t e d i elasticità, q u a n t o più l o s t a t o della m e r c e , a c u i c s s e si riferiscono, differisce d a quello che ne p e r m e t t e l ' i m m e d i a t o consumo.

§ 5. — A m m e s s a la possibilità d i u n ' e s a t t a misura dei consum r e s t a sempre la difficoltà che, nei r i g u a r d i di essi, la relazione [1] non è c o s t a n t e nel t e m p o , ma risente le variazioni :

a) d e l n u m e r o dei c o n s u m a t o r i c o m p o n e n t i il m e r c a t o ; b) d e l l ' a m m o n t a r e e della distribuzione dei redditi a

disposi-zione di essi ; c) dei g u s t i ;

d) dei prezzi d i t u t t e le a l t r e merci.

Or poiché, p e r la legge d ' i n d i f f e r e n z a , in ogni c o l l e t t i v i t à co-stituente un d a t o m e r c a t o il p r e z z o di u n a m e r c e è u n i c o per t u t t i i c o m p r a t o r i , e le v a r i a z i o n i d i esso non possono a v v e n i r e simul-t a n e a m e n simul-t e , m a s u c c s s s i v a m e n simul-t e nel simul-t e m p o — non f a eccezione il c a s o dei p r e z z i m u l t i p l i , che si riferiscono a c o l l e t t i v i t à diverse di consumatori, e spesso a m e r c i d i v e r s e , a v e n t e ognuna la propria c u r v a dei consumi complessivi — la determinazione n u m e r i c a del-l'equazione [1], e q u i n d i della [3], non è possibile, se non si elimina l'influenza d i quelle p e r t u r b a z i o n i .

Dalla v a r i a b i l i t à del n u m e r o dei c o n s u m a t o r i si p u ò f a c i l m e n t e prescindere, t r a s f o r m a n d o l'equazione dei consumi complessivi iu un'equazione d i consumo i n d i v i d u a l e t r a il p r e z z o e d il consumo

medio per abitante; m a l'eliminazione degli a l t r i generi d'influenze

presenta g r a v i difficoltà.

I n f a t t i u n m u t a m e n t o nei r e d d i t i dei c o n s u m a t o r i non con-siste solo in u n c a m b i a m e n t o d i posizione della c u r v a dei consumo r i s p e t t o a g l i assi coordinati, m a anche in u n a modificazione d i essa, ossia in u n ' a l t e r a z i o n e nella forma dell'equazione [1]. .

Col crescere o coi diminuire d e l r e d d i t o , ad e s . , r e s t a generalmente c o s t a n t e la q u a n t i t à a c q u i s t a t a a l prezzo zero — dipendendo essa d a l l a n a t u r a u m a n a , d a circostanze fisiologiche e c c . — m e n t r e , e s s e n d o r i s p e t t i v a m e n t e diminuita o a u m e n t a t a l ' u t i l i t à marginale d e l l a m o n e t a , d i v e n t a maggiore o minore d i p r i m a la quantità a c q u i s t a t a a d a l t i p r e z z i ; il che a t t e n u a o r i s p e t t i v a m e n t e accresce l'elasticità d e l l a n u o v a c u r v a d i consumo.

D ' a l t r a p a r t e , u n a variazione n e l l ' a m m o n t a r e dei r e d d i t i p u ò a v e r e sui consumi c o l l e t t i v i un'influenza p i ù o meno sensibile, a seconda d e l l a modificazione che essa a b b i a p r o d o t t o nel g r a d o d i concentrazione d e i r e d d i t i : u n a u m e n t o o u n a d i m i n u z i o n e dei redditi minimi, a d e s . , p o t r e b b e accrescere o r i s p e t t i v a m e n t e diminuire il c o n s u m o d i talune m e r c i in m i s u r a maggiore che se l ' a u -m e n t o o la di-minuzione dei r e d d i t i si a v v e r a s s e e s c l u s i v a -m e n t e o p r i n c i p a l m e n t e nelle alte categorie d i essi.

Così p u r e non è d a escludere che u n a modificazione nei g u s t i ,

ossia nella desiderabilità della merce y , o di u n a qualsiasi a l t r a merce, a p p o r t i u n a modificazione nella f o r m a dell'equazione d e l consumo di y.

I n f a t t i in tal caso a v r e b b e luogo u n c o m p l e t o s o v v e r t i m e n t o dei r a p p o r t i t r a le u t i l i t à m a r g i n a l i , d a cui prezzi e c o n s u m i risultano. Infine un a u m e n t o o u n a d i m i n u z i o n e nei p r e z z i d i t u t t e le a l t r e m e r c i , o v e a b b i a luogo nella stessa m i s u r a dei r e d d i t i , n o n p r o d u r à che un semplice c a m b i a m e n t o di posizione della c u r v a d i consumo ; ma ove a b b i a luogo in misura minore o maggiore, e q u i v a r r à ad u n a u m e n t o o a d u n a diminuzione d i r e d d i t i , d a n d o luogo agli sposta-m e n t i che per essi a b b i a sposta-m o s o p r a r i l e v a t o .

§ 6 . — N e i c a s o d i m e r c i , delle quali il consumo a m m e t t a dei so s t i t u t i , o richieda il consumo di m e r c i c o m p l e m e n t a r i , a quelle in-fluenze generiche se ne aggiungono t a l u n e specifiche, che possono e g u a l m e n t e a l t e r a r e la c u r v a dei consumi.

R i g u a r d o ai b e n i c o m p l e m e n t a r i , la difficoltà p u ò superarsi consi-d e r a n consi-d o la c u r v a c o m p l e s s i v a consi-dei consumi consi-della m e r c e , consi-d i cui si v u o l m i s u r a r e l ' e l a s t i c i t à , in funzione d e l prezzo m e d i o p o n d e r a t o d i essa e della merce c o m p l e m e n t a r e , d o v e ogni p r e z z o entri con u n peso proporzionale a l l a d o s e , c o n i a quale ogni merce concorre a l con-s u m o t o t a l e ; m a , r i g u a r d o alle m e r c i che a m m e t t o n o dei con-socon-stituti, tale m e t o d o non è c o n d u c e n t e .

C A P . I I I .

M E T O D I P E R L A M I S U R A D E L L ' E L A S T I C I T À D E I CONSUMI E R I S U L T A T I CON E S S I R A G G I U N T I .

§ 7. Distinzione tra l'aspetto formale o statistico, e l'aspetto sostanziale o economico del problema. — § 8. De osservazioni del King, ed il metodo interpolatorio del Jevons. — § 9- De suggestioni del Pareto. — § io. Da costante interpolatoria del Benini. — § n . D'indice di sensibilità del Gini, e riserve manifestate da quest'autore nel proporlo. — § 12. Il rap-porto di elasticità del Pigou, ed ipotesi su cui esso si fonda. — § 13. Il coefficiente medio di elasticità del Denota — § 14. D'indice di elasticità del Dehfeldt.

§ 7. •—-Do s t u d i o d e l l ' e l a s t i c i t à dei consumi è p r o c e d u t o dal lato formale 0 statistico per t r e v i e , che è utile tenere distinte :

a) constatazione generica d e l l ' a n d a m e n t o dei consumi e dei

p r e z z i ;

6.)indàgine della relazione esistente t r a t a l i a n d a m e n t i , per mezzo d i p r o c e d i m e n t i interpolatori.

c) r i c e r c a d i u n i n d i c e di relazione. D a l lato sostanziale 0 economico è p r o c e d u t a :

aj) per determinazione e m p i r i c a d e l l ' a n d a m e n t o e d e l l e relazioni t r a i p r e z z i e i consumi ;

617) scientificamente, a m e z z o d ì discriminazioni delle influenze p e r t u r b a n t i .

§ 8. •— E assai curioso — e s c l a m a il Jevons, r i f e r e n d o nella sua opera c i t a t a l'opinione degli e c o n o m i s t i sulle v a r i a z i o n i dei prezzi — che su q u e s t o a r g o m e n t o , che t o c c a i f o n d a m e n t i stessi dell'econo-m i a p o l i t i c a , noi d o b b i a dell'econo-m o p i ù a i p a s s a t i che a i p r e s e n t i scrittori. E soggiunge : Non conosco c o s a p i ù s t r a n a e più r i n c r e s c e v o i e p e r s t a -t i s -t i e d e c o n o m i s -t i di quella che su d ' u n p u n -t o così i m p o r -t a n -t e q u a l i sono i r a p p o r t i t r a il p r e z z o e la p r o v v i s t a d i f r u m e n t o , noi s i a m o d e b i t o r i dei p i ù a c c u r a t i r a g g u a g l i a s c r i t t o r i che vissero d a 150 anni à 200 anni a d d i e t r o !

Il n o s t r o autore i n t e n d e v a alludere alla f a m o s a t a b e l l a d e l K i n g , che si rinviene t r a l e analisi d e g l i a r i t m e t i c i p o l i t i c i , l a quale m e t t e r e b b e in r i l i e v o che in I n g h i l t e r r a , v e r s o l a fine del secolo XVII, il p r e z z o del f r u m e n t o r i a l z a v a d e l t r i p l o su quello n o r m a l e q u a n d o m a n c a v a o l t r e u n t e r z o d e l p r o d o t t o o r d i n a r i o , e che u n a fallanza d i m e t à q u i n t i p l i c a v a a l i ' i n c i r c a ii prezzo.

S i a m o , d u n q u e , sulla v i a che a l § 7 a b b i a m o p o s t o s o t t o la let-, t e r a a) ; m a il Jevons riesce a c o n d u r r e l'analisi, d a l l a t o formale! sulla v i a b), ossia a d interpolare i d a t i della t a b e l l a mercè l'equazione

0,824

prezzo d e l f r u m e n t o = — —— (cons. — 0.12)2

e a d ottenere dei d a t i teorici m o l t o concordanti con quelli effettivf i B e n p o c o si conosce sulla f o r m a z i o n e dei d a t i d i quella t a b e l l a , m a d a l i e critiche d e l T h o r n t o n (1), d a l l a c o n c o r d a n z a con le os-_ s e r v a z i o n i d i m e r c a t o f a t t e n e d a l T o o k e (2) e d a l l a d i v e r s a relazione p o s t e r i o r m e n t e a c c e r t a t a d a l P a r e t o (3), p a r e doversi a m m e t t e r e che il K i n g non a b b i a d i s c r i m i n a t o le sue serie dalle variazioni della popolazione, del livello generale dei p r e z z i , dei redditi (4) ecc., e che p e r t a n t o , d a l l a t o sostanziale d e l m e t o d o , egli si sia m a n t e n u t o sulla v i a che al § 7 a b b i a m o segnato con la l e t t e r a ai).

D ' a l t r a p a r t e , poiché m e t t e in r a p p o r t o i p r e z z i d e l f r u m e n t o eoi r a c c o l t o a n n u o , anziché con le t o t a l i disponibilità d i f r u m e n t o , risultanti per quell'epoca in p a r t e dagli stoeks disponibili, l'analisi d e l K i n g non riguarderebbe la c u r v a dei consumi, m a quella di d o m a n d a , nel senso d a noi spiegato a l § 4.

§ 9. — Come J e v o n a v v e r t e , nessun altro apprezzabile tentativo si n o t a d a i t e m p i d e l K i n g sino a l l ' e p o c a sua.

(1) C i t a t o d a JEVONS, op. c i t . (2) Citato come sopra.

(3)

27 ottobre 1918 — N. 2321

L ' E C O N O M I S T A 3

A prescindere da un'analisi posteriore del' K r e m p sulle relazioni

t r a raccolti, depositi,"'commercio e prezzi del g r a n o in taluni p a e s i , che nulla aggiungono all'elaborazione statistica dei metodi, e , p e r le deficienze delle statistiche agrarie d i quei t e m p i , b e n poco c a m m i n o fanno percorrere all'aspetto sostanziale del p r o b l e m a (1), occorre a t t e n d e r e sino al 1896, epoca della pubblicazione del Cours cit. del P a r e t o , per v e d e r e ripreso il p r o b l e m a .

Nel sempre r i c o r d a t o capitolo : La covrbe des revenus, il P a r e t o , d o p o d i essersi o c c u p a t o della m i s u r a della distribuzione dei r e d d i t i t r a i possessori, t e n t a d i s p i e g a r e con il g r a d o diverso di distribuzione di essi in taluni paesi l'entità del consumo di alcune merci, e l'in-fluenza che su d i essa eserc itano le variazioni dei prezzi, A t a l pro-posito, diversamente d a quanto si nota per la distribuzione dei red-d i t i , la sua analisi non compie g r a n red-d i passi red-dall'aspetto s t a t i s t i c o , mentre dall'aspetto sostanziale essa s ' i n c a m m i n a decisamente per u n a v i a v e r a m e n t e scientifica : 61). Q u a n d o e g l i , i n f a t t i , osserva che verso il 1896, nella S v i z z e r a il consumo di sale per a b i t a n t e e r a di circa4cg. 13,5 ed in Italia di kg. 10, mentre il prezzo di esso nella S v i z z e r a v a r i a v a d a I,. 0,10 a I,. 0,20 il kg. ed in Italia d a U. 0,35 a li- 0,40 ; e soggiunge che non e r a solo quella differenza di p r e z z o che p r o d u c e v a la differenza nei c o n s u m o , m a anche il f a t t o che il reddito minimo in Italia era meno e l e v a t o che nella S v i z z e r a , egli viene a d occuparsi p e r la p r i m a v o l t a della c u r v a dei consumi; ad escludere, con la considerazione d e l consumo per a b i t a n t e , il diverso ammontare della popolazione, nei due paesi posti a confronto, e d a tener conto d i una condizione, che i n d u b b i a m e n t e d o v e v a con-correre a rendere dissimilile c u r v e di consumo, e che non p e r m e t t e v a che, a parità d i altre'circostanze, u n a riduzione di fi. 0,20-0,25 nel prezzo d i un kg. d i sale in Italia accrescesse il consumo per t e s t a di kg-

3,5-Cosi p u r e , per analizzare l ' a n d a m e n t o delle serie dei prezzi al-l'ingrosso e dell'importazione n e t t a per a b i t a n t e di zucchero raffi-n a t o iraffi-n Iraffi-nghilterra, d a l 1875 al 1894, egli cerca d i presciraffi-ndere — se non dalla differenza t r a prezzi all'ingrosso ed al minuto e d a l l ' e v e n -tuale divergenza t r a importazioni e disponibilità — almeno dalle fluttuazioni annuali degli s t o c k s , a s s u m e n d o , in luogo dei d a t i an-nuali, le medie di essi per un c e r t o n u m e r o d i anni.

E poiché d a l 1883 comincia ad osservarsi u n forte ribasso nei prezzi dello zucchero, egli assume le m e d i e d e i d a t i precèdenti e seguenti quell'anno, e trova che, mentre dall'uno all'altro periodo il prezzo si ridusse d e l 73 % d e l suo valore p r i m i t i v o , il consumo aumentò a 118 % . Moltiplicando il prezzo pel consumo, t r o v ò che la spesa totale diminuì dall'uno all'altro periodo.

§ I 0. — N u o v i progressi segna la misura dell'elasticità dei con-s u m i per opera del Benirii, il quale, in d u e notevoli con-studi,(2), ela-bora i dati del consumo per abitante e d e i prezzi all'ingrosso -— te-nendo conto del d a z i o e dei c a m b i o — d e l c a f f è in Italia nei ventisei anni 1880-81 1905-06:

1) distribuendo su uno o parecchi anni successivi, per v i a d i interpolazioni lineari o paraboliche, gli approvvigionamenti stra-ordinari determinati d à m u t a m e n t i d i tariffa, ed eliminandone l'influenza sui p r e z z i ;

2) ordinando d a i m i n i m o al massimo i prezzi annuali, e

po-nendo a riscontro d i essi i consumi corrispondenti per a b i t a n t e ; ' 3) raccogliendo ciascuna delle due serie in tre gruppi d i 9,8 e 9 termini per eliminare l'influenza degli stocks.

Sui dati, in t a l guisa elaborati, egli d a p p r i m a interpola u n a pa-rabola d i secondo grado, m a poscia preferisce a d essa un'iperbole, che, sostituendo a i prezzi all'ingrosso quelli al m i n u t o , risulta :

13316 Y ~ 2.0.552

d o v e y è il consumo del caffè ed * il suo prezzo al minuto. O p e r a n d o analogamente sui prezzi e il consumo d e l sale in Italia, egli per-v i e n e all'altra relazione :

= 1 1'7 9 v ~ 20.168

Cosi il nostro autore per la p r i m a v o l t a tenta il procedimento c) della ricerca d i u n indice d i relazione.

I n f a t t i l'esponente d i x nelle due formule riportate è assunto dal Beuini come indice dell'elasticità dei consumi; il maggior valore ch'esso assume per il caffè rispetto al sale dimostrerebbe la maggiore elasticità del c o n s u m o del p r i m o , d i p e n d e n t e dalla sua caratteri-stica d i consumo v o l u t t u a r i o .

U n altro c o n t r i b u t o apporta l'analisi del Benini riguardo alla misura delle influenze perturbanti, q u a n d o tenta d i misurare l'in-fluenza che sul consumo del caffè esercitano, non solo i prezzi di esso, m a anche quelli dello zucchero, che d e l caffè è una merce com-plementare.

(1) Per queste ed altre notizie retrospettive, cfr. il mio articolo :

L'indu-zione quantitativa negli studi economici, in Giornale degli economisti, febbraio

1915.

(2) R , BENINI, Sull'uso delle formule empiriche nell'economia applicata. Comunicazione fatta al Congresso delle scienze in Parma, pubbl. nel Giornale

degli economisti, 1907, Voi. I I ; e Una possibile creazione del metodo statistico: L'economia politica induttiva, in detto Giornale, 1908, I.

E g l i , a mezzo del procedimento delle equazioni normali, pone la relazione :

y = 1128.5 — 0 . 4 7 3 2 x — 4-492,

d o v e y è il consumo del caffè in funzione d t f s u o prezzo [x) e del prezzo dello zucchero (z).

§ 11. — Prendendo le mosse d a g l i studi del Benini, il Gini (1) m e t t e in rilievo le divergenze che possono avverarsi o v e , anziché raggruppare le serie dei prezzi e dei consumi del caffè in tre classi, si raggruppano in quattro classi; o v e , anziché considerare le seiie delle medie biennali dei prezzi e dei consumi, si considerano i d a t i a n n u a l i ; ed inoltre cerca d i tener conto delle variazioni dei gusti del popolo inglese r e i l i g u a r d i del caffè d a l 1873 al 1908 — m e s s e chiaramente in luce dalla continua diminuzione d e l consumo d i esso, m a l g r a d o l ' a n d a m e n t o remplicemente ondulatorio dei prezzi, e d a l l ' a u m e n t o continuo del consumo del the — supponendo che tale diminuzione s i a a v v e n u t a in ragione aritmetica, ed eliminandone l'influenza per v i a dell'interpolazione di u n a retta. D'altra parte egli considera l'influenza che sul consumo del caffè esercita, oltre che il prezzo di esso, anche quello defio zucchero, mettendo in relazione tale.consumo col prezzo medio ponderato del caffè e dello zucchero, assumendo il secondo d a p p r i m a con un peso doppio del primo, in considerazione del f a t t o che per il consumo d i ogni kg. d i caffè oc-corrono circa due kg. d i zucchero ; e poscia con un peso d i m e t à , a cagione della riduzione che, per l ' a l t o p: ézzo del'o zucchero in Italia, potrebbero in complesso operare i consumatori italiani su quella proporzione.

Dall'aspetto f o r m a l e occorre tener piesente che il nostro autore esplicitamente a v v e r t e d i avere per iscopo d i stabiliie e verificare una relazione tra prezzi e consumi, molto più che di venire a conclu-sioni sulle analogie e sulle differenze che passano tra la sensibilità dei :onsumi delle v a i i e merci, ossia tra il grado d i elasticità d i essi. Con questa riserva egli propone c o m e indice della sensibilità del

consumo :

B

s ' m 7

d o v e B è il coefficiente d i log x, che risulta interpolando le serie dei consumi y e dei prezzi x con u n a relazione del tipo :

y. = A — B log x,

e My è ia media a r i t m e t i c a d e i consumi osservati. ì l r a p p o i t o d i

B a d My è reso necessario d a l f a t t o che B risente l'influenza

del-l'unità' d i misura e dell'intensità del consumo; influenza che occorre correttamente eliminare nelle comparazioni d i consumi diversi. Con questo procedimento gli è risultata, per l'Italia, l'elasticità del caffè nel 1879-1906 uguale all'unità, d e l sale uguale a 0.4 ; .per il R e g n o U n i t o , l'elasticità del t h e nel 1879-1908 ugnale a 1,5, del caffè nel 1873-1908 uguale a 0,4, e del f i u m e n t o nel secolo XVII — in base alla tabella d e l K i n g -— uguale a 0,7.

§ 12. •— Come la v a l u t a z i o n e dei consumi p u ò farsi tanto in base a i d a t i della produzione e del commercio estero, q u a n t o in base alle monografie d i f a m i g l i e , ed ognuno d i questi due metodi, ac-c a n t o a i pregi, h a i suoi d i f e t t i , —• ac-consistenti pel primo .nel-l'incertezza dei d a t i , nelle difficoltà d i eliminare gli stocks, ecc.

al fine d i tener conto delle divergenze tra d o m a n d a e consumi ef-f e t t i v i ; p e l secondo neli 'incertezza sul carattere tipico della ef- fami-glia o del gruppo d i famiglie assunto in esame, a causa delle difficoltà d i considerare gruppi molto numerosi •— ; cosi la misura dell'elastic ita dei consumi p u ò operarsi seguendo l ' u n a o l'altra v i a , e tanto l'una che l'altra v a incontro a difficoltà.

1 metodi, d i cui ci siamo sinora occupati, hanno tenuto il primo procedimento ; quello del Pigou (2), che verremo adesso ad esporre,

tenta il secondo. • Questo sciittore si p r o p o n e s s e non d i misurale il grado di

elasti-cità del consumo di una merce per u n a d a t a c o l l e t t i v i t à , almeno d i conoscere il rapporto che tra le misure dell'elasticità d i due merci intercede.

A tal uopo egli a m m e t t e che, in base a i bilanci d i famiglie ope-raie, contenuti in talune fonti ufficiali e p i i v a t e , si possa riuscire a determinare l ' a m m o n t a r e e la ripartizione delle spese sostenute d a u n gruppo numeroso d i quelle f a m i g l i e , distinto per classi se-condo l ' a m m o n t a r e crescente d e i salari da esse percepiti. In t a l guisa si p u ò ritenere che'i gusti d e i componenti i g r u p p i adiacenti, siano a p p r o s s i m a t i v a m e n t e gli stessi e che l'incremento d i u t i l i t à ottenuto dalla y u n i t à d i ogni b e n e , ad es., d i the, sia uguale per l'uomo t i p i c o compreso ad es. nel gruppo di famiglie con salari d i ,20-21 scellini per settimana, e per l ' u o m o tipico d e l gruppo 21-22

scellini.

In assenza d i p r o v e in contrario, p u ò pure a m m e t t e i s i , •—con-tinua il P i g o u — che, nei riguardi del t h e , la e u l v a d i u t i l i t à , ìe-lativa a i d u e gruppi di famiglie, sia all'incirca indipendente dalla quantità d i altri beni consumati, ossia dall'utilità marginale-della moneta.

(1) C. GINI, Prezzi e consumi, in Giorn. degli Econ., gennaio 1910. (2) A . C, PIGOU, A Method of determining the numerical Value of

(4)

484 27 o t t o b r e 1918 — N . 2321

Chiamando (Ai e (A2 l'utilità marginale della moneta per il più

basso ed il più alto dei due gruppi considerati, ed yi, y2 la quantità

di the da essi rispettivamente consumata, si avrà che il prezzo x, pagato' dai due gruppi, dovrà essere uguale, ossia, per quanto è noto in teoria :

/ (yi) = / te) * ; ;A, "

Ma se, com'è ragionevole supporre quando i salari dei due gruppi sono molto vicini, y2 differisce pochissimo da yIt si avrà

appros-simativamente, in base alla Serie di Taylor : / (y2) = / (yr) + (yz-yi) f (yfi,

/' M = [A, - (XI [Ai /

<yi)-Vz - Vi

Ponendo come misura dell'elasticità della curva di utilità, ri-spetto al consumo di yi, l'espressione :

/ ( r i )

lyu —

—-—-—-yi / (—-—-—-yi),

il Pigou trae dalla relazione precedente la misura dell'elastii ità della curva di utilità per il più basso gruppo di salari, ossia :

y2 - yi [Ai

lyu = — — Vi V-z — r i

E poiché una piccola variazione nel consume di un bene ordi-nario, nel quale si spende una piccola pioporzione del reddito to-tale, non può alterare sensibilmente l'utilità marginale della moneta, l'elasticità della curva di utilità di y può assumersi uguale all'ela-sticità della cui va di consumo.

Senonchè [AI e (A2 non sono misurabili, e non è possibile

appli-care la foimula a dati.statistici reali, se nonsirinuncia alla deteimi-nazicne del valore numerico dell'elasticità,contentandosididetei-minare il rapporto tra le elasticità di due merci.

Infatti a tale scopo, chiamando lyx l'elasticità del consumo di y, e ly'x' quella di un'altra merce y ' , dalle relazioni precedenti si ricava facilmente : ly'x' lyx yi y 2 -y 1 y'i [4] yz - yi

Sebbene questa formula sia dedotta pei i! caso che la spesa so-stenuta pei il consumo dei beni considerati sia una piccola parte del reddito dei gruppi di famiglie, pure essa è ritenuta dal Pigou appros-simativamente valida anche se questa ipotesi non sia verificata, poiché l'errcie nelle due misure delle elasticità assolute tende a compensarsi nel rapporto di esse. Esso, invece, è notevole, ove si considerino due beni di cui uno assorbe una grande, e l'altro una piccola proporzione del reddito. Posto ciò il Pigou, sulla base dei dati contenuti nel secondo Fiscal Blue-book inglese, determina i seguenti rapporti tra l'elasticità dei consumi di vestiario e quella di alimenti per cinque gruppi di famiglie operaie, ripartite secondo l'ammon-tare dei loro salari: famiglie con salali sotto i 20 s. = 1 , 1 6 ; tra 20 e 25 s. = 1,31 ; tra 25 e 30 s. = 1,62 ; tra 30 e 35 s. = 1,25 ; tra 35 e 40 s. = 2,46.

Questi risultati dimostrerebbero, anzitutto, che l'elasticità dei conrumi di vestiario è sempre maggiore di quella degli alimenti; e poscia •— ad eccezione della glasse tra 30 e 35 s., il cui basso rap-porto è spiegato dai Pigou col fatto che il numero delle famiglie ch'essa comprende è la metà di quello dei due gruppi adiacenti —• dimostrerebbero che, col crescere dei sal.ari, il consumo di vestiario diventa sempre più elastico di quello degli alimenti.

§ 13. •— I/elaborata analisi del Eenoir sulla formazione ed il movimento dei prezzi (1), mira, più che a. misurare l'elasticità dei consumi di talune merci in un dato tempo, a stabilire delle relazion tra le variazioni nel tempo della domando di esse, e le variazioni dei prezzi, della produzione, degli stocks, ecc., tenendo conto dei mo-vimenti ciclici e secolari.

Per una :ola merce il nostro autore tenta di stabilire l'elasti-cità dei consumi : per il caffè. E g l i assume come prezzi di esso in Francia quelli all'importazione, aggiunto il dazio doganale, e come consumo le importazioni nette per a'oitantedel commercio speciale, escludendo gli stocks che i commissionari tengono nei depositi doganali. Poiché gli stocks invisibili e le provviste dei negozianti non possono esercitare apprezzabile influenza sul consumo, •—non - essendo conveniente in Francia sdoganare anzitempo delle forti

quantità, che, lasciate nei depositi doganali, farebbero ritardare il pagamento di metà dei loro valore e guadagnare i relativi interessi, — il I,enoir conduce la sua analisi su dati annuali, anziché su grappi di dati, come furono costretti ad operare Pareto, Benini e Gini. A l fine di tener conto delle variazioni dei gusti, egli ammette — seguendo il Gini, i contributi del quale esplicitamente menziona, — che, senza le variazioni dei prezzi, i! consumo si sarebbe accre-sciuto regolarmente secondo una retta.

Escludendo gli anni 1870-72, e quelli pcsteriori al 1896, sia per l'influenza delia guerra franco-prussiana, sia peichè aumenti

previsti nel dazio doganale indussero a sdoganare delle forti paitite in eccedenza al consumo, ed operando delle perequazic ni per gli anni corrispondenti ad altri aumenti di dazio, egli calcola anzitutto il coefficiente di correlazione tra le serie dei consumi e dei prezzi, considerando separatamente i due periodi 1847-1869 e 1873-1896 ; e poscia, chiamando con My e Mx rispettivamente la media dei consumi y e dei prezzi x annuali, e coni gli anni, calcola le seguenti relazioni : y - M y 1847-1869: ---737-— = 0.052 (t - 1858) — 0.39 1873-1896: M y y - M y My = 0.020 (1-1884,5)— o,57 x - M x M x x-M x Udir

I valori — 0.39 e —• 0,57 egli li assume come coefficienti medi di elasticità. E dalla tenue divergenza di essi, specie di fronte ai vaioli profondamente diversi delle serie nei due periodi considerati, trae la conclusione generale che ad un ribasso di prezzo di 1 % nel caffè, corrisponderebbe in Francia un aumento di ciica y2 °/0 nel

consumo.

§ 14. — Partendo dall'uguaglianza :

xdy d (log y)

lyx — y d x d (log x) '

il Fehfeldt (1) segue un singolare procedimento per la misura del-l'elasticità del consumo mondiale di grano.

Infatti egli toglie il 2,2 % all'anno dalla serie 1888-1911 dei raccolti mondiali calcolata dal Fayton, a cagione dell'aumento nei consumi principalmente derivante dall'incremento della popolazione mondiale ; considera i prezzi medi all'importazh ne nel RegnoUnito, registrati per l'anno seguente dai Customs Returns per la qualità tipica Manitoba n. 2, discriminandoli dall'andamento generale dei prezzi quale si rileva dai numeri indici Sauerbeck ; ed infine, assu-mendo i logaritmi delle due serie, ne calcola — anziché gl'incre-menti dai valori precedenti, in base alla formula da lui premessa •— gii scostamenti quadratici medi dalla media aritmetica :

: d (log y)2 = 26,4; <JX

f

\d(logx)i _

43-Il rapporto 26.4 : 43 = 0.6 lo assume come misura dell'elasticità del consumo mondiale di grano.

Sulla correttezza di tal metodo egli segnala l'opinione di un Dr. Maynard, che lo approva pienamente.

(Continua). F . V I N C I .

Rapporto fra i titoli statali e gli industriali.

È) s t a t o n o t a t o c h e m e n t r e , a c a u s a d e l l a g u e r r a , i t i t o l i d i S t a t o s o n o s a l i t i d a l 4-5 % a l 5 - 6 , g l i i n d u s t r i a l i i n v e c e s o n o s c e s i d a l 6 8 a l 34 : c o s ì ì a d i f f e r e n z a p a s -s i v a d i 2-3 % -s i è c o n v e r t i t a i n d i f f e r e n z a a t t i v a d i 2, p e g g i o r a n d o d i 4 % : i l c h e n o n è p o c o . È) q u e s t o , c e r t a m e n t e , u n o d e i f e n o m e n i p i ù s i n t o m a t i c i ( m a m e n o s t u d i a t o ) d e l l ' e c o n o m i a d i g u e r r a e n o n è f r a i p i ù c o n f o r -t e v o l i p e r il p a -t r i o -t -t i s m o d e g l i s p e c u l a -t o r i : m a v i s o n o a n c h e c a u s e d i a l t r a n a t u r a c h e c o n c o r r o n o a d e t e r m i -n a r e i l f e -n o m e -n o . I l p r o b l e m a , i m p o r t a n t i s s i m o p e r l a p a t i c a e d a t -t r a e n -t e c o m e s -t u d i o -t e o r i c o , s -t a r e b b e n e l d e -t e r m i n a r e fino a q u a l p u n t o è g i u s t i f i c a t a l a fiducia n e g l i u l t i m i e fino a q u a l p u n t o è g i u s t i f i c a t a l a n o n fiducia n e g l i a l t r i : m a n e l l a d e t e r m i n a z i o n e d i q u e s t o p r o b l e m a e n t r a n o m o l t i e s v a r i a t i e l e m e n t i p r a t i c a m e n t e i n d e t e r m i n a b i l i . C e r t o i l f e n o m e n o i n d i c a c h e n e l m o n d o d e g l i a f f a r i è p i u t t o s t o p r e v a l s o i l c o n c e t t o c h e la g u e r r a s i a f e n o m e n o di' c i r c o l a z i o n e e d i s t r i b u z i o n e c h e n o n q u e l l o c h e e s s a s i a c a u s a d i p r o d u z i o n e e c o n s u m o . C i ò è e r r o n e o , c o m e è e r r o n e o c r e d e r e c h e l a fiducia n e l l e i n d u s t r i e p o s s a s c o m p a g n a r s i d a l l a fiducia n e l l o S t a t o . G I U F I O CURATO.

Il futuro delle Finanze di Stato.

Alla nostra richiesta sulla sistemazione (he fo'ranr.o avere nel futuro le finanze degli Stati che hanno dovuto affrontare le enormi spese della guerra, l'on. Theodoli risponde coli'arguta lettera che qui riproduciamo. On. Diretlore. H o - l a s u a l e t t e r a c i r c o l a r e d e l l ' i 1 - 7 - 1 6 c h e l e g g o o g g i s o l t a n t o d i r i t o r n o a R o m a . N o n i n i a d d o l o r o p e l r i t a r d o e n o n s e n e d i s p i a c e r à n e p p u r e l e i . I n I n g h i l t e r r a d a c h e è s c o p p i a t a l a g u e r r a m o l t a g e n t e s p e n d e l e o r e d i o z i o r i l e g g e n d o i l l i b r o d e l l ' A p o

(5)

27 o t t o b r e 1918 — N . 2321 L ' E C O N O M I S T A 485 c a l i s s e c o l p r o p o s i t o d i s c o p r i r e , r e l a z i o n a n d o g l i a v v e n i m e n t i , s e s i a p r o s s i m a l a fine d e l m o n d o . S e q u e s t ' i p o -t e s i d o v e s s e e s s e r v e r a , i s u o i q u e s i -t i p e r d e r e b b e r o o g n i i n t e r e s s e . I o , q u a n d o h o t e m p o , r i l e g g o le m a s s i m e e d i p r o v e r b i c h e f o r m a n o l a t r a d i z i o h e d e l l ' e s p e r i e n z a d e i p o p o l i : h o s o s p e s a l a l e t t u r a d e l l e p u b b l i c a z i o n i d e g l i e c o n o m i s t i , p e r c h è m i h a n n o d i s i l l u s o : t u t t e le l o r o p r e v i s i o n i p r i m a d e l l a g u e r r a s o n o f a l l i t e , e d i l o r o s t u d i s u c c e s s i v i ris e n t o n o d e l l e o p i n i o n i p o l i t i c h e e d e l l e p r e v e n z i o n i d o t t r i n a t i e d e i s i n g o l i s c r i t t o r i q u a n d o n o n p e c c h i n o d i p a r -z i a l i s m o i n t e r e s s a t o . P r o p r i o i n q u e s t i ' g i o r n i h o r i l e t t o u n v e r s e t t o v e c c h i o , m a e l o q u e n t e n e l l a s u a s e m p l i c i t à . E c c o : « o m n i a t e m p u s h a b e n t ». O g g i è i l t e m p o d i f a r e i d e b i t i , v e r r à p o i , il m e m e n t o d i p e n s a r e a p a g a r l i . È p e r ò c o n s o l a n t e r i l e v a r e c h e p o s -s i a m o a -s -s o l v e r e a l c o m p i t o . d i ò g g i c o n f a c i l i t à , p e r c h è il c r e d i t o c i è f a t t o c o n l a r g h e z z a , c i ò c h e d i m o s t r a c h e i c r e d i t o r i — c h e s o n o i p i ù i n t e r e s s a t i — g i u d i c a n o c o n m o l t a fiducia i l l o r o d e b i t o r e , c o n g r a n d e s c a n d a l o d e l l e p r e v i s i o n i d e g l i e c o n o m i s t i . T u t t e l e i m p r e s e finanziarie p a s s a n o m o m e n t i d i f -ficili fino a q u a n d o n o n a b b i a n o s u p e r a t o il c o s i d e t t o punto morto n e l q u a l e s i e q u i l i b r a n o l e . s p e s e c o l l e e n t r a t e e c h e p r e c e d e d i p o c o i g i o r n i d e l l a r i m u n e r a z i o n e . O n e s t a g r a n d e i m p r e s a c h e c o n f e d e e g r a n d i s a c r i -fici s t i a m o c o m b a t t e n d o h a s u p e r a t o i l punto morto e g i à h a i n v i s t a l ' o r a d e l s u c c e s s o e d e l c o n s e g u e n t e p r e m i o . P e r c h è a l l o r a a n g u s t i a r c i c o n p r e v i s i o n i e d i p o -t e s i s u p e r a -t e ?

D i s t i n t a m e n t e f a r i v e r i s c o .

THRODOLI.

Per la marina a vela.

La Sezione Vela della Federazione degli Armatori Italiani di

Roma ha presentato al ministro on. Villa il seguente memoriale in merito ai provvedimenti a favore della Marina Mercantile Italiana : L a Sezione Vela della Federazione degli Armatori Italiani di •Roma, nel rassegnare brevi rilievi sulle disposizioni contenute nel Decreto Legge Luogotenenziale 18 Agosto 1918, N. 1149, conferma il voto e la fiducia della classe : che i temperamenti, che alle stesse V. F . si propone apportare, siano per renderle, nella pratica loro attuazione, pienamente rispondenti agli scopi cui furono ispirate.

Ad ovviare alla tenuità dei compensi di requisizione, che gli Armatori di navi d i limitato tonnellaggio dimostravano insuffi-cienti a coprire le sole spese di esercizio, osservò i ' F . V. essere intese ie nuove norme, che quei compensi determinano in tariffa (Allegato A) abrogativa di quella allegata al Decreto Luogotenenziale 17 Maggio 1917, N . 845.

Che a tanto, però, non riesca l'applicazione della formula e delle tabelle relative di cui ai Capo I I del detto allegato, e che non il

voluto miglioramento ne consegua, ma Una diminuzione sensibilis-sima del compenso mensile, e per navi di vecchia costruzione enor-me. addirittura, è assai fàcile rilevare, a colpo d'occhio, dai seguenti

specchietti comparativi dei compensi in precedenza corrisposti'ad un veliero in legno o in ferro, per esempio di tonnellate 250 S. L .

di qualunque età con quelli accordati alla stessa nave, mercè la

ap-plicazione della formula, secondo il numero degli anni trascorsi dalla data del varo.

Specchietto di raffronto tra i compensi mensili di requisizione

previsti dai due ultimi Decreti per navi in legno di media età at-tualmente in esercizio e di tonnellate 250 S. L - :

Età Compenso Compenso

della nave Decreto Decreto Diminuzione 15 L . 595o.— L- 4865.88 L- 1084.12 20 » 595o.— » 4698.21 » 1251.79 25 » 5950.— » 4549.17 » 1400.83 30 » 5950.— » 4418.76 » 1531.24 35 . » 5950.— » 4302.84 » 1647.16

Specchietto di raffronto fra i compensi mensili di requisizione

previsti dai due ultimi Decreti per navi in ferro di media età at-tualmente in esercizio e di tonnellate 250 S. L- :

Età Compenso Compenso

della nave Decreto Decreto Diminuzione 15 L . 5950.— L- 5809.80 L- 140-20

20 . . . ' . - • » 5 9 5 0 . — » 5 5 3 0 - 3 5 , » 4 I 9 - 6 5

25 » 5950.— » 5281.95 » 668.05 30 5950.— » 5064.60 » 885.40 35 » 5950.— » 4871.40 » 1078.60

L da notarsi che, mentre il Decreto 17 Maggio 1917, n. 845 man-teneva invariato il compenso per tonnellata per navi fino a 1.000 D. W . C., il nuovo Decreto 18 Agosto 1918, n. 1149, introduce delle

sensibili diminuzioni di compenso, proporzionatamente al diverso tonnellaggio, anche per piccole navi, come appare dal seguente specchietto :

Compenso Compenso Tonnell. Media età Decreto Decreto

S. Li Anni I7-5-I7 18-8-18 Diminuzione 250 20 L - 5 9 5 0 . — L . 4698.21 L- 1251.79

300 20 » 6840.— » 5 2 7 6 . 9 7 » 1563.03

400 20 » 9120.— g, » 6434.50 » 2685.50 500 20 » 11400.— » 7 5 9 2 . 0 3 » 3807.97

600 -20 » 15880.— » 8545.29 » 7 3 3 4 - L I

L a differenza di diminuzione dei compensi di requisizione tra le navi in legno e le navi in ferro stabilita dal nuovo Decreto è meno sensibile per le navi in ferro ; però tale beneficio viene assorbito dalla spiccata differenza tra gii indennizzi in caso di perdita delie stesse cofne si potrà rilevare confrontando i sopraindicati specchietti con quelli successivi.

Da una differenza di compenso mensile in meno del 20 per cento circa per un veliero di 15 anni di età, si arriverebbe a quella del 30 per cento circa per un veliero di 35. E poiché dopo un ventennio, in media, è dato ritenere che difficilmente esso serbi la classifica richiesta, applicando le gradualiulterioridiminuzionidel 3 per cento,

10 per cento e 15 per cento, potrebbe giungersi a questo risultato : che il compenso mensile di requisizione accordato ad un veliero di 250 tonn. S. L- e di 35 anni di età non basti neppure alla soia paga dell'equipaggio e sia del 39 per cento inferiore a quello accordato dal Decreto 17 Maggio 1917, giudicato affatto insufficiente e vo-luto perciò migliorare. Ed è fin troppo noto che dal Maggio 1917 a oggi sia per lo menQ triplicata l'ammontare delle spese in complesso, cui l'armatore è tenuto a sopperire.

Ad evitare così disastrose e certo non prevedute conseguenze del-l'applicazione della nuova tariffa non sarà bastevole la facoltà, ri-servata a V. E. coll'art.. 15 del Decreto, di apportare alla stessa quelle modifiche che dalla Commissione di Requisizione venissero proposte « qualora subissero variazioni gli elementi che servirono di base per ia loro determinazione ».

È la forinola stessa, di cui fattore integrante e precipuo è l'età della nave che, per ciò appunto, si rivela, alla sua applicazione, assolutamente non rispondente a criteri di giustizia.

Non è ammissibile invero, che ad un veliero di vecchia costru-zione il compenso di requisicostru-zione sia dovuto in misura inferiore se, a parità di rendimento, è certo che la nave vecchia richieda una maiiuteuzione di gran lunga maggiore, costosissima oggi sopratutto, mentre dell'unico allevio di spése, di quella cioè di assicurazione, non è l'armatore a giovarsi, ma lo Stato che a questa per intero soppe-risce giusta'le norme dello stèsso Decreto.

Aia dunque uguale il compenso di requisizione per velieri di qualunque ètà, ed effettivamente esso sia migliorato, come si ritiene giusto e necessario, a misura congruamente adeguata.

Meglio ancora—con vantaggio sicuro dell'Amministrazione stessa — sia cointeressato l'armatore ai maggior rendimento della nave col preferirsi il sistema di singoli noleggi; e alla determinazione dei noli, ai giudizio della idoneità dei velieri, per trasporti di date specie, di carichi od a determinate operazioni presieda, con equità di criteri, la garanzia sopratutto di tecnica e pratica competenza.

Il ceto dei piccoli armatori della v e l a ' c h e dall'industria eserci-tata non spera la ricchezza, ma i mezzidi vita indispensabili, che è compreso della necessità di sacrificare a più alti e generali interessi 11 benessere proprio, e che per l'abito di rude sacrificio sarassegnar-visi serenamente, null'altro chiede che d'avere assicurato quel mar-gine sia pur modesto, bastevole a fronteggiare la crisi gravissima attuale: ma questo margin'e deve essergli dato. Colui chencn è un capitalista, che ignora le leggi economiche e le vicende di mercato, ma purtroppo e più di tutti forse ne risente ; che dal crescendo spaventoso, quotidiano, delle spese della propria nave vede non solo assorbita ogni utilità, ma è costretto a ricorrere a disastrosi espe-dienti per sopperirvi, non potrà resistere, ad esempio, a quell'onere gravoso che lo Stato gi'infligge coll'imporgli un viaggio di trasporto di carbone dalla Francia all'Italia o di piritidall'Italia alla Francia a nolo di Lire venticinque a tonnellata, in perdita cioè assoluta, indi-scutibile, aggravata altresì dal doppio premio di assicurazione della nave che alla spiaggia di Follonica, per la caricazione delle piriti, non può recarsi direttamente.

(6)

486

*

L ' E C O N O N I S T A

27 ottobre 1918 — N. 2321

sia per la conservazione che per l'utile sfruttameuto del

na-viglio nazionale, già tanto duramente p r o v a t o dal flagello della guerra.

A d arginare, almeno, siffatto impressionante e continuo esodo, una proposta f u f o r m u l a t a d a questa Sezione Vela della F . A . I . , proposta assai semplice e d i sicura efficacia a conservar le n a v i ai v e r i armatori e ad infrenare, insieme, il mercato di vendita : non autorizzare, cioè, trapassi di proprietà di velieri g i à in esercizio, o di n u o v a costruzione, che ad a r m a t o r i soltanto, g i à tali ante bellum, che dimostrassero di a v e r suljita perdita di n a v e durante il corso della guerra, e con la limitazione di non poter rivendere, s a l v o ri-strettissime giustificate eccezioni.

T a l e voto non f u , però, accolto, ed al deplorato fenomeno non sarà bastevole rimedio ogni maggior rigore diistruttorie lunghe e laboriose per la concessione del richiesto permesso, g i à frustrate spesso ed i n e v i t a b i l m e n t e n e i l o r o s c o p i . n è f i n o g g i d i r e t t e a d o v v i a r e

al denunziato pericolo. • Per la determinazione dell'indennizzo d a corrispondersi in caso

d i perdita d i v e l i e r i per causa d i guerra, stabilisce il Decreto ap-posita tabella ( allegato 6, capo II) in cui è ben spiegabile che il f a t t o r e n (età della nave) abbia l a maggior importanza e che per i velieri a scafo di legno la c u i carena sia p r i v a di foderatura sia a cal-colarsi una d a t a differenza in meno. Ma non sembra giustificato in alcun modo che questa s i a ragguagliata ad u n a diminuzione (del-l ' o t t o per cento) su(del-l(del-l'indennizzo risu(del-ltante da(del-lia tabe(del-l(del-la, su(del-l va(del-lore cioè della n a v e determinato in'base all'età dellastessa, poiché è o v v i o che, vecchio o n u o v o il veliero, l a foderatura metallica periodica-mente rinnovabile di cui fosse s t a t a rivestita la sua carena, sarebbe costata sempre l a stessa spesa : si che la diminuzione in parola do-vrebbe razionalmente apportarsi in un d a t o fisso e per tonnellata di stazza. Ciò senza dire che l a detrazione dell'otto per cento dal-l'ammontare d'indeimizzo non si r i v e l i punto adeguata, facendo ascendere per esempio il valore della foderatura di u n a n a v e d i 300 tonnellate S. F . a d u n a c i f r a d f F i r e 10.341, doppia per lo m e n o del costo effettivo ante bellum.

F a necessità periodica e normale di rinnovazione completa al Veliero, nel giro di tre o quattro anni, d e i corredi d i vele e d i cor-d a m i cor-di m a n o v r a e cor-del c a l a f a t a g g i o generale, rispettivamente cal-colabili per u n a n a v e di 250 tomi. S. F . a d u n a spesa non minore

di I,. 35.000, 25.000 e 15.000, in totale d i F . 75.000, non sembra essere considerata nelle norme del Decreto relative al compenso speciale per n a v i che abbiano subito grandi riparazioni : e, comun-que, all'evidente lacuna andrebbe p r o v v e d u t o nel modo migliore col tenersi conto di trattarsi, per la n a v e a vela, d i u n a v e r a pe-riodica integrazione d i valore mercè u n a spesa rilevantissima per quanto inevitabile, che per la d u r a t a ad oggi della guerra non v i è veliero, g i à in esercizio ante bellom che non a b b i a do-v u t o subire.

Oltre che sui compensi, enormi disparità, specie per le n a v i in ferro, si rilevano confrontando l'indennizzo corrisposto in caso di perdita di un veliero, calcolato in base al nuovo Decreto con quello stabilito per la stessa n a v e dalle disposizioni luogotenenziali pre-cedenti.

P e r tale rilievo servano i seguenti specchietti :

Specchietto di raffronto t r a i v a l o r i delle navi in legno p r i m a

dell'entrata in vigore del Decreto 18-8-18 N . 1149 e quelli introdotti dal Decreto in p a r o l a : Età Tormell. della nave S. F. 20 3 ° 250 250 Valore prima F - 60.000.» 4 7 . 5 0 0 . -Valore dopo F - 59-223-21 » 45.964.28 Diminuzione D. 776.79 » 1535-6 .

Specchietto di raffronto tra i v a l o r i delle navi in ferro p r i m a

dell'entrata in vigore del Decreto 18-8-18 - N . 1149 e quelli introdotti dal Decreto in parola.

Età Tonnell. della nave S. F. 20 3° 250 250 Valore prima F . 78.000.— F - 66.500.— Valore dopo Diminuzione • F- 67.837,50 F . 10.162,50 » 5 2 . 6 5 0 — » 13.850 — D i altra norma, infine, d e t t a t a dal Decreto è a ritenersi, pei velieri sopratutto, indispensabile un equo e radicale temperamento: di quella che ad essi dichiarando estesa la facoltà riservata all'o-norevole Ministero di stabilire il nolo massimo ai sensi del c o m m a i« dell'art. 12, estende aitresi alle n a v i a v e l a di qualsiasi, anche pic-colo tonnellaggio, l a necessità d i p r e v e n t i v o consenso alla stipu-lazione di c o n t r a t t i d i noleggio.

N o n occorre dimostrare in quale intralcio si traduca, per contrat-tazioni di entità spesso m i n i m a , per b r e v i v i a g g i specialmente d i cui l'océasione è i m m e d i a t a e transitoria, l'attesa 11011 breve di u n ' a u t o -rizzazione richiesta e concessa pel tramite di uffici locali t a l v o l t a m a l e o poco f u n z i o n a n t i ; con d a n n o ed inceppo disastrosi pel già difficile e s t e n t a t o esercizio di un'industria che attraversa o g g i la sua c r i s i p i ù a c u t a .

Perchè questa non a b b i a ad esserle f a t a l e ; perchè alla fiducia ed a l l ' a v v i l i m e n t o dei numerosi p i c c o l i ' a r m a t o r i subentri l a forza di serena attesa e di resistenza : perchè l a nostra marina a v e l a '

tradizione e gloria secolare italiana, possa in non lontano avvenire raggiungere quell'incremento che i bisogni e le aspirazioni na-zionali ne esigono, è però indispensabile che pronto ed energico sia l'aiuto di p r o v v i d e norme, che dal patrio Governo la intera classe invoca ed attende con fede. .

NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE

Il Futuro Economico della Francia. — 1

concetti fonda-mentali del poderoso discorso che il Ministro del Commercio •— Clementel — pronunciò nella Camera francese il 24 luglio 1918, sulla «futura B a n c a di esportazione » meritano, in questo momento di transizione dalla guerra alla pace, particolare menzione e rilievo. Dimostrano che Clemente], fin d a l 14 luglio, a v e v a chiara la visione della v i t t o r i a , e, quel che più importa, dei gravi problemi e d e i do-veri insorgentida essa. Comprese fin d'allora che la p a c e non p o t e v a essere per i popoli — e menò ancora per la Francia — un porto in cui s'approdi anelando al riposo ; e che occorreva provvedere quanto prima al p a g a m e n t o dei d e b i t i con l'estero, quei d e b i t i che f u neces-sario e opportuno contrarre per pagare le accresciute importazioni .ed evitare il tracollo dei cambi. Per saldare le partite — d i c e Clementel — occorre oro e crediti commerciali; ciò significa c h e bisogna

pro-durre molto ed esportare molto. N é pochi sono gli ostacoli a superarsi :

col cessare delle ostilità comincia la lotta nel campo economico, giac-ché le vittorie più strepitose, la pace più vantaggiosa, gli accordi più intimi con gli alleati_non potranno impedire la concorrenza -— quella d e i nemici, dei neutri e degli alleati.

D i fronte alla v i v a concorrenza — c h e sileverà minacciosa in t u t t i i paesi —- Clementel v u o l contraporre tre rimedi principali :

1) accrescere la p'roduzione ;

2) ridurre al minimo le importazioni utilizzando all'uopo tutte le risorse nazionali, metropolitane e coloniali,

3) sviluppare al massimo le esportazioni.

F a Francia non d e v e — secondo Clementel — f a r e un'eccessiva politica protezionistica, chè arricchirebbe degli individui, impo-verendo il paese ; chè eleverebbe barriere d a parte d e g l i altri popoli non meno alte d i quelle della F r a n c i a ; ehè chiederebbe le porte all'oro straniero.

Ma potremo noi — si d o m a n d a il Ministro — aumentare l'espor-tazione, noi che p r i m a della guerra ci t r o v a v a m o , al riguardo, in u n a posizione statica, ben diversa d a quella dinamica d e l l a Ger-m a n i a ? Certe industrie avrebbero potuto rivaleggiare con l'estero, m a preferirono astenersi, per mancanza d i quell'ardimento e di quella coscienza delle proprie f o r z e e delle proprie risorse che la guerra h a restituito alla Francia insieme alla consapevolezza di u n ' o t t i m a incomparabile posizione geografica.

F'espansione sarà indubbiamente possibile per t u t t i quei pro-d o t t i pro-di origine che portavano nel monpro-do la gloria m a g i c a pro-del nome delle Provincie francesi, per t u t t e le marche che non temevano la ' concorrenza, per i p r o d o t t i di lusso e la moda che. f a c e v a ogni

Sta-gione il giro delle capitali, la seteria, l a chincaglieria, la ceramica. Ma v i è un più grande sforzo d a compiere •— esclama Clementel •— quello relativo ai prodotti che non si esportavano e che tut-t a v i a debbono potut-tersi esportut-tare, anche se altut-tra v o l tut-t a l'esperimentut-to è fallito ; giacché non è necessario sperare per intraprendere, nò

riu-scire per insistere. Onde vincere, commercialmente, è

indispensa-bile abbassare il prezzo d i v e n d i t a •— ehè dal basso prezzo la concor-renza è sconfitta ; — è necessario ostinarsi a sopprimere i carichi anti-economici della jtroduzione che si ripercuotono sulle condizioni di vendita ; f a r sì che il carbone e l ' o l i o per le macchine, il piombo, le materie prime e i beni strumentali siano esenti da pesi — c o m u n q u e l'attuazione rigorosa d i un simile piano distruttore d i privilegi e d'interessi costituiti da t e m p o , possa essere d i pregiudizio ad alcuno. E parimenti conviene facilitare lo sviluppo intensivo della utiliz-zazione delle forze idrauliche, nonché l o sfruttamento delie miniere di Francia e delle Colonie ; chiedere alle industrie : che moderniz-zino il loro attrezzamento onde raggiungere il massimo reddito col minimo d i costo, associando gli operai — col r i a l z o d e i salari-— ai maggiori g u a d a g n i ; che seguano senza posa il m o v i m e n t o scientifico della meccanica p r o d u t t i v a ; che saturino la produzione in serie — la quale consente la v e n d i t a a basso prezzo ; che si effettui la

standar-dizzazione del metallo, d e i materiali di costruzione e del materiale

di attrezzarcento,per la cui realizzazione il Governo h a istituito tre apposite commissioni che lavorano a t t i v a m e n t e ; che uniformino la loro a t t i v i t à industriale alla n o r m a del minimo prezzo di vendita ; che trasformino in paese i prodotti stranieri tenendoli in magazzini d i deposito e quindi esportandoli n u o v a m e n t e , mentre ii Governo studia le norme per disciplinare l'importazione d i merci destinate alla riesportazione, sotto il beneficio dell'ammissione temporanea, essendo questa u n a b u o n a strada per l'aumento d e g l i affari e dello sforzo d i espansione.

Riferimenti

Documenti correlati

(2) La stessa media annua di caffè per abitante prima della guerra ammontava a meno di una lira per l'Italia, ed a circa tre lire per la Francia. — L'Inghilterra, che pos- siede

testo unico. Se entro i termini e con le condizioni previste dall'art. 14 viene effettuato l'acquisto o la costruzione delle navi, il deposito di ga- ranzia si svincola a favore

«Eloyd S a b a u d o » , aumento reso necessario dallo sviluppo di que- sta forte compagnia marittima ; e il concorso alla ricostituzione della Società Anonima «Fiuggi», la

lino bisogno fisiologico di carne non può parlarsi ; mentre proteine animali di valore nutritivo praticamente eguale trovansi nelle uova, nel latte e nel formaggio, e, d'altro

Francesco Perrone pubblica a parte (tipografia della Ca- mera) il suo discorso sulla finanza ed il tesoro dufante la guerra : vi sono critiche di istituti nuovi, come il diritto

Dove i censimenti degli zemstwo si distaccano di più da quelli ordinari , è nella durata delle rilevazioni : in essi non si tratta più di rilevazioni eseguite in un sci giorno

E infine vi sono elementi di spese generali che dovreb- bero gravar tanto le merci nazionali quanto le forestiere vendute dallo Stato e che certamente invece nessuno • pensa

In altri termini, per rendere effi- cace quest'arma al momento psicologico (e molto di- pende da questo) dobbiamo essere in grado di usarne in tutto il suo rigore o