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2.2 Trasporto dentro e fuori dal segno di radice

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Academic year: 2021

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(1)

1 Potenze e Radicali

Dato un numero positivo, negativo o nullo a e un numero intero positivo n, si definisce potenza di base a ed esponente n il prodotto di n fattori tutti uguali ad a :

an = a · a · · · a·| {z } n volte Se a 6= 0 si definisce

a0 = 1 mentre la scrittura

00

`e priva di significato.

Inoltre si pone

a−n= 1 an

Propriet`a fondamentali delle potenze

an· am = a · a · · · a| {z }· a · a · · · a| {z }= a · a · · · a| {z }= an+m n volte m volte n+m volte

an· bn = a · a · · · a| {z }· b · b · · · b| {z }= (a · b) · (a · b) · · · (a · b)

| {z }= (a · b)n

n volte n volte n volte m volte

(an)m = a|n· a{zn· · · an}= a

z }| {

n + n + · · · n = an·m m volte

Le propriet`a

an· am = an+m an· bn= (a · b)n

(an)m = an·m

valgono qualunque sia il segno di n e m e per ogni valore di a e di b.

(2)

Valgono inoltre

1n= 1 per ogni intero n

se n `e pari, an> 0 per ogni numero a 6= 0 se n `e dispari

( an> 0 per a > 0 an< 0 per a < 0

Attenzione!

• an·m 6= an· am

• an+m 6= an+ am

• (a + b)n 6= an+ bn

• (an)m 6= a(nm)

Esempio 1 Semplificare l’espressione 2n−1

2n Soluzione.

2n−1

2n = 2n−1−n

= 2−1 = 1 2 Esempio 2 Calcolare la met`a di

µ1 2

50

Soluzione. µ

1 2

50

· 1 2 =

µ1 2

51

Esempio 3 Sommare 215 con 215

215+ 215= 2 · 215 = 216

(3)

Esempio 4

a = 2011 `e compreso tra a) 1012< a < 1013

b) 1013< a < 1014 c) 1014< a < 1015 d) 1015< a < 1016

La risposta giusta `e la c) perch`e

2011 = (2 · 10)11 = 211· 1011= 2048 · 1011= 2.048 · 103· 1011= 2.048 · 1014 da cui

1 · 1014< 2.048 · 1014 < 1 · 1015

2 Il simbolo

n

a

Il simbolo n

a ∈ IR si chiama radicale e rappresenta la radice n-esima di a.

• n ∈ IN − {0} `e l’indice del radicale

• a `e il radicando;

• √ `e genericamente il segno di radice

Esempio 5

3

5, 2 7, 5

−2 Per sapere cosa si intende per n

a distinguiamo due casi:

n pari n

a `e definita solo per a ≥ 0 e rappresenta l’unico numero non negativo che elevato ad n d`a come risultato a

√16 = 4, 4

81 = 3,

0 = 0,

−16 non `e definita n dispari n

a `e definita per ogni a ∈ IR e rappresenta l’unico numero che elevato ad n d`a come risultato a

3

−125 = −5, 5

32 = 2, 5 0 = 0

(4)

2.1 Propriet` a dei radicali

Nell’ipotesi che i radicandi siano positivi o nulli valgono le seguenti propriet`a, per ogni n, m, p ∈ IN − {0}

1) n

am = np

amp propriet`a invariantiva 2) n

am = (n a)m 3) qn m

a = n·m a 4) n

a · n b = n

a · b 5) n

ra b =

n

a

n

b b 6= 0.

Esempio 6 1) 3

8 = 3·2

82 =6

64 = 2 ; 2)

43 =³

4´3 = 23

64 = 8;

3)

q

3

64 =³6

64´= 2

4 = 2;

4) 25 ·√

16 =³

25 · 16´= 400

5 ·4 = 20;

Osservazione 1 Se l’indice del radicale `e dispari le propriet`a 2), 3), 4), 5) valgono anche per radicandi negativi

a) q3 (−8)2 =³q3(−8)´2 = (−2)2

3

64 = 4

b) 3

q

5

−32768 = 15

−32768

(5)

3

−8 = −2

c) 3

−8 ·√3

−27 =q3(−8)(−27) = 3 216

(−2)(−3) = 6

d) 3

s

8 27 =

3

−8

3

27

2

3 = −2 3;

Osservazione 2 Per a < 0 non vale la propriet`a invariantiva c) q3 (−8) 6= 3·2q(−8)2 = 6

64

−2 6= 2;

Osservazione 3 Per radicandi negativi e indice pari non vale la propriet`a 4)

d) q(−2)(−8) 6= q(−2)q(−8)

16 = 4 non sono definiti;

Osservazione 4 Per esprimere

x2 si ricorre al valore assoluto

√x2 = |x| =

( x x ≥ 0

−x x < 0 Per cui da

x2 = 4

si ha

x2 = 4

|x| = 2 ⇒ x = ±2

(6)

La propriet`a invariantiva

n

am = np amp

valida se a ≥ 0 n, p ∈ IN − {0} pu`o essere letta da destra verso sinistra e pu`o essere interpretata come l’operazione che semplifica il radicale.

1) 9

64 =9

26 = 3·3

22·3 =3

22 =3 4 2) 4

144 = 4

122 = 2·2

122 = 12

Alcuni radicali sono irriducibili cio`e l’indice del radicale e l’esponente del radicando non hanno fattori comuni, come ad esempio

5

32

La stessa propriet`a invariantiva si usa per ridurre due o pi`u radicali allo stesso indice, cio`e si riducono in radicali equivalenti, aventi come indice il m.c.m. degli indici.

Esempio 7 Ridurre allo stesso indice

3 e 3 5

2

3 = 2·3

33 =6 33

3

5 = 3·2

52 =6 52 In tale modo, volendo confrontare i due radicali,

3 e 3

5, basta con- frontare i radicandi dei due radicali equivalenti ottenuti

33 > 52 quindi 3 > 3

5

2.2 Trasporto dentro e fuori dal segno di radice

Si possono trasportare fuori dal segno di radice quei fattori che hanno espo- nente maggiore o uguale all’indice del radicale. Tali fattori si portano fuori dal segno di radice elevati a potenza data dal quoziente della divisione tra l’esponente e l’indice del radicale. Se il resto della divione non `e nullo gli stessi fattori rimangono sotto il segno di radice elevati a potenza con espo- nente uguale a tale resto .

Esempio 8

3

23· 310· 517 =3

23· 39· 515· 3 · 52

= 2 · 33· 553 3 · 52

(7)

Se non si conosce il segno del fattore, si usa il valore assoluto

Esempio 9 q

x2y4 = |x| · y2

Per trasportare dentro il segno di radice un fattore basta elevarlo alla potenza di esponente uguale all’indice del radicale.

23 5 = 3

23 · 5 =√3 40 MA ATTENZIONE!

Se il numero da portare dentro una radice di indice pari `e negativo, bisogna lasciare il segno meno fuori dal segno di radice:

−2√

5 = −√

22· 5 = −√ 20 Per lo stesso motivo

x√ 7 =

√7x2 se x ≥ 0

−√

7x2 se x < 0

(1)

Per semplificare o eseguire trasporti fuori dal segno di radice, relativa- mente a radicali di indice pari, con radicandi di cui non si conosce il segno, occorre procedere nel seguente modo:

1) Si determinano le condizioni di esistenza del radicale: Se l’indice del radicale `e pari il radicando deve essere maggiore o uguale a zero.

Se l’indice `e dispari il radicando pu`o essere anche negativo ; 2) Si applica la propriet`a invariantiva n

am = np

amp se a ≥ 0 ;

3) Nella semplificazione se qualche fattore, che per la condizione di esi- stenza pu`o essere anche negativo, si venisse a trovare sotto un radicale di indice pari o fosse trasportato fuori da un radicale di indice pari, bisogna introdurre il valore assoluto .

Ribadiamo che per radicali di indice dispari si pu`o operare senza intro- durre il valore assoluto.

Vediamo alcuni esempi di semplificazione di radicali

(8)

Esempio 10

0 ≤

x4y2 C.E. x, y ∈ IR

= q(x2y)2 = |x2y| = x2|y|

Si scrive valore assoluto di y perch`e pu`o essere anche negativo per la C.E., e il primo termine a sinistra, maggiore o uguale a zero, potrebbe uguagliare una quantit`a negativa.

Esempio 11

0 ≤

x10y C.E. x ∈ IR, y ≥ 0

= q(x10) ·√

y = |x5| ·√ y

Il segno del valore assoluto va solo alla x perch`e, potendo essere negativa, darebbe x5 < 0, mentre il primo membro `e positivo. La y `e invece positiva per la C.E. e pu`o essere argomento di una radice con indice pari.

Esempio 12

3

x10y C.E. x, y ∈ IR

= 3

x9xy = x33 xy Esempio 13

6

5x6y C.E. x ∈ IR, y ≥ 0

= 6

5x6y = |x|√6 5y Esempio 14

q

x3(y2+ 25) C.E. y ∈ IR, x ≥ 0

= |x|qx(y2+ 25) = xqx(y2+ 25)

La x non `e in valore assoluto perch`e nella C.E. x ≥ 0.

Esempio 15

√x2+ 4x + 4 C.E. x ∈ IR, x2+ 4x + 4 = (x + 2)2 ≥ 0 ∀x ∈ IR

= q(x + 2)2 = |x + 2|

Il binomio x + 2 va considerato in valore assoluto perch`e per x < −2 assume valori negativi.

(9)

Esempio 16

4

x2+ 4x + 4 C.E. ∀ x ∈ IR, x2 + 4x + 4 = (x + 2)2 ≥ 0 ∀x ∈ IR

= q4 (x + 2)2 =q|x + 2|

Il binomio x+2 va considerato in valore assoluto, sotto la radice di indice pari, perch`e per x < −2 assume valori negativi.

Esempio 17

a3b9c5 C.E. a, b, c ≥ 0

= qa2b8c4· (abc) = ab4c2 abc Esempio 18

√x3+ x2 = qx2(x + 1) C.E. ∀ x : x + 1 ≥ 0 ⇒ x ≥ −1

= |x|√

x + 1

Per ognuno dei radicali che seguono indicare i valori delle lettere per cui i radicali hanno significato, portando fuori dal segno di radice e usando, dove occorre, il valore assoluto.

Esempio 19

a9b C.E. a, b ≥ 0

=

a9

b = a4 a√

b = a4 ab

Esempio 20

16a3 C.E. a ≥ 0

=

24a2a =√ 24

a2

a = 22a√ a Si fa notare che abbiamo posto

a2 = |a| = a per la condizione di realt`a.

Esempio 21

q(a + 3)5 C.E. (a + 3) ≥ 0

= q(a + 3)5 =q(a + 3)4q(a + 3) = (a + 3)2q(a + 3)

(10)

Esempio 22

√x3− 3x2

= qx2(x − 3) C.E. x ∈ IR, (x − 3) ≥ 0

= |x|q(x − 3)

Esempio 23

a2b5 C.E. a ∈ IR, b ≥ 0

=

a2b4b = |a|b2 b

Sotto la radice b `e senza valore assoluto per la condizione di esistenza.

Negli esempi che seguono portare sotto il segno di radice il fattore esterno.

Esempio 24

a√ b =

√a2b a ≥ 0

−√

a2b a < 0 Esempio 25

a√

a − 3 C.E. (a − 3) ≥ 0 ⇒ a ≥ 3

= qa2(a − 3) Esempio 26

1 a

√a2b C.E. a ∈ IR b > 0

1 a

√a2b =

qa2 a2b =

b a ≥ 0

qaa22b = −√

b a < 0

Esempio 27 1 ab

√a3b2 C.E. a > 0 b ∈ IR − {0}

(11)

1 ab

√a3b2 =

sa3b2 a2b2 =

a b > 0

sa3b2

a2b2 = −√

a b < 0

3 Somme e differenze di radicali

E’ possibile sommare o sottrarre espressioni del tipo a√

b solo nel caso in cui queste presentano lo stesso radicale, lo stesso indice e differiscono unicamente per il coefficiente numerico a; in questo caso i radicali sono simili:

−5√

3 + 7

3 = 2 3

Quando si vuole semplificare una somma o una differenza di radicali, per mettere in evidenza gli eventuali termini simili, occorre prima semplificare tutti i radicali e poi trasportare fuori dal segno di radice tutti i fattori possibili.

ATTENZIONE

n

a ± n b 6= n

a ± b

e anche

a2+ b2 6=√

a2+ b2

Esempio 28

2 + 8 =

2 + 2

2 = 3 2

3

27x − 3√3

x = 3√3

x − 3√3 x = 0

45 +

50 +

20 +4

25 = = 3

5 + 5

2 + 2 5 +

5 = 6

5 + 5 2

4 Razionalizzazione

Razionalizzare una frazione significa trasformarla in un’altra equivalente, ma priva di radicali al denominatore. Per fare questo si moltiplicano numeratore e denominatore per un opportuno fattore razionalizzante. I casi pi`u comuni di razionalizzazione sono riassunti nella seguente tabella in cui `e indicato anche il fattore razionalizzante.

(12)

Frazione Fattore Razionalizzante Frazione Razionalizzata

1) 1

√a

√a 1

√a

√a

√a =

√a a

2) 1

a√ b

√b 1

a√ b

√b

√b =

√b ab

3) a

n

bm m < n n

bn−m a

n

bm

n

bn−m

n

bn−m = a√n bn−m

b

4) 1

√a ± b

√a ∓ b

√a ∓ b a − b2

5) 1

√a ±√ b

√a ∓√ b

√a ∓√ b a − b

6) 1

3

a −√3 b

3

a2+3

ab +√3 b2

3

a2+3

ab +√3 b2 a − b

7) 1

3

a +√3 b

3

a2−√3

ab +√3 b2

3

a2−√3

ab +√3 b2 a + b

Esempio 29

3 2

= 3

2 2

2 = 3 2 2 Esempio 30

5 +

3 3

= (5 + 3)

3 3

3 = 5 3 + 3

3

(13)

Esempio 31

3

3

2

= 33 22

3

23

22 = 33 4 2 Esempio 32

x + y x√4

x + y

= (x + y)q4(x + y)3 xq4(x + y)3q4(x + y)

= (x + y)q4(x + y)3 xq4(x + y)4

=

4

q

(x + y)3 x Esempio 33

5

10 + 5

= 5(

10 −√ 5) (

10 + 5)(

10 −√ 5)

= 5(

10 −√ 5) 10 − 5

=

10 −√ 5 Esempio 34

4

6 − 3√ 2

= 4(

6 + 3 2) (

6 − 3√ 2)(

6 + 3 2)

= 4(

6 + 3 2) 6 − 18

= −1 3(

6 + 3 2)

(14)

Esempio 35

6 7 +

2 +

5 Si riduce al caso precedente

= 6³³

7 +

2´−√ 5´

³³ 7 +

2´+

5´ ³³ 7 +

2´−√ 5´

= 6³³ 7 +

2´−√ 5´ 7 + 2 + 2

14 − 5 = 6³³ 7 +

2´−√ 5´ 4 + 2

14

= 3³³ 7 +

2´−√

5´ ³2 −√ 14´

³2 +

14´ ³2 −√ 14´

= − 3 10

³ 7 +

2 −√

5´ ³2 −√ 14´

5 Radicale doppio

Si chiama radicale doppio il radicale

q

a +√

b o

q

a −√ b Se a, b, a2− b sono positivi vale

q

a +√ b =

s

a +√ a2− b

2 +

s

a −√ a2− b 2 ed anche

q

a −√ b =

s

a +√ a2− b

2

s

a −√ a2− b 2 Esempio 36

q

5 −√ 21

=

s5 +

25 − 21

2 +

s5 −√

25 − 21 2

=

s5 + 2

2 +

s5 − 2

2 =

7 +

3 2

(15)

6 Potenze con esponente razionale

Dopo la trattazione dei radicali siamo in grado di estendere la definizione di potenza con esponente intero alla definizione di potenza con esponente razionale.

Definizione 1 Sia a ≥ 0 e siano m ed n ∈ IN con n 6= 0, si pone per definizione

amn = n am Esempio 37

212 =

2, 353 = 3 35 Valgono le seguenti propriet`a

1) a−mn =

µ1 a

m

n ;

2) amn · apq = amn+pq; 3) amn ÷ apq = amnpq; 4) ³amn´

p

q = ampnp; 5) (ab)mn = amnbmn ; 6) (a ÷ b)mn = amn ÷ bmn.

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