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Terne Pitagoriche Pitagora, Euclide e la Carega della Sposa

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(1)

Terne Pitagoriche

Pitagora, Euclide e la Carega della Sposa

prof. Andrea Albiero

Olimpiadi della Matematica

6 novembre 2009

(2)

Il Teorema di Euclide

Tutti quanti conoscerete questo enunciato:

Proposizione 8, libro VI

Se in un triangolo rettangolo si conduce dall’angolo retto alla base, i triangoli cos`ı formati saranno simili al dato e simili tra loro.

proposta nell’edizione del 1930 a cura di F.Enriques, degli

“Elementi” di Euclide.

No? giusto voi le conoscete cos`ı:

(3)

Il Teorema di Euclide

Tutti quanti conoscerete questo enunciato:

Proposizione 8, libro VI

Se in un triangolo rettangolo si conduce dall’angolo retto alla base, i triangoli cos`ı formati saranno simili al dato e simili tra loro.

proposta nell’edizione del 1930 a cura di F.Enriques, degli

“Elementi” di Euclide.

No? giusto voi le conoscete cos`ı:

(4)

Il Teorema di Euclide

Tutti quanti conoscerete questo enunciato:

Proposizione 8, libro VI

Se in un triangolo rettangolo si conduce dall’angolo retto alla base, i triangoli cos`ı formati saranno simili al dato e simili tra loro.

proposta nell’edizione del 1930 a cura di F.Enriques, degli

“Elementi” di Euclide.

No? giusto voi le conoscete cos`ı:

(5)

Il Teorema di Euclide

Tutti quanti conoscerete questo enunciato:

Proposizione 8, libro VI

Se in un triangolo rettangolo si conduce dall’angolo retto alla base, i triangoli cos`ı formati saranno simili al dato e simili tra loro.

proposta nell’edizione del 1930 a cura di F.Enriques, degli

“Elementi” di Euclide.

No?

giusto voi le conoscete cos`ı:

(6)

Il Teorema di Euclide

Tutti quanti conoscerete questo enunciato:

Proposizione 8, libro VI

Se in un triangolo rettangolo si conduce dall’angolo retto alla base, i triangoli cos`ı formati saranno simili al dato e simili tra loro.

proposta nell’edizione del 1930 a cura di F.Enriques, degli

“Elementi” di Euclide.

No? giusto voi le conoscete cos`ı:

(7)

Il Teorema di Euclide

“Il quadrato costruito su di un cateto `e equivalente al rettangolo che ha per dimensioni la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

o meglio:

“In un triangolo rettangolo un cateto `e medio proporzionale tra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

p : c = c : ip

(8)

Il Teorema di Euclide

“Il quadrato costruito su di un cateto `e equivalente al rettangolo che ha per dimensioni la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

o meglio:

“In un triangolo rettangolo un cateto `e medio proporzionale tra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

p : c = c : ip

(9)

Il Teorema di Euclide

“Il quadrato costruito su di un cateto `e equivalente al rettangolo che ha per dimensioni la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

o meglio:

“In un triangolo rettangolo un cateto `e medio proporzionale tra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

p : c = c : ip

(10)

Il Teorema di Euclide

“Il quadrato costruito su di un cateto `e equivalente al rettangolo che ha per dimensioni la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

o meglio:

“In un triangolo rettangolo un cateto `e medio proporzionale tra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.”

p : c = c : ip

(11)

Teorema di Pitagora

A questo punto cerchiamo di vedere come dai due Teoremi di Euclide, si possa passare velocemente al Teorema di Pitagora.

Chiamiamo p la proiezione del cateto c1 = a, q quella del cateto c2= b, e l’ipotenusa ip = c; riscriviamo entrambe le relazioni relative ai due cateti:

c12= a2 = ip · q e c22 = b2 = ip · p

Sommando le due espressioni otteniamo la relazione pi`u conosciuta: a2+ b2 = ip · (p + q) = ip2= c2

Ma non `e cos`ı!

(12)

Teorema di Pitagora

A questo punto cerchiamo di vedere come dai due Teoremi di Euclide, si possa passare velocemente al Teorema di Pitagora.

Chiamiamo p la proiezione del cateto c1 = a, q quella del cateto c2= b, e l’ipotenusa ip = c;

riscriviamo entrambe le relazioni relative ai due cateti:

c12= a2 = ip · q e c22 = b2 = ip · p

Sommando le due espressioni otteniamo la relazione pi`u conosciuta: a2+ b2 = ip · (p + q) = ip2= c2

Ma non `e cos`ı!

(13)

Teorema di Pitagora

A questo punto cerchiamo di vedere come dai due Teoremi di Euclide, si possa passare velocemente al Teorema di Pitagora.

Chiamiamo p la proiezione del cateto c1 = a, q quella del cateto c2= b, e l’ipotenusa ip = c; riscriviamo entrambe le relazioni relative ai due cateti:

c12= a2 = ip · q e c22 = b2 = ip · p

Sommando le due espressioni otteniamo la relazione pi`u conosciuta: a2+ b2 = ip · (p + q) = ip2= c2

Ma non `e cos`ı!

(14)

Teorema di Pitagora

A questo punto cerchiamo di vedere come dai due Teoremi di Euclide, si possa passare velocemente al Teorema di Pitagora.

Chiamiamo p la proiezione del cateto c1 = a, q quella del cateto c2= b, e l’ipotenusa ip = c; riscriviamo entrambe le relazioni relative ai due cateti:

c12= a2 = ip · q e c22 = b2 = ip · p

Sommando le due espressioni otteniamo la relazione pi`u conosciuta:

a2+ b2 = ip · (p + q) = ip2= c2

Ma non `e cos`ı!

(15)

Teorema di Pitagora

A questo punto cerchiamo di vedere come dai due Teoremi di Euclide, si possa passare velocemente al Teorema di Pitagora.

Chiamiamo p la proiezione del cateto c1 = a, q quella del cateto c2= b, e l’ipotenusa ip = c; riscriviamo entrambe le relazioni relative ai due cateti:

c12= a2 = ip · q e c22 = b2 = ip · p

Sommando le due espressioni otteniamo la relazione pi`u conosciuta:

a2+ b2 = ip · (p + q) = ip2= c2 Ma non `e cos`ı!

(16)

Teorema di Pitagora

Infatti:

Proposizione 48, libro I

In un triangolo retto, il quadrato costruito sull’ipotenusa,

`

e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

e il suo inverso:

Proposizione 49, libro I

Se in un triangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa, `e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, esso `e retto.

Ma perch´e `e posto a conclusione del primo libro e non nel libro delle similitudini fra figure? E come si dimostra? E la “relazione inversa” b2 = c2− a2 `e uno degli scopi del Teorema di Pitagora il cui motto della Scuola `e “Tutto `e numero”?

(17)

Teorema di Pitagora

Infatti:

Proposizione 48, libro I

In un triangolo retto, il quadrato costruito sull’ipotenusa,

`

e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

e il suo inverso:

Proposizione 49, libro I

Se in un triangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa, `e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, esso `e retto.

Ma perch´e `e posto a conclusione del primo libro e non nel libro delle similitudini fra figure? E come si dimostra? E la “relazione inversa” b2 = c2− a2 `e uno degli scopi del Teorema di Pitagora il cui motto della Scuola `e “Tutto `e numero”?

(18)

Teorema di Pitagora

Infatti:

Proposizione 48, libro I

In un triangolo retto, il quadrato costruito sull’ipotenusa,

`

e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

e il suo inverso:

Proposizione 49, libro I

Se in un triangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa, `e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, esso `e retto.

Ma perch´e `e posto a conclusione del primo libro e non nel libro delle similitudini fra figure? E come si dimostra? E la “relazione inversa” b2 = c2− a2 `e uno degli scopi del Teorema di Pitagora il cui motto della Scuola `e “Tutto `e numero”?

(19)

Teorema di Pitagora

Infatti:

Proposizione 48, libro I

In un triangolo retto, il quadrato costruito sull’ipotenusa,

`

e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

e il suo inverso:

Proposizione 49, libro I

Se in un triangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa, `e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, esso `e retto.

Ma perch´e `e posto a conclusione del primo libro e non nel libro delle similitudini fra figure?

E come si dimostra? E la “relazione inversa” b2 = c2− a2 `e uno degli scopi del Teorema di Pitagora il cui motto della Scuola `e “Tutto `e numero”?

(20)

Teorema di Pitagora

Infatti:

Proposizione 48, libro I

In un triangolo retto, il quadrato costruito sull’ipotenusa,

`

e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

e il suo inverso:

Proposizione 49, libro I

Se in un triangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa, `e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, esso `e retto.

Ma perch´e `e posto a conclusione del primo libro e non nel libro delle similitudini fra figure? E come si dimostra?

E la “relazione inversa” b2 = c2− a2 `e uno degli scopi del Teorema di Pitagora il cui motto della Scuola `e “Tutto `e numero”?

(21)

Teorema di Pitagora

Infatti:

Proposizione 48, libro I

In un triangolo retto, il quadrato costruito sull’ipotenusa,

`

e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

e il suo inverso:

Proposizione 49, libro I

Se in un triangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa, `e uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, esso `e retto.

Ma perch´e `e posto a conclusione del primo libro e non nel libro delle similitudini fra figure? E come si dimostra? E la “relazione inversa” b2 = c2− a2 `e uno degli scopi del Teorema di Pitagora il cui motto della Scuola `e “Tutto `e numero”?

(22)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica:

siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(23)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2

b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(24)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n

c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(25)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(26)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(27)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(28)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4

c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(29)

Terne Pitagoriche

Proviamo a vedere meglio il significato del Teorema di Pitagora, cos`ı come fu dimostrato da Diofanto nell’Arithmetica: siano m, n ∈ Z. Definiamo:

a = m2− n2 b = 2m · n c = m2+ n2

`e immediato verificare che c2 = a2+ b2

a2+ b2 = m4− 2m2· n2+ n4+ 4m2· n2

= m4+ 2m2· n2+ n4 c2 = m4+ 2m2· n2+ n4

(30)

Terne Pitagoriche

Le tre formule ci danno tutte le possibili Terne Pitagoriche?

Osservazione:

data una terna (a, b, c), anche la terna (k · a, k · b, k · c)

`

e una terna pitagorica.

Ma noi cerchiamo quelle ceh si dicono Terne Primitive, quelle formate da una coppia (a, b) il cui M.C.D. `e 1 (e per cui anche (m, n) sono co-primi!).

Le altre si possono trovare moltiplicando!

(31)

Terne Pitagoriche

Le tre formule ci danno tutte le possibili Terne Pitagoriche?

Osservazione:

data una terna (a, b, c), anche la terna (k · a, k · b, k · c)

`

e una terna pitagorica.

Ma noi cerchiamo quelle ceh si dicono Terne Primitive, quelle formate da una coppia (a, b) il cui M.C.D. `e 1 (e per cui anche (m, n) sono co-primi!).

Le altre si possono trovare moltiplicando!

(32)

Terne Pitagoriche

Le tre formule ci danno tutte le possibili Terne Pitagoriche?

Osservazione:

data una terna (a, b, c), anche la terna (k · a, k · b, k · c)

`

e una terna pitagorica.

Ma noi cerchiamo quelle ceh si dicono Terne Primitive, quelle formate da una coppia (a, b) il cui M.C.D. `e 1 (e per cui anche (m, n) sono co-primi!).

Le altre si possono trovare moltiplicando!

(33)

Terne Pitagoriche

Le tre formule ci danno tutte le possibili Terne Pitagoriche?

Osservazione:

data una terna (a, b, c), anche la terna (k · a, k · b, k · c)

`

e una terna pitagorica.

Ma noi cerchiamo quelle ceh si dicono Terne Primitive, quelle formate da una coppia (a, b) il cui M.C.D. `e 1 (e per cui anche (m, n) sono co-primi!).

Le altre si possono trovare moltiplicando!

(34)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1

e quindi b = c − 1. Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(35)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(36)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(37)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1

b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(38)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(39)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m

c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(40)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(41)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(42)

Terne Pitagoriche

Scegliamo m, n tali per cui n = m − 1 e quindi b = c − 1.

Infatti

a = m2− (m − 1)2

= m2− m2+ 2m + 1 b = 2m · (m − 1)

= 2m2− 2m c = m2+ (m − 1)2

= 2m2− 2m + 1

Se guardiamo bene le terne (3, 4, 5) e (5, 12, 13) sono generate rispettivamente dalle coppie (1, 2) e (2, 3)

(43)

Terne Pitagoriche

1 Adesso, invece, scegliamo m qualsiasi e n necessariamente uguale a 1.

Otterremo le terne in cui la differenza fra il numero che rappresenta l’ipotenusa e quello del cateto maggiore, sar`a 2. Esempio: con m = 2 otterremo la terna (12, 35, 37).

2 In generale, la differenza fra il numero pi`u grande e quello pi`u piccolo della terna `e uguale al quadrato della differenza fra i due numeri generatori.

Ad esempio, con m = 5 e n = 2 abbiamo la terna (20, 21e29): la differenza fra i due numeri generatori, m e n, `e 3 e la differenza fra i due numeri `e 29 - 20 = 9.

(44)

Terne Pitagoriche

1 Adesso, invece, scegliamo m qualsiasi e n necessariamente uguale a 1.

Otterremo le terne in cui la differenza fra il numero che rappresenta l’ipotenusa e quello del cateto maggiore, sar`a 2.

Esempio: con m = 2 otterremo la terna (12, 35, 37).

2 In generale, la differenza fra il numero pi`u grande e quello pi`u piccolo della terna `e uguale al quadrato della differenza fra i due numeri generatori.

Ad esempio, con m = 5 e n = 2 abbiamo la terna (20, 21e29): la differenza fra i due numeri generatori, m e n, `e 3 e la differenza fra i due numeri `e 29 - 20 = 9.

(45)

Terne Pitagoriche

1 Adesso, invece, scegliamo m qualsiasi e n necessariamente uguale a 1.

Otterremo le terne in cui la differenza fra il numero che rappresenta l’ipotenusa e quello del cateto maggiore, sar`a 2.

Esempio: con m = 2 otterremo la terna (12, 35, 37).

2 In generale, la differenza fra il numero pi`u grande e quello pi`u piccolo della terna `e uguale al quadrato della differenza fra i due numeri generatori.

Ad esempio, con m = 5 e n = 2 abbiamo la terna (20, 21e29): la differenza fra i due numeri generatori, m e n, `e 3 e la differenza fra i due numeri `e 29 - 20 = 9.

(46)

Terne Pitagoriche

1 Adesso, invece, scegliamo m qualsiasi e n necessariamente uguale a 1.

Otterremo le terne in cui la differenza fra il numero che rappresenta l’ipotenusa e quello del cateto maggiore, sar`a 2.

Esempio: con m = 2 otterremo la terna (12, 35, 37).

2 In generale, la differenza fra il numero pi`u grande e quello pi`u piccolo della terna `e uguale al quadrato della differenza fra i due numeri generatori.

Ad esempio, con m = 5 e n = 2 abbiamo la terna (20, 21e29): la differenza fra i due numeri generatori, m e n, `e 3 e la differenza fra i due numeri `e 29 - 20 = 9.

(47)

Terne Pitagoriche

1 Adesso, invece, scegliamo m qualsiasi e n necessariamente uguale a 1.

Otterremo le terne in cui la differenza fra il numero che rappresenta l’ipotenusa e quello del cateto maggiore, sar`a 2.

Esempio: con m = 2 otterremo la terna (12, 35, 37).

2 In generale, la differenza fra il numero pi`u grande e quello pi`u piccolo della terna `e uguale al quadrato della differenza fra i due numeri generatori.

Ad esempio, con m = 5 e n = 2 abbiamo la terna (20, 21e29):

la differenza fra i due numeri generatori, m e n, `e 3 e la differenza fra i due numeri `e 29 - 20 = 9.

(48)

Esercizio

Dalle terne passiamo alle quaterne pitagoriche:

d2 = a2+ b2+ c2 Esempio: (3, 4, 12, 13) Provate!

(49)

Esercizio

Dalle terne passiamo alle quaterne pitagoriche:

d2 = a2+ b2+ c2

Esempio: (3, 4, 12, 13) Provate!

(50)

Esercizio

Dalle terne passiamo alle quaterne pitagoriche:

d2 = a2+ b2+ c2 Esempio: (3, 4, 12, 13)

Provate!

(51)

Esercizio

Dalle terne passiamo alle quaterne pitagoriche:

d2 = a2+ b2+ c2 Esempio: (3, 4, 12, 13) Provate!

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(57)
(58)
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(61)
(62)
(63)
(64)
(65)

Bibliografia

Courant-Robbins: ”Che cos’`e la Matematica? ”, Universale Scientifica Boringhieri

Carl B.Boyer:”Storia della Matematica”, Oscar Saggi Mondadori Maraschini-Palma: ”Conoscenze Matematiche”, Paravia

Claudio Bartocci (a cura di): ”Raconti Matematici ”, Einaudi AA.VV.: ”La Garzantina delle Scienze”, Ed. garzanti

Susan Sontag: ”Sulla Fotografia”, Ed. Einaudi

(66)

Bibliografia

Courant-Robbins: ”Che cos’`e la Matematica? ”, Universale Scientifica Boringhieri

Carl B.Boyer:”Storia della Matematica”, Oscar Saggi Mondadori

Maraschini-Palma: ”Conoscenze Matematiche”, Paravia Claudio Bartocci (a cura di): ”Raconti Matematici ”, Einaudi AA.VV.: ”La Garzantina delle Scienze”, Ed. garzanti

Susan Sontag: ”Sulla Fotografia”, Ed. Einaudi

(67)

Bibliografia

Courant-Robbins: ”Che cos’`e la Matematica? ”, Universale Scientifica Boringhieri

Carl B.Boyer:”Storia della Matematica”, Oscar Saggi Mondadori Maraschini-Palma: ”Conoscenze Matematiche”, Paravia

Claudio Bartocci (a cura di): ”Raconti Matematici ”, Einaudi AA.VV.: ”La Garzantina delle Scienze”, Ed. garzanti

Susan Sontag: ”Sulla Fotografia”, Ed. Einaudi

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Bibliografia

Courant-Robbins: ”Che cos’`e la Matematica? ”, Universale Scientifica Boringhieri

Carl B.Boyer:”Storia della Matematica”, Oscar Saggi Mondadori Maraschini-Palma: ”Conoscenze Matematiche”, Paravia

Claudio Bartocci (a cura di): ”Raconti Matematici ”, Einaudi

AA.VV.: ”La Garzantina delle Scienze”, Ed. garzanti Susan Sontag: ”Sulla Fotografia”, Ed. Einaudi

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Bibliografia

Courant-Robbins: ”Che cos’`e la Matematica? ”, Universale Scientifica Boringhieri

Carl B.Boyer:”Storia della Matematica”, Oscar Saggi Mondadori Maraschini-Palma: ”Conoscenze Matematiche”, Paravia

Claudio Bartocci (a cura di): ”Raconti Matematici ”, Einaudi AA.VV.: ”La Garzantina delle Scienze”, Ed. garzanti

Susan Sontag: ”Sulla Fotografia”, Ed. Einaudi

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Bibliografia

Courant-Robbins: ”Che cos’`e la Matematica? ”, Universale Scientifica Boringhieri

Carl B.Boyer:”Storia della Matematica”, Oscar Saggi Mondadori Maraschini-Palma: ”Conoscenze Matematiche”, Paravia

Claudio Bartocci (a cura di): ”Raconti Matematici ”, Einaudi AA.VV.: ”La Garzantina delle Scienze”, Ed. garzanti

Susan Sontag: ”Sulla Fotografia”, Ed. Einaudi

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