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Università di Pisa Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Filosofia

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Academic year: 2021

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Università di Pisa

Facoltà di Lettere e Filosofia

Corso di Laurea in Filosofia

TESI DI LAUREA

Prendila con filosofia

Sul concetto di luogo comune

Relatore

Prof. Alfredo Ferrarin

Silvia Pedretti

Candidato

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a mio padre Ceco, mia madre Maddalena, i miei fratelli Daniela e Paolo per ogni momento vissuto insieme.

ad Alessandro per ciò che non abbiamo ancora vissuto. Ai buoni propositi

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INGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare prima di tutto i miei genitori, per esser stati sempre presenti, per la loro autorevolezza, i loro consigli, il sostegno materiale e morale, la loro comprensione, i loro enormi sacrifici, per aver creduto nei figli e quindi nel futuro. Per primi, mi hanno insegnato che il dialogo e il confronto sono fondamentali nella crescita umana e culturale di un individuo.

Grazie a Paolo per l’attenzione e l’amore dimostrati a me e a Daniela, per avermi dato la certezza che in ogni momento è possibile ripartire e che il romanticismo non muore mai.

Grazie a Daniela, per la straordinarietà del legame che ci unisce e ci ha unite ancora prima di vedere il mondo. Una gemella è una prova primordiale di convivenza. Lei è in tutte le cose che vivo ed è grazie al suo incoraggiamento e alla sua arte, che ho deciso di affrontare il tema di questo lavoro.

Grazie ad Alex C. Zazie, una delle poche persone dalla quale ho davvero imparato e ricevuto moltissimo. Per le conoscenze sociologiche, la sua intelligenza, la sua ironia, le sorprese, i nostri dialoghi e progetti, i suoi racconti ma soprattutto il suo amore verso le persone e le loro debolezze.

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Desidero ricordare i miei nonni per la loro saggezza e le loro memorie.

Sono grata a Teresa e Agapi, grandi amiche di questi anni universitari, per avermi sostenuta fin dall’inizio nella prima esperienza lontana da casa. A loro devo molto. Per le chiacchierate notturne e i nostri viaggi.

Sono riconoscente ad Eva, mia amica e collega, per la sua dolcezza, la sua solarità, a Pippo, Gabriele, Piccololord, Davide, Paul, Matilde, Massy, Angelica, Frank, Robertina, Marco, Marianna, Margherita, Roberta, Federico, Gela, Rosalinda, Daniele, Cainorabel films, Anyme in Arte, Steppa, la famiglia Carulli, Alba, i miei zii, i miei cugini, i miei insegnanti Bertoli, Bini e Stopponi, le persone che ho conosciuto in Islanda, in particolare Verena e Marìa, e la città di Pisa.

Ho un debito di riconoscenza con colleghi e professori della facoltà di filosofia, in particolare con il professor Alfredo Ferrarin, non solo per la disponibilità e i consigli durante la realizzazione di questo lavoro, ma soprattutto per la bellezza delle sue lezioni, la sua competenza e simpatia, il modo di insegnare e di ascoltare noi studenti.

In queste pagine ho concentrato le mie forze, le mie esperienze e passioni. È stata un’avventura che non dimenticherò. Imboccare una strada poco calpestata e ricca di ostacoli è un rischio che ho deciso di correre perché è questo che i luoghi comuni vogliono sottrarre all’uomo e rischiare è il primo vero passo per la loro comprensione.

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