Didattica Speciale:
codici del linguaggio logico e matematico
TERZA LEZIONE 03 LUGLIO 2014
Prof. Ivan Di Pierro
Pedagogista Clinico e Giuridico [email protected]
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
DISPRASSIA
PERCHE’ PARTIRE DALLA DISPRASSIA?
- FORNISCE UNA CORNICE
NEUROLOGICA FUNZIONALE A VARI DISTURBI;
- AMPLIA LA VISIONE CLINICA DEI PROBLEMI PIU’ COMUNI DELL’ETA’
EVOLUTIVA;
- CONSENTE DI RIFORMULARE IL
QUADRO CLINICO DI ALCUNE
SINDROMI
DISPRASSIA
PRASSIA: azione motoria finalizzata ed
organizzata
DISPRASSIA
Dal greco praxis = azione, azione disturbata.
Condizione non sempre distinta dall’aprassia.
Disorganizzata esecuzione di azioni, di movimenti
organizzati e volontari pur in assenza di impedimenti organici o di deficit sensoriali.
DISPRASSIA
Disturbo qualitativo, disordine di sequenze di azioni nei contesti spaziali e temporali. Oggi è distinta in:
- ideativa ove è turbata l'ideazione del gesto e risulta
alterata la giusta successione dei movimenti;
- ideomotrice, come disordine esecutivo, ove il gesto è mentalmente concepito ma non si ha la capacità di porlo in atto.
DISPRASSIA
Interessa la motricità di ogni tipo:
motorio, oculo-motorio, linguistico, di pensiero, lettorio, scrittorio, grafo-
motorio,
del calcolo orale, dell’organizzazione
spazio-temporale in genere.
DISPRASSIA
Si accompagna a lentezza, difficoltà negli automatismi motori rapidi,
nell’integrazione sensoriale e nella grafo-motricità,
letto-scrittura e calcolo.
DISPRASSIA
Generalmente l'aprassia/disprassia si deve a lesioni cerebrali. Allorché presente durante l’infanzia si qualifica come disprassia
evolutiva. La disprassia come disabilità
primaria, in assenza di altre patologie o deficit manifesta: Sintomi Primari e Sintomi Secondari
DISPRASSIA
A - Sintomi primari, disturbi a carico di:
scioltezza, fluidità, equilibrio, coordinamento, sequenze motorie, grafo-motorie, spogliarsi- vestirsi, slacciare-allacciare, manipolare,
infilare, incastrare, ecc., percezione ed
esecuzioni di sequenze ritmiche, imitazione di gesti e movimenti.
B - Sintomi secondari, associati:
disorganizzazione motoria, impaccio motorio, dislateralità, disturbi spazio-temporali, disturbi del linguaggio. Vedi aprassia, disgrafia,
dislessia, disordine, funzioni esecutive, oculo- motricità, optometria, prassia, scrittura,
sinestesia.
MANCINISMO E DISPRASSIE
DSA E DISCALCULIA
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) si riferiscono a disturbi
dell’apprendimento, in quanto registrazione, comprensione e memorizzazione degli stimoli (non disturbi della conoscenza) non
riconducibili a conseguenze, o forme derivate di altri disturbi o patologie.
DSA E DISCALCULIA
Sono specifici nel senso di primari o
essenziali, non nel senso di settoriali. Essi
non dipendono da insufficienza mentale, né da scarsa motivazione, né da disturbi percettivi, né da disturbi semantici o simbolici
(fonologici), né da scorrette procedure didattiche, come a lungo ritenuto.
DSA E DISCALCULIA
I DSA costituiscono una sindrome integrata nella quale convergono sempre gli stati di
dislessia, disgrafia e discalculia.
DSA E DISCALCULIA
A volte i DSA compaiono in compresenza (co-morbilità) con disturbi del linguaggio (logopatie), disturbi dell’attenzione ed
iperattività (ADHD), altri disturbi neuro-motori.
Ad attente valutazioni cliniche, i soggetti interessati da DSA esibiscono sempre
l’interessamento di molteplici aree funzionali umane, vi insistono infatti:
– dislessia;
– disgrafia;
– discalculia;
– disordini motori;
– disprassie;
DSA E DISCALCULIA
– disordini percettivi (coordinativi, sequenziali, di sintesi percettive, inseguimento percettivo);
– disordini linguistici (coordinativi, sequenziali);
– disordini spaziali;
– disordini temporali;
– forme di disordine della lateralità1;
– disordini della memoria;
– disordini delle funzioni esecutive generali;
– ecc.
SINDROME 5D
Dislessia
Disgrafia Discalculia
Disprassia Dislateralit à
DSA E DISCALCULIA
In sintesi, i DSA constano di una sindrome:
specifica (primaria, essenziale) qualitativa, integrata,
parzialmente pervasiva, neuro-motoria,
Disprassica.
Riconosciamo nei DSA una disprassia sequenziale.
LA DISCALCULIA
Nelle condotte scolastiche degli allievi
discalculici (quindi disprassici, dislaterali, dislessici e disgrafici) si riscontrano
primariamente i seguenti tratti:
- difficoltà,
- lentezza generale, - esitazioni,
- errori specifici o selettivi.
SINTOMI PRIMARI
DELLA DISCALCULIA
Esitazioni ed errori in:
LE AREE DELLA MATEMATICA
• AREA PRE-NUMERICA
• AREA NUMERICA
• AREA DEL CALCOLO
• AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI
• AREA DELLA GEOMETRIA E DELLA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
AREA PRE-NUMERICA
– Organizzazione spaziale.
– Organizzazione temporale.
– Ordinamenti (per altezza, lunghezza, colore, ecc.).
– Discriminazione delle quantità (pochi-tanti, uno- molti, vuoto, di più-di meno...).
– Corrispondenze.
– Competenze simboliche.
AREA NUMERICA
Costruzione del numero
1. Associazione di simboli a quantità.
2. Associazione di numeri a quantità.
3. Posizionatura del numero nella linea.
4. Individuazione del uno-di-più e uno-di-meno.
5. Movimento nella linea dei numeri.
Lettura e scrittura di numeri
1. Riconoscimento di simboli numerici.
2. Scrittura di numeri (numeri speculari, numeri scritti dal basso in alto).
3. Lettura di numeri di una o due cifre (inversioni di posizioni).
4. Scrittura di numeri di una o due cifre (inversioni di posizioni).
5. Traduzione in cifre di quantità verbali (es. ventitrè = 32, duecentrotredici = 231).
6. Traduzione numerica di quantità verbali (un paio, duecoppie, mezzadozzina....).
AREA DEL CALCOLO
Calcolo orale
• Percezione della quantità al colpo d’occhio.
• Contare intuitivo.
• Contare.
• Ordinamento di quantità.
• Ordinamento di numeri.
• Movimento nella linea dei numeri.
• Numerazioni orali.
• Addizioni orali.
• Sottrazioni orali.
• Partizioni orali.
AREA DEL CALCOLO
Calcolo scritto
• Numerazioni scritte.
• Incolonnamento di operazioni.
• Posizionatura di riporti
• Posizionatura di prestiti.
• Direzione spaziale del calcolo.
• Senso spaziale del calcolo.
• Tavoladellemoltiplicazioni.
• Conteggio di addizioni o sottrazioni.
• Tavola delle moltiplicazioni.
• Comprensione dello zero in numeri.
AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI
Comprensione del testo di problemi
• Comprensione generale del testo.
• Traduzione dei dati verbali in dati numerici (un paio, due coppie, mezza dozzina...).
• Comprensione sequenziale di domande.
• Isolamento di dati inessenziali.
• Pianificazione del processo di risoluzione di problemi
POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE
LIEVE
Numerazione progressiva e regressiva con esitazioni ed inciampi, tendenza della predizione, modesti errori nella scrittura di numeri sotto dettatura, lieve disordine spazio-temporale nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, lieve difficoltà nelle procedure del calcolo scritto e nella soluzione di problemi, buona disponibilità al compito, sensibilità metacognitiva presente.
POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE
MEDIA
Numerazione progressiva e regressiva lenta e con inciampi, errori, sostituzioni, inversioni di numeri, disordini spazio-temporali nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, alternanza di predizioni ed interruzioni, discontinua comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, scarsa disponibilità al compito, sensibilità metacognitiva accentuata.
POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE
GRAVE
Numerazione progressiva e regressiva con interruzioni e blocchi, perdurante inversione di numeri, netti disordini spazio-temporali nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, alternanza di predizioni ed interruzioni, scarsa comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, fuga dal compito, forte sensibilità metacognitiva.
POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE
RADICALE
Numerazione progressiva e regressiva costantemente interrotta, errori globali, assenza di predizione, gravi disordini spazio-temporali, difficile comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, fuga dal compito, forte sensibilità metacognitiva.
POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE
NON APPREZZABILE
Rifiuto del compito, assenza del calcolo.