• Non ci sono risultati.

I primi ritrovamenti che testimoniano la nascita dell'

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "I primi ritrovamenti che testimoniano la nascita dell'"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

maestralu.altervista.org

I primi ritrovamenti che testimoniano la nascita dell'arte e della cultura risalgono a circa 35-40.000 anni fa, quindi, ai primi Homo Sapiens.

La pittura

L’Homo Sapiens decorava con graffiti e pitture rupestri le pareti più nascoste delle grotte in cui viveva. Per raggiungere i punti più alti costruiva delle impalcature o delle scale, e utilizzava le torce per illuminare.

I graffiti erano realizzati “graffiando”, cioè incidendo, le pareti rocciose con delle pietre dure e appuntite.

Le pitture rupestri invece, erano realizzate utilizzando colori ottenuti da elementi naturali: terre di vario colore, ceneri e carbone, mescolati con acqua e grasso animale.

I colori venivano stesi sulla roccia con le dita, con dei bastoncini, con dei tamponi di pelliccia o con dei rudimentali pennelli fatti con i peli degli animali. Oppure spruzzavano le polveri e gli impasti colorati sulla parete rocciosa soffiando dentro un osso cavo.

Le pitture rupestri e i graffiti rappresentano animali e scene di caccia dove orsi, mammut, bisonti e cervi vengono trafitti dalle lance o prese in trappola dai cacciatori. In alcune grotte sono state ritrovate anche numerose impronte di mani e alcuni segni geometrici.

La funzione magica della pittura

E’ probabile che queste pitture non servissero solo per rappresentare ciò che questi uomini vedevano e vivevano, o per abbellire la caverna, visto che si trovano nei luoghi più bui, nascosti e difficili da raggiungere. Gli studiosi pensano che avessero uno scopo magico: assicurarsi il

successo della caccia.

(2)

maestralu.altervista.org

Forse gli uomini si riunivano davanti a questi disegni prima di una battuta di caccia, per

aumentare il proprio coraggio e per avere una caccia fortunata. Oppure in quelle grotte entravano gli sciamani: stregoni in grado di contattare lo spirito degli animali per ottenere da loro protezione per la tribù.

In Europa, le grotte più famose sono quelle di Lascaux, in Francia, e quelle di Altamira in Spagna

La scultura

L’homo sapiens scolpiva e modellava anche statuette utilizzando materiali diversi: rocce tenere, argilla, avorio, ossa.

Le statuette più famose sono chiamate Veneri e rappresentano figure di donne con forme tonde e generose alte 10-25 cm.

Secondo gli studiosi le veneri rappresentano la fertilità della Terra e della donna e avevano la funzione di favorire un buon raccolto.

La musica

Ben presto l’uomo cominciò ad imitare i suoni della natura con la voce (canto) o con pietre, legnetti, semi, ossa, conchiglie ecc. Nacque in questo modo la musica.

Tronchi cavi, bastoni e pietre furono i primi strumenti a percussione; grandi conchiglie e ossa di animali forate furono i primi strumenti a fiato; le armi con l’arco i primi strumenti a corda.

Lo strumento musicale più antico che conosciamo è un flauto, realizzato con un osso cavo di grifone, è lungo 22 cm e può suonare 5 note. E’ stato rinvenuto in una grotta di Hohle Fels, in Germania, e risale a 35 mila anni fa.

Riferimenti

Documenti correlati

quanto emerso dalla XI Conferenza delle Comunità dei Talenti italiani all’estero dal titolo “Homo sapiens digitalis o Uomo-dato?”, che si è tenuta nella sede di Aspen Institute

Se l’arrivo del primo ha letteralmente rivoluzionato la paleoantropologia, che addirittura ancora dibatte sulla sua collocazione nella galleria dei nostri antenati, nel caso

Ominidi e uomini prima di Homo sapiens pubblicato nel 2007, è composto da 5 capitoli preceduti da un’introduzione ed è corredato da 12 figure e 2 tabelle (14 in tutto) e offre,

L’ Homo sapiens perfezionò la lavorazione della pietra, soprattutto la selce e l'ossidiana (pietra dura e tagliente di origine vulcanica), con cui produceva: punte di frecce,

L’Homo Sapiens decorava con graffiti e pitture rupestri le pareti delle cavità più profonde e buie delle grotte in cui viveva.. Per raggiungere i punti più alti delle pareti

Gli studiosi pensano che questi dipinti non siano soltanto una semplice rappresentazione di ciò che questi uomini vedevano e vivevano, e neppure un semplice abbellimento della

L’Homo Sapiens non solo decorava con graffiti e pitture rupestri le pareti delle grotte in cui viveva, scolpiva e modellava anche statuette utilizzando materiali diversi:

ASPETTO SIMILE AL NOSTRO CERVELLO