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Relazione tecnica di calcolo

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Academic year: 2023

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA

SCUOLA POLITECNICA

DIPARTIMENTO ARCHITETTURA E DESIGN Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura

ANNO ACCADEMICO 2017-2018

Sessione dicembre 2018

Diagnosi energetica e valutazione economica Caso studio: la sede INPS di Savona

RELATORE:

Prof. Ing. Stefano Bergero

CORRELATRICE:

Arch. Beatrice Filograna

CANDIDATO:

Davide Bonanno matricola 3647075

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INDICE

1. INTRODUZIONE 1

2. DIAGNOSI ENERGETICA 4

2.1 Certificazione e Diagnosi Energetica 2.2 A cosa serve

2.3 Primi passi

2.4 Interventi migliorativi 2.5 Analisi economica 2.6 Relazione finale

3. NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO 9

4. CASO STUDIO: SEDE INPS DI SAVONA 15 4.1 Sopralluoghi e verifiche

4.2 Modifiche sul modello Edilclima

4.3 Reperimento dati consumi elettrici e costi

5. INTERVENTI MIGLIORATIVI 27

5.1 Conto termico

5.2 Proposte di intervento

5.3 APE (Attestato di Prestazione energetica)

6. CONSUMI ELETTRICI 43

6.1 Reperimento dei consumi 6.2 Validazione del modello

7. ANALISI ECONOMICA DEGLI INTERVENTI 58

8. RELAZIONE TECNICA DEGLI INTERVENTI 61

9.RAPPORTO FINALE 80

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2 1. INTRODUZIONE

La tesi sviluppa ed approfondisce alcuni dei temi trattati durante il percorso di studi, nelle lezioni di Fisica Tecnica, Impianti Tecnici ed Estimo.

Nasce dalla consapevolezza di quanto sia ancora poco sentito il problema del risparmio energetico, ma più in generale del rispetto per il luogo in cui viviamo.

Spesso entriamo in uffici pubblici o privati dove i condizionatori sono funzionanti e le finestre aperte, dove si sta in maglietta anche in inverno, dove le luci sono accese negli archivi inutilizzati. Al di là delle norme, è necessario innanzitutto un corretto utilizzo degli ambienti di vita e di lavoro che tutti frequentiamo, altrimenti le spese per gli interventi tecnici verrebbero in parte vanificate.

Nel presente elaborato si è cercato di mettere insieme questi concetti applicandoli ad un caso studio concreto, facilmente verificabile.

L’obiettivo è infatti l’esecuzione della Diagnosi Energetica dell’edificio che ospita la sede dell’Inps a Savona con lo scopo di proporre interventi migliorativi di efficientamento energetico, valutati anche dal punto di vista economico. In altre parole verranno proposte azioni che dovranno limitare i consumi per riscaldamento, raffrescamento e illuminazione dell’edificio, in modo da ridurne i relativi i costi e rendere sostenibili gli investimenti iniziali, usufruendo inoltre degli incentivi statali. I benefici finali saranno dunque economici, ma anche ambientali, grazie al miglior utilizzo delle fonti energetiche e all’abbattimento degli sprechi. Migliorerà infine il comfort degli occupanti e lavoratori che devono passare gran parte della giornata all’interno dell’edificio, grazie ad una migliore distribuzione dei parametri termoigrometrici all’interno degli ambienti e ad una maggiore consapevolezza da parte degli stessi fruitori che li porterà ad un utilizzo migliore degli impianti.

La tesi è in realtà la prosecuzione di un lavoro di Certificazione Energetica già realizzato sullo stesso edificio e di cui è stato prodotto un modello virtuale con il software Edilclima. Partendo da dati già acquisiti si cerca di fare un passo successivo, mettendo l’accento sulla sostenibilità economica. Spesso infatti, in mancanza di obblighi, è la motivazione economica quella che spinge ad intervenire, sia che si tratti di pubblico che di privato.

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3 La prima parte della tesi descrive brevemente ed in modo discorsivo cos’è, a cosa serve e come si esegue la Diagnosi Energetica di un edificio, illustrando i passi che bisogna compiere per arrivare ad un lavoro più o meno approfondito a seconda delle esigenze.

La seconda parte, più operativa, è l’applicazione di tali principi al caso-studio. Si parte dall’analisi del modello già realizzato per comprendere le caratteristiche dell’edificio con l’aggiunta di alcune modifiche per renderlo il più realistico possibile, alla luce di nuovi sopralluoghi sia all’esterno che all’interno della struttura. Dopo aver validato il modello si procede con la proposta degli interventi migliorativi, per la scelta dei quali grande importanza è stata data alla possibilità di ottenere gli incentivi statali. Questo al fine di poter ridurre ulteriormente il tempo di ritorno degli investimenti, altrimenti legato solamente al puro risparmio energetico.

L’ultima parte si concentra sulla valutazione economica degli interventi proposti, sia considerati singolarmente che combinati tra loro. Si è così potuto verificare quale fosse la soluzione migliore, cioè quella che garantisce un buo n compromesso tra il risparmio energetico e il ritorno economico degli investimenti.

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4 2. DIAGNOSI ENERGETICA

In base a Direttiva Europea 2006/32/CE "concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia ed i servizi energetici", D.Lgs. 115/08 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici", UNI CEI/TR 11428-2011, D.Lgs. 102/2014 "Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica".

2.1 Certificazione Energetica e Diagnosi Energetica

A differenza della Certificazione Energetica (CE) che utilizza i consumi Standard, calcolati in base ad un modello standard, la Diagnosi Energetica si basa sui consumi reali ed è dunque più precisa e maggiormente rispondente al vero, al fine di rendere massima l’efficacia degli interventi migliorativi.

In altre parole la Diagnosi Energetica deve validare il modello sulla base dei consumi e degli utilizzi reali di un edificio.

2.2 A cosa serve

L’obiettivo è quello di individuare nel dettaglio il funzionamento del sistema edificio-impianto per poter formulare concrete proposte di interventi di efficientamento energetico.

Una Diagnosi Energetica eseguita in modo preciso e approfondito permette di individuare la migliore combinazione di interventi migliorativi, efficace dal punto di vista energetico ed economicamente sostenibile.

Il livello di approfondimento dipende dal tempo a disposizione, dalle richieste del committente e dalla possibilità di accedere ai dati. In ogni caso i maggiori sforzi vanno concentrati sulle zone maggiormente energivore e che dunque influenzato in modo significativo i consumi.

2.3 Primi passi

- Incontro con il committente

E’ necessario per stabilire le modalità di Diagnosi e il grado di accuratezza della stessa, anche in base alle disponibilità economiche per l’investimento iniziale,

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5 del tempo a disposizione e del personale incaricato. In ogni caso i maggiori sforzi vanno incentrati sulle zone più energivore, trascurandone eventualmente altre il cui miglioramento non produrrebbe effetti significativi nella complessità del sistema.

- Raccolta dati

Sono indispensabili, oltre al rilievo dell’edificio e di tutti i suoi componenti, le bollette e i consumi di almeno un’annualità (preferibilmente tre) per poter valutare l’andamento energetico di almeno un’intera stagione.

Durante i sopralluoghi è inoltre necessario verificare se le ipotesi utilizzate nel modello standard sono rispettate nella realtà fattuale.

Potrebbero esserci usi impropri degli impianti, malfunzionamenti, scarsa manutenzione, deterioramento dei materiali, verificabili sia osservando eventuali andamenti anomali dei consumi e delle bollette, sia fisicamente in loco.

Anche l’affollamento dei locali, la destinazione d’uso e le condizioni termo- igrometriche dei singoli ambienti forniscono indicazioni reali che potrebbero differire dal modello iniziale.

- Validazione modello

Una volta ottenuti i dati, si può procedere con la validazione del modello, ovvero verificare se il fabbisogno energetico ipotizzato corrisponde, con un inevitabile ed accettabile margine di errore, al fabbisogno reale desunto dalle bollette e dai consumi.

In caso negativo, cioè se la percentuale d’errore è superiore al 15%, è opportuno analizzare nuovamente il modello ed applicare eventuali fattori di correzione.

In caso affermativo si può procedere con l’individuazione delle maggiori criticità su cui sarebbe opportuno intervenire per ridurre in modo significativo i consumi, oltre che per eliminare gli sprechi.

Con il software Edilclima è possibile inserire i consumi desunti dalle bollette, divisi per mese, sia per il raffrescamento, che per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria. Lo stesso programma procede poi con la validazione del modello.

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6 2.4 Interventi migliorativi

Le migliorie possono riguardare sia l’edificio che gli impianti. Al fine di ottenere un risparmio economico significativo, è consigliabile consultare il “Conto Termico” (Decreto 16 Febbraio 2016, Ministero dello Sviluppo Economico) dove vengono elencati tutti i possibili interventi incentivati dallo stato.

Le migliorie riguardano principalmente l’involucro, gli infissi, la copertura, la sostituzione di impianti con altri più efficienti e l’affiancamento di impianti c he utilizzano fonti rinnovabili, specie il sole.

L’obiettivo finale di tali interventi è molteplice:

- Eliminare gli sprechi energetici (e dunque economici) - Ottenere gli incentivi

- Ridurre i consumi energetici - Ridurre i costi

- Aumentare il livello di comfort degli occupanti

E’ consigliabile calcolare i benefici sia di ogni singolo intervento, sia delle possibili combinazioni tra essi. In alcuni casi un intervento potrebbe infatti rendere l’altro poco influente, se non inutile. Se si pensa ad esempio di realizzare la coibentazione dei muri esterni e di sostituire le pompe di calore con altre più moderne, è necessario calibrare tali impianti in relazione all’intervento di isolamento. Bisogna cioè tenere conto della combinazione dei due interventi e non della somma dei singoli.

Grazie al software Edilclima è possibile creare gli scenari degli interventi divisi per categoria per poi effettuare tutte le possibili combinazioni. Sta all’auditor, chi si occupa della Diagnosi, valutare quale delle soluzioni si avvicina maggiormente agli obiettivi concordati con il committente.

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7 2.5 Analisi economica

L’analisi economica può essere di due tipi:

- “semplificata”, basata sul tempo di ritorno semplice - “dettagliata”, basata sulla normativa UNI EN 15459

Il secondo metodo consente certamente un’analisi più approfondita e precisa, ma richiede più tempo, mentre il primo permette di compiere una buona analisi in tempi ridotti.

La scelta del metodo dipende dagli accordi con il committente, anche in base alle risorse disponibili. La seconda tipologia risulta infatti più costosa della prima, ma se compiuta in modo corretto permette di ripagare il maggior impegno economico iniziale con tempi di ritorno relativamente brevi, oltre che fornire una migliore progettazione degli interventi e dunque una migliore efficienza energetica.

2.6 Relazione finale

E’ necessario infine stilare una relazione riassuntiva e schematica nella quale vengono riportati tutti i risultati dell’intero processo di Diagnosi Energetica.

Nella relazione vanno in particolare descritti:

- lo stato di fatto dell’edificio;

- il sistema edificio-impianto;

- le proposte di intervento;

- la valutazione economica degli interventi.

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8 Schema Diagnosi Energetica

Dalle Linee guida MUVITA

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9 3. NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO

Si riportano di seguito le norme tecniche riguardanti la Diagnosi Energetica degli edifici, tratte da Bergero S., “Diagnosi Energetica”:

DLgs 115-2008 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazio ne della direttiva 93/76/CEE".

Articolo 13, comma 1

obbligo di diagnosi energetiche degli edifici pubblici o ad uso pubblico in caso di interventi di ristrutturazione degli impianti termici, compresa la sostituzione dei generatori, o di ristrutturazioni edilizie che riguardino almeno il 15% della superficie esterna dell'involucro edilizio che racchiude il volume lordo riscaldato.

Articolo 16, comma 2

Allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di obiettività e di attendibilità per le misure e i sistemi finalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica, con uno o più decreti del Ministro dello Sviluppo Economico è approvata, a seguito dell'adozione di apposita norma tecnica da parte dell'UNI- CEI, una procedura di certificazione per il sistema di gestione energia e per le diagnosi energetiche.

Articolo 18, comma 3

La certificazione energetica di cui al Dlgs. 192-2005 e s.m.i. si considera equivalente ad una diagnosi energetica….

Allegato III

Vengono indicate le norme tecniche da adottare per il calcolo della prestazione energetica degli edifici al fine di eseguire le diagnosi energetiche, ovvero le norme della serie UNI/TS 11300.

DPR 59-2009 "Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della

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10 direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia" (abrogato dal 01-10- 2015).

Articolo 4, comma 6

nel caso di nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore, per potenze nominali al focolare ≥ 100 kW, è fatto obbligo di allegare alla relazione tecnica di cui all'articolo 8, comma 1, del decreto legislativo, una diagnosi energetica dell'edificio e dell'impianto nella quale si individuano gli interventi di riduzione della spesa energetica, i relativi tempi di ritorno degli investimenti, ed i possibili miglioramenti di classe dell'edificio nel sistema di certificazione energetica in vigore…

DM 26/06/2015 "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici" (in vigore da 01/10/2015).

Paragrafo 5.3

Nel caso di ristrutturazione o di nuova installazione di impianti termici di potenza termica nominale del generatore ≥ 100 kW (Attenzione! non più la semplice sostituzione del generatore!), ivi compreso il distacco dall’impianto centralizzato anche di un solo utente/condomino, deve essere realizzata una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto che metta a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e manutenzione). La soluzione progettuale prescelta deve essere motivata nella relazione tecnica sulla base dei risultati della diagnosi.

La diagnosi energetica deve considerare, in modo vincolante ma non esaustivo, almeno le seguenti opzioni:

a) impianto centralizzato dotato di caldaia a condensazione co n contabilizzazione e termoregolazione del calore per singola unità abitativa;

b) impianto centralizzato dotato di pompa di calore elettrica o a gas co n contabilizzazione e termoregolazione del calore per singola unità abitativa;

c) le possibili integrazioni dei suddetti impianti con impianti solari termici;

d) impianto centralizzato di cogenerazione;

e) stazione di teleriscaldamento collegata a una rete efficiente come definita al decreto legislativo n. 102 del 2014;

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11 f) per gli edifici non residenziali, l’installazione di un sistema di gestione automatica degli edifici e degli impianti conforme al livello B della norma EN15232.

DM 26/06/2009 "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici".

Allegato A, articolo 8, comma 1

La procedura di certificazione energetica degli edifici comprende le seguenti operazioni svolte dai soggetti certificatori.

L’esecuzione di una diagnosi o di una verifica di progetto, finalizzata alla determinazione della prestazione energetica dell’immobile e all’individuazione degli interventi di riqualificazione energetica che risultano economicamente convenienti:

a) il reperimento dei dati di ingresso, relativamente alle caratteristiche climatiche della località, alle caratteristiche dell’utenza, all’uso energetico dell’edificio e alle specifiche caratteristiche dell’edificio e degli impianti, avvalendosi, in primo luogo, dell’attestato di qualificazione energetica;

b) la determinazione della prestazione energetica mediante applicazione di appropriata metodologia, secondo quanto indicato ai precedenti paragrafi 4 e 5, relativamente a tutti gli usi energetici, espressi in base agli indici di prestazione energetica EP totale e parziali;

c) l’individuazione delle opportunità di intervento per il miglioramento della prestazione energetica in relazione alle soluzioni tecniche proponibili, ai rapporti costi-benefici e ai tempi di ritorno degli investimenti necessari a realizzarle.

Allegato A, articolo 8, comma 1

Le modalità esecutive della diagnosi di cui al punto 1 possono essere diverse e commisurate al livello di complessità della metodologia di calcolo utilizzata per la valutazione della prestazione energetica.

Ne segue che la diagnosi energetica è lo strumento necessario alla certificazione energetica per individuare gli interventi più significativi ed economicamente convenienti per il miglioramento della prestazione energetica del sistema fabbricato-impianto.

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12 DM 26/06/2015 "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici".

Ribadisce quanto già presente nel DM 26/06/2009 ed in più introduce a pag. 4 dell'APE una sezione in cui il certificatore può informare il cliente sulle opportunità, anche in termini di strumenti di sostegno nazionali o locali, legate all’esecuzione di diagnosi energetiche e interventi di riqualificazione energetica, comprese le ristrutturazioni importanti.

DM 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni", detto Conto Termico.

Articolo 15

1. Nel caso di realizzazione di interventi di cui all'art. 4, comma 1, lettera a) (isolamento termico di superfici opache, PA), le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l'intervento e da certificazione energetica successiva.

Nel caso di realizzazione di interventi di cui all'art. 4, comma 1, lettere da b) a d) (sostituzione di infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con altri dotati di caldaie a condensazione, installazione di sistemi di schermatura, PA) e comma 2, lettere da a) a c) (sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con altri dotati di pompa di calore, sostituzione impianti di climatizzazione di serre e fabbricati rurali con altri dotati di caldaie a biomassa, installazione di collettori solari termici, PRIVATI) quando l'intervento stesso è realizzato su interi edifici con impianti di riscaldamento di potenza nominale totale del focolare maggiori o uguali a 100 kW, le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l'intervento e da certificazione energetica successiva.

3. Le spese sostenute per la diagnosi e certificazione energetica dalle amministrazioni pubbliche per gli adempimenti di cui al comma 1, sono incentivate nella misura del cento per cento della spesa.

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13 4. Le spese sostenute per la diagnosi e certificazione energetica dai soggetti privati per gli adempimenti di cui al comma 2 sono incentivate nella misura del cinquanta per cento.

Articolo 9

ENEA, in qualità di organismo tecnico, ai sensi della convenzione con il GSE, in collaborazione con le regioni e il CTI, predispone, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un modello di diagnosi energetica di alta qualità specifico per gli edifici nelle modalità previste dalle norme tecniche UNI vigenti.

Ad oggi la bozza è la seguente: Comitato Termotecnico Italiano CTI,

"Definizione di un modello di diagnosi energetica degli edifici", Prima Bozza, Marzo 2013.

DM 16/02/2016 " Aggiornamento della disciplina per l'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.", detto Nuovo Conto Termico.

DLgs. 4 giugno 2013, n. 63 (convertito in legge L90 3 agosto 2013)

"Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonchè altre disposizioni in materia di coesione sociale".

Articolo 16, comma 2

Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico ed all’utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile, individuati attraverso un attestato di prestazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali.

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14 Normativa tecnica di riferimento per la Diagnosi Energetica degli edifici Norme della serie UNI/TS-11300 ed altre norme ad esse correlate (metodo mensile quasi-stazionario):

UNI/TS 11300-1:2014 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1:

Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale".

UNI/TS 11300-2:2014 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2:

Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria".

UNI/TS 11300-3:2010 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3:

Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva".

UNI/TS 11300-4:2016 " Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione

invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria".

UNI/TS 11300-5:2016 "Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 5: Calcolo dell’energia primaria e della quota di energia da fonti rinnovabili".

UNI/TS 11300-6:2016 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 6:

Determinazione del fabbisogno di energia per ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili".

La specifica tecnica UNI/TS 11300 definisce il calcolo della prestazione energetica degli edifici in base ai fabbisogni di energia termica ed elettrica e all’utilizzo di energia non rinnovabile e rinnovabile, considerando i seguenti servizi energetici:

- climatizzazione invernale, - acqua calda sanitaria, - climatizzazione estiva, - ventilazione,

- illuminazione,

- trasporto di persone.

Bergero S., “Diagnosi Energetica”

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15 4. CASO STUDIO: SEDE INPS DI SAVONA

L’edificio si trova nel centro della “città della Torretta”, in piazza Guglielmo Marconi, a pochi metri da via Paleocapa ed a circa 500 metri dal mare.

Dal punto di vista climtico appartiene alla zona D (periodo di riscaldamento: 1 novembre - 15 aprile), dato da tenere in considerazione ai fini della valutazione energetica.

La trama urbana in cui si inserisce è piuttosto fitta ed elevata, tale da tenere in ombra l’edificio per diverse ore al giorno, specie nel periodo invernale, quando i raggi del sole difficilmente raggiungono i livelli medio-bassi dell’edificio.

Foto aerea

Dal punto di vista architettonico è evidente l’impronta fascista data dalla linearità dei prospetti e dall’austero rivestimento in travertino dei piani bassi, nonché dalla geometria di pianta ed alzato e dalla monumentalità.

La data di costruzione si pone intorno agli anni 30’ del secolo scorso, ma il palazzo ha subito una profonda ristrutturazione interna in tempi relativamente recenti (1995).

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16 4.1 Sopralluoghi e verifiche

Prima di eseguire la Diagnosi Energetica sono stati effettuati due sopralluoghi, in modo da verificare eventuali discrepanze con il modello di partenza o

eventuali modifiche recenti all’interno dell’edificio.

1. Il primo sopralluogo, all’esterno della struttura, è stato utile per verificare le condizioni delle facciate, la presenza o meno delle chiusure esterne e l’andamento dell’illuminazione del sole durante la giornata.

Si riportano di seguito le principali osservazioni scaturite dalla visita in loco e dall’analisi delle foto.

Osservazioni:

- Nella stagione invernale ed in quella autunnale il sole illumina solamente i piani superiori della facciata principale, mentre il resto dell’edificio rimane in ombra a causa dei palazzi alti che lo circondano da tutti i lati.

- Non sono presenti chiusure esterne, quali tapparelle o persiane, né elementi oscuranti che intercettino la luce del sole prima dei vetri delle finestre.

- L’intonaco è in buono stato, da poco restaurato, così come il rivestimento in travertino dei piani inferiori.

- Per poter effettuare interventi di coibentazione termica sui muri esterni è necessario utilizzare dei profili in rilievo per far risaltare i bordi delle finestre in modo da non modificare l’aspetto esteriore dell’edifici.

- Non è possibile effettuare interventi di coibentazione sui muri esterni dei piani inferiori poiché si dovrebbe rimuovere il travertino di rivestimento, qualità storica dell’edifico.

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17 Fotografie Gennaio 2018

Prospetto principale

Prospetto Est Prospetto Ovest

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18 Fotografie Marzo 2018

Prospetto principale

Prospetto Ovest Prospetto Est

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19 Fotografie Ottobre 2018

Prospetto principale

Prospetto Est Prospetto Ovest

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20 2. Il secondo sopralluogo, all’interno dell’edificio ed in orario di lavoro, è

stato utile per verificare il funzionamento degli impianti, la temperatura dei locali e il reale utilizzo degli ambienti di lavoro, oltre che le eventuali anomalie.

Osservazioni:

- I ventilconvettori vengono alimentati da pompe di calore aria/acqua. L’aria immessa negli ambienti viene scaldata/raffreddata dal fluido refrigerante che scorre nei tubi posti nel controsoffitto. E’ dunque un impianto di climatizzazione idronico (ad acqua) costituito da un sottosistema di generazione e da una rete di distribuzione.

- I singoli ambienti (uffici) hanno un termostato con cui si può regolare la temperatura aumentandola o diminuendola al massimo di 3 gradi, rispetto alla temperatura base di 21°C.

Termostato negli uffici

Pompa di calore Condotte di mandata e ritorno

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21 - I tubi di distribuzione dell’acqua ai ventilcovettori sono rivestiti da materiale isolante generalmente in buono stato.

- I bagni vengono ancora riscaldati per mezzo dei radiatori (termosifoni in ghisa) collegati ad una vecchia caldaia che verrà a breve sostituita.

Tubi di mandata e ritorno Radiatore nel bagno

- I corridoi fanno parte dei locali climatizzati, mentre il corpo scale di quelli no n riscaldati; quest’ultimo però presenta una temperatura del tutto simile ai corridoi, poiché non isolato da essi.

Corridoio riscaldato Corpo scale

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22 - Gli uffici presentano una temperatura media di circa 22-23 gradi centigradi e sono generalmente occupati da una o al più due persone. Sono presenti tende rigide oscuranti, interne, di colore scuro, mentre sono assenti le tapparelle.

- Gli archivi sono locali non riscaldati e la temperatura è realmente inferiore a tutti gli altri locali.

Archivio Dettaglio finestra

Finestra ufficio con tende oscuranti interne

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23 - Il piano terra presenta fan-coil per condizionamento sia estivo che invernale, ventilconvettori pensili e bocchette inserite nel controsoffitto per il solo condizionamento estivo. I fan-coil sono regolati da una valvola posta sopra l’orologio e sono alimentati dai tubi presenti al piano sottostante (interrato). I ventilconvettori pensili e le bocchette sono invece alimentate dai tubi provenienti dal piano superiore nascosti nel controsoffitto.

Ventilconvettori piano terra Fan-coil piano terra

Tubi di alimentazione al piano interrato

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24 Copertura:

- E’ presente un sistema di ventilazione meccanica utilizzato per il solo ricambio d’aria nei bagni ed un’unità split utilizzata per l’ascensore, la direzione del quinto piano e l’ex bar al sesto piano.

- Non sono presenti pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, né pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.

Unità split Ventilazione meccanica

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25 4.2 Modifiche sul modello Edilclima

La fase di analisi e verifica del modello già realizzato è stata utile per comprendere a fondo la struttura dell’edificio in tutte le sue parti oltre che per cominciare ad individuare i “punti deboli” su cui intervenire. L’analisi si è concentrata in particolare sulla stratigrafia dei muri esterni e sugli infissi, dal momento che costituiscono le superfici di scambio termico tra interno ed esterno dell’edificio.

L’attenzione è caduta su un’imprecisione del modello riguardo ai sistemi di chiusura esterni (le tapparelle). Dalle foto fatte durante il primo sopralluogo infatti non risultavano sistemi di chiusura od oscuramento esterni alle finestre, mentre nel modello virtuale erano stati inseriti. Le tapparelle, dopo i lavori di ristrutturazione, erano state eliminate con il conseguente tamponamento dei cassonetti.

Nel modello Edilclima si è dunque proceduto con l’eliminazione delle chiusure esterne ed è stata inserita una nuova stratigrafia corrispondente ai cassonetti tamponati. Non potendo verificare l’esatta composizione, è stato ipotizzato uno schema semplificato costituito da mattoni forati all’esterno, un’intercapedine di massima larghezza ed un altro strato di mattoni forati all’interno.

Nuova stratigrafia corrispondente ai cassonetti tamponati

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26 Per semplificare l’inserimento della nuova stratigrafia all’interno del modello virtuale, è stato ipotizzato che ogni cassonetto occupasse 1 mq di superficie.

Attraverso l’input grafico di Edilclima sono state inserite sui muri esterni, con il comando “muri sovrapposti”, delle “strisce” cstituite dalla nuova stratigrafia, di altezza tale da coprire una superficie equivalente a quella occupata dai vecchi cassonetti.

In questo modo l’area di scambio termico tra interno dell’edificio ed ambiente esterno risulta più corretta, poiché tiene conto anche delle parti tamponate, dunque a più alta trasmittanza rispetto al resto del muro, seppur non in maniera geometricamente rigorosa, ma comunque accettabile ai fini del calcolo energetico.

Aggiunta della nuova stratigrafia “Coperture cassonetti” nel modello Edilclima

Per il resto, non sono state riscontrate particolari imprecisioni ed il modello è nel complesso ben realizzato e dettagliato.

Si è potuto dunque subito passare alla fase di progetto degli interventi migliorativi in funzione sia della Certificazione Energetica che della Diagnosi Energetica.

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27 5. INTERVENTI MIGLIORATIVI

Gli interventi riguardano principalmente l’involucro dell’edificio che, allo stato attuale, presenta numerose dispersioni termiche, sia attraverso gli infissi che attraverso la muratura perimetrale, nonché attraverso i numerosi ponti termici non risolti.

Per quanto riguarda gli impianti, sono già stati effettuati interventi recenti: le pompe di calore sono state installate, al posto di vecchi gruppi refrigeratori, nell’anno 2011 e non presentano particolari problemi di funzionamento, né si registrano andamenti anomali nei consumi imputabili ad esse. Si prevederà dunque il semplice affiancamento di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

E’ invece prevista la sostituzione degli impianti di illuminazione, costituito attualmente da lampade fluorescenti, con lampade a basso consumo.

La scelta degli interventi è volta inoltre all’ottenimento degli incentivi statali, in modo da ridurre ulteriormente i costi iniziali, grazie all’utilizzo del “Conto termico” (DM del 26-06-2015).

5.1 Conto termico

Dal sito https://www.gse.it:

“Il Contatore del Conto Termico è lo strumento che consente di monitorare i dati relativi agli incentivi riconosciuti tramite il Conto Termico (D.M. 28/12/12 e D.M.

16/02/2016) dedicato alla promozione di interventi per l'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili presso pubblica amministrazione e privati”.

Per quanto riguarda gli interventi sull’involucro esterno, i criteri grazie a cui ottenere gli incentivi si basano sulla trasmittanza massima che la tecnologia utilizzata consente di raggiungere. La limitazione varia in base alla zona climatica ed è più severa del semplice “valore limite” indicato dal DM del 26-06- 2015.

Gli interventi sull’involucro dell’edificio sono quelli che consentono un maggior contenimento dei consumi e sono dunque da ritenere prioritari rispetto agli altri.

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28 Nella tabella seguente vengono indicati i valori massimi di trasmittanza incentivabili:

Anche per la sostituzione degli infissi (involucro trasparente) vengono indicati i valori di trasmittanza massimi da non superare:

Il “Conto Termico” elenca anche i criteri che riguardano la sostituzione degli impianti di generazione, ma nella seguente tesi non verranno affrontati poiché, come detto in precedenza, le pompe di calore sono state installate in tempi sufficientemente recenti.

Considerato poi che il palazzo è storico e vincolato, gli interventi non devono stravolgere l’aspetto esteriore dell’edificio, lasciando intatto in particolare il rivestimento in travertino dei piani bassi e le tegole in ardesia della copertura.

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29 Per calcolare a quanto ammonta l’incentivo si utilizza la seguente equazione tratta dal “Conto termico”:

Operando con il software Edilclima, il calcolo degli incentivi, oltre che del risparmio annuale e del tempo di ritorno, viene automaticamente eseguito al termine dell’inserimento degli interventi migliorativi.

5.2 Proposte di intervento

Il software Edilclima permette di creare all’interno dello stato di fatto,

nell’apposita scheda “Interventi migliorativi”, uno o più “Scenari” corrispondenti alle diverse tipologie di interventi, oppure alla combinazione di più interventi. E’

infatti fondamentale, come scritto in precedenza, valutare gli interventi sia singolarmente che combinati tra loro.

In prima battuta sono stati inseriti gli interventi ai fini della semplice redazione dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), dunque in un contesto ancora di Certificazione Energetica e non ancora di Diagnosi.

(31)

30 Si è dunque proceduto con la creazione dei seguenti “Scenari”:

Gli senari 1, 2 e 4 contengono “interventi singoli”, lo scenario 3 è la

combinazione dei primi due interventi, mentre lo scenario 5 è la combinazione di tutti gli interventi.

1. Involucro opaco:

Questo scenario riguarda tutti gli interventi di isolamento delle pareti esterne ed interne, nonché delle strutture orizzontali (pavementi e copertura) confinanti con ambienti non climatizzati.

A partire dal secondo piano è possibile realizzare un cappotto esterno in pannelli di polistirene espanso. La trasmittanza deve essere inferiore a 0,26 W/m2k per poter ottenere gli incentivi ed i pannelli devono dunque avere uno spessore di almeno 80 mm, fino a 90-100 mm per alcuni muri che affacciano sul cavedio interno.

Ai piani inferiori non è possibile procedere allo stesso modo a causa del

rivestimento in travertino. Si effettua dunque l’insuflaggio dell’intercapedine con materiale isolante. Lo spessore dell’intercapedine (60 mm al piano terra, 30 cm al primo piano) non è però tale da consentire una trasmittanza inferiore a 0,26 W/m2K per l’ottenimento degli incentivi, ma rispetta comunque i valori limite imposti dalla norma (meno restrittivi ed indicati dallo stesso Edliclima).

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31 Per isolare il corpo scala e gli altri locali non riscaldati dai locali climatizzati è prevista la realizzazione di un cappotto interno, costituito da pannelli di polistirene espanso, con uno spessore di 60-70 cm a seconda delle pareti, sempre con lo scopo di rispettare le indicazioni del Conto Termico.

Infine il pavimento verso il locale seminterrato (non riscaldato) e la copertura sono stati isolati con gli stessi pannelli di polistirene, ma con spessore di 80 cm.

Si riporta di seguito l’esempio riguardante l’applicazione del cappotto esterno ai muri perimetrali del secondo, terzo e quarto piano:

Edilclima offre una serie di interventi precostituiti, compresi i materiali isolanti, dei quali vengono indicate le proprietà fisiche.

Nell’esempio sono stati selezionati i pannelli di polistirene espanso in ragione della bassa conduttività ed è stato impostato lo spessore necessario per ottenere una trasmittanza minore o uguale a 0,26 W/m2K. Il software calcola automaticamente l’area totale interessata dall’intervento e le esposizioni dei muri in base al modello realizzato.

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32 Involucro trasparente (infissi):

Gli infissi sono a doppio vetro, con taglio termico, ma privi di intercapedine. E’

prevista dunque la sostituzione di tutte le finestre con nuovi serramenti in PVC dotati di doppio vetro ed intercapedine d’aria, con trasmittanza di 1,489 W/m2K, inferiore a quella massima necessaria per ottenere gli incentivi. Si tratta di un intervento in realtà poco efficace se effettuato da solo ed economicamente sconveniente, come si vedrà in seguito.

Qui di seguito l’inserimento delle nuove finestre all’interno del secondo scenario

Come nel caso dei pannelli isolanti, anche per le finestre Edliclima propone un elenco di possibili soluzioni. Questa volta il criterio di scelta è ricaduto, oltre che sulle caratteristiche fisiche, anche sul costo dei serramenti, in modo che la spesa iniziale non incida troppo su un intervento che, da solo, migliora marginalmente le prestazioni energetiche complessive dell’edificio.

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33 Involucro opaco + involucro trasparente

I due interventi precedenti sono stati combinati per ottenere l’intervento

complessivo sull’involucro dell’edificio che comprende dunque sia l’isolamento dei muri e delle strutture orizzontali che la sostituzione dei serramenti.

Fotovoltaico

Quest’ultimo intervento, ascrivibile alla categoria delle energie rinnovabili, non permette in realtà di ottenere inventivi da parte dello stato, ma si rivelerà particolarmente conveniente in termini economici oltre che energetici.

Si prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici del tipo

“SUNPOWER/Modulo315” sulla copertura piana dell’edificio e con inclinazione di 45°. Tale angolo consente di ottenere la massima efficienza annuale poiché permette una buona produzione di energia anche quando il sole è basso sull’orizzonte, ovvero nei mesi invernali. Non sono presenti particolari ostacoli sulla copertura che possano mandare in ombra i pannelli in alcuni momenti della giornata, né palazzi più alti intorno.

Nella scheda “solare fotovoltaico”, oltre all’inclinazione ed alla potenza complessiva dei pannelli, Edilclima richiede, seppur non obbligatorie, le producibilità mensili. Dovendo combinare l’intervento del fotovoltaico con gli interventi sull’involucro, è stato necessario inserire le producibilità, senza le quali il software non considera il fotovoltaico nel calcolo energetico.

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34 Interventi complessivi

L’ultimo scenario raggruppa tutti gli interventi precedentemente enunciati ed è quello che permette il miglior risultato dal punto di vista del risparmio

energetico, al prezzo di un maggior costo iniziale.

Di seguito il riepilogo dello scenario 5:

Ad ogni intervento è associato il costo, calcolato dal software in base ai prezzari in esso inseriti. Si riporta di seguito un esempio di prezzario rig uardante i

pannelli isolanti con in evidenza l’isolante scelto per il cappotto:

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35 Essendo ancora in fase di Certificazione, gli incentivi e le condizioni reali

dell’edificio non vengono prese in considerazione.

5.3 APE (Attestato di Prestazione Energetica)

Nella scheda “Attestati energetici” di Edilclima è possibile compilare il modulo dell’APE, inserendo inoltre gli interventi di miglioramento previsti, al fine di cominciare a capire quali siano gli interventi più convenienti, in base al salto di classe previsto ed al tempo di ritorno dell’investimento iniziale. In sede di Diagnosi gli stessi interventi verranno valutati in modo più preciso in base al modello reale ed agli incentivi.

Si riporta nelle pagine seguenti l’Attestato di prestazione energetica esportato da Edilclima.

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36

DATI GENERALI

Destinazione d'uso Oggetto dell'attestato Nuova costruzione

Residenziale X Intero edificio Passaggio di proprietà

X Non residenziale Unità immobiliare Locazione

Gruppo di unità immobiliari Ristrutturazione importante

Classificazione D.P.R. 412/93: E.2 Numero di unità immobiliari X Riqualificazione energetica

di cui è composto l'edificio: 1 Altro:

Dati identificativi

Regione : LIGURIA Zona climatica : D

Comune : Savona Anno di costruzione : 1939

Indirizzo : Piazza G.Marconi n. 6 Superficie utile riscaldata (m²) : 3325,05

Piano : Superficie utile raffrescata (m²) : 3325,05

Interno : Volume lordo riscaldato (m³) : 15016,01

Coordinate GIS : 44,311060 N - 8,479631 E Volume lordo raffrescato (m³) : 15016,01

Comune catastale I480 Sezione Foglio Particella

Subalterni da a da a da a da a

Altri subalterni

Servizi energetici presenti

X Climatizzazione invernale Ventilazione meccanica X Illuminazione

X Climatizzazione estiva Prod. acqua calda sanitaria X Trasporto di persone o cose

PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE E DEL FABBRICATO

La s ezione riporta l’indic e di prestaz ione energetic a globale non rinnovabile in funz ione del fabbric ato e dei s erviz i energet ici pres enti, nonc hé la pres t az ione energet ic a del fabbric at o, al nett o del rendiment o degli impianti pres enti.

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37

PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI E CONSUMI STIMATI

La s ez ione riport a l’indic e di pres taz ione energetic a rinnovabile e n on rinno vabile, nonc hé una s tima dell’energia c ons umata annualmente dall’immobile s ec ondo un us o standard.

Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia

FONTI ENERGETICHE UTILI ZZATE

Quantità annua consumata in uso standard (specificare unità di misura)

Indici di prestazione energetica globali ed emissioni

X Energia elettrica da ret e 268450 kWh Indice della prestazione

Gas naturale energetica non rinnovabile

GPL EPgl,nren

Carbone kWh/m2 anno

Gasolio 157,43

Olio combustibile Indice della prestazione

Biomasse solide energetica rinnovabile

Biomasse liquide EPgl,ren

Biomasse gassose kWh/m² anno

Solare fotovolt aico 90,96

Solare termico Emissioni di CO2

Eolico kg/m2 anno

Teleriscaldamento 37

Teleraffrescamento

Altro

RACCOMANDAZIONI

La s ezione riport a gli int ervent i rac c omandat i e la st ima dei ris ult at i c ons eguibili, c on il singolo int ervent o o c on la realizz azione dell’ins ieme di ess i, es primendo una valutaz ione di mas sima del potenz iale di miglioramento dell’edific io o immobile oggetto dell’attes tato di pres taz ione energetic a.

R IQ U AL IF IC A ZIO N E E NE R G ET IC A E R IS T RU T T U R AZIO N E IMP O R T AN T E

I N T ER V EN T I R A C C O M A N D A T I E R I S U L T A T I C O N S EGU I B I L I

Codice TIPO DI INTERV ENTO RACCOMANDATO

Comporta una Ristr utturazione

importa nte

Tempo di r itor no dell’investimento

anni

Classe Energetica raggiungibile con l’intervento (EPg l,nr en kWh/m2 anno )

CLASSE ENERGETICA raggiungibile se s i

realizzano tutti gli inter venti raccomandati

R EN 2 2-Involucro trasparente (infissi) no 48,71 B 151,37

A2

107,02

kWh/m2 anno

R EN 1 1-Involucro opaco si 12,13 A1 132,92

R EN 6 4-Fotovoltaico no 4,20 A1 131,15

R EN 1 3-Involucro opaco + trasparente si 21,47 A1 129,19

R EN R EN

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38

ALTRI DATI ENERGETICI GENERALI

Energia esportata 0,00 kWh/anno Vettore energetico: Energia elettrica

ALTRI DATI DI DETTAGLIO DEL FABBRICATO

V – Volume riscaldato 15016,01 m3

S – Superficie disperdente 6197,06 m2

Rapporto S/V 0,41

EPH,nd 77,16 kWh/m2 anno

Asol,est/Asup utile 0,0197 -

YIE 0,5585 W/m2K

DATI DI DETTAGLIO DEGLI IMPIANTI

Servizio

energetico Tipo di impianto Anno di installazione

Codice catasto regionale

impianti termici

Vettore energetico

utilizzato

Potenza Nominale

kW

Efficienza media

stagionale EPren EPnren

Climatizzazione

invernale HP elettrica aria-acqua 2017 elettrica da Energia

rete 171,90 55,7 ηH 69,63 68,92

HP elettrica aria-acqua 2017 elettrica da Energia

rete 171,90 Climatizzazione

estiva HP elettrica aria-acqua 2017 elettrica da Energia

rete 149,20 112,8 ηC 1,87 7,75

Prod. acqua calda sanitaria

Impianti combinati Produzione da fonti rinnovabili

Ventilazione meccanica

Illuminazione 2017 elettrica da Energia

rete 46,43 0,0 17,97 74,56

Trasporto di persone o cose

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 EnergiaElettri

ca 0,00 0,0 1,50 6,21

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato

2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato

2017 elettrica da Energia

rete 0,00

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Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

Ascensore a motore elettrico a fune con argano

agganciato 2017 elettrica da Energia

rete 0,00

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INFORMAZIONI SUL MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA

La s ez ione riport a informaz ioni s ulle opport unit à, anc he in t ermini di s t rument i di s os t egno nazionali o loc ali, legate all’es ec uz ione di diagnosi energetic he e interventi di riqualific azione energetic a, c ompres e le rist rutt uraz ioni import ant i.

Al fine di ottenere gli incentivi statali è stato preso in considerazione il ”Conto termico” (DM 16 febbraio 2016) nel quale vengono indicate le trasmittanze massime raggiungibili per ogni tipologia di intervento sull’ivolucro dell’edificio. Gli spessori dei pannelli isolanti sono dunque dettati dall’adeguamento a tali valori di trasmittanza. Solo nel caso dell’insufflaggio dell’intercapedine non è stato possibile rispettare i valori massimi poiché lo spessore della stessa non lo consente. L’installazione dei pannelli fotovoltaici permette di ottenere un incentivo pari al 50% della spesa di acquisto e installazione degli stessi.

SOGGETTO CERTIFICATORE

Ente/Organi smo pubblico X Tecnico abilitato Organismo/Società

Nome e Cognome / Denominazi one

Indi rizzo - - ()

E-mail Telefono Titolo

Ordine/i scrizi one di /

Di chia razione di indipendenza Il sottoscritto certificatore, consapevole delle responsabilità assunte ai sensi degli artt.359 e 481 del Codice Penale, DICHIARA di aver svolto con indipendenza ed imparzialità di giudizio l’attività di Soggetto Certificatore del sistema edificio impianto oggetto del presente attestato e l’assenza di conflitto di interessi ai sensi dell’art.3 del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 75.

Informazi oni aggiuntive

SOPRALLUOGHI E DATI DI INGRESSO

E’ sta to e se guito a lme no un sopralluogo/rilie vo sull’edificio obbliga torio pe r la re daz ione del

pre se nte AP E? si

SOFTWARE UTILIZZATO

I l softwa re util izza to ri sponde ai re qui si ti di ri sponde nza e ga ranzia di scosta m e nto ma ssi m o dei

ri sul ta ti conse gui ti ri spe tto ai val ori ottenuti pe r mezz o de ll o strum e nto di ri fe ri me nto nazi onal e? si

Ai fini del la re daz ione del pre se nte a tte sta to è sta to util izza to un softwa re che im pie ghi un me todo

di cal col o sem pl i fi ca to? no

Il pre se nte a tte sta to è re so, da l sottoscritto, in forma di dichia ra zione sostitutiva di a tto notorio a i se nsi dell’a rticolo 47 del D.P.R. 445/2000 e de ll’a rticolo 15, comma 1 del D.Lgs 192/2005 così come modifica to da ll’articolo 12 del D.L 63/2013.

Data di emi ssi one 19/11/2018 Firma e timbro del te cni co o firma digi tale

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