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Il Teorema di Lindemann

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Academic year: 2021

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(1)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Il Teorema di Lindemann

Candidato: Relatore:

Roberto Pulina Andrea Loi

Universitá degli Studi di Cagliari Facoltá di Scienze corso di Studi di Matematica

16 Aprile 2019

(2)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Introduzione

Carl Louis Ferdinand von Lindemann

(3)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Sia a(x)= a0+ a1x + a2x2+ ... + anxn∈ F [x] un polinomio su un anello d’integrità F .

Def.1

a(x) è detto monico se an= 1. Def.2

α ∈ F è detta radice di a(x) se a(α)= a0+ a1α + ... + anαn= 0.

Teorema di estensione

Sia a(x) un polinomio, non costante, con coefficienti in un campo F allora esiste un campo E ⊃ F ed un elemento c ∈ E tale che a(c)=0.

(4)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Sia a(x)= a0+ a1x + a2x2+ ... + anxn∈ F [x] un polinomio su un anello d’integrità F .

Def.1

a(x) è detto monico se an= 1.

Def.2

α ∈ F è detta radice di a(x) se a(α)= a0+ a1α + ... + anαn= 0.

Teorema di estensione

Sia a(x) un polinomio, non costante, con coefficienti in un campo F allora esiste un campo E ⊃ F ed un elemento c ∈ E tale che a(c)=0.

(5)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Sia a(x)= a0+ a1x + a2x2+ ... + anxn∈ F [x] un polinomio su un anello d’integrità F .

Def.1

a(x) è detto monico se an= 1.

Def.2

α ∈ F è detta radice di a(x) se a(α)= a0+ a1α + ... + anαn= 0.

Teorema di estensione

Sia a(x) un polinomio, non costante, con coefficienti in un campo F allora esiste un campo E ⊃ F ed un elemento c ∈ E tale che a(c)=0.

(6)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Sia a(x)= a0+ a1x + a2x2+ ... + anxn∈ F [x] un polinomio su un anello d’integrità F .

Def.1

a(x) è detto monico se an= 1.

Def.2

α ∈ F è detta radice di a(x) se a(α)= a0+ a1α + ... + anαn= 0.

Teorema di estensione

Sia a(x) un polinomio, non costante, con coefficienti in un campo F allora esiste un campo E ⊃ F ed un elemento c ∈ E tale che a(c)=0.

(7)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.3

α ∈ C è detto numero algebrico se α è radice di un polinomio a(x) ∈ Q[x]; in caso contrario α è detto trascendente.

Def.4

α ∈ C è detto intero algebrico se è radice di un polinomio monico con coefficienti interi.

Teorema 1

La somma ed il prodotto di numeri (interi) algebrici è un numero (intero)algebrico.

(8)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.3

α ∈ C è detto numero algebrico se α è radice di un polinomio a(x) ∈ Q[x]; in caso contrario α è detto trascendente.

Def.4

α ∈ C è detto intero algebrico se è radice di un polinomio monico con coefficienti interi.

Teorema 1

La somma ed il prodotto di numeri (interi) algebrici è un numero (intero)algebrico.

(9)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.3

α ∈ C è detto numero algebrico se α è radice di un polinomio a(x) ∈ Q[x]; in caso contrario α è detto trascendente.

Def.4

α ∈ C è detto intero algebrico se è radice di un polinomio monico con coefficienti interi.

Teorema 1

La somma ed il prodotto di numeri (interi) algebrici è un numero (intero)algebrico.

(10)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.5

Sia a(x) ∈ F [x] e sia c una sua radice allora a(x) è il

polinomio minimodi c in F se a(x) è monico ed irriducibile.

Prop.1

Sia c ∈ C radice di un polinomio in F [x] ⇒ ∃ p(x) ∈ F [x] tale che p(x) sia irriducibile di c in F .

Def.6

Il grado di un numero algebrico α è il grado del polinomio minimo di α in Q.

(11)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.5

Sia a(x) ∈ F [x] e sia c una sua radice allora a(x) è il

polinomio minimodi c in F se a(x) è monico ed irriducibile.

Prop.1

Sia c ∈ C radice di un polinomio in F [x] ⇒ ∃ p(x) ∈ F [x] tale che p(x) sia irriducibile di c in F .

Def.6

Il grado di un numero algebrico α è il grado del polinomio minimo di α in Q.

(12)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.5

Sia a(x) ∈ F [x] e sia c una sua radice allora a(x) è il

polinomio minimodi c in F se a(x) è monico ed irriducibile.

Prop.1

Sia c ∈ C radice di un polinomio in F [x] ⇒ ∃ p(x) ∈ F [x] tale che p(x) sia irriducibile di c in F .

Def.6

Il grado di un numero algebrico α è il grado del polinomio minimo di α in Q.

(13)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Prop.2

Sia α radice di un polinomio irriducibile a(x) ∈ Z[x] e sia an il coefficiente direttore di tale polinomio ⇒ anα è radice di un polinomio monico con coefficienti interi.

Def.7

Sia α = α1 radice di un polinomio irriducubile a(x) ∈ F [x] di grado n, allora le radici α1, ..., αn di a(x) sono dette coniugati di α.

Def.8

Sia a(x1, ..., xn) un polinomio in F [x1, ..., xn], allora a(x1, ..., xn) è detto simmetrico se a(x1, ..., xn) = a(xσ(1), ..., xσ(n))

∀σ ∈ Sn.

(14)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Prop.2

Sia α radice di un polinomio irriducibile a(x) ∈ Z[x] e sia an il coefficiente direttore di tale polinomio ⇒ anα è radice di un polinomio monico con coefficienti interi.

Def.7

Sia α = α1 radice di un polinomio irriducubile a(x) ∈ F [x] di grado n, allora le radici α1, ..., αn di a(x) sono dette coniugati di α.

Def.8

Sia a(x1, ..., xn) un polinomio in F [x1, ..., xn], allora a(x1, ..., xn) è detto simmetrico se a(x1, ..., xn) = a(xσ(1), ..., xσ(n))

∀σ ∈ Sn.

(15)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Prop.2

Sia α radice di un polinomio irriducibile a(x) ∈ Z[x] e sia an il coefficiente direttore di tale polinomio ⇒ anα è radice di un polinomio monico con coefficienti interi.

Def.7

Sia α = α1 radice di un polinomio irriducubile a(x) ∈ F [x] di grado n, allora le radici α1, ..., αn di a(x) sono dette coniugati di α.

Def.8

Sia a(x1, ..., xn) un polinomio in F [x1, ..., xn], allora a(x1, ..., xn) è detto simmetrico se a(x1, ..., xn) = a(xσ(1), ..., xσ(n))

∀σ ∈ Sn.

(16)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Prop.3

Sia α algebrico di grado n e α1, ..., αn i coniugati, sia a = a(x1, ..., xk, α1, ..., αn) ∈ Q[x1, ..., xk, α1, ..., αn] simmetrico negli α1, ..., αn, allora se k > 0, a ∈ Q[x1, ..., xk] e se k = 0, a ∈ Q.

Inoltre se α è un intero algebrico e

a(x1, ..., xk, α1, ..., αn) ∈ Z[x1, ..., xk, α1, ..., αn] si ha che se k > 0, a ∈ Z[x1, ..., xk] e se k = 0, a ∈ Z.

(17)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.9

Dato a(x) ∈ C[x] di grado m, definiamo la funzione Ia: C → C come Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ).

Lemma 1

Dato a(x) = a0+ a1x + ... + amxm, risulta che:

|Ia(x )| ≤ |x |e|x|A(|x |) con A(x) := |a0| + |a1|x + ... + |am|xm .

(18)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.9

Dato a(x) ∈ C[x] di grado m, definiamo la funzione Ia: C → C come Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ).

Lemma 1

Dato a(x) = a0+ a1x + ... + amxm, risulta che:

|Ia(x )| ≤ |x |e|x|A(|x |) con A(x) := |a0| + |a1|x + ... + |am|xm .

(19)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.9

Dato a(x) ∈ C[x] di grado m, definiamo la funzione Ia: C → C come Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ).

Lemma 1

Dato a(x) = a0+ a1x + ... + amxm, risulta che:

|Ia(x )| ≤ |x |e|x|A(|x |)

con A(x) := |a0| + |a1|x + ... + |am|xm .

(20)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Def.9

Dato a(x) ∈ C[x] di grado m, definiamo la funzione Ia: C → C come Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ).

Lemma 1

Dato a(x) = a0+ a1x + ... + amxm, risulta che:

|Ia(x )| ≤ |x |e|x|A(|x |) con A(x) := |a0| + |a1|x + ... + |am|xm .

(21)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Dimostrazione. Sviluppando in serie l’esponenziale e facendo uso dello sviluppo in serie di Maclaurin risulta che:

Ia(x ) = ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x )

=

= ex

X

j =0

a(j )(0) −

X

j =0

a(j )(x ) =

=

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j )(0) −

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j +n)(0) =

=

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

(22)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Dimostrazione. Sviluppando in serie l’esponenziale e facendo uso dello sviluppo in serie di Maclaurin risulta che:

Ia(x ) = ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ) =

= ex

X

j =0

a(j )(0) −

X

j =0

a(j )(x )

=

=

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j )(0) −

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j +n)(0) =

=

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

(23)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Dimostrazione. Sviluppando in serie l’esponenziale e facendo uso dello sviluppo in serie di Maclaurin risulta che:

Ia(x ) = ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ) =

= ex

X

j =0

a(j )(0) −

X

j =0

a(j )(x ) =

=

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j )(0) −

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j +n)(0)

=

=

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

(24)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Dimostrazione. Sviluppando in serie l’esponenziale e facendo uso dello sviluppo in serie di Maclaurin risulta che:

Ia(x ) = ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x ) =

= ex

X

j =0

a(j )(0) −

X

j =0

a(j )(x ) =

=

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j )(0) −

X

n=0

X

j =0

 xn n!



a(j +n)(0) =

=

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

(25)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Ia(x ) =

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

Sia ora q = n − 1 − p ⇒Ia(x ) = x

X

j ,q=0

 xjxq (j + q + 1)!

 a(j )(0)

⇒|Ia(x )| ≤ |x |

X

j ,q=0

 |xj||xq| (j + q + 1)!



|a(j )(0)| ≤

≤ |x|

X

j ,q=0

|xq|

q!

 |x|j

j !



A(j )(0)= |x |e|x|A(|x |).



(26)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Ia(x ) =

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

Sia ora q = n − 1 − p

⇒Ia(x ) = x

X

j ,q=0

 xjxq (j + q + 1)!

 a(j )(0)

⇒|Ia(x )| ≤ |x |

X

j ,q=0

 |xj||xq| (j + q + 1)!



|a(j )(0)| ≤

≤ |x|

X

j ,q=0

|xq|

q!

 |x|j

j !



A(j )(0)= |x |e|x|A(|x |).



(27)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Ia(x ) =

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

Sia ora q = n − 1 − p ⇒Ia(x ) = x

X

j ,q=0

 xjxq (j + q + 1)!

 a(j )(0)

⇒|Ia(x )| ≤ |x |

X

j ,q=0

 |xj||xq| (j + q + 1)!



|a(j )(0)| ≤

≤ |x|

X

j ,q=0

|xq|

q!

 |x|j

j !



A(j )(0)= |x |e|x|A(|x |).



(28)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Ia(x ) =

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

Sia ora q = n − 1 − p ⇒Ia(x ) = x

X

j ,q=0

 xjxq (j + q + 1)!

 a(j )(0)

⇒|Ia(x )| ≤ |x |

X

j ,q=0

 |xj||xq| (j + q + 1)!



|a(j )(0)| ≤

≤ |x|

X

j ,q=0

|xq|

q!

 |x|j

j !



A(j )(0)= |x |e|x|A(|x |).



(29)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Ia(x ) =

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

Sia ora q = n − 1 − p ⇒Ia(x ) = x

X

j ,q=0

 xjxq (j + q + 1)!

 a(j )(0)

⇒|Ia(x )| ≤ |x |

X

j ,q=0

 |xj||xq| (j + q + 1)!



|a(j )(0)| ≤

≤ |x|

X

j ,q=0

|xq|

q!

 |x|j

j !

 A(j )(0)

= |x |e|x|A(|x |).



(30)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Ia(x ) =

X

n=0

 xn n!

n−1

X

j =0

a(j )(0).

Sia ora q = n − 1 − p ⇒Ia(x ) = x

X

j ,q=0

 xjxq (j + q + 1)!

 a(j )(0)

⇒|Ia(x )| ≤ |x |

X

j ,q=0

 |xj||xq| (j + q + 1)!



|a(j )(0)| ≤

≤ |x|

X

j ,q=0

|xq|

q!

 |x|j

j !



A(j )(0)= |x |e|x|A(|x |).



(31)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici. Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(32)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn

con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici. Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(33)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici. Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(34)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici.

Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(35)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici.

Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),

ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(36)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici.

Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)n

si ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(37)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici.

Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(38)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici.

Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cn

con C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(39)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Premesse

Lemma 2

Per ogni polinomio a(x) ∈ C[x] esiste C , costate positiva, dipendente solo da a(x) tale che per ogni α radice di a(x) e per ogni n > 0 si ha:

|Ib(α)| ≤ e|α|Cn con b(x) = xn−1a(x )n.

Dimostrazione.

Sia a(x) ∈ C[x] e siano α1, ..., αm tutte le sue radici.

Per il lemma 1 si ha che:|Ib(x )| ≤ |x |e|x|B(|x |),ed essendo B(|x |) ≤ |xn−1|A(|x|)nsi ha che:|x|e|x|B(|x |) ≤ |x |ne|x|A(|x |)n

⇒|Ib(α)| ≤ e|α|Cncon C = max{|α1|A(|α1|), ..., |αm|A(|αm|)}

(40)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Teorema di Lindeman.

π è trascendente.

Dim.Supponiamo che π sia algebrico, allora per il Teorema 1 anche α = i π è algebrico. Sia α di grado d e siano α1, ..., αd i coniugati.Da Eulero sappiamo che:

ei π = −1 Quindi Risulta che:

(1 + eα1)(1 + eα2) · · · (1 + eαd) = 0. (1) Esplicitando il primo membro, otteniamo la somma di 2d termini della forma eθj con j ∈ {1, ..., 2d} e con

θj = 1jα1+ ... + djαd,

ij ∈ {0, 1} ∀i ∈ {1, ..., d } e ∀j ∈ {1, ..., 2d}

(41)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Teorema di Lindeman.π è trascendente.

Dim.Supponiamo che π sia algebrico, allora per il Teorema 1 anche α = i π è algebrico. Sia α di grado d e siano α1, ..., αd i coniugati.Da Eulero sappiamo che:

ei π = −1 Quindi Risulta che:

(1 + eα1)(1 + eα2) · · · (1 + eαd) = 0. (1) Esplicitando il primo membro, otteniamo la somma di 2d termini della forma eθj con j ∈ {1, ..., 2d} e con

θj = 1jα1+ ... + djαd,

ij ∈ {0, 1} ∀i ∈ {1, ..., d } e ∀j ∈ {1, ..., 2d}

(42)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Teorema di Lindeman.π è trascendente.

Dim.Supponiamo che π sia algebrico, allora per il Teorema 1 anche α = i π è algebrico. Sia α di grado d e siano α1, ..., αd i coniugati.

Da Eulero sappiamo che: ei π = −1 Quindi Risulta che:

(1 + eα1)(1 + eα2) · · · (1 + eαd) = 0. (1) Esplicitando il primo membro, otteniamo la somma di 2d termini della forma eθj con j ∈ {1, ..., 2d} e con

θj = 1jα1+ ... + djαd,

ij ∈ {0, 1} ∀i ∈ {1, ..., d } e ∀j ∈ {1, ..., 2d}

(43)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Teorema di Lindeman.π è trascendente.

Dim.Supponiamo che π sia algebrico, allora per il Teorema 1 anche α = i π è algebrico. Sia α di grado d e siano α1, ..., αd i coniugati.Da Eulero sappiamo che:

ei π= −1

Quindi Risulta che:

(1 + eα1)(1 + eα2) · · · (1 + eαd) = 0. (1) Esplicitando il primo membro, otteniamo la somma di 2d termini della forma eθj con j ∈ {1, ..., 2d} e con

θj = 1jα1+ ... + djαd,

ij ∈ {0, 1} ∀i ∈ {1, ..., d } e ∀j ∈ {1, ..., 2d}

(44)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Teorema di Lindeman.π è trascendente.

Dim.Supponiamo che π sia algebrico, allora per il Teorema 1 anche α = i π è algebrico. Sia α di grado d e siano α1, ..., αd i coniugati.Da Eulero sappiamo che:

ei π= −1 Quindi Risulta che:

(1 + eα1)(1 + eα2) · · · (1 + eαd) = 0. (1)

Esplicitando il primo membro, otteniamo la somma di 2d termini della forma eθj con j ∈ {1, ..., 2d} e con

θj = 1jα1+ ... + djαd,

ij ∈ {0, 1} ∀i ∈ {1, ..., d } e ∀j ∈ {1, ..., 2d}

(45)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Teorema di Lindeman.π è trascendente.

Dim.Supponiamo che π sia algebrico, allora per il Teorema 1 anche α = i π è algebrico. Sia α di grado d e siano α1, ..., αd i coniugati.Da Eulero sappiamo che:

ei π= −1 Quindi Risulta che:

(1 + eα1)(1 + eα2) · · · (1 + eαd) = 0. (1) Esplicitando il primo membro, otteniamo la somma di 2d termini della forma eθj con j ∈ {1, ..., 2d} e con

θj = 1jα1+ ... + djαd,

ij ∈ {0, 1} ∀i ∈ {1, ..., d } e ∀j ∈ {1, ..., 2d}

(46)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Supponiamo sia n il numero di θj diversi da 0 e denotiamoli con β1, ..., βn.

Dimostriamo ora che i β1, ..., βn sono radici di un polinomio a(x) ∈ Z[x] di grado n:

Dimostrazione.

Consideriamo il polinomio:

q(x ) :=

2d

Y

j =1

(x − (1jα1+ ... + djαd))

q(x ) è simmetrico negli αi, per la Prop.3 si ha: q(x) ∈ Q[x]. Le radici di q(x) sono: β1, ..., βn e 0 con molteplicità

a = 2d− n. Dividendo q(x) per xa e moltiplicandolo per un certo intero c si ottiene un polinomio a(x) a coefficienti interi le cui radici sono proprio β1, ..., βn.

(47)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Supponiamo sia n il numero di θj diversi da 0 e denotiamoli con β1, ..., βn.Dimostriamo ora che i β1, ..., βn sono radici di un polinomio a(x) ∈ Z[x] di grado n:

Dimostrazione.

Consideriamo il polinomio:

q(x ) :=

2d

Y

j =1

(x − (1jα1+ ... + djαd))

q(x ) è simmetrico negli αi, per la Prop.3 si ha: q(x) ∈ Q[x]. Le radici di q(x) sono: β1, ..., βn e 0 con molteplicità

a = 2d− n. Dividendo q(x) per xa e moltiplicandolo per un certo intero c si ottiene un polinomio a(x) a coefficienti interi le cui radici sono proprio β1, ..., βn.

(48)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Supponiamo sia n il numero di θj diversi da 0 e denotiamoli con β1, ..., βn.Dimostriamo ora che i β1, ..., βn sono radici di un polinomio a(x) ∈ Z[x] di grado n:

Dimostrazione.

Consideriamo il polinomio:

q(x ) :=

2d

Y

j =1

(x − (1jα1+ ... + djαd))

q(x ) è simmetrico negli αi, per la Prop.3 si ha: q(x) ∈ Q[x]. Le radici di q(x) sono: β1, ..., βn e 0 con molteplicità

a = 2d− n. Dividendo q(x) per xa e moltiplicandolo per un certo intero c si ottiene un polinomio a(x) a coefficienti interi le cui radici sono proprio β1, ..., βn.

(49)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Supponiamo sia n il numero di θj diversi da 0 e denotiamoli con β1, ..., βn.Dimostriamo ora che i β1, ..., βn sono radici di un polinomio a(x) ∈ Z[x] di grado n:

Dimostrazione.

Consideriamo il polinomio:

q(x ) :=

2d

Y

j =1

(x − (1jα1+ ... + djαd))

q(x ) è simmetrico negli αi, per la Prop.3 si ha: q(x) ∈ Q[x].

Le radici di q(x) sono: β1, ..., βn e 0 con molteplicità a = 2d− n. Dividendo q(x) per xa e moltiplicandolo per un certo intero c si ottiene un polinomio a(x) a coefficienti interi le cui radici sono proprio β1, ..., βn.

(50)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Supponiamo sia n il numero di θj diversi da 0 e denotiamoli con β1, ..., βn.Dimostriamo ora che i β1, ..., βn sono radici di un polinomio a(x) ∈ Z[x] di grado n:

Dimostrazione.

Consideriamo il polinomio:

q(x ) :=

2d

Y

j =1

(x − (1jα1+ ... + djαd))

q(x ) è simmetrico negli αi, per la Prop.3 si ha: q(x) ∈ Q[x].

Le radici di q(x) sono: β1, ..., βn e 0 con molteplicità a = 2d − n. Dividendo q(x) per xa e moltiplicandolo per un certo intero c si ottiene un polinomio a(x) a coefficienti interi le cui radici sono proprio β1, ..., βn.

(51)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Indichiamo con N il coefficiente direttore di a(x).

Esplicitando(1) otteniamo:

eβ1+ ... + eβn = −(2d− n). (3)

Ricordando la funzione Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x )

definiamo: K := Ib1) + ... + Ibn) dove b(x) := Nnpxp−1a(x )p, p primo. Esplicitando ed utilizzando(3) otteniamo:

K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k),

con m = (n + 1)p − 1.

(52)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Indichiamo con N il coefficiente direttore di a(x).

Esplicitando(1) otteniamo:

eβ1+ ... + eβn = −(2d− n). (3) Ricordando la funzione Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x )

definiamo: K := Ib1) + ... + Ibn) dove b(x) := Nnpxp−1a(x )p, p primo. Esplicitando ed utilizzando(3) otteniamo:

K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k),

con m = (n + 1)p − 1.

(53)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Indichiamo con N il coefficiente direttore di a(x).

Esplicitando(1) otteniamo:

eβ1+ ... + eβn = −(2d− n). (3) Ricordando la funzione Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x )

definiamo: K := Ib1) + ... + Ibn) dove b(x) := Nnpxp−1a(x )p, p primo.

Esplicitando ed utilizzando(3) otteniamo: K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k),

con m = (n + 1)p − 1.

(54)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Indichiamo con N il coefficiente direttore di a(x).

Esplicitando(1) otteniamo:

eβ1+ ... + eβn = −(2d− n). (3) Ricordando la funzione Ia(x ) := ex

m

X

j =0

a(j )(0) −

m

X

j =0

a(j )(x )

definiamo: K := Ib1) + ... + Ibn) dove b(x) := Nnpxp−1a(x )p, p primo.

Esplicitando ed utilizzando(3) otteniamo:

K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k),

con m = (n + 1)p − 1.

(55)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Essendo a(x) un polinomio a coefficienti interi si ha che anche b(x ) ∈ Z[x].

Questo ci garantisce che b(j )(0) ∈ Z ∀j ∈ N. Ora esplicitando a(x) otteniamo:

b(x ) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p da cui si evince che:

n

X

k=1

b(j )k) è una funzione simmetrica rispetto ai Nβ1, ..., Nβn. Questi ultimi, per la Prop.2 sono interi algebrici coniugati quindi per la Prop.3 possiamo concludere che:

n

X

k=1

b(j )k) ∈ Z e di conseguenza risulta che: K ∈ Z

(56)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Essendo a(x) un polinomio a coefficienti interi si ha che anche b(x ) ∈ Z[x].Questo ci garantisce che

b(j )(0) ∈ Z ∀j ∈ N.

Ora esplicitando a(x) otteniamo:

b(x ) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p da cui si evince che:

n

X

k=1

b(j )k) è una funzione simmetrica rispetto ai Nβ1, ..., Nβn. Questi ultimi, per la Prop.2 sono interi algebrici coniugati quindi per la Prop.3 possiamo concludere che:

n

X

k=1

b(j )k) ∈ Z e di conseguenza risulta che: K ∈ Z

(57)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Essendo a(x) un polinomio a coefficienti interi si ha che anche b(x ) ∈ Z[x].Questo ci garantisce che

b(j )(0) ∈ Z ∀j ∈ N.

Ora esplicitando a(x) otteniamo:

b(x ) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p da cui si evince che:

n

X

k=1

b(j )k) è una funzione simmetrica rispetto ai Nβ1, ..., Nβn.

Questi ultimi, per la Prop.2 sono interi algebrici coniugati quindi per la Prop.3 possiamo concludere che:

n

X

k=1

b(j )k) ∈ Z e di conseguenza risulta che: K ∈ Z

(58)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Essendo a(x) un polinomio a coefficienti interi si ha che anche b(x ) ∈ Z[x].Questo ci garantisce che

b(j )(0) ∈ Z ∀j ∈ N.

Ora esplicitando a(x) otteniamo:

b(x ) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p da cui si evince che:

n

X

k=1

b(j )k) è una funzione simmetrica rispetto ai Nβ1, ..., Nβn. Questi ultimi, per la Prop.2 sono interi algebrici coniugati

quindi per la Prop.3 possiamo concludere che:

n

X

k=1

b(j )k) ∈ Z e di conseguenza risulta che: K ∈ Z

(59)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Essendo a(x) un polinomio a coefficienti interi si ha che anche b(x ) ∈ Z[x].Questo ci garantisce che

b(j )(0) ∈ Z ∀j ∈ N.

Ora esplicitando a(x) otteniamo:

b(x ) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p da cui si evince che:

n

X

k=1

b(j )k) è una funzione simmetrica rispetto ai Nβ1, ..., Nβn. Questi ultimi, per la Prop.2 sono interi algebrici coniugati quindi per la Prop.3 possiamo concludere che:

n

X

k=1

b(j )k) ∈ Z

e di conseguenza risulta che: K ∈ Z

(60)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Essendo a(x) un polinomio a coefficienti interi si ha che anche b(x ) ∈ Z[x].Questo ci garantisce che

b(j )(0) ∈ Z ∀j ∈ N.

Ora esplicitando a(x) otteniamo:

b(x ) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p da cui si evince che:

n

X

k=1

b(j )k) è una funzione simmetrica rispetto ai Nβ1, ..., Nβn. Questi ultimi, per la Prop.2 sono interi algebrici coniugati quindi per la Prop.3 possiamo concludere che:

n

X

k=1

b(j )k) ∈ Z e di conseguenza risulta che: K ∈ Z

(61)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Ricordando che b(x) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p, osserviamo che per j < p − 1, b(j )(0) = 0

e per j ≥ (p − 1) si ha che: (p − 1)!|b(j )(0). Inoltre per j < p,

n

X

k=1

b(j )k) = 0,

e per j ≥ p, p!|

n

X

k=1

b(j )k).

Ricordando che K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k) , conludiamo che K è un intero divisibile per (p − 1)! e quindi che: (p − 1)! ≤ |K |.

(62)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Ricordando che b(x) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p, osserviamo che per j < p − 1, b(j )(0) = 0

e per j ≥ (p − 1) si ha che: (p − 1)!|b(j )(0).

Inoltre per j < p,

n

X

k=1

b(j )k) = 0,

e per j ≥ p, p!|

n

X

k=1

b(j )k).

Ricordando che K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k) , conludiamo che K è un intero divisibile per (p − 1)! e quindi che: (p − 1)! ≤ |K |.

(63)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Ricordando che b(x) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p, osserviamo che per j < p − 1, b(j )(0) = 0

e per j ≥ (p − 1) si ha che: (p − 1)!|b(j )(0).

Inoltre per j < p,

n

X

k=1

b(j )k) = 0,

e per j ≥ p, p!|

n

X

k=1

b(j )k).

Ricordando che K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k) , conludiamo che K è un intero divisibile per (p − 1)! e quindi che: (p − 1)! ≤ |K |.

(64)

Il Teorema di Lindemann

Roberto Pulina

Enunciato e dimostrazione

Ricordando che b(x) = Nnpxp−1(x − β1)p· · · (x − βn)p, osserviamo che per j < p − 1, b(j )(0) = 0

e per j ≥ (p − 1) si ha che: (p − 1)!|b(j )(0).

Inoltre per j < p,

n

X

k=1

b(j )k) = 0,

e per j ≥ p, p!|

n

X

k=1

b(j )k).

Ricordando che K = −(2d− n)

m

X

j =0

b(j )(0) −

m

X

j =0 n

X

k=1

b(j )k) , conludiamo che K è un intero divisibile per (p − 1)! e quindi che: (p − 1)! ≤ |K |.

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