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Didattica Speciale:codici del linguaggio logico e matematico

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(1)

Didattica Speciale:

codici del linguaggio logico e matematico

TERZA LEZIONE 03 LUGLIO 2014

Prof. Ivan Di Pierro

Pedagogista Clinico e Giuridico [email protected]

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

(2)

DISPRASSIA

PERCHE’ PARTIRE DALLA DISPRASSIA?

- FORNISCE UNA CORNICE

NEUROLOGICA FUNZIONALE A VARI DISTURBI;

- AMPLIA LA VISIONE CLINICA DEI PROBLEMI PIU’ COMUNI DELL’ETA’

EVOLUTIVA;

- CONSENTE DI RIFORMULARE IL

QUADRO CLINICO DI ALCUNE

SINDROMI

(3)

DISPRASSIA

PRASSIA: azione motoria finalizzata ed

organizzata

(4)

DISPRASSIA

Dal greco praxis = azione, azione disturbata.

Condizione non sempre distinta dall’aprassia.

Disorganizzata esecuzione di azioni, di movimenti

organizzati e volontari pur in assenza di impedimenti organici o di deficit sensoriali.

(5)

DISPRASSIA

Disturbo qualitativo, disordine di sequenze di azioni nei contesti spaziali e temporali. Oggi è distinta in:

- ideativa ove è turbata l'ideazione del gesto e risulta

alterata la giusta successione dei movimenti;

- ideomotrice, come disordine esecutivo, ove il gesto è mentalmente concepito ma non si ha la capacità di porlo in atto.

(6)

DISPRASSIA

Interessa la motricità di ogni tipo:

motorio, oculo-motorio, linguistico, di pensiero, lettorio, scrittorio, grafo-

motorio,

del calcolo orale, dell’organizzazione

spazio-temporale in genere.

(7)

DISPRASSIA

Si accompagna a lentezza, difficoltà negli automatismi motori rapidi,

nell’integrazione sensoriale e nella grafo-motricità,

letto-scrittura e calcolo.

(8)

DISPRASSIA

Generalmente l'aprassia/disprassia si deve a lesioni cerebrali. Allorché presente durante l’infanzia si qualifica come disprassia

evolutiva.  La disprassia come disabilità

primaria, in assenza di altre patologie o deficit manifesta: Sintomi Primari e Sintomi Secondari

(9)

DISPRASSIA

A - Sintomi primari, disturbi a carico di:

scioltezza, fluidità, equilibrio, coordinamento, sequenze motorie, grafo-motorie, spogliarsi- vestirsi, slacciare-allacciare, manipolare,

infilare, incastrare, ecc., percezione ed

esecuzioni di sequenze ritmiche, imitazione di gesti e movimenti.

B - Sintomi secondari, associati: 

disorganizzazione motoria, impaccio motorio, dislateralità, disturbi spazio-temporali, disturbi del linguaggio. Vedi aprassia, disgrafia,

dislessia, disordine, funzioni esecutive, oculo- motricità, optometria, prassia, scrittura,

sinestesia.

(10)

MANCINISMO E DISPRASSIE

(11)

DSA E DISCALCULIA

I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) si riferiscono a disturbi

dell’apprendimento, in quanto registrazione, comprensione e memorizzazione degli stimoli (non disturbi della conoscenza) non

riconducibili a conseguenze, o forme derivate di altri disturbi o patologie.

(12)

DSA E DISCALCULIA

Sono specifici nel senso di primari o

essenziali, non nel senso di settoriali. Essi

non dipendono da insufficienza mentale, né da scarsa motivazione, né da disturbi percettivi, né da disturbi semantici o simbolici

(fonologici), né da scorrette procedure didattiche, come a lungo ritenuto.

(13)

DSA E DISCALCULIA

I DSA costituiscono una sindrome integrata nella quale convergono sempre gli stati di

dislessia, disgrafia e discalculia.

(14)

DSA E DISCALCULIA

A volte i DSA compaiono in compresenza (co-morbilità) con disturbi del linguaggio (logopatie), disturbi dell’attenzione ed

iperattività (ADHD), altri disturbi neuro-motori.

Ad attente valutazioni cliniche, i soggetti interessati da DSA esibiscono sempre

l’interessamento di molteplici aree funzionali umane, vi insistono infatti:

–  dislessia;

–  disgrafia;

–  discalculia;

–  disordini motori;

–  disprassie;

(15)

DSA E DISCALCULIA

–  disordini percettivi (coordinativi, sequenziali, di sintesi percettive, inseguimento percettivo);

–  disordini linguistici (coordinativi, sequenziali);

–  disordini spaziali;

–  disordini temporali;

–  forme di disordine della lateralità1;

–  disordini della memoria;

–  disordini delle funzioni esecutive generali;

–  ecc.

(16)

SINDROME 5D

Dislessia

Disgrafia Discalculia

Disprassia Dislateralit à

(17)

DSA E DISCALCULIA

In sintesi, i DSA constano di una sindrome:

specifica (primaria, essenziale) qualitativa, integrata,

parzialmente pervasiva, neuro-motoria,

Disprassica.

Riconosciamo nei DSA una disprassia sequenziale.

(18)

LA DISCALCULIA

Nelle condotte scolastiche degli allievi

discalculici (quindi disprassici, dislaterali, dislessici e disgrafici) si riscontrano

primariamente i seguenti tratti:

- difficoltà,

- lentezza generale, - esitazioni,

- errori specifici o selettivi.

(19)

SINTOMI PRIMARI

DELLA DISCALCULIA

Esitazioni ed errori in:

(20)

LE AREE DELLA MATEMATICA

• AREA PRE-NUMERICA

• AREA NUMERICA

• AREA DEL CALCOLO

• AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI

• AREA DELLA GEOMETRIA E DELLA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

(21)

AREA PRE-NUMERICA

–  Organizzazione spaziale.

–  Organizzazione temporale.

–  Ordinamenti (per altezza, lunghezza, colore, ecc.).

–  Discriminazione delle quantità (pochi-tanti, uno- molti, vuoto, di più-di meno...).

–  Corrispondenze.

–  Competenze simboliche.

(22)

AREA NUMERICA

Costruzione del numero

1. Associazione di simboli a quantità.

2. Associazione di numeri a quantità.

3. Posizionatura del numero nella linea.

4. Individuazione del uno-di-più e uno-di-meno.

5. Movimento nella linea dei numeri.

Lettura e scrittura di numeri

1. Riconoscimento di simboli numerici.

2. Scrittura di numeri (numeri speculari, numeri scritti dal basso in alto).

3. Lettura di numeri di una o due cifre (inversioni di posizioni).

4. Scrittura di numeri di una o due cifre (inversioni di posizioni).

5. Traduzione in cifre di quantità verbali (es. ventitrè = 32, duecentrotredici = 231).

6. Traduzione numerica di quantità verbali (un paio, duecoppie, mezzadozzina....).

(23)

AREA DEL CALCOLO

Calcolo orale

• Percezione della quantità al colpo d’occhio.

• Contare intuitivo.

• Contare.

• Ordinamento di quantità.

• Ordinamento di numeri.

• Movimento nella linea dei numeri.

• Numerazioni orali.

• Addizioni orali.

• Sottrazioni orali.

• Partizioni orali.

(24)

AREA DEL CALCOLO

Calcolo scritto

• Numerazioni scritte.

• Incolonnamento di operazioni.

• Posizionatura di riporti

• Posizionatura di prestiti.

• Direzione spaziale del calcolo.

• Senso spaziale del calcolo.

• Tavoladellemoltiplicazioni.

• Conteggio di addizioni o sottrazioni.

• Tavola delle moltiplicazioni.

• Comprensione dello zero in numeri.

(25)

AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI

Comprensione del testo di problemi

• Comprensione generale del testo.

• Traduzione dei dati verbali in dati numerici (un paio, due coppie, mezza dozzina...).

• Comprensione sequenziale di domande.

• Isolamento di dati inessenziali.

• Pianificazione del processo di risoluzione di problemi

(26)

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE

LIEVE

Numerazione progressiva e regressiva con esitazioni ed inciampi, tendenza della predizione, modesti errori nella scrittura di numeri sotto dettatura, lieve disordine spazio-temporale nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, lieve difficoltà nelle procedure del calcolo scritto e nella soluzione di problemi, buona disponibilità al compito, sensibilità metacognitiva presente.

(27)

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE

MEDIA

Numerazione progressiva e regressiva lenta e con inciampi, errori, sostituzioni, inversioni di numeri, disordini spazio-temporali nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, alternanza di predizioni ed interruzioni, discontinua comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, scarsa disponibilità al compito, sensibilità metacognitiva accentuata.

(28)

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE

GRAVE

Numerazione progressiva e regressiva con interruzioni e blocchi, perdurante inversione di numeri, netti disordini spazio-temporali nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, alternanza di predizioni ed interruzioni, scarsa comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, fuga dal compito, forte sensibilità metacognitiva.

(29)

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE

RADICALE

Numerazione progressiva e regressiva costantemente interrotta, errori globali, assenza di predizione, gravi disordini spazio-temporali, difficile comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, fuga dal compito, forte sensibilità metacognitiva.

(30)

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE

NON APPREZZABILE

Rifiuto del compito, assenza del calcolo.

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