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L’homo sapiens è stato il primo artista della storia, infatti i primi ritrovamenti che testimoniano la nascita dell'arte e della cultura risalgono a circa 35-40.000 anni fa, quindi, ai primi Homo Sapiens.
La pittura
L’Homo Sapiens decorava con graffiti e pitture rupestri le pareti delle cavità più profonde e buie delle grotte in cui viveva.
Per raggiungere i punti più alti delle pareti costruiva delle impalcature o delle scale, inoltre utilizzava le torce per illuminare l’interno della grotta.
I graffiti erano realizzati “graffiando”, cioè incidendo, le pareti rocciose con delle pietre dure e appuntite.
Le pitture rupestri invece, erano realizzate utilizzando colori ottenuti da elementi naturali: terre di vario colore (rosso, giallo, marrone), ceneri e carbone (nero e grigio), mescolati con acqua e grasso animale.
I colori venivano stesi sulla roccia con le dita, con dei bastoncini, con dei tamponi di pelliccia o con dei rudimentali pennelli fatti con i peli degli animali. Oppure spruzzavano le polveri e gli impasti colorati sulla parete rocciosa soffiando dentro un osso cavo.
Gran parte delle pitture rupestri e dei graffiti rappresentano animali e scene di caccia nelle quali orsi, mammut, bisonti e cervi vengono trafitti dalle lance o prese in trappola dai cacciatori. In alcune grotte sono state ritrovate anche numerose impronte di mani e alcuni segni geometrici.